Movimentazione carichi

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Movimentazione carichi
Movimentazione Manuale dei
Pazienti
movimentazione carichi.pdf
LA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI è PREVISTA
NEL D.L.GS 9 APRILE 2008
Se nelle attività di una OdV è previsto il
sollevamento di pesi o carichi è necessaria
anche “la sorveglianza Sanitaria” ossia la visita e
la valutazione del medico competente per il
lavoro- esclusi gli art. 21
• movimentazione carichi.pdf
La valutazione del rischio
....
.La valutazione del rischio
Movimentazione Manuale dei carichi: le operazioni di
trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o
più lavoratori, compresa le azioni del sollevare,
deporre spingere, tirare, portare o spostare un carico.
Carico = oggetto peso maggiore di 3 Kg
.I massimi carichi consentiti
POPOLAZIONE LAVORATIVA
MASSA DI
RIFERIMENTO (KG.)
Maschi (18 - 45 anni)
Femmine (18 - 45 anni)
25
20
Maschi giovani (fino 18 anni) ed
anziani (oltre 45 anni)
20
Femmine giovani (fino 18 anni) ed
anziane (oltre 45 anni)
15
.Fattori di rischio
Caratteristiche del carico
Sforzo fisico richiesto
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
Esigenze connesse all’attività
Fattori individuali di rischio
Caratteristiche del carico
il carico è troppo pesante
è ingombrante o difficile da afferrare
è in equilibrio instabile o il suo contenuto
rischia di spostarsi
deve essere tenuto o maneggiato ad una
certa distanza dal tronco o con una torsione
o inclinazione del tronco
può comportare lesioni al lavoratore, in
particolare in caso di urto
Sforzo fisico richiesto
è eccessivo
può essere effettuato solo con un movimento
di torsione del tronco
può comportare un movimento brusco del
carico
è compiuto con il corpo in posizione instabile
Caratteristiche dell’ambiente di lavoro
lo spazio libero, in particolare in verticale, è
insufficiente
il pavimento è ineguale con rischio di inciampo o di
scivolamento
il posto non consente la movimentazione manuale di
carichi ad un’altezza di sicurezza o in buona
posizione
presenza di dislivelli
il pavimento o il punto di appoggio sono instabili
la temperatura, l’umidità o la circolazione dell’aria
sono inadeguate
Esigenze connesse all’attività
periodo di riposo/recupero insufficiente
distanze
troppo
grandi
di
sollevamento,
abbassamento o trasporto
ritmo imposto, senza possibilità di modulazione da
parte del lavoratore
Fattori individuali di rischio
inidoneità fisica a svolgere il compito
Indumenti e calzature inadeguati
insufficienza di conoscenze, formazione
addestramento
o
Es. rischio operativo croce rossa
(da loro piano)
Movimentazione manuale carichi
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Mansioni: autista/barelliere/addetto autorimessa
Attività: Interventi pronto socc e trasporto infermi/gestione automezzi
Pericoli: carico di lavoro fisico
Cause del rischio: movimentazione manuale carichi e materiali dei pazienti
Conseguenze: Trauma all’apparato muscolo scheletrico
Prevenzione: Sorveglianza sanitaria utilizzo ausilii per movimentazione,
uso barelle autocaricanti
• Formazione informazione addestramento: Formazione specifica 6 mesi/1
anno
Condizioni ideali di movimentazione
Ambiente termico moderato
Operazioni svolte con due mani
Postura eretta e movimenti non limitati
Movimentazione da parte di un’unica persona
Sollevamento graduale
Buona interfaccia tra le mani e gli oggetti movimentati
Buona interfaccia tra i piedi e il pavimento
Le attività di movimentazione manuale diversa dal sollevamento
sono minime
Gli oggetti da sollevare non sono freddi, caldi o contaminati
Lo spostamento verticale del carico è minore o uguale a 0,25 m e
non si verifica sotto le anche o sopra la spalla
Il tronco è eretto e non ruotato
Il carico è tenuto vicino al corpo
La movimentazione dei pazienti
....
Movimentazione
pazienti
Il trasporto
del carico
Le metodiche di trasferimento possono variare in
relazione all’entità/tipologia della disabilità del
paziente
Paziente non collaborante
Il paziente non può aiutare il movimento né con gli arti
superiori né con gli arti inferiori (es. tetraparetico,
anziano allettato…)
Paziente parzialmente collaborante
Il paziente può sfruttare una residua capacità di
movimento (es. emiplegico, paraplegico, paziente in
fase di recupero funzionale…)
Il corretto
Il comportamento
trasporto del carico
a) Evitare di flettere la schiena, utilizzando la flessione
delle ginocchia
b) Ampliare la base di appoggio, e quindi le condizioni
di equilibrio, allargando e flettendo le gambe, in
senso longitudinale a seconda della direzione dello
spostamento. Nel caso di trasferimenti o
spostamenti al letto del paziente, appoggiare un
ginocchio sul letto.
Il corretto
Il comportamento
trasporto del carico
c) Avvicinarsi il più possibile al paziente da spostare
d) Garantire una buona presa del paziente (presa crociata,
sottoscapolare, zona cavo popliteo), eventualmente con uso
di ausili tipo cintura ergonomica
Gli strumenti
....
La carrozzina
Il trasporto del carico
a) Posizionare la carrozzina nel modo più
congruo rispetto al movimento da fare
b) Controllare che sia ben frenata
c) Rimuovere gli elementi ingombrati (bracciolo
– pedana poggiapiedi)
La barellaIl trasporto del carico
Strumento fondamentale per il
TRASPORTO DEI PAZIENTI. Le
operazioni normalmente eseguite
con la barella sono:
•SCARICAMENTO della barella
•AVVICINAMENTO al paziente
•CARICAMENTO del paziente
•RITORNO all’ambulanza
•CARICAMENTO della barella
sull’ambulanza
La barellaIl trasporto del carico
Per adoperare la barella in condizioni di massima sicurezza
sono richiesti ALMENO 2 SOCCORRITORI in buone condizioni
fisiche:
•Capacità di AFFERRARE SALDAMENTE con entrambe le mani
•Forza nella schiena e nelle gambe
•Buon EQUILIBRIO
•Buoni RIFLESSI
•COORDINAZIONE MUSCOLARE e tra operatori
Barella: scaricamento
ambulanza
Il trasportodadel
carico
E’ dotata di METODI di
BLOCCAGGIO E SBLOCCAGGIO che
possono differire nei modelli.
ESISTE SEMPRE un FERMO che
impedisce alla barella di muoversi
durante il tragitto in ambulanza.
Barella: scaricamento
ambulanza
Il trasportodadel
carico
Un soccorritore ai piedi della
barella SBLOCCA il fermo di
sicurezza, CONTROLLA CHE LO
SPAZIO necessario sia libero.
Fare attenzione ai blocchi,
perché le gambe delle barella
devono aprirsi.
Un secondo soccorritore, a
lato della barella, VERIFICA
che nell’estrazione le gambe
scendano regolarmente e si
blocchino nella giusta
posizione.
Barella: caricamento
paziente
Il trasportodeldel
carico
Abbassare la barella o mantenerla alzata in base
alle esigenze del paziente.
Per abbassare la barella, i due soccorritori si
posizionano uno alla testa ed uno ai piedi.
Devono essere SGANCIATI I FERMI che bloccano
le gambe
Barella: caricamento
paziente
Il trasportodeldel
carico
POSIZIONARE il paziente
sulla barella
COPRIRLO e ASSICURARLO
con le apposite cinghie
ALZARE I BRACCIOLI
LATERALI
Barella: caricamento
paziente
Il trasportodeldel
carico
Barella: caricamento
ambulanza
Il trasportoin del
carico
Il soccorritore alla testa della
barella DIRIGE la barella sul
piano e LA SOSTIENE,
CONTROLLANDO che non esca
dalla rotaia
Un secondo soccorritore
INSERISCE la barella fino a
poggiare le gambe frontali alla
carrozzeria, le SBLOCCA, solleva
la barella e la spinge fino a
poggiare le gambe posteriori
alla carrozzeria, le SBLOCCA e
termina il caricamento
La sedia portantina
Il trasporto del carico
SEDIA PIEGHEVOLE, dotata di 2 manici a livello
dello schienale e delle ruote anteriori
Il paziente può essere assicurato con 2 CINTURE
DI SICUREZZA
Non è indicata per il trasporto del paziente
durante il viaggio in ambulanza!
La sedia portantina
Il trasporto del carico
Sedia portantina:
utilizzo
Il trasporto
del carico
APRIRE LA SEDIA ed assicurarsi che la sicura sia
inserita
POSIZIONARE il paziente sulla sedia, COPRIRLO e
ASSICURARLO con le cinghie
Raccomandare al paziente di non eseguire
movimenti e di non attaccarsi a nulla durante lo
spostamento
Sedia portantina:
scendere
scale
Il trasporto
del le
carico
Nel percorrere le scale i PIEDI del trasportato non sempre
rivolti VERSO IL BASSO
Movimentazione
con traversa
o lenzuola
Il trasporto
del carico
Movimentazioni
pazienti
dacarico
sedia a barella
Il trasporto
del
Aiutare chi aiuta: il care-giver
....
Cosa vuol dire care-giver?
In inglese, care-giver significa
«persona che presta le cure»
Chi è il care-giver?
È una persona responsabile che, in
ambito domestico, si prende cura di un
soggetto non autonomo o disabile.
Talvolta è estraneo al contesto familiare;
più spesso si tratta di un parente o una
persona vicina
Cosa fa il care-giver?
Risponde al bisogno di sicurezza del soggetto non
autonomo
Si prende cura della persona occupandosi dell’igiene,
dell’alimentazione, dei trasferimenti e della
mobilizzazione
Si occupa dell’ambiente e delle risorse necessarie a
garantire la miglior qualità di vita possibile per il suo
assistito
Consente alla persona malata di poter vivere nel
proprio ambiente familiare
Il care-giver
Per poter svolgere al meglio il proprio compito, il
care-giver deve essere adeguatamente istruito e
informato dal personale sanitario che ha in cura il
paziente in modo da poter affrontare l’assistenza
quotidiana e riconoscere la comparsa di eventuali
complicanze
La movimentazione degli assistiti
Associazioni che operano sulle persone, assistenza,
malati,anziani,trasporto, problemi anche estemporanei (sagre aiuti ai
non altrimenti abili ecc)
Nell’assistere una persona malata che ha difficoltà di
movimento, il care-giver è soggetto a frequenti sforzi
fisici e al sovraccarico di schiena e arti
Per ridurre il rischio di comparsa di disturbi a schiena
e arti, bisogna conoscere le giuste posizioni,
effettuare i movimenti corretti e sfruttare gli ausili a
disposizione
movimentazione e trasferimento
I volontari ed i famigliari hanno buona volontà ma da sola non bastabisogna formare o informare a seconda dei casi
Alcuni consigli…
Ricordarsi di utilizzare sempre calzature chiuse e
antiscivolo
Durante gli spostamenti non ci si deve mai
sbilanciare e bisogna mantenere un corretto assetto
della colonna vertebrale
movimentazione e trasferimento
Prima di qualsiasi spostamento, ricordarsi di
bloccare con gli appositi freni il letto, la carrozzina o
il sollevatore
movimentazione e trasferimento
Nel passare dalla posizione supina alla posizione
seduta o in piedi, far indossare al paziente le
protesi/ortesi previste (collari, busti…)
Negli spostamenti che prevedono l’appoggio del
paziente a terra, bloccare i piedi del paziente con i
propri piedi per evitare scivolamenti
movimentazione e trasferimento
Quando è possibile, cercare
la collaborazione del
paziente
Posizionarsi sempre
correttamente nei confronti
del paziente
movimentazione e trasferimento
Usare prese sicure
In generale
x
COSA FARE COSA EVITARE
Meglio spingere che tirare
Per spingere sfruttare sempre
il proprio peso
Scegliere una posizione stabile
Bilanciare i pesi
Sollevare un carico partendo
dalla posizione accovacciata
Tenere il carico vicino al corpo
Camminare, fare le scale e
tenersi in movimento
Sollevare carichi a strattoni
Torsione del busto nello
spostare un carico da un
posto all’altro
Trasporto di carichi
eccessivi
Sollevamento dei pesi con
un braccio solo quando è
possibile distribuire i carichi
Vita sedentaria
VEDIAMO ALCUNE SEQUENZE FOTOGRAFICHE
DI CORRETTO INTERVENTO A SALVAGUARDIA
DELL’OPERATORE O DI CHI SI OCCUPA DI
ASSISTENZA.
MOLTE VOLTE, CHI DEVE OCCUPARSI DEI
PROPRI CARI O DEI VOLONTARI CHE
CONTRIBUISCONO ALL’ASSISTENZA
NON E PREPARATO E INCORRE IN INFORTUNIO
O A DANNI SUCESSIVI PERMANENTI
foto -carichi-micro\foto 1-PROGETTO MICRO.doc
foto -carichi-micro\foto 2-Micro prog-.doc
foto -carichi-micro\foto 3-prog-micro.doc
foto -carichi-micro\micro aymavilles
Valutazione del rischio per la movimentazione dei carichi e
trasporto
VOLONTARI DELLA CARITAS
La sicurezza è per i ricchi ?