Anno 2016 - prima parte

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Anno 2016 - prima parte
Centro Provinciale Istruzione Adulti (C.P.I.A.)
Caltanissetta/Enna
C.F. 92063460858 - Codice meccanografico: CLMM04200B
Sede amministrativa: Viale Regina Margherita, n. 26 – 93100 Caltanissetta
Tel/Fax: 0934_22131 - C.U.: UF0KQG
p.e.o.: [email protected] - p.e.c.: [email protected]
sito web:
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.
approvato dal Commissario Straordinario
con delibera n. 2, verbale n. 6 del 13 Gennaio 2016
Sommario
PREMESSA AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................ 3
IDENTITA’ DEL CPIA ......................................................................................................................................... 8
Breve storia .................................................................................................................................................... 8
Territorio ......................................................................................................................................................... 9
Vision .................................................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito.
Mission .................................................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito.
Obiettivi ........................................................................................................................................................18
Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15……………………………………………………......
Percorsi personalizzati volti a contrastare la dispersione scolastica .............................................................47
La scuola in carcere ......................................................................................................................................47
RIFERIMENTI NORMATIVI RIGUARDANTI LE SPECIFICITÀ DEL SISTEMA PENITENZIARIO ....................48
OFFERTA FORMATIVA....................................................................................................................................49
Progettazione dei curriculi per UdA ...............................................................................................................51
Strumenti di flessibilità...................................................................................................................................51
CURRICOLO DEL CPIA ...................................................................................................................................51
Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana................................................................51
Percorsi di primo livello primo periodo...........................................................................................................56
Percorsi di primo livello –secondo periodo ....................................................................................................63
Attività di accoglienza e orientamento ...........................................................................................................71
COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO ................................................................73
METODOLOGIA ...............................................................................................................................................76
VALUTAZIONE .................................................................................................................................................78
ATTESTAZIONI, CERTIFICAZIONI E TITOLI RILASCIATI DAL CPIA .............................................................80
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO..................................................................................................................80
SICUREZZA ......................................................................................................................................................83
ATTIVITÀ PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO.....................85
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO ................................................................................................85
ATTIVITÀ DEL CPIA CL/EN NELL'AMBITO DELLE RETI PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE di cui
all’Art. 4 della L. 92/2012 ..................................................................................................................................86
Allegati
PREMESSA AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il “P.T.O.F.”, quale documento fondamentale dell’identità culturale della nostra Scuola, si configura come un atto
amministrativo che si propone di presentare agli utenti, agli operatori ed agli stakeholders le modalità con cui, a
seguito della individuazione dei bisogni di istruzione e di formazione degli adulti in età di lavoro, anche stranieri,
vengono messe in atto azioni e strategie volte a soddisfarli al meglio per consentire una loro piena integrazione
nei contesti di vita sociale e lavorativa. Tutto ciò mettendo all’insegna di una cittadinanza attiva, consapevole e
fondata su un progetto di vita coerente con le caratteristiche di complessità che l’attuale società della
conoscenza presenta.
Il Piano dell’Offerta Formativa ha cura, inoltre, di evidenziare le esigenze di miglioramento della scuola anche
in relazione ad ambiti di criticità che possono riguardare l’utenza, le relazioni interistituzionali che stanno alla
base della Rete Territoriale di servizio e gli operatori.
E’ da evidenziare che, nonostante le richieste inoltrate ad inizio di anno scolastico alle Istituzioni scolastiche
sede degli ex CTP, non è stato possibile usufruire di materiali inerenti processi di autovalutazione di Istituto
riguardanti i percorsi di educazione degli adulti che non risultano trattati nel Rapporto di AutoValutazione (RAV)
delle istituzioni scolastiche dette con la conseguenza che non risultano essere state pianificate piste di
miglioramento.
Tuttavia, nonostante tali mancanze, l’acquisizione di dati effettuata a partire dal primo settembre 2015 ha
consentito di individuare ambiti di criticità legati al riordino dell’Istruzione degli Adulti, nonché alla formazione ed
alla definizione di forme di carattere organizzativo che dovranno trovare spazio nel Piano di Miglioramento
(PDM), parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In particolare, si tratta di adeguare:
 strategie di insegnamento alle modalità di apprendimento dei corsisti, coerenti con i loro bisogni ed i
loro stili;
 metodologie didattiche legandole a forme di didattica breve fondata sulle competenze e adeguata ad
una tempistica assegnata ai percorsi ordinari ristretta per ottenere esiti di apprendimento apprezzabili
e sviluppo di competenze spendibili in contesti di vita scolastica, sociale e/o professionale;
 modalità di personalizzazione dei percorsi in grado di riflettere i reali bisogni dei singoli corsisti e
rispettosi delle competenze comunque conseguite da loro, in contesti formali, non formali o informali;
 pratiche didattiche all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca
per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, motivanti ed efficaci;
 modalità di rilevazione efficace dei bisogni (anche inespressi) dell’utenza;
 predisposizione di un’offerta formativa coerente con i bisogni dei singoli e della comunità e la sua
diffusione presso la popolazione adulta.
Alla luce di quanto detto,
Visti i risultati delle rilevazioni interne relative al pregresso scolastico e alla provenienza dei corsisti, oltre
che ai loro contesti di vita ed al background socio-economico e familiare;
Tenuto conto delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di monitoraggio acquisiti
durante le rilevazioni intermedie (frequenza, modalità di partecipazione, apprendimenti, ammissione
ad esami conclusivi, ecc.), nonché delle esigenze di innovazione delle pratiche di insegnamento
verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento a distanza e di adeguamento
di quelli in presenza, privilegiando le modalità di partecipazione attiva e le metodologie laboratoriali e
cooperative, mettendo al centro dei processi il corsista attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di
problem solving, di apprendimento strategico e metacognitivo;
Considerate le criticità rilevate in alcune sedi in merito alla possibilità di favorire una frequenza costante, una
partecipazione attiva e livelli di apprendimento apprezzabili;
Considerato che nell’ambito del gruppo docenti vi sono competenze di livello apprezzabile in ambito
metodologico-didattico, capaci di diffondere buone pratiche e iniziative realizzate negli anni per il
miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e tenuto conto
del clima di collaborazione e di ricerca dell’innovazione che la nascita della nuova Istituzione scolastica
ha fatto emergere, anche grazie alla presenza di numerosi docenti in anno di prova e di collegamenti
con Università per attività di formazione e tirocinio;
Atteso che l’intera comunità professionale (sia docente che ata) è coinvolta nel processo di nascita di una
nuova istituzione scolastica e nell’adeguamento della didattica e dell’organizzazione del sistema di
educazione degli adulti che è transitato verso un nuovo paradigma centrato sull’istruzione, sull’elevato
livello di flessibilità organizzativa e didattica, sulla collaborazione e cooperazione in reti di scuole e
interistituzionali, oltre che sulla centralità delle pratiche innovative che si fondano su processi di
“ricerca, sperimentazione e sviluppo” che orientano l’innovazione delle pratiche didattiche
valorizzando:
 metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate
(semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali
irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità
affettive e cognitive individuali);
 modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta;
 situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra
pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e
miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);
Ritenuto di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, sul rilevante ruolo che il C.P.I.A.
riveste nell’ambito del sistema dell’istruzione degli adulti nel cui contesto rappresenta uno snodo
centrale verso lo sviluppo socio-economico e culturale delle nostre comunità, in merito alle
responsabilità di tutti (dirigente, docenti e personale ata), nel ricercare e sperimentare modalità e
strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti i corsisti, titolari di bisogni educativi
comuni e talvolta speciali;
Al fine di offrire suggerimenti, mediare modelli e garantire:
 l’esercizio dell’autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sperimentazione e sviluppo della
scuola autonoma;
 la libertà di insegnamento dei docenti, come contributo per elevare i livelli di efficienza
organizzativa e di efficacia educativa e formativa per giungere alla piena realizzazione di diritti
soggettivi costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio, successo
formativo);
 la consapevolezza e la loro corresponsabilizzazione dei destinatari degli interventi di istruzione
e formazione;
Visto il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che
attribuisce al Dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola;
Visto l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro
alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante
del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di
valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della
libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica
e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
Tenuto conto della complessità organizzativa determinata dall’operare del C.P.I.A. come Rete Territoriale di
servizi attiva su tre livelli (Unità amministrativa, Unità didattica e Unità formativa) e diffusa nel territorio
di due Province (Caltanissetta ed Enna);
Tenuto conto della complessità didattica dovuta sia alla modifica ordinamentale del sistema di istruzione degli
adulti, sia alla aggregazione dei diversi punti di erogazione del servizio coincidenti con CTP operanti
presso distinte Istituzioni scolastiche in un’unica Istituzione Scolastica che presuppone la
socializzazione e l’uniformazione di metodologie, prassi, strumenti, ecc., oltre che il loro adeguamento
al nuovo sistema delineato dal DPR n. 263/2012 e dal D.I. 12.3.2015;
Tenuto conto delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti
Locali e dai Servizio socio-sanitari del territori;
Tenuto conto delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali
ed economiche operanti nel territorio;
Tenuto conto delle sollecitazioni e delle proposte formulate dagli utenti sia in occasione di incontri
informali e formali (come riunione di organi collegiali), sia attraverso una valutazione della qualità
percepita realizzata dagli operatori in modo informale, non essendo stata oggetto di rilevazione
nell’ambito delle Istituzioni scolastiche presso cui operavano i CTP cessati al 31.08.2015 e confluiti,
come punti di erogazione del servizio, nel CPIA di Caltanissetta ed Enna a partire dal 1 settembre
2015, conformemente a quanto previsto dal D.A. Regione Sicilia n. 1041/2015 (Dimensionamento
delle Istituzioni scolastiche nella regione Sicilia), emanato sulla base del DPR n. 263/2012 e del D.I.
12.3.2015;
Tenuto conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa del territorio interprovinciale di
Caltanissetta- Enna;
Tenuto conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali rappresentate dalle
diverse istituzioni operanti sul territorio;
Visto l’atto d’indirizzo diramato dal Dirigente scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta
formativa in conformità con quanto previsto dal ex art.1, comma 14, legge n.107/2015,
il Collegio dei Docenti
riunitosi in data 13 Gennaio 2016, conformemente a quanto stabilito dal’art. 14 della Legge n. 107/2015, ha
elaborato la proposta di PTOF in quanto documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale
dell’istituzione scolastica, comprendente la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa, espressione dell’autonomia scollastica di cui al DPR n. 275/1999. In esso sono evidenziate le
modalità d'attuazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati, anche in relazione agli alunni con
Bisogni Educativi Speciali (comprendenti anche alunni diversamente abili e con Disturbi Specifici
dell’Apprendimento).
Il Commissario straordinario,
nominato dal Direttore Generale dall’U.S.R. Sicilia in sostituzione del Consiglio d’Istituto, ai sensi dell’art. 3 del
DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, e ai commi di seguito
specificati:
 commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole);
 commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico
dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari);
 commi 15-16 interventi di educazione alle pari opportunità e di prevenzione della violenza di genere;
 comma 124 (formazione in servizio docenti)
ha deliberato
il presente “PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA” del CPIA di Cl/En relativo al triennio
2016/2018 (delibera n. 2, verbale n. 6 del 13 gennaio 2016).
Il P.T.O.F. si cala nell’effettiva realtà del territorio per soddisfare appieno le aspettative dell’utenza e le esigenze
del singolo corsista in rapporto alle sue reali potenzialità e alle prospettive quale futuro componente attivo,
produttivo e partecipe della società in cui vive ed opera.
Consapevole dell’importanza del suo ruolo, il CPIA di Cl/En, finalizza le scelte educative, curricolari,
extracurricolari e organizzative ai seguenti principi:
 contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione;
 accoglienza e inclusione di minori stranieri non accompagnati per l’assolvimento dell’obbligo
scolastico;
 potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni, con
particolare riferimento ai neet ("Not (engaged) in Education, Employment or Training", ovvero persone non
impegnate nello studio, né nel lavoro, né nella formazione);
 cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a
cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio);
Inoltre, da un punto di vista dei percorsi, cura:
 l’alfabetizzazione e il perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori
per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana frequentanti scuole del primo e secondo ciclo operanti
nel territorio;
 l’individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il
potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito;
 la realizzazione di interventi finalizzati al recupero delle abilità di base per un inserimento proficuo nelle
attività e percorsi di istruzione e/o di formazione destinati ad adulti.
Orienta, inoltre, i percorsi formativi offerti nel PTOF, oltre che al potenziamento delle competenze linguistiche
e/o di base (matematico-logiche, scientifiche e digitali), allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e
democratica, mantenendo centrale lo sforzo finalizzato all’orientamento nello studio, nell’inserimento della
vita sociale e lavorativa attraverso scelte oculate di percorsi professionalizzanti adeguati alle aspettative,
attitudini e bisogni.
Prevede, inoltre, percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio
e in grado di sviluppare proficue interazioni con la popolazione adulta, con le Istituzioni che operano per il
loro sviluppo ed inserimento sociale e/o lavorativo e il mondo del lavoro
Tutto ciò con lo scopo di implementare, promuovendone la differenziazione e la coerenza con i bisogni nonché
con le aspettative e i desideri dei singoli adulti, la filiera dell’istruzione e della formazione.
Il nuovo sistema di istruzione degli adulti, per le modalità di organizzazione ed erogazione del servizio,
per il paradigma organizzativo che lo porta ad operare mediante Reti (interistituzionali) Territoriali di
servizio e per la valorizzazione dei percorsi pregressi di ogni singolo corsista (cui corrispondono
competenze acquisite nell’arco della vita da studente, da lavoratore, da cittadino), costituisce un
contesto capace di non lasciare nessuno indietro e di favorire ciascuno nella costruzione e/o ricostruzione di un proprio percorso di vita centrato sui principi dell’apprendimento permanente.
Il PTOF prevede un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili
i processi e le azioni previste al fine di definire in modo efficace il processo di miglioramento continuo che dovrà
caratterizzare l’operato del CPIA in quanto componente del sistema di istruzione degli adulti in seno al più ampio
contesto di apprendimento permanente di cui alla Legge n. 92/2012.
IDENTITA’ DEL CPIA
Il CPIA interprovinciale di Caltanissetta/Enna che ha sede in viale Regina Margherita n. 26, a Caltanissetta. È
stato istituito con D.A. della Regione Sicilia n. 1041/2015 con effetto dal 1 settembre 2015 ed opera come Rete
Territoriale di Servizio per le province di Caltanissetta/Enna. Unico CPIA a carattere interprovinciale, comprende
anche l’istruzione carceraria presso le Case Circondariali e di reclusione (Caltanissetta, Enna e Gela), nonché
presso l’Istituto Penale Minorile di Caltanissetta.
Il Dirigente Scolastico del CPIA interprovinciale è il Prof. Bevilacqua Giovanni.
In relazione alla specificità dell’utenza, i percorsi di istruzione degli adulti sono organizzati in percorsi di
alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, percorsi di primo livello e di secondo livello.
Il CPIA eroga:
 percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana finalizzati al conseguimento di
un titolo attestante la conoscenza della lingua non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di
riferimento per la conoscenza delle lingue.
 percorsi di primo livello articolati in due periodi didattici.
o Il primo è finalizzato al conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex
licenza media);
o il secondo è finalizzato al conseguimento della certificazione attestante l’acquisizione delle
competenze di base connesse all’obbligo d’istruzione (D.M. n. 139/2007) e relative alle attività
comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali;
 Percorsi propedeutici al primo periodo didattico per il recupero delle competenze di base.
Inoltre, come ampliamento dell’offerta formativa, vengono possono essere erogati i seguenti percorsi:
 in attuazione di quanto previsto dal D.M. 4.6.2010 e del DPR n. 179/2011,
 il test di lingua italiana obbligatorio per l’ottenimento del permesso di soggiorno da parte di
richiedenti il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo;
 sessioni di educazione civica.
 In quanto soggetto accreditato presso la Regione Sicilia

Percorsi integrati finalizzati all’erogazione di qualifiche in partenariato con Enti di formazione
professionale
Breve storia
Dalle “150 ore”, ai C.T.P., ai C.P.I.A. - Dall’E.D.A. all’I.D.A.
Nel 1997 con l’OM n° 455 venivano istituiti i CTP (Centri Territoriali Permanenti) che univano in un’unica
organizzazione corsi di alfabetizzazione e corsi di Licenza media. Nel corso di questi anni i CTP si sono arricchiti
di corsi brevi finalizzati all’arricchimento culturale e all’alfabetizzazione funzionale (corsi di lingua straniera e
corsi di informatica) e hanno coinvolto migliaia di adulti.
I CTP sostituivano i percorsi delle 150 ore nati negli anni ’70, raccogliendo ed integrando le esperienze dei corsi
di alfabetizzazione e dei corsi sperimentali per lavoratori e coordinando l’offerta nel campo dell’educazione in
età adulta.
La mancanza di autonomia di queste istituzioni, che dipendevano da un altro istituto, ha rappresentato da
sempre un limite alla loro crescita.
Con il 1 settembre 2014, dopo un lungo iter legislativo (che dal 2006 si è concluso nel 2012 con il DPR n.
263/2012), sono diventate operative le nuove istituzioni scolastiche: i CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione
degli Adulti).
La grande novità sta nel fatto che queste nuove Istituzioni scolastiche autonome, con un dirigente, un proprio
organico (docente ed ata) e relativi organi collegiali, mette insieme i percorsi di I livello e di II livello. I primi
erogati direttamente dal personale del CPIA, i secondi incardinati presso gli istituti secondari di secondo grado
che li hanno avuti autorizzati, sebbene siano coordinati da una commissione per la definizione dei patti formativi
coordinata dal Dirigente Scolastico del CPIA e costituiti da docenti rappresentanti delle scuooe riunite in una
rete di secondo livello che costituisce l’Unità didattica del CPIA.
Territorio
Caltanissetta ed Enna, topograficamente collocate all’interno della regione Sicilia, con uno sviluppo fondato
principalmente sull’agricoltura, pur essendo sede di risorse storiche, architettoniche, archeologiche e
naturalistiche usufruiscono solo parzialmente dell’attività turistica che caratterizza l’economia dell’Isola. Ciò
limita le opportunità di scambio internazionale, interculturale e sociale con le altre realtà regionali, nazionali,
inter-europee.
Dagli anni ’60 ad oggi (e soprattutto dagli anni ’80) si è verificata un graduale perdita di quella parte di identità
della popolazione legata tradizionalmente all’attività mineraria, contadina, artigianale e del piccolo commercio.
La chiusura delle miniere, in particolare, non sostituita da attività produttive alternative e il graduale abbandono
delle terre che ha determinato un ampliamento delle cosiddette “terre marginali”, hanno determinato un
progressivo impoverimento dei territori cui hanno fatto seguito forti fenomeni migratori verso il nord Italia e verso
altri Paesi europei.
Attualmente il reddito della popolazione della due province si fonda essenzialmente sui settori agricolo e
commerciale, sulla libera professione, sul terziario e sull’impiego nella pubblica amministrazione. Ancora elevati
rimangono il tasso di disoccupazione, il fenomeno del lavoro sommerso e dell’evasione scolastica ai quali sono
collegati problematiche di disagio socio-educativo, spesso conseguenza di precarietà economica e culturale,
che rendono il lavoro del “sistema scuola” molto impegnativo, bisognevole delle necessarie collaborazioni
derivanti dal cosiddetto “quadrilatero formativo” fondate su una rinnovata sensibilità e attività dei soggetti che
svolgono un ruolo, diretto o indiretto, nell’istruzione, nell’educazione e nella formazione dei giovani (Enti locali,
associazioni, famiglie, Istituzioni, ecc.). In tale ambito il ruolo del CPIA può svolgere un ruolo complementare ai
percorsi ordinari di istruzione e formazione per offrire a tutti un’opportunità di sviluppo ed a ciascuno la possibilità
di costruire un proprio progetto di vita.
L’emigrazione, inizialmente diminuita, attualmente è tornata a crescere a causa della crisi economica; ad essa,
negli ultimi anni, si è associata l’immigrazione che ha determinato la nascita di comunità rumene, asiatiche e
africane senza che contemporaneamente siano stati attivati adeguati servizi di supporto sociale che siano di
carattere linguistico, culturale e assistenziale, funzionali all’inserimento ed all’inclusione. Le ondate di migranti
provenienti dai Paesi nord-africani ha, in ultimo, determinato il nascere di numerosi centri di prima e di seconda
accoglienza (i più consistenti a Caltanissetta, Pian del lago e ad Enna, Pergusa), comunità e case famiglia che
ospitano immigrati richiedenti asilo politico. Ad essi si sono aggiunti progetti Sprar coordinati da Enti locali.
Il nostro Istituto, in tale contesto, si propone come centro di promozione sociale e civile, oltre che culturale,
diventando esso stesso, assieme alle altre agenzie presenti nel territorio, comunità educativa attenta ai bisogni
dell’utenza e volano di sviluppo socio-economico e culturale.
Il CPIA interprovinciale di Caltanissetta/Enna, infatti, si configura come Rete Territoriale di Servizio articolata su
tre livelli:
A. Unità amministrativa, con sede amministrativa a Caltanissetta in viale Regina Margherita, n. 26 e otto punti di
erogazione di primo livello alle quali fanno riferimento altre sedi collegate, collocate presso le sedi indicate nel
prospetto seguente.
B. Unità didattica, comprendete il CPIA medesimo e gli Istituti di Istruzione di secondo grado in cui sono incardinati
i percorsi di istruzione degli adulti di II livello delle due province;
C. Unità Formativa, che vede il CPIA collegato con un partenariato che consente di implementare l’offerta formativa
favorendo la piena funzionalità delle filiere dell’istruzione e della formazione, anche mediante la realizzazione di
opportunità formative rivolte agli adulti in coerenza con le caratteristiche dei territori e rispondenti ai bisogni ed
alle aspettative dei destinatari
L’Unità Amministrativa risulta così costituita:
Sede
1
Caltanissetta
Punti di erogazione
I.C.
“Plesso
“Rosso Di San
Secondo”,
via
Fra’ Giarratana




Sedi collegate
Plesso “San Giusto”, viale R. Margherita n. 26
Casa Circondariale di Caltanissetta
Istituto Penale Minorile di Caltanissetta
Casa di Reclusione di San Cataldo
2
Gela
I.C. “San Francesco”
 Casa Circondariale di Gela
 Plesso “Paolo Emiliano Giudici”, via Niscemi, Gela
 Plesso “G. Verga”, viale Mario Gori, Niscemi
3
Mussomeli
I.C. “L. Da Vinci”
 Plesso “L. Da Vinci”, via C. Marchesi, Mussomeli
4
Riesi
5
6
7
8










Plesso “G. Carducci”, via Malagodi, Riesi
Plesso “IC Mazzarino”, via Sicilia, Mazzarino
Casa Circondariale di Enna
Plesso “Garibaldi”, via Duca D’Aosta, Enna
Plesso “De Amicis”, via Libertà, Enna
Plesso “V. De Simone”, Via Crema, n. 96 Villarosa
Plesso “G. Giusti Sinopoli”, Piazza Europa
Sede di Catenanuova, via Siracusa
Sede di Centuripe, via Salso
Sede di Regalbuto, Plesso “G. F. Ingrassia”
Nicosia


Plesso “D. Alighieri”, via Umberto I
Sede provvisoria di Leonforte
Piazza
Armerina





Casa Circondariale di Piazza Armerina
Plesso “Cascino”, via La Marca
I.C. “Cordova”, via Papa Giovanni XXIII, Aidone
I.C., via S. Elena snc, Valguarnera
I.C. “Europa”, via Toscana snc, Barrafranca
Enna
I.C. “G. Carducci”
I.C. “De Amicis”
Agira
S.M.S. “RoncalliCascino”
Sedi provvisorie
 I.C. San Cataldo
 I.C. Serradifalco
 I.C. di Sutera
•Centro di accoglienza Ippocrate di Pergusa
•Centro di accoglienza IPAB, Pergusa
•I.C. di Leonforte
 I.C. di Troina
Nell’ambito dell’Unità didattica, al CPIA sono collegate le seguenti sedi di secondo livello (Istituzioni scolastiche
di Scuola Secondaria di secondo grado in cui si svolgono corsi di istruzione degli adulti)
Prov.
3
4
5
6
Viale regina Margherita, N. 26, Caltanissetta
EN
ENTD02151D I. T. C. "DUCA D'AOSTA"
Via Salvatore Mazza, N. 3, Enna
EN
ENTL02150V I. T. GEOMETRI ISTITUTO TECNICO Via Salvatore Mazza, N. 3, Enna
GEOMETRI "PAXIA" SERALE
EN
EN
EN
ENRH00450L IP SERV. ALB. E RIST. ISTITUTO Via Nicosia 2, Enna
PROFESSIONALE ALBERGH. SERALE
ENRF00650R IP PER SERV. SOCIALI ISTITUTO Viale Vittorio Veneto 59, Nicosia
PROFESSIONALE AGRICOL. SERALE
Via Rao N. 2, Aidone
ENRA00251T I. P. AGR. E AMBIENTE AIDONE
10
CL
11
CL
12
CL
13
CL
14
CL
ENRA00252V I. P. AGR. E AMBIENTE ISTITUTO
PROFESSIONALE AGRARIO SERALE
ENRF017518 IP PER SERV. SOCIALI "MATILDE
QUATTRINO"
ENRC00250Q I. P. S. COMM. E TURIS. ISTITUTO
PROFESSIONALE SERV. COMM. SERALE
CLTD01651N I. T. COMMERCIALE SERALE "G. B.
HODIERNA"
CLRA00850B I. P. AGR. E AMBIENTE "VIRGILIO"
CORSOSERALE
CLTD09050E
I. T. COMMERCIALE "M.
RAPISARDI" SERALE
CLTF01251L I. T. INDUSTRIALE "S. MOTTURA"
SERALE
CLRH00950B IP SERV. ALB. E RIST. SERALE
15
CL
CLRI010503 I. P. I. ARTIGIANATO CORSO SERALE
16
CL
17
CL
18
CL
19
CL
20
CL
21
CL
7
8
9
Indirizzo
CLMM04200B CPIA CALTANISSETTA ED ENNA
1
2
Istituzione scolastica
EN
EN
EN
Via Pio La Torre 11, Barrafranca
Via Leone XIII, Caltanissetta
C. Da S. Croce, Piazza Armerina
Via Dittaino 8, Valguarnera Caropepe
Contrada Prato, Mussomeli
C/Da Prato S. N., Mussomeli
Viale Regina Margherita, Caltanissetta
Viale Della Regione, 71, Caltanissetta
Via Leone XIII, Caltanissetta
CLTL00651D I. T. GEOMETRI CORSO SERALE I. T. Via Pitagora, Snc, Gela
G. "E. MAJORANA"
CLRH00350C I. P. ALBERGHIERO STURZO CORSO Contrada Margi, Gela
SERALE
CLRI00650B I. P. I. ARTIGIANATO FERMI - SERALE Via Pitagora, S. N. C., Gela
CLTD00750T
I. T. COMM. E GEOM. CORSO Piazza Carlo Maria Carafa, Mazzarino
SERALE
Piazza Carlo Maria Carafa, Snc, Mazzarino
CLRA009507 I. P. AGR. E AMBIENTE SERALE
CLRI007507 I. P. I. ARTIGIANATO CARLO MARIA Via Luigi Einaudi, 1, Riesi
CARAFA RIESI SERALE
Il territorio del CPIA CL/EN: punti di erogazione e sedi associate
Mission
1) Realizzazione di azioni destinate all’istruzione della popolazione adulta.
2) Innalzamento dei livelli di istruzione e/o consolidamento delle competenze chiave per
l’apprendimento permanente, di cui alla Raccomandazione del parlamento europeo e del consiglio del
18 dicembre 2006, anche in relazione a quanto previsto dal DM 139/2007
3) Realizzazione delle indicazioni del Consiglio d’Europa (Obiettivi di Europa 2020) in merito al quadro
strategico di cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione (Intesa tra Governo,
Regioni ed Enti Locali del 20.12.2012; Accordo tra Governo, Regioni ed Enti Locali del 10 luglio 2014
4) Costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente, di cui all’articolo 4 della Legge
28 giugno 2012, n. 92;
5) Contributo alla realizzazione delle “misure prioritarie” delle politiche nazionali per l’apprendimento
permanente ed al conseguimento degli “obiettivi specifici” delle reti territoriali, di cui rispettivamente al
punto A.5 e al punto B.4 dell’Intesa del 20 dicembre 2012 sull’apprendimento permanente.
Vision
1. Favorire il rientro nel sistema formale di istruzione e formazione professionale di gruppi di in età adulta
o che abbiano compiuto 16 anni senza avere conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di
istruzione o che abbiano assolto agli obblighi scolastici di cui al DM n. 139/2007) e di ogni condizione,
al fine di ampliare le conoscenze di base e consentire l’acquisizione di specifiche competenze connesse
al lavoro o alla vita sociale.
2. Favorire le relazioni con la comunità locale e il territorio
3. Sviluppare relazioni e accordi con la comunità locale, coinvolgendo sia soggetti pubblici sia privati.
4. Sviluppare programmi didattici tenendo conto degli stakeholder.
5. Attivare relazioni con comunità che hanno in carico persone svantaggiate e soggetti in situazione di
marginalità.
6. Potenziare i punti di erogazione del servizio sul territorio
S CELTE
CONSEGUENTI AL LE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE N .
107/2015
Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge n. 107/2015 (comma 7)
Obiettivi strategici










creare le condizioni per favorire la conclusione degli studi di coloro i quali, per varie ragioni, si trovano
ad averli interrotti;
contribuire ad elevare il livello di apprendimenti della popolazione adulta, aumentare la capacità di
intercettare gli adulti non in possesso di un titolo di studio spendibile in ambito lavorativo;
favorire la riqualificazione degli adulti e creare le condizioni per una proficua integrazione dei
migranti aventi titolo e degli stranieri in generale nella società italiana mediante interventi di istruzione
e di formazione
rafforzare la stima di sé contribuendo alla costruzione di un progetto di vita attraverso gli strumenti
dell’istruzione e della formazione per favorire la propria realizzazione ed il proprio inserimento nella
comunità locale;
attivare processi di riflessione e di analisi dei propri bisogni nell’adulto-discente onde favorire la presa
di coscienza delle proprie potenzialità nell’ottica della riprogettazione del percorso di vita individuale;
potenziare la capacità di progettare ed attuare progetti innovativi anche a livello europeo;
potenziare e qualificare i servizi offerti agli studenti (accoglienza, ascolto, orientamento, consulenza);
potenziare l’interazione tra formale, informale e non formale anche attraverso la promozione di reti
territoriali di servizio con il coinvolgimento di Enti, Istituzioni, Associazioni culturali, di volontariato,
datoriali, di prestatori d’opera, ecc.;
favorire il recupero e lo sviluppo delle competenze di base, strumentali, culturali e relazionali idonee ad
un'attiva partecipazione alla vita sociale con particolare riferimento alle competenze europee di
cittadinanza
coerentemente con quanto previsto dalla Legge 107/2015, art. 1 comma 5 e dal D.M. n. 851 del
27.10.2015 che ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale, il nostro CPIA perseguirà i seguenti
obiettivi: sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziamento degli strumenti didattici e
laboratoriali finalizzati all’innovazione; adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la
governance, la trasparenza e la condivisione di dati; formazione dei docenti per l’innovazione didattica
e lo sviluppo della cultura digitale e del personale amministrativo per l’innovazione digitale
nell’amministrazione; potenziamento delle infrastrutture di rete; definizione dei criteri per l’adozione dei
testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente
dalle scuole.
Obiettivi organizzativi e pedagogico -didattici

conferire all’offerta formativa un’impostazione coerente con i traguardi di
apprendimento e di competenze atte si e fissati dalle Linee guida diffuse con D.I.
12.3.2015, recanti riferimenti relativi alle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo
2012, ai DPR n. 87, 88 e 89 del 2010, nonché con le esigenze del contesto territoriale
e con le istanze particolari de ll’utenza in relazione ad esigenze legate all’assolvimento
dell’obbligo di istruzione, al potenziamento delle competenze di base, oltre che al
conseguimento di certificazione di competenze linguistiche e/o di avvio verso percorsi
finalizzati alla qualifica e/o al diploma;





Conferire all’offerta formativa un livello di flessibilità organizzativa e didattica capace
di adeguarsi alle caratteristiche dei singoli corsisti e di valorizzarne le competenze in
ingresso, comunque acquisite;
finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al
contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione ; al
potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli
alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano
difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio);
all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda
attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana
frequentanti scuole del primo e/ o del secondo ciclo operanti nel territorio; alla
individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle
difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, pe r la valorizzazione del merito;
orientare i percorsi formativi, oltre che al potenziamento delle competenze
disciplinari e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e
democratica, mantenendo centrale lo sforzo finalizzato all’orientamento nello studio,
all’inserimento nella vita sociale e lavorativa attraverso scelte oculate di percorsi
professionalizzanti adeguati alle aspettative, attitudini e bisogni;
prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità
attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare proficue interazioni con la
popolazione adulta, con le Istituzioni che operano per il loro sviluppo ed inserimento
sociale e/o lavorativo e il mondo del lavoro;
monitorare gli esiti e la qualità dell’offerta formativa mediante un sistema di indicatori
di qualità e di standard capaci di rendere osservabili e valutabili i processi e le
azioni.
Strategie operative legate alla prassi educativa e didattica,
centrati sull’innovazione



adempiere alle procedure previste dalla presa in carico degli adulti secondo quanto
previsto dal DPR n. 263/2012, dal DI 12.3.2015 e dal Regolamento della Commissione
per la definizione dei patti formativi individuali al fine di garantire a ciascuno pari
opportunità formative e di trattamento, oltre che per consentire a ci ascuno, soprattutto
i minori, di fruire del diritto allo studio;
gestire i processi di insegnamento/apprendimento secondo quanto previsto dal piano
di studi personalizzato che riepiloga il curricolo strutturato in UdA che i singoli corsisti
sono tenuti a frequentare, avendo cura di avviare procedure di rinegoziazione dei patti
formativi qualora si creino le condizioni per il riconoscimento di nuove competenze
acquisite dai corsisti;
adottare una gestione professionale dell’impegno didattico avendo cura di preparare
in anticipo la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazioni dei corsisti e
arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile adeguare quanto
ipotizzato nelle UdA costituenti il curricolo del percorso a lla situazione del gruppo di
livello (ad esempio adeguando lo svolgimento dei diversi momenti della lezione e
dell’UdA; scegliendo i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri
spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature; adottando le
metodologie didattiche alle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione,
adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli
strumenti compensativi, le misure dispensative; adeguando la valutazione in
presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate formalmente
(diversabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà) ; adottare modalità di







rilevazione degli apprendimenti utilizzando esercizi diversificati per il recupero e
per la ritenzione degli apprendimenti , oltre che prove di realtà collegate a rubriche
valutative appositamente costruite;
privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e
attivamente i corsisti (in quanto adulti) creando situazioni in cui ciascuno possa avere
la possibilità di soddisfare bisogni educativi che siano contemporaneamente propri e
comuni ad ogni altro componente del gruppo di livello (accettazione, autostima,
valorizzazione delle proprie competenze, autorealizzazione, appartenenza al gruppo,
socializzazione, ecc.). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla
ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di
stimoli per l’apprendimento attivo, apprendimento collaborativo, problem solving e
ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e
strategie, tutoring, transfer di conoscenze e abilità , compiti di realtà, ecc.);
privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa , adottando forme
di giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente,
indichi aspetti da rivedere con attività mirate. Ciò al fine di incoraggiare i corsisti a
proseguire con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità
di migliorare, di avere altre opportunità.
in presenza di risultati di apprendimento poco sodisfacenti e diffusi, riflettere sulle
scelte didattiche che non hanno prodotto i risultati attesi onde elevare il valore
aggiunto del’intervento didattico consistente in un progresso intenzionale e rilevabile
nell’apprendimento e nella partecipazione del corsista;
curare l’ambiente di apprendimento con stimoli che coinvolgano direttamente e
attivamente l’operatività di ciascuno, facilitino l’apprendimento collaborativo, la
ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere
di apprendere insieme;
intervenire, in presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo , oltre che con
l’attivazione delle procedure disciplinari previste nel regolamento che, comunque,
hanno fini educativi, e il continuo scambio con le famig lie e i centri di accoglienza di
cui sono ospiti alcuni corsisti, è necessario che i docenti che rilevano tali
comportamenti con una certa frequenza riflettano sulle modalità di gestione delle
relazioni di classe, per rivederle e sperimentare nuovi approcci, anche con il
supporto e i suggerimenti dei colleghi che hanno sperimentato strategie educative
efficaci per arginare le problematiche segnalate. Ciò in considerazione del fatto che
non sempre il ricorso all’autorità sortisce g li effetti sperati che, al contrario, molto
spesso, si ottengono con l’autorevolezza (robustezza di metodi e strategie), con
l’entusiasmo
professionale,
con
la
passione
per i processi di
insegnamento/apprendimento, con la volontà di rimuovere gli ostacoli che impediscono
il pieno sviluppo delle potenzialità individuali. A questo proposito si rammenta a tutti
la necessità di concordare linee educative, regole di comportamento e modalità
organizzative della classe unita rie e applicate sistematicamente con coerenza e
costanza;
a conclusione di ogni lezione, riflettere sulle situazioni emerse e osservate,
registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui
far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi corsisti per rivedere modalità e
scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per
migliorare i processi e i risultati;
privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di
insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di
conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del
compito di apprendimento, esercitazioni di ve rifica, valutazione formativa) e le
attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, progetti, documenti
e prodotti multimediali, presentazioni ….). In questa direzione privilegia re le nuove
tecnologie, in particolare la LIM, ove v i siano aule dotate.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Obiettivi di carattere organizzativo -gestionale
Curare l’aggiornamento del POF annualmente , facendo riferimento agli esiti dell’anno
scolastico precedente al fine di elevare livelli di e fficienza organizzativa e di efficacia
didattica;
Avviare processi di autoanalisi e di autovalutazione interni, in attesa che anche i
CPIA vengano coinvolti nei processi standardizzati previsti dal D.P.R. n. 80/2013 e dalla
Direttiva Ministeriale n. 11/2014;
Dare attuazione alle previsioni del DI 12.3.2015 per l’avvio dei CPIA, riprese dalla nota
MIUR prot. n. 8366 del 11.09.2015, con particolare riferimento a:
a. Realizzazione reti di I (Unità amministrativa) e di II livello (Unità didattica), in
prospettiva anche di III livello ( Unità formativa);
b. Attuazione dei passaggi di consegne e provvedere alla implementazione delle
procedure di gestione dell’Istituzione scolastica anche con riferimento alle
piattaforme con le è necessario interfacciarsi per dare attuazione ai diversi
procedimenti amministrativi avviati dal Dirigente scolastico nella gestione
unitaria dell’Istituzione scolastica;
c. Avvio delle procedure di informatizzazione dei procedimenti anche al fine di
rendere la struttura amministrativa e didattica “diffusa” dell’Istituzione scolastica
coordinata a livello centrale e capace di rispondere ai bisogni in ogni punto di
erogazione alla medesima maniera per garantire a ciascun fruitore dei servizi
scolastici pari opportunità formativa;
d. Dotazione della scuola di un sistema di comunicazione istituzionale e di
pubblicizzazione degli atti coerente con quanto previsto dalla normativa
vigente;
Creare le condizioni affinchè ogni punto di erogazione venga messo nelle condizioni di
potere operare utilizzando le nuove tecnologie come strumento per potenziare la
capacità di attuare una didattica per competenze, adeguare l’azione ai diversi studi di
apprendimento e far acquisire competenze digitali agli studenti;
Creare le condizioni per una piena funzionalità della Rete Territoriale di Servizio che
abbia come scopo l’implementazione della fil iera dell’istruzione e della formazione;
Adottare modalità e strumenti (anche con riferimento alla formazione del personale)
capaci di favorire lo sviluppo di competenze in ambito pedagogico -didattico dei
docenti (costruzione del curricolo in UdA; didattic a per competenze; Verifica e
valutazione degli apprendimenti e delle competenze; metodologie didattiche;
elaborazione e gestione degli strumenti di gestione del curricolo come PSP, patti, UdA,
certificazione delle competenze, ecc.; collegamento tra I e II livello; ecc.) e in ambito
amministrativo, organizzativo e dell’accoglienza del personale ata (piattaforma
digitale, sito web, procedure informatizzate dei procedimenti, trasparenza degli atti
amministrativi, attività negoziale, contatti con utenti e stake holders, ecc.).
Finalità della legge n. 107/2015e compiti della scuola (commi 1-4)
Come già precisato in premessa, il CPIA opera come Rete Territoriale di Servizio in
coerenza con le previsioni del DPR n. 275/1999, attuativo dell’articolo 21 della legge 15 marzo
1997, n. 59, per ciò che concerne l’autonomia organizzativa, didattica e di ricerca,
sperimentazione e sviluppo.
La normativa relativa al riordino del sistema di istruzione degli adulti si regge, infatti,
sui pilastri delineati dal regolamento per l’autonomia scolastica per ciò che riguarda i principi
di flessibilità organizzativa e didattica, personalizzazione dei percorsi di istruzione e
formazione in funzione delle caratteristiche dei discenti, l’attuazione di misure di sistema legati
all’innovazione che si fondano su ricerca, sperimentazione e sviluppo. Il CPIA, pertanto, è
impegnato nello sforzo di rendere i propri processi (organizzativi, didattici e di gestione)
improntati a criteri di flessibilità che consentono di rendere fruibili le opportunità di istruzione
e formazione che la normativa mette a disposizione della popolazione adulta interessata allo
sviluppo del proprio percorso di vita legato all’istruzione ed alla formazione come premessa
per il proficuo inserimento nel mondo del lavoro.
Ciò presuppone la necessità di conseguire il maggior livello possibile di efficienza
organizzativa e di efficacia didattica che coinvolge non solo l’Istituzione scolastica, ma l’intera
rete territoriale di servizi.
Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (comma 5)
In riferimento al fabbisogno di organico occorre fare delle precisazioni che rendono
chiaro il contesto in cui si inserisce la richiesta di organico. Ciò riguarda la tempistica delle
iscrizioni in relazione alla richiesta di organico , al regime di proroga di accoglimento delle
iscrizioni, alle peculiarità dell’utenza ed ai suoi variegati bisogni formativi, oltre che a dati di
carattere strutturale come punti di erogazione del servizio e sedi collegate.
La descrizione del fabbisogno di organico viene, quindi, preceduta da un’analisi di tali
aspetti.
Tempistica iscrizioni:
o “Le iscrizioni possono essere regolarizzate entro il 31 maggio 2016 e comunque non oltre
il 15 ottobre 2016”;
o conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e tenendo conto dei peculiari
bisogni che caratterizzano la popolazione adulta, gli Organi Collegiali di questa Istituzione
Scolastica hanno deliberato di accogliere le istanze di iscrizione anche oltre tale termine,
sebbene per queste ultime il loro accoglimento sia subordinato alla presenza di organico
sufficiente per l’attivazione dei percorsi richiesti;

Tipologia di utenti con particolari bisogni di istruzione e formazione:
o Sedicenni che non hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione e che
non frequentano i corsi ordinari
o Quindicenni minori stranieri non accompagnati
o Quindicenni italiani destinatari di provvedimenti giudiziari
o Adulti stranieri che arrivano in Italia in diversi momenti dell’anno
o Adulti italiani con bisogno di inserirsi nei percorsi di istruzione per finalità riguardanti il
recupero di abilità di base, il conseguimento di titoli di studio per transitare verso percorsi
qualificanti che consentono loro di entrare/rientrare nel mondo del lavoro;

Regime di proroga delle iscrizioni diventa indispensabile per evitare irrigidimenti che
comprometterebbero la capacità del CPIA di dare risposte ai bisogni formativi dell’utenza, in
particolare:
o il regime della proroga vale, in particolar modo, per i sedicenni che non hanno conseguito
il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e per i migranti, in
considerazione del fatto che il loro arrivo in Italia può avvenire in più momenti dell’anno
scolastico.
o Anche per loro, tuttavia, come per tutti coloro che si iscrivono in ritardo, sebbene i cosi
vengano erogati in più cicli all’interno del medesimo anno scolastico, l’inserimento nei
corsi rimane vincolato alla condizione che vi siano corsi attivati e che l’organico sia
sufficiente ad accoglierli;

Modalità di erogazione del servizio:
o In particolare per ciò che riguarda i migranti, ove la richiesta dovesse essere significativa
(soprattutto in presenza di minori stranieri non accompagnati, soggetti all’obbligo
scolastico) e la sede di accoglienza lontana da punti di erogazione del CPIA ma dotata di
adeguati mezzi tecnologici, le attività potranno essere realizzate (previa autorizzazione del
Direttore Generale dell’U.S.R. per la Sicilia) ricorrendo alla attivazione di “aule agorà”.
Si tratta di “attività sincrone (conferenza online video) fra docente presente nelle sedi
(associate e/o operative) dei CPIA e gruppi di livello presenti nelle aule a distanza,
denominate AGORA (Ambiente interattivo per la Gestione dell'Offerta formativa Rivolta
agli Adulti) individuate all'uopo nell'ambito di specifici accordi con Università e/o enti
locali e/o altri soggetti pubblici e privati” (D.I. 12.3.2015);

Minori stranieri non accompagnati:
o Nell’ambito della popolazione migrante è da segnalare la presenza di minori stranieri non
accompagnati dell’età di almeno 15 anni che, ai sensi della legge 40/1998, sono soggetti
all’obbligo scolastico e quindi tenuti ad iscriversi ai corsi di istruzione idonei per
l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, così come previsto dal D.M. n. 139/2007.
Obbligo richiamato dall’art. 2, comma 4, lettera d) del DPR 175/2011 (Regolamento
concernente la disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, a norma
dell'articolo 4-bis, comma 2, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25
luglio 1998, n. 286). In virtù di quanto detto, questo CPIA ha deliberato di dare
precedenza, nella fase di accettazione delle iscrizioni e di ammissione ai percorsi, ai
sedicenni che non hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di
istruzione ed ai minori stranieri non accompagnati.
La situazione delle iscrizioni, per le diverse motivazioni (tra esse le principali che sono state
sopra evidenziate), non consente una previsione puntuale con molto anticipo ma viene determinandosi
nel corso dell’anno e comporta la riorganizzazione continua dei diversi percorsi di istruzione ordinaria
che il CPIA eroga. Questi, infatti, hanno una periodicità che non sempre coincide con l’anno
scolastico ordinario perché la durata e la periodicità dei percorsi è la seguente:
Sigla
percorso
Descrizione percorso
Durata
in ore
Cicli per
a.s.
Alfabetizzazione linguistica per stranieri per l’acquisizione di
200 ore
3
competenze nella lingua italiana di livello A2 del QCER
Percorso propedeutico al primo ciclo di istruzione
P
200 ore
3
Primo periodo didattico finalizzato al conseguimento del titolo
1P
400
2
conclusivo del primo ciclo di istruzione
Secondo periodo didattico finalizzato ad assolvere l’obbligo di
istruzione previsto dal DM 139/2007, corrispondente alle
2P
825
1
discipline di base del biennio di istruzione del II ciclo di Istituti
tecnici e professionali
In relazione a quanto sopra, i dati riepilogati si riferiscono alla previsione di funzionamento
dei percorsi per l’anno scolastico 2016/2017 e per ciò vengono evidenziati i dati relativi alla dinamica
delle iscrizioni negli ultimi tre anni, mettendo in evidenza, per l’anno in corso, la struttura delle
iscrizioni per singolo punto di erogazione, considerato che l’organico continua ad essere incardinato
ai codici meccanografici che li individuano. Tutto ciò facendo riferimento alla previsione della
normativa che risulta essere la seguente:
A2

O.M. 455/97 art.4 - l’organico da assegnare al CPIA:
o è da considerare “organico funzionale”;
o viene assegnato dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale tenendo conto della
“presentazione del piano di previsione” relativo all’anno successivo;
o è costituito da una configurazione di base formata da: tre docenti di scuola elementare;
due docenti di scuola media classe 43/A (italiano, storia ed educazione civica, geografia);
un docente di scuola media classe 59/A (scienze matematiche, chimiche, fisiche e
naturali); un docente di scuola media classe 45/A (lingua straniera); un docente di scuola
media classe 33/A (educazione tecnica);
o “In presenza di flussi di utenza superiori a quelli indicati all'art. 1, il Provveditore
assegna quote di ulteriore organico di base”.
 Tali disposizioni, sebbene con delle precisazioni inerenti l’anno scolastico in cui sono entrate in
vigore, vengono ribadite dal DPR del 25 ottobre 2007 art.9 c.4, dalla nota MIUR prot. n. 6753 del
27/0212015 di trasmissione del D.I. sugli organici per il corrente anno scolastico, in applicazione
dell’art. 9 del DPR n. 263/2012.
In riferimento all’organico attualmente assegnato al nostro CPIA di Caltanissetta ed Enna
per l’anno scolastico 2015/2016 si deve evidenziare una difformità che ha reso difficoltosa la
regolare erogazione del servizio in alcune sedi.
In particolare ci si riferisce a:
1. Non assegnazione di collaboratore scolastico e di assistente amministrativo per la sede
amministrativa del CPIA;
2. Impossibilità di nominare un supplente per un assistente amministrativo assente per l’intero
anno scolastico in una sede associata con impossibilità di attivare un punto di riferimento per
l’accoglienza, le informazioni e la collaborazione per la gestione amministrativa del punto di
erogazione del servizio;
3. mancata assegnazione del personale docente nella sede del punto di erogazione del servizio
di Agira che non è stato possibile sanare in corso di anno scolastico. Fatto che ha comportato
l’impossibilità di accogliere iscrizioni per la difficoltà di attivare nuovi corsi per mancanza di docenti.
Sarà necessario, infatti, per il prossimo anno scolastico il ripristino dell’assegnazione di organico di
personale docente già in carico al punto di erogazione di Agira sino all’anno scolastico 2014/2015.
Inoltre, è da evidenziare come in alcuni casi il dato relativo agli alunni scrutinati non risulta
essere corrispondente agli effettivi iscritti e quindi all’effettiva erogazione del servizio in quanto la
particolare tipologia di utenti può comportare un loro ritiro e/o un loro trasferimento a causa di:
1. Lavoro dei corsisti adulti
2. Trasferimento di migranti da un centro di accoglienza ad un altro
3. Trasferimento di detenuti da una sede ad un’altra
Iscrizioni nell’ultimo triennio
a.s. 2013/2014
a.s. 2014/2015
a.s. 2015/2016
612
(Progetto assistito)
PUNTO DI
EROGAZIONE
Caltanissetta
Gela
Mussomeli
Riesi
Enna
Piazza Armerina
Nicosia
Agira
TOTALE
713
1904
(Nota USR Sicilia N.2374 del
17/2/2015 - Allegato A/ 2)
TOTALE ISCRITTI
a.s. 2015_16
743
301
44
111
294
204
103
104
1904
(sino al 28.04.2016)
A2 + P
1p + 2p
606
216
44
28
228
118
20
68
137
85
83
66
86
83
36
Verifica
Totale
743
301
44
111
294
204
103
104
1400
497
1904
Per quanto riguarda l’organico di potenziamento, tenendo conto delle esigenze rilevate nel
corso della prima parte di anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha ritenuto di puntare sul
potenziamento della dotazione di organico di primaria per ampliare l’offerta formativa di
alfabetizzazione linguistica per migranti, oltre che per rendere attuabili percorsi propedeutici al primo
periodo per adulti con carenze nelle abilità di base e che chiedono di essere ammessi ai percorsi del
primo periodo. La previsione viene riepilogata nel prospetto seguente:
Organico potenziato - Fase C) legge 107/2015
Codice
meccanografico
Classe di concorso
CLMM04200B
CLMM04200B
CLMM04200B
CLMM04200B
CLMM04200B
CLMM04200B
CLMM04200B
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
A043
A346
AD03
AD01
Pertanto, sulla base dei punti di erogazione del servizio, delle sedi, dei livelli attivati, degli iscritti e
dei patti formativi stipulati, la necessità di organico viene riepilogata nelle tabelle seguenti:
Organico di diritto
primaria 2015/2016
scuola Ipotesi per Organico scuola Totale proposta docenti di
primaria 2016/2017
alfabetizzazione
(scuola
primaria)
19 + 3 di potenziamento =
23 docenti di diritto di
22 docenti
alfabetizzazione;
3
docenti
27 docenti
previsti nel PTOF; 1 docente per
la sostituzione del vicario.
Ipotesi Organico docenti Primo livello I e II periodo didattico (Secondaria di I grado)
 L’organico attualmente assegnato al CPIA risulta essere il seguente:
A033
A059
A245
A345
A346
A043
AD01
AD03
Totale
6
4ore
6
4ore
4
4ore
2
4 ore
1
12+1
9ore
1
1
34
25 ore
NB: In giallo viene indicato l’organico di potenziamento assegnato per l’a.s. 2015/2016
Sulla base dei punti di erogazione del servizio, delle sedi, livelli attivati e sul numero dei patti formativi
stipulati, per quanto riguarda il primo livello (I e II periodo didattico), tenendo anche conto dell’assegnazione
di organico di docenti da ripristinare nel punto di erogazione di Agira, l’ipotesi di organico corrisponde a 43
docenti, strutturati come segue:
A033 A059 A245 A345 A346 A043 AD01 AD03
Organico attuale
30
6
6
4
2
12
Organico di potenziamento
1
1
1
1
4
Attualmente assegnato
Organico di potenziamento che si ritiene
1
1
1
1
4
necessario
Organico da ripristinare per il p.e.s. di
1
1
1
2
5
Agira
Organico che si ritiene debba essere
1
1
2
4
richiesto in aggiunta
Ore in aggiunta che sarà necessario
richiedere per consentire l’erogazione
4 ore
del servizio nella sede carceraria di Gela
(*)
per l’insegnamento di francese
6+4
43 +
TOTALE ORGANICO
7
9
4
17
ore
4 ore
Organico docenti Primo Ipotesi Organico docenti Primo livello I e II Totale Ipotesi docenti di I livello
livello I e II periodo didattico periodo didattico (secondaria di I grado) (Scuola Secondaria di I grado).
(scuola secondaria di I 2016/2017
grado) 2015/2016
39 docenti di diritto di scuola secondaria di
30 docenti + 4 di
I grado; 4 docenti previsti nel PTOF: un
43 docenti + 4 ore di Francese
potenziamento
docente di lingua Inglese (345/A); un
per la sede carceraria di Gela
docente di Matematica (59/A) e due di
Lettere (A033).
Inoltre, 4 ore di Francese per la sede
carceraria di Gela.
Tabella riassuntiva organico 2016/2017:
Organico potenziamento
Classi di concorso
43/A Italiano-Storia Geografia
245/A Francese
345/A Inglese
59 /A Matematica -Scienze
33/A Tecnologia
Scuola Primaria
Totale
Totale complessivo docenti
Unità di personale
17
6 + 4 ore
4
9
1
1
1
1
7
0
23
3 + 1 docente per la
sostituzione del vicario.
66 + 4 ore
7+1
74 + 4 ore
Organico personale DOCENTE CPIA CL-EN
Assegnazione a.s. 2015/2016 ipotesi per l’a.s. 2016/2017
(Organico funzionale attuale e “piano di previsione” relativo all’anno successivo,
illustrato per singoli punti di erogazione)
Pr.
CL
Codice
CLCT700005
prov
Codice
incia
CL
CLCT701001
Denominazione
C.T.E.D.A.
CALTANISSETTA
Denominazione
C.T.E.D.A. GELA
Sede Punto di
Erogazione
Classe di concorso
Cattedra
/ore
Caltanissetta
A033
A059
A245
A043
A043
EEEE - Casa circondariale di Caltanissetta
EEEE - Istituto Penale per minorenni di Caltanissetta
EEEE - Casa di reclusione - San Cataldo
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
gela
A033
A059
A245
A043
A043
A245 - Casa circondariale di Gela
EEEE + Casa circondariale di Gela
prov
Codice
incia
Denominazione
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
CL
C.T.E.D.A.
MUSSOMELI
mussomeli
EEEE
EEEE
CLCT70200R
A.s. 2015/2016
C
C
C
C
C
4
C
C
C
Nr.
Primaria
A.s. 2016/2017
Nr.
Nr.
Secondaria Primaria
5C + 1CA059
+
1C-A345
5C
6C
Nr.
Secondaria
6C+2C
5C + 4 ore
5C + 4 ore
1C
1C
2C
2C
prov
Codice
incia
CL
CLCT70300L
Denominazione
C.T.E.D.A. RIESI
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
riesi
A033
A059
A245
A043
A043
EEEE
C
C
C
C
C
C
TOTALE PARZIALE CL
prov
Codice
incia
EN
ENCT70000D
prov
Codice
incia
EN
ENCT702005
prov
Codice
incia
EN
ENCT701009
Denominazione
C.T.E.D.A. ENNA
Denominazione
C.T.E.D.A. PIAZZA
ARMERINA
Denominazione
C.T.E.D.A. AGIRA
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
enna
A033
A059
A245
A043
A043
EEEE - Casa circondariale di enna
EEEE - Casa circondariale di enna
EEEE - Casa circondariale di enna
EEEE - Casa circondariale di enna
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
piazza armerina
A033
A059
A345
A043
A043
EEEE - Casa circondariale di Piazza Armerina
EEEE - Casa circondariale di Piazza Armerina
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
agira
A033
5C
1C
10C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
4
5C
1C
15C + 4 ore
12C
5C
+
2C-A345
5C
5C + 2
EE + 1EE
per
sostituzio
ne DS
5C
5C
2C
17C + 4ore
5C
2C
5C*
A059
A345
A043
A043
EEEE - Alfabetizzazione per stranieri
prov
Codice
incia
EN
Denominazione
ENCT703001
C.T.E.D.A. NICOSIA
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
Classe di concorso
nicosia
A033
A059
A345
A043
A043
EEEE
4
4
9
0
C
C
C
C
C
C
C
TOTALE PARZIALE EN
21
ore
complessiv
amente
1C
1C
5C
1C
9C
5C
1C
15C + 21
ore
TOTALE COMPLESSIVO CPIA
12C
24C
22C*
39 +
4ORE
*= Cattedre in organico nel CPIA erroneamente non assegnate al punto di erogazione di Agira nell'a.s. 2015/2016 e delle quali si richiede il ripristino
CL/EN
prov
Codice
incia
CLMM04200
B
Denominazione
CPIA
CALTANISSETTA/E
NNA
SEDE PUNTO DI
EROGAZIONE
caltanissetta
enna
Classe di concorso
EEEE
EEEE
EEEE
A043
A346
AD03
AD01
TOTALE ORGANICO DI POTENZIAMENTO
C
C
C
C
C
C
C
TOTALE ORGANICO COMPLESSIVO CPIA
3C
3C
4C= A059
+ A245 +
A345
+
A043
4C
3C
27C
4C
43C + 4
ORE
Fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14)
Facendo riferimento alla configurazione del CPIA di Caltanissetta ed Enna in riferimento ai punti di
erogazione attivi e delle sedi collegate in cui, storicamente, sono stati attivati percorsi di istruzione
per adulti, il fabbisogno di personale ata risulta essere legato ai seguenti aspetti:
1. Configurazione del CPIA con punti di erogazione e sedi collegate
2. Necessità di sostituire assistenti amministrativi assenti per lungo periodo (come attualmente si sta
verificando in uno dei punti di erogazione del servizio)
3. Necessità di avere assegnati, per la sede amministrativa, un assistente amministrativo ed un
collaboratore scolastico in modo da supportare le esigenze di funzionamento della sede
amministrativa indipendentemente dalle sedi di erogazione del servizio
Il prospetto di ipotesi di fabbisogno, stante la situazione attuale e le esigenze sopra specificate,
vengono riepilogate nel prospetto seguente:
Sede
Caltanissetta
1
Caltanissetta
Punti di erogazione
Sede
Amministrativa
I.C.
“Plesso
“Rosso Di San
Secondo”,
via
Fra’ Giarratana
2
Gela
I.C. “San Francesco”
3
Mussomeli
I.C. “L. Da Vinci”
4
5
6
7
8
Riesi
Enna
Agira
Nicosia
Piazza
Armerina
I.C. “G. Carducci”
I.C. “De Amicis”
I.C. “G. Giusti
Sinopoli”
I.C. “D. Alighieri”
S.M.S. “RoncalliCascino”
Sedi collegate
 Plesso “San Giusto”, viale R. Margherita
n. 26
 Casa Circondariale di Caltanissetta
 Istituto Penale Minorile di Caltanissetta
 Casa di Reclusione di San Cataldo
 Casa Circondariale di Gela
 Plesso “Paolo Emiliano Giudici”, via
Niscemi, Gela
 Plesso “G. Verga”, viale Mario Gori,
Niscemi
 Plesso “L. Da Vinci”, via C. Marchesi,
Mussomeli
 Plesso “G. Carducci”, via Malagodi,
Riesi
 Plesso “IC Mazzarino”, via Sicilia,
Mazzarino
 Casa Circondariale di Enna
 Plesso “Garibaldi”, via Duca D’Aosta,
Enna
 Plesso “De Amicis”, via Libertà, Enna
 Plesso “V. De Simone”, Via Crema, n. 96
Villarosa
 Plesso “G. Giusti Sinopoli”, Piazza
Europa
 Sede di Catenanuova, via Siracusa
 Sede di Centuripe, via Salso
 Sede di Regalbuto, Plesso “G. F.
Ingrassia”
Ass.Amm.
1
Coll.Scol.
1
1
2
1
2
1
1
1
2
1
3
1
3

Plesso “D. Alighieri”, via Umberto I
1
2



Casa Circondariale di Piazza Armerina
Plesso “Cascino”, via La Marca
I.C. “Cordova”, via Papa Giovanni
XXIII, Aidone
I.C., via S. Elena snc, Valguarnera
I.C. “Europa”, via Toscana snc,
Barrafranca
TOTALE
1
4
9
20


Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (comma 6)
31
In riferimento ai fabbisogni di attrezzature e di materiali il CPIA è impegnato nelle procedure
di passaggio di consegne tra le sedi degli ex CTP cessati al 31.08.2015 ed il CPIA di nuova istituzione
(D.A. Regione Sicilia n. 1041/2015).
La nota del Direttore USR per la Sicilia del 6 luglio 2015 relativa a “Istituzione dei Centri
Provinciali di Istruzione per gli Adulti (C.P.I.A.) e cessazione dei Centri Territoriali Permanenti
(C.T.P.) - Istruzioni Amministrativo Contabili” ha riepilogato quanto previsto dal D.P.R. n. 263/2012,
dal D.I. n. 189 del 24.03.2015 e dal D.A. n. 895/2001. Al riguardo le Istituzioni scolastiche sede degli
ex CTP sono state invitate a predisporre appositi verbali per il passaggio di consegne che prevede sia
beni finanziari che strumentali, con riferimento anche all’elenco dei beni acquisiti dai rispettivi
Istituti mediante progetti finanziati per l’acquisizione di beni strumentali ed attrezzature destinati
all’Educazione degli Adulti (vedi Nota del Dirigente dell’U.S.R. per la Sicilia, prot. n. 5197 del
18.03.2016 relativa a “Ricognizione beni ex CTP per trasferimento CPIA. Riscontro nota prot. n.
2372 del 30.12.2015” che si allega, benchè già inviata, via e-mail, alla S.V. in via informale per
favorire gli adempimenti previsti).
Tale adempimento, pur costituendo un obbligo per il Dirigente Scolastico, costituisce un
momento importante in quanto consente alla scuola di acquisire strumenti (finanziari e tecnologico)
necessari per l’attività amministrativa e didattica.
Da un punto di vista istituzionale l’avvio della nuova istituzione scolastica comporta la
necessità di dare seguito a quanto previsto dalle norme legislative in materia di inventario e passaggio
delle consegne tra consegnatari (tra le altre, D.A. n. 895/2001; DPR n. 263/2012, art. 1, comma2;
D.A. n. 1041 del 26.2.2015; DPR n. 157 del 2.3.1998; D.P.R. n. 254 del 4.9.2002), nonché dalle
conseguenti indicazioni ministeriali (MIUR, MEF, quali, ad esempio, Circolare n. 7 del 1.4.2015
dell’Assessorato all’Istruzione ed alla Formazione professionale della Regione Sicilia; Circolare
MOIUR prot. n. 8910 del 1.12.2011; Circolare MIUR prot. n. 2233 del 2.4.2012; Circolare n. 15 RGS
del MEF, prot. n. 29146 del 12.4.2012; nota del D.G. U.S.R. per la Sicilia del 6.7.2015) in merito alle
operazioni amministrative e contabili a carico delle Istituzioni scolastiche soggette a provvedimenti
di dimensionamento.
Tale adempimento risulta necessario anche per la predisposizione della richiesta di
finanziamento nell’ambito dei nuovi PON FESR destinati ai CPIA in quanto evita alla scuola di
attrezzature già nella disponibilità della scuola perché oggetto di passaggi di consegne.
Sempre legato all’avvio della operatività del CPIA risulta l’assegnazione dei locali da parte dei
Comuni ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 23/1996. Il CPIA, infatti, viene incluso tra le scuole
autonome statali del primo ciclo e la competenza dell’assegnazione delle risorse per il funzionamento
risulta essere in carico ai Comuni. A tale riguardo sono stati avviati contatti con tutti i Comuni, anche
fornendo bozze di verbali per l’assegnazione dei locali che, provvisoriamente, corrispondono a quelli
già in uso da parte delle scuole sede degli ex CTP cessati e che non comportano ulteriori incombenze
per gli Enti locali interessati. Comportano il solo adempimento legato alla formalizzazione
dell’assegnazione (in via esclusiva o in condivisione) che risulta, altresì, necessaria per la
regolarizzazione delle procedure di gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs n.
81/2008). L’assegnazione dei locali risulta necessari per avviare le procedure di redazione di DVR e
piano di gestione delle emergenze (per i locali assegnati in via esclusiva al CPIA), oppure per redigere
un verbale di coordinamento per la scurezza tra R.S.P.P. (nel caso di locali assegnati in condivisione).
A tale riguardo, sebbene sia stato definito l’organigramma per la gestione della sicurezza, non
è stato possibile procedere con gli ulteriori adempimenti per mancanza di assegnazione dei locali.
Scelte di gestione e di organizzazione (comma 14)
La complessità organizzativa del CPIA comporta la necessità di definire forme organizzative
che consentano di ottenere i seguenti esiti:
1. Coordinamento tra i diversi punti di erogazione del servizio e tra questi e la sede amministrativa
2. Coordinamento degli aspetti pedagogico-didattici
3. Cura dei rapporti con Enti Locali, Centri di accoglienza, servizi sociali, partner vari
32
4. Monitoraggio per raccolta dati sul funzionamento finalizzati all’autovalutazione per la
definizione di un piano di miglioramento
5. Coinvolgimento del personale nei processi decisionali attraverso una leadership diffusa
6. Valorizzazione esperienze provenienti dai diversi CTP per la loro diffusione all’intero CPIA
7. Coordinamento e attuazione normativa su Privacy, sicurezza, ecc.
A tale proposito, è stato definito un organigramma che, con riferimento alle nomine viene
compreso tra gli allegat, mentre per la sua struttura viene riportato a seguire.
La sua struttura e composizione sarà oggetto di verifica dell’efficacia e di eventuale
modifica e/o integrazione.
Organigramma CPIA CL-EN
Dirigente Scolastico
_______________________
Direttore ss.gg.aa.
_______________________
Collaboratori del Dirigente Scolastico
1. ______________________; 2. _______________________________
STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI DEL D.S.
Collaboratore del D.S. con funzioni di sostituzione del D.S. in caso di
assenza, coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Enna (I.C. “De
Amicis”) e coordinatrice del settore “Primaria” (alfabetizzazione linguistica e
culturale)
Collaboratore del D.S., coordinatore responsabile del Punto di erogazione di
Caltanissetta (Plesso “San Giusto” dell’I.C. “V. Vneto” e “Rosso di San
Secondo” dell’I.C. “Lombardo Radice”) e coordinatore del settore “Secondaria
di I grado” (primo e secondo periodo del I livello)
RESPONSABILI DI PUNTI DI EROGAZIONE PRESSO SEDI ASSOCIATE
Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Agira
Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Nicosia
Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Piazza Armerina
Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Gela
Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Mussomeli
Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Riesi
COORDINATORI DI GRUPPI DI LAVORO (4)
Coordinatore del G.L.I. e del Piano Annuale per l’inclusività
Componenti del G.L.I. e del Piano Annuale per l’inclusione
RESPONSABILI DI SEDE DEI CORSI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Mazzarino
Sutera
Niscemi
Catenanuova, Centuripe, Regalbuto
Villarosa
Aidone, Vaguarnera, Barrafranca
Leonforte
Casa circondariale di Enna
Casa circondariale di Piazza Armerina
33
10
11
12
13
Casa circondariale di Caltanissetta
Casa circondariale di Gela
Istituto di Pena per Minori
Casa circondariale di San Cataldo
n.
FUNZIONI STRUMENTALI
Adeguamento e gestione del POF; Coordinamento delle attività
funzionali alla realizzazione del Piano dell'Offerta; supporto ai docenti;
piano di formazione e aggiornamento.
Servizi di accoglienza e di orientamento per favorire l’integrazione degli
allievi nel contesto scuola e per la prosecuzione dei percorsi di istruzione
e formazione; Piano Annuale di inclusione a favore dei corsisti
diversamente abili e/o con Bisogni educativi speciali
Coordinamento Rete Amministrativa e servizi erogati presso sedi
associate e sedi di erogazione del servizio
Coordinamento Rete Didattica e rapporti con Istituti del II ciclo
Coordinamento Rete per l’Ampliamento dell’Offerta Formativa;
relazioni con l’esterno e con l’utenza (Istituzioni, Enti locali,
Associazioni, Comunità, corsisti, ecc.); rapporti con il territorio; progetti,
accordi di rete e convenzioni
Monitoraggio erogazione del servizio, autoanalisi ed autovalutazione di
Istituto e relativi Piani di miglioramento - Valutazione degli
apprendimenti e certificazione delle competenze degli allievi.
T.I.C. e supporto ai docenti; gestione e aggiornamento del sito web
dell'istituto.
1
2
3
4
5
6
7
REFERENTI SPECIFICI DI SETTORE
Alfabetizzazione linguistica
Alfabetizzazione culturale
Sedi Carcerarie
1° Periodo
2° Periodo
1
2
3
3
4
CONSIGLIO DI ISTITUTO ED INCARICHI DEI COMPONENTI
Nr.
1
2
3
Cognome/Nome
Sedita Maria Luisa
Bevilacqua Giovanni
Miccichè Elena
Ruolo
Commissario ad acta
Dirigente Scolastico
Direttore ss.gg.aa.
34
Composizione dei Consigli di classe (D.P.R. n. 263/2012; D. I. 12.03.2015; Accordo di rete didattica): Il consiglio di classe è composto dai docenti del gruppo di
livello (1° o 2° periodo; Alfabetizzazione linguistica o A. culturale) di cui all’ art. 5, comma 1, lettera d), e da tre studenti, eletti dal relativo gruppo.
1° e 2° Periodo didattico
Punto di
erogazione
Enna,
Villarosa
Sezione
1°P
1°P
1°P
1°P
E
Agira,
Catenanuova,
Centuripe,
Regalbuto
Gela,
Niscemi
Caltanissetta,
San Cataldo
Riesi,
Mazzarino
Italiano,
Storia,
Geografia,
Ed. Civica
LS2
Matematica
e Scienze
Alfabetizzazione
Tecnologia
Alfabetizzazione
linguistica e
culturale
Iscritti
Sede
Villarosa
Enna, Garibaldi
Casa Circ. Prot.
Casa Circ. Com.
Casa Circ
Enna, De Amicis
Casa Circ
Casa Circ
Casa Circ
1°P
A2
Regalbuto
Regalbuto
1°P
1°P
1°P
A2
A2
1°P
Gela
Casa Circ.-Gela
Niscemi
1°P
1°P
2°P
A2
1°P
1°P
1°P
A2
A2
Gela
Casa Circ.-Gela
Casa Circ. – CL
I Padiglione
Casa Circ. – CL
II Padiglione
CL-Rosso S.S.
CL - IPM
Mazzarino
Mazzarino
Riesi
Mussomeli
Freq.
Patti
formativi
Corsi
attivi
Mussomeli,
Sutera
Piazza
Armerina,
Aidone,
Barrafranca,
Valguarnera
Nicosia,
Leonforte,
A2
1A
1B
1C
1D
A2
A2
1°P
1°P
2°P
1°P
N.B.: In grassetto vengono indicati i docenti coordinatori.
Sutera
CasaCircondariale
Roncalli-Cascino
Aidone
Valguarnera
Roncalli-Cascino
CasaCircondariale
Nicosia
Leonforte
Nicosia
Leonforte
Leonforte
Componenti della Commissione plenaria di cui all’art. 5, comma 2 del DPR n. 263/2012 (ammissione al
periodo didattico a cui l'allievo chiede di accedere, attestazione dei crediti, definizione del Patto Formativo
Individuale, predisposizione delle misure di sistema) e delle sezioni funzionali integrate.
La commissione plenaria è formata da:
• un docente per punto di erogazione (per ciascuna sede individuata con codice meccanografico
specifico) e per sede carceraria.
• I docenti designati dei punti di erogazione di secondo livello
I docenti dei punti di erogazione di primo livello e delle sedi carcerarie sono scelti tra i componenti di ogni
sottocommissione e sono nominati dal dirigente del CPIA
Punti di erogazione
Punto di erogazione
Sede carceraria
Enna
Agira
Gela
Caltanissetta Plesso “Rosso di San Secondo” – I.C.
“Lombardo Radice”
Caltanissetta Plesso “San Giusto” – I.C. “V. Veneto”
Casa circondariale Caltanissetta
Casa circondariale San Cataldo
Istituto di Pena per Minori
Riesi
Mussomeli
Piazza Armerina
Nicosia
NB: Considerato che i corsi nelle diverse sedi di erogazione possono cambiare nel corso dell’anno, si fa
riferimento ai docenti dei Punti di erogazione (sede degli ex CTP) come referenti nell’ambito della
Commissione per la definizione dei patti formativi individuali
Composizione delle sezioni funzionali/sottocommissioni (identificazione e valutazione dei crediti,
predisposizione delle proposte di Patti Formativi Individuali, presentazione alla Commissione mediante il
dossier dell’allievo), costituite come segue: “Le sezioni funzionali/sottocommissioni dei punti di
erogazione di primo livello sono così formate: i docenti componenti della commissione afferenti al percorso
del punto di erogazione integrati con docenti per ciascuna delle classi di concorso 43A, 59A, 45A e 33A”.
59A
33A
Alfabetizzazione
Sede
43A
45A
Enna, Villarosa
Agira,
Catenanuova,
Centuripe,
Regalbuto
Gela, Niscemi
Caltanissetta,
San Cataldo
Riesi, Mazzarino
Mussomeli,
Sutera
Piazza
Armerina,
Aidone,
Barrafranca,
Valguarnera
Nicosia,
Leonforte,
37
Le sezioni funzionali/sottocommissioni delle sedi carcerarie sono formate dai docenti che prestano
servizio in tali sedi (comprendendo componenti della commissione e gli altri docenti).
Sede
Asse
linguaggi
Asse storicosociale
Asse
matematico
Asse
Scientificotecnologico
Alfabetizzazione
Casa
Circondariale
Enna
Casa
Circondariale
Gela
Casa
Circondariale
Caltanissetta
Istituto di
Pena per
Minori
Casa
Circondariale
San Cataldo
Casa
Circondariale
Piazza
Armerina
Le sezioni funzionali/sottocommissioni delle sedi staccate dei punti di erogazione sono formate
dai docenti che prestano servizio in tali sedi coordinati dal Dirigente Scolastico
Sede
Asse
linguaggi
Asse storicosociale
Asse
matematico
Asse
Scientificotecnologico
Alfabetizzazione
Villarosa
Catenanuova,
Centuripe,
Regalbuto
Niscemi
Mazzarino
Sutera
Aidone,
Barrafranca,
Valguarnera
Leonforte
38
Componenti della Commissione plenaria di cui all’art. 5, comma 2 del DPR n. 263/2012 (ammissione al
periodo didattico a cui l'allievo chiede di accedere, attestazione dei crediti, definizione del Patto Formativo
Individuale, predisposizione delle misure di sistema).
La commissione plenaria è formata da:
• un docente per punto di erogazione (per ciascuna sede individuata con codice meccanografico
specifico) e per sede carceraria.
• I docenti designati dei punti di erogazione di secondo livello funzionanti
Docente
Settore
I LIVELLO
Docente
1
2
3
8
9
10
4
5
6
7
11
12
13
14
15
Docente
II LIVELLO
Scuola di appartenenza
Docente
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
Settore
Scuola di appartenenza
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO IL C.P.I.A.
Nr.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
Cognome/Nome
PERSONALE DOCENTE
Materia di Insegnamento
Sede/i
39
14
15
16
17
PERSONALE ATA
Nr.
Cognome/Nome
Ruolo
Sede/i
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
ALTRI INCARICHI
1
2
3
4
5
6
7
8
SUBCONSEGNATARI (NOMINE A CURA DEL DSGA)
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di
Caltanissetta
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Enna
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Agira
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Nicosia
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Piazza
Armerina
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Gela
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di
Mussomeli
Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Riesi
DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI E LIVELLI - STRUTTURA E COMPOSIZIONE
NOME
Asse linguaggi
Asse storicosociale
Asse
matematico
Asse
Scientificotecnologico
Italiano,
Inglese
Geografia,
Storia
Matematica
Scienze
A_Linguistica e
Naturali e
A_culturale
Sperimentali;
Tecnologia
DIPARTIMENTO
DISCIPLINE O
AMBITI
Alfabetizzazione
Docenti
40
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI
(Articolo 11 del Testo Unico di cui al Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, così come modificato
dal comma 129 dell’art. 1, della Legge n. 107 del 13 luglio 2015).
Si precisa che la composizione si riferisce alla configurazione avente competenza nella valutazione dei
docenti a conclusione del periodo di formazione e di prova ai fini del parere sul superamento (indicati
in grassetto).
NR.
1
2
3
COMPONENTE
RUOLO
Presidente
Componente Effettivo
Componente Effettivo
Componente Effettivo
4
Componente Effettivo
5
Dirigente Scolastico
Docenti designati dal 1° Periodo
Collegio dei docenti
2° Periodo
Docente designato dal
Commissario
straordinario
Rappresentante
dei
genitori (sostituito da
studenti) scelti dal
Consiglio di Istituto
Componente Esterno
Docente individuato
dal
Dirigente
dell’Ufficio
di
Ambito Territoriale
su delega del D.G.
dell’U.S.R. Sicilia
Componente variabile
Tutor dei singoli
docenti in anno di
prova
6
Docenti in anno di prova:
SETTORE
Tutor designati:
SEDE TUTOR
41
Funzione
Dirigente Scolastico
Docente
Docente
Docente
1
2
3
4
Docente
Docente
D.s.g.a.
Ass. Amministrativo
Collaboratore
Scolastico
Studente
Studente
5
6
7
8
9
10
11
NR.
1
2
3
4
5
NR.
1
2
3
4
5
6
NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE
Cognome/ Nome
Ruolo
Componente
F.S. Autovalutazione, Coordinatore del GAV
Componente, F.S. POF
Componente, Referente Alfabetizzazione
linguistica
Componente, Referente Sedi Carcerarie
Componente, Referente 1° e 2° Periodo
Componente
Componente
Componente
COMPONENTE
Componente
Componente
ORGANO DI GARANZIA
RUOLO
Presidente
Componente docente
Componente docente
Corsista
Corsista
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIVITÀ (G.L.I.) e
PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (G.L.H.)
(Legge n. 170/2009 e art.15, comma 2, Legge n° 104/1992)
COMPONENTE
RUOLO
SETTORE
Presidente
Referente Settore
1° Periodo
Referente Settore
2° Periodo
Referente Settore
Alfabetizzazione
FF.SS. con incarico di: Servizi di accoglienza e di
orientamento per favorire l’integrazione degli
allievi nel contesto scuola e per la prosecuzione dei
percorsi di istruzione e formazione; Piano Annuale
di inclusione a favore dei corsisti diversamente abili
e/o con Bisogni educativi speciali
FF.SS. con incarico di: Coordinamento Rete per
l’Ampliamento dell’Offerta Formativa; relazioni
con l’esterno e con l’utenza (Istituzioni, Enti locali,
Associazioni, Comunità, corsisti, ecc.); rapporti
con il territorio; progetti, accordi di rete e
convenzioni
42
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Esperto/a D.S.A.
Esperto/a H
Coordinatori Consigli di classe con alunni DSA
Alfabetizzazione
Coordinatore Consiglio di classe con alunni DSA
1° Periodo
Coordinatore Consiglio di classe con alunni DSA
1° Periodo
ASP – SNPI di Enna
ASP – SNPI di Caltanissetta
Tribunale per i minorenni di Caltanissetta
Enti Locali
Servizi Sociali
Università Enna
Università Caltanissetta
INCARICHI INERENTI IL PIANO DI PREVENZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE E
LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Funzione
Soggetto nominato
Datore di Lavoro
Dirigente Scolastico
Responsabile del Servizio di Prevenzione e
Protezione (provvisorio, in attesa di nomina
di esperto)
Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza
Da designare a cura della R.S.U.
Addetti al Servizio di Prevenzione e
Protezione
Sede centrale
Addetti al Primo Soccorso
Sede centrale
Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi e
di Evacuazione
Sede centrale
Vengono, altresì, nominati preposti i seguenti dipendenti:
Sede
I.C. “Vittorio Veneto”
Indirizzo
Viale Regina Margherita
Via Malagodi
I.C. “G. Carducci”
Comune
Caltanissetta
Nominativi
Riesi
Via “C. Marchesi”
I.C. “L. Da Vinci”
I.C. “San Francesco”
Via Niscemi
Mussomeli
Gela
I.C. “Lombardo Radice”
Via Fra Giarratana
Caltanissetta
I.C. “G. Giusti Sinopoli”
Piazza Europa
Agira
I.C. “E. De Amicis”
Via Libertà
Enna
S.M.S. “Roncalli – Cascino”
Via La Marca
Piazza Armerina
S.M.S. “Dante Alighieri”
Via Umberto I
Nicosia
43
INCARICHI INERENTI L’ATTUAZIONE DEL PIANO PROGRAMMATICO PER LA SICUREZZA
DEI DATI (Dlgvo n° 196/2003 e successive modifiche ed integrazioni)
Funzione
Soggetto nominato
Titolare del trattamento dei dati personali
Dirigente Scolastico
Responsabile del trattamento dei dati personali
Direttore ss.gg.aa.,
Amministratore
di
sistema
dell’unità
organizzativa Amministrativa e didattica, nonché
del Sistema Informativo
Custode delle password dell’unità organizzativa Direttore ss.gg.aa.,
amministrativa
Custode delle password dell’unità organizzativa Docenti coordinatori dei punti di erogazione del
didattica: personale dipendente che utilizza i servizio
laboratori di informatica dei Punti di erogazione
del servizio
Incaricati del trattamento dei dati personali Assistenti Amministrativi in servizio
dell’unità
organizzativa
amministrativa
“Segreteria”
Incaricati del trattamento dei dati personali Collaboratori Scolastici in servizio
dell’unità organizzativa dei collaboratori scolastici
“Area ausiliaria”
Incaricati del trattamento dei dati personali Tutti i docenti in servizio
dell’unità organizzativa dei docenti “Area
docenti”
Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere (commi 15-16)
Considerata la particolare utenza cui si rivolge il CPIA che comprende anche migranti
provenienti da Paesi con particolari culture e tradizioni, i princìpi di pari opportunità e di parità tra i
sessi, nonché la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni sono oggetto della
pratica didattica ordinaria e trovano spazio nelle UdA come aspetti legati alla cittadinanza attiva, così
come previsto anche dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119.
Opzioni, orientamento, valorizzazione del merito, figure di coordinamento (commi 28-32)
L’offerta formativa del CPIA, sebbene sia strutturata in modo coerente con i profili in uscita
comprendenti le competenze descritte nelle linee guida di cui al DI 12.3.2015, è improntata alla
massima flessibilità dei percorsi per consentire agli adulti di fruire agevolmente delle opportunità
formative loro destinate.
Al riguardo, infatti, vengono attuate procedure finalizzate alla presa in carico dei corsisti con
interventi di accoglienza e di orientamento che vengono avviati all’inizio dei contatti del corsista con
la scuola e proseguono attraverso l’intero percorso. L’intervento di accoglienza e orientamento sono
rivolti, infatti, inizialmente al corretto inserimento nel percorso adeguato alle richieste ed alle
caratteristiche del discente per proseguire con interventi di orientamento all’interno del percorso
frequentato e oltre lo stesso.
Tale intervento, al quale può essere destinato un tempo massimo pari al 10% dell’intero
percorso, è utile per la definizione del Percorsi di studio Personalizzato e per la predisposizione del
44
patto formativo individualizzato, previo riconoscimento delle competenze comunque conseguite (in
contesti formali, non formali e/o informali), che verrà successivamente definito dalla Commissione
per la definizione dei patti formativi prevista nell’ambito dell’accordo di II livello dal DPR 263/2012.
Considerata la complessità dell’Istituzione scolastica e le procedure particolarmente innovative
che comportano un impegno particolare, soprattutto a carico di alcune figure che decidono di
impegnarsi nello sviluppo organizzativo e didattico del CPIA, è stata definita una struttura di
organigramma capace di offrire a chiunque voglia impegnarsi di poterlo fare usufruendo di ruoli e
compiti adeguati alle proprie attitudini, esperienze e/o aspirazioni. Nell’ambito di tali compiti rientra
quello del coordinamento che nel CPIA assume una rilevanza più ampia rispetto ad una Istituzione
scolastica ordinaria. Esso è da riferire sia al funzionamento di piccoli gruppi, sia al coordinamento
didattico ed organizzativo dei gruppi che fanno capo ai singoli punti di erogazione e/o a punti di
erogazione viciniori e territorialmente omogenei per problematiche.
Considerato, inoltre, che l’impegno dei singoli per essere funzionale allo sviluppo
dell’Istituzione scolastica deve essere coerente con gli obiettivi di miglioramento, il quadro di
riferimento dei criteri finalizzati alla valorizzazione del merito dei docenti, nell’ambito
dell’autonomia del Comitato di valutazione, dovrà comprendere tali aspetti.
Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale (commi 56-59)
Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il
MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015, ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una
dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola,
come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. A questo proposito, oltre
ad individuare docenti con il compito di _________ e la costituzione del team per l’innovazione, sono
stati definiti obiettivi che sono riportati tra quelli inerenti il miglioramento. Tali obiettivi, infatti, si
riferiscono ai seguenti aspetti:
 Organizzativi
 Metodologico-Didattici
 Progettuali per l’acquisizione di risorse strumentali e laboratoriali
 Organizzativi
 Amministrativi
 Formativi destinati al personale
Sebbene si tratti di un percorso che vedrà impegnata la scuola nel corso dei prossimi anni scolastici,
il piano di azioni è stato avviato come i seguenti adempimenti:
1. Individuazione dell’Animatore Digitale (nota MIUR Prot. n° 17791 del 19/11/2015), figura
di sistema con il compito di coordinare e favorire l’attuazione del PNSD, costituendo il nodo
di raccordo tra il livello centrale e la scuola autonoma;
2. Individuazione di un team per l’innovazione
Si tratta di un ambito che vede particolarmente coinvolto il CPIA, anche per via del fatto che occorre
definire forme organizzative e di sviluppo del personale coerente con una innovata modalità di
gestione di una scuola con struttura “diffusa”. In tale ambito costituiranno un elemento di
innovazione, coerente con il PNSD, l’implementazione di una piattaforma digitale per la gestione dei
procedimenti amministrativi collegata ad un sistema di comunicazione con l’esterno (sito web) e la
gestione dei processi di insegnamento/apprendimento (registro on line). Il tutto naturalmente
accompagnato dallo sviluppo di oggetti didattici digitali per consentire la fruizione di f.a.d. e lo
sviluppo di competenze digitali nei corsisti. Inoltre, l’adozione di buone pratiche diffuse a livello
45
nazionale potrà consentire di adeguare gli interventi didattici ai diversi stili di apprendimento, anche
grazie all’uso delle t.i.c.
Didattica laboratoriale (comma 60)
Si tratta di una metodologia didattica trasversale ai percorsi erogati dal CPIA. Ciò sia per
adeguare l’intervento ai diversi stili di apprendimento, sia per collegare l’intervento didattico rivolto
ad adulti alla realtà operativa (imparare facendo) che consente di rinforzare il processo di
apprendimento.
Non ultima, l’opportunità offerta da tale metodologia per rendere l’intervento formativo più
efficace e funzionale ad una didattica per competenze.
Formazione in servizio docenti (comma 124)
La formazione in servizio dei docenti costituisce uno dei pilastri dello sviluppo
dell’organizzazione scolastica; essa sarà rivolta:
1. Alle metodologie didattiche
2. Agli aspetti organizzativi
3. Alle innovazioni introdotti dalla nuova normativa sui percorsi di istruzione degli adulti di I e di II
livello (DPR n. 263/2012 e DI 12.3.2015)
4. Alle innovazioni collegate alla didattica per competenze, alla formazione a distanza, alla
progettazione currricolare per Uda, ecc.
5. Alle innovazioni introdotte dal PNSD
6. Alla gestione della sicurezza negli ambienti scolastici
7. Alla gestione delle procedure legate alla privacy
8. Agli aspetti legati all’accoglienza dell’utenza, al front office, alla gestione amministrativa in una
struttura organizzativa diffusa, ecc.
9. Ecc.
Da un punto di vista operativo e delle risorse, si mirerà a privilegiare la formazione in rete con
altre Istituzioni scolastiche anche per sperimentare modalità di attuazione di procedure in rete sia per
incentivare gli scambi tra personale operante in istituzioni scolastiche diverse, sia per un fatto legato
alla economicità.
I nostri iscritti
Si possono iscrivere ai percorsi di alfabetizzazione linguistica:
 adulti e giovani adulti stranieri in età lavorativa interessati ai percorsi di alfabetizzazione e
apprendimento della lingua italiana per la certificazione di Italiano livello A2 secondo il QCER
Si possono iscrivere ai percorsi di I livello - primo periodo didattico:
 adulti italiani e stranieri privi del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione;
 giovani che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio
conclusivo del primo ciclo d’istruzione;
Si possono iscrivere ai percorsi di I livello - secondo periodo didattico:
 adulti italiani e stranieri sprovvisti delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione, di cui al
DM 139/2007;
46
Tutti i percorsi sono aperti ai detenuti presso gli Istituti Penali di entrambe le provincie.
Percorsi sperimentali personalizzati volti a contrastare la dispersione scolastica
Il CPIA, nell’ambito dei percorsi sperimentali volti a contrastare la dispersione scolastica, realizza:
 Percorsi sperimentali di apprendimento linguistico per stranieri di Pre-A1;
 Percorsi sperimentali di avvio allo studio della lingua propedeutici al Pre-A1;
 Percorsi integrati finalizzati alla qualifica, in collaborazione con Enti di formazione professionale;
 Percorsi di insegnamento della lingua italiana a studenti iscritti a percorsi ordinari di I e/o del II ciclo,
previa convenzione con le Istituzioni scolastiche frequentate;
Inoltre, il CPIA collabora con:
 Educatori delle sedi carcerarie e dei centri di accoglienza per migranti al fine di avviare la presa in carico
dei corsisti e rendere complementari e coordinati gli interventi delle due istituzioni;
 Servizi sociali dei Comuni, della Procura minorile e del Tribunale per i minorenni per la presa in carico
di giovani adulti con problematiche legate al disagio e/o a procedimenti di presa in carico da parte dei
servizi e/o del Tribunale per i minorenni;
 Con il partenariato a carattere interistituzionale del Centro Polifunzionale per l’integrazione di Enna per
la gestione dei servizi alla persona immigrata finalizzata a favorire l’integrazione socio-linguistica e
lavorativa;
 Le Prefetture ed i Centri di accoglienza per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in
quanto soggetti tutelati dalla normativa nazionale e internazionale in quanto minori, equiparati ai minori
italiani per ciò che riguarda l’obbligo scolastico, destinatari degli interventi di pari opportunità formativa
come ogni minore presente nel territorio italiano;
 L’Università per interventi di formazione rivolte al personale docente;
 Gli altri CPIA della Sicilia riuniti in rete regionale per condividere strategie di sviluppo ed
implementazione del sistema di istruzione e formazione degli adulti in ambito regionale;
 Altre scuole del primo ciclo nell’ambito della rete di I livello (Unità Amministrativa);
 Altre scuole del secondo ciclo in cui sono incardinati corsi di istruzione degli aulti di II livello (Unità
didattica);
 Regione Sicilia, Enti di Formazione Professionale e Associazioni per la predisposizione di progetti di
ampliamento dell’offerta formativa (Unità formativa);
 Ecc.
La scuola in carcere
(Case Circondariali e di reclusione di entrambe le provincie e l’Istituto Penale Minorile di Caltanissetta)
La scuola in carcere è elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della
persona detenuta nella società. E’ un luogo di socializzazione, confronto, accettazione e scoperta dell’alterità.
Attraverso l’attività didattica, flessibile e calibrata sui bisogni individuali del corsista e del gruppo classe, ciascuno
costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione
progettuale sulla propria esistenza.
La scuola è anche l’occasione per ristabilire una “normalità” nella scansione della giornata; è un impegno,
favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso gli altri a partire dal rapporto che piano piano si
47
costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza. Ci si
conosce attraverso “codici” diversi da quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale lo
svolge la didattica che è sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle
caratteristiche dei singoli e- non secondariamente- alle dinamiche di gruppo che si rivelano nel tempo scuola.
Per questo, la scuola in carcere (più che in altri luoghi) necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili
facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono. Ha bisogno di margini di “improvvisazione” - nel senso alto
e nobile della parola - e il docente, di un bagaglio variegato di strumenti pronti per re-agire positivamente ad
ogni input proveniente dai corsisti. L’attività in classe deve essere volta ad un recupero dell’autostima e del
senso di autoefficacia, ad una metariflessione sulla propria biografia e sui propri vissuti traumatici, nella direzione
di una ri-definizione di sé, con l’obiettivo (alto, certo…) di riuscire, una volta terminata l’esperienza della
detenzione, a riprendere la propria vita “fuori” con nuova consapevolezza e nuovi strumenti.
Ovvio che in tutto ciò, la possibilità di ottenere un diploma di primo livello o delle certificazioni linguistiche, gioca
un ruolo importantissimo ma, evidentemente, è anche – per certi versi, solo…- il punto di arrivo di un percorso
che, di per sé, deve essere arricchente e capace di provocare un cambiamento.
Da un punto di vista più pratico, inoltre, la presenza a scuola favorisce un maggiore coinvolgimento del detenuto
in tutte le attività proposte dall’istituzione carceraria e una più approfondita consapevolezza di ciò che accade
intorno a lui sia nell’ordinario che nello straordinario. Questo perché la scuola assume un importante ruolo di
“catalizzatore” di presenze educative e formative: intorno ad essa ruotano associazioni culturali, sportive, di
volontariato ecc. che con le loro proposte arricchiscono l’offerta e forniscono ulteriore occasione di incontro e
scambio. In questo modo, la scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo: quello di tenere aperta una
“finestra” sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida il contatto
tra questi due mondi.
La progettazione di un intervento formativo all'interno del penitenziario deve tener conto dei seguenti elementi
che ne condizionano l’attuazione:
 lo stato di stress dei detenuti;
 la condizione operativa “particolare” degli operatori;
 difficoltà di coordinamento/programmazione con le componenti dell’area pedagogico-trattamentale
operanti all’interno dell’istituto;
 elevato turnover delle Case Circondariali che rende, talora, difficile il completamento di percorsi
scolastici strutturati nella stessa sede, sebbene la nuova normativa consenta agli stessi di proseguire
gli studi in altre sedi ove i corsisti possono avere riconosciuti crediti formativi corrispondenti al percorso
frequentato e superato con esiti positivi;
 necessità di adeguamento dei percorsi curricolari alle situazioni specifiche al fine di suscitare interessi
reali in soggetti adulti con percorsi esistenziali spesso caratterizzati da insuccessi scolastici;
 presenza di adulti in condizione di analfabetismo strumentale, a causa di mancata scolarizzazione e/o
provenienti da ambienti socio-economici deprivati che necessitano l’attivazione di percorsi propedeutici
finalizzati al recupero delle abilità di base;
 necessità di adottare particolari forme di formazione a distanza a causa della difficoltà di uso delle
tecnologie con collegamento ad internet all’interno delle sedi carcerarie;
 carenza di attrezzature informatiche e di infrastrutture necessarie per “lo sviluppo delle competenze
digitali” degli studenti detenuti, necessari per il loro reinserimento sociale e lavorativo e per “il
potenziamento delle metodologie laboratoriali”.
RIFERIMENTI NORMATIVI RIGUARDANTI LE SPECIFICITÀ DEL SISTEMA PENITENZIARIO
48
L’Ordinamento Penitenziario, in base all’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana, prevede che la
pena detentiva abbia funzione rieducativa e di reinserimento sociale.
Le leggi che principalmente definiscono la particolare identità della scuola in carcere sono:
- LEGGE 26 luglio 1975, n. 354 “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative
e limitative della libertà e successive modifiche e integrazioni.
Art. 19 riconosce l’importanza dell'istruzione nel programma di trattamento rieducativo del condannato.
- Circolare Ministeriale 253/93 - Corsi di scuola media ed elementare presso gli istituti di prevenzione e di
pena.
Esplicita chiaramente lo scopo degli interventi di formazione all’interno dell’istituzione:
“L’istruzione costituisce momento essenziale del processo penitenziario e consente di dare concreta attuazione
al precetto costituzionale che pone la rieducazione del detenuto quale finalità e contenuto primario della
sanzione penale. In questo quadro, pertanto, l’organizzazione di corsi di scuola acquista una forte valenza ai
fini del loro recupero sociale e della realizzazione del diritto allo studio. La finalità precipua di detti corsi è quella
di rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive che lo aiutano nella ridefinizione del
proprio progetto di vita e nell’assunzione di responsabilità verso se stesso e la società”
- DPR 230/2000, “Regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario e sulle misure privative e
limitative della libertà”.
L'art. 41 promuove un’integrazione tra la direzione, il corpo dei docenti e tutte le altre agenzie formative operanti
all’interno dell’istituto attraverso l’istituzione di una Commissione Didattica Pag. 18 a 26 ;
- Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia “Programma speciale per
l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari” del 23/10/2012, per l’implementazione dell’offerta educativa
e formativa nelle carceri italiane per contrastare ogni forma di disagio e di discriminazione, promuovendo anche
la formazione del personale, con l’eventuale apporto di esperti per la realizzazione di interventi che richiedono
competenze specifiche, favorendo l’organizzazione di percorsi di istruzione e formazione modulari e flessibili,
attivando rapporti di collaborazione con le Regioni ed Enti locali.
- Regole Penitenziarie Europee (EPR), adottate per la prima volta nel 1973 dal Comitato dei Ministri del
Consiglio d’Europa, in seguito modificate nel 1987 e nel 2006 (Raccomandazione R (2006)2 del Comitato dei
Ministri agli Stati membri sulle Regole Penitenziarie Europee), mirano a standardizzare le politiche
penitenziarie degli Stati membri per dar vita a norme e prassi comuni. Il documento conferma gli standard
contenuti nelle raccomandazioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che si riferiscono a specifici
aspetti della politica e della prassi penitenziaria e in particolare, per l’istruzione in carcere, le Raccomandazioni
del Consiglio d'Europa No.R (89) 12, sull'attività educativa negli Istituti Penali, dove si parla di “istruzione” nella
sua accezione più ampia, non necessariamente finalizzata al conseguimento di titoli di studio e certificazioni
(art. 1):
“Tutti i ristretti devono avere accesso all'istruzione, che prevede l'istituzione di corsi di base, di corsi
professionali, di attività creative e culturali, di corsi di educazione fisica e sport, di educazione sociale e di servizi
di biblioteca”. - sezioni di detenuti per reati “comuni”;
- sezione a “sorveglianza speciale” (protetti), in cui la popolazione è in genere più stabile perché già in possesso
della definizione della pena, di solito a scadenza medio-lunga;
- sezione C dei “collaboratori di giustizia”;
- sezione infermeria.
OFFERTA FORMATIVA
Il CPIA interprovinciale di Caltanissetta/Enna realizza i seguenti percorsi :
49
In collaborazione con la Prefettura:
 Sessioni di formazione civica per stranieri
 Esame per la certificazione della conoscenza della lingua italiana a livello A2 del QCER per
migranti residenti in Italia da almeno cinque anni
Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana
 Percorsi di alfabetizzazione di apprendimento della lingua italiana finalizzato al conseguimento di
un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore ad A2
del QCER (Quadro Comune di Riferimento Europeo) per la conoscenza delle lingue, elaborato dal
Consiglio d’Europa. E’ utile per il rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (DM
4/6/2010 art. 2 c.1).
ORARIO COMPLESSIVO: 200 ore;

Percorsi per il conseguimento della certificazione di un livello di istruzione corrispondente a
quello previsto dall’ordinamento vigente a conclusione della scuola primaria (di preparazione
per l’accesso al successivo segmento di istruzione);
Percorsi di istruzione di primo livello/primo periodo didattico:
 Diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media); ORARIO COMPLESSIVO:
400 ore. A queste possono aggiungersi ulteriori 200 ore se l’adulto non possiede abilità di base
sufficienti per affrontare, in modo proficuo, il percorso relativo al 1° periodo didattico del primo livello,
necessario per il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione;
Percorsi di primo livello/secondo periodo didattico:
 Certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di
istruzione di cui al D.M. della P.I. 22 agosto 2007 n.139 (si possono iscrivere coloro che hanno
compiuto 18 anni e sono in possesso della licenza media e intendono conseguire un titolo di studio di
livello superiore a quello posseduto; le attività e gli insegnamenti generali sono comuni al biennio degli
istituti professionali e degli istituti tecnici); ORARIO COMPLESSIVO: 825 ore
I percorsi di istruzione:
• sono caratterizzati da elevata flessibilità
• sono caratterizzati da uno specifico curricolo strutturato in unità di Apprendimento (UdA)
• possono essere erogati in parte in presenza ed in parte a distanza (F.A.D.)
• sono personalizzati (Piano di Studio Personalizzato formalizzato sotto forma di patto formativo
individuale che viene sottoscritto dal corsista)
• prevedono la possibilità di abbreviare i percorsi a fronte del riconoscimento da parte di un’apposita
commissione di crediti formativi corrispondenti a competenze comunque acquisite dal corsista (in
contesti formali, non formali e/o informali, così come previsto dal D.Lgs n. 13/2013).
50
CURRICOLO DEL CPIA
Progettazione dei curriculi per UdA
I curricoli sono stati progettati per Unità di Apprendimento, intese come insieme autonomamente significativo di
conoscenze, abilità, e competenze, correlate ai livelli e ai periodi didattici, da erogare anche a distanza.
Le UDA rappresentano il riferimento per il riconoscimento dei crediti e sono la condizione necessaria per la
personalizzazione del percorso.
Strumenti di flessibilità
Il CPIA organizza le attività in modo da consentire la personalizzazione del percorso sulla base del patto
formativo individuale definito previo il riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non
formali posseduti dall'adulto.
Il Patto formativo individuale è elaborato della Commissione per la definizione dei patti formativi individuali,
previo riconoscimento crediti formativi che può riguardare, di norma, non più del 50% del percorso e che in
situazioni particolari può giungere al 80% (decisione della Commissione per la definizione dei patti formativi
individuali).
La fruizione a distanza, una delle principali innovazioni, costituisce una modalità di erogazione delle UDA.
L'adulto può fruire a distanza una parte del percorso in misura non superiore al 20% del monte ore complessivo
del periodo didattico.
Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana
Nella fase di accoglienza e orientamento vengono proposte modalità di accertamento delle
competenze in ingresso, acquisite in pregressi contesti di apprendimento formale, non formale
ed informale, in relazione a quelle previste dai rispettivi livelli (Pre A1 - A1 e A2) al fine di
consentire la personalizzazione del percorso anche in funzione della definizione de lla durata
del medesimo.
ASCOLTO
- Comprendere brevissimi messaggi, purché si parli molto
lentamente e chiaramente.
- Comprendere semplici comandi, anche riascoltandoli più volte.
LETTURA
- Leggere e comprendere immagini e parole.
- Leggere frasi minime cogliendo le informazioni essenziali.
INTERAZIONE ORALE E SCRITTA
- Porre e rispondere a semplici domande relat ive alla propria persona e
alla propria famiglia.
- Completare un modulo in stampato maiuscolo, con i propri dati anagrafici,
ricopiandoli.
51
Primo
approccio
linguistico
Pre A1
- Completare parole abbinate alle immagini.
PRODUZIONE ORALE
- Comunicare con frasi minime al fine di un semplice scambio di informazioni
su argomenti familiari e comuni relativi a se stessi e alla propria famiglia.
- Utilizzare il lessico di base relativo alla famiglia, alla casa, al cibo e
all’abbigliamento.
- Raccontare la propria giornata utilizzando fra si minime con il lessico
presentato.
PRODUZIONE SCRITTA
- Sapersi coordinare oculo-manualmente e ritmicamente
nell'attività grafica.
- Comprendere la struttura fonetico -sillabica delle parole,
riproducendola nella scrittura.
- Utilizzare lo stampato maiuscolo per la scrittura di parole.
- Scrivere i propri dati anagrafici in stampato maiuscolo,
ricopiando.
- Scrivere autonomamente il proprio nome e cognome, anche in corsivo, per
poter apporre la propria firma sui document i.
Comprende e utilizza espressioni familiari di uso quotidiano e formule
molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se
stesso/a e altri, porre domande su dati personali e rispondere a domande
analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce e le cose che
possiede). Interagisce in modo semplice purché l’interlocutore parli
lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare.
Base
A1
ASCOLTO
- Comprendere le istruzioni che vengono impar tite purché si parli
lentamente e chiaramente
- Comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con
grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di
assimilarne il senso.
LETTURA
- Comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo nomi
conosciuti,parole ed espressioni familiari ed eventualmente rileggendo .
INTERAZIONE ORALE E SCRITTA
- Porre e rispondere a semplici domande relative a se stessi, alle azioni
quotidiane e ai luoghi dove si vive
PRODUZIONE ORALE
-Descrivere se stessi, le azioni quotidiane e i luoghi dove si vive
-Formulare espressioni semplici, prevalentemente isolate, su persone e luoghi.
PRODUZIONE SCRITTA
-Scrivere i propri dati anagrafici, numeri e date
52
-Scrivere semplici espressioni e frasi isolate
Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative
ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla
persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Comunica in attività semplici e di routine che richiedono solo uno
scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari
e abituali. Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio
vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a
bisogni immediati
Sopravvivenza A2
ASCOLTO
- Comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo
concreto, purché si parli lentamente e chiaramente
- Comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata
quali la persona, la famiglia, gli acquisti, la geografia locale e il
lavoro, purché si parli lentamente e chiaramente
LETTURA
- Comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di
tipo concreto, formulati nel linguaggio che ricorre
frequentemente nella vita di tutti i giorni e/o sul lavoro
INTERAZIONE ORALE E SCRITTA
- Far fronte a scambi di routine, ponendo e rispondendo a
domande semplici
- Scambiare informazioni su argomenti e attività consuete riferite
alla famiglia, all’ambiente, al la voro e al tempo libero
- Scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati,
usando formule convenzionali
PRODUZIONE ORALE
- Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni
di vita o di lavoro, compiti quotidiani
- Usare semplici espressioni e frasi legate insieme per indicare
le proprie preferenze
PRODUZIONE SCRITTA
53
- Scrivere una serie di elementari espressioni e frasi legate da
semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché” relativi a contesti di
vita sociali, culturali e lavorativi
- Scrivere una semplice lettera personale su argomenti e attività
consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo
libero.
PERCORSO DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
(Ipotesi di percorso, così come veniva realizzato in precedenza)
Livello
TITOLO UDA
Competenza
Ore
in Ore
a Totale
presenza distanza ore
Presentare se stessi e la Ascolto
10
0
10
propria famiglia
Lettura
15
0
15
Pre A1
IL LESSICO DI BASE
Interazione
Orale
Scritta
Produzione Orale
E
10
0
10
10
0
10
15
0
15
60
0
60
10
0
10
10
0
10
10
0
10
10
0
10
10
0
10
10
0
10
5
5
10
10
0
10
10
0
10
Produzione Scritta
5
5
10
Totale
90
10
100
Ascolto
Lettura
8
0
2
8
8
Produzione Scritta
Totale
Presentare se stessi e la Ascolto
propria famiglia
Lettura
Interazione
Orale
I LUOGHI DELLA VITA Scritta
QUOTIDIANA
Produzione Orale
A1
LA
LOCALE
E
Produzione Scritta
GEOGRAFIA Ascolto
IL LAVORO
LA SANITA’
Lettura
Interazione
Orale
Scritta
Produzione Orale
E
54
La persona, la famiglia,
la salute e i servizi
sociali.
Eventi,
ricorrenze,
feste, riti di passaggio.
Lavoro, scuola e tempo
libero. obblighi fiscali e
acquisti.
Fenomeni naturali e
strumenti
della
comunicazione.
A2
Interazione
Orale
Scritta
Produzione Orale
E
10
0
10
8
0
8
Produzione Scritta
6
2
8
Ascolto
7
0
7
Lettura
5
2
7
10
0
10
7
0
7
5
2
7
Interazione
Orale
Scritta
Produzione Orale
E
Produzione Scritta
Totale
72
8
80
PERCORSO 200 ORE PROPEDEUTICO I LIVELLO 1° PERIODO DIDATTICO
AREA
ITALIANO
Livello A2
MATEMATICA
SCIENZE
TITOLO
UDA
Ore
in Ore
a Totale ore
presenza distanza
LA PERSONA, LA FAMIGLIA, LA SALUTE E 38
I SERVIZI SOCIALI.
EVENTI, RICORRENZE, FESTE, RITI DI
PASSAGGIO.
4
42
LAVORO, SCUOLA E TEMPO LIBERO. 34
OBBLIGHI FISCALI E ACQUISTI.
FENOMENI NATURALI E STRUMENTI
DELLA COMUNICAZIONE.
4
38
IL LINGUAGGIO DELLA MATEMATICA, 25
NUMERI E CALCOLO
5
30
LA GEOMETRIA UTILE
12
4
16
16
4
20
12
3
15
EDUCAZIONE
ALIMENTARE, SANITARIA
AMBIENTALE,
IL TEMPO E LO SPAZIO
55
AREA
ANTROPOLOGI
CITTADINI
DEL
CA SOCIALE E CONTEMPORANEO
DI
CITTADINANZA
IL MONDO CHE CAMBIA
12
0
12
12
3
15
12
0
12
173
27
200
MONDO
CITTADINANZA ATTIVA
TOTALE ORE
Percorsi di primo livello primo periodo
(conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione )
ASSE DEI LINGUAGGI
COMPETENZE
A CONCLUSIONE DEL 1° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO






Interagire oralmente in maniera efficace e collaborativa con un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni comunicative.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo adeguati ai diversi contesti.
Riconoscere e descrivere i beni del patrimonio artistico e culturale anche ai fini della tutela e
conservazione.
Utilizzare le tecnologie dell’informazione per ricercare e analizzare dati e informazioni.
Comprendere gli aspetti culturali e comunicativi dei linguaggi non verbali.

Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi riferiti ad aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente.

Comprendere e utilizzare una seconda lingua comunitaria in scambi di informazioni semplici e diretti
su argomenti familiari e abituali.
CONOSCENZE
 Funzioni della lingua ed elementi della
comunicazione.
ABILITA’
 Ascoltare, in situazioni di studio, di vita e di
lavoro, testi prodotti da altri, comprendendone
56


Principali strutture linguistico-grammaticali.
Lessico fondamentale, lessici specifici, lingua
d’uso.
 Principali relazioni fra situazioni comunicative,
interlocutori e registri linguistici.
 Parole chiave, mappe, scalette.
 Strategie e tecniche di lettura (lettura
orientativa, selettiva, analitica, etc.).
 Tipologie testuali e generi letterari.
 Metodi di analisi e comprensione del testo.
 Modelli di narrazione autobiografica.
 Grafici, tabelle, simboli, mappe, cartine e
segni convenzionali.
 Tipologie di produzione scritta funzionali a
situazioni di studio, di vita e di lavoro.
 Tecniche di scrittura digitale ed elementi di
impaginazione grafica.
 Linguaggi non verbali e relazioni con i
linguaggi verbali.
 Elementi significativi nelle opere d’arte del
contesto storico e culturale di riferimento.
 Principi di tutela e conservazione dei beni
culturali e ambientali. Musei, enti e istituzioni
di riferimento nel territorio.
 Segnaletica e simboli convenzionali relativi
alla prevenzione degli infortuni e alla
sicurezza.
 Funzioni e lessico di base in lingua inglese
riferito a situazioni quotidiane di studio, di
vita e di lavoro.
 Modalità di consultazione del dizionario
bilingue.
 Corretta pronuncia di un repertorio lessicale
e fraseologico in lingua inglese memorizzato
relativo ai contesti d’uso.
 Regole grammaticali di base della lingua
inglese.
 Espressioni familiari di uso quotidiano e
formule molto comuni per soddisfare bisogni
di tipo concreto in una seconda lingua
comunitaria.
 Semplici elementi linguistico-comunicativi
della seconda lingua comunitaria.
 Produzione in lingua funzionale al mondo del
lavoro
contenuti e scopi.
 Individuare le informazioni essenziali di un
discorso o di un programma trasmesso dai
media, a partire da argomenti relativi alla
propria sfera di interesse.
 Applicare tecniche di supporto alla
comprensione durante l’ascolto: prendere
appunti, schematizzare, sintetizzare, etc...
 Intervenire in diverse situazioni comunicative in
maniera personale e rispettosa delle idee altrui.
 Esporre oralmente argomenti di studio in modo
chiaro ed esauriente.
 Utilizzare varie tecniche di lettura.
 Ricavare informazioni implicite ed esplicite in
testi scritti di varia natura, anche relative al
contesto e al punto di vista dell’emittente.
 Scegliere e consultare correttamente dizionari,
manuali, enciclopedie, su supporto cartaceo e
digitale.
 Comprendere testi letterari di vario tipo,
individuando personaggi, ruoli, ambientazione
spaziale e temporale, temi principali e temi di
sfondo.
 Ricercare in testi divulgativi (continui, non
continui e misti) dati, informazioni e concetti di
utilità pratica.
 Produrre testi scritti corretti, coerenti, coesi e
adeguati alle diverse situazioni comunicative.
 Produrre differenti tipologie di testi scritti (ditipo
formale ed informale).
 Scrivere testi utilizzando software dedicati
curando l’impostazione grafica.
 Costruire semplici ipertesti, utilizzando linguaggi
verbali, iconici e sonori.
 Utilizzare forme di comunicazione in rete digitale
in maniera pertinente.
 Riconoscere i caratteri significativi di un’opera
d’arte in riferimento al contesto storicoculturale.
 Cogliere il valore dei beni culturali e ambientali
anche con riferimento al proprio territorio.
 Leggere, comprendere e comunicare
informazioni relative alla salute e alla sicurezza
negli ambienti di vita e di lavoro, al fine di
assumere comportamenti adeguati per la
prevenzione degli infortuni.
 Individuare le informazioni essenziali di un
discorso in lingua inglese su argomenti familiari
e relativi alla propria sfera di interesse.
57

Leggere e comprendere testi scritti in lingua
inglese di contenuto familiare individuando
informazioni concrete e prevedibili.
 Esprimersi in lingua inglese a livello orale e
scritto in modo comprensibile in semplici
situazioni comunicative.
 Comprendere brevi e semplici testi in forma
scritta e orale in una seconda lingua
comunitaria.
 Interagire in forma orale e scritta in una
seconda lingua comunitaria con frasi di uso
quotidiano e formule molto comuni per
soddisfare bisogni di tipo concreto.
ASSE STORICO-SOCIALE
COMPETENZE
A CONCLUSIONE DEL 1° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO
 Orientarsi nella complessità del presente utilizzando la comprensione dei fatti storici, geografici e
sociali del passato, anche al fine di confrontarsi con opinioni e culture diverse.
 Analizzare sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo per valutare gli effetti dell’azione
dell’uomo.
 Leggere e interpretare le trasformazioni del mondo del lavoro.
 Esercitare la cittadinanza attiva come espressione dei principi di legalità, solidarietà e partecipazione
democratica.









CONOSCENZE
Processi fondamentali della storia dal
popolamento del pianeta al quadro geopolitico
attuale.
Momenti e attori principali della storia italiana,
con particolare riferimento alla formazione dello
Stato Unitario, alla fondazione della Repubblica
e alla sua evoluzione.
Principali tipologie di fonti.
Beni culturali, archeologici e ambientali.
Linee essenziali della storia del proprio
ambiente.
Concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza,
cittadinanza e diritti civili.
Principi fondamentali e struttura della
Costituzione italiana e della Carta dei diritti
fondamentali dell'Unione europea.
Principali istituzioni dell’Unione Europea.
Servizi erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli
Enti locali.










ABILITA’
Collocare processi, momenti e attori nei relativi
contesti e periodi storici.
Mettere in relazione la storia del territorio con la
storia italiana, europea e mondiale.
Usare fonti di diverso tipo anche digitale.
Utilizzare il territorio come fonte storica.
Rispettare i valori sanciti e tutelati nella
Costituzione della Repubblica italiana.
Eseguire procedure per la fruizione dei servizi
erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli Enti
locali.
Selezionare, organizzare e rappresentare le
informazioni con mappe, schemi, tabelle e
grafici.
Operare confronti tra le diverse aree del mondo.
Utilizzare gli strumenti della geografia per
cogliere gli elementi costitutivi dell’ambiente e
del territorio.
Leggere e interpretare vari tipi di carte
geografiche, carte stradali e mappe.
58







Metodi, tecniche, strumenti proprie della
geografia.
Aspetti geografici dello spazio italiano, europeo
e mondiale.
Paesaggio e sue componenti.
Rischi ambientali.
Norme e azioni a tutela dell’ambiente e del
paesaggio.
Mercato del lavoro e occupazione.
Diritti e doveri dei lavoratori.
 Utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare
distanze non solo itinerarie, ma anche
economiche (costo/tempo) in modo coerente e
consapevole.
 Leggere gli assetti territoriali anche ai fini della
loro tutela.
 Riconoscere le principali attività produttive del
proprio territorio.
 Riconoscere le condizioni di sicurezza e di
salubrità degli ambienti di lavoro.
ASSE MATEMATICO
ASSE MATEMATICO
 Operare con i numeri interi e razionali
 Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico
padroneggiandone scrittura e proprietà formali.
(a mente, in colonna, con la calcolatrice) per
eseguire operazioni e risolvere espressioni
 Riconoscere e confrontare figure geometriche
aritmetiche e problemi.
del piano e dello spazio individuando invarianti e
relazioni.
 Operare con i numeri interi e razionali e
valutare l’ordine di grandezza dei risultati.
 Registrare, ordinare, correlare dati e
rappresentarli anche valutando la probabilità di
 Risolvere espressioni aritmetiche con le 4
un evento.
operazioni, con le potenze e con le
parentesi.
 Affrontare situazioni problematiche traducendole
in termini matematici, sviluppando correttamente
 Calcolare percentuali. Interpretare e
il procedimento risolutivo e verificando
confrontare aumenti e sconti percentuali.
l’attendibilità dei risultati.
 Formalizzare e risolvere problemi legati alla
realtà quotidiana.
 Riconoscere le proprietà significative delle
principali figure del piano e dello spazio.
 Utilizzare formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale relazioni e
proprietà.
 Calcolare lunghezze, aree, volumi e
ampiezze di angoli.
 Stimare il perimetro e l’area di una figura e il
volume di oggetti della vita quotidiana,
utilizzando opportuni strumenti (riga,
squadra, compasso o software di geometria).
 Risolvere problemi utilizzando le proprietà
geometriche
ASSE
SCIENTIFICO- ASSE
SCIENTIFICOTECNOLOGICO
TECNOLOGICO
 Osservare, analizzare e descrivere  Effettuare misure con l’uso degli
fenomeni appartenenti alla realtà
strumenti
più
comuni,
anche
naturale e artificiale.
59






Analizzare la rete di relazioni tra
esseri viventi e tra viventi e
ambiente, individuando anche le
interazioni ai vari livelli e negli
specifici
contesti
ambientali
dell’organizzazione biologica.
Considerare
come
i
diversi
ecosistemi
possono
essere
modificati dai processi naturali e
dall’azione dell’uomo.
Adottare
modi
di
vita
ecologicamente responsabili.
Progettare e realizzare semplici
prodotti anche di tipo digitale
utilizzando
risorse
materiali,
informative,
organizzative
e
oggetti, strumenti e macchine di
uso comune.
Orientarsi sui benefici e sui
problemi economici ed ecologici
legati alle varie modalità di
produzione dell’energia e alle
scelte di tipo tecnologico.
Riconoscere le proprietà e le
caratteristiche dei diversi mezzi di
comunicazione per un loro uso
efficace e responsabile rispetto
alle proprie necessità di studio, di
socializzazione e di lavoro.















presentando i dati con tabelle e
grafici.
Utilizzare semplici modelli per
descrivere i più comuni fenomeni
celesti.
Elaborare idee e modelli interpretativi
della struttura terrestre, avendone
compreso la storia geologica.
Descrivere la struttura e la dinamica
terrestre.
Effettuare analisi di rischi ambientali
e valutare la sostenibilità di scelte
effettuate.
Esprimere valutazioni sul rischio
geomorfologico,
idrogeologico,
vulcanico e sismico della propria
regione
e
comprendere
la
pianificazione della protezione da
questi rischi.
Individuare
adattamenti
evolutivi
intrecciati con la storia della Terra e
dell’uomo.
Descrivere l’anatomia e la fisiologia
dei principali apparati del corpo
umano.
Adottare norme igieniche adeguate.
Prevenire le principali malattie
adottando comportamenti idonei.
Gestire correttamente il proprio corpo,
interpretandone lo stato di benessere e
di malessere che può derivare dalle
sue alterazioni.
Esplorare funzioni e potenzialità delle
applicazioni informatiche.
Riconoscere gli effetti sociali e
culturali
della
diffusione
delle
tecnologie e le ricadute di tipo
ambientale e sanitario.
Effettuare le attività in laboratorio per
progettare e realizzare prodotti
rispettando le condizioni di sicurezza.
Utilizzare il disegno tecnico per la
rappresentazione di processi e oggetti.
Individuare i rischi e le problematiche
connesse all’uso della rete.
PERCORSI DI I LIVELLO, 1° PERIODO DIDATTICO
60
TITOLO UDA
Ore
in Ore
a Totale
presenza distanza ore
PAROLE IN GIOCO
50
0
50
USARE L’ITALIANO
35
0
35
LA
REALTA’
DEL
MONDO 30
ATTRAVERSO LA LETTERATURA
0
30
30
0
30
26
0
26
10
0
10
PARLARE DI SÉ E DEGLI ALTRI
25
0
25
DESCRIVERE L’AMBIENTE
15
0
15
PARLARE DI LAVORO E DI 15
ROUTINE
PARLARE
DI
IMPEGNI 8
PROGRAMMATI
PARLARE DEL PASSATO
20
0
15
0
8
0
20
O
PARLARE DI SÉ
27
0
27
LINGUA
STRANIERA
FRANCESE
DARE
INFORMAZIONI
QUALCUNO/QUALCOSA
SU 15
0
15
VITA 25
0
25
LA FRANCIA E I FRANCESI
16
0
16
NUMERI E CALCOLO
20
0
20
LA GEOMETRIA UTILE
20
0
20
GRAFICI E STATISTICA
10
0
10
PROBLEMI
16
0
16
EDUC. 20
0
20
EDUC. 28
0
28
ASSE
DEI LINGUAGGI
ITALIANO
DALL’UNITA’ D’ITALIA AD OGGI
STORICOSOCIALE
CONOSCERE IL MONDO
FORMAZIONE CIVICA
DEI LINGUAGGI
LINGUA
STRANIERA
INGLESE
MATEMATICO
SCIENTIFICO
TECNOLOGICO
I
LUOGHI
QUOTIDIANA
DELLA
FENOMENI
NAT/ART
AMBIENTALE
- BIOLOGIA
ALIMENTARE/SANITARIA
61
TECNOLOGIA
18
0
18
400
TOTALE
DELLE
400
ORE
62
Percorsi di primo livello –secondo periodo
Percorsi di istruzione di primo livello – secondo periodo didattico finalizzati alla certificazione
attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione.
Declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenz e e abilità
COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 2° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO
 Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
 Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario.
 Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi.
 Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi
comunicativi.
 Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Cost ituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente.
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio.
 Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo ar itmetico ed algebrico
rappresentandole anche sotto forma grafica.
 Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
 Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
 Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
 Osservare, descrivere ed analizzare fe nomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni
di energia a partire dall’esperienza.
 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate.
ASSE DEI LINGUAGGI
· Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
· Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
· Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
· Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
e letterario.
63
· Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi.
· Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi.
CONOSCENZE
ABILITA’
Lingua italiana
 Il sistema e le strutture fondamentali della
lingua italiana ai diversi livelli: fonologia,
ortografia, morfologia, sintassi del verbo e
della frase semplice, frase complessa,
lessico.
 Le strutture della comunicazione e le forme
linguistiche di espressione orale.
 Modalità di produzione del testo; sintassi
de periodo e uso dei connettivi;
interpunzione;
varietà lessicali, anche astratte, in
relazione
ai contesti comunicativi.
 Strutture essenziali dei testi descrittivi,
espositivi, narrativi, espressivi, valutativo interpretativo, argomentativi, regolativi.
 Modalità
e
tecniche
relative
alla
competenza
testuale: riassumere, titolare, parafrasare,
relazionare, strutturare ipertesti, ecc.
 Aspetti essenziali dell’evoluzione della
lingua italiana nel tempo e nello spazio e
della dimensione socio-linguistica (registri
dell’italiano contemporaneo, diversità tra
scritto e parlato, rapporto con i dialetti).
Letteratura italiana
 Metodologie essenziali di analisi del testo
letterario (generi letterari, metrica, figure
retoriche, ecc.).
 Opere e autori significativi della tradizione
letteraria e culturale italiana, europea e di
altri paesi, inclusa quella scientifica e
tecnica.
Lingua italiana
 Ascoltare e comprendere, globalmente e
nelle parti costitutive, testi di vario genere,
articolati e complessi; utilizzare metodi e
strumenti per fissare i concetti fondamentali
ad esempio appunti, scalette, mappe .
 Applicare tecniche, strategie e modi di
lettura a scopi e in contesti diversi.
 Applicare la conoscenza ordinata delle
strutture della lingua italiana ai diversi
livelli del sistema.
 Nell’ambito
della
produzione
e
dell’interazione orale, attraverso l’a scolto
attivo e consapevole, padroneggiare
situazioni di comunicazione tenendo conto
dello scopo, del contesto, dei destinatari.
 Esprimere e sostenere il proprio punto di
vista e riconoscere quello altrui.
 Nell’ambito della produzione scritta, ideare
e strutturare testi di varia tipologia,
utilizzando correttamente il lessico, le
regole sintattiche e grammaticali, ad
esempio,
per
riassumere,
titolare,
parafrasare, relazionare, argomentare,
strutturare ipertesti, ecc.
 Riflettere sulla lingua dal punto di vista
lessicale, morfologico, sintattico.
Letteratura italiana
 Leggere e commentare testi significativi in
prosa e in versi tratti dalle letteratura
italiana e straniera.
 Riconoscere la specificità del fen omeno
letterario, utilizzando in modo essenziale
anche i metodi di analisi del testo ( ad
esempio, generi letterari, metrica, figure
Lingua inglese
retoriche).
 Aspetti comunicativi, socio -linguistici e
Lingua inglese
paralinguistici della interazione e della  Interagire in conversazioni brevi e chiare su
produzione orale (descrivere, narrare ) in
argomenti
di
interesse
personale,
relazione al contesto e agli interlocutori.
quotidiano, sociale o d’attualità.
 Utilizzare appropriate strategie ai fini della
ricerca
di
informazioni
e
della
64
 Strutture grammaticali di base della lingua,
sistema fonologico, ritmo e intonazione
della frase, ortografia e punteggiatura.
 Strategie per la comprensione globale e
selettiva di testi e messaggi semplici e
chiari, scritti, orali e multimediali, su
argomenti noti inerenti la sfera personale,
sociale o l’attualità.
 Lessico e fraseologia idiomatica frequenti
relativi ad argomenti di vita quotidiana,
sociale o d’attualità e tecniche d’uso dei
dizionari, anche multimediali; varietà di
registro.
 Nell’ambito della produzione scritta, riferita
a testi brevi, semplici e coerenti,
caratteristiche delle diverse tipologie
(lettere informali, descrizioni, narrazioni,
ecc.) strutture sintattiche e lessico
appropriato ai contesti.
 Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si
studia la lingua.
comprensione dei punti essenziali in
messaggi chiari, di breve estensione, scritti
e orali, su argomenti noti e di interesse
personale, quotidiano, sociale o d’attualità.
 Utilizzare un repertorio lessicale ed
espressioni di base, per esprimere bisogni
concreti della vita quotidiana, descrivere
esperienze e narrare avvenimenti di tipo
personale o familiare.
 Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue,
compresi quelli multimediali.
 Descrivere in maniera semplice esperienze,
impressioni ed eventi, relativi all’ambito
personale, sociale o all’attualità.
 Produrre testi brevi, semplici e coerenti su
tematiche note di interesse personale,
quotidiano, sociale, appropriati nelle scelte
lessicali e sintattiche.
 Riconoscere gli aspetti strutturali della
lingua utilizzata in testi comunicativi nella
forma scritta, orale e multimediale.
Cogliere il carattere interculturale della
lingua inglese, anche in relazione alla sua
dimensione
globale
e
alle
varietà
geografiche.
ASSE STORICO-SOCIALE
- Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali.
- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della
collettività e dell’ambiente.
- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio.
CONOSCENZE
La diffusione della specie umana sul pianeta,
le diverse tipologie di civiltà e le
periodizzazioni fondamentali della storia
mondiale.
ABILITA’
Collocare gli eventi storici affrontati nella
giusta Successione cronologica e nelle aree
geografiche di riferimento.
Discutere
e
confrontare
diverse
interpretazioni di fatti o fenomeni storic i,
65
La diffusione della specie umana sul pianeta,
le diverse tipologie di civiltà e le
periodizzazioni fondamentali della storia
mondiale.
sociali ed economici anche in riferimento alla
realtà contemporanea.
Utilizzare semplici strumenti della ricerca
storica a partire dalle fonti e dai documenti
Le civiltà antiche e alto -medievali, con accessibili agli studenti con riferimento al
riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle periodo e alle tematiche studiate nel primo
biennio.
occidentali.
Approfondimenti esemplificativi relativi alle
civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà Sintetizzare e schematizzare un testo
giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; espositivo di natura storica.
l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano
situazioni
ambientali
e
barbarica; società ed economia nell’Europa Analizzare
alto-medievale; la nascita e la diffusione geografiche da un punto di vista storico.
dell’Islam; Imperi e regni nell’alto medioevo;
Riconoscere le origini storiche delle
il particolarismo signorile e feudale.
principali istituzioni politiche, economiche e
Elementi di storia economica e sociale, delle religiose nel mondo attuale e le loro
tecniche e del lavoro, con riferimento alla interconnessioni.
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lessico di base della storiografia.
Origine ed evoluzione storica dei principi e
dei valori fondativi della Costituzione
Italiana.
Fondamenti dell’attività economica e soggetti
economici (consumatore, impresa, pubblica
amministrazione, enti no profit ).
Fonti normative e loro gerarchia.
Costituzione e cittadinanza: principi, libertà,
diritti e doveri.
Soggetti giuridici, con particolare riferimento
alle imprese (impresa e imprenditore sotto il
profilo giuridico ed economico).
Analizzare il ruolo dei diversi soggetti
pubblici e privati nel promuovere e orientare
lo sviluppo economico e sociale, anche alla
luce della Costituzione italiana.
Individuare le esigenze fondamentali che
ispirano scelte e comportamenti economici,
nonché i vincoli a cui essi sono subordinati.
Distinguere le differenti fonti normative e la
loro gerarchia con particolare riferimento alla
Costituzione italiana e alla sua struttura.
Reperire le fonti normative con particolare
riferimento al settore di studio.
Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici
che connotano l'attività imprenditoriale.
Individuare i fattori produttivi e differenziarli
per natura e tipo di remunerazione.
Fattori della produzione, forme di mercato e
elementi che le connotano.
Educazione alla sicurezza nel mondo del
lavoro.
Individuare varietà, specificità e dinamiche
elementari dei sistemi economici e dei
mercati locali, nazionali e internazionali.
Mercato della moneta e andamenti che lo
caratterizzano.
Riconoscere i modelli, i processi e i flussi
informativi tipici del sistema azienda con
particolare riferimento alle tipologie aziendali
oggetto di studio.
66
Strutture dei sistemi economici e loro
dinamiche (processi di crescita e squilibri
dello sviluppo).
Forme di stato e forme di gove rno.
Lo Stato e la sua struttura secondo la
Costituzione italiana.
Riconoscere le caratteristiche principali del
mercato del lavoro e le opportunità lavorative
offerte dal territorio e dalla rete.
Redigere il curriculum vitae secondo il
modello europeo
Istituzioni locali, nazionali e internazionali.
Conoscenze essenziali per l’accesso al
lavoro e alle professioni.
Il curriculum vitae secondo il modello
europeo e le tipologie di colloquio di lavoro
(individuale, di gruppo, on line ecc.).
ASSE MATEMATICO
- Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole
anche sotto forma grafica.
- Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
- Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
- Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calc olo e
le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
CONOSCENZE
ABILITA’
Aritmetica e algebra
I numeri: naturali, interi, razionali, sotto
forma frazionaria e decimale, irrazionali e, in
forma intuitiva, reali; ordinamento e loro
rappresentazione su una retta. Le operazioni
con i numeri interi e razionali e le loro
proprietà.
Potenze e radici. Rapporti e percentuali.
Approssimazioni.
Le espressioni letterali
Operazioni con i polinomi.
e
i
polinomi.
Geometria
Gli enti fondamentali della geometria e il
significato dei termini postulato, assioma,
definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni
Aritmetica e algebra
Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico
(a mente, per iscritto, a macchina) per
calcolare espressioni aritmetiche e risolvere
problemi;
operare con i numeri interi e razionali e
valutare l’ordine di grandezza dei risultati.
Calcolare semplici espressioni con potenze e
radicali. Utilizzare correttamente il concetto
di approssimazione.
Padroneggiare l’uso della lettera come mero
simbolo e come variabile; eseguire le
operazioni con i polinomi; fattorizzare un
polinomio.
Geometria
Eseguire costruzioni geometriche elementari
67
fondamentali di geometria del piano e dello
spazio. Le principali figure del piano e dello
spazio.
utilizzando la riga e il compasso e/o
strumenti informatici.
Conoscere e usare misure di grandezze
geometriche: perimetro, area e volume delle
principali figure geometriche del piano e dello
spazio.
Il piano euclideo: relazioni tra rette,
congruenza di figure, poligoni e loro
proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di
grandezze; grandezze
incommensurabili; perimetro e area dei Porre, analizzare e risolvere problemi del
poligoni.
piano e dello spazio utilizzando le proprietà
Teoremi di Euclide e di Pitagora.
delle figure geometriche oppure le proprietà
di opportune isometrie. Comprendere
Teorema di Talete e sue conseguenze. Le dimostrazioni e sviluppare semplici catene
principali trasformazioni geometriche e loro deduttive.
invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di
loro utilizzazione nella dimostrazione di Relazioni e funzioni
proprietà geometriche.
Risolvere equazioni e disequazioni di primo e
secondo grado; risolvere sistemi di equazioni
Relazioni e funzioni
e disequazioni.
Le funzioni e la loro rappresentazione
(numerica, funzionale, grafica). Linguaggio Rappresentare sul piano cartesiano le
degli insiemi e delle funzioni (dominio, principali
composizione, inversa, ecc.).
funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) =
Collegamento con il concetto di equazione. ax + b e f(x) = ax2 + bx + c.
Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche,
circolari, di proporzionalità diretta e inversa). Risolvere problemi che implicano l’uso di
funzioni, di equazioni e di sistemi di
Equazioni e disequazioni di primo e secondo equazioni anche per via grafica, collegati con
grado.
altre discipline e situazioni di vita ordinaria,
Sistemi di equazioni e di disequazioni.
come primo passo verso la modellizzazione
Il metodo delle coordinate: il piano matematica.
cartesiano.
Rappresentazione grafica delle funzioni.
Dati e previsioni
Raccogliere, organizzare e rappresentare un
Dati e previsioni
insieme di dati. Calcolare i valori medi e
Dati,
loro
organizzazione
e alcune misure di variabilità di una
rappresentazione.
distribuzione.
Distribuzioni delle frequenze a seconda del
tipo di carattere e principali rappresentazioni Calcolare la probabilità di eventi elementari.
grafiche.
Valori medi e misure di variabilità.
Significato della probabilità e sue valutazioni.
Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi
disgiunti, probabilità composta, eventi
indipendenti. Probabilità e frequenza.
68
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
- Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale
e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità.
- Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza.
- Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate.














CONOSCENZE
Il Sistema solare e la Terra.
Dinamicità della litosfera; fenomeni
sismici e
vulcanici.
I minerali e loro proprietà fisiche; le
rocce
magmatiche, le rocce sedimentarie e
le rocce
metamorfiche; il ciclo delle rocce.
L'idrosfera,
fondali
marini;
caratteristiche fisiche e chimiche
dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le
onde, le correnti.
L’atmosfera; il clima; le conseguenze
delle
modificazioni climatiche: disponibilità
di acqua potabile, desertificazione,
grandi migrazioni umane.
Coordinate geografiche: latitudine e
longitudine, paralleli e meridiani.
Origine
della
vita:
livelli
di
organizzazione della materia vivente
(struttura
molecolare,
struttura
cellulare e sub cellulare; virus, cellula
procariota, cellula eucariota).
Teorie interpretative dell’evoluzione
della specie.
Processi riproduttivi, la variabilità
ambientale e gli habitat.
Ecosistemi (circuiti energetici, cicli
alimentari, cicli bio-geochimici).










ABILITA’
Identificare le conseguenze sul nostro
pianeta dei moti di rotazione e di
rivoluzione della Terra.
Analizzare lo stato attuale e le
modificazione del pianeta anche in
riferimento allo sfruttamento delle
risorse della Terra.
Riconoscere nella cellula l’unità
funzionale di base della costruzione di
ogni essere vivente.
Comparare le strutture comuni a tutte
le cellule eucariote, distinguendo tra
cellule animali e cellule vegetali.
Indicare le caratteristiche comuni
degli organismi e i parametri più
frequentemente
utilizzati
per
classificare gli organismi.
Ricostruire la storia evolutiva degli
esseri umani mettendo in rilievo la
complessità dell’albero filogenetico
degli ominidi.
Descrivere
il
corpo
umano,
analizzando le
interconnessioni tra i sistemi e gli
apparati.
Descrivere
il
meccanismo
di
duplicazione del DNA e di sintesi delle
proteine.
Descrivere il ruolo degli organismi,
fondamentale per l’equilibrio degli
69









Processi
metabolici:
organismi
autotrofi ed
eterotrofi; respirazione cellulare e
fotosintesi.
Nascita e sviluppo della genetica.
Genetica e biotecnologie: implicazioni
pratiche e conseguenti questioni
etiche.
Il corpo umano come un sistema
complesso:
omeostasi e stato di salute.
Le malattie: prevenzione e stili di vita
(disturbi alimentari, fumo, alcool,
droghe e sostanze stupefa centi,
infezioni sessualmente trasmissibili).
La crescita della popolazione umana e
le relative conseguenze (sanitarie,
alimentari, economiche).
Ecologia: la protezione dell’ambiente
(uso sostenibile delle risorse naturali
e gestione dei rifiuti).
ASSE
DEI LINGUAGGI
ITALIANO
STORICOSOCIALE
ambienti naturali e per il riequilibrio di
quelli degradati dall’inquinamento
PERCORSI DI I LIVELLO 2° PERIODO DIDATTICO
TITOLO UDA
Ore
in Ore
a Totale
presenza distanza ore
IL TESTO NARRATIVO
40
0
40
STRUTTURA GRAMMATICALE E 60
SINTATTICA
DELLA
LINGUA
ITALIANA
IL
TESTO
ESPOSITIVO
ED 40
ARGOMENTATIVO
IL TESTO POETICO
40
0
60
0
40
0
40
I CONNETTIVI
10
0
10
LE FONTI DELLA STORIA
10
0
10
DALLA PREISTORIA ALL’ELLENISMO 35
0
35
ROMA
E
LA
NASCITA
CRISTIANESIMO
LA SOCIETA’ MEDIEVALE
DEL 45
0
45
45
0
45
CITTADINI D’ITALIA, D’EUROPA E 20
DEL MONDO
0
20
70
DEI LINGUAGGI
LINGUA
STRANIERA
FRANCESE
LINGUA INGLESE
MATEMATICO
SICUREZZA E PREVENZIONE NEI 10
LUOGHI DI LAVORO
0
10
SALUTARE E PARLARE DI SÉ
33
9
42
VIVERE IN CITTA’
30
4
34
I LUOGHI DELLA VITA QUOTIDIANA
36
4
40
LA FRANCIA E I FRANCESI
21
3
24
PARLARE DI SE’ E DEGLI ALTRI
18
0
18
DESCRIVERE L’AMBIENTE
10
0
10
PARLARE DI LAVORO E DI ROUTINE
20
0
20
IMPEGNI 12
0
12
25
0
25
DESCRIVERE
PROGETTI 16
PERSONALI
ESPRIMERE
OBBLIGHI
E 9
PROIBIZIONI
DESCRIVERE ESPERIENZE
30
0
16
0
9
0
30
ARITMETICA E ALGEBRA
72
18
90
GEOMETRIA
48
12
60
DATI E PREVISIONI
38
10
48
– 39
10
49
40
10
50
632
160
792
PARLARE
DI
PROGRAMMATI
PARLARE DEL PASSATO
SCIENZE
DELLA
TERRA
SCIENTIFICO
EVOLUZIONE - ECOLOGIA
SCIENTIFICO
TECNOLOGICO-TECNOLOGICO
BIOLOGIA - GENETICA
TOTALE
DELLE
ORE
Attività di accoglienza e orientamento
Le attività di accoglienza e orientamento iniziano dal momento in cui l’utente prende contatto
con la scuola e procedono con fasi più strutturate:
1. colloquio/test iniziale
71
2. orientamento
3. inserimento e accompagnamento
4. accertamento delle competenze e stesura del patto formativo
 Momento del test iniziale da parte di tutti i corsisti
Durante l’anno scolastico le attività di accoglienza e orientamento vengono collocate nella
prima parte del percorso e proseguono durante lo svolgimento dello stesso con attivi tà di
orientamento. In relazione ai bisogni rilevati dal docente, il percorso di accoglienza e
orientamento può avere una durata variabile nelle diverse fasi, benchè il totale del tempo a ciò
dedicato non superi il 10% delle ore previste dal percorso.
Il tempo dedicato all’accoglienza ed all’orientamento deve, comunque, essere fruito dal
corsista e non può essere considerato alla stregua di una ulteriore abbreviazione del percorso.
In questi momenti i docenti del CPIA, possono suddividersi in gruppi, effettuando i test
d’ingresso per accertare il livello di conoscenza della lingua italiana da parte dei corsisti
stranieri al fine di individuare il tipo di corso per il quale risultano più idonei. I corsisti migranti
che dimostrano di possedere competenze nella lingua italiana almeno di livello A2 vengono
inseriti nei percorsi per il conseguimento del titolo conclusiv o del primo ciclo d’istruzione o, in
mancanza di sufficienti abilità di base, al percorso propedeutico della durata massima di 200
ore. Coloro i quali, invece, non possiedono competenze di lingua Italiana di livello A2 del QCER
vengono orientati verso il percorso di apprendimento della lingua Italiana finalizzato al
conseguimento delle competenze di livello A2.
Gli altri studenti italiani vengono ins eriti, a seconda dell’età, dei titoli di studio in loro possesso
e/o di competenze, vengono inseriti nei percorsi di primo periodo, secondo periodo, oppure nel
periodo propedeutico al primo periodo.
 Momento dell’orientamento costituisce una fase estremamente importante e prosegue
per l'intera durata del percorso, in quanto le esigenze formative dell’utente possono
modificarsi relativamente a competenze via via acquisite nel percorso di istruzione
frequentato o a esigenze formative e di lavoro emerse successivamente.
 Momento dell’inserimento e dell’accompagnamento
Questa fase si svolge in itinere, durante l a durata del percorso a cura del gruppo di insegnanti
del CPIA che cura il percorso frequentato dal corsista .
I test e i colloqui si effettuano di norma su appuntamento presso la sede centrale del CPIA e
presso le sedi associate. Presso la Casa Circondariale , la Casa di reclusione e l’IPM i detenuti
che intendono partecipare alle attività scolastiche devono essere autorizzati dal Direttore
dell’Istituto e successivamente viene inserito nel gruppo di livello, previo colloquio iniziale .

Momento dell’accertamento delle competenze e stesura del patto formativo
Nei primi giorni dell’inserimento nel percorso i docenti del Gru ppo di livello compiono
osservazioni e accertamenti per confermare l’inserimento nel corso o modificarlo con un’offerta
più congrua. In sede di Consiglio di livello i docenti esprimono le loro osservazioni e accertano
il possesso di competenze che possono consentire al corsista il riconoscimento di crediti
formativi.
I docenti, collegialmente, successivamente agli accertamenti effettuati dalla sezione
funzionale, predispongono una proposta di attestazione dei crediti e di Piano di Studio
Personalizzato che viene inoltrata alla Commissione per la definizione dei patti formativi.
Questa, se la procedura seguita corrisponde a quanto previsto, viene definita e, dopo la
72
sottoscrizione da parte dei componenti della commissione e del Dirigente scolastico del CPIA
verrà sottoscritto dal corsista se maggiorenne o dai genitori/tutori se minorenni. Nel caso di
percorsi di II livello il Patto sarà sottoscritto anche dal Dirigente Scolastico della scuole in cui
è incardinato il percorsi di istruzione per adulti al quale lo stesso è stato ammesso.
COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO
La Commissione è formata da docenti del primo livello e da docenti del secondo livello, è
presieduta dal Dirigente scolastico del CPIA CL/EN. I compit i principali della Commissione,
oltre alla definizione di misure di sistema, del raccordo curriculare tra i percorsi del I e II livell o
(il cui regolamento viene allegato al PTOF) , del coordinamento dei percorsi di II livello,
dell’adozione di procedure e strumenti omogenei per la definizione dei curricula, delle UdA,
delle modalità di valutazione e di certificazione degli apprendimenti e delle competenze, anche
i seguenti:
1. Ammissione al periodo didattico coerente con i titoli e le competenze di partenza;
2. Attestazione dei crediti formativi;
3. Definizione del patto formativo individuale .
Il Patto rappresenta un contratto condiviso e sottoscritto dall’adulto, dalla Commissione e dal
Dirigente del CPIA con il quale viene formalizzato il percorso di studio personalizzato (PSP)
relativo al periodo didattico del percorso al quale l’adulto è stato ammesso a seguito della
richiesta di iscrizione.
Fasi in cui si articola il percorso finalizzato alla definizione del Patto formativo
Prima fase
Identificazione: fase finalizzata all’individuazione e messa in trasparenza delle competenze
degli adulti, comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale,
riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto
dall’adulto all’atto dell’iscrizione.
In questa fase, la Commissione, acquisita la domanda di iscrizione, supporta l’adulto
“nell’analisi e documentazione dell’esperienza di apprendimento” anche mediante l’utilizzo di
dispositivi di documentazione della storia personale e professionale.
Assume particolare significato la predisposizione per ciascun adulto del dossier personale per
l’IDA che consente, tra l’altro, la raccolta di titoli di studio, attestati, certificazioni, dichiarazioni
e ogni altra “evidenza utile”. A tal fine, risulta necessar io l’utilizzo di strumenti di esplorazione
tra i quali l’intervista impostata secondo un approccio biografico.
In questa fase la Commissione individua un docente facente parte della Commissione stessa
con funzione di TUTOR cui affidare il compito di accom pagnare e sostenere l’adulto nel
processo di individuazione e messa in trasparenza delle competenze acquisite
nell’apprendimento formale, non formale ed informale e nella composizione del dossier
personale.
Seconda fase
Valutazione: fase finalizzata all’accertamento del possesso delle competenze degli adulti
comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una
73
o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto
dell’iscrizione.
In questa fase la Commissione procede (attraverso una sua sezione funzionale , a tale scopo
delegata) insieme con l’adulto, all’accertamento del possesso delle competenze già acquisite
ai fini della successiva attestazione. Nel caso di competenze acquisite in contesti formali la
sezione funzionale può proporre l’assegnazione di crediti formativi su base documentale, con
la sola necessità di integrare la rpocedura con riscontri ulteriori in caso di competenze
acauisite da molto tempo, oppure laddov e il percorso scolastico frequentato e superato
dall’adulto presenti diferenze con quello che chiede di frequentare. Nel caso di competenze
conseguite in contesti non formale e/o informale la Commissione può adottare specifiche
metodologie valutative, risc ontri e prove (colloqui, prove scritte, orali, pratiche) idonee a
comprovare le competenze effettivamente possedute. In ogni caso, questa fase viene svolta in
modo da assicurare equità, trasparenza, collegialità e oggettività.
Terza fase
Attestazione: fase finalizzata al rilascio del certificato di riconoscimento dei crediti per la
personalizzazione del percorso a cura della Commissione per la definizione dei patti formativi .
Strumenti in uso alla Commissione.
Per lo svolgimento delle fasi in cui si a rticola il percorso finalizzato alla definizione del Patto,
che si realizzano anche nelle sedi delle Istituzioni scolastiche della rete, la Commissione si
dota di appositi strumenti (allegati al PTOF), fra i quali i seguenti:
 modello di domanda per il riconoscimento dei crediti;
 modello di dossier personale per l’IDA;
 linee guida per la predisposizione delle specifiche metodologie valutative e dei riscontri
e prove utili alla valutazione delle competenze;
 criteri generali per il riconoscimento dei cre diti;
 modello di certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso;
 modello di Patto Formativo Individuale.
La Commissione formalizza le proprie sedute ed i risultati delle stesse attraverso idonei
supporti documentali firmati da tutti i membri.
Il percorso che conduce alla definizione del P ercorso di studio personalizzato che,
successivamente, confluirà nel Patto Formativo Individuale, si svolge nell’ambito delle attività
di accoglienza e orientamento.
La Commissione per la definizione del Patto formativo si occupa anche di:
 favorire opportuni raccordi tra i percorsi di primo livello e i percorsi di secondo livello;
 lettura e analisi dei bisogni formativi del territorio;
 costruzione di profili adulti costruiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di
lavoro;
 interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta;
 accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare la sc elta di un percorso;
 scolastico di istruzione;
 orientamento e ri-orientamento alla scelta formativa;
 consulenza individuale o di gruppo;
 placement degli stranieri giovani e adulti;
 miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione degli adu lti;
 predisposizione di azioni di informazione e di documentazione delle attività.
74
75
METODOLOGIA
In coerenza con la normativa sul sistema nazionale di istruzione degli adulti (DPR 263 del 29/10/2012 e DI
12.3.2015) e sulla base di quanto consentito dall’autonomia scolastica, il CPIA CL/EN accoglie, orienta e
accompagna lo studente adulto in percorsi formativi che lo mettono al centro come persona, che valorizzano il
proprio vissuto e la propria storia culturale e professionale.
Per far ciò pone in essere azioni di sostegno tra cui:




riconoscimento dei crediti comunque e ovunque acquisiti;
attivazione di percorsi flessibili che valorizzano l’esperienza di cui sono portatori gli studenti;
introduzione delle nuove tecnologie come supporto alla didattica.
fruizione a distanza (FAD).
Da un punto di vista strettamente metodologico il nuovo assetto organizzativo esige un profondo rinnovamento
della didattica, passando da una programmazione delle attività formative centrata sui curricoli, a una
programmazione per UDA centrata su competenze e percorsi modulari. Il tipo di competenza che l’UDA può
concorrere a sviluppare corrisponde a quanto previsto dal profilo in uscita per ciascun percorso di istruzione ed
è legato alla problematicità delle situazioni reali, lavorative e di vita e all’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva.
Questo significa individuare le competenze che stanno all’incrocio fra gli assi culturali e i diritti di cittadinanza e
praticare l’azione di sostegno educativo. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo
personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Quali competenze?
Il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento
permanente. Queste competenze sono:
- la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione
scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera
gamma di contesti culturali e sociali;
- la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella
madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza
dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere;
- la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza
matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in
situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. Le
competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di
conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei
cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;
- la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della
società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC);
- imparare ad imparare è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di
organizzarlo sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità e alla consapevolezza
relativa a metodi e opportunità;
- le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali
e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e
costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È
essenziale comprendere i codici di comportamento nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La
76
competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia,
uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione
attiva e democratica;
- senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività,
l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere
obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è in grado di cogliere le opportunità che gli si
offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro
che avviano un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e
promuovere il buon governo;
- consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione
creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la
musica, le arti, lo spettacolo, la letteratura e le arti visive.
I docenti del CPIA interprovinciale, per rispondere ai diversi stili di apprendimento sia dei giovani studenti sia
degli studenti adulti, mettono in atto molteplici metodologie e strategie:
- Cooperative learning (apprendimento cooperativo) metodologia di insegnamento attraverso la quale gli
studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco
percorso.
- Learning by doing (apprendere attraverso il fare) simulazioni in cui lo studente mette in gioco le conoscenze
pregresse, integrando le nuove conoscenze; Gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere
come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è
necessario conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata.
- Peer education (educazione tra pari) approccio educativo che prevede e organizza il naturale passaggio di
informazioni tra pari. Questa strategia favorisce relazioni migliori all’interno del gruppo e promuove l’instaurarsi
di un rapporto di educazione reciproca.
- Outdoor Training (attività all’aperto) metodologia per sviluppare nei gruppi in apprendimento l’attitudine
necessaria a lavorare in modo strategico coinvolgendo gli studenti in un ambiente e in situazioni diverse da
quelle quotidiane, costringendoli a pensare e ad agire fuori dai normali schemi mentali e comportamentali.
- Problem solving (Soluzione di problemi reali) metodologia che consente di analizzare, affrontare e cercare di
risolvere positivamente situazioni problematiche.
- Lezione frontale metodologia da privilegiare quando la finalità del momento formativo è costituita dalla
trasmissione di concetti, informazioni e schemi interpretativi. Le lezioni frontali in aula possono essere impiegate
per l’acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. Sono quindi
in generale uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi
conoscitivi rispetto al contenuto trattato.
- Esercitazioni individuali metodologia finalizzata a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la
lezione con lo scopo di addestrare ad applicare le nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e
trovando soluzioni efficaci. Le esercitazioni individuali richiedono al partecipante una concentrazione ed uno
studio singolo che li porti a riflettere sulle possibili soluzioni ad un determinato problema. Sono un momento di
importante lettura individuale del contesto, del compito e del “mandato” che gli viene assegnato.
- Uso delle nuove tecnologie LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) è uno strumento di integrazione con la
didattica d'aula poiché coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna
tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità.
77
VALUTAZIONE
Perché si valuta?
La valutazione risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
 verificare l’acquisizione degli apprendimenti pregressi e programmati;
 adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento
individuali e del gruppo;
 predisporre eventuali interventi di rinforzo o consolidamento e di potenziamento,
individuali o collettivi;
 promuovere l’autovalutazione delle proprie competenze, l’autoconsapevolezza delle
proprie potenzialità;
 fornire ai docenti elementi di autovalutazione del p roprio intervento didattico;
 comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici (per i minorenni).
Chi e che cosa si valuta?
La competenza è del Gruppo di livello per i percorsi di primo livello e del team docente per i
percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana.
Costituiscono oggetto della valutazione:
 l’analisi dei prerequisiti
 la verifica degli apprendimenti programmati, ossia delle competenze, delle abilità e
conoscenze disciplinari indicate nelle UdA;
 la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato,
dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono
l’apprendimento efficace e formativo (in particolare per gli utenti minori).
La valutazione accompagna e regola l’azione didattica. Tre sono le fasi fondamentali:
1) fase iniziale con prove d’ingresso (nei vari ambiti disciplinari o nelle competenze in
ingresso di lingua italiana): gli elementi di conoscenza ottenuti permettono la definizione
dei livelli di partenza del corso e il riconoscimento dei crediti a coloro che sono già in
possesso di competenze.
FASCIA DI LIVELLO
INDICATORI
ALTA
Partecipazione e interesse: attivi
Metodo di lavoro: autonomo
Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: buone
MEDIA
Partecipazione e interesse: discreti
Metodo di lavoro: abbastanza autonomo
Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: discrete
BASSA
Partecipazione e interesse: sufficien ti
Metodo di lavoro: poco autonomo
78
Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: scarse
2) fase intermedia come momento di valutazione formativa, finale del processo di
apprendimento dei percorsi delineati dalle singole UdA;
INDICATORI
VOTO
Possiede conoscenze complete, approfondite e personalizzate
Applica conoscenze e competenze in situazioni diverse con precisione e
autonomia
Organizza in modo autonomo e completo le consegne, utilizzando strategie
adeguate ed elaborando percorsi personali zzati
10/9
Possiede conoscenze articolate e sicure
È in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni
differenti
Esegue con autonomia e impegno le consegne
8
Possiede conoscenze articolate e di norma sicure
Coglie il senso dei contenuti e li elabora in modo apprezzabile
Sa trasferire abilità e competenze in situazioni differenti con una certa autonomia
7
Possiede conoscenze sufficienti
Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali proposte
Sa eseguire consegne anche se con imprecisione
6
Possiede conoscenze molto frammentarie e superficiali
Fatica a trasferire conoscenze e competenze in ambiti determinati
Si applica superficialmente o con discontinuità
3-5
3) fase finale come valutazione (stessi indicatori della tabella precedente)e presentazione
del corso all’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione o all’esame per il
conseguimento della certificazione di livello A2 del QCER (da inserire nella relazione
finale)
FASCIA DI
LIVELLO
ALTA
DESCRITTORI
NOMI
Partecipazione/interesse: attivi
Impegno: attivo/costruttivo
Metodo di lavoro: autonomo/ efficace
Progressi: notevoli
Raggiungimento obiettivi: completo/
esauriente
79
MEDIA
BASSA
NON
SUFFICIENTE
Partecipazione/interesse: produttivi
Impegno: positivo
Metodo di lavoro: autonomo
Progressi: evidenti
Raggiungimento
obiettivi:
soddisfacente
Partecipazione/interesse: sufficienti
Impegno: sufficiente
Metodo di lavoro: abbastanza autonomo
Progressi: apprezzabili
Raggiungimento obiettivi: sufficiente
Partecipazione/interesse:
sufficiente
Impegno: non sufficiente
Metodo di lavoro: non autonomo
Progressi: non apprezzabili
Raggiungimento
obiettivi:
sufficiente
non
non
ATTESTAZIONI, CERTIFICAZIONI E TITOLI RILASCIATI DAL CPIA
In esito ai percorsi ordinari erogati, il CPIA rilascia:
1. Certificazione di un livello di istruzione corrispondente a quello previsto dall’ordinamento vigente a
conclusione della scuola primaria (di preparazione per l’accesso al successivo segmento di istruzione);
2. Diploma conclusivo del primo ciclo d’istruzione e relativa certificazione delle competenze acquisite;
3. Certificato di conoscenza della lingua italiana di livello A2 del QCER.
4. Certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo d’istruzione.
5. Attestazione delle competenze acquisite, nel caso in cui un utente non abbia concluso il percorso,
corrispondenti alle UdA frequentate e superate con esito positivo.
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Il funzionamento della scuola si coglie attraverso l’analisi sistematica che utilizza le informazioni diagnostiche
necessarie a progettare miglioramenti. Il Cpia, Centro per l’Istruzione degli Adulti, rappresenta una nuova realtà
con delle esigenze specifiche e peculiari. A partire da quest’anno scolastico 2015-2016, appena istituito per le
province di Caltanissetta ed Enna, il CPIA ha iniziato un percorso di autovalutazione allo scopo di rafforzare
l’identità del Centro, consolidare i rapporti con il territorio e riflettere sulla propria progettualità per individuarne
punti di forza e debolezza al fine di intraprendere azioni di miglioramento. I nostri obiettivi sono essenzialmente
i seguenti:
80
1. Effettuare un’analisi complessiva (degli aspetti organizzativi, pedagogico-didattici e relazionali) capace
di orientare i percorsi di miglioramento;
2. Individuare modalità di interazione con i soggetti che si occupato dell’inserimento socio-lavorativo degli
adulti al fine di favorire il conseguimento delle finalità istituzionali di ciascun soggetto/Ente/Istituzione a
beneficio dei destinatari, con particolare riferimento ai minori, almeno sedicenni o quindicenni (C.M. n.
1 del 11.02.2016) in obbligo scolastico ed ai minori stranieri non accompagnati. Particolare attenzione
sarà rivolta alla individuazione dei N.E.E.T. al fine di offrire loro una possibilità di conseguire una
qualificazione/riqualificazione funzionale ad un loro inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro;
3. Condividere analisi dei bisogni, organizzazione ed erogazione dell’offerta formativa con gli stakeholder,
in particolare per la coerenza e l’adeguatezza alle dimensioni economiche, sociali e ambientali.
4. Il punto di arrivo è quello della Rendicontazione sociale, finalizzata anche a rendere conto alla comunità
ed ai soggetti coinvolti nei percorsi scolastici delle scelte operate, delle attività svolte, dell’utilizzo delle
risorse e degli esiti conseguiti.
La decisione di porre in essere un percorso di autovalutazione nasce dalla consapevolezza che
il compito prioritario della scuola è il successo formativo di ciascun studente, nell’accezione più ampia
di diritto all’occupabilità e all’inclusione sociale, nella prospettiva di una piena godibilità di diritti di
cittadinanza e di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
Per il corrente anno scolastico si prevede di realizzare interventi di tipo sia quantitativo che qualitativo, attraverso
le seguenti azioni:
1) Predisposizione di una scheda di Monitoraggio per ciascun corso (alfabetizzazione, periodo propedeutico di
200 ore, I periodo didattico e II periodo didattico) nella quale verranno raccolti ed elaborati i seguenti dati:









iscritti inizio percorso
corsi attivati
patti formativi
frequentanti
dispersione
ammessi
non ammessi (per profitto o per assenze)
esaminati
licienziati
Il monitoraggio e la successiva elaborazione di tali dati ci permetterà di osservare a lungo termine l’andamento
di ciascun corso, dal suo inizio alla sua conclusione e, al contempo, ci permetterà di operare un confronto tra i
diversi punti di erogazione del CPIA della provincia di Caltanissetta ed Enna per individuare punti di criticità che
necessitano interventi e per individuare per la loro successiva diffusione buone pratiche che consentono di
ottenere esiti positivi.
Alla fine del monitoraggio potremmo trarre le conclusioni utili per poter mettere in pratica le eventuali azioni di
miglioramento e individuare così i punti di debolezza e quelli di forza di ogni singolo punto di erogazione. La
comparazione sistematica dei vari punti di erogazione, inoltre, ci permetterà di condurre un ’analisi più obiettiva
e funzionale al fine operare interventi concreti e reali là dove emergeranno condizioni di criticità e instabilità.
81
Particolare attenzione sarà data alla dispersione scolastica, che riguarderà in modo tradizionale principalmente
i corsisti minorenni; tuttavia non sarà trascurato il monitoraggio della frequenza e degli esiti di apprendimento
degli studenti maggiorenni, consapevoli del fatto che la mancata conclusione dei percorsi di studi finalizzati
all’istruzione e/o alla formazione produce la mancata valorizzazione di risorse umane che, viceversa, possono
contribuire alla crescita socio-economica e culturale dell’intera collettività. Al riguardo saranno predisposte
apposite scheda per:
1.
2.
3.
4.
la registrazione quantitativa delle assenze
la dinamica delle frequenza
gli esiti di apprendimento
modelli per la gestione delle comunicazioni con i soggetti interessati alla vigilanza sui minori (genitori,
comunità di accoglienza, servizi sociali, Ente locale, ecc.).
Tali modalità e le problematiche che il CPIA consentirà di fare emergere saranno oggetto di comunicazione e
socializzazione con altri componenti dell’Osservatorio regionale e/o provinciale sulla prevenzione della
dispersione scolastica, oltre che nell’ambito delle R.E.P. che, ove costituite, rappresentano un segmento della
Rete Territoriale di Servizio.
Il monitoraggio mensile consentirà di tenere sotto controllo il drop out scolastico attraverso la comunicazione
tempestiva a chi di dovere al fine di ripristinare in tempi utili la frequenza. Là dove si verificheranno casi di
inadempienza all’obbligo scolastico, si procederà secondo l’iter burocratico previsto dalla norma in merito
all’evasione ed all’obbligo scolastico.
2) Analisi dell’organizzazione della struttura del Cpia e il suo funzionamento attraverso la somministrazione
di questionari on-line rivolti al personale docente e al personale ATA, allo scopo di raccogliere elementi utili e
significativi per individuare i punti forti e punti deboli di tale sistema scolastico.
3) Analisi dell’apparato didattico-metodologico e della formazione offerta dalla nostra Istituzione attraverso
la somministrazione di questionari on line ai nostri corsisti, che rappresentano un’utenza al quanto variegata
(italiani, stranieri, che a loro volta si dividono in residenti o ospiti di centri di accoglienza, adulti e minorenni). Si
è pensato di somministrare un primo questionario in entrata, circa le aspettative dei nostri studenti ed uno finale
di gradimento dell’offerta formativa .
4) Analisi della distribuzione dei Centri di Accoglienza per migranti e la loro tipologia nel territorio delle
province di Caltanissetta ed Enna al fine di avere un quadro preciso circa i bisogni del territorio e le potenzialità.
5) Analisi del fenomeno della dispersione scolastica, in collaborazione con scuole e con Servizi Sociali, per
individuare eventuali soggetti inadempienti all’obbligo scolastico, e dei bisogni formativi della popolazione
adulta, in collaborazione con i Centri per l’Impiegno delle due province.
6) Analisi della adeguatezza della distribuzione dei punti di erogazione del servizio del CPIA in relazione
ai bisogni che dai territori emergono sulla base dei dati di cui ai precedenti punti. Ciò consentirà di proporre
una ridefinizione della configurazione del CPIA in modo da renderla coerente con la distribuzione dei bisogni
della popolazione adulta, pur evitando di irrigidirne la struttura essendo la flessibilità e l’adattamento nello
spazione nel tempo dell’offerta formativa uno dei punti centrali della sua modalità di funzionamento.
7) Analisi dell’adeguatezza del sistema di istruzione degli adulti comprensivo dei percorsi di I e di II
livello nel territorio delle due province, comprensivo anche dell’offerta formativa degli E.F.P. al fine di
delineare forme di collaborazione finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa (DPR n. 263/2012 e D.I.
82
12.3.2015), anche integrata (DDG n. 2180/2003 e DA n. 119/2016), per renderla funzionale al soddisfacimento
dei bisogni formativi individuali, del territorio e del mondo del lavoro.
SICUREZZA
Con riferimento al D.lgs 81/2008 la sicurezza nei luoghi di lavoro è un obiettivo trasversale a
tutte le discipline del curricolo formativo. L’esigenza primaria è la conoscenza dell’edificio
scolastico e del contesto nel quale esso è inserito. Il requisito principale, per attuare processi
che garantiscono la sicurezza (li mitando quindi il danno determinato da una situazione di
pericolo), resta quello dell’informazione, accanto ad una formazione mirata e calibrata alle
varie esigenze e correlata alle mansioni dei vari operatori scolastici (docenti, discenti e non
docenti). Il Documento di Valutazione dei Rischi e il relativo Piano di Evacuazione costituiscono
riferimento certo per la piena conoscenza della realtà scolastica delle varie sedi e per il
conseguente comportamento da assumere in caso di pericolo.
Il tema della sicurezza è trasversale al curricolo del CPIA ed è trattato nelle UdA sia dei
percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana sia nei percorsi di primo
livello.
83
Planimetria della sede amministrativa sita nel Plesso “San Giusto”, di Viale Regina Margherita,
26 a Caltanissetta.
84
ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA
MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO
Il CPIA di CL/EN, tra le altre iniziative, è sede di:
1. Test di conoscenza della lingua italiana di cui al D.M. 4/6/2010 rivolto agli stranieri che
richiedono il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo
2. Sessione di formazione civica e di informazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14/9/2011
3. Progetto
FAMI (fondo asilo migrazione e integrazione) che ha come obiettivo
l’integrazione dei cittadini di paesi terzi e in particolar modo è finalizzato ad interventi di accoglienza
dei MSNA (minori stranieri non accompagnati).
4. Progetto per scuole collocate in aree a forte processo immigratorio
5. Progetti di sperimentazione dell’insegnamento linguistico agli stranieri
6. Progetti Erasmus+
7. Progetti PON e POR Sicilia FESR
8. Progetti in collaborazione con Enti Locali per l’attuazione di percorsi integrati finali zzati
al conseguimento di qualifiche intermedie per n.e.e.t.
9. Ecc.
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
Nell'attività di RS & S il CPIA CL/EN tiene conto delle esigenze del contesto culturale, sociale
ed economico del territorio dei due ambiti e si impegn a rispetto alle seguenti percorsi:











lettura dei fabbisogni formativi del territorio
costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di
lavoro
interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta
accoglienza e l’orientamento
miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti
progettazione formativa e ricerca valutativa
formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale
scolastico
innovazione metodologica e disciplinare
ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e
della
comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi
documentazione educativa e sua diffusione all'interno della scuola
scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici
85

integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti
istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione
professionale.
ATTIVITÀ DEL CPIA CL/EN NELL'AMBITO DELLE
RETI PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE di cui all’Art. 4 della L. 92/2012
In questo ambito rientrano tutte le attività poste in essere per la costituzione delle reti
territoriali per l'apprendimento permanente, già avviate nel territorio dei due ambiti: contatti,
relazioni, attività di raccordo e di informazione rispetto ad associazioni sindacali, datoriali e
ordini professionali con la finalità di sostenere l'orientamento di adulti e giovani adulti, per
promuovere la conoscenza delle opportunità presenti sul territorio per l'apprendimento
permanente, in collegamento con i soggetti dello sviluppo economico, con gli EE.LL con i centri
di formazione.
 Attivazione rapporti
 Creazione di sinergie fra i sistemi di apprendime nto formali, non formali e informali
 Accesso al lavoro dei giovani
 Esercizio della cittadinanza attiva anche da parte degli immigrati formali e orientamento
permanente
 Rientro nel sistema educativo di istruzione e formazione
 Inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro
 Promozione della formazione permanente e continua
 Altro (osservazioni e considerazioni conclusive)
86