Anno 2016 - prima parte
Transcript
Anno 2016 - prima parte
Centro Provinciale Istruzione Adulti (C.P.I.A.) Caltanissetta/Enna C.F. 92063460858 - Codice meccanografico: CLMM04200B Sede amministrativa: Viale Regina Margherita, n. 26 – 93100 Caltanissetta Tel/Fax: 0934_22131 - C.U.: UF0KQG p.e.o.: [email protected] - p.e.c.: [email protected] sito web: PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Commissario Straordinario con delibera n. 2, verbale n. 6 del 13 Gennaio 2016 Sommario PREMESSA AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ................................................................ 3 IDENTITA’ DEL CPIA ......................................................................................................................................... 8 Breve storia .................................................................................................................................................... 8 Territorio ......................................................................................................................................................... 9 Vision .................................................................................................... Errore. Il segnalibro non è definito. Mission .................................................................................................. Errore. Il segnalibro non è definito. Obiettivi ........................................................................................................................................................18 Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15……………………………………………………...... Percorsi personalizzati volti a contrastare la dispersione scolastica .............................................................47 La scuola in carcere ......................................................................................................................................47 RIFERIMENTI NORMATIVI RIGUARDANTI LE SPECIFICITÀ DEL SISTEMA PENITENZIARIO ....................48 OFFERTA FORMATIVA....................................................................................................................................49 Progettazione dei curriculi per UdA ...............................................................................................................51 Strumenti di flessibilità...................................................................................................................................51 CURRICOLO DEL CPIA ...................................................................................................................................51 Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana................................................................51 Percorsi di primo livello primo periodo...........................................................................................................56 Percorsi di primo livello –secondo periodo ....................................................................................................63 Attività di accoglienza e orientamento ...........................................................................................................71 COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO ................................................................73 METODOLOGIA ...............................................................................................................................................76 VALUTAZIONE .................................................................................................................................................78 ATTESTAZIONI, CERTIFICAZIONI E TITOLI RILASCIATI DAL CPIA .............................................................80 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO..................................................................................................................80 SICUREZZA ......................................................................................................................................................83 ATTIVITÀ PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO.....................85 RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO ................................................................................................85 ATTIVITÀ DEL CPIA CL/EN NELL'AMBITO DELLE RETI PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE di cui all’Art. 4 della L. 92/2012 ..................................................................................................................................86 Allegati PREMESSA AL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il “P.T.O.F.”, quale documento fondamentale dell’identità culturale della nostra Scuola, si configura come un atto amministrativo che si propone di presentare agli utenti, agli operatori ed agli stakeholders le modalità con cui, a seguito della individuazione dei bisogni di istruzione e di formazione degli adulti in età di lavoro, anche stranieri, vengono messe in atto azioni e strategie volte a soddisfarli al meglio per consentire una loro piena integrazione nei contesti di vita sociale e lavorativa. Tutto ciò mettendo all’insegna di una cittadinanza attiva, consapevole e fondata su un progetto di vita coerente con le caratteristiche di complessità che l’attuale società della conoscenza presenta. Il Piano dell’Offerta Formativa ha cura, inoltre, di evidenziare le esigenze di miglioramento della scuola anche in relazione ad ambiti di criticità che possono riguardare l’utenza, le relazioni interistituzionali che stanno alla base della Rete Territoriale di servizio e gli operatori. E’ da evidenziare che, nonostante le richieste inoltrate ad inizio di anno scolastico alle Istituzioni scolastiche sede degli ex CTP, non è stato possibile usufruire di materiali inerenti processi di autovalutazione di Istituto riguardanti i percorsi di educazione degli adulti che non risultano trattati nel Rapporto di AutoValutazione (RAV) delle istituzioni scolastiche dette con la conseguenza che non risultano essere state pianificate piste di miglioramento. Tuttavia, nonostante tali mancanze, l’acquisizione di dati effettuata a partire dal primo settembre 2015 ha consentito di individuare ambiti di criticità legati al riordino dell’Istruzione degli Adulti, nonché alla formazione ed alla definizione di forme di carattere organizzativo che dovranno trovare spazio nel Piano di Miglioramento (PDM), parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. In particolare, si tratta di adeguare: strategie di insegnamento alle modalità di apprendimento dei corsisti, coerenti con i loro bisogni ed i loro stili; metodologie didattiche legandole a forme di didattica breve fondata sulle competenze e adeguata ad una tempistica assegnata ai percorsi ordinari ristretta per ottenere esiti di apprendimento apprezzabili e sviluppo di competenze spendibili in contesti di vita scolastica, sociale e/o professionale; modalità di personalizzazione dei percorsi in grado di riflettere i reali bisogni dei singoli corsisti e rispettosi delle competenze comunque conseguite da loro, in contesti formali, non formali o informali; pratiche didattiche all’insegna dell’innovazione e della sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, motivanti ed efficaci; modalità di rilevazione efficace dei bisogni (anche inespressi) dell’utenza; predisposizione di un’offerta formativa coerente con i bisogni dei singoli e della comunità e la sua diffusione presso la popolazione adulta. Alla luce di quanto detto, Visti i risultati delle rilevazioni interne relative al pregresso scolastico e alla provenienza dei corsisti, oltre che ai loro contesti di vita ed al background socio-economico e familiare; Tenuto conto delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di monitoraggio acquisiti durante le rilevazioni intermedie (frequenza, modalità di partecipazione, apprendimenti, ammissione ad esami conclusivi, ecc.), nonché delle esigenze di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento a distanza e di adeguamento di quelli in presenza, privilegiando le modalità di partecipazione attiva e le metodologie laboratoriali e cooperative, mettendo al centro dei processi il corsista attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving, di apprendimento strategico e metacognitivo; Considerate le criticità rilevate in alcune sedi in merito alla possibilità di favorire una frequenza costante, una partecipazione attiva e livelli di apprendimento apprezzabili; Considerato che nell’ambito del gruppo docenti vi sono competenze di livello apprezzabile in ambito metodologico-didattico, capaci di diffondere buone pratiche e iniziative realizzate negli anni per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento e tenuto conto del clima di collaborazione e di ricerca dell’innovazione che la nascita della nuova Istituzione scolastica ha fatto emergere, anche grazie alla presenza di numerosi docenti in anno di prova e di collegamenti con Università per attività di formazione e tirocinio; Atteso che l’intera comunità professionale (sia docente che ata) è coinvolta nel processo di nascita di una nuova istituzione scolastica e nell’adeguamento della didattica e dell’organizzazione del sistema di educazione degli adulti che è transitato verso un nuovo paradigma centrato sull’istruzione, sull’elevato livello di flessibilità organizzativa e didattica, sulla collaborazione e cooperazione in reti di scuole e interistituzionali, oltre che sulla centralità delle pratiche innovative che si fondano su processi di “ricerca, sperimentazione e sviluppo” che orientano l’innovazione delle pratiche didattiche valorizzando: metodologie didattiche attive (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali); modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta; situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio); Ritenuto di dover richiamare i suggerimenti già forniti in diverse occasioni, sul rilevante ruolo che il C.P.I.A. riveste nell’ambito del sistema dell’istruzione degli adulti nel cui contesto rappresenta uno snodo centrale verso lo sviluppo socio-economico e culturale delle nostre comunità, in merito alle responsabilità di tutti (dirigente, docenti e personale ata), nel ricercare e sperimentare modalità e strategie efficaci per la realizzazione del successo formativo di tutti i corsisti, titolari di bisogni educativi comuni e talvolta speciali; Al fine di offrire suggerimenti, mediare modelli e garantire: l’esercizio dell’autonomia organizzativa, didattica, di ricerca, sperimentazione e sviluppo della scuola autonoma; la libertà di insegnamento dei docenti, come contributo per elevare i livelli di efficienza organizzativa e di efficacia educativa e formativa per giungere alla piena realizzazione di diritti soggettivi costituzionalmente riconosciuti (libertà di insegnamento, diritto allo studio, successo formativo); la consapevolezza e la loro corresponsabilizzazione dei destinatari degli interventi di istruzione e formazione; Visto il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che attribuisce al Dirigente scolastico potere di indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; Visto l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni; Tenuto conto della complessità organizzativa determinata dall’operare del C.P.I.A. come Rete Territoriale di servizi attiva su tre livelli (Unità amministrativa, Unità didattica e Unità formativa) e diffusa nel territorio di due Province (Caltanissetta ed Enna); Tenuto conto della complessità didattica dovuta sia alla modifica ordinamentale del sistema di istruzione degli adulti, sia alla aggregazione dei diversi punti di erogazione del servizio coincidenti con CTP operanti presso distinte Istituzioni scolastiche in un’unica Istituzione Scolastica che presuppone la socializzazione e l’uniformazione di metodologie, prassi, strumenti, ecc., oltre che il loro adeguamento al nuovo sistema delineato dal DPR n. 263/2012 e dal D.I. 12.3.2015; Tenuto conto delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizio socio-sanitari del territori; Tenuto conto delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; Tenuto conto delle sollecitazioni e delle proposte formulate dagli utenti sia in occasione di incontri informali e formali (come riunione di organi collegiali), sia attraverso una valutazione della qualità percepita realizzata dagli operatori in modo informale, non essendo stata oggetto di rilevazione nell’ambito delle Istituzioni scolastiche presso cui operavano i CTP cessati al 31.08.2015 e confluiti, come punti di erogazione del servizio, nel CPIA di Caltanissetta ed Enna a partire dal 1 settembre 2015, conformemente a quanto previsto dal D.A. Regione Sicilia n. 1041/2015 (Dimensionamento delle Istituzioni scolastiche nella regione Sicilia), emanato sulla base del DPR n. 263/2012 e del D.I. 12.3.2015; Tenuto conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa del territorio interprovinciale di Caltanissetta- Enna; Tenuto conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali rappresentate dalle diverse istituzioni operanti sul territorio; Visto l’atto d’indirizzo diramato dal Dirigente scolastico per la predisposizione del piano triennale dell’offerta formativa in conformità con quanto previsto dal ex art.1, comma 14, legge n.107/2015, il Collegio dei Docenti riunitosi in data 13 Gennaio 2016, conformemente a quanto stabilito dal’art. 14 della Legge n. 107/2015, ha elaborato la proposta di PTOF in quanto documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica, comprendente la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa, espressione dell’autonomia scollastica di cui al DPR n. 275/1999. In esso sono evidenziate le modalità d'attuazione dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati, anche in relazione agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (comprendenti anche alunni diversamente abili e con Disturbi Specifici dell’Apprendimento). Il Commissario straordinario, nominato dal Direttore Generale dall’U.S.R. Sicilia in sostituzione del Consiglio d’Istituto, ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, e ai commi di seguito specificati: commi 1-4 (finalità della legge e compiti delle scuole); commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari); commi 15-16 interventi di educazione alle pari opportunità e di prevenzione della violenza di genere; comma 124 (formazione in servizio docenti) ha deliberato il presente “PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA” del CPIA di Cl/En relativo al triennio 2016/2018 (delibera n. 2, verbale n. 6 del 13 gennaio 2016). Il P.T.O.F. si cala nell’effettiva realtà del territorio per soddisfare appieno le aspettative dell’utenza e le esigenze del singolo corsista in rapporto alle sue reali potenzialità e alle prospettive quale futuro componente attivo, produttivo e partecipe della società in cui vive ed opera. Consapevole dell’importanza del suo ruolo, il CPIA di Cl/En, finalizza le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative ai seguenti principi: contrasto della dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione; accoglienza e inclusione di minori stranieri non accompagnati per l’assolvimento dell’obbligo scolastico; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni, con particolare riferimento ai neet ("Not (engaged) in Education, Employment or Training", ovvero persone non impegnate nello studio, né nel lavoro, né nella formazione); cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); Inoltre, da un punto di vista dei percorsi, cura: l’alfabetizzazione e il perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana frequentanti scuole del primo e secondo ciclo operanti nel territorio; l’individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito; la realizzazione di interventi finalizzati al recupero delle abilità di base per un inserimento proficuo nelle attività e percorsi di istruzione e/o di formazione destinati ad adulti. Orienta, inoltre, i percorsi formativi offerti nel PTOF, oltre che al potenziamento delle competenze linguistiche e/o di base (matematico-logiche, scientifiche e digitali), allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica, mantenendo centrale lo sforzo finalizzato all’orientamento nello studio, nell’inserimento della vita sociale e lavorativa attraverso scelte oculate di percorsi professionalizzanti adeguati alle aspettative, attitudini e bisogni. Prevede, inoltre, percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio e in grado di sviluppare proficue interazioni con la popolazione adulta, con le Istituzioni che operano per il loro sviluppo ed inserimento sociale e/o lavorativo e il mondo del lavoro Tutto ciò con lo scopo di implementare, promuovendone la differenziazione e la coerenza con i bisogni nonché con le aspettative e i desideri dei singoli adulti, la filiera dell’istruzione e della formazione. Il nuovo sistema di istruzione degli adulti, per le modalità di organizzazione ed erogazione del servizio, per il paradigma organizzativo che lo porta ad operare mediante Reti (interistituzionali) Territoriali di servizio e per la valorizzazione dei percorsi pregressi di ogni singolo corsista (cui corrispondono competenze acquisite nell’arco della vita da studente, da lavoratore, da cittadino), costituisce un contesto capace di non lasciare nessuno indietro e di favorire ciascuno nella costruzione e/o ricostruzione di un proprio percorso di vita centrato sui principi dell’apprendimento permanente. Il PTOF prevede un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste al fine di definire in modo efficace il processo di miglioramento continuo che dovrà caratterizzare l’operato del CPIA in quanto componente del sistema di istruzione degli adulti in seno al più ampio contesto di apprendimento permanente di cui alla Legge n. 92/2012. IDENTITA’ DEL CPIA Il CPIA interprovinciale di Caltanissetta/Enna che ha sede in viale Regina Margherita n. 26, a Caltanissetta. È stato istituito con D.A. della Regione Sicilia n. 1041/2015 con effetto dal 1 settembre 2015 ed opera come Rete Territoriale di Servizio per le province di Caltanissetta/Enna. Unico CPIA a carattere interprovinciale, comprende anche l’istruzione carceraria presso le Case Circondariali e di reclusione (Caltanissetta, Enna e Gela), nonché presso l’Istituto Penale Minorile di Caltanissetta. Il Dirigente Scolastico del CPIA interprovinciale è il Prof. Bevilacqua Giovanni. In relazione alla specificità dell’utenza, i percorsi di istruzione degli adulti sono organizzati in percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana, percorsi di primo livello e di secondo livello. Il CPIA eroga: percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana finalizzati al conseguimento di un titolo attestante la conoscenza della lingua non inferiore al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. percorsi di primo livello articolati in due periodi didattici. o Il primo è finalizzato al conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media); o il secondo è finalizzato al conseguimento della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo d’istruzione (D.M. n. 139/2007) e relative alle attività comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali; Percorsi propedeutici al primo periodo didattico per il recupero delle competenze di base. Inoltre, come ampliamento dell’offerta formativa, vengono possono essere erogati i seguenti percorsi: in attuazione di quanto previsto dal D.M. 4.6.2010 e del DPR n. 179/2011, il test di lingua italiana obbligatorio per l’ottenimento del permesso di soggiorno da parte di richiedenti il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo; sessioni di educazione civica. In quanto soggetto accreditato presso la Regione Sicilia Percorsi integrati finalizzati all’erogazione di qualifiche in partenariato con Enti di formazione professionale Breve storia Dalle “150 ore”, ai C.T.P., ai C.P.I.A. - Dall’E.D.A. all’I.D.A. Nel 1997 con l’OM n° 455 venivano istituiti i CTP (Centri Territoriali Permanenti) che univano in un’unica organizzazione corsi di alfabetizzazione e corsi di Licenza media. Nel corso di questi anni i CTP si sono arricchiti di corsi brevi finalizzati all’arricchimento culturale e all’alfabetizzazione funzionale (corsi di lingua straniera e corsi di informatica) e hanno coinvolto migliaia di adulti. I CTP sostituivano i percorsi delle 150 ore nati negli anni ’70, raccogliendo ed integrando le esperienze dei corsi di alfabetizzazione e dei corsi sperimentali per lavoratori e coordinando l’offerta nel campo dell’educazione in età adulta. La mancanza di autonomia di queste istituzioni, che dipendevano da un altro istituto, ha rappresentato da sempre un limite alla loro crescita. Con il 1 settembre 2014, dopo un lungo iter legislativo (che dal 2006 si è concluso nel 2012 con il DPR n. 263/2012), sono diventate operative le nuove istituzioni scolastiche: i CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti). La grande novità sta nel fatto che queste nuove Istituzioni scolastiche autonome, con un dirigente, un proprio organico (docente ed ata) e relativi organi collegiali, mette insieme i percorsi di I livello e di II livello. I primi erogati direttamente dal personale del CPIA, i secondi incardinati presso gli istituti secondari di secondo grado che li hanno avuti autorizzati, sebbene siano coordinati da una commissione per la definizione dei patti formativi coordinata dal Dirigente Scolastico del CPIA e costituiti da docenti rappresentanti delle scuooe riunite in una rete di secondo livello che costituisce l’Unità didattica del CPIA. Territorio Caltanissetta ed Enna, topograficamente collocate all’interno della regione Sicilia, con uno sviluppo fondato principalmente sull’agricoltura, pur essendo sede di risorse storiche, architettoniche, archeologiche e naturalistiche usufruiscono solo parzialmente dell’attività turistica che caratterizza l’economia dell’Isola. Ciò limita le opportunità di scambio internazionale, interculturale e sociale con le altre realtà regionali, nazionali, inter-europee. Dagli anni ’60 ad oggi (e soprattutto dagli anni ’80) si è verificata un graduale perdita di quella parte di identità della popolazione legata tradizionalmente all’attività mineraria, contadina, artigianale e del piccolo commercio. La chiusura delle miniere, in particolare, non sostituita da attività produttive alternative e il graduale abbandono delle terre che ha determinato un ampliamento delle cosiddette “terre marginali”, hanno determinato un progressivo impoverimento dei territori cui hanno fatto seguito forti fenomeni migratori verso il nord Italia e verso altri Paesi europei. Attualmente il reddito della popolazione della due province si fonda essenzialmente sui settori agricolo e commerciale, sulla libera professione, sul terziario e sull’impiego nella pubblica amministrazione. Ancora elevati rimangono il tasso di disoccupazione, il fenomeno del lavoro sommerso e dell’evasione scolastica ai quali sono collegati problematiche di disagio socio-educativo, spesso conseguenza di precarietà economica e culturale, che rendono il lavoro del “sistema scuola” molto impegnativo, bisognevole delle necessarie collaborazioni derivanti dal cosiddetto “quadrilatero formativo” fondate su una rinnovata sensibilità e attività dei soggetti che svolgono un ruolo, diretto o indiretto, nell’istruzione, nell’educazione e nella formazione dei giovani (Enti locali, associazioni, famiglie, Istituzioni, ecc.). In tale ambito il ruolo del CPIA può svolgere un ruolo complementare ai percorsi ordinari di istruzione e formazione per offrire a tutti un’opportunità di sviluppo ed a ciascuno la possibilità di costruire un proprio progetto di vita. L’emigrazione, inizialmente diminuita, attualmente è tornata a crescere a causa della crisi economica; ad essa, negli ultimi anni, si è associata l’immigrazione che ha determinato la nascita di comunità rumene, asiatiche e africane senza che contemporaneamente siano stati attivati adeguati servizi di supporto sociale che siano di carattere linguistico, culturale e assistenziale, funzionali all’inserimento ed all’inclusione. Le ondate di migranti provenienti dai Paesi nord-africani ha, in ultimo, determinato il nascere di numerosi centri di prima e di seconda accoglienza (i più consistenti a Caltanissetta, Pian del lago e ad Enna, Pergusa), comunità e case famiglia che ospitano immigrati richiedenti asilo politico. Ad essi si sono aggiunti progetti Sprar coordinati da Enti locali. Il nostro Istituto, in tale contesto, si propone come centro di promozione sociale e civile, oltre che culturale, diventando esso stesso, assieme alle altre agenzie presenti nel territorio, comunità educativa attenta ai bisogni dell’utenza e volano di sviluppo socio-economico e culturale. Il CPIA interprovinciale di Caltanissetta/Enna, infatti, si configura come Rete Territoriale di Servizio articolata su tre livelli: A. Unità amministrativa, con sede amministrativa a Caltanissetta in viale Regina Margherita, n. 26 e otto punti di erogazione di primo livello alle quali fanno riferimento altre sedi collegate, collocate presso le sedi indicate nel prospetto seguente. B. Unità didattica, comprendete il CPIA medesimo e gli Istituti di Istruzione di secondo grado in cui sono incardinati i percorsi di istruzione degli adulti di II livello delle due province; C. Unità Formativa, che vede il CPIA collegato con un partenariato che consente di implementare l’offerta formativa favorendo la piena funzionalità delle filiere dell’istruzione e della formazione, anche mediante la realizzazione di opportunità formative rivolte agli adulti in coerenza con le caratteristiche dei territori e rispondenti ai bisogni ed alle aspettative dei destinatari L’Unità Amministrativa risulta così costituita: Sede 1 Caltanissetta Punti di erogazione I.C. “Plesso “Rosso Di San Secondo”, via Fra’ Giarratana Sedi collegate Plesso “San Giusto”, viale R. Margherita n. 26 Casa Circondariale di Caltanissetta Istituto Penale Minorile di Caltanissetta Casa di Reclusione di San Cataldo 2 Gela I.C. “San Francesco” Casa Circondariale di Gela Plesso “Paolo Emiliano Giudici”, via Niscemi, Gela Plesso “G. Verga”, viale Mario Gori, Niscemi 3 Mussomeli I.C. “L. Da Vinci” Plesso “L. Da Vinci”, via C. Marchesi, Mussomeli 4 Riesi 5 6 7 8 Plesso “G. Carducci”, via Malagodi, Riesi Plesso “IC Mazzarino”, via Sicilia, Mazzarino Casa Circondariale di Enna Plesso “Garibaldi”, via Duca D’Aosta, Enna Plesso “De Amicis”, via Libertà, Enna Plesso “V. De Simone”, Via Crema, n. 96 Villarosa Plesso “G. Giusti Sinopoli”, Piazza Europa Sede di Catenanuova, via Siracusa Sede di Centuripe, via Salso Sede di Regalbuto, Plesso “G. F. Ingrassia” Nicosia Plesso “D. Alighieri”, via Umberto I Sede provvisoria di Leonforte Piazza Armerina Casa Circondariale di Piazza Armerina Plesso “Cascino”, via La Marca I.C. “Cordova”, via Papa Giovanni XXIII, Aidone I.C., via S. Elena snc, Valguarnera I.C. “Europa”, via Toscana snc, Barrafranca Enna I.C. “G. Carducci” I.C. “De Amicis” Agira S.M.S. “RoncalliCascino” Sedi provvisorie I.C. San Cataldo I.C. Serradifalco I.C. di Sutera •Centro di accoglienza Ippocrate di Pergusa •Centro di accoglienza IPAB, Pergusa •I.C. di Leonforte I.C. di Troina Nell’ambito dell’Unità didattica, al CPIA sono collegate le seguenti sedi di secondo livello (Istituzioni scolastiche di Scuola Secondaria di secondo grado in cui si svolgono corsi di istruzione degli adulti) Prov. 3 4 5 6 Viale regina Margherita, N. 26, Caltanissetta EN ENTD02151D I. T. C. "DUCA D'AOSTA" Via Salvatore Mazza, N. 3, Enna EN ENTL02150V I. T. GEOMETRI ISTITUTO TECNICO Via Salvatore Mazza, N. 3, Enna GEOMETRI "PAXIA" SERALE EN EN EN ENRH00450L IP SERV. ALB. E RIST. ISTITUTO Via Nicosia 2, Enna PROFESSIONALE ALBERGH. SERALE ENRF00650R IP PER SERV. SOCIALI ISTITUTO Viale Vittorio Veneto 59, Nicosia PROFESSIONALE AGRICOL. SERALE Via Rao N. 2, Aidone ENRA00251T I. P. AGR. E AMBIENTE AIDONE 10 CL 11 CL 12 CL 13 CL 14 CL ENRA00252V I. P. AGR. E AMBIENTE ISTITUTO PROFESSIONALE AGRARIO SERALE ENRF017518 IP PER SERV. SOCIALI "MATILDE QUATTRINO" ENRC00250Q I. P. S. COMM. E TURIS. ISTITUTO PROFESSIONALE SERV. COMM. SERALE CLTD01651N I. T. COMMERCIALE SERALE "G. B. HODIERNA" CLRA00850B I. P. AGR. E AMBIENTE "VIRGILIO" CORSOSERALE CLTD09050E I. T. COMMERCIALE "M. RAPISARDI" SERALE CLTF01251L I. T. INDUSTRIALE "S. MOTTURA" SERALE CLRH00950B IP SERV. ALB. E RIST. SERALE 15 CL CLRI010503 I. P. I. ARTIGIANATO CORSO SERALE 16 CL 17 CL 18 CL 19 CL 20 CL 21 CL 7 8 9 Indirizzo CLMM04200B CPIA CALTANISSETTA ED ENNA 1 2 Istituzione scolastica EN EN EN Via Pio La Torre 11, Barrafranca Via Leone XIII, Caltanissetta C. Da S. Croce, Piazza Armerina Via Dittaino 8, Valguarnera Caropepe Contrada Prato, Mussomeli C/Da Prato S. N., Mussomeli Viale Regina Margherita, Caltanissetta Viale Della Regione, 71, Caltanissetta Via Leone XIII, Caltanissetta CLTL00651D I. T. GEOMETRI CORSO SERALE I. T. Via Pitagora, Snc, Gela G. "E. MAJORANA" CLRH00350C I. P. ALBERGHIERO STURZO CORSO Contrada Margi, Gela SERALE CLRI00650B I. P. I. ARTIGIANATO FERMI - SERALE Via Pitagora, S. N. C., Gela CLTD00750T I. T. COMM. E GEOM. CORSO Piazza Carlo Maria Carafa, Mazzarino SERALE Piazza Carlo Maria Carafa, Snc, Mazzarino CLRA009507 I. P. AGR. E AMBIENTE SERALE CLRI007507 I. P. I. ARTIGIANATO CARLO MARIA Via Luigi Einaudi, 1, Riesi CARAFA RIESI SERALE Il territorio del CPIA CL/EN: punti di erogazione e sedi associate Mission 1) Realizzazione di azioni destinate all’istruzione della popolazione adulta. 2) Innalzamento dei livelli di istruzione e/o consolidamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente, di cui alla Raccomandazione del parlamento europeo e del consiglio del 18 dicembre 2006, anche in relazione a quanto previsto dal DM 139/2007 3) Realizzazione delle indicazioni del Consiglio d’Europa (Obiettivi di Europa 2020) in merito al quadro strategico di cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione (Intesa tra Governo, Regioni ed Enti Locali del 20.12.2012; Accordo tra Governo, Regioni ed Enti Locali del 10 luglio 2014 4) Costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente, di cui all’articolo 4 della Legge 28 giugno 2012, n. 92; 5) Contributo alla realizzazione delle “misure prioritarie” delle politiche nazionali per l’apprendimento permanente ed al conseguimento degli “obiettivi specifici” delle reti territoriali, di cui rispettivamente al punto A.5 e al punto B.4 dell’Intesa del 20 dicembre 2012 sull’apprendimento permanente. Vision 1. Favorire il rientro nel sistema formale di istruzione e formazione professionale di gruppi di in età adulta o che abbiano compiuto 16 anni senza avere conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione o che abbiano assolto agli obblighi scolastici di cui al DM n. 139/2007) e di ogni condizione, al fine di ampliare le conoscenze di base e consentire l’acquisizione di specifiche competenze connesse al lavoro o alla vita sociale. 2. Favorire le relazioni con la comunità locale e il territorio 3. Sviluppare relazioni e accordi con la comunità locale, coinvolgendo sia soggetti pubblici sia privati. 4. Sviluppare programmi didattici tenendo conto degli stakeholder. 5. Attivare relazioni con comunità che hanno in carico persone svantaggiate e soggetti in situazione di marginalità. 6. Potenziare i punti di erogazione del servizio sul territorio S CELTE CONSEGUENTI AL LE PREVISIONI DI CUI ALLA LEGGE N . 107/2015 Obiettivi prioritari adottati dalla scuola fra quelli indicati dalla legge n. 107/2015 (comma 7) Obiettivi strategici creare le condizioni per favorire la conclusione degli studi di coloro i quali, per varie ragioni, si trovano ad averli interrotti; contribuire ad elevare il livello di apprendimenti della popolazione adulta, aumentare la capacità di intercettare gli adulti non in possesso di un titolo di studio spendibile in ambito lavorativo; favorire la riqualificazione degli adulti e creare le condizioni per una proficua integrazione dei migranti aventi titolo e degli stranieri in generale nella società italiana mediante interventi di istruzione e di formazione rafforzare la stima di sé contribuendo alla costruzione di un progetto di vita attraverso gli strumenti dell’istruzione e della formazione per favorire la propria realizzazione ed il proprio inserimento nella comunità locale; attivare processi di riflessione e di analisi dei propri bisogni nell’adulto-discente onde favorire la presa di coscienza delle proprie potenzialità nell’ottica della riprogettazione del percorso di vita individuale; potenziare la capacità di progettare ed attuare progetti innovativi anche a livello europeo; potenziare e qualificare i servizi offerti agli studenti (accoglienza, ascolto, orientamento, consulenza); potenziare l’interazione tra formale, informale e non formale anche attraverso la promozione di reti territoriali di servizio con il coinvolgimento di Enti, Istituzioni, Associazioni culturali, di volontariato, datoriali, di prestatori d’opera, ecc.; favorire il recupero e lo sviluppo delle competenze di base, strumentali, culturali e relazionali idonee ad un'attiva partecipazione alla vita sociale con particolare riferimento alle competenze europee di cittadinanza coerentemente con quanto previsto dalla Legge 107/2015, art. 1 comma 5 e dal D.M. n. 851 del 27.10.2015 che ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale, il nostro CPIA perseguirà i seguenti obiettivi: sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali finalizzati all’innovazione; adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati; formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale e del personale amministrativo per l’innovazione digitale nell’amministrazione; potenziamento delle infrastrutture di rete; definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole. Obiettivi organizzativi e pedagogico -didattici conferire all’offerta formativa un’impostazione coerente con i traguardi di apprendimento e di competenze atte si e fissati dalle Linee guida diffuse con D.I. 12.3.2015, recanti riferimenti relativi alle Nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, ai DPR n. 87, 88 e 89 del 2010, nonché con le esigenze del contesto territoriale e con le istanze particolari de ll’utenza in relazione ad esigenze legate all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, al potenziamento delle competenze di base, oltre che al conseguimento di certificazione di competenze linguistiche e/o di avvio verso percorsi finalizzati alla qualifica e/o al diploma; Conferire all’offerta formativa un livello di flessibilità organizzativa e didattica capace di adeguarsi alle caratteristiche dei singoli corsisti e di valorizzarne le competenze in ingresso, comunque acquisite; finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione ; al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana frequentanti scuole del primo e/ o del secondo ciclo operanti nel territorio; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, pe r la valorizzazione del merito; orientare i percorsi formativi, oltre che al potenziamento delle competenze disciplinari e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica, mantenendo centrale lo sforzo finalizzato all’orientamento nello studio, all’inserimento nella vita sociale e lavorativa attraverso scelte oculate di percorsi professionalizzanti adeguati alle aspettative, attitudini e bisogni; prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare proficue interazioni con la popolazione adulta, con le Istituzioni che operano per il loro sviluppo ed inserimento sociale e/o lavorativo e il mondo del lavoro; monitorare gli esiti e la qualità dell’offerta formativa mediante un sistema di indicatori di qualità e di standard capaci di rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni. Strategie operative legate alla prassi educativa e didattica, centrati sull’innovazione adempiere alle procedure previste dalla presa in carico degli adulti secondo quanto previsto dal DPR n. 263/2012, dal DI 12.3.2015 e dal Regolamento della Commissione per la definizione dei patti formativi individuali al fine di garantire a ciascuno pari opportunità formative e di trattamento, oltre che per consentire a ci ascuno, soprattutto i minori, di fruire del diritto allo studio; gestire i processi di insegnamento/apprendimento secondo quanto previsto dal piano di studi personalizzato che riepiloga il curricolo strutturato in UdA che i singoli corsisti sono tenuti a frequentare, avendo cura di avviare procedure di rinegoziazione dei patti formativi qualora si creino le condizioni per il riconoscimento di nuove competenze acquisite dai corsisti; adottare una gestione professionale dell’impegno didattico avendo cura di preparare in anticipo la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazioni dei corsisti e arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile adeguare quanto ipotizzato nelle UdA costituenti il curricolo del percorso a lla situazione del gruppo di livello (ad esempio adeguando lo svolgimento dei diversi momenti della lezione e dell’UdA; scegliendo i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature; adottando le metodologie didattiche alle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative; adeguando la valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate formalmente (diversabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà) ; adottare modalità di rilevazione degli apprendimenti utilizzando esercizi diversificati per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti , oltre che prove di realtà collegate a rubriche valutative appositamente costruite; privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente i corsisti (in quanto adulti) creando situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi che siano contemporaneamente propri e comuni ad ogni altro componente del gruppo di livello (accettazione, autostima, valorizzazione delle proprie competenze, autorealizzazione, appartenenza al gruppo, socializzazione, ecc.). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo, apprendimento collaborativo, problem solving e ricerca, discussione guidata, gioco di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, transfer di conoscenze e abilità , compiti di realtà, ecc.); privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa , adottando forme di giudizio orientativo che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi aspetti da rivedere con attività mirate. Ciò al fine di incoraggiare i corsisti a proseguire con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità. in presenza di risultati di apprendimento poco sodisfacenti e diffusi, riflettere sulle scelte didattiche che non hanno prodotto i risultati attesi onde elevare il valore aggiunto del’intervento didattico consistente in un progresso intenzionale e rilevabile nell’apprendimento e nella partecipazione del corsista; curare l’ambiente di apprendimento con stimoli che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività di ciascuno, facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme; intervenire, in presenza di comportamenti inadeguati e di disturbo , oltre che con l’attivazione delle procedure disciplinari previste nel regolamento che, comunque, hanno fini educativi, e il continuo scambio con le famig lie e i centri di accoglienza di cui sono ospiti alcuni corsisti, è necessario che i docenti che rilevano tali comportamenti con una certa frequenza riflettano sulle modalità di gestione delle relazioni di classe, per rivederle e sperimentare nuovi approcci, anche con il supporto e i suggerimenti dei colleghi che hanno sperimentato strategie educative efficaci per arginare le problematiche segnalate. Ciò in considerazione del fatto che non sempre il ricorso all’autorità sortisce g li effetti sperati che, al contrario, molto spesso, si ottengono con l’autorevolezza (robustezza di metodi e strategie), con l’entusiasmo professionale, con la passione per i processi di insegnamento/apprendimento, con la volontà di rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo delle potenzialità individuali. A questo proposito si rammenta a tutti la necessità di concordare linee educative, regole di comportamento e modalità organizzative della classe unita rie e applicate sistematicamente con coerenza e costanza; a conclusione di ogni lezione, riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi corsisti per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati; privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di ve rifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi, progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….). In questa direzione privilegia re le nuove tecnologie, in particolare la LIM, ove v i siano aule dotate. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Obiettivi di carattere organizzativo -gestionale Curare l’aggiornamento del POF annualmente , facendo riferimento agli esiti dell’anno scolastico precedente al fine di elevare livelli di e fficienza organizzativa e di efficacia didattica; Avviare processi di autoanalisi e di autovalutazione interni, in attesa che anche i CPIA vengano coinvolti nei processi standardizzati previsti dal D.P.R. n. 80/2013 e dalla Direttiva Ministeriale n. 11/2014; Dare attuazione alle previsioni del DI 12.3.2015 per l’avvio dei CPIA, riprese dalla nota MIUR prot. n. 8366 del 11.09.2015, con particolare riferimento a: a. Realizzazione reti di I (Unità amministrativa) e di II livello (Unità didattica), in prospettiva anche di III livello ( Unità formativa); b. Attuazione dei passaggi di consegne e provvedere alla implementazione delle procedure di gestione dell’Istituzione scolastica anche con riferimento alle piattaforme con le è necessario interfacciarsi per dare attuazione ai diversi procedimenti amministrativi avviati dal Dirigente scolastico nella gestione unitaria dell’Istituzione scolastica; c. Avvio delle procedure di informatizzazione dei procedimenti anche al fine di rendere la struttura amministrativa e didattica “diffusa” dell’Istituzione scolastica coordinata a livello centrale e capace di rispondere ai bisogni in ogni punto di erogazione alla medesima maniera per garantire a ciascun fruitore dei servizi scolastici pari opportunità formativa; d. Dotazione della scuola di un sistema di comunicazione istituzionale e di pubblicizzazione degli atti coerente con quanto previsto dalla normativa vigente; Creare le condizioni affinchè ogni punto di erogazione venga messo nelle condizioni di potere operare utilizzando le nuove tecnologie come strumento per potenziare la capacità di attuare una didattica per competenze, adeguare l’azione ai diversi studi di apprendimento e far acquisire competenze digitali agli studenti; Creare le condizioni per una piena funzionalità della Rete Territoriale di Servizio che abbia come scopo l’implementazione della fil iera dell’istruzione e della formazione; Adottare modalità e strumenti (anche con riferimento alla formazione del personale) capaci di favorire lo sviluppo di competenze in ambito pedagogico -didattico dei docenti (costruzione del curricolo in UdA; didattic a per competenze; Verifica e valutazione degli apprendimenti e delle competenze; metodologie didattiche; elaborazione e gestione degli strumenti di gestione del curricolo come PSP, patti, UdA, certificazione delle competenze, ecc.; collegamento tra I e II livello; ecc.) e in ambito amministrativo, organizzativo e dell’accoglienza del personale ata (piattaforma digitale, sito web, procedure informatizzate dei procedimenti, trasparenza degli atti amministrativi, attività negoziale, contatti con utenti e stake holders, ecc.). Finalità della legge n. 107/2015e compiti della scuola (commi 1-4) Come già precisato in premessa, il CPIA opera come Rete Territoriale di Servizio in coerenza con le previsioni del DPR n. 275/1999, attuativo dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, per ciò che concerne l’autonomia organizzativa, didattica e di ricerca, sperimentazione e sviluppo. La normativa relativa al riordino del sistema di istruzione degli adulti si regge, infatti, sui pilastri delineati dal regolamento per l’autonomia scolastica per ciò che riguarda i principi di flessibilità organizzativa e didattica, personalizzazione dei percorsi di istruzione e formazione in funzione delle caratteristiche dei discenti, l’attuazione di misure di sistema legati all’innovazione che si fondano su ricerca, sperimentazione e sviluppo. Il CPIA, pertanto, è impegnato nello sforzo di rendere i propri processi (organizzativi, didattici e di gestione) improntati a criteri di flessibilità che consentono di rendere fruibili le opportunità di istruzione e formazione che la normativa mette a disposizione della popolazione adulta interessata allo sviluppo del proprio percorso di vita legato all’istruzione ed alla formazione come premessa per il proficuo inserimento nel mondo del lavoro. Ciò presuppone la necessità di conseguire il maggior livello possibile di efficienza organizzativa e di efficacia didattica che coinvolge non solo l’Istituzione scolastica, ma l’intera rete territoriale di servizi. Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno (comma 5) In riferimento al fabbisogno di organico occorre fare delle precisazioni che rendono chiaro il contesto in cui si inserisce la richiesta di organico. Ciò riguarda la tempistica delle iscrizioni in relazione alla richiesta di organico , al regime di proroga di accoglimento delle iscrizioni, alle peculiarità dell’utenza ed ai suoi variegati bisogni formativi, oltre che a dati di carattere strutturale come punti di erogazione del servizio e sedi collegate. La descrizione del fabbisogno di organico viene, quindi, preceduta da un’analisi di tali aspetti. Tempistica iscrizioni: o “Le iscrizioni possono essere regolarizzate entro il 31 maggio 2016 e comunque non oltre il 15 ottobre 2016”; o conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente e tenendo conto dei peculiari bisogni che caratterizzano la popolazione adulta, gli Organi Collegiali di questa Istituzione Scolastica hanno deliberato di accogliere le istanze di iscrizione anche oltre tale termine, sebbene per queste ultime il loro accoglimento sia subordinato alla presenza di organico sufficiente per l’attivazione dei percorsi richiesti; Tipologia di utenti con particolari bisogni di istruzione e formazione: o Sedicenni che non hanno conseguito il titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione e che non frequentano i corsi ordinari o Quindicenni minori stranieri non accompagnati o Quindicenni italiani destinatari di provvedimenti giudiziari o Adulti stranieri che arrivano in Italia in diversi momenti dell’anno o Adulti italiani con bisogno di inserirsi nei percorsi di istruzione per finalità riguardanti il recupero di abilità di base, il conseguimento di titoli di studio per transitare verso percorsi qualificanti che consentono loro di entrare/rientrare nel mondo del lavoro; Regime di proroga delle iscrizioni diventa indispensabile per evitare irrigidimenti che comprometterebbero la capacità del CPIA di dare risposte ai bisogni formativi dell’utenza, in particolare: o il regime della proroga vale, in particolar modo, per i sedicenni che non hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione e per i migranti, in considerazione del fatto che il loro arrivo in Italia può avvenire in più momenti dell’anno scolastico. o Anche per loro, tuttavia, come per tutti coloro che si iscrivono in ritardo, sebbene i cosi vengano erogati in più cicli all’interno del medesimo anno scolastico, l’inserimento nei corsi rimane vincolato alla condizione che vi siano corsi attivati e che l’organico sia sufficiente ad accoglierli; Modalità di erogazione del servizio: o In particolare per ciò che riguarda i migranti, ove la richiesta dovesse essere significativa (soprattutto in presenza di minori stranieri non accompagnati, soggetti all’obbligo scolastico) e la sede di accoglienza lontana da punti di erogazione del CPIA ma dotata di adeguati mezzi tecnologici, le attività potranno essere realizzate (previa autorizzazione del Direttore Generale dell’U.S.R. per la Sicilia) ricorrendo alla attivazione di “aule agorà”. Si tratta di “attività sincrone (conferenza online video) fra docente presente nelle sedi (associate e/o operative) dei CPIA e gruppi di livello presenti nelle aule a distanza, denominate AGORA (Ambiente interattivo per la Gestione dell'Offerta formativa Rivolta agli Adulti) individuate all'uopo nell'ambito di specifici accordi con Università e/o enti locali e/o altri soggetti pubblici e privati” (D.I. 12.3.2015); Minori stranieri non accompagnati: o Nell’ambito della popolazione migrante è da segnalare la presenza di minori stranieri non accompagnati dell’età di almeno 15 anni che, ai sensi della legge 40/1998, sono soggetti all’obbligo scolastico e quindi tenuti ad iscriversi ai corsi di istruzione idonei per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, così come previsto dal D.M. n. 139/2007. Obbligo richiamato dall’art. 2, comma 4, lettera d) del DPR 175/2011 (Regolamento concernente la disciplina dell'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato, a norma dell'articolo 4-bis, comma 2, del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286). In virtù di quanto detto, questo CPIA ha deliberato di dare precedenza, nella fase di accettazione delle iscrizioni e di ammissione ai percorsi, ai sedicenni che non hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione ed ai minori stranieri non accompagnati. La situazione delle iscrizioni, per le diverse motivazioni (tra esse le principali che sono state sopra evidenziate), non consente una previsione puntuale con molto anticipo ma viene determinandosi nel corso dell’anno e comporta la riorganizzazione continua dei diversi percorsi di istruzione ordinaria che il CPIA eroga. Questi, infatti, hanno una periodicità che non sempre coincide con l’anno scolastico ordinario perché la durata e la periodicità dei percorsi è la seguente: Sigla percorso Descrizione percorso Durata in ore Cicli per a.s. Alfabetizzazione linguistica per stranieri per l’acquisizione di 200 ore 3 competenze nella lingua italiana di livello A2 del QCER Percorso propedeutico al primo ciclo di istruzione P 200 ore 3 Primo periodo didattico finalizzato al conseguimento del titolo 1P 400 2 conclusivo del primo ciclo di istruzione Secondo periodo didattico finalizzato ad assolvere l’obbligo di istruzione previsto dal DM 139/2007, corrispondente alle 2P 825 1 discipline di base del biennio di istruzione del II ciclo di Istituti tecnici e professionali In relazione a quanto sopra, i dati riepilogati si riferiscono alla previsione di funzionamento dei percorsi per l’anno scolastico 2016/2017 e per ciò vengono evidenziati i dati relativi alla dinamica delle iscrizioni negli ultimi tre anni, mettendo in evidenza, per l’anno in corso, la struttura delle iscrizioni per singolo punto di erogazione, considerato che l’organico continua ad essere incardinato ai codici meccanografici che li individuano. Tutto ciò facendo riferimento alla previsione della normativa che risulta essere la seguente: A2 O.M. 455/97 art.4 - l’organico da assegnare al CPIA: o è da considerare “organico funzionale”; o viene assegnato dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale tenendo conto della “presentazione del piano di previsione” relativo all’anno successivo; o è costituito da una configurazione di base formata da: tre docenti di scuola elementare; due docenti di scuola media classe 43/A (italiano, storia ed educazione civica, geografia); un docente di scuola media classe 59/A (scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali); un docente di scuola media classe 45/A (lingua straniera); un docente di scuola media classe 33/A (educazione tecnica); o “In presenza di flussi di utenza superiori a quelli indicati all'art. 1, il Provveditore assegna quote di ulteriore organico di base”. Tali disposizioni, sebbene con delle precisazioni inerenti l’anno scolastico in cui sono entrate in vigore, vengono ribadite dal DPR del 25 ottobre 2007 art.9 c.4, dalla nota MIUR prot. n. 6753 del 27/0212015 di trasmissione del D.I. sugli organici per il corrente anno scolastico, in applicazione dell’art. 9 del DPR n. 263/2012. In riferimento all’organico attualmente assegnato al nostro CPIA di Caltanissetta ed Enna per l’anno scolastico 2015/2016 si deve evidenziare una difformità che ha reso difficoltosa la regolare erogazione del servizio in alcune sedi. In particolare ci si riferisce a: 1. Non assegnazione di collaboratore scolastico e di assistente amministrativo per la sede amministrativa del CPIA; 2. Impossibilità di nominare un supplente per un assistente amministrativo assente per l’intero anno scolastico in una sede associata con impossibilità di attivare un punto di riferimento per l’accoglienza, le informazioni e la collaborazione per la gestione amministrativa del punto di erogazione del servizio; 3. mancata assegnazione del personale docente nella sede del punto di erogazione del servizio di Agira che non è stato possibile sanare in corso di anno scolastico. Fatto che ha comportato l’impossibilità di accogliere iscrizioni per la difficoltà di attivare nuovi corsi per mancanza di docenti. Sarà necessario, infatti, per il prossimo anno scolastico il ripristino dell’assegnazione di organico di personale docente già in carico al punto di erogazione di Agira sino all’anno scolastico 2014/2015. Inoltre, è da evidenziare come in alcuni casi il dato relativo agli alunni scrutinati non risulta essere corrispondente agli effettivi iscritti e quindi all’effettiva erogazione del servizio in quanto la particolare tipologia di utenti può comportare un loro ritiro e/o un loro trasferimento a causa di: 1. Lavoro dei corsisti adulti 2. Trasferimento di migranti da un centro di accoglienza ad un altro 3. Trasferimento di detenuti da una sede ad un’altra Iscrizioni nell’ultimo triennio a.s. 2013/2014 a.s. 2014/2015 a.s. 2015/2016 612 (Progetto assistito) PUNTO DI EROGAZIONE Caltanissetta Gela Mussomeli Riesi Enna Piazza Armerina Nicosia Agira TOTALE 713 1904 (Nota USR Sicilia N.2374 del 17/2/2015 - Allegato A/ 2) TOTALE ISCRITTI a.s. 2015_16 743 301 44 111 294 204 103 104 1904 (sino al 28.04.2016) A2 + P 1p + 2p 606 216 44 28 228 118 20 68 137 85 83 66 86 83 36 Verifica Totale 743 301 44 111 294 204 103 104 1400 497 1904 Per quanto riguarda l’organico di potenziamento, tenendo conto delle esigenze rilevate nel corso della prima parte di anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha ritenuto di puntare sul potenziamento della dotazione di organico di primaria per ampliare l’offerta formativa di alfabetizzazione linguistica per migranti, oltre che per rendere attuabili percorsi propedeutici al primo periodo per adulti con carenze nelle abilità di base e che chiedono di essere ammessi ai percorsi del primo periodo. La previsione viene riepilogata nel prospetto seguente: Organico potenziato - Fase C) legge 107/2015 Codice meccanografico Classe di concorso CLMM04200B CLMM04200B CLMM04200B CLMM04200B CLMM04200B CLMM04200B CLMM04200B EEEE - Alfabetizzazione per stranieri EEEE - Alfabetizzazione per stranieri EEEE - Alfabetizzazione per stranieri A043 A346 AD03 AD01 Pertanto, sulla base dei punti di erogazione del servizio, delle sedi, dei livelli attivati, degli iscritti e dei patti formativi stipulati, la necessità di organico viene riepilogata nelle tabelle seguenti: Organico di diritto primaria 2015/2016 scuola Ipotesi per Organico scuola Totale proposta docenti di primaria 2016/2017 alfabetizzazione (scuola primaria) 19 + 3 di potenziamento = 23 docenti di diritto di 22 docenti alfabetizzazione; 3 docenti 27 docenti previsti nel PTOF; 1 docente per la sostituzione del vicario. Ipotesi Organico docenti Primo livello I e II periodo didattico (Secondaria di I grado) L’organico attualmente assegnato al CPIA risulta essere il seguente: A033 A059 A245 A345 A346 A043 AD01 AD03 Totale 6 4ore 6 4ore 4 4ore 2 4 ore 1 12+1 9ore 1 1 34 25 ore NB: In giallo viene indicato l’organico di potenziamento assegnato per l’a.s. 2015/2016 Sulla base dei punti di erogazione del servizio, delle sedi, livelli attivati e sul numero dei patti formativi stipulati, per quanto riguarda il primo livello (I e II periodo didattico), tenendo anche conto dell’assegnazione di organico di docenti da ripristinare nel punto di erogazione di Agira, l’ipotesi di organico corrisponde a 43 docenti, strutturati come segue: A033 A059 A245 A345 A346 A043 AD01 AD03 Organico attuale 30 6 6 4 2 12 Organico di potenziamento 1 1 1 1 4 Attualmente assegnato Organico di potenziamento che si ritiene 1 1 1 1 4 necessario Organico da ripristinare per il p.e.s. di 1 1 1 2 5 Agira Organico che si ritiene debba essere 1 1 2 4 richiesto in aggiunta Ore in aggiunta che sarà necessario richiedere per consentire l’erogazione 4 ore del servizio nella sede carceraria di Gela (*) per l’insegnamento di francese 6+4 43 + TOTALE ORGANICO 7 9 4 17 ore 4 ore Organico docenti Primo Ipotesi Organico docenti Primo livello I e II Totale Ipotesi docenti di I livello livello I e II periodo didattico periodo didattico (secondaria di I grado) (Scuola Secondaria di I grado). (scuola secondaria di I 2016/2017 grado) 2015/2016 39 docenti di diritto di scuola secondaria di 30 docenti + 4 di I grado; 4 docenti previsti nel PTOF: un 43 docenti + 4 ore di Francese potenziamento docente di lingua Inglese (345/A); un per la sede carceraria di Gela docente di Matematica (59/A) e due di Lettere (A033). Inoltre, 4 ore di Francese per la sede carceraria di Gela. Tabella riassuntiva organico 2016/2017: Organico potenziamento Classi di concorso 43/A Italiano-Storia Geografia 245/A Francese 345/A Inglese 59 /A Matematica -Scienze 33/A Tecnologia Scuola Primaria Totale Totale complessivo docenti Unità di personale 17 6 + 4 ore 4 9 1 1 1 1 7 0 23 3 + 1 docente per la sostituzione del vicario. 66 + 4 ore 7+1 74 + 4 ore Organico personale DOCENTE CPIA CL-EN Assegnazione a.s. 2015/2016 ipotesi per l’a.s. 2016/2017 (Organico funzionale attuale e “piano di previsione” relativo all’anno successivo, illustrato per singoli punti di erogazione) Pr. CL Codice CLCT700005 prov Codice incia CL CLCT701001 Denominazione C.T.E.D.A. CALTANISSETTA Denominazione C.T.E.D.A. GELA Sede Punto di Erogazione Classe di concorso Cattedra /ore Caltanissetta A033 A059 A245 A043 A043 EEEE - Casa circondariale di Caltanissetta EEEE - Istituto Penale per minorenni di Caltanissetta EEEE - Casa di reclusione - San Cataldo EEEE - Alfabetizzazione per stranieri EEEE - Alfabetizzazione per stranieri EEEE - Alfabetizzazione per stranieri C C C C C C C C C C C SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso gela A033 A059 A245 A043 A043 A245 - Casa circondariale di Gela EEEE + Casa circondariale di Gela prov Codice incia Denominazione SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso CL C.T.E.D.A. MUSSOMELI mussomeli EEEE EEEE CLCT70200R A.s. 2015/2016 C C C C C 4 C C C Nr. Primaria A.s. 2016/2017 Nr. Nr. Secondaria Primaria 5C + 1CA059 + 1C-A345 5C 6C Nr. Secondaria 6C+2C 5C + 4 ore 5C + 4 ore 1C 1C 2C 2C prov Codice incia CL CLCT70300L Denominazione C.T.E.D.A. RIESI SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso riesi A033 A059 A245 A043 A043 EEEE C C C C C C TOTALE PARZIALE CL prov Codice incia EN ENCT70000D prov Codice incia EN ENCT702005 prov Codice incia EN ENCT701009 Denominazione C.T.E.D.A. ENNA Denominazione C.T.E.D.A. PIAZZA ARMERINA Denominazione C.T.E.D.A. AGIRA SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso enna A033 A059 A245 A043 A043 EEEE - Casa circondariale di enna EEEE - Casa circondariale di enna EEEE - Casa circondariale di enna EEEE - Casa circondariale di enna EEEE - Alfabetizzazione per stranieri SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso piazza armerina A033 A059 A345 A043 A043 EEEE - Casa circondariale di Piazza Armerina EEEE - Casa circondariale di Piazza Armerina SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso agira A033 5C 1C 10C C C C C C C C C C C C C C C C C C 4 5C 1C 15C + 4 ore 12C 5C + 2C-A345 5C 5C + 2 EE + 1EE per sostituzio ne DS 5C 5C 2C 17C + 4ore 5C 2C 5C* A059 A345 A043 A043 EEEE - Alfabetizzazione per stranieri prov Codice incia EN Denominazione ENCT703001 C.T.E.D.A. NICOSIA SEDE PUNTO DI EROGAZIONE Classe di concorso nicosia A033 A059 A345 A043 A043 EEEE 4 4 9 0 C C C C C C C TOTALE PARZIALE EN 21 ore complessiv amente 1C 1C 5C 1C 9C 5C 1C 15C + 21 ore TOTALE COMPLESSIVO CPIA 12C 24C 22C* 39 + 4ORE *= Cattedre in organico nel CPIA erroneamente non assegnate al punto di erogazione di Agira nell'a.s. 2015/2016 e delle quali si richiede il ripristino CL/EN prov Codice incia CLMM04200 B Denominazione CPIA CALTANISSETTA/E NNA SEDE PUNTO DI EROGAZIONE caltanissetta enna Classe di concorso EEEE EEEE EEEE A043 A346 AD03 AD01 TOTALE ORGANICO DI POTENZIAMENTO C C C C C C C TOTALE ORGANICO COMPLESSIVO CPIA 3C 3C 4C= A059 + A245 + A345 + A043 4C 3C 27C 4C 43C + 4 ORE Fabbisogno di organico di personale ATA (comma 14) Facendo riferimento alla configurazione del CPIA di Caltanissetta ed Enna in riferimento ai punti di erogazione attivi e delle sedi collegate in cui, storicamente, sono stati attivati percorsi di istruzione per adulti, il fabbisogno di personale ata risulta essere legato ai seguenti aspetti: 1. Configurazione del CPIA con punti di erogazione e sedi collegate 2. Necessità di sostituire assistenti amministrativi assenti per lungo periodo (come attualmente si sta verificando in uno dei punti di erogazione del servizio) 3. Necessità di avere assegnati, per la sede amministrativa, un assistente amministrativo ed un collaboratore scolastico in modo da supportare le esigenze di funzionamento della sede amministrativa indipendentemente dalle sedi di erogazione del servizio Il prospetto di ipotesi di fabbisogno, stante la situazione attuale e le esigenze sopra specificate, vengono riepilogate nel prospetto seguente: Sede Caltanissetta 1 Caltanissetta Punti di erogazione Sede Amministrativa I.C. “Plesso “Rosso Di San Secondo”, via Fra’ Giarratana 2 Gela I.C. “San Francesco” 3 Mussomeli I.C. “L. Da Vinci” 4 5 6 7 8 Riesi Enna Agira Nicosia Piazza Armerina I.C. “G. Carducci” I.C. “De Amicis” I.C. “G. Giusti Sinopoli” I.C. “D. Alighieri” S.M.S. “RoncalliCascino” Sedi collegate Plesso “San Giusto”, viale R. Margherita n. 26 Casa Circondariale di Caltanissetta Istituto Penale Minorile di Caltanissetta Casa di Reclusione di San Cataldo Casa Circondariale di Gela Plesso “Paolo Emiliano Giudici”, via Niscemi, Gela Plesso “G. Verga”, viale Mario Gori, Niscemi Plesso “L. Da Vinci”, via C. Marchesi, Mussomeli Plesso “G. Carducci”, via Malagodi, Riesi Plesso “IC Mazzarino”, via Sicilia, Mazzarino Casa Circondariale di Enna Plesso “Garibaldi”, via Duca D’Aosta, Enna Plesso “De Amicis”, via Libertà, Enna Plesso “V. De Simone”, Via Crema, n. 96 Villarosa Plesso “G. Giusti Sinopoli”, Piazza Europa Sede di Catenanuova, via Siracusa Sede di Centuripe, via Salso Sede di Regalbuto, Plesso “G. F. Ingrassia” Ass.Amm. 1 Coll.Scol. 1 1 2 1 2 1 1 1 2 1 3 1 3 Plesso “D. Alighieri”, via Umberto I 1 2 Casa Circondariale di Piazza Armerina Plesso “Cascino”, via La Marca I.C. “Cordova”, via Papa Giovanni XXIII, Aidone I.C., via S. Elena snc, Valguarnera I.C. “Europa”, via Toscana snc, Barrafranca TOTALE 1 4 9 20 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (comma 6) 31 In riferimento ai fabbisogni di attrezzature e di materiali il CPIA è impegnato nelle procedure di passaggio di consegne tra le sedi degli ex CTP cessati al 31.08.2015 ed il CPIA di nuova istituzione (D.A. Regione Sicilia n. 1041/2015). La nota del Direttore USR per la Sicilia del 6 luglio 2015 relativa a “Istituzione dei Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti (C.P.I.A.) e cessazione dei Centri Territoriali Permanenti (C.T.P.) - Istruzioni Amministrativo Contabili” ha riepilogato quanto previsto dal D.P.R. n. 263/2012, dal D.I. n. 189 del 24.03.2015 e dal D.A. n. 895/2001. Al riguardo le Istituzioni scolastiche sede degli ex CTP sono state invitate a predisporre appositi verbali per il passaggio di consegne che prevede sia beni finanziari che strumentali, con riferimento anche all’elenco dei beni acquisiti dai rispettivi Istituti mediante progetti finanziati per l’acquisizione di beni strumentali ed attrezzature destinati all’Educazione degli Adulti (vedi Nota del Dirigente dell’U.S.R. per la Sicilia, prot. n. 5197 del 18.03.2016 relativa a “Ricognizione beni ex CTP per trasferimento CPIA. Riscontro nota prot. n. 2372 del 30.12.2015” che si allega, benchè già inviata, via e-mail, alla S.V. in via informale per favorire gli adempimenti previsti). Tale adempimento, pur costituendo un obbligo per il Dirigente Scolastico, costituisce un momento importante in quanto consente alla scuola di acquisire strumenti (finanziari e tecnologico) necessari per l’attività amministrativa e didattica. Da un punto di vista istituzionale l’avvio della nuova istituzione scolastica comporta la necessità di dare seguito a quanto previsto dalle norme legislative in materia di inventario e passaggio delle consegne tra consegnatari (tra le altre, D.A. n. 895/2001; DPR n. 263/2012, art. 1, comma2; D.A. n. 1041 del 26.2.2015; DPR n. 157 del 2.3.1998; D.P.R. n. 254 del 4.9.2002), nonché dalle conseguenti indicazioni ministeriali (MIUR, MEF, quali, ad esempio, Circolare n. 7 del 1.4.2015 dell’Assessorato all’Istruzione ed alla Formazione professionale della Regione Sicilia; Circolare MOIUR prot. n. 8910 del 1.12.2011; Circolare MIUR prot. n. 2233 del 2.4.2012; Circolare n. 15 RGS del MEF, prot. n. 29146 del 12.4.2012; nota del D.G. U.S.R. per la Sicilia del 6.7.2015) in merito alle operazioni amministrative e contabili a carico delle Istituzioni scolastiche soggette a provvedimenti di dimensionamento. Tale adempimento risulta necessario anche per la predisposizione della richiesta di finanziamento nell’ambito dei nuovi PON FESR destinati ai CPIA in quanto evita alla scuola di attrezzature già nella disponibilità della scuola perché oggetto di passaggi di consegne. Sempre legato all’avvio della operatività del CPIA risulta l’assegnazione dei locali da parte dei Comuni ai sensi dell’art. 3 della Legge n. 23/1996. Il CPIA, infatti, viene incluso tra le scuole autonome statali del primo ciclo e la competenza dell’assegnazione delle risorse per il funzionamento risulta essere in carico ai Comuni. A tale riguardo sono stati avviati contatti con tutti i Comuni, anche fornendo bozze di verbali per l’assegnazione dei locali che, provvisoriamente, corrispondono a quelli già in uso da parte delle scuole sede degli ex CTP cessati e che non comportano ulteriori incombenze per gli Enti locali interessati. Comportano il solo adempimento legato alla formalizzazione dell’assegnazione (in via esclusiva o in condivisione) che risulta, altresì, necessaria per la regolarizzazione delle procedure di gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs n. 81/2008). L’assegnazione dei locali risulta necessari per avviare le procedure di redazione di DVR e piano di gestione delle emergenze (per i locali assegnati in via esclusiva al CPIA), oppure per redigere un verbale di coordinamento per la scurezza tra R.S.P.P. (nel caso di locali assegnati in condivisione). A tale riguardo, sebbene sia stato definito l’organigramma per la gestione della sicurezza, non è stato possibile procedere con gli ulteriori adempimenti per mancanza di assegnazione dei locali. Scelte di gestione e di organizzazione (comma 14) La complessità organizzativa del CPIA comporta la necessità di definire forme organizzative che consentano di ottenere i seguenti esiti: 1. Coordinamento tra i diversi punti di erogazione del servizio e tra questi e la sede amministrativa 2. Coordinamento degli aspetti pedagogico-didattici 3. Cura dei rapporti con Enti Locali, Centri di accoglienza, servizi sociali, partner vari 32 4. Monitoraggio per raccolta dati sul funzionamento finalizzati all’autovalutazione per la definizione di un piano di miglioramento 5. Coinvolgimento del personale nei processi decisionali attraverso una leadership diffusa 6. Valorizzazione esperienze provenienti dai diversi CTP per la loro diffusione all’intero CPIA 7. Coordinamento e attuazione normativa su Privacy, sicurezza, ecc. A tale proposito, è stato definito un organigramma che, con riferimento alle nomine viene compreso tra gli allegat, mentre per la sua struttura viene riportato a seguire. La sua struttura e composizione sarà oggetto di verifica dell’efficacia e di eventuale modifica e/o integrazione. Organigramma CPIA CL-EN Dirigente Scolastico _______________________ Direttore ss.gg.aa. _______________________ Collaboratori del Dirigente Scolastico 1. ______________________; 2. _______________________________ STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI DEL D.S. Collaboratore del D.S. con funzioni di sostituzione del D.S. in caso di assenza, coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Enna (I.C. “De Amicis”) e coordinatrice del settore “Primaria” (alfabetizzazione linguistica e culturale) Collaboratore del D.S., coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Caltanissetta (Plesso “San Giusto” dell’I.C. “V. Vneto” e “Rosso di San Secondo” dell’I.C. “Lombardo Radice”) e coordinatore del settore “Secondaria di I grado” (primo e secondo periodo del I livello) RESPONSABILI DI PUNTI DI EROGAZIONE PRESSO SEDI ASSOCIATE Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Agira Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Nicosia Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Piazza Armerina Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Gela Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Mussomeli Coordinatore responsabile del Punto di erogazione di Riesi COORDINATORI DI GRUPPI DI LAVORO (4) Coordinatore del G.L.I. e del Piano Annuale per l’inclusività Componenti del G.L.I. e del Piano Annuale per l’inclusione RESPONSABILI DI SEDE DEI CORSI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Mazzarino Sutera Niscemi Catenanuova, Centuripe, Regalbuto Villarosa Aidone, Vaguarnera, Barrafranca Leonforte Casa circondariale di Enna Casa circondariale di Piazza Armerina 33 10 11 12 13 Casa circondariale di Caltanissetta Casa circondariale di Gela Istituto di Pena per Minori Casa circondariale di San Cataldo n. FUNZIONI STRUMENTALI Adeguamento e gestione del POF; Coordinamento delle attività funzionali alla realizzazione del Piano dell'Offerta; supporto ai docenti; piano di formazione e aggiornamento. Servizi di accoglienza e di orientamento per favorire l’integrazione degli allievi nel contesto scuola e per la prosecuzione dei percorsi di istruzione e formazione; Piano Annuale di inclusione a favore dei corsisti diversamente abili e/o con Bisogni educativi speciali Coordinamento Rete Amministrativa e servizi erogati presso sedi associate e sedi di erogazione del servizio Coordinamento Rete Didattica e rapporti con Istituti del II ciclo Coordinamento Rete per l’Ampliamento dell’Offerta Formativa; relazioni con l’esterno e con l’utenza (Istituzioni, Enti locali, Associazioni, Comunità, corsisti, ecc.); rapporti con il territorio; progetti, accordi di rete e convenzioni Monitoraggio erogazione del servizio, autoanalisi ed autovalutazione di Istituto e relativi Piani di miglioramento - Valutazione degli apprendimenti e certificazione delle competenze degli allievi. T.I.C. e supporto ai docenti; gestione e aggiornamento del sito web dell'istituto. 1 2 3 4 5 6 7 REFERENTI SPECIFICI DI SETTORE Alfabetizzazione linguistica Alfabetizzazione culturale Sedi Carcerarie 1° Periodo 2° Periodo 1 2 3 3 4 CONSIGLIO DI ISTITUTO ED INCARICHI DEI COMPONENTI Nr. 1 2 3 Cognome/Nome Sedita Maria Luisa Bevilacqua Giovanni Miccichè Elena Ruolo Commissario ad acta Dirigente Scolastico Direttore ss.gg.aa. 34 Composizione dei Consigli di classe (D.P.R. n. 263/2012; D. I. 12.03.2015; Accordo di rete didattica): Il consiglio di classe è composto dai docenti del gruppo di livello (1° o 2° periodo; Alfabetizzazione linguistica o A. culturale) di cui all’ art. 5, comma 1, lettera d), e da tre studenti, eletti dal relativo gruppo. 1° e 2° Periodo didattico Punto di erogazione Enna, Villarosa Sezione 1°P 1°P 1°P 1°P E Agira, Catenanuova, Centuripe, Regalbuto Gela, Niscemi Caltanissetta, San Cataldo Riesi, Mazzarino Italiano, Storia, Geografia, Ed. Civica LS2 Matematica e Scienze Alfabetizzazione Tecnologia Alfabetizzazione linguistica e culturale Iscritti Sede Villarosa Enna, Garibaldi Casa Circ. Prot. Casa Circ. Com. Casa Circ Enna, De Amicis Casa Circ Casa Circ Casa Circ 1°P A2 Regalbuto Regalbuto 1°P 1°P 1°P A2 A2 1°P Gela Casa Circ.-Gela Niscemi 1°P 1°P 2°P A2 1°P 1°P 1°P A2 A2 Gela Casa Circ.-Gela Casa Circ. – CL I Padiglione Casa Circ. – CL II Padiglione CL-Rosso S.S. CL - IPM Mazzarino Mazzarino Riesi Mussomeli Freq. Patti formativi Corsi attivi Mussomeli, Sutera Piazza Armerina, Aidone, Barrafranca, Valguarnera Nicosia, Leonforte, A2 1A 1B 1C 1D A2 A2 1°P 1°P 2°P 1°P N.B.: In grassetto vengono indicati i docenti coordinatori. Sutera CasaCircondariale Roncalli-Cascino Aidone Valguarnera Roncalli-Cascino CasaCircondariale Nicosia Leonforte Nicosia Leonforte Leonforte Componenti della Commissione plenaria di cui all’art. 5, comma 2 del DPR n. 263/2012 (ammissione al periodo didattico a cui l'allievo chiede di accedere, attestazione dei crediti, definizione del Patto Formativo Individuale, predisposizione delle misure di sistema) e delle sezioni funzionali integrate. La commissione plenaria è formata da: • un docente per punto di erogazione (per ciascuna sede individuata con codice meccanografico specifico) e per sede carceraria. • I docenti designati dei punti di erogazione di secondo livello I docenti dei punti di erogazione di primo livello e delle sedi carcerarie sono scelti tra i componenti di ogni sottocommissione e sono nominati dal dirigente del CPIA Punti di erogazione Punto di erogazione Sede carceraria Enna Agira Gela Caltanissetta Plesso “Rosso di San Secondo” – I.C. “Lombardo Radice” Caltanissetta Plesso “San Giusto” – I.C. “V. Veneto” Casa circondariale Caltanissetta Casa circondariale San Cataldo Istituto di Pena per Minori Riesi Mussomeli Piazza Armerina Nicosia NB: Considerato che i corsi nelle diverse sedi di erogazione possono cambiare nel corso dell’anno, si fa riferimento ai docenti dei Punti di erogazione (sede degli ex CTP) come referenti nell’ambito della Commissione per la definizione dei patti formativi individuali Composizione delle sezioni funzionali/sottocommissioni (identificazione e valutazione dei crediti, predisposizione delle proposte di Patti Formativi Individuali, presentazione alla Commissione mediante il dossier dell’allievo), costituite come segue: “Le sezioni funzionali/sottocommissioni dei punti di erogazione di primo livello sono così formate: i docenti componenti della commissione afferenti al percorso del punto di erogazione integrati con docenti per ciascuna delle classi di concorso 43A, 59A, 45A e 33A”. 59A 33A Alfabetizzazione Sede 43A 45A Enna, Villarosa Agira, Catenanuova, Centuripe, Regalbuto Gela, Niscemi Caltanissetta, San Cataldo Riesi, Mazzarino Mussomeli, Sutera Piazza Armerina, Aidone, Barrafranca, Valguarnera Nicosia, Leonforte, 37 Le sezioni funzionali/sottocommissioni delle sedi carcerarie sono formate dai docenti che prestano servizio in tali sedi (comprendendo componenti della commissione e gli altri docenti). Sede Asse linguaggi Asse storicosociale Asse matematico Asse Scientificotecnologico Alfabetizzazione Casa Circondariale Enna Casa Circondariale Gela Casa Circondariale Caltanissetta Istituto di Pena per Minori Casa Circondariale San Cataldo Casa Circondariale Piazza Armerina Le sezioni funzionali/sottocommissioni delle sedi staccate dei punti di erogazione sono formate dai docenti che prestano servizio in tali sedi coordinati dal Dirigente Scolastico Sede Asse linguaggi Asse storicosociale Asse matematico Asse Scientificotecnologico Alfabetizzazione Villarosa Catenanuova, Centuripe, Regalbuto Niscemi Mazzarino Sutera Aidone, Barrafranca, Valguarnera Leonforte 38 Componenti della Commissione plenaria di cui all’art. 5, comma 2 del DPR n. 263/2012 (ammissione al periodo didattico a cui l'allievo chiede di accedere, attestazione dei crediti, definizione del Patto Formativo Individuale, predisposizione delle misure di sistema). La commissione plenaria è formata da: • un docente per punto di erogazione (per ciascuna sede individuata con codice meccanografico specifico) e per sede carceraria. • I docenti designati dei punti di erogazione di secondo livello funzionanti Docente Settore I LIVELLO Docente 1 2 3 8 9 10 4 5 6 7 11 12 13 14 15 Docente II LIVELLO Scuola di appartenenza Docente 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 Settore Scuola di appartenenza 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO IL C.P.I.A. Nr. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Cognome/Nome PERSONALE DOCENTE Materia di Insegnamento Sede/i 39 14 15 16 17 PERSONALE ATA Nr. Cognome/Nome Ruolo Sede/i 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 ALTRI INCARICHI 1 2 3 4 5 6 7 8 SUBCONSEGNATARI (NOMINE A CURA DEL DSGA) Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Caltanissetta Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Enna Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Agira Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Nicosia Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Piazza Armerina Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Gela Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Mussomeli Responsabile sussidi didattici del Punto di erogazione di Riesi DIPARTIMENTI PER ASSI CULTURALI E LIVELLI - STRUTTURA E COMPOSIZIONE NOME Asse linguaggi Asse storicosociale Asse matematico Asse Scientificotecnologico Italiano, Inglese Geografia, Storia Matematica Scienze A_Linguistica e Naturali e A_culturale Sperimentali; Tecnologia DIPARTIMENTO DISCIPLINE O AMBITI Alfabetizzazione Docenti 40 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI (Articolo 11 del Testo Unico di cui al Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, così come modificato dal comma 129 dell’art. 1, della Legge n. 107 del 13 luglio 2015). Si precisa che la composizione si riferisce alla configurazione avente competenza nella valutazione dei docenti a conclusione del periodo di formazione e di prova ai fini del parere sul superamento (indicati in grassetto). NR. 1 2 3 COMPONENTE RUOLO Presidente Componente Effettivo Componente Effettivo Componente Effettivo 4 Componente Effettivo 5 Dirigente Scolastico Docenti designati dal 1° Periodo Collegio dei docenti 2° Periodo Docente designato dal Commissario straordinario Rappresentante dei genitori (sostituito da studenti) scelti dal Consiglio di Istituto Componente Esterno Docente individuato dal Dirigente dell’Ufficio di Ambito Territoriale su delega del D.G. dell’U.S.R. Sicilia Componente variabile Tutor dei singoli docenti in anno di prova 6 Docenti in anno di prova: SETTORE Tutor designati: SEDE TUTOR 41 Funzione Dirigente Scolastico Docente Docente Docente 1 2 3 4 Docente Docente D.s.g.a. Ass. Amministrativo Collaboratore Scolastico Studente Studente 5 6 7 8 9 10 11 NR. 1 2 3 4 5 NR. 1 2 3 4 5 6 NUCLEO INTERNO DI AUTOVALUTAZIONE Cognome/ Nome Ruolo Componente F.S. Autovalutazione, Coordinatore del GAV Componente, F.S. POF Componente, Referente Alfabetizzazione linguistica Componente, Referente Sedi Carcerarie Componente, Referente 1° e 2° Periodo Componente Componente Componente COMPONENTE Componente Componente ORGANO DI GARANZIA RUOLO Presidente Componente docente Componente docente Corsista Corsista GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIVITÀ (G.L.I.) e PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (G.L.H.) (Legge n. 170/2009 e art.15, comma 2, Legge n° 104/1992) COMPONENTE RUOLO SETTORE Presidente Referente Settore 1° Periodo Referente Settore 2° Periodo Referente Settore Alfabetizzazione FF.SS. con incarico di: Servizi di accoglienza e di orientamento per favorire l’integrazione degli allievi nel contesto scuola e per la prosecuzione dei percorsi di istruzione e formazione; Piano Annuale di inclusione a favore dei corsisti diversamente abili e/o con Bisogni educativi speciali FF.SS. con incarico di: Coordinamento Rete per l’Ampliamento dell’Offerta Formativa; relazioni con l’esterno e con l’utenza (Istituzioni, Enti locali, Associazioni, Comunità, corsisti, ecc.); rapporti con il territorio; progetti, accordi di rete e convenzioni 42 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Esperto/a D.S.A. Esperto/a H Coordinatori Consigli di classe con alunni DSA Alfabetizzazione Coordinatore Consiglio di classe con alunni DSA 1° Periodo Coordinatore Consiglio di classe con alunni DSA 1° Periodo ASP – SNPI di Enna ASP – SNPI di Caltanissetta Tribunale per i minorenni di Caltanissetta Enti Locali Servizi Sociali Università Enna Università Caltanissetta INCARICHI INERENTI IL PIANO DI PREVENZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Funzione Soggetto nominato Datore di Lavoro Dirigente Scolastico Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (provvisorio, in attesa di nomina di esperto) Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Da designare a cura della R.S.U. Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione Sede centrale Addetti al Primo Soccorso Sede centrale Addetti al Servizio di Prevenzione Incendi e di Evacuazione Sede centrale Vengono, altresì, nominati preposti i seguenti dipendenti: Sede I.C. “Vittorio Veneto” Indirizzo Viale Regina Margherita Via Malagodi I.C. “G. Carducci” Comune Caltanissetta Nominativi Riesi Via “C. Marchesi” I.C. “L. Da Vinci” I.C. “San Francesco” Via Niscemi Mussomeli Gela I.C. “Lombardo Radice” Via Fra Giarratana Caltanissetta I.C. “G. Giusti Sinopoli” Piazza Europa Agira I.C. “E. De Amicis” Via Libertà Enna S.M.S. “Roncalli – Cascino” Via La Marca Piazza Armerina S.M.S. “Dante Alighieri” Via Umberto I Nicosia 43 INCARICHI INERENTI L’ATTUAZIONE DEL PIANO PROGRAMMATICO PER LA SICUREZZA DEI DATI (Dlgvo n° 196/2003 e successive modifiche ed integrazioni) Funzione Soggetto nominato Titolare del trattamento dei dati personali Dirigente Scolastico Responsabile del trattamento dei dati personali Direttore ss.gg.aa., Amministratore di sistema dell’unità organizzativa Amministrativa e didattica, nonché del Sistema Informativo Custode delle password dell’unità organizzativa Direttore ss.gg.aa., amministrativa Custode delle password dell’unità organizzativa Docenti coordinatori dei punti di erogazione del didattica: personale dipendente che utilizza i servizio laboratori di informatica dei Punti di erogazione del servizio Incaricati del trattamento dei dati personali Assistenti Amministrativi in servizio dell’unità organizzativa amministrativa “Segreteria” Incaricati del trattamento dei dati personali Collaboratori Scolastici in servizio dell’unità organizzativa dei collaboratori scolastici “Area ausiliaria” Incaricati del trattamento dei dati personali Tutti i docenti in servizio dell’unità organizzativa dei docenti “Area docenti” Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere (commi 15-16) Considerata la particolare utenza cui si rivolge il CPIA che comprende anche migranti provenienti da Paesi con particolari culture e tradizioni, i princìpi di pari opportunità e di parità tra i sessi, nonché la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni sono oggetto della pratica didattica ordinaria e trovano spazio nelle UdA come aspetti legati alla cittadinanza attiva, così come previsto anche dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119. Opzioni, orientamento, valorizzazione del merito, figure di coordinamento (commi 28-32) L’offerta formativa del CPIA, sebbene sia strutturata in modo coerente con i profili in uscita comprendenti le competenze descritte nelle linee guida di cui al DI 12.3.2015, è improntata alla massima flessibilità dei percorsi per consentire agli adulti di fruire agevolmente delle opportunità formative loro destinate. Al riguardo, infatti, vengono attuate procedure finalizzate alla presa in carico dei corsisti con interventi di accoglienza e di orientamento che vengono avviati all’inizio dei contatti del corsista con la scuola e proseguono attraverso l’intero percorso. L’intervento di accoglienza e orientamento sono rivolti, infatti, inizialmente al corretto inserimento nel percorso adeguato alle richieste ed alle caratteristiche del discente per proseguire con interventi di orientamento all’interno del percorso frequentato e oltre lo stesso. Tale intervento, al quale può essere destinato un tempo massimo pari al 10% dell’intero percorso, è utile per la definizione del Percorsi di studio Personalizzato e per la predisposizione del 44 patto formativo individualizzato, previo riconoscimento delle competenze comunque conseguite (in contesti formali, non formali e/o informali), che verrà successivamente definito dalla Commissione per la definizione dei patti formativi prevista nell’ambito dell’accordo di II livello dal DPR 263/2012. Considerata la complessità dell’Istituzione scolastica e le procedure particolarmente innovative che comportano un impegno particolare, soprattutto a carico di alcune figure che decidono di impegnarsi nello sviluppo organizzativo e didattico del CPIA, è stata definita una struttura di organigramma capace di offrire a chiunque voglia impegnarsi di poterlo fare usufruendo di ruoli e compiti adeguati alle proprie attitudini, esperienze e/o aspirazioni. Nell’ambito di tali compiti rientra quello del coordinamento che nel CPIA assume una rilevanza più ampia rispetto ad una Istituzione scolastica ordinaria. Esso è da riferire sia al funzionamento di piccoli gruppi, sia al coordinamento didattico ed organizzativo dei gruppi che fanno capo ai singoli punti di erogazione e/o a punti di erogazione viciniori e territorialmente omogenei per problematiche. Considerato, inoltre, che l’impegno dei singoli per essere funzionale allo sviluppo dell’Istituzione scolastica deve essere coerente con gli obiettivi di miglioramento, il quadro di riferimento dei criteri finalizzati alla valorizzazione del merito dei docenti, nell’ambito dell’autonomia del Comitato di valutazione, dovrà comprendere tali aspetti. Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale (commi 56-59) Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con D.M. n. 851 del 27.10.2015, ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. A questo proposito, oltre ad individuare docenti con il compito di _________ e la costituzione del team per l’innovazione, sono stati definiti obiettivi che sono riportati tra quelli inerenti il miglioramento. Tali obiettivi, infatti, si riferiscono ai seguenti aspetti: Organizzativi Metodologico-Didattici Progettuali per l’acquisizione di risorse strumentali e laboratoriali Organizzativi Amministrativi Formativi destinati al personale Sebbene si tratti di un percorso che vedrà impegnata la scuola nel corso dei prossimi anni scolastici, il piano di azioni è stato avviato come i seguenti adempimenti: 1. Individuazione dell’Animatore Digitale (nota MIUR Prot. n° 17791 del 19/11/2015), figura di sistema con il compito di coordinare e favorire l’attuazione del PNSD, costituendo il nodo di raccordo tra il livello centrale e la scuola autonoma; 2. Individuazione di un team per l’innovazione Si tratta di un ambito che vede particolarmente coinvolto il CPIA, anche per via del fatto che occorre definire forme organizzative e di sviluppo del personale coerente con una innovata modalità di gestione di una scuola con struttura “diffusa”. In tale ambito costituiranno un elemento di innovazione, coerente con il PNSD, l’implementazione di una piattaforma digitale per la gestione dei procedimenti amministrativi collegata ad un sistema di comunicazione con l’esterno (sito web) e la gestione dei processi di insegnamento/apprendimento (registro on line). Il tutto naturalmente accompagnato dallo sviluppo di oggetti didattici digitali per consentire la fruizione di f.a.d. e lo sviluppo di competenze digitali nei corsisti. Inoltre, l’adozione di buone pratiche diffuse a livello 45 nazionale potrà consentire di adeguare gli interventi didattici ai diversi stili di apprendimento, anche grazie all’uso delle t.i.c. Didattica laboratoriale (comma 60) Si tratta di una metodologia didattica trasversale ai percorsi erogati dal CPIA. Ciò sia per adeguare l’intervento ai diversi stili di apprendimento, sia per collegare l’intervento didattico rivolto ad adulti alla realtà operativa (imparare facendo) che consente di rinforzare il processo di apprendimento. Non ultima, l’opportunità offerta da tale metodologia per rendere l’intervento formativo più efficace e funzionale ad una didattica per competenze. Formazione in servizio docenti (comma 124) La formazione in servizio dei docenti costituisce uno dei pilastri dello sviluppo dell’organizzazione scolastica; essa sarà rivolta: 1. Alle metodologie didattiche 2. Agli aspetti organizzativi 3. Alle innovazioni introdotti dalla nuova normativa sui percorsi di istruzione degli adulti di I e di II livello (DPR n. 263/2012 e DI 12.3.2015) 4. Alle innovazioni collegate alla didattica per competenze, alla formazione a distanza, alla progettazione currricolare per Uda, ecc. 5. Alle innovazioni introdotte dal PNSD 6. Alla gestione della sicurezza negli ambienti scolastici 7. Alla gestione delle procedure legate alla privacy 8. Agli aspetti legati all’accoglienza dell’utenza, al front office, alla gestione amministrativa in una struttura organizzativa diffusa, ecc. 9. Ecc. Da un punto di vista operativo e delle risorse, si mirerà a privilegiare la formazione in rete con altre Istituzioni scolastiche anche per sperimentare modalità di attuazione di procedure in rete sia per incentivare gli scambi tra personale operante in istituzioni scolastiche diverse, sia per un fatto legato alla economicità. I nostri iscritti Si possono iscrivere ai percorsi di alfabetizzazione linguistica: adulti e giovani adulti stranieri in età lavorativa interessati ai percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per la certificazione di Italiano livello A2 secondo il QCER Si possono iscrivere ai percorsi di I livello - primo periodo didattico: adulti italiani e stranieri privi del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione; giovani che hanno compiuto il sedicesimo anno di età e che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo d’istruzione; Si possono iscrivere ai percorsi di I livello - secondo periodo didattico: adulti italiani e stranieri sprovvisti delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione, di cui al DM 139/2007; 46 Tutti i percorsi sono aperti ai detenuti presso gli Istituti Penali di entrambe le provincie. Percorsi sperimentali personalizzati volti a contrastare la dispersione scolastica Il CPIA, nell’ambito dei percorsi sperimentali volti a contrastare la dispersione scolastica, realizza: Percorsi sperimentali di apprendimento linguistico per stranieri di Pre-A1; Percorsi sperimentali di avvio allo studio della lingua propedeutici al Pre-A1; Percorsi integrati finalizzati alla qualifica, in collaborazione con Enti di formazione professionale; Percorsi di insegnamento della lingua italiana a studenti iscritti a percorsi ordinari di I e/o del II ciclo, previa convenzione con le Istituzioni scolastiche frequentate; Inoltre, il CPIA collabora con: Educatori delle sedi carcerarie e dei centri di accoglienza per migranti al fine di avviare la presa in carico dei corsisti e rendere complementari e coordinati gli interventi delle due istituzioni; Servizi sociali dei Comuni, della Procura minorile e del Tribunale per i minorenni per la presa in carico di giovani adulti con problematiche legate al disagio e/o a procedimenti di presa in carico da parte dei servizi e/o del Tribunale per i minorenni; Con il partenariato a carattere interistituzionale del Centro Polifunzionale per l’integrazione di Enna per la gestione dei servizi alla persona immigrata finalizzata a favorire l’integrazione socio-linguistica e lavorativa; Le Prefetture ed i Centri di accoglienza per la presa in carico dei minori stranieri non accompagnati in quanto soggetti tutelati dalla normativa nazionale e internazionale in quanto minori, equiparati ai minori italiani per ciò che riguarda l’obbligo scolastico, destinatari degli interventi di pari opportunità formativa come ogni minore presente nel territorio italiano; L’Università per interventi di formazione rivolte al personale docente; Gli altri CPIA della Sicilia riuniti in rete regionale per condividere strategie di sviluppo ed implementazione del sistema di istruzione e formazione degli adulti in ambito regionale; Altre scuole del primo ciclo nell’ambito della rete di I livello (Unità Amministrativa); Altre scuole del secondo ciclo in cui sono incardinati corsi di istruzione degli aulti di II livello (Unità didattica); Regione Sicilia, Enti di Formazione Professionale e Associazioni per la predisposizione di progetti di ampliamento dell’offerta formativa (Unità formativa); Ecc. La scuola in carcere (Case Circondariali e di reclusione di entrambe le provincie e l’Istituto Penale Minorile di Caltanissetta) La scuola in carcere è elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della persona detenuta nella società. E’ un luogo di socializzazione, confronto, accettazione e scoperta dell’alterità. Attraverso l’attività didattica, flessibile e calibrata sui bisogni individuali del corsista e del gruppo classe, ciascuno costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione progettuale sulla propria esistenza. La scuola è anche l’occasione per ristabilire una “normalità” nella scansione della giornata; è un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso gli altri a partire dal rapporto che piano piano si 47 costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza. Ci si conosce attraverso “codici” diversi da quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale lo svolge la didattica che è sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle caratteristiche dei singoli e- non secondariamente- alle dinamiche di gruppo che si rivelano nel tempo scuola. Per questo, la scuola in carcere (più che in altri luoghi) necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono. Ha bisogno di margini di “improvvisazione” - nel senso alto e nobile della parola - e il docente, di un bagaglio variegato di strumenti pronti per re-agire positivamente ad ogni input proveniente dai corsisti. L’attività in classe deve essere volta ad un recupero dell’autostima e del senso di autoefficacia, ad una metariflessione sulla propria biografia e sui propri vissuti traumatici, nella direzione di una ri-definizione di sé, con l’obiettivo (alto, certo…) di riuscire, una volta terminata l’esperienza della detenzione, a riprendere la propria vita “fuori” con nuova consapevolezza e nuovi strumenti. Ovvio che in tutto ciò, la possibilità di ottenere un diploma di primo livello o delle certificazioni linguistiche, gioca un ruolo importantissimo ma, evidentemente, è anche – per certi versi, solo…- il punto di arrivo di un percorso che, di per sé, deve essere arricchente e capace di provocare un cambiamento. Da un punto di vista più pratico, inoltre, la presenza a scuola favorisce un maggiore coinvolgimento del detenuto in tutte le attività proposte dall’istituzione carceraria e una più approfondita consapevolezza di ciò che accade intorno a lui sia nell’ordinario che nello straordinario. Questo perché la scuola assume un importante ruolo di “catalizzatore” di presenze educative e formative: intorno ad essa ruotano associazioni culturali, sportive, di volontariato ecc. che con le loro proposte arricchiscono l’offerta e forniscono ulteriore occasione di incontro e scambio. In questo modo, la scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo: quello di tenere aperta una “finestra” sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida il contatto tra questi due mondi. La progettazione di un intervento formativo all'interno del penitenziario deve tener conto dei seguenti elementi che ne condizionano l’attuazione: lo stato di stress dei detenuti; la condizione operativa “particolare” degli operatori; difficoltà di coordinamento/programmazione con le componenti dell’area pedagogico-trattamentale operanti all’interno dell’istituto; elevato turnover delle Case Circondariali che rende, talora, difficile il completamento di percorsi scolastici strutturati nella stessa sede, sebbene la nuova normativa consenta agli stessi di proseguire gli studi in altre sedi ove i corsisti possono avere riconosciuti crediti formativi corrispondenti al percorso frequentato e superato con esiti positivi; necessità di adeguamento dei percorsi curricolari alle situazioni specifiche al fine di suscitare interessi reali in soggetti adulti con percorsi esistenziali spesso caratterizzati da insuccessi scolastici; presenza di adulti in condizione di analfabetismo strumentale, a causa di mancata scolarizzazione e/o provenienti da ambienti socio-economici deprivati che necessitano l’attivazione di percorsi propedeutici finalizzati al recupero delle abilità di base; necessità di adottare particolari forme di formazione a distanza a causa della difficoltà di uso delle tecnologie con collegamento ad internet all’interno delle sedi carcerarie; carenza di attrezzature informatiche e di infrastrutture necessarie per “lo sviluppo delle competenze digitali” degli studenti detenuti, necessari per il loro reinserimento sociale e lavorativo e per “il potenziamento delle metodologie laboratoriali”. RIFERIMENTI NORMATIVI RIGUARDANTI LE SPECIFICITÀ DEL SISTEMA PENITENZIARIO 48 L’Ordinamento Penitenziario, in base all’articolo 27 della Costituzione della Repubblica Italiana, prevede che la pena detentiva abbia funzione rieducativa e di reinserimento sociale. Le leggi che principalmente definiscono la particolare identità della scuola in carcere sono: - LEGGE 26 luglio 1975, n. 354 “Norme sull'ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privative e limitative della libertà e successive modifiche e integrazioni. Art. 19 riconosce l’importanza dell'istruzione nel programma di trattamento rieducativo del condannato. - Circolare Ministeriale 253/93 - Corsi di scuola media ed elementare presso gli istituti di prevenzione e di pena. Esplicita chiaramente lo scopo degli interventi di formazione all’interno dell’istituzione: “L’istruzione costituisce momento essenziale del processo penitenziario e consente di dare concreta attuazione al precetto costituzionale che pone la rieducazione del detenuto quale finalità e contenuto primario della sanzione penale. In questo quadro, pertanto, l’organizzazione di corsi di scuola acquista una forte valenza ai fini del loro recupero sociale e della realizzazione del diritto allo studio. La finalità precipua di detti corsi è quella di rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive che lo aiutano nella ridefinizione del proprio progetto di vita e nell’assunzione di responsabilità verso se stesso e la società” - DPR 230/2000, “Regolamento recante norme sull'ordinamento penitenziario e sulle misure privative e limitative della libertà”. L'art. 41 promuove un’integrazione tra la direzione, il corpo dei docenti e tutte le altre agenzie formative operanti all’interno dell’istituto attraverso l’istituzione di una Commissione Didattica Pag. 18 a 26 ; - Protocollo di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Giustizia “Programma speciale per l’istruzione e la formazione negli istituti penitenziari” del 23/10/2012, per l’implementazione dell’offerta educativa e formativa nelle carceri italiane per contrastare ogni forma di disagio e di discriminazione, promuovendo anche la formazione del personale, con l’eventuale apporto di esperti per la realizzazione di interventi che richiedono competenze specifiche, favorendo l’organizzazione di percorsi di istruzione e formazione modulari e flessibili, attivando rapporti di collaborazione con le Regioni ed Enti locali. - Regole Penitenziarie Europee (EPR), adottate per la prima volta nel 1973 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, in seguito modificate nel 1987 e nel 2006 (Raccomandazione R (2006)2 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sulle Regole Penitenziarie Europee), mirano a standardizzare le politiche penitenziarie degli Stati membri per dar vita a norme e prassi comuni. Il documento conferma gli standard contenuti nelle raccomandazioni del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, che si riferiscono a specifici aspetti della politica e della prassi penitenziaria e in particolare, per l’istruzione in carcere, le Raccomandazioni del Consiglio d'Europa No.R (89) 12, sull'attività educativa negli Istituti Penali, dove si parla di “istruzione” nella sua accezione più ampia, non necessariamente finalizzata al conseguimento di titoli di studio e certificazioni (art. 1): “Tutti i ristretti devono avere accesso all'istruzione, che prevede l'istituzione di corsi di base, di corsi professionali, di attività creative e culturali, di corsi di educazione fisica e sport, di educazione sociale e di servizi di biblioteca”. - sezioni di detenuti per reati “comuni”; - sezione a “sorveglianza speciale” (protetti), in cui la popolazione è in genere più stabile perché già in possesso della definizione della pena, di solito a scadenza medio-lunga; - sezione C dei “collaboratori di giustizia”; - sezione infermeria. OFFERTA FORMATIVA Il CPIA interprovinciale di Caltanissetta/Enna realizza i seguenti percorsi : 49 In collaborazione con la Prefettura: Sessioni di formazione civica per stranieri Esame per la certificazione della conoscenza della lingua italiana a livello A2 del QCER per migranti residenti in Italia da almeno cinque anni Percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana Percorsi di alfabetizzazione di apprendimento della lingua italiana finalizzato al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore ad A2 del QCER (Quadro Comune di Riferimento Europeo) per la conoscenza delle lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa. E’ utile per il rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (DM 4/6/2010 art. 2 c.1). ORARIO COMPLESSIVO: 200 ore; Percorsi per il conseguimento della certificazione di un livello di istruzione corrispondente a quello previsto dall’ordinamento vigente a conclusione della scuola primaria (di preparazione per l’accesso al successivo segmento di istruzione); Percorsi di istruzione di primo livello/primo periodo didattico: Diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media); ORARIO COMPLESSIVO: 400 ore. A queste possono aggiungersi ulteriori 200 ore se l’adulto non possiede abilità di base sufficienti per affrontare, in modo proficuo, il percorso relativo al 1° periodo didattico del primo livello, necessario per il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione; Percorsi di primo livello/secondo periodo didattico: Certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione di cui al D.M. della P.I. 22 agosto 2007 n.139 (si possono iscrivere coloro che hanno compiuto 18 anni e sono in possesso della licenza media e intendono conseguire un titolo di studio di livello superiore a quello posseduto; le attività e gli insegnamenti generali sono comuni al biennio degli istituti professionali e degli istituti tecnici); ORARIO COMPLESSIVO: 825 ore I percorsi di istruzione: • sono caratterizzati da elevata flessibilità • sono caratterizzati da uno specifico curricolo strutturato in unità di Apprendimento (UdA) • possono essere erogati in parte in presenza ed in parte a distanza (F.A.D.) • sono personalizzati (Piano di Studio Personalizzato formalizzato sotto forma di patto formativo individuale che viene sottoscritto dal corsista) • prevedono la possibilità di abbreviare i percorsi a fronte del riconoscimento da parte di un’apposita commissione di crediti formativi corrispondenti a competenze comunque acquisite dal corsista (in contesti formali, non formali e/o informali, così come previsto dal D.Lgs n. 13/2013). 50 CURRICOLO DEL CPIA Progettazione dei curriculi per UdA I curricoli sono stati progettati per Unità di Apprendimento, intese come insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità, e competenze, correlate ai livelli e ai periodi didattici, da erogare anche a distanza. Le UDA rappresentano il riferimento per il riconoscimento dei crediti e sono la condizione necessaria per la personalizzazione del percorso. Strumenti di flessibilità Il CPIA organizza le attività in modo da consentire la personalizzazione del percorso sulla base del patto formativo individuale definito previo il riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall'adulto. Il Patto formativo individuale è elaborato della Commissione per la definizione dei patti formativi individuali, previo riconoscimento crediti formativi che può riguardare, di norma, non più del 50% del percorso e che in situazioni particolari può giungere al 80% (decisione della Commissione per la definizione dei patti formativi individuali). La fruizione a distanza, una delle principali innovazioni, costituisce una modalità di erogazione delle UDA. L'adulto può fruire a distanza una parte del percorso in misura non superiore al 20% del monte ore complessivo del periodo didattico. Percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana Nella fase di accoglienza e orientamento vengono proposte modalità di accertamento delle competenze in ingresso, acquisite in pregressi contesti di apprendimento formale, non formale ed informale, in relazione a quelle previste dai rispettivi livelli (Pre A1 - A1 e A2) al fine di consentire la personalizzazione del percorso anche in funzione della definizione de lla durata del medesimo. ASCOLTO - Comprendere brevissimi messaggi, purché si parli molto lentamente e chiaramente. - Comprendere semplici comandi, anche riascoltandoli più volte. LETTURA - Leggere e comprendere immagini e parole. - Leggere frasi minime cogliendo le informazioni essenziali. INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Porre e rispondere a semplici domande relat ive alla propria persona e alla propria famiglia. - Completare un modulo in stampato maiuscolo, con i propri dati anagrafici, ricopiandoli. 51 Primo approccio linguistico Pre A1 - Completare parole abbinate alle immagini. PRODUZIONE ORALE - Comunicare con frasi minime al fine di un semplice scambio di informazioni su argomenti familiari e comuni relativi a se stessi e alla propria famiglia. - Utilizzare il lessico di base relativo alla famiglia, alla casa, al cibo e all’abbigliamento. - Raccontare la propria giornata utilizzando fra si minime con il lessico presentato. PRODUZIONE SCRITTA - Sapersi coordinare oculo-manualmente e ritmicamente nell'attività grafica. - Comprendere la struttura fonetico -sillabica delle parole, riproducendola nella scrittura. - Utilizzare lo stampato maiuscolo per la scrittura di parole. - Scrivere i propri dati anagrafici in stampato maiuscolo, ricopiando. - Scrivere autonomamente il proprio nome e cognome, anche in corsivo, per poter apporre la propria firma sui document i. Comprende e utilizza espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. Sa presentare se stesso/a e altri, porre domande su dati personali e rispondere a domande analoghe (il luogo dove abita, le persone che conosce e le cose che possiede). Interagisce in modo semplice purché l’interlocutore parli lentamente e chiaramente e sia disposto a collaborare. Base A1 ASCOLTO - Comprendere le istruzioni che vengono impar tite purché si parli lentamente e chiaramente - Comprendere un discorso pronunciato molto lentamente e articolato con grande precisione, che contenga lunghe pause per permettere di assimilarne il senso. LETTURA - Comprendere testi molto brevi e semplici, cogliendo nomi conosciuti,parole ed espressioni familiari ed eventualmente rileggendo . INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Porre e rispondere a semplici domande relative a se stessi, alle azioni quotidiane e ai luoghi dove si vive PRODUZIONE ORALE -Descrivere se stessi, le azioni quotidiane e i luoghi dove si vive -Formulare espressioni semplici, prevalentemente isolate, su persone e luoghi. PRODUZIONE SCRITTA -Scrivere i propri dati anagrafici, numeri e date 52 -Scrivere semplici espressioni e frasi isolate Comprende frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza (es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Comunica in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari e abituali. Sa descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati Sopravvivenza A2 ASCOLTO - Comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché si parli lentamente e chiaramente - Comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata quali la persona, la famiglia, gli acquisti, la geografia locale e il lavoro, purché si parli lentamente e chiaramente LETTURA - Comprendere testi brevi e semplici di contenuto familiare e di tipo concreto, formulati nel linguaggio che ricorre frequentemente nella vita di tutti i giorni e/o sul lavoro INTERAZIONE ORALE E SCRITTA - Far fronte a scambi di routine, ponendo e rispondendo a domande semplici - Scambiare informazioni su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al la voro e al tempo libero - Scrivere brevi e semplici appunti, relativi a bisogni immediati, usando formule convenzionali PRODUZIONE ORALE - Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di lavoro, compiti quotidiani - Usare semplici espressioni e frasi legate insieme per indicare le proprie preferenze PRODUZIONE SCRITTA 53 - Scrivere una serie di elementari espressioni e frasi legate da semplici connettivi quali “e”, “ma”, “perché” relativi a contesti di vita sociali, culturali e lavorativi - Scrivere una semplice lettera personale su argomenti e attività consuete riferite alla famiglia, all’ambiente, al lavoro e al tempo libero. PERCORSO DI ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA (Ipotesi di percorso, così come veniva realizzato in precedenza) Livello TITOLO UDA Competenza Ore in Ore a Totale presenza distanza ore Presentare se stessi e la Ascolto 10 0 10 propria famiglia Lettura 15 0 15 Pre A1 IL LESSICO DI BASE Interazione Orale Scritta Produzione Orale E 10 0 10 10 0 10 15 0 15 60 0 60 10 0 10 10 0 10 10 0 10 10 0 10 10 0 10 10 0 10 5 5 10 10 0 10 10 0 10 Produzione Scritta 5 5 10 Totale 90 10 100 Ascolto Lettura 8 0 2 8 8 Produzione Scritta Totale Presentare se stessi e la Ascolto propria famiglia Lettura Interazione Orale I LUOGHI DELLA VITA Scritta QUOTIDIANA Produzione Orale A1 LA LOCALE E Produzione Scritta GEOGRAFIA Ascolto IL LAVORO LA SANITA’ Lettura Interazione Orale Scritta Produzione Orale E 54 La persona, la famiglia, la salute e i servizi sociali. Eventi, ricorrenze, feste, riti di passaggio. Lavoro, scuola e tempo libero. obblighi fiscali e acquisti. Fenomeni naturali e strumenti della comunicazione. A2 Interazione Orale Scritta Produzione Orale E 10 0 10 8 0 8 Produzione Scritta 6 2 8 Ascolto 7 0 7 Lettura 5 2 7 10 0 10 7 0 7 5 2 7 Interazione Orale Scritta Produzione Orale E Produzione Scritta Totale 72 8 80 PERCORSO 200 ORE PROPEDEUTICO I LIVELLO 1° PERIODO DIDATTICO AREA ITALIANO Livello A2 MATEMATICA SCIENZE TITOLO UDA Ore in Ore a Totale ore presenza distanza LA PERSONA, LA FAMIGLIA, LA SALUTE E 38 I SERVIZI SOCIALI. EVENTI, RICORRENZE, FESTE, RITI DI PASSAGGIO. 4 42 LAVORO, SCUOLA E TEMPO LIBERO. 34 OBBLIGHI FISCALI E ACQUISTI. FENOMENI NATURALI E STRUMENTI DELLA COMUNICAZIONE. 4 38 IL LINGUAGGIO DELLA MATEMATICA, 25 NUMERI E CALCOLO 5 30 LA GEOMETRIA UTILE 12 4 16 16 4 20 12 3 15 EDUCAZIONE ALIMENTARE, SANITARIA AMBIENTALE, IL TEMPO E LO SPAZIO 55 AREA ANTROPOLOGI CITTADINI DEL CA SOCIALE E CONTEMPORANEO DI CITTADINANZA IL MONDO CHE CAMBIA 12 0 12 12 3 15 12 0 12 173 27 200 MONDO CITTADINANZA ATTIVA TOTALE ORE Percorsi di primo livello primo periodo (conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione ) ASSE DEI LINGUAGGI COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 1° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO Interagire oralmente in maniera efficace e collaborativa con un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni comunicative. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo adeguati ai diversi contesti. Riconoscere e descrivere i beni del patrimonio artistico e culturale anche ai fini della tutela e conservazione. Utilizzare le tecnologie dell’informazione per ricercare e analizzare dati e informazioni. Comprendere gli aspetti culturali e comunicativi dei linguaggi non verbali. Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi riferiti ad aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Comprendere e utilizzare una seconda lingua comunitaria in scambi di informazioni semplici e diretti su argomenti familiari e abituali. CONOSCENZE Funzioni della lingua ed elementi della comunicazione. ABILITA’ Ascoltare, in situazioni di studio, di vita e di lavoro, testi prodotti da altri, comprendendone 56 Principali strutture linguistico-grammaticali. Lessico fondamentale, lessici specifici, lingua d’uso. Principali relazioni fra situazioni comunicative, interlocutori e registri linguistici. Parole chiave, mappe, scalette. Strategie e tecniche di lettura (lettura orientativa, selettiva, analitica, etc.). Tipologie testuali e generi letterari. Metodi di analisi e comprensione del testo. Modelli di narrazione autobiografica. Grafici, tabelle, simboli, mappe, cartine e segni convenzionali. Tipologie di produzione scritta funzionali a situazioni di studio, di vita e di lavoro. Tecniche di scrittura digitale ed elementi di impaginazione grafica. Linguaggi non verbali e relazioni con i linguaggi verbali. Elementi significativi nelle opere d’arte del contesto storico e culturale di riferimento. Principi di tutela e conservazione dei beni culturali e ambientali. Musei, enti e istituzioni di riferimento nel territorio. Segnaletica e simboli convenzionali relativi alla prevenzione degli infortuni e alla sicurezza. Funzioni e lessico di base in lingua inglese riferito a situazioni quotidiane di studio, di vita e di lavoro. Modalità di consultazione del dizionario bilingue. Corretta pronuncia di un repertorio lessicale e fraseologico in lingua inglese memorizzato relativo ai contesti d’uso. Regole grammaticali di base della lingua inglese. Espressioni familiari di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto in una seconda lingua comunitaria. Semplici elementi linguistico-comunicativi della seconda lingua comunitaria. Produzione in lingua funzionale al mondo del lavoro contenuti e scopi. Individuare le informazioni essenziali di un discorso o di un programma trasmesso dai media, a partire da argomenti relativi alla propria sfera di interesse. Applicare tecniche di supporto alla comprensione durante l’ascolto: prendere appunti, schematizzare, sintetizzare, etc... Intervenire in diverse situazioni comunicative in maniera personale e rispettosa delle idee altrui. Esporre oralmente argomenti di studio in modo chiaro ed esauriente. Utilizzare varie tecniche di lettura. Ricavare informazioni implicite ed esplicite in testi scritti di varia natura, anche relative al contesto e al punto di vista dell’emittente. Scegliere e consultare correttamente dizionari, manuali, enciclopedie, su supporto cartaceo e digitale. Comprendere testi letterari di vario tipo, individuando personaggi, ruoli, ambientazione spaziale e temporale, temi principali e temi di sfondo. Ricercare in testi divulgativi (continui, non continui e misti) dati, informazioni e concetti di utilità pratica. Produrre testi scritti corretti, coerenti, coesi e adeguati alle diverse situazioni comunicative. Produrre differenti tipologie di testi scritti (ditipo formale ed informale). Scrivere testi utilizzando software dedicati curando l’impostazione grafica. Costruire semplici ipertesti, utilizzando linguaggi verbali, iconici e sonori. Utilizzare forme di comunicazione in rete digitale in maniera pertinente. Riconoscere i caratteri significativi di un’opera d’arte in riferimento al contesto storicoculturale. Cogliere il valore dei beni culturali e ambientali anche con riferimento al proprio territorio. Leggere, comprendere e comunicare informazioni relative alla salute e alla sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro, al fine di assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni. Individuare le informazioni essenziali di un discorso in lingua inglese su argomenti familiari e relativi alla propria sfera di interesse. 57 Leggere e comprendere testi scritti in lingua inglese di contenuto familiare individuando informazioni concrete e prevedibili. Esprimersi in lingua inglese a livello orale e scritto in modo comprensibile in semplici situazioni comunicative. Comprendere brevi e semplici testi in forma scritta e orale in una seconda lingua comunitaria. Interagire in forma orale e scritta in una seconda lingua comunitaria con frasi di uso quotidiano e formule molto comuni per soddisfare bisogni di tipo concreto. ASSE STORICO-SOCIALE COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 1° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO Orientarsi nella complessità del presente utilizzando la comprensione dei fatti storici, geografici e sociali del passato, anche al fine di confrontarsi con opinioni e culture diverse. Analizzare sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo per valutare gli effetti dell’azione dell’uomo. Leggere e interpretare le trasformazioni del mondo del lavoro. Esercitare la cittadinanza attiva come espressione dei principi di legalità, solidarietà e partecipazione democratica. CONOSCENZE Processi fondamentali della storia dal popolamento del pianeta al quadro geopolitico attuale. Momenti e attori principali della storia italiana, con particolare riferimento alla formazione dello Stato Unitario, alla fondazione della Repubblica e alla sua evoluzione. Principali tipologie di fonti. Beni culturali, archeologici e ambientali. Linee essenziali della storia del proprio ambiente. Concetti di democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili. Principi fondamentali e struttura della Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. Principali istituzioni dell’Unione Europea. Servizi erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli Enti locali. ABILITA’ Collocare processi, momenti e attori nei relativi contesti e periodi storici. Mettere in relazione la storia del territorio con la storia italiana, europea e mondiale. Usare fonti di diverso tipo anche digitale. Utilizzare il territorio come fonte storica. Rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione della Repubblica italiana. Eseguire procedure per la fruizione dei servizi erogati dallo Stato, dalle Regioni e dagli Enti locali. Selezionare, organizzare e rappresentare le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici. Operare confronti tra le diverse aree del mondo. Utilizzare gli strumenti della geografia per cogliere gli elementi costitutivi dell’ambiente e del territorio. Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche, carte stradali e mappe. 58 Metodi, tecniche, strumenti proprie della geografia. Aspetti geografici dello spazio italiano, europeo e mondiale. Paesaggio e sue componenti. Rischi ambientali. Norme e azioni a tutela dell’ambiente e del paesaggio. Mercato del lavoro e occupazione. Diritti e doveri dei lavoratori. Utilizzare orari di mezzi pubblici, calcolare distanze non solo itinerarie, ma anche economiche (costo/tempo) in modo coerente e consapevole. Leggere gli assetti territoriali anche ai fini della loro tutela. Riconoscere le principali attività produttive del proprio territorio. Riconoscere le condizioni di sicurezza e di salubrità degli ambienti di lavoro. ASSE MATEMATICO ASSE MATEMATICO Operare con i numeri interi e razionali Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico padroneggiandone scrittura e proprietà formali. (a mente, in colonna, con la calcolatrice) per eseguire operazioni e risolvere espressioni Riconoscere e confrontare figure geometriche aritmetiche e problemi. del piano e dello spazio individuando invarianti e relazioni. Operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Registrare, ordinare, correlare dati e rappresentarli anche valutando la probabilità di Risolvere espressioni aritmetiche con le 4 un evento. operazioni, con le potenze e con le parentesi. Affrontare situazioni problematiche traducendole in termini matematici, sviluppando correttamente Calcolare percentuali. Interpretare e il procedimento risolutivo e verificando confrontare aumenti e sconti percentuali. l’attendibilità dei risultati. Formalizzare e risolvere problemi legati alla realtà quotidiana. Riconoscere le proprietà significative delle principali figure del piano e dello spazio. Utilizzare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. Calcolare lunghezze, aree, volumi e ampiezze di angoli. Stimare il perimetro e l’area di una figura e il volume di oggetti della vita quotidiana, utilizzando opportuni strumenti (riga, squadra, compasso o software di geometria). Risolvere problemi utilizzando le proprietà geometriche ASSE SCIENTIFICO- ASSE SCIENTIFICOTECNOLOGICO TECNOLOGICO Osservare, analizzare e descrivere Effettuare misure con l’uso degli fenomeni appartenenti alla realtà strumenti più comuni, anche naturale e artificiale. 59 Analizzare la rete di relazioni tra esseri viventi e tra viventi e ambiente, individuando anche le interazioni ai vari livelli e negli specifici contesti ambientali dell’organizzazione biologica. Considerare come i diversi ecosistemi possono essere modificati dai processi naturali e dall’azione dell’uomo. Adottare modi di vita ecologicamente responsabili. Progettare e realizzare semplici prodotti anche di tipo digitale utilizzando risorse materiali, informative, organizzative e oggetti, strumenti e macchine di uso comune. Orientarsi sui benefici e sui problemi economici ed ecologici legati alle varie modalità di produzione dell’energia e alle scelte di tipo tecnologico. Riconoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione per un loro uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio, di socializzazione e di lavoro. presentando i dati con tabelle e grafici. Utilizzare semplici modelli per descrivere i più comuni fenomeni celesti. Elaborare idee e modelli interpretativi della struttura terrestre, avendone compreso la storia geologica. Descrivere la struttura e la dinamica terrestre. Effettuare analisi di rischi ambientali e valutare la sostenibilità di scelte effettuate. Esprimere valutazioni sul rischio geomorfologico, idrogeologico, vulcanico e sismico della propria regione e comprendere la pianificazione della protezione da questi rischi. Individuare adattamenti evolutivi intrecciati con la storia della Terra e dell’uomo. Descrivere l’anatomia e la fisiologia dei principali apparati del corpo umano. Adottare norme igieniche adeguate. Prevenire le principali malattie adottando comportamenti idonei. Gestire correttamente il proprio corpo, interpretandone lo stato di benessere e di malessere che può derivare dalle sue alterazioni. Esplorare funzioni e potenzialità delle applicazioni informatiche. Riconoscere gli effetti sociali e culturali della diffusione delle tecnologie e le ricadute di tipo ambientale e sanitario. Effettuare le attività in laboratorio per progettare e realizzare prodotti rispettando le condizioni di sicurezza. Utilizzare il disegno tecnico per la rappresentazione di processi e oggetti. Individuare i rischi e le problematiche connesse all’uso della rete. PERCORSI DI I LIVELLO, 1° PERIODO DIDATTICO 60 TITOLO UDA Ore in Ore a Totale presenza distanza ore PAROLE IN GIOCO 50 0 50 USARE L’ITALIANO 35 0 35 LA REALTA’ DEL MONDO 30 ATTRAVERSO LA LETTERATURA 0 30 30 0 30 26 0 26 10 0 10 PARLARE DI SÉ E DEGLI ALTRI 25 0 25 DESCRIVERE L’AMBIENTE 15 0 15 PARLARE DI LAVORO E DI 15 ROUTINE PARLARE DI IMPEGNI 8 PROGRAMMATI PARLARE DEL PASSATO 20 0 15 0 8 0 20 O PARLARE DI SÉ 27 0 27 LINGUA STRANIERA FRANCESE DARE INFORMAZIONI QUALCUNO/QUALCOSA SU 15 0 15 VITA 25 0 25 LA FRANCIA E I FRANCESI 16 0 16 NUMERI E CALCOLO 20 0 20 LA GEOMETRIA UTILE 20 0 20 GRAFICI E STATISTICA 10 0 10 PROBLEMI 16 0 16 EDUC. 20 0 20 EDUC. 28 0 28 ASSE DEI LINGUAGGI ITALIANO DALL’UNITA’ D’ITALIA AD OGGI STORICOSOCIALE CONOSCERE IL MONDO FORMAZIONE CIVICA DEI LINGUAGGI LINGUA STRANIERA INGLESE MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICO I LUOGHI QUOTIDIANA DELLA FENOMENI NAT/ART AMBIENTALE - BIOLOGIA ALIMENTARE/SANITARIA 61 TECNOLOGIA 18 0 18 400 TOTALE DELLE 400 ORE 62 Percorsi di primo livello –secondo periodo Percorsi di istruzione di primo livello – secondo periodo didattico finalizzati alla certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione. Declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenz e e abilità COMPETENZE A CONCLUSIONE DEL 2° PERIODO DIDATTICO DEL 1° LIVELLO Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi. Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Cost ituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo ar itmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Osservare, descrivere ed analizzare fe nomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. ASSE DEI LINGUAGGI · Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. · Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. · Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. · Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. 63 · Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi. · Produrre testi di vario tipo in lingua inglese in relazione ai differenti scopi comunicativi. CONOSCENZE ABILITA’ Lingua italiana Il sistema e le strutture fondamentali della lingua italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfologia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase complessa, lessico. Le strutture della comunicazione e le forme linguistiche di espressione orale. Modalità di produzione del testo; sintassi de periodo e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi. Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, narrativi, espressivi, valutativo interpretativo, argomentativi, regolativi. Modalità e tecniche relative alla competenza testuale: riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, strutturare ipertesti, ecc. Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italiana nel tempo e nello spazio e della dimensione socio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti). Letteratura italiana Metodologie essenziali di analisi del testo letterario (generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.). Opere e autori significativi della tradizione letteraria e culturale italiana, europea e di altri paesi, inclusa quella scientifica e tecnica. Lingua italiana Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti costitutive, testi di vario genere, articolati e complessi; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti fondamentali ad esempio appunti, scalette, mappe . Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi e in contesti diversi. Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della lingua italiana ai diversi livelli del sistema. Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale, attraverso l’a scolto attivo e consapevole, padroneggiare situazioni di comunicazione tenendo conto dello scopo, del contesto, dei destinatari. Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e riconoscere quello altrui. Nell’ambito della produzione scritta, ideare e strutturare testi di varia tipologia, utilizzando correttamente il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, argomentare, strutturare ipertesti, ecc. Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale, morfologico, sintattico. Letteratura italiana Leggere e commentare testi significativi in prosa e in versi tratti dalle letteratura italiana e straniera. Riconoscere la specificità del fen omeno letterario, utilizzando in modo essenziale anche i metodi di analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, metrica, figure Lingua inglese retoriche). Aspetti comunicativi, socio -linguistici e Lingua inglese paralinguistici della interazione e della Interagire in conversazioni brevi e chiare su produzione orale (descrivere, narrare ) in argomenti di interesse personale, relazione al contesto e agli interlocutori. quotidiano, sociale o d’attualità. Utilizzare appropriate strategie ai fini della ricerca di informazioni e della 64 Strutture grammaticali di base della lingua, sistema fonologico, ritmo e intonazione della frase, ortografia e punteggiatura. Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi e messaggi semplici e chiari, scritti, orali e multimediali, su argomenti noti inerenti la sfera personale, sociale o l’attualità. Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti di vita quotidiana, sociale o d’attualità e tecniche d’uso dei dizionari, anche multimediali; varietà di registro. Nell’ambito della produzione scritta, riferita a testi brevi, semplici e coerenti, caratteristiche delle diverse tipologie (lettere informali, descrizioni, narrazioni, ecc.) strutture sintattiche e lessico appropriato ai contesti. Aspetti socio-culturali dei Paesi di cui si studia la lingua. comprensione dei punti essenziali in messaggi chiari, di breve estensione, scritti e orali, su argomenti noti e di interesse personale, quotidiano, sociale o d’attualità. Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni di base, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana, descrivere esperienze e narrare avvenimenti di tipo personale o familiare. Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli multimediali. Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni ed eventi, relativi all’ambito personale, sociale o all’attualità. Produrre testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale, appropriati nelle scelte lessicali e sintattiche. Riconoscere gli aspetti strutturali della lingua utilizzata in testi comunicativi nella forma scritta, orale e multimediale. Cogliere il carattere interculturale della lingua inglese, anche in relazione alla sua dimensione globale e alle varietà geografiche. ASSE STORICO-SOCIALE - Comprendere il cambiamento e le diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. - Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona della collettività e dell’ambiente. - Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. CONOSCENZE La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. ABILITA’ Collocare gli eventi storici affrontati nella giusta Successione cronologica e nelle aree geografiche di riferimento. Discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storic i, 65 La diffusione della specie umana sul pianeta, le diverse tipologie di civiltà e le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale. sociali ed economici anche in riferimento alla realtà contemporanea. Utilizzare semplici strumenti della ricerca storica a partire dalle fonti e dai documenti Le civiltà antiche e alto -medievali, con accessibili agli studenti con riferimento al riferimenti a coeve civiltà diverse da quelle periodo e alle tematiche studiate nel primo biennio. occidentali. Approfondimenti esemplificativi relativi alle civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà Sintetizzare e schematizzare un testo giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; espositivo di natura storica. l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano situazioni ambientali e barbarica; società ed economia nell’Europa Analizzare alto-medievale; la nascita e la diffusione geografiche da un punto di vista storico. dell’Islam; Imperi e regni nell’alto medioevo; Riconoscere le origini storiche delle il particolarismo signorile e feudale. principali istituzioni politiche, economiche e Elementi di storia economica e sociale, delle religiose nel mondo attuale e le loro tecniche e del lavoro, con riferimento alla interconnessioni. sicurezza nei luoghi di lavoro. Lessico di base della storiografia. Origine ed evoluzione storica dei principi e dei valori fondativi della Costituzione Italiana. Fondamenti dell’attività economica e soggetti economici (consumatore, impresa, pubblica amministrazione, enti no profit ). Fonti normative e loro gerarchia. Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e doveri. Soggetti giuridici, con particolare riferimento alle imprese (impresa e imprenditore sotto il profilo giuridico ed economico). Analizzare il ruolo dei diversi soggetti pubblici e privati nel promuovere e orientare lo sviluppo economico e sociale, anche alla luce della Costituzione italiana. Individuare le esigenze fondamentali che ispirano scelte e comportamenti economici, nonché i vincoli a cui essi sono subordinati. Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura. Reperire le fonti normative con particolare riferimento al settore di studio. Riconoscere gli aspetti giuridici ed economici che connotano l'attività imprenditoriale. Individuare i fattori produttivi e differenziarli per natura e tipo di remunerazione. Fattori della produzione, forme di mercato e elementi che le connotano. Educazione alla sicurezza nel mondo del lavoro. Individuare varietà, specificità e dinamiche elementari dei sistemi economici e dei mercati locali, nazionali e internazionali. Mercato della moneta e andamenti che lo caratterizzano. Riconoscere i modelli, i processi e i flussi informativi tipici del sistema azienda con particolare riferimento alle tipologie aziendali oggetto di studio. 66 Strutture dei sistemi economici e loro dinamiche (processi di crescita e squilibri dello sviluppo). Forme di stato e forme di gove rno. Lo Stato e la sua struttura secondo la Costituzione italiana. Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio e dalla rete. Redigere il curriculum vitae secondo il modello europeo Istituzioni locali, nazionali e internazionali. Conoscenze essenziali per l’accesso al lavoro e alle professioni. Il curriculum vitae secondo il modello europeo e le tipologie di colloquio di lavoro (individuale, di gruppo, on line ecc.). ASSE MATEMATICO - Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico rappresentandole anche sotto forma grafica. - Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. - Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calc olo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. CONOSCENZE ABILITA’ Aritmetica e algebra I numeri: naturali, interi, razionali, sotto forma frazionaria e decimale, irrazionali e, in forma intuitiva, reali; ordinamento e loro rappresentazione su una retta. Le operazioni con i numeri interi e razionali e le loro proprietà. Potenze e radici. Rapporti e percentuali. Approssimazioni. Le espressioni letterali Operazioni con i polinomi. e i polinomi. Geometria Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione. Nozioni Aritmetica e algebra Utilizzare le procedure del calcolo aritmetico (a mente, per iscritto, a macchina) per calcolare espressioni aritmetiche e risolvere problemi; operare con i numeri interi e razionali e valutare l’ordine di grandezza dei risultati. Calcolare semplici espressioni con potenze e radicali. Utilizzare correttamente il concetto di approssimazione. Padroneggiare l’uso della lettera come mero simbolo e come variabile; eseguire le operazioni con i polinomi; fattorizzare un polinomio. Geometria Eseguire costruzioni geometriche elementari 67 fondamentali di geometria del piano e dello spazio. Le principali figure del piano e dello spazio. utilizzando la riga e il compasso e/o strumenti informatici. Conoscere e usare misure di grandezze geometriche: perimetro, area e volume delle principali figure geometriche del piano e dello spazio. Il piano euclideo: relazioni tra rette, congruenza di figure, poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area dei Porre, analizzare e risolvere problemi del poligoni. piano e dello spazio utilizzando le proprietà Teoremi di Euclide e di Pitagora. delle figure geometriche oppure le proprietà di opportune isometrie. Comprendere Teorema di Talete e sue conseguenze. Le dimostrazioni e sviluppare semplici catene principali trasformazioni geometriche e loro deduttive. invarianti (isometrie e similitudini). Esempi di loro utilizzazione nella dimostrazione di Relazioni e funzioni proprietà geometriche. Risolvere equazioni e disequazioni di primo e secondo grado; risolvere sistemi di equazioni Relazioni e funzioni e disequazioni. Le funzioni e la loro rappresentazione (numerica, funzionale, grafica). Linguaggio Rappresentare sul piano cartesiano le degli insiemi e delle funzioni (dominio, principali composizione, inversa, ecc.). funzioni incontrate. Studiare le funzioni f(x) = Collegamento con il concetto di equazione. ax + b e f(x) = ax2 + bx + c. Funzioni di vario tipo (lineari, quadratiche, circolari, di proporzionalità diretta e inversa). Risolvere problemi che implicano l’uso di funzioni, di equazioni e di sistemi di Equazioni e disequazioni di primo e secondo equazioni anche per via grafica, collegati con grado. altre discipline e situazioni di vita ordinaria, Sistemi di equazioni e di disequazioni. come primo passo verso la modellizzazione Il metodo delle coordinate: il piano matematica. cartesiano. Rappresentazione grafica delle funzioni. Dati e previsioni Raccogliere, organizzare e rappresentare un Dati e previsioni insieme di dati. Calcolare i valori medi e Dati, loro organizzazione e alcune misure di variabilità di una rappresentazione. distribuzione. Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni Calcolare la probabilità di eventi elementari. grafiche. Valori medi e misure di variabilità. Significato della probabilità e sue valutazioni. Semplici spazi (discreti) di probabilità: eventi disgiunti, probabilità composta, eventi indipendenti. Probabilità e frequenza. 68 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO - Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. - Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. - Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. CONOSCENZE Il Sistema solare e la Terra. Dinamicità della litosfera; fenomeni sismici e vulcanici. I minerali e loro proprietà fisiche; le rocce magmatiche, le rocce sedimentarie e le rocce metamorfiche; il ciclo delle rocce. L'idrosfera, fondali marini; caratteristiche fisiche e chimiche dell'acqua; i movimenti dell'acqua, le onde, le correnti. L’atmosfera; il clima; le conseguenze delle modificazioni climatiche: disponibilità di acqua potabile, desertificazione, grandi migrazioni umane. Coordinate geografiche: latitudine e longitudine, paralleli e meridiani. Origine della vita: livelli di organizzazione della materia vivente (struttura molecolare, struttura cellulare e sub cellulare; virus, cellula procariota, cellula eucariota). Teorie interpretative dell’evoluzione della specie. Processi riproduttivi, la variabilità ambientale e gli habitat. Ecosistemi (circuiti energetici, cicli alimentari, cicli bio-geochimici). ABILITA’ Identificare le conseguenze sul nostro pianeta dei moti di rotazione e di rivoluzione della Terra. Analizzare lo stato attuale e le modificazione del pianeta anche in riferimento allo sfruttamento delle risorse della Terra. Riconoscere nella cellula l’unità funzionale di base della costruzione di ogni essere vivente. Comparare le strutture comuni a tutte le cellule eucariote, distinguendo tra cellule animali e cellule vegetali. Indicare le caratteristiche comuni degli organismi e i parametri più frequentemente utilizzati per classificare gli organismi. Ricostruire la storia evolutiva degli esseri umani mettendo in rilievo la complessità dell’albero filogenetico degli ominidi. Descrivere il corpo umano, analizzando le interconnessioni tra i sistemi e gli apparati. Descrivere il meccanismo di duplicazione del DNA e di sintesi delle proteine. Descrivere il ruolo degli organismi, fondamentale per l’equilibrio degli 69 Processi metabolici: organismi autotrofi ed eterotrofi; respirazione cellulare e fotosintesi. Nascita e sviluppo della genetica. Genetica e biotecnologie: implicazioni pratiche e conseguenti questioni etiche. Il corpo umano come un sistema complesso: omeostasi e stato di salute. Le malattie: prevenzione e stili di vita (disturbi alimentari, fumo, alcool, droghe e sostanze stupefa centi, infezioni sessualmente trasmissibili). La crescita della popolazione umana e le relative conseguenze (sanitarie, alimentari, economiche). Ecologia: la protezione dell’ambiente (uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti). ASSE DEI LINGUAGGI ITALIANO STORICOSOCIALE ambienti naturali e per il riequilibrio di quelli degradati dall’inquinamento PERCORSI DI I LIVELLO 2° PERIODO DIDATTICO TITOLO UDA Ore in Ore a Totale presenza distanza ore IL TESTO NARRATIVO 40 0 40 STRUTTURA GRAMMATICALE E 60 SINTATTICA DELLA LINGUA ITALIANA IL TESTO ESPOSITIVO ED 40 ARGOMENTATIVO IL TESTO POETICO 40 0 60 0 40 0 40 I CONNETTIVI 10 0 10 LE FONTI DELLA STORIA 10 0 10 DALLA PREISTORIA ALL’ELLENISMO 35 0 35 ROMA E LA NASCITA CRISTIANESIMO LA SOCIETA’ MEDIEVALE DEL 45 0 45 45 0 45 CITTADINI D’ITALIA, D’EUROPA E 20 DEL MONDO 0 20 70 DEI LINGUAGGI LINGUA STRANIERA FRANCESE LINGUA INGLESE MATEMATICO SICUREZZA E PREVENZIONE NEI 10 LUOGHI DI LAVORO 0 10 SALUTARE E PARLARE DI SÉ 33 9 42 VIVERE IN CITTA’ 30 4 34 I LUOGHI DELLA VITA QUOTIDIANA 36 4 40 LA FRANCIA E I FRANCESI 21 3 24 PARLARE DI SE’ E DEGLI ALTRI 18 0 18 DESCRIVERE L’AMBIENTE 10 0 10 PARLARE DI LAVORO E DI ROUTINE 20 0 20 IMPEGNI 12 0 12 25 0 25 DESCRIVERE PROGETTI 16 PERSONALI ESPRIMERE OBBLIGHI E 9 PROIBIZIONI DESCRIVERE ESPERIENZE 30 0 16 0 9 0 30 ARITMETICA E ALGEBRA 72 18 90 GEOMETRIA 48 12 60 DATI E PREVISIONI 38 10 48 – 39 10 49 40 10 50 632 160 792 PARLARE DI PROGRAMMATI PARLARE DEL PASSATO SCIENZE DELLA TERRA SCIENTIFICO EVOLUZIONE - ECOLOGIA SCIENTIFICO TECNOLOGICO-TECNOLOGICO BIOLOGIA - GENETICA TOTALE DELLE ORE Attività di accoglienza e orientamento Le attività di accoglienza e orientamento iniziano dal momento in cui l’utente prende contatto con la scuola e procedono con fasi più strutturate: 1. colloquio/test iniziale 71 2. orientamento 3. inserimento e accompagnamento 4. accertamento delle competenze e stesura del patto formativo Momento del test iniziale da parte di tutti i corsisti Durante l’anno scolastico le attività di accoglienza e orientamento vengono collocate nella prima parte del percorso e proseguono durante lo svolgimento dello stesso con attivi tà di orientamento. In relazione ai bisogni rilevati dal docente, il percorso di accoglienza e orientamento può avere una durata variabile nelle diverse fasi, benchè il totale del tempo a ciò dedicato non superi il 10% delle ore previste dal percorso. Il tempo dedicato all’accoglienza ed all’orientamento deve, comunque, essere fruito dal corsista e non può essere considerato alla stregua di una ulteriore abbreviazione del percorso. In questi momenti i docenti del CPIA, possono suddividersi in gruppi, effettuando i test d’ingresso per accertare il livello di conoscenza della lingua italiana da parte dei corsisti stranieri al fine di individuare il tipo di corso per il quale risultano più idonei. I corsisti migranti che dimostrano di possedere competenze nella lingua italiana almeno di livello A2 vengono inseriti nei percorsi per il conseguimento del titolo conclusiv o del primo ciclo d’istruzione o, in mancanza di sufficienti abilità di base, al percorso propedeutico della durata massima di 200 ore. Coloro i quali, invece, non possiedono competenze di lingua Italiana di livello A2 del QCER vengono orientati verso il percorso di apprendimento della lingua Italiana finalizzato al conseguimento delle competenze di livello A2. Gli altri studenti italiani vengono ins eriti, a seconda dell’età, dei titoli di studio in loro possesso e/o di competenze, vengono inseriti nei percorsi di primo periodo, secondo periodo, oppure nel periodo propedeutico al primo periodo. Momento dell’orientamento costituisce una fase estremamente importante e prosegue per l'intera durata del percorso, in quanto le esigenze formative dell’utente possono modificarsi relativamente a competenze via via acquisite nel percorso di istruzione frequentato o a esigenze formative e di lavoro emerse successivamente. Momento dell’inserimento e dell’accompagnamento Questa fase si svolge in itinere, durante l a durata del percorso a cura del gruppo di insegnanti del CPIA che cura il percorso frequentato dal corsista . I test e i colloqui si effettuano di norma su appuntamento presso la sede centrale del CPIA e presso le sedi associate. Presso la Casa Circondariale , la Casa di reclusione e l’IPM i detenuti che intendono partecipare alle attività scolastiche devono essere autorizzati dal Direttore dell’Istituto e successivamente viene inserito nel gruppo di livello, previo colloquio iniziale . Momento dell’accertamento delle competenze e stesura del patto formativo Nei primi giorni dell’inserimento nel percorso i docenti del Gru ppo di livello compiono osservazioni e accertamenti per confermare l’inserimento nel corso o modificarlo con un’offerta più congrua. In sede di Consiglio di livello i docenti esprimono le loro osservazioni e accertano il possesso di competenze che possono consentire al corsista il riconoscimento di crediti formativi. I docenti, collegialmente, successivamente agli accertamenti effettuati dalla sezione funzionale, predispongono una proposta di attestazione dei crediti e di Piano di Studio Personalizzato che viene inoltrata alla Commissione per la definizione dei patti formativi. Questa, se la procedura seguita corrisponde a quanto previsto, viene definita e, dopo la 72 sottoscrizione da parte dei componenti della commissione e del Dirigente scolastico del CPIA verrà sottoscritto dal corsista se maggiorenne o dai genitori/tutori se minorenni. Nel caso di percorsi di II livello il Patto sarà sottoscritto anche dal Dirigente Scolastico della scuole in cui è incardinato il percorsi di istruzione per adulti al quale lo stesso è stato ammesso. COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO La Commissione è formata da docenti del primo livello e da docenti del secondo livello, è presieduta dal Dirigente scolastico del CPIA CL/EN. I compit i principali della Commissione, oltre alla definizione di misure di sistema, del raccordo curriculare tra i percorsi del I e II livell o (il cui regolamento viene allegato al PTOF) , del coordinamento dei percorsi di II livello, dell’adozione di procedure e strumenti omogenei per la definizione dei curricula, delle UdA, delle modalità di valutazione e di certificazione degli apprendimenti e delle competenze, anche i seguenti: 1. Ammissione al periodo didattico coerente con i titoli e le competenze di partenza; 2. Attestazione dei crediti formativi; 3. Definizione del patto formativo individuale . Il Patto rappresenta un contratto condiviso e sottoscritto dall’adulto, dalla Commissione e dal Dirigente del CPIA con il quale viene formalizzato il percorso di studio personalizzato (PSP) relativo al periodo didattico del percorso al quale l’adulto è stato ammesso a seguito della richiesta di iscrizione. Fasi in cui si articola il percorso finalizzato alla definizione del Patto formativo Prima fase Identificazione: fase finalizzata all’individuazione e messa in trasparenza delle competenze degli adulti, comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’iscrizione. In questa fase, la Commissione, acquisita la domanda di iscrizione, supporta l’adulto “nell’analisi e documentazione dell’esperienza di apprendimento” anche mediante l’utilizzo di dispositivi di documentazione della storia personale e professionale. Assume particolare significato la predisposizione per ciascun adulto del dossier personale per l’IDA che consente, tra l’altro, la raccolta di titoli di studio, attestati, certificazioni, dichiarazioni e ogni altra “evidenza utile”. A tal fine, risulta necessar io l’utilizzo di strumenti di esplorazione tra i quali l’intervista impostata secondo un approccio biografico. In questa fase la Commissione individua un docente facente parte della Commissione stessa con funzione di TUTOR cui affidare il compito di accom pagnare e sostenere l’adulto nel processo di individuazione e messa in trasparenza delle competenze acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale e nella composizione del dossier personale. Seconda fase Valutazione: fase finalizzata all’accertamento del possesso delle competenze degli adulti comunque acquisite nell’apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una 73 o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall’adulto all’atto dell’iscrizione. In questa fase la Commissione procede (attraverso una sua sezione funzionale , a tale scopo delegata) insieme con l’adulto, all’accertamento del possesso delle competenze già acquisite ai fini della successiva attestazione. Nel caso di competenze acquisite in contesti formali la sezione funzionale può proporre l’assegnazione di crediti formativi su base documentale, con la sola necessità di integrare la rpocedura con riscontri ulteriori in caso di competenze acauisite da molto tempo, oppure laddov e il percorso scolastico frequentato e superato dall’adulto presenti diferenze con quello che chiede di frequentare. Nel caso di competenze conseguite in contesti non formale e/o informale la Commissione può adottare specifiche metodologie valutative, risc ontri e prove (colloqui, prove scritte, orali, pratiche) idonee a comprovare le competenze effettivamente possedute. In ogni caso, questa fase viene svolta in modo da assicurare equità, trasparenza, collegialità e oggettività. Terza fase Attestazione: fase finalizzata al rilascio del certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso a cura della Commissione per la definizione dei patti formativi . Strumenti in uso alla Commissione. Per lo svolgimento delle fasi in cui si a rticola il percorso finalizzato alla definizione del Patto, che si realizzano anche nelle sedi delle Istituzioni scolastiche della rete, la Commissione si dota di appositi strumenti (allegati al PTOF), fra i quali i seguenti: modello di domanda per il riconoscimento dei crediti; modello di dossier personale per l’IDA; linee guida per la predisposizione delle specifiche metodologie valutative e dei riscontri e prove utili alla valutazione delle competenze; criteri generali per il riconoscimento dei cre diti; modello di certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso; modello di Patto Formativo Individuale. La Commissione formalizza le proprie sedute ed i risultati delle stesse attraverso idonei supporti documentali firmati da tutti i membri. Il percorso che conduce alla definizione del P ercorso di studio personalizzato che, successivamente, confluirà nel Patto Formativo Individuale, si svolge nell’ambito delle attività di accoglienza e orientamento. La Commissione per la definizione del Patto formativo si occupa anche di: favorire opportuni raccordi tra i percorsi di primo livello e i percorsi di secondo livello; lettura e analisi dei bisogni formativi del territorio; costruzione di profili adulti costruiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro; interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta; accoglienza rivolta ai giovani e agli adulti che devono affrontare la sc elta di un percorso; scolastico di istruzione; orientamento e ri-orientamento alla scelta formativa; consulenza individuale o di gruppo; placement degli stranieri giovani e adulti; miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione degli adu lti; predisposizione di azioni di informazione e di documentazione delle attività. 74 75 METODOLOGIA In coerenza con la normativa sul sistema nazionale di istruzione degli adulti (DPR 263 del 29/10/2012 e DI 12.3.2015) e sulla base di quanto consentito dall’autonomia scolastica, il CPIA CL/EN accoglie, orienta e accompagna lo studente adulto in percorsi formativi che lo mettono al centro come persona, che valorizzano il proprio vissuto e la propria storia culturale e professionale. Per far ciò pone in essere azioni di sostegno tra cui: riconoscimento dei crediti comunque e ovunque acquisiti; attivazione di percorsi flessibili che valorizzano l’esperienza di cui sono portatori gli studenti; introduzione delle nuove tecnologie come supporto alla didattica. fruizione a distanza (FAD). Da un punto di vista strettamente metodologico il nuovo assetto organizzativo esige un profondo rinnovamento della didattica, passando da una programmazione delle attività formative centrata sui curricoli, a una programmazione per UDA centrata su competenze e percorsi modulari. Il tipo di competenza che l’UDA può concorrere a sviluppare corrisponde a quanto previsto dal profilo in uscita per ciascun percorso di istruzione ed è legato alla problematicità delle situazioni reali, lavorative e di vita e all’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva. Questo significa individuare le competenze che stanno all’incrocio fra gli assi culturali e i diritti di cittadinanza e praticare l’azione di sostegno educativo. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Quali competenze? Il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente. Queste competenze sono: - la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali; - la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere; - la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino; - la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC); - imparare ad imparare è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzarlo sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità; - le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere i codici di comportamento nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La 76 competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica; - senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è in grado di cogliere le opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo; - consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti, lo spettacolo, la letteratura e le arti visive. I docenti del CPIA interprovinciale, per rispondere ai diversi stili di apprendimento sia dei giovani studenti sia degli studenti adulti, mettono in atto molteplici metodologie e strategie: - Cooperative learning (apprendimento cooperativo) metodologia di insegnamento attraverso la quale gli studenti apprendono in piccoli gruppi, aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. - Learning by doing (apprendere attraverso il fare) simulazioni in cui lo studente mette in gioco le conoscenze pregresse, integrando le nuove conoscenze; Gli obiettivi di apprendimento si configurano sotto forma di “sapere come fare a”, piuttosto che di “conoscere che”; infatti in questo modo il soggetto prende coscienza del perché è necessario conoscere qualcosa e come una certa conoscenza può essere utilizzata. - Peer education (educazione tra pari) approccio educativo che prevede e organizza il naturale passaggio di informazioni tra pari. Questa strategia favorisce relazioni migliori all’interno del gruppo e promuove l’instaurarsi di un rapporto di educazione reciproca. - Outdoor Training (attività all’aperto) metodologia per sviluppare nei gruppi in apprendimento l’attitudine necessaria a lavorare in modo strategico coinvolgendo gli studenti in un ambiente e in situazioni diverse da quelle quotidiane, costringendoli a pensare e ad agire fuori dai normali schemi mentali e comportamentali. - Problem solving (Soluzione di problemi reali) metodologia che consente di analizzare, affrontare e cercare di risolvere positivamente situazioni problematiche. - Lezione frontale metodologia da privilegiare quando la finalità del momento formativo è costituita dalla trasmissione di concetti, informazioni e schemi interpretativi. Le lezioni frontali in aula possono essere impiegate per l’acquisizione delle conoscenze teoriche mediante uno stile di apprendimento basato su modelli. Sono quindi in generale uno strumento suggerito nei casi in cui i partecipanti all’attività formativa siano sprovvisti di elementi conoscitivi rispetto al contenuto trattato. - Esercitazioni individuali metodologia finalizzata a rinforzare e stabilizzare le nozioni trasmesse durante la lezione con lo scopo di addestrare ad applicare le nozioni teoriche alla realtà concreta risolvendo problemi e trovando soluzioni efficaci. Le esercitazioni individuali richiedono al partecipante una concentrazione ed uno studio singolo che li porti a riflettere sulle possibili soluzioni ad un determinato problema. Sono un momento di importante lettura individuale del contesto, del compito e del “mandato” che gli viene assegnato. - Uso delle nuove tecnologie LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) è uno strumento di integrazione con la didattica d'aula poiché coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità. 77 VALUTAZIONE Perché si valuta? La valutazione risponde alle seguenti funzioni fondamentali: verificare l’acquisizione degli apprendimenti pregressi e programmati; adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo; predisporre eventuali interventi di rinforzo o consolidamento e di potenziamento, individuali o collettivi; promuovere l’autovalutazione delle proprie competenze, l’autoconsapevolezza delle proprie potenzialità; fornire ai docenti elementi di autovalutazione del p roprio intervento didattico; comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici (per i minorenni). Chi e che cosa si valuta? La competenza è del Gruppo di livello per i percorsi di primo livello e del team docente per i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. Costituiscono oggetto della valutazione: l’analisi dei prerequisiti la verifica degli apprendimenti programmati, ossia delle competenze, delle abilità e conoscenze disciplinari indicate nelle UdA; la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato, dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo (in particolare per gli utenti minori). La valutazione accompagna e regola l’azione didattica. Tre sono le fasi fondamentali: 1) fase iniziale con prove d’ingresso (nei vari ambiti disciplinari o nelle competenze in ingresso di lingua italiana): gli elementi di conoscenza ottenuti permettono la definizione dei livelli di partenza del corso e il riconoscimento dei crediti a coloro che sono già in possesso di competenze. FASCIA DI LIVELLO INDICATORI ALTA Partecipazione e interesse: attivi Metodo di lavoro: autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: buone MEDIA Partecipazione e interesse: discreti Metodo di lavoro: abbastanza autonomo Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: discrete BASSA Partecipazione e interesse: sufficien ti Metodo di lavoro: poco autonomo 78 Acquisizione e rielaborazione dei contenuti proposti: scarse 2) fase intermedia come momento di valutazione formativa, finale del processo di apprendimento dei percorsi delineati dalle singole UdA; INDICATORI VOTO Possiede conoscenze complete, approfondite e personalizzate Applica conoscenze e competenze in situazioni diverse con precisione e autonomia Organizza in modo autonomo e completo le consegne, utilizzando strategie adeguate ed elaborando percorsi personali zzati 10/9 Possiede conoscenze articolate e sicure È in grado di rielaborare e trasferire conoscenze e competenze in situazioni differenti Esegue con autonomia e impegno le consegne 8 Possiede conoscenze articolate e di norma sicure Coglie il senso dei contenuti e li elabora in modo apprezzabile Sa trasferire abilità e competenze in situazioni differenti con una certa autonomia 7 Possiede conoscenze sufficienti Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali proposte Sa eseguire consegne anche se con imprecisione 6 Possiede conoscenze molto frammentarie e superficiali Fatica a trasferire conoscenze e competenze in ambiti determinati Si applica superficialmente o con discontinuità 3-5 3) fase finale come valutazione (stessi indicatori della tabella precedente)e presentazione del corso all’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione o all’esame per il conseguimento della certificazione di livello A2 del QCER (da inserire nella relazione finale) FASCIA DI LIVELLO ALTA DESCRITTORI NOMI Partecipazione/interesse: attivi Impegno: attivo/costruttivo Metodo di lavoro: autonomo/ efficace Progressi: notevoli Raggiungimento obiettivi: completo/ esauriente 79 MEDIA BASSA NON SUFFICIENTE Partecipazione/interesse: produttivi Impegno: positivo Metodo di lavoro: autonomo Progressi: evidenti Raggiungimento obiettivi: soddisfacente Partecipazione/interesse: sufficienti Impegno: sufficiente Metodo di lavoro: abbastanza autonomo Progressi: apprezzabili Raggiungimento obiettivi: sufficiente Partecipazione/interesse: sufficiente Impegno: non sufficiente Metodo di lavoro: non autonomo Progressi: non apprezzabili Raggiungimento obiettivi: sufficiente non non ATTESTAZIONI, CERTIFICAZIONI E TITOLI RILASCIATI DAL CPIA In esito ai percorsi ordinari erogati, il CPIA rilascia: 1. Certificazione di un livello di istruzione corrispondente a quello previsto dall’ordinamento vigente a conclusione della scuola primaria (di preparazione per l’accesso al successivo segmento di istruzione); 2. Diploma conclusivo del primo ciclo d’istruzione e relativa certificazione delle competenze acquisite; 3. Certificato di conoscenza della lingua italiana di livello A2 del QCER. 4. Certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo d’istruzione. 5. Attestazione delle competenze acquisite, nel caso in cui un utente non abbia concluso il percorso, corrispondenti alle UdA frequentate e superate con esito positivo. AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Il funzionamento della scuola si coglie attraverso l’analisi sistematica che utilizza le informazioni diagnostiche necessarie a progettare miglioramenti. Il Cpia, Centro per l’Istruzione degli Adulti, rappresenta una nuova realtà con delle esigenze specifiche e peculiari. A partire da quest’anno scolastico 2015-2016, appena istituito per le province di Caltanissetta ed Enna, il CPIA ha iniziato un percorso di autovalutazione allo scopo di rafforzare l’identità del Centro, consolidare i rapporti con il territorio e riflettere sulla propria progettualità per individuarne punti di forza e debolezza al fine di intraprendere azioni di miglioramento. I nostri obiettivi sono essenzialmente i seguenti: 80 1. Effettuare un’analisi complessiva (degli aspetti organizzativi, pedagogico-didattici e relazionali) capace di orientare i percorsi di miglioramento; 2. Individuare modalità di interazione con i soggetti che si occupato dell’inserimento socio-lavorativo degli adulti al fine di favorire il conseguimento delle finalità istituzionali di ciascun soggetto/Ente/Istituzione a beneficio dei destinatari, con particolare riferimento ai minori, almeno sedicenni o quindicenni (C.M. n. 1 del 11.02.2016) in obbligo scolastico ed ai minori stranieri non accompagnati. Particolare attenzione sarà rivolta alla individuazione dei N.E.E.T. al fine di offrire loro una possibilità di conseguire una qualificazione/riqualificazione funzionale ad un loro inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro; 3. Condividere analisi dei bisogni, organizzazione ed erogazione dell’offerta formativa con gli stakeholder, in particolare per la coerenza e l’adeguatezza alle dimensioni economiche, sociali e ambientali. 4. Il punto di arrivo è quello della Rendicontazione sociale, finalizzata anche a rendere conto alla comunità ed ai soggetti coinvolti nei percorsi scolastici delle scelte operate, delle attività svolte, dell’utilizzo delle risorse e degli esiti conseguiti. La decisione di porre in essere un percorso di autovalutazione nasce dalla consapevolezza che il compito prioritario della scuola è il successo formativo di ciascun studente, nell’accezione più ampia di diritto all’occupabilità e all’inclusione sociale, nella prospettiva di una piena godibilità di diritti di cittadinanza e di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita. Per il corrente anno scolastico si prevede di realizzare interventi di tipo sia quantitativo che qualitativo, attraverso le seguenti azioni: 1) Predisposizione di una scheda di Monitoraggio per ciascun corso (alfabetizzazione, periodo propedeutico di 200 ore, I periodo didattico e II periodo didattico) nella quale verranno raccolti ed elaborati i seguenti dati: iscritti inizio percorso corsi attivati patti formativi frequentanti dispersione ammessi non ammessi (per profitto o per assenze) esaminati licienziati Il monitoraggio e la successiva elaborazione di tali dati ci permetterà di osservare a lungo termine l’andamento di ciascun corso, dal suo inizio alla sua conclusione e, al contempo, ci permetterà di operare un confronto tra i diversi punti di erogazione del CPIA della provincia di Caltanissetta ed Enna per individuare punti di criticità che necessitano interventi e per individuare per la loro successiva diffusione buone pratiche che consentono di ottenere esiti positivi. Alla fine del monitoraggio potremmo trarre le conclusioni utili per poter mettere in pratica le eventuali azioni di miglioramento e individuare così i punti di debolezza e quelli di forza di ogni singolo punto di erogazione. La comparazione sistematica dei vari punti di erogazione, inoltre, ci permetterà di condurre un ’analisi più obiettiva e funzionale al fine operare interventi concreti e reali là dove emergeranno condizioni di criticità e instabilità. 81 Particolare attenzione sarà data alla dispersione scolastica, che riguarderà in modo tradizionale principalmente i corsisti minorenni; tuttavia non sarà trascurato il monitoraggio della frequenza e degli esiti di apprendimento degli studenti maggiorenni, consapevoli del fatto che la mancata conclusione dei percorsi di studi finalizzati all’istruzione e/o alla formazione produce la mancata valorizzazione di risorse umane che, viceversa, possono contribuire alla crescita socio-economica e culturale dell’intera collettività. Al riguardo saranno predisposte apposite scheda per: 1. 2. 3. 4. la registrazione quantitativa delle assenze la dinamica delle frequenza gli esiti di apprendimento modelli per la gestione delle comunicazioni con i soggetti interessati alla vigilanza sui minori (genitori, comunità di accoglienza, servizi sociali, Ente locale, ecc.). Tali modalità e le problematiche che il CPIA consentirà di fare emergere saranno oggetto di comunicazione e socializzazione con altri componenti dell’Osservatorio regionale e/o provinciale sulla prevenzione della dispersione scolastica, oltre che nell’ambito delle R.E.P. che, ove costituite, rappresentano un segmento della Rete Territoriale di Servizio. Il monitoraggio mensile consentirà di tenere sotto controllo il drop out scolastico attraverso la comunicazione tempestiva a chi di dovere al fine di ripristinare in tempi utili la frequenza. Là dove si verificheranno casi di inadempienza all’obbligo scolastico, si procederà secondo l’iter burocratico previsto dalla norma in merito all’evasione ed all’obbligo scolastico. 2) Analisi dell’organizzazione della struttura del Cpia e il suo funzionamento attraverso la somministrazione di questionari on-line rivolti al personale docente e al personale ATA, allo scopo di raccogliere elementi utili e significativi per individuare i punti forti e punti deboli di tale sistema scolastico. 3) Analisi dell’apparato didattico-metodologico e della formazione offerta dalla nostra Istituzione attraverso la somministrazione di questionari on line ai nostri corsisti, che rappresentano un’utenza al quanto variegata (italiani, stranieri, che a loro volta si dividono in residenti o ospiti di centri di accoglienza, adulti e minorenni). Si è pensato di somministrare un primo questionario in entrata, circa le aspettative dei nostri studenti ed uno finale di gradimento dell’offerta formativa . 4) Analisi della distribuzione dei Centri di Accoglienza per migranti e la loro tipologia nel territorio delle province di Caltanissetta ed Enna al fine di avere un quadro preciso circa i bisogni del territorio e le potenzialità. 5) Analisi del fenomeno della dispersione scolastica, in collaborazione con scuole e con Servizi Sociali, per individuare eventuali soggetti inadempienti all’obbligo scolastico, e dei bisogni formativi della popolazione adulta, in collaborazione con i Centri per l’Impiegno delle due province. 6) Analisi della adeguatezza della distribuzione dei punti di erogazione del servizio del CPIA in relazione ai bisogni che dai territori emergono sulla base dei dati di cui ai precedenti punti. Ciò consentirà di proporre una ridefinizione della configurazione del CPIA in modo da renderla coerente con la distribuzione dei bisogni della popolazione adulta, pur evitando di irrigidirne la struttura essendo la flessibilità e l’adattamento nello spazione nel tempo dell’offerta formativa uno dei punti centrali della sua modalità di funzionamento. 7) Analisi dell’adeguatezza del sistema di istruzione degli adulti comprensivo dei percorsi di I e di II livello nel territorio delle due province, comprensivo anche dell’offerta formativa degli E.F.P. al fine di delineare forme di collaborazione finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa (DPR n. 263/2012 e D.I. 82 12.3.2015), anche integrata (DDG n. 2180/2003 e DA n. 119/2016), per renderla funzionale al soddisfacimento dei bisogni formativi individuali, del territorio e del mondo del lavoro. SICUREZZA Con riferimento al D.lgs 81/2008 la sicurezza nei luoghi di lavoro è un obiettivo trasversale a tutte le discipline del curricolo formativo. L’esigenza primaria è la conoscenza dell’edificio scolastico e del contesto nel quale esso è inserito. Il requisito principale, per attuare processi che garantiscono la sicurezza (li mitando quindi il danno determinato da una situazione di pericolo), resta quello dell’informazione, accanto ad una formazione mirata e calibrata alle varie esigenze e correlata alle mansioni dei vari operatori scolastici (docenti, discenti e non docenti). Il Documento di Valutazione dei Rischi e il relativo Piano di Evacuazione costituiscono riferimento certo per la piena conoscenza della realtà scolastica delle varie sedi e per il conseguente comportamento da assumere in caso di pericolo. Il tema della sicurezza è trasversale al curricolo del CPIA ed è trattato nelle UdA sia dei percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana sia nei percorsi di primo livello. 83 Planimetria della sede amministrativa sita nel Plesso “San Giusto”, di Viale Regina Margherita, 26 a Caltanissetta. 84 ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PREVISTE DAGLI ACCORDI-QUADRO TRA MIUR E MINISTERO DELL’INTERNO Il CPIA di CL/EN, tra le altre iniziative, è sede di: 1. Test di conoscenza della lingua italiana di cui al D.M. 4/6/2010 rivolto agli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo 2. Sessione di formazione civica e di informazione di cui al D.P.R. n. 179 del 14/9/2011 3. Progetto FAMI (fondo asilo migrazione e integrazione) che ha come obiettivo l’integrazione dei cittadini di paesi terzi e in particolar modo è finalizzato ad interventi di accoglienza dei MSNA (minori stranieri non accompagnati). 4. Progetto per scuole collocate in aree a forte processo immigratorio 5. Progetti di sperimentazione dell’insegnamento linguistico agli stranieri 6. Progetti Erasmus+ 7. Progetti PON e POR Sicilia FESR 8. Progetti in collaborazione con Enti Locali per l’attuazione di percorsi integrati finali zzati al conseguimento di qualifiche intermedie per n.e.e.t. 9. Ecc. RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO Nell'attività di RS & S il CPIA CL/EN tiene conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio dei due ambiti e si impegn a rispetto alle seguenti percorsi: lettura dei fabbisogni formativi del territorio costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta accoglienza e l’orientamento miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione degli adulti progettazione formativa e ricerca valutativa formazione e aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico innovazione metodologica e disciplinare ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi documentazione educativa e sua diffusione all'interno della scuola scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici 85 integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi, ivi compresa la formazione professionale. ATTIVITÀ DEL CPIA CL/EN NELL'AMBITO DELLE RETI PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE di cui all’Art. 4 della L. 92/2012 In questo ambito rientrano tutte le attività poste in essere per la costituzione delle reti territoriali per l'apprendimento permanente, già avviate nel territorio dei due ambiti: contatti, relazioni, attività di raccordo e di informazione rispetto ad associazioni sindacali, datoriali e ordini professionali con la finalità di sostenere l'orientamento di adulti e giovani adulti, per promuovere la conoscenza delle opportunità presenti sul territorio per l'apprendimento permanente, in collegamento con i soggetti dello sviluppo economico, con gli EE.LL con i centri di formazione. Attivazione rapporti Creazione di sinergie fra i sistemi di apprendime nto formali, non formali e informali Accesso al lavoro dei giovani Esercizio della cittadinanza attiva anche da parte degli immigrati formali e orientamento permanente Rientro nel sistema educativo di istruzione e formazione Inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro Promozione della formazione permanente e continua Altro (osservazioni e considerazioni conclusive) 86