Ostreopsis

Transcript

Ostreopsis
Biol. Mar. Mediterr. (2007), 14 (2): 384-385
G. Socal1,2, Bentox-Net2
1
Istituto di Scienze Marine (ISMAR), Venezia, Italia.
[email protected]
2
BENTOX-NET http://www.bentoxnet.it/
BENTOX-NET: UN NETWORK PER LO STUDIO
DI OSTREOPSIS SPP. E DI ALTRE MICROALGHE
BENTONICHE POTENZIALMENTE TOSSICHE
BENTOX-NET: A NETWORK ON THE STUDY OF OSTREOPSIS SPP.
AND OTHERS POTENTIALLY TOXIC BENTHIC MICROALGAE
Abstract – BENTOX-NET is a research and management initiative driven by the need for integrated
and effective action in response to the threat of a new type of harmful algal blooms on the Italian coast.
Recently, massive growth of benthic microalgae of the genus Ostreopsis have seriously impacted the ecosystems and human health. The network includes a wide range of expertise as taxonomy, toxin chemistry,
genetics and algal ecology.
Key-words: network, Ostreopsis, harmful benthic algal blooms.
Introduzione – Specie di dinoflagellati appartenenti al genere Ostreopsis sono tipiche delle associazioni tropicali responsabili di intossicazioni umane del tipo “ciguatera”. Fioriture di Ostreopsis sono state avvistate nel Mediterraneo, a Villefranche
sur Mer, sin dagli anni ’70 (Congestri et al., 2006). Al momento è nota la presenza
di due specie potenzialmente tossiche di Ostreopsis nel bacino Nord-Ovest del Mar
Mediterraneo: O. ovata e O. cf. siamensis (Penna et al., 2005). Gli eventi dannosi
riconducibili a fioriture di Ostreopsis spp., riportati per la prima volta lungo le coste
toscane nel 1998 (Sansoni et al., 2003; Simoni et al., 2004), sono stati registrati ad
oggi in molte altre località costiere della penisola durante il periodo estivo. L’impatto
sull’ecosistema durante le fioriture è grave: si manifestano alterazioni della qualità e
del colore dell’acqua, ipossia e/o anossia dei fondi e, ancora più seriamente, morie di
invertebrati bentonici come molluschi, celenterati ed echinodermi. In particolare, in
Liguria ed in Puglia sono stati segnalati fenomeni allarmanti per la salute umana.
Obiettivi – BENTOX-NET si propone essenzialmente attività di ricerca e coordinamento nel campo delle microalghe marine potenzialmente tossiche, con l’obiettivo di
diffondere ed incrementare le conoscenze che permettano una migliore gestione delle
Harmful Benthic Algal Blooms (HBABs) in Italia.
BENTOX-NET include una vasta gamma di expertise scientifiche che comprendono la tassonomia morfologica e molecolare, la fisiologia e i cicli vitali, l’ecologia
delle specie planctoniche e del micro e macrofitobenthos, l’ecologia teorica dei sistemi
planctonici e bentonici, la chimica delle tossine di origine algale. In questi settori i
ricercatori afferenti alla rete costituiscono punti di riferimento a livello nazionale e
internazionale, ricoprendo un ruolo attivo e di responsabilità in programmi scientifici,
nonché in strutture di coordinamento internazionale per le attività inerenti alle alghe
tossiche.
BENTOX-NET prevede, sia nella fase di realizzazione di un programma scientifico sia in quella di supporto alla gestione dei problemi derivanti dalle fioriture algali
tossiche, la collaborazione con numerosi altri ricercatori che operano negli enti rappresentati nella stessa nonché in altri enti di ricerca e di gestione.
Risultati attesi - Analisi autoecologiche e sinecologiche delle specie responsabili
delle fioriture, la loro caratterizzazione tassonomica e genetica, l’analisi chimica delle
385
tossine in gioco, studi tossicologici, ricerche sulla fisiologia dei ceppi algali implicati e
approcci modellistici e statistici consentiranno di rispondere a molti degli interrogativi
che questi fenomeni, poco conosciuti e non riconducibili ad altri eventi nel mondo,
pongono al fine di fornire uno strumento valido per misure di intervento e di gestione. Tali attività sono da prevedere sia nei casi di emergenza, quando la fioritura
è in atto e si manifesta con tutte le sue connotazioni negative, sia per una gestione a
lungo termine, che preveda l’individuazione di aree e periodi a rischio, la previsione e
la mitigazione degli effetti negativi e la messa in atto di contromisure.
Benefici previsti – La rete si propone di: a) stabilire una comunicazione ottimale
fra gruppi di ricerca già impegnati sul territorio italiano in studi sul problema delle
fioriture bentoniche potenzialmente tossiche; b) mettere a punto procedure intercalibrate di campionamento e conteggio, che consentano la piena confrontabilità dei dati
che si stanno raccogliendo nelle regioni italiane interessate dal fenomeno, c) continuare ricerche in corso da integrare con monitoraggi ad hoc nelle varie regioni interessate al fenomeno; d) stabilire collaborazioni individuali con enti regionali interessati
al controllo e alla gestione delle fioriture in termini di qualità dell’ambiente marino,
alimentazione, salute pubblica, attività turistiche e balneazione; e) mettere a punto
una strategia di pronto intervento su misura delle esigenze e delle competenze presenti nelle diverse regioni; f) stabilire una strategia di comunicazione con il pubblico
e con la stampa che fornisca informazioni corrette, volte ad evitare disinformazione o
allarmismi ingiustificati; g) proporre progetti di ricerca sulle tematiche sopraindicate e
cercarne il finanziamento presso enti pubblici di varia natura; h) addestrare personale
di enti locali preposti al controllo ambientale e alla salute pubblica sulle metodiche di
campionamento ed identificazione degli organismi potenzialmente tossici; i) produrre
pubblicazioni divulgative e scientifiche sull’argomento, da diffondere attraverso bollettini, giornali e riviste nazionali e internazionali; l) organizzare riunioni scientifiche,
divulgative e organizzative per favorire la diffusione di informazioni e promuovere
attività di ricerca e di gestione dei fenomeni legati alle microalghe bentoniche tossiche.
Bibliografia
CONGESTRI R., PENNA A., ZINGONE A. (2006) – BENTOX-NET, a Research and management
initiative on Ostreopsis spp. and other benthic microalgal blooms on the Italian coasts. Harmful
Algal Blooms, 32: 11-12.
PENNA A., VILA M., FRAGA S., GIACOBBE M.G., ANDREONI F., RIOBÒ P., VERNESI C.
(2005) - Characterization of Ostreopsis and Coolia (Dinophyceae) isolates in the Western Mediterranean Sea based on morphology, toxicity and ITS - 5.8S rDNA sequences. Journal of Phycology,
41: 212-225.
SANSONI G., BORGHINI B., CAMICI G., CASOTTI M., RIGHINI P., RUSTIGHI C. (2003) Fioriture algali di Ostreopsis ovata (Gonyaulacales: Dinophyceae): un problema emergente. Biologia Ambientale, 17: 17-23.
SIMONI F., DI PAOLO C., NUTI S., LEPRI L., MELLEY A., GADDI A. (2004) - Alghe dinoflagellate epifitiche nelle scogliere del Mare Tirreno settentrionale. Biol. Mar. Medit., 11: 530-533.
SIMONI F., DI PAOLO C., GORI L., LEPRI L. (2004) - Further investigation on blooms of Ostreopsis ovata, Coolia monotis, Prorocentrum lima, on the macroalgae of artificial and natural reefs
in the Northern Tyrrhenian Sea. Harmful Algae News, 26: 5-7.