correzioni dati sbagliati nell`albo d`oro

Transcript

correzioni dati sbagliati nell`albo d`oro
CORREZIONI, INTEGRAZIONI E MODIFICHE
ALL’ALBO D’ORO UFFICIALE
Correzione anno di morte (dieci nominativi)
FLORE GIOVANNI, 39° reggimento fanteria, morto sul Carso il 18 maggio 1918; corretto 1917 (attestati
altri quattro soldati morti in tale data);
PICCHEREDDU ANTONIO, 151° reggimento fanteria, morto sul Carso il 16 giugno 1918; corretto 1916
(attestato anche un altro soldato morto in tale data).
I due soldati sarebbero gli unici due morti nel 1918 su 1367.
MANNONI ANTONIO, 34° reggimento fanteria, sul medio Isonzo 15 giugno 1918; corretto 1915
VIRDIS GIUSEPPE di Antonio, 210° reggimento fanteria, sul medio Isonzo 19 giugno 1918; corretto 1915
I due soldati sarebbero gli unici due sul medio Isonzo nel 1918: due su 399.
GARAU FRANCESCO (fra l'altro segnalato medaglia di bronzo)
17 luglio 1918 sul monte Col di Lana; corretto 1916
(solo lui su 447 nel 1918 sul monte Col di Lana; invece in luglio ne morirono 12 nel 1915; 18 nel 1916, e
dieci nel 1917; si è corretto con 1916 ma è un dato ancora da verificare).
PILI RAIMONDO 7 luglio 1915 sul monte Zebio; corretto in 7 luglio 1916
(solo lui su 603; il 7 luglio 1916 fu poi una delle giornate tristi del monte Zebio; l'AO segnala in quel giorno
49 morti)
PILUZZA GIORGIO, 137° reggimento fanteria, sul monte Cimone 18 giugno 1918; corretto 1916
(solo lui su 49 sul monte Cimone nel 1918; nel 1916 invece ne risultano deceduti altri 9 del suo reggimento).
PIRAS FRANCESCO di Antonio, 136° reggimento fanteria, 18 settembre 1917 sul Piave (decorato di
medaglia d'argento al v.m.); sarebbe l’unico caduto tra i sardi nel settembre 1917; corretto novembre 1917
(possibile anche dicembre, mesi ricorrenti invece in altri caduti; nell’AO nemmeno nel settembre 1918
figurano caduti).
PIRODDI GIOVANNI, 152° reggimento fanteria, morto il 3 settembre 1916, sull’altipiano di Bainsizza
Probabile errore: (solo lui su 226 caduti sull’altipiano); corretto 1917 (il 3 settembre 1917 altri quattro
morti)
PUXEDDU ANGELICO, 232° reggimento fanteria, morto il 23 giugno 1918 sul Monte Vodice, corretto
1917, (solo lui tra 74 sul Monte Vodice nel 1918); nel giugno 1918 il 232° combatte lungo la linea del Piave
come indicano appunto alcuni morti del giugno 1918. Per cui, o è sbagliata l’indicazione del luogo (sul
monte Vodice piuttosto che sul Piave), oppure è sbagliato l’anno; poiché scrivendo è più facile sbagliare un
numero invece che tutto un nome, si è optato per ritenere più probabile l’errore dell’anno.
Correzione giorno di morte (due nominativi)
AGUS RAFFAELE di Camillo e SCALAS SALVATORE, del 39° reggimento. L’Albo d’oro li indica morti
il 13 febbraio 1915. In tale data sol loro due per affondamento. È probabilmente un errore di battitura,
corretto in 15 febbraio, giorno in cui sono attestati altri 65 scomparsi del 39° reggimento: si tratta
dell’affondamento del piroscafo “ Minas”, in seguito a siluramento, con circa 870 morti, tra i quali circa 315
militari italiani. Era adibito al trasporto truppe italiane, serbe e francesi. (Cfr.
http://www.pietrigrandeguerra.it/voci-e-volti-dal-fronte-2/affondamenti-navi-grande-guerra-2/).
Correzione luogo di morte (tre nominativi)
MURA MASSIMINO 27 aprile 1917 sul monte San Michele.
nell'AO figura sul monte San Michele; corretto “sul monte Col di Lana” perché il 45° reggimento fanteria
in quei giorni era lì impegnato (esattamente a Monte Sief), e dove figurano morti altri 5 del 45 e due del 46).
MURA MASSIMINO, 45° reggimento fanteria, morto il 27 aprile 1917 sul monte San Michele per ferite
riportate in combattimento; corretto “sul monte Col di Lana” dove era attestato in quel momento il 45 (e
dove figurano morti altri 5 del 35 e due del 46.
(Nell'AO, sul monte San Michele, improbabile; corretto dal curatore in monte Col di Lana)
SALIS COSIMO di Salvatore, 68° reggimento fanteria, morto 11 settembre 1917 sul monte San Michele;
corretto “sul monte San Gabriele” (ce ne erano altri tre in questa data sul San Gabriele; ora sono quattro)
Correzione “voci varie” (tredici nominativi) per meglio uniformarle con le altre dell’Albo
la voce «disperso … per ferite riportate in combattimento» IN «disperso ... in combattimento»
in quattro nominativi (Orazio Argiolas, Giovanni Deriu di Giovanni, Pietro Doneddu, Emanuele Mulas)
(si capisce chiaramente che la prima dicitura è una svista poiché non ha senso logico)
la voce « scomparso in marcia per fatto di guerra» IN «disperso in marcia … per fatto di guerra», perché il
"per fatto di guerra" è sempre abbinato al “disperso" (cfr. Bernardo Cabitza di Giovanni)
la voce «in seguito ad incidente di volo» IN «per incidente di volo» (Vito Simoncelli, Felice Orrù).
la voce «per ferite riportate per fatto di guerra» (compare in tre nomi Antonio Pulixi, Giovanni Piras di
Domenico e Giovanni Piras di Salvatore) IN «per ferite per fatto di guerra» (in 12 nomi)
la voce «nell'ambulanza chirurgica n. 6» IN «nell'ambulanza chirurgica d'armata n. 6» (Antioco Ripetta:
nell’Albo d’oro non vi sono altre tipologie d’ambulanza che non siano quelle d’armata)
aggiunta la voce «in prigionia» alla voce «in seguito ad affondamento di nave» in Antonio Marrosu di
Pasquale, e Giovanni Scanu di Giovanni, entrambi del 46° (in quella data si registrano altri 58 scomparsi in
prigionia del 46° reggimento fanteria in seguito ad affondamento del piroscafo austriaco Linz).
Correzione due cognomi
Sono stati modificati e uniformati diversamente i nomi Tusoni-Oggiano Clemente di Giovanni e
Tuxoni Giovanni di Giovanni, di Trinità d’Agultu (al tempo frazione di Aggius), inseriti nell’Albo
d’oro in pagine distinte perché probabilmente così registrati allo stato civile. Si tratta di due fratelli,
Tusoni e Tuxoni sono una sorta di soprannome.
Non corretti ma da accertare tre nominativi
Per caso (perciò ce ne può essere alcuni altri) abbiamo intercettato alcuni nominativi “sospetti”,
cioè da accertare assolutamente: Guglielmo Brugu di Selargius, Spirito Sartoris, Antonio Spiggia
sono praticamente identici ai tre omonimi della Lombardia. Non sappiamo se siano corretti i dati dei
sardi o dei lombardi, ma sono tre nominativi da verificare. Per il momento sono stati inseriti
comunque, diciamo con riserva, in attesa di accertamenti.
Corretta la ripartizione dei caduti per classi di età.
Molte, sebbene piccole, le discordanze con la statistica “ufficiale”. Il numero maggiormente
discordante è quello riferito alla classe di nascita 1894 (nel nostro lavoro risultano 1093 soldati e
non 1085). (Si veda il documento L’Albo d’oro in cifre).
Corretta la ripartizione delle cause di morte dei soldati.
Risultano 6764 morti per ferite contro 6844, 526 scomparsi (contro 530), 2010 dispersi (contro
2003), 3903 morti per malattia (contro 3901), 398 di morte accidentale (contro 324). (Si veda il
documento L’Albo d’oro in cifre).
Corretta la statistica dei decorati.
Risultano 524 decorati e non 517 (253 medaglie d’argento e non 252; 214 medaglie di bronzo e non
209; 2 medaglie di bronzo e non 1). (Si veda il documento L’Albo d’oro in cifre).
Corretta la statistica dei caduti per distretti di nascita.
Anche accorpando tutte le possibili voci per provincia (con qualche “forzatura) piuttosto che per
distretto o ufficio militare, il dato è 8335 caduti del distretto di Cagliari (61,28%) contro 8359
dell’Albo originale, e 5267 contro 5243. Correggiamo quindi di 24 unità il numero riportato nella
Statistica dell'Albo d'oro originale (p. 457), spostando 24 soldati dalla provincia di Cagliari a
vantaggio di quella di Sassari. (Si veda il documento L’Albo d’oro in cifre).
Si sono tralasciati altri confronti il cui esito sarebbe stato scontatamente diverso alla luce delle
correzioni apportate nelle voci sopra indicate.