Vivere e camminare in città Il parco ciclistico delle colline

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Vivere e camminare in città Il parco ciclistico delle colline
Marco Passigato
Ingegnere
Progetti e consulenze su ciclabilità
pedonalità, moderazione del traffico
e sicurezza stradale
Università degli Studi di Brescia
X° Conferenza internazionale
Vivere e camminare in città
12 - 13 giugno 2003
Il parco ciclistico delle colline moreniche del Garda
Relatore ing. Marco Passigato – Verona - http://marco.passigato.free.fr
Federazione Italiana Amici della Bicicletta - FIAB
Abstract
The cycle park in the hills of Garda
The pleasure of the scenery at low speed, on a cycle ride along near deserted
roads, surrounded by the wonders of nature and the achievements of man, is an
experience shared by the young and old, athletes and amateur cyclists from all social
backgrounds.
Around Lake Garda a strong group of international tourists has developed,
mountain-bikers in the Trentino region and racing cyclists on the hillsides of the lake itself,
south of Garda.
The spectacular scenery, with its beautiful hillsides and mountains, can be enjoyed
best by bike, helped by ski-lifts and ferries across the lake, making it ideal countryside for
biking tourists.
The Garda Hillside Cycle Park is a perfect opportunity to promote cycling as an
alternative to motoring, with cycle maps of the region, special road signs, cycle lanes, and
reserved areas for cyclists, away from the traffic.
Il piacere di conoscere il territorio in bicicletta, a bassa velocità, su strade
secondarie cogliendo nell’ambiente i segni della natura e del lavoro dell’uomo è un
bisogno sempre più richiesto da moltissime fasce di persone di ogni età, ceto sociale e
abilità sportiva.
Da anni a fianco delle attività ciclistiche sportive classiche, mounatin bike e bici da
corsa, si sta affiancando un nutrito gruppo di cicloturisti che gradiscono conoscere i
territorio con ritmo lento, con la famiglia e gli amici in un clima tranquillo e con sicurezza
stradale.
Ci sono territori particolarmente vocati all’uso della bicicletta nel tempo libero e tra
questi le sponde dei laghi pedemontani della Pianura Padana.
In particolare attorno al Garda si è sviluppata una forte presenza di turismo
internazionale dedicata specialmente alla mounatin bike nella zona trentina ed alla bici da
corsa nelle colline moreniche a sud del Garda. Gli ingredienti che favoriscono queste
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piacevoli attività sono il clima generalmente favorevole, la piacevolezza del paesaggio e la
presenza di infrastrutture turistiche di primordine.
Le colline moreniche del Garda, ad esempio, presentano un fittissimo reticolo
stradale esteso a tutti i livelli, dalla capezzagna agreste tracciata nei campi alla strada
provinciale a scarso traffico e si prestano pertanto ad essere percorse con itinerari anche
ravvicinati ma con paesaggi e scorci sempre diversi. Nel 1997, per parte di tale territorio,
ho avuto la possibilità di curare la preparazione e la stampa di una carta specifica per la
ciclabilità cicloturistica nei comuni veronesi di Castelnuovo del Garda, Sommacampagna,
Sona, Valeggio e Villafranca. Vedi: http://marco.passigato.free.fr/rasse/sommac3.htm.
Successivamente sono state pubblicate numerose altre guide cicloturistiche sia sulla
sponda veronese che bresciana.
La sponda veronese del Garda, inoltre, è percorsa dalla Ciclopista del Sole che
corrisponde al tratto italiano dell’itinerario n.7 della rete Eurovelo che va da Capo Nord a
Malta e che nel tratto italiano si sviluppa da Brennero alla Calabria con la denominazione
itinerario 1 della rete Bicitalia. Su questo itinerario transitano ogni anno centinaia di
cicloturisti che portano un benefico apporto alle economie locali minori.
I paesi europei più avanzati in fatto di cicloturismo come Germania, Olanda,
Austria e Svizzera ci insegnano che il turismo in bicicletta è un turismo colto, sereno e
disponibile a spendere e questo risulta un importante reddito integrativo per zone
turisticamente marginali.
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Il Garda ha la fortuna di avere:
la presenza della collina morenica a sud e dai lati che offre un entroterra
particolarmente piacevole, ondulato e ricco di vigneti e proposte enogastronomiche;
la montagna a nord ove è possibile salire in alto con la funivia di Malcesine
e scendere in bicicletta fino al lago direttamente a Malcesine oppure passando da
Riva e poi prendere i vaporetto per Malcesine, un’altra opportunità è offerta dal
servizio Bici+Bus che porta i ciclisti sul Monte Baldo a Prada di San Zeno di
Montagna da dove è possibile scendere in mountain bike per stradine e sentieri
servite da apposite indicazioni di direzione;
un servizio di vaporetti sul Lago che consente di spostarsi senza
automobile su percorsi circolari e personalizzati che offrono al cicloturista una
moltitudine di possibilità;
un ottimo servizio ferroviario internazionale sulle cittadine di Desenzano e
Peschiera che consente di raggiungere il Garda anche con il servizio Treno + bici;
L’elemento di base per consentire una ciclabilità diffusa ed indipendente passa
attraverso due elementi: la disponibilità di una cartografia specifica estesa, chiara e ricca
di indicazioni relative ai percorsi ciclabili ed alle offerte turismo-culturali-enogastronomiche
del territorio, una segnaletica di direzione omogenea dedicata al ciclista che lo conduca su
sentieri o strade favorevoli e segnali all’automobilista la presenza frequente di ciclisti su
quel tratto di strada.
Già alcuni enti si stanno organizzando per offrire un’infrastruttura per la ciclabilità,
Il comune di Bardolino ha tracciato una rete di itinerari cicloturistici nel territorio
riconoscibili da una apposita segnaletica e presentati in numerosi quadri d’insieme degli
itinerari; l’Azienda Provinciale Trasporti di Verona che gestisce il servizio BiciBus dal Lago
al Monte Baldo ha tracciato e collocato propria segnaletica sui percorsi proposti per la
mountain bike in discesa; il parco del Mincio ha tracciato propri itinerari con una
segnaletica di direzione per collegare i vari ambiti di interesse paesaggistico. Il problema
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che si percepisce chiaramente è la mancanza di omogeneità e di sinergia tra tutte queste
iniziative.
Il tempo è ormai maturo, il Parco Ciclistico delle Colline Moreniche del Garda
potrebbe diventare l’organismo che propone e promuove una rete organica di itinerari
coordinati e riconoscibili con una segnaletica uniforme che consenta di percorrere con
facilità e sicurezza i territorio.
Il Parco Ciclistico deve essere visto con funzione di promozione e coordinamento,
come un’opportunità di sviluppo turistico e di diffusione culturale, deve coinvolgere le
province di Verona, Brescia e Mantova, i comuni interessati e gli operatori del settore del
turismo in un’ottica di valorizzazione delle proprie risorse territoriali.
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I benefici che si potrebbero ricavare da una simile iniziativa sono:
maggior permanenza dei turisti nelle zone classiche;
la riscoperta di ambiti interni ma comunque belli e vocati per un turismo
agreste non legato direttamente alla balneazione;
un aumento della durata e della quantità della presenza turistica in stagioni
come la primavera e l’autunno in cui risulta piacevole e appropriato percorrere il
territorio con la bicicletta;
una nuova opportunità per attrarre segmenti diversi di clientela legata alla
bicicletta come attività sia sportiva che familiare e che ora si rivolge ad altre mete.
La vicinanza di grandi città come Verona, Brescia e Mantova e di importanti
infrastrutture autostradali e ferroviarie consentirebbero di attrarre un’utenza anche
giornaliera – domenicale residente in un raggio di oltre un centinaio di chilometri.
L’unica esperienza italiana di parco ciclistico riguarda per ora le Colline del Chianti
a sud di Siena, ove il cicloturismo a carattere individuale e di gruppo si è affermato con
interessanti ricadute economiche sul territorio.
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