Presentazione di PowerPoint

QUANDO IL VIAGGIO… DIVENTA…
AVVENTURA
CHI SIAMO
Esistono luoghi in cui alti palazzi e
lunghe strade raccontano realtà e
storie, dove quartieri o anfratti, tra il
vorticare del traffico e il vociare
cittadino, ti suscitano sensazioni. Ci
sono luoghi invece, in cui non devi
far altro che abbandonarti: ogni tipo
di rumore si dissolve, ogni oggetto
inutile si allontana, dimentichi le
strade sterrate, le linee telefoniche,
scompare ogni rotta sicura se non
quella che da mesi hai tracciato
sulla tua cartina.
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Desartica organizza Viaggi Avventura in 4x4, moto e quad, lontani dai
convenzionali luoghi turistici, proponendo il deserto sotto luci e atmosfere
diverse. Il deserto diventa partner e amico del viaggiatore. L’ospite entra in
vero contatto con l’essenza di questo luogo.
I nostri tour sono indirizzati a chi non chiede di essere turista ma di vivere un
viaggio dove ritornare a essere un uomo in mezzo alla natura a bordo di
fuoristrada, verso mete non ancora solcate, dove tutto sembra immobile ed
eterno. Per chi sta cercando la vera avventura, per tutti quelli che sono alla
ricerca di un luogo in cui i parametri di tempo e spazio mutano, questo posto lo
ritrova nel deserto.
BRIEFING VIAGGIO AVVENTURA
Durata:
6 giorni – 5 notti
Location: TUNISIA – GRAND ERG ORIENTALE
Turismo:
La proposta è di farvi "vivere" il deserto e la sua magia
Viaggio
ARCHEOLOGICO/FOTOGRAFICO/STORICO/ASTRONOMICO
Didattica: convegni e presentazioni sull’avventura nel Sahara, le sue
esplorazioni, i popoli, le modalità di affrontare un viaggio-avventura,
l’astronomia, la storia, etc
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DESCRIZIONE GENERALE
Analizzando la zona sud della Tunisia, meta della nostra
Spedizione, noteremo che il territorio è caratterizzato da
basso rilievi che raggiungono i 450 metri dove si trovano
alcuni laghi salati quindi inizia il settore desertico del
Sahara il cui territorio si può suddividere in tipologie ben
distinte che variano a seconda della zona: le zone
cespugliose più a nord, le aride dune rosse, gli alti rilievi
del deserto roccioso ed infine nella parte più
meridionale il deserto sabbioso con le sue morbide dune
ed
oasi
lussureggianti
di
palmeti.
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Nella parte meridionale interna paesaggi e natura
fanno da padroni; palmeti contrastanti con i colori ed il
silenzio del deserto, suggestivi villaggi berberi, le oasi con
le palme da dattero e i gruppi di nomadi che si
incontrano nel deserto sui dorsi dei loro dromedari fanno
di queste zone una delle parti più interessanti ed
attraenti della Tunisia.
Raggiungeremo quindi Douz conosciuta come "la porta
del Sahara" ospitata da quella che anticamente era
l'oasi più importante della zona. Proseguiremo verso sud
e arriveremo a Tiembaine.
Da qui torneremo vero Tozeur per una visita alle Oasi di
Montagna a ridosso del confine Algerino.
GIORNO 1– VOLO DA MILANO SU TOZEUR
Ad attenderci in Aeroporto troveremo le nostre potenti 4x4 e il camion
Assistenza di Desartica, che sarà il nostro “angelo custode” in tutti i giorni del
nostro tour.
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Gli equipaggi, suddivisi in 2 pax per vettura, partiranno subito alla volta di Douz,
conosciuta come "la porta del Sahara" ospitata da quella che anticamente era
l'oasi più importante della zona.
Cena tipica nel lussuoso Sun Palm Hotel, con piscina!
Dopo cena terremo un breve corso di utilizzo di gps in zone prive di cartografia
e strade.
GIORNO 1 – LA STORIA DI DOUZ
L’oasi di Douz, detta la “porta del Sahara”!
In essa vive un numeroso gruppo di appartenenti alla etnia M'razig. Fino ad
epoche recenti è stata un'importante sosta per le carovane negli spostamenti
tra il Sahara e la Tunisia settentrionale.
I Marazigue, la più importante tribù del Nefzaoua meridionale (circa 20000
persone) è raggruppata intorno ai punti di sosta’ di DOUZ e di EL AOUINA, I
Marazigue dipendevano un tempo dai Tuareg dell’est algerino e dagli
Ourghemma del sud est tunisino durante i loro spostamenti nell’Erg (Bir Ghizen.
Bir Soltane. Ksar Ghilaine, Garaat, Bou Flija) e dagli Gaouamed della Tripolitania
nelle terre di passaggio del sud del Dahar.
Oggi DOUZ passa per capitale dei Marazigue e vive dei prodotti dell’oasi
(datteri, frutta, legumi). del turismo (industria alberghiera, Festival annuale in
dicembre) e dell’artigianato (babbucce di pelo e cuoio di dromedario cuciti a
mano; rinomati burnus di pelo di dromedario).
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Si Mahjoub, figlio dell’avo dei Marazigue
riassumeva in un poema l’ideale nomade:
“Porterò i miei figli lontano dalle terre
umide, che rendono l’uomo, uno schiavo
soffocato sotto l’affronto. Meglio il loro
onore salvo, pance a metà vuote, che
pance sazie al prezzo di umiliazioni”.
GIORNO 2 – BATTESIMO DI SABBIA
Partiremo di buona ora, puntando le prue
dei
nostri
fuoristrada
verso
sud,
addentrandoci nelle dune del Grand Erg
Orientale!
Il Grand Erg Orientale, sconfinata distesa di
sabbia modellata dal vento, si estende ad
est dal confine libico e prosegue fino in
Algeria ed è caratterizzato da dune
insidiosissime
di
sabbia
molle,
che
metteranno a dura prova i nostri autisti.
Buffet di mezzogiorno (senza abbuffarci
troppo) e pomeriggio ancora sabbia e
dune!
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Arriveremo quindi nel pomeriggio inoltrato
nella zona dove avremo preallestito il nostro
primo campo tendato, giusto in tempo per
fotografare il nostro fantastico primo
tramonto su sabbia!
Cena
e
chiacchiere
saranno
le
protagoniste della nostra serata nel nostro
primo hotel a “milioni di stelle”.
GIORNO 3 – 100% SABBIA
Sveglia presto!
E vedrete che sarete già quasi tutti alzati…..colazione, e poi via sempre
cavalcando le dune.
La direzione è verso l’oasi di Ksar Ghilane….dove arriveremo per un ristoratore
bagno nella sua pozza di acqua calda immersa in un fantastico palmeto!
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Non dimenticate
quindi il costume
da bagno!
Seconda
notte
campo tendato!
in
GIORNO 4 - TOZEUR
Rientreremo verso Tozeur, con sosta a Douz
per pranzo e per una passeggiata tra le vie
del centro.
Partenza poi nel pomeriggio per Tozeur
dove pernotteremo nel lussuoso Hotel Ras El
Ain, con cena servita a bordo piscina.
L’Oasi
Alimentata da 200 sorgenti che erogano
650l/s, l’oasi di Tozeur si estende su 1000
ettari e conta circa 200.000 palme.
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L’acqua è ripartita nei canali d’irrigazione
(segulas) suddivisi a loro volta in canali
secondari grazie ad un sistema di
sbarramento fatto un tempo con dei tronchi
di palme.
Delle tacche lasciavano scolare l’acqua poi
venivano otturate con dell’argilla dietro il
segnale di una guardia giurata. In effetti, il
tempo di irrigazione degli appezzamenti era
stato rigorosamente fissato in un codice da
Ibn Chabbat nel XIII°s.
L’OASI DI TOZEUR
Tozeur nasce da un luogo di sosta obbligato per le antiche carovane che
attraversavano il Nord Africa seguendo la strada delle oasi, cariche di spezie, di
stoffe e di datteri.
Tozeur appare improvvisamente dal deserto: sorprende, affascina e ti
catapulta in uno scenario completamente diverso dall'Europa, distante da essa
soltanto un paio d'ore. La luce infuocata del sole del Grande Sud si spande tra
le strade della città vecchia di Tozeur; si fa strada tra i vicoli della sua Medina,
intrappolata tra le alte facciate dei palazzi di mattoni chiari, che formano
complesse trame in rilievo.
Capitale dello Jerid, e terra delle palme, Tozeur è annidata in un'immensa oasi
di centinaia di migliaia di alberi di palma. Una visita ai palmeti di Tozeur è
davvero incantevole, con il mormorio dell'acqua, la luce del sole rotta dalle
foglie di palma e l'abbondanza di frutti e fiori che cresce all'ombra protettiva
delle palme.
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GIORNO 4 – LA STORIA DI TOZEUR
Testimone del periodo tropicale umido del sahara, l’oasi è all’origine del popolamento
sedentario composto innanzitutto da Capsiani, poi a partire dal 3° millenario AC da neri
africani (gli Harattin, vicini ai Peuls di oggi) che rifluiscono verso il nord davanti all’avanzata
del deserto.
Thuzuros, insediamento libico sotto il dominio dei re numidi, diventa in seguito una posta poi
una città romana del Limes Tripolitanus situata sulla via che collega Vescera (Biskra in Algeria)
a Tacapae (Gabes).
Sede di un vescovato (Asselicus vescovo di Thuzuros era in relazione epistolare con
Sant’Agostino) fino alla conquista araba, Thuzuros diventata Qastuliya partecipa alle
insurrezioni scismatiche Kharijite del VII° e VIII° s.
All’epoca Aglabita (IX°), Qastiliya è una città fiorente e secondo gli storiografi 1000
dromedari uscivano ogni giorno dalla città carichi di datteri.
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Sotto i Fatimidi nel secolo seguente, il Djerid è il punto di partenza dell’ultimo movimento
kharijita diretto da Abou Yazid, “l’uomo con l’asino” nato verso l‘885 nel Sudan ma originario
del Djerid.
Dopo una tregua sotto gli emiri ziridi, il Djerid partecipa alla lotta anti-almohade condotta dai
Banou Ghaniya almoravidi alleandosi con le tribù arabe ku’ub hilaliane e Banou Yamboul di
Tozeur e dei Banou Khalef di Netta, il Djerid diventa allora talmente florido che Tozeur,
approfittando del commercio caravaniero, avrebbe raggiunto forse i 100.000 abitanti.
Feudo degli Ouled EI Hadef, clan legato al XVI° s. ai tentativi di smembramento dell’lfrikiya
(Stato marabutico degli Chabbiya di Kairouan, conquiste di Dragut), Tozeur è di nuovo unita
a Tunisi e riceve una guarnigione all’epoca ottomana (XVII° s.), per diventare poi la sede di
un caidat sotto i bey husseiniti.
Centralizzatori, riducono nel XIX0s. la potenza dei tiranni locali e Tozeur diventa la principale
destinazione della colonna d’inverno (mehallah) incaricata di riscuotere le imposte.
GIORNO 5 – LE OASI DI MONTAGNA
Visiteremo oggi CHEBIKA, MIDES, e
TAMERZA (le tre oasi di montagna
erano degli avamposti del Limes
Tripolitanus).
Mides e Chebika in epoca antica
furono delle città numide o puniche,
come lo attesta la toponomastica
rivelata
soprattutto
dall’epigrafia
latina, mentre Tamerza antica località
berbera.
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Pranzo al TAMERZA PALACE.
Rientro a Tozeur per la cena di gala
nella magnifica terrazza del Museo Dar
Cherait
GIORNO 6
Sveglia libera e partenza verso Aeroporto per il rientro!
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DIDATTICA
Bowles scrisse:
... Nessuno che è stato nel Sahara per un po’...
… Sarà più lo stesso di quando è arrivato …
Serate/eventi a tema:
• Utilizzo del GPS, della cartografia e delle coordinate
geografiche
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• Filmati e reportage sulla storia dell’esplorazione del
Sahara. I suoi primi esploratori moderni. Il fondamentale
ruolo degli Italiani.
• Come si prepara un viaggio avventura: le attrezzature, il
cibo, la preparazione fisica, gli aspetti psicologici