Policy in materia di Antiriciclaggio e Antiterrorismo della CARILO

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Policy in materia di Antiriciclaggio e Antiterrorismo della CARILO
Policy in materia di
Antiriciclaggio e Antiterrorismo
della CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A.
Sommario
1.
PREMESSA ................................................................................................................................................................. 3
2.
FONTI NORMATIVE............................................................................................................................................... 4
3.
ADEGUATA VERIFICA DELLA CLIENTELA.................................................................................................... 5
4.
REGISTRAZIONE E CONSERVAZIONE DELLE INFORMAZIONI ............................................................ 5
5.
SEGNALAZIONE DELLE OPERAZIONI SOSPETTE....................................................................................... 5
6.
CARILO - CASSA DI RSPARMIO DI LORETO S.P.A. ED IL RISPETTO DEI
PRINCIPALI OBBLIGHI ......................................................................................................................................... 6
7.
FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO ............................................................................................................ 7
8.
IMPIANTO NORMATIVO E APPLICATIVO .................................................................................................... 7
9.
FORMAZIONE .......................................................................................................................................................... 8
10.
NOMINA DEL RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO E COMITATO ANTIRICICLAGGIO ............... 8
11.
CONTROLLI INTERNI............................................................................................................................................ 8
12.
CONCLUSIONI ......................................................................................................................................................... 9
13.
PRINCIPALI INFORMAZIONI SULLA BANCA ............................................................................................... 9
ALLEGATI ........................................................................................................................................................................... 10
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1. Premessa
Il riciclaggio di denaro proveniente da azioni illegali rappresenta uno dei più gravi fenomeni
criminali nel mercato finanziario ed è un settore di specifico interesse per la criminalità
organizzata.
Il reinvestimento dei proventi illeciti in attività legali e la presenza di operatori e di
organismi economici collusi con la criminalità alterano profondamente i meccanismi di
mercato, inficiano l’efficienza e la correttezza dell’attività finanziaria e indeboliscono lo
stesso sistema economico.
La globalizzazione dell’attività finanziaria e il rapido sviluppo delle tecnologie
dell’informazione aprono nuove opportunità operative e possibilità di crescita
dell’economia, ma aumentano nel contempo i rischi connessi con il riciclaggio di capitali
illeciti.
Per tali ragioni, ai consueti strumenti repressivi, comuni all’azione di contrasto di ogni altra
attività criminosa, si è affiancato un sistema di strumenti a carattere preventivo,
prevalentemente collocati a presidio del settore finanziario.
La medesima tipologia di strumenti è stata recentemente estesa anche sul versante del
contrasto del finanziamento del terrorismo, che, sebbene in modo speculare rispetto a
quanto avviene per il riciclaggio, si caratterizza per un collegamento con il sistema
finanziario.
La solidità, l’integrità e la stabilità degli enti creditizi e finanziari, nonché la fiducia nel
sistema finanziario nel suo complesso potrebbero essere gravemente compromesse dalle
attività poste in essere dai criminali per mascherare l’origine dei proventi di attività
criminose.
Alla complessità e pericolosità di questi fenomeni, CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto
Spa (appartenente al Gruppo Banca delle Marche) risponde in modo responsabile,
dedicando la massima attenzione alle azioni e agli strumenti di contrasto, nella
consapevolezza che la ricerca della redditività e dell’efficienza debba essere coniugata con
il presidio continuo ed efficace dell’integrità della struttura aziendale.
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa riserva assoluto impegno alle politiche volte
a prevenire il coinvolgimento dell’istituto in fenomeni di riciclaggio del c.d. “denaro
sporco” e di finanziamento del terrorismo internazionale che possano danneggiare la
reputazione e la stabilità dell’Istituto.
La Banca svolge le proprie attività, attenendosi alle disposizioni normative nazionali e
comunitarie, in conformità con gli standard etici.
Gli oneri connessi con il rispetto della normativa antiriciclaggio e antiterrorismo, derivanti
dall’adozione di adeguati presidi organizzativi, costituiscono per la Banca elementi
importanti per l’esercizio dell’impresa e sono valutati alla stregua di investimenti in grado di
creare valore in termini di stabilità e di reputazione.
Per tali ragioni la Banca si è dotata di apposite disposizioni interne, procedure, programmi
di formazione, attività di monitoraggio e controlli volti a garantire il rispetto della normativa
vigente da parte del personale della banca, degli amministratori, dei sindaci, dei
collaboratori e dei consulenti.
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2. Fonti Normative
L’attenzione della Comunità Internazionale alla materia antiriciclaggio e antiterrorismo è
testimoniata da numerosi atti emanati in diverse sedi e di seguito si ricordano:
-
Direttiva 2001/97/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea
del 4 dicembre 2001, recante modifica della direttiva 91/308/CEE e riguardante la
prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi da
attività' illecite,
-
Direttiva 2005/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2005
relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei
proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo,
-
Direttiva 2006/70/CE del 1° agosto 2006, recante misure di esecuzione della direttiva
2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la
definizione di persone politicamente esposte e i criteri tecnici per le procedure
semplificate di adeguata verifica della clientela e per l'esenzione nel caso di
un'attività finanziaria esercitata in modo occasionale o su scala molto limitata.
Il legislatore italiano ha recepito per la prima volta nell’ordinamento italiano i principi
contenuti nella prima direttiva antiriciclaggio (1991/308/CE del 10 giugno 1991) attraverso
la Legge n. 197 del 5 luglio 1991 “Misure urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli
al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzazione del sistema finanziario a scopo di
riciclaggio”.
La normativa nazionale italiana è stata recentemente modificata a seguito del recepimento
all’interno del nostro ordinamento della Direttiva 2005/60/CE che ha innovato la materia,
estendendo l'ambito di applicazione della disciplina antiriciclaggio anche alla lotta al
finanziamento del terrorismo.
In attuazione della terza Direttiva sono stati emanati i seguenti decreti:
- Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, entrato in vigore il 29 dicembre 2007,
avente ad oggetto la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio
dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo;
- Decreto Legislativo 22 giugno 2007, n. 109 concernente le misure di congelamento
fondi e risorse economiche per il contrasto del finanziamento del terrorismo e dei Paesi
che minacciano la pace e la sicurezza internazionale.
Il Decreto Legislativo 231/2007 ha riformato profondamente la disciplina antiriciclaggio,
abrogando la legge 197/1991 e dettando una nuova ed organica regolamentazione che è
destinata ad incidere profondamente sul sistema finanziario e sul rapporto tra intermediari e
clienti. Le norme dettate dal decreto, così come successivamente modificato dal Decreto
Legge n. 112/2008 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”
(convertito con legge n. 133/2008), hanno introdotto adempimenti più stringenti per gli
intermediari che sono chiamati ad una cooperazione attiva nella lotta al riciclaggio ed al
finanziamento del terrorismo. Gli obblighi derivanti dalle recenti diposizioni normative
poggiano su tre pilastri:
-
Conoscenza della clientela e adeguata verifica;
Registrazione e conservazione delle informazioni;
Segnalazione delle operazioni sospette.
4
3. Adeguata verifica della clientela
I nuovi standard internazionali hanno rafforzato nell’impianto normativo il ruolo cardine
della “conoscenza del cliente” come fattore indispensabile per un’efficace lotta al
riciclaggio del denaro e dei beni di provenienza illecita.
In particolare, gli intermediari finanziari devono procedere alla identificazione ed alla
adeguata verifica della clientela, indispensabili per stabilire l’identità e il profilo di rischio
di riciclaggio di ciascun cliente.
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, in conformità alla normativa comunitaria e
considerando determinante questo aspetto, è in grado di acquisire una conoscenza profonda
del cliente sotto diversi profili: reddituale, comportamentale e di propensione al rischio.
La Banca effettua, infatti, un’adeguata verifica della clientela ed il conseguente
monitoraggio dell’operatività attraverso l’analisi dei seguenti parametri: natura giuridica,
attività svolta, comportamento tenuto al momento dell’apertura del rapporto continuativo o
al compimento dell’operazione, area geografica di appartenenza, tipologia dell’operazione o
del rapporto, ammontare dell’operazione e ragionevolezza dell’operazione e del rapporto.
La Banca effettua l’analisi del grado di anomalia di un’operazione con riferimento alle
caratteristiche del cliente che la pone in essere e integra il dato oggettivo con le
informazioni sul cliente in suo possesso nel valutare la coerenza e la compatibilità
dell’operazione con il profilo economico – finanziario che deve essere dichiarato dal cliente
medesimo. La Banca, inoltre, pone particolare attenzione qualora risulti che il cliente non
svolge attività con rilievo economico.
L’acquisizione di una vasta piattaforma di informazioni sulla clientela consente a CARILO
– Cassa di Risparmio di Loreto Spa di effettuare un monitoraggio concreto e ancorato al
profilo di rischio del cliente desunto da dati interni e fonti esterne.
La Banca aggiorna costantemente il quadro conoscitivo della clientela attraverso le evidenze
relative alle operazioni progressivamente poste in essere e le informazioni provenienti dai
collegamenti significativi che i clienti intrattengono tra di loro, con altri soggetti, con le
relazioni societarie di gruppo, con i legami contrattuali, finanziari, commerciali o di altra
natura che consentano di cogliere le giustificazioni di operazioni poste in essere.
Nella tenuta e nell’aggiornamento costante delle evidenze sulla clientela, la Banca si avvale
di idonei sistemi informatici che consentono di espletare in maniera puntuale gli obblighi
previsti dalla normativa vigente
.
4. Registrazione e conservazione delle informazioni
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, per il rispetto degli obblighi di registrazione
ha istituito l’Archivio Unico Informatico, gestito in modo tale da assicurare la chiarezza, la
completezza, l’immediatezza delle informazioni, la loro conservazione e la facilità di
consultazione.
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa conserva i dati e le informazioni per un
periodo di dieci anni, in ottemperanza agli obblighi previsti dalla normativa vigente.
5. Segnalazione delle operazioni sospette
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, sulla base delle disposizioni vigenti, al fine
di evitare il coinvolgimento dell’Istituto in fatti di riciclaggio e di cooperare con le autorità
di vigilanza per garantire la stabilità del sistema finanziario, ha adottato un processo
5
strutturato per le segnalazioni di operazioni che destano sospetto circa la provenienza
illecita dei fondi trasferiti.
A tale scopo CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa collabora attivamente con
l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) a cui trasmette le segnalazioni di operazioni
sospette individuate sulla base delle “Indicazioni operative per la segnalazione delle
operazioni sospette” fornite dalla Banca d’Italia (Decalogo della Banca d’Italia).
6. CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa ed il rispetto dei principali obblighi
La Banca adotta una politica aziendale coerente con le regole e i principi della disciplina
antiriciclaggio, in quanto considera tali aspetti rilevanti per l’affidabilità, la reputazione e la
qualità dei rapporti con la clientela.
Al fine di assicurare il corretto adempimento degli obblighi previsti, CARILO – Cassa di
Risparmio di Loreto Spa:
ƒ si rifiuta di effettuare operazioni ritenute anomale per tipologia, oggetto, frequenza o
ammontare e di instaurare o mantenere rapporti continuativi che presentano profili di
anomalia;
ƒ presta particolare attenzione a tentativi di operazioni e ad operazioni proposte da
utenti occasionali, specie qualora esse siano di rilevante ammontare o presentino
modalità di esecuzione anomale;
ƒ valuta i profili di anomalia anche con riferimento all’operatività di altri intermediari,
nazionali ed esteri; in tale contesto, particolare attenzione va prestata all’attività che
interessa intermediari di non elevata reputazione ovvero soggetti operanti in Paesi
segnalati come “non cooperativi”;
ƒ non consente né intrattiene rapporti, relazioni, operazioni con le società bancarie di
comodo che non hanno una presenza fisica nel paese in cui sono costituite e
autorizzate all’esercizio dell’attività (shell bank), con le succursali contabili di un
istituto bancario estero che sia priva di una struttura organica e gestionale
significativa nella giurisdizione in cui è stata costituita (booking branch), né con le
filiazioni contabili impegnate in attività di private banking o per rapporti fiduciari
(booking subsidiary);
ƒ adotta tutte le misure necessarie per determinare e verificare la vera identità della
clientela, utilizzando i documenti, i dati e le informazioni ottenuti da fonti affidabili e
indipendenti;
ƒ pone maggiore attenzione e misure rafforzate nei casi in cui si determino situazioni
che comportano un maggiore rischio di riciclaggio o nella verifica di persone che
ricoprono o hanno ricoperto importanti cariche pubbliche;
ƒ identifica l’eventuale titolare effettivo nei casi previsti e ne verifica l’identità sia
attraverso una percentuale sufficiente nella partecipazione al capitale sociale sia in
qualunque altro modo;
ƒ ottiene informazioni sullo scopo e sulla natura prevista del rapporto continuativo e
svolge un controllo costante nel corso dello stesso;
ƒ pone particolare attenzione nella valutazione dell’operatività riconducibile a soggetti
in relazione ai quali sono pervenute richieste di informazioni nel quadro di indagini
penali o per l’applicazione di misure di prevenzione;
ƒ trasmette le segnalazioni di operazioni sospette all’UIF che funge da centro nazionale
per ricevere, analizzare e comunicare alle autorità competenti le segnalazioni ed altre
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informazioni che riguardano casi potenziali di riciclaggio e inoltra le segnalazioni
delle infrazioni al Ministero dell’Economia e delle Finanze;
ƒ adotta procedure interne idonee ad evitare il coinvolgimento in fatti di riciclaggio.
7. Finanziamento del terrorismo
La Direttiva 2005/60/CE associa il reato di riciclaggio al reato di terrorismo anche se
diversa è la loro genesi e la loro natura. Per sommi capi il reato di riciclaggio è, nei fatti, un
trasferimento di beni o somme di denaro che, provenendo da attività illegali, vengono
immessi in attività legali. Il finanziamento al terrorismo consiste, di norma, nel
trasferimento di fondi ad attività illecite (atti di terrorismo).
Il motivo dell’accorpamento delle due tipologie di reato è dettato, secondo il legislatore,
dalla necessità di adottare presidi e controlli omogenei.
Nella prevenzione di questo reato gioca un ruolo fondamentale la capacità
dell’intermediario di conoscere adeguatamente il cliente e le finalità delle operazioni.
Questo processo è in qualche modo agevolato dalla pubblicazione, da parte di organismi
internazionali, di liste di nominativi ai quali deve essere interdetta ogni possibilità di
accedere a rapporti o operazioni bancarie. Le liste includono paesi o istituzioni finanziarie
con le quali è interdetta l’operatività.
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa al fine di assicurare il corretto adempimento
degli obblighi e divieti previsti dalla normativa vigente in materia di antiterrorismo:
ƒ si rifiuta di compiere operazioni che coinvolgano a qualunque titolo (presentatori,
ordinanti o beneficiari) soggetti inseriti nei Regolamenti CE o in provvedimenti delle
autorità nazionali;
ƒ trasmette le segnalazioni di operazioni sospette di finanziamento al terrorismo all’UIF;
ƒ si rifiuta di compiere bonifici in USD a favore di soggetti/Paesi inclusi nelle liste OFAC
(Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro degli USA);
ƒ effettua in via automatizzata controlli anagrafici e effettua confronti con i nominativi
presenti nelle liste fornite dall’ONU e dai Regolamenti CE.
ƒ controlla costantemente le liste e i relativi aggiornamenti e la corrispondenza delle stesse
con gli elenchi pubblicati dalle autorità;
ƒ controlla i bonifici in partenza e in arrivo (controlli sui beneficiari e ordinanti) e valuta i
movimenti scartati in seguito ad indici di somiglianza con le liste antiterrorismo.
8. Impianto Normativo e Applicativo
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa ha sintetizzato, in due specifici testi unici,
tutta la normativa esterna in materia di antiriciclaggio e di antiterrorismo in vigore.
L’obiettivo della normativa aziendale è di fornire alle strutture della Banca strumenti
organici di consultazione e di supporto, utili alla comprensione della materia e per lo
svolgimento delle attività dalla stessa contemplate.
Al fine di garantire il rispetto degli obblighi imposti dalla normativa in materia di
antiriciclaggio e antiterrorismo, CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa si è dotata di
adeguate procedure per la gestione di tutti gli adempimenti previsti (individuazione delle
operazioni anomale, rispetto degli obblighi segnaletici, monitoraggio delle operazioni
effettuate sotto il profilo della ripetitività e dell’importo, controlli interni, persone
politicamente esposte, lista dei terroristi).
7
9. Formazione
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, conformemente alle disposizioni normative,
organizza programmi interni di formazione del personale in materia di prevenzione del
riciclaggio rivolti a tutto il personale al fine di diffondere all’interno dell’azienda la cultura
della conformità al rispetto della normativa sull’antiriciclaggio e di sensibilizzare il
personale sulle problematiche connesse.
La Banca pone in essere programmi organici di addestramento e di formazione del
personale che tengano conto dell’evoluzione normativa, delle procedure predisposte per
adempiere agli obblighi di raccolta delle informazioni funzionali alla identificazione e
verifica della clientela, alla registrazione e conservazione, nonché alla rilevazione delle
anomalie per la valutazione delle operazioni sospette finalizzate alla eventuale segnalazione.
Il programma formativo è finalizzato a far comprendere ai dipendenti gli obblighi e le
responsabilità aziendali, la logica complessiva dell’impianto normativo, a riconoscere le
attività che potrebbero essere connesse al riciclaggio o al finanziamento al terrorismo
nonché i conseguenti comportamenti da adottare. Particolare attenzione formativa , inoltre, è
rivolta al personale che ha un contatto diretto con la clientela ed al personale di nuova
assunzione.
L’attività di qualificazione del personale riveste carattere di continuità e di sistematicità
nell’ambito di programmi organici che tengono conto dell’evoluzione della normativa e
delle procedure.
10. Nomina del Responsabile Antiriciclaggio e Comitato Antiriciclaggio
La Banca ha costituito un presidio costante che mantiene elevata l’attenzione sulla
problematica dell’antiriciclaggio al fine di ridurre il rischio di incorrere in comportamenti
non conformi.
La Banca al fine di rafforzare e ricondurre ad unitarietà i presidi aziendali in materia di
antiriciclaggio, ha nominato un Responsabile Antiriciclaggio cui sono demandati gli
adempimenti connessi alle segnalazioni all’UIF di operazioni sospette e alle segnalazioni di
infrazioni al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
La Banca ha previsto, inoltre, l’istituzione del Comitato Antiriciclaggio che ha il compito di
esaminare e valutare le operazioni potenzialmente sospette, ai sensi della normativa
antiriciclaggio, sottopostegli dal Responsabile Antiriciclaggio.
11. Controlli interni
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, al fine di assicurare l’integrità e l’autonomia
aziendale, ha adottato un sistema di controlli interni per la rilevazione e la gestione dei
rischi, ivi compreso il rischio di incorrere in comportamenti non conformi agli obblighi
previsti dalle disposizioni normative comunitarie e nazionali in materia di antiriciclaggio e
di finanziamento al terrorismo.
Il sistema dei controlli interni di CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa coinvolge,
con diversi ruoli, gli Organi societari, le funzioni di controllo, l’organizzazione aziendale e
di Gruppo.
L’assetto organizzativo e di governo della Banca è rivolto a realizzare gli interessi
dell’azienda e, nello stesso tempo, ad assicurare la sana e prudente gestione e la stabilità
8
patrimoniale, evitando l’assunzione anche inconsapevole dei rischi connessi in materia di
antiriciclaggio e antiterrorismo, nonché la correttezza operativa correlata.
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa adotta un sistema di controlli interni
articolato su tre livelli:
ƒ i controlli di primo livello o di linea;
ƒ i controlli di secondo livello;
ƒ i controlli di terzo livello (espletati dalla funzione di revisione interna della Capogruppo
BANCA delle MARCHE S.P.A.).
Il Servizio Affari Generali – Nucleo organizzazione effettua i controlli di secondo livello e
verifica che l’attività aziendale e i processi in materia di antiriciclaggio siano adeguati a
prevenire la violazione delle norme di eteroregolamentazione e autoregolamentazione e
verifica che le azioni di mitigazione del rischio siano efficaci.
La Funzione di Revisione Interna conduce periodicamente dei controlli volti a verificare
l’efficacia delle procedure interne e la qualità dei programmi antiriciclaggio.
12. Conclusioni
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, consapevole dell’assoluta rilevanza della
lotta al riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, e in
considerazione dell’importanza che la normativa in questione riveste ai fini di una corretta
gestione dell’attività bancaria, ha adottato una politica aziendale, che costantemente
aggiornata, risulta coerente con le regole e i principi dettati dalle disposizioni comunitarie e
nazionali.
CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto Spa, sottoposta alla vigilanza della Banca d’Italia,
collabora attivamente con l’Unità di Informazione Finanziaria per la tutela della stabilità e
dell’integrità del sistema finanziario.
13. Principali Informazioni sulla Banca
Denominazione
Sede Sociale
Direzione Generale
Principali Attività di Businnes
Storia
Stato Giuridico
Iscrizione all’Albo
Partita IVA
Quotata
nei
regolamentati
CARILO – CASSA DI RISPARMIO DI LORETO S.P.A.
Via Solari 21 - 60025 Loreto, Italia
Via Solari 21 - 60025 Loreto, Italia
Banca Commerciale Retail
CARILO – CASSA DI RISPARMIO DI LORETO S.P.A.
nasce nel 1992 ed è il risultato della trasformazione in
S.P.A. della CASSA DI RISPARMIO DI LORETO fondata
nel 1862
Società Per Azioni
Iscritta all’Albo delle Banche tenuto dal 1992 dalla Banca
d’Italia al n. 5180.5.0
IT00079350427
mercati No
9
ALLEGATI
10
POSIZIONAMENTO DI CARILO – CASSA DI RISPARMIO DI LORETO S.P.A.
IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO
Generale
Sì
1. La società ha un programma/procedure antiriciclaggio?
2. Il programma di antiriciclaggio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione
o da persona munita di delega specifica?
3. Il programma copre tutte le unità di business e i rapporti con la clientela?
4. Nella società esiste un Responsabile Antiriciclaggio?
5. Il programma di antiriciclaggio è stato valutato dalle autorità competenti di
vigilanza o comunque ad esse inviato per conoscenza?
6. La società ha una funzione interna o esterna di audit che regolarmente valuta la
qualità del programma di antiriciclaggio?
7. La società ha un processo di autovalutazione delle procedure interne, che
comprenda una regolare valutazione del programma di antiriciclaggio?
X
X
X
X
X
X
X
Conoscenza del cliente
Sì
8. La società ha delle procedure finalizzate alla raccolta di informazioni identificative
dei clienti (persone fisiche/giuridiche)?
9. La società ha delle procedure che, ad ogni apertura di conto per un nuovo cliente,
richiedono la compilazione di una nota informativa a cura del cliente stesso?
10. La società ha delle procedure che richiedono la valutazione del programma di
antiriciclaggio per eventuali istituzioni finanziarie che si servono dei loro servizi?
11. La società ha delle procedure che assicurano il suo coinvolgimento solo con
istituzioni finanziarie con licenza per operare nei rispettivi Paesi d’origine?
12. La società ha delle procedure che richiedono l’identificazione di clienti che
potrebbero essere soggetti politici e per questi clienti utilizzano una maggiore
diligenza?
13. La società ha delle procedure che richiedono la verifica periodica di informazioni
prese sul cliente al momento dell’inizio del rapporto?
X
X
X
X
X
X
Monitoraggio
14. La società proibisce relazioni di conto con “shell bank”?
15. La società proibisce a clienti istituzionali di intraprendere relazioni con “shell
bank” attraverso l’istituzione stessa?
16. La società ha delle procedure che proibiscono transazioni con Paesi sanzionati dalle
Nazioni Unite o che abbiano subito simili sanzioni dal Paese di origine
dell’istituzione (c.d. “paesi non cooperativi”)?
17. La società ha delle procedure di screening per l’identificazione di attività ambigua
o potenzialmente “sospette”?
18. La società è dotata di procedure finalizzate alla segnalazione di attività sospette alle
autorità competenti, nel rispetto della normativa vigente?
19. La società ha delle procedure che prevedano corsi di aggiornamento del
programma di antiriciclaggio a tutti i membri della struttura coinvolti?
20. La società ha delle procedure per comunicare eventuali variazioni regolamentari o
alle procedure a tutti i membri della struttura coinvolti?
21 Altre informazioni da segnalare
11
No
X
X
X
X
X
X
X
No
QUESTIONARIO IN MATERIA DI ANTIRICICLAGGIO PER CONTROPARTI
Generale
Sì
No
Sì
No
1. La società ha un programma/procedure antiriciclaggio?
2. Il programma di antiriciclaggio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione
o da persona munita di delega specifica?
3. Il programma copre tutte le unità di business e i rapporti con la clientela?
4. Nella società esiste un Responsabile Antiriciclaggio?
5. Il programma di antiriciclaggio è stato valutato dalle autorità competenti di
vigilanza o comunque ad esse inviato per conoscenza?
6. La società ha una funzione interna o esterna di audit che regolarmente valuta la
qualità del programma di antiriciclaggio?
7. La società ha un processo di autovalutazione delle procedure interne, che
comprenda una regolare valutazione del programma di antiriciclaggio?
Conoscenza del cliente
8. La società ha delle procedure finalizzate alla raccolta di informazioni identificative
dei clienti (persone fisiche/giuridiche)?
9. La società ha delle procedure che richiedono la compilazione di una nota
informativa a cura del cliente ad ogni apertura di conto per un nuovo cliente?
10. La società ha delle procedure che richiedono la valutazione del programma di
antiriciclaggio per eventuali istituzioni finanziarie che si servono dei loro servizi?
11. La società ha delle procedure che assicurano il suo coinvolgimento solo con
istituzioni finanziarie con licenza per operare nei rispettivi Paesi d’origine?
12. La società ha delle procedure che richiedono l’identificazione di clienti che
potrebbero essere soggetti politici e per questi clienti utilizzano una maggiore
diligenza?
13. La società ha delle procedure che richiedono la verifica periodica di informazioni
prese sul cliente al momento dell’inizio del rapporto?
Monitoraggio
14. La società proibisce relazioni di conto con “shell bank”?
15. La società proibisce a clienti istituzionali di intraprendere relazioni con “shell
bank” attraverso l’istituzione stessa?
16. La società ha delle procedure che proibiscono transazioni con Paesi sanzionati dalle
Nazioni Unite o che abbiano subito simili sanzioni dal Paese di origine
dell’istituzione (c.d. “paesi non cooperativi”)?
17. La società ha delle procedure di screening per l’identificazione di attività ambigua
o potenzialmente “sospette”?
18. La società è dotata di procedure finalizzate alla segnalazione di attività sospette alle
autorità competenti, nel rispetto della normativa vigente?
19. La società ha delle procedure che prevedano corsi di aggiornamento del
programma di antiriciclaggio a tutti i membri della struttura coinvolti?
20. La società ha delle procedure per comunicare eventuali variazioni regolamentari o
alle procedure a tutti i membri della struttura coinvolti?
Altre informazioni da segnalare
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