2 - Facoltà di Medicina e Chirurgia

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2 - Facoltà di Medicina e Chirurgia
CONTROLLI di QUALITA’
• perché?
• riferimenti normativi e tecnici
• di chi sono compito?
• come? Procedure, attrezzature, metodi di valutazione
Perché i
Controlli di
Qualità?
affidabilità
diagnostica
per
verificare
le
prestazioni
della RM e
quindi
garantire
sicurezza
I CONTROLLI di QUALITA’ si distinguono in:
1. Prove di ACCETTAZIONE: scopo è verificare la
CORRISPONDENZA alle specifiche dichiarate dal costruttore
a. del costruttore: secondo procedure (parametri, metodiche,
attrezzature) indicate dallo stesso
b. dell’utilizzatore: secondo procedure indicate da protocolli e documenti
internazionali, quindi standardizzati; ulteriore scopo: ricavare VALORI di
RIFERIMENTO dei parametri valutati
2. Prove di STATO: scopo è valutare le prestazioni DOPO interventi di
rilievo a livello funzionale, sull’apparecchiatura
3. Prove di COSTANZA: scopo è verificare il MANTENIMENTO nel tempo
delle prestazioni del sistema.
La legge …
Decreto del Ministero della Sanità 02.08.91 “Disciplina
all’autorizzazione ed uso delle apparecchiature diagnostiche RMN”
richiede:
•
all’installazione, la valutazione dei parametri
UNIFORMITA’ dell’IMMAGINE
DISTORSIONE GEOMETRICA
RAPPORTO SEGNALE/RUMORE
•
l’esecuzione, in collaborazione tra Medico Responsabile e
Esperto Responsabile, dei Controlli di Qualità
ISPESL
… e i riferimenti tecnici
(Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro)
Circolare ISPESL ‘92: individua parametri da valutare e periodicità
“INDICAZIONI OPERATIVE
Procedure autorizzative e gestionali relative all’installazione
ed uso di apparecchiature diagnostiche a
RISONANZA MAGNETICA”
2004
L’Esperto Responsabile deve redigere un Manuale in cui
relativamente ai CQ devono essere riportati:
•
i riferimenti normativi
•
le norme tecniche di riferimento
•
la descrizione dell’apparecchiatura (marca, tipologia, intensità
di campo, ubicazione, carico di lavoro)
•
parametri sottoposti a controllo, testi di riferimento per
procedure, valori di riferimento e tolleranze
•
strumentazione e accessori impiegati
•
risultati dei CQ
“Indicazioni per i controlli di qualità e sicurezza in RM”
(2006)
“Indicazioni per i controlli di qualità e
sicurezza in RM”
(2006)
EUROSPIN
“Performances
Assessment and Quality Control in MRI
by EUROSPIN Test Object and Protocols” (1993)
Caratteristiche
fantocci specifici
TO1 : uniformità, ghost, segnale/rumore
TO2 : distorsione geometrica, spessore strato
TO3 : slice warp, posizione strato
TO4 : risoluzione spaziale
TO5 : contrasto/rumore, accuratezza e precisione T1 e T2
scopo: valutare la capacità di caratterizzazione e di
identificazione tissutale
acquisizioni a strato singolo
NEMA
(National Electrical Manifacturers Association) (1988-92)
Caratteristiche
monografie (SNR, uniformità, distorsioni geometriche, spessore di
strato, caratterizzazione di bobine dedicate)
solo parametri fondamentali
altre caratteristiche di funzionamento non di imaging (rumore
acustico, SAR, gradienti)
CEI EN
AAPM
(American Association of Physicist in Medicine)
“Quality assurance methods and phantoms for
magnetic resonance imaging TG.1” (1989)
Descrizione dei principali metodi e fantocci per
l’esecuzione dei controlli di qualità
“Acceptance testing of magnetic resonance
imaging system TG.6” (1992)
Caratteristiche
controllo di parametri di imaging
controllo di parametri funzionali non di imaging
Verifica schermatura RF
Consumo gas criogenico
Omogeneità campo B0
Intensità campo dei gradienti
Valutazione Eddy Currents
Stabilità campo B0
Software di acquisizione e di
elaborazione
Uniformità immagine, SNR,
Distorsione geometrica
Spessore e Posizione di strato,
Distorsione geometrica
Artefatti, SNR
Risoluzione spaziale, SNR
“Acceptance Testing and Quality Assurance
Procedures for Magnetic Resonance Imaging
Facilities TG.1” (2010)
Prove di accettazione globali; in particolare per quanto
riguarda il tomografo, campo magnetico statico,
sistema RF e gradienti
Parametro di imaging: parametro che, oltre a determinare la qualità
dell’immagine, sia DIRETTAMENTE determinabile a partire dalla stessa
Parametro NON di imaging: parametro funzionale che caratterizza da un punto di
vista fisico-tecnico il processo di formazione dell’immagine
Fantoccio
CILINDRICO
Fantoccio
CUBICO
Fantoccio
SFERICO
FANTOCCI
Dotati di appositi inserti per la valutazione
dei parametri dell’immagine
Nuclear Associates
mod. 76-907
Nuclear Associates
mod. 76-903
EUROSPIN TO3
Soluzioni di riempimento
Requisiti
1. Stabilità
chimico-fisica
2. T1, T2 e densità
protonica simili ai
tessuti biologici
MATERIALI
µr
: PERMEABILITA’ MAGNETICA
cioè l’attitudine di un materiale a
magnetizzarsi in presenza di un campo
magnetico
diamagnetici
paramagnetici
ferromagnetici
µr
acqua
0,99999
argento
0,99998
germanio
0,9999232
aria
1,0000004
ossigeno gassoso
1,00133
platino
1,0002019
ferro puro
lega ferro-silicio
leghe speciali
5 000
10 000
1 000 000
In base alle loro
PROPRIETA’ MAGNETICHE le sostanze
si distinguono in:
• PARAMAGNETICHE : debolmente ATTRATTE verso le regioni di campo
magnetico più intenso (alluminio, tungsteno, cesio, litio, sodio, platino, ossigeno,
calcio, uranio, magnesio…)
• DIAMAGNETICHE (o amagnetiche) : debolmente RESPINTE dalle regioni
di campo magnetico più intenso (bismuto, piombo, mercurio, rame, oro, argento,
carbonio nello stato di diamante o grafite…)
• FERROMAGNETICHE : poste all’interno di un campo magnetico, si
magnetizzano (ferro, nichel, cobalto,…)
Soluzione di riempimento
• SOLVENTE: acqua
• SOLUTO: sale paramagnetico (CuSO4, NiCl2, MnCl2,… )
• ADDITIVI per la STABILIZZAZIONE: l’aggiunta di acidi
favorisce la stabilità, impedisce la formazione di
complessi di ioni, evita la formazione di algine
• ADDITIVI per la CONDUCIBILITA’: NaCl per simulare il
comportamento elettrico del corpo umano e fornire un
adeguato carico resistivo alle bobine
Le immagini RM dipendono da un
insieme molto ampio di parametri
(sequenza degli impulsi, parametri
temporali di scansione, dimensioni della
matrice, FOV, bobina, fantoccio, etc…)
QUINDI
è necessario registrare TUTTE le
condizioni di scansione.
PARAMETRI
AAPM
NEMA
EUROSPIN
Segnale/Rumore
SI
SI
SI
Uniformità
SI
SI
SI
Distorsione
Geometrica
SI
SI
SI
Artefatti
SI
NO
SI
Risoluzione spaziale
SI
NO
SI
Spessore di strato
SI
SI
SI
Posizione di strato
SI
NO
SI
Distanza di strato
SI
NO
SI
Slice warp
NO
NO
SI
Contrasto/Rumore
NO
NO
SI
Accuratezza T1, T2
NO
NO
SI
Precisione T1, T2
NO
NO
SI
Rapporto Segnale/Rumore
Uno dei parametri principali che limita la rilevabilità di piccole
disomogeneità a basso contrasto.
Requisiti fantoccio: per AAPM cilindrico con
• diametro ≥ 10cm o 80% del FOV impiegato
• lunghezza > (2xspess.strato) per acq.singola slice o
(lungh. acq.+2xspess.strato) per acq. Multislice
• solo NEMA richiede l’impiego di un carico aggiuntivo
Dipende da:
• campo magnetico statico B0
• caratteristiche della bobina ricevente e dell’oggetto esaminato
• parametri di scansione (Nex, TR, TE, dimensione del voxel)
⇒
metodo (a)
(immagine singola)
Si = media dei valori dei
pixel della ROI
ROI ≥
maggiore
tra (100
pixel o il
10% area
fantoccio)
offset = media dei valori dei
pixel di una ROI del fondo
Segnale = (Si – offset)
Rumore = σROI
Dato che il rumore nelle tecniche di ricostruzione basate su trasformata
di Fourier 2D non è correlato da punto a punto, è opportuno valutarlo in
zone dove non siano presenti artefatti e quindi in regioni di fondo (dove
gli eventuali artefatti sono rilevabili più facilmente), ovvero con tecnica
basata su sottrazione di immagini.
⇒
metodo (b)
(sottrazione di immagini)
A
B
(A-B)
Segnale = (Si – offset)(A)
Rumore = σROI(A-B)/ √ 2
Il metodo della sottrazione:
(1) minimizza il contributo dell’eventuale non uniformità dell’immagine
(2) include una valutazione della stabilità intrinseca temporale a breve termine
NEMA
•
•
ROI ≥ 75% area del fantoccio
metodo della sottrazione d’immagine;
valutazione SEGNALE e RUMORE come AAPM
EUROSPIN
•
•
ROI di almeno 100 pixels
SNR : valore medio dell’SNR delle 5 ROI
Uniformità dell’immagine
Parametro che descrive la capacità del sistema RM di produrre un segnale costante
in corrispondenza di regioni aventi le medesime caratteristiche di risonanza.
Requisiti fantoccio: per AAPM
medesimo del controllo SNR
UNIFORMITA’
INTEGRALE
Smin
PERCENTUALE
Smax
Dipende da:
• omogeneità di B0 e del campo RF
• eddy currents
• linearità di gradienti
ROI = 75%
area fantoccio
 Smax − Smin 
100%
U = 1 −
 Smax + Smin 
Questo metodo, rispetto
all’EUROSPIN (uniformità frazionaria),
consente una stima migliore in
quanto non basato sulla localizzazione
di ROI campione
UNIFORMITA’ e SNR sono due parametri dell’immagine che dipendono
dalle principali caratteristiche di funzionamento delle apparecchiature RM
(frequenza di risonanza, omogeneità e stabilità di B0, eddy currents,
calibrazione e linearità dei gradienti, accuratezza “flip angle”, calibrazione
RF) pertanto sono molto SENSIBILI, ma anche fortemente ASPECIFICI.
Distorsione Geometrica
Parametro che descrive la capacità del sistema RM di riprodurre gli oggetti
in esame correttamente posizionati e perfettamente in scala.
Requisiti fantoccio: per AAPM contenente oggetti test di dimensioni e spaziature
note e tale da occupare almeno il 60% del FOV max (spaziatura: 1-2cm)
Dipende da:
• omogeneità di B0
• linearità dei gradienti
d
D = max

VERA
−d
d
VERA
MISURATA

100%

Distorsione
Geometrica
acquisizioni
fantoccio
Risoluzione spaziale
ad alto contrasto
Parametro che descrive la capacità del sistema RM di risolvere oggetti in
condizioni di basso rumore (immagini con elevato SNR).
Dato che la tecnica RM si basa su una trasformata di Fourier 2D, non vi è
alcuna ragione per attendersi la medesima risoluzione spaziale lungo le
due direzioni (codifica di fase e codifica di frequenza) in quanto i processi
di campionamento e di filtraggio sono indipendenti, pertanto risulta
opportuno eseguire la valutazione del parametro in entrambe le direzioni.
Opportuno ripetere la valutazione per diverse matrici di acquisizione.
Requisiti fantocci: dispongono di inserti (barre, cavità, etc.,) che formano gruppi di elementi
che, alternativamente, producono e non producono segnale; possono aver sezione circolare
o quadrata. Gli inserti sono raggruppati in serie e separati gli uni dagli altri da una distanza
pari alla dimensione dell’inserto stesso e pertanto la periodicità varia da serie a serie (diverse
frequenze spaziali). Le strutture con elementi quadrati permettono una valutazione del
parametro in termini di coppie di linee per mm.
AAPM suggerisce 2 fantocci: uno con barre ortogonali al piano di immagine, l’altro con
gruppi di fori a sezione quadrata.
Dipende da:
• dimensioni del pixel e quindi da: FOV e matrice di acquisizione
• filtri di ricostruzione
Fantoccio cubico in PMMA che soddisfa
i requisiti del protocollo AAPM
Quando possibile, per la risoluzione spaziale è
preferibile misurare la MTF, ma questo richiede la
possibilità di eseguire una differenziazione numerica
del profilo per passare dalla ESF alla MTF
Spessore dello strato
Definito come la FWHM del profilo di strato, ovvero dell’andamento
del segnale nella direzione di selezione di strato.
Requisiti fantocci: dispongono di strutture con piani inclinati (con angolo noto) che generalmente
non producono segnale. In particolare si possono avere:
1) coppia i cunei (edge) affiancati e posizionati uno opposto all’altro
Si ottiene un profilo definito ERF (Edge Response Function). Il metodo dell’EDGE è più
accurato soprattutto per strati sottili, ma è sensibile al rumore e richiede operazioni di
differenziazione numerica non sempre disponibili.
2) quattro cunei, disposti a coppie in modo contrapposto l’uno rispetto all’altro e affiancati, così
da ottenere due strati sottili e vuoti (che produrranno segnale!!) a forma di X
3) coppia di superfici, inclinate ad un angolo noto, di materiale che produce una forte variazione
di segnale (soluzione suggerita a AAPM, in cui le due rampe sono a 90° l’una rispetto all’altra
e a 45° rispetto al piano dell’immagine). Il metodo della RAMPA (n.2 e 3), molto
immediato, tuttavia è accurato entro il 20% solo per spessori di strato ≥ 5 volte lo spessore
della rampa, ovvero con asticella di 1mm lo spessore minimo misurabile è 5mm.
Dipende da:
• uniformità di B0, del campo RF e dei gradienti
• impulso RF di selezione di strato
rampa2
profilo
segnale
θ=90°
rampa1
strato
con
triangoli
rettangoli isosceli
F
W
H
M
profilo strato
NB: la presenza di una COPPIA di inserti (rampe piuttosto che cunei) consente
di compensare eventuali errori nel posizionamento del fantoccio
Risoluzione spaziale e Spessore di strato
fantoccio
Posizione e Distanza tra gli strati
Posizione dello strato: punto medio (centroide) del profilo di strato
(profilo di intensità)
Distanza tra gli strati: distanza tra le posizioni di strati
slice2
slice1
D2
D2
con
triangoli
rettangoli isosceli
D3
O2
O3
D2 = O2
slice3
Slice Warp
Valuta la non perfetta PLANARITA’ dello strato
Requisiti fantocci: controllo presente solo nel protocollo
EUROSPIN. Il fantoccio ideato dispone di una serie di
bastoncini posti a “X” con angolo 45° rispetto alla base
Effetti di slice warp non sono molto frequenti in quanto le eventuali
disomogeneità di B0 su dimensioni pari allo spessore dello strato
normalmente utilizzate nella pratica clinica sono difficilmente
identificabili.
Dipende da:
• uniformità di B0
Rapporto Contrasto/Rumore
Il CONTRASTO di un’immagine RM è rappresentato dalla differenza di
segnale tra due regioni con diverse caratteristiche di risonanza (T1, T2, e
densità protonica)- contrasto intrinseco - e dalle modalità di acquisizione.
La rilevabilità delle differenze dipende anche dal livello di rumore
Requisiti fantocci: controllo
presente solo nel protocollo
EUROSPIN. Il fantoccio
contiene gel o soluzioni
calibrate.
inserto1
Segnale = (S1 – S2)
Rumore = √ σ12+ σ22
inserto2
Accuratezza e Precisione
di T1 e T2
Requisiti fantocci: devono disporre di soluzioni a T1 e T2 noti.
Artefatti
Ci si riferisce a regioni in cui il segnale è maggiore o minore rispetto a
quello generato dall’oggetto rappresentato nell’immagine.
Tipicamente il segnale è maggiore e pertanto si parla di GHOST.
Essi riducono principalmente la risoluzione di contrasto.
Requisiti fantocci: quello suggerito da AAPM dispone di un cilindro
di piccole dimensioni posizionato asimmetricamente rispetto
all’isocentro (al centro di uno dei quadranti dell’immagine)
Dipende da:
• instabilità di B0 e dei gradienti di codifica di fase
• instabilità del sistema di generazione RF
• sfasamenti in trasmissione e/o ricezione delle bobine in quadratura di fase
• movimento o flusso
• processamento e mappatura del segnale
errore di codifica
di fase
oggetto
vero
immagine shiftata lungo la
direzione di codifica di fase
slice centrale
Errori di quadratura in
RICEZIONE
ghost in posizione simmetrica
rispetto al centro dell’immagine
= ghost
off-set slice
Errori di quadratura in
TRASMISSIONE
ghost lungo la direzione di selezione
di strato, posizionato a “-z”
T−G 
E=
100%
 T 
T = valore medio ROI fantoccio
G = valore medio ROI GHOST
L’artefatto DC-OFFSET si presenta
come un unico pixel di alta o
bassa intensità al centro della
matrice ed è dovuto ad un errore
nell’esecuzione della trasformata
di Fourier.
DC-OFFSET
FASE
2
EUROSPIN
5
1
4
FREQUENZA
3
ghost =
mediaROI ( 2 , 3, 4 , 5 )
mediaROI 1
100%
DC-OFFSET
RUMORE RF
Errori di QUADRATURA
Errore GRADIENTI
DISOMOGENEITA’ RF
DISOMOGENEITA’ RF
DC-OFFSET
B0
DISOMOGENEO
SUSCETTIBILITA’
MOVIMENTO
GIBBS RINGING
FLUSSO
VOLUME PARZIALE
3 mm
10 mm
WRAPAROUND
Rapporto Segnale/Rumore
Metodi di valutazione suggeriti dall’AAPM
2. Con sottrazione di immagini
1. Con una sola acquisizione
SNR = (Si – offset) / σroi
Nuclear Associates mod. 76-903
SNR = [(Si – offset) √ 2]/ σroi
Bobina
Assiale
Sagittale
Coronale
Head
96,7
91,8
95,6
Bobina
Thk
3mm
Thk
5mm
Thk
10mm
Riferimento
Maggio '05
87,3
91,4
91,6
Head
84.2
100.4
152.8
Body
81,5
73,4
78,1
Riferimento
Maggio '05
77,9
76,4
80,0
Uniformità
AAPM
Bobina
U = 100 x {1 – (Smax – Smin) / (Smax + Smin)}
Assiale
Sagittale
Coronal
e
Head
95.3%
93.4%
93.5%
Body
91.3%
91.9%
91.4%
Bobina Head
Risultati: 87.0%
(sagittale e coronale)
Thk 3mm
93,4%
Thk 5mm
93,8%
Thk 10mm
90.0%
Distorsione Geometrica
D%= [(Dmis-Dvera)/ Dvera]*100%
S
a
gi
tt
al
e
Superiore 15
-1.0 %
Isocentro
-0.3 %
Inferiore 15
-1.8 %
Anteriore 15
-1.2 %
Isocentro
-1.2 %
Posteriore
15
-0.6 %
C
o
r
o
n
al
e
Superiore 15
0.0 %
Isocentro
0.0 %
Inferiore 15
-0.6 %
Destro 15
-0.6 %
Isocentro
-0.6 %
Sinistro 15
-0.6 %
S
a
gi
tt
al
e
Superiore 15
2.0%
Isocentro
1.4%
Inferiore 15
1.4%
Anteriore 15
2.6%
Isocentro
2.0%
Posteriore
15
0.8%
C
o
r
o
n
al
e
Superiore 15
0.8%
Isocentro
2.0%
Inferiore 15
2.0%
Destro 15
2.0%
Isocentro
2.0%
Sinistro 15
2.6%
Risoluzione Spaziale
Risultati: 0.9mm
Sag
Cor
3 mm
WL=670
5 mm
WL=640
10 mm
WL=600
3 mm
WL=764
5 mm
WL=781
10 mm
WL=790
Risultati: 1mm per tutti gli strati acquisiti
Spessore di strato
Thk
3mm
Thk
5mm
Thk
10mm
Rampa
4
5
11
1
gradini gradini gradini
Rampa
4
5
11
2
gradini gradini gradini
Artefatti
1. Phase Errors
2. Receive Errors
3. Trasmission Errors
E= {(T-G)/T}·100%
Risultati:
Phase Errors: Coronale = 2.6%;
Sagittale= 2.9%
Receive Ghost:Coronale= 2.8%;
Sagittale= 2.6%
DIST. GEOMETRICA
Bobina: CORPO
ARTEFATTI
Bobina: CORPO
ARTEFATTI
Bobina: TESTA
FO V m m
Bobina: TESTA
G AP m m
RAPPORTO SNR
SPE SSO R E
ST R A T O m m
Bobina: CORPO
M A T R IC E
RAPPORTO SNR
N °E C O
N °E XC
Bobina: TESTA
T e (m s)
UNIFORMITA'
T R (m s)
Bobina: CORPO
SE Q UE N ZA
UNIFORMITA'
SPIN ECHO 2D
1000
30
1
1
256X256
10
0
480x480
SPIN ECHO 2D
1000
30
1
1
256X256
10
0
300x300
SPIN ECHO 2D
500
30
1
1
256X256
3
0
480x480
SPIN ECHO 2D
500
30
1
1
256X256
3
0
240x240
SPIN ECHO 2D
300
25
1
1
256X256
20
1,5
480x480
SPIN ECHO 2D
1000
30
1
1
256X256
10
0
480x480
SPIN ECHO 2D
1000
30
1
1
256X256
10
0
300x300
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
3
77
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
5
75
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
10
70
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
3
77
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
5
75
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
10
70
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
3
77
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
5
75
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
10
70
200x200
SPIN ECHO 2D
300
25
1
2
256x256
3
97
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
10
70
200x200
SPIN ECHO 2D
800
14
1
4
256x256
10
70
200x200
SPESSORE STRATO
Bobina: TESTA
Direz Ass.
SPESSORE STRATO
Bobina: CORPO Direz.Sag.
SPESSORE STRATO
Bobina: CORPO Direz.Cor.
POSIZIONE STRATO
Bobina: TESTA Direz.Ass.
RISOLUZ. SPAZIALE
Bobina: TESTA Direz.Ass.
RISOLUZ. SPAZIALE
Bobina: CORPO Direz.Sag.
CONTROLLO
di QUALITA’
Parametri
di
acquisizione
S ER V IZ IO S A N IT AR IO N AZ IO N A LE
R E G ION E M AR CH E
AZ IE N D A O S P E D A LIE R A
U MB E R T O I - A N C O N A
SCHEDA DI REGISTRAZIONE
RISULTATI CONTROLLI DI QUALITÀ
P olo O spe da lie ro - U nive rsi ta rio
F IS IC A SA N I T A R IA
Data:
Unità Operativa:
Apparecchiatura:
Tipo di controllo
TESTA
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Assiale
Sagittale
Coronale
Sagittale
Coronale
Assiale
Valore
limite
------------< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
< 5%
+/-1mm
+/-1mm
+/-1mm
TESTA
Assiale
+/-2mm
Annuale
CORPO
Sagittale
<=0,9mm
Annuale
TESTA
Assiale
<=0,9mm
Annuale
Bobina
CORPO
1. UNIFORMITA'
TESTA
CORPO
2. RAPPORTO
SEGNALE/RUMORE
TESTA
CORPO
3. DISTORSIONE
GEOMETRICA
TESTA
CORPO
4. ARTEFATTI
TESTA
5. SPESSORE DELLO
STRATO
6. POSIZIONE E
SEPARAZIONE FRA
GLI STRATI
7. RISOLUZIONE
SPAZIALE
CORPO
Direzione
Misura
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L' Esecutore
L'Esperto
Responsabile
Il Medico
Responsabile
CONTROLLO
di QUALITA’
Scheda di
registrazione
dati misurati
Bibliografia
1. D.M. 02.08.91 “Autorizzazione alla installazione ed uso di apparecchiature diagnostiche a risonanza magnetica”
2. Circolare Ministero della Sanità Dir. Gen. Ospedali Divisione II Prot.-900.2/4.1-AG/581 28.04.92
“Sicurezza dei lavoratori addetti ad apparecchiature diagnostiche a Risonanza magnetica: censimento e prevenzione”
3. Acceptance testing of Magnetic resonance imaging systems: Report of AAPM Nuclear Magnetic
Resonance Task Group n.6, Och J.G., Clarke G.D.et al., Med.Phys. 19(1): 217-229, 1992
4. Quality Assurance methods and phantoms for magnetic resonance imaging: Report of AAPM nuclear
magnetic resonance Task Group n.1, Price R.R., Axel L. et al., Med.Phys. 17(2): 287-295, 1989
5. ECC Concerted Research Project IV Protocols and Test Objects for the assessment of MRI
Equipment, Mag.Res.Imaging 6:195-199, 1988
6. Performance assessment and quality control in MRI by Eurospin test objects and protocols, Lerski
R.A:, De Certaines J.D., Mag.Res.Imaging 11:817-833, 1993
7. Trial of modifications to Eurospin MRI test object, Lerski R.A., Mag.Res.Imaging 11:835-839, 1993
8. NEMA standards MS 1-1988 (R1994) n.286-cat.n.90401 Determination of signal to noise (SNR) in
Diagnostic Magnetic Resonance Imaging
9. NEMA standards MS 2-1989 n.287-cat.n.90402 Determination of two dimensional Geometric Distorsion in
Diagnostic Magnetic Resonance Imaging
10.NEMA standards MS 3-1989 n.288-cat.n.90403 Determination of Image Uniformity in Diagnostic
Magnetic Resonance Imaging
11.NEMA standards MS 5-1991 n.290-cat.n.90408 Determination of slice thickness in Diagnostic Magnetic
Resonance Imaging
Time of Flight Angiography
Phase Contrast Imaging
Diffusion Imaging
Functional MRI