Chi li conosce... non li evita
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Chi li conosce... non li evita
Chi li conosce... non li evita Nutrienti, poco calorici, gustosi: i funghi soddisfano il palato e stimolano le difese dell’organismo. Ma attenzione a quelli velenosi! Aiutano a ridurre il colesterolo e a proteggere l’organismo dalle infezioni, apportano pochissime calorie (circa 20-25 Kcal ogni 100 grammi) ma tanto gusto. I funghi sono una buona risorsa in cucina: disponibili in numerose varietà, dal sapore molto diverso le une dalle altre, sono ingredienti versatili, capaci di dare un particolare aroma a molte pietanze, primi e secondi piatti, antipasti e contorni, e hanno un interessante contenuto nutrizionale a cui si devono le loro proprietà. Innanzitutto una varietà di minerali, tra cui fosforo e potassio in buona quantità, oltre a calcio, rame, ferro e altri ancora in misura minore. E poi vitamine, in particolare quelle del gruppo B. Tra queste la B12, indispensabile per la maturazione dei globuli rossi e il nutrimento del sistema nervoso. Una vitamina presente esclusivamente negli alimenti di origine animale, eccezion fatta per funghi e alghe, unici cibi vegetali che la contengono. Per questo, e per la loro componente proteica che comprende tra gli altri due aminoacidi carenti nei cereali (lisina e triptofano), i funghi sono consigliati a chi segue una dieta vegetariana. Sono una presenza costante nella storia dell’alimentazione umana: la possibilità di raccoglierli nei boschi o ai bordi dei campi ne fa non soltanto un alimento disponibile e gratuito ma anche un passatempo piacevole. Attenzione, però: l’enorme varietà di funghi non soltanto offre una vasta scelta di sapori, colori, consistenze, ma copre anche tutto l’arco delle gradazioni che va da alimento funzionale, cioè particolarmente utile per la salute, a sostanza velenosa. Per questo è consigliabile acquistare funghi di sicura provenienza oppure far controllare dalle autorità competenti quelli raccolti durante le passeggiate, evitando di mangiarli se non si è assolutamente certi della loro innocuità. Sono soprattutto i funghi tossici, con effetti allucinogeni, che hanno dato vita alle numerose leggende che hanno questi vegetali come protagonisti. Proprietà nutrizionali e benefici per la salute Nonostante contengano acqua per circa il 90 per cento del loro peso, i funghi commestibili sono nutrienti e ricchi di sostante benefiche per l’organismo. La composizione varia a seconda della specie, così come l’apporto calorico, che è comunque sempre basso per via della scarsissima presenza di grassi e carboidrati. Proteine (pari al 2-4 per cento), minerali, vitamine, fibre e altre sostanze, come i phytochemicals, composti organici vegetali, ne fanno un cibo prezioso oltre che apprezzato in cucina, tanto da rientrare nel gruppo degli alimenti funzionali, quelli cioè che per la loro particolare composizione hanno particolari effetti sulla salute. Utile complemento proteico ai cereali nell’alimentazione vegetariana e vegana, i funghi contengono aminoacidi quali lisina e triptofano, oltre all’acido glutammico (da cui deriva il glutammato, il principale ingrediente dei dadi), responsabile del loro gusto particolare e coinvolto in alcune funzioni nervose e cognitive tra cui la memoria e l’apprendimento. Recenti studi scientifici hanno confermato l’efficacia nello stimolare il sistema immunitario di alcuni funghi, tra cui alcune specie esotiche e la più nostrana varietà coltivata (gli champignon), tanto che se ne usano estratti e preparazioni come supporto (ma non come alternativa!) alle terapie per i malati di cancro e di Aids. Un effetto utile comunque anche in casi meno seri, per prevenire e contrastare infezioni di vario genere, comprese quelle tipiche della stagione fredda. Ancora, le sostanze presenti in alcuni funghi commestibili proteggono l’apparato digerente, riducono il colesterolo e l’assorbimento dei grassi in generale, stimolano le funzioni intestinali. Varietà, scelta, conservazione e preparazione Consistenza, forma, colore, dimensione, sapore, composizione e apporto nutrizionale... sono tutte caratteristiche che si manifestano in modo molto diverso a seconda della specie e della famiglia di appartenenza dei vari funghi. Tra quelli commestibili, i più conosciuti sono i porcini (gli unici che è permesso vendere essiccati), gli ovuli, i gallinacci, i finferli, i chiodini, i cosiddetti “mazze di tamburo”, i prataioli, che si trovano in commercio anche coltivati (gli “champignon”). Non bisogna acquistare e tanto meno consumare funghi con parti ammaccate, ammuffite o che hanno perso consistenza diventando molli. Per pulirli bisogna grattare delicatamente gambo e cappella con un coltellino, per togliere tutti i residui di terra. In alcuni casi lavarli con acqua è necessario, ma bisogna fare attenzione a non lasciarli ammollo perché tendono ad assorbire molto e a perdere così sapore e consistenza. Crudi in insalata, fritti, stufati, trifolati, in umido: i funghi si prestano ad essere preparati in molti modi. Si possono consumare come contorno o come condimento per la pasta, cucinare insieme a carne o riso, preparare in vari modi come antipasto, aggiungere a salse e ripieni. Storia La tradizione della raccolta e dell’uso dei funghi pare perdersi nella preistoria. I primi grandi medici e naturalisti dell’area mediterranea e della cultura greco-romana (fra il 400 a.C. e il 100 d.C circa), come Teofrasto, Dioscoride, Plinio il Vecchio descrivono alcune specie di funghi e i sintomi di avvelenamento e intossicazione da esse provocati. È nel Medioevo che questo alimento si riscatta e trova degli estimatori, come Mattioli, medico e botanico del 1500. Un progresso del sapere che si espande nel tempo. Fino all’Ottocento, quando la micologia diventa una scienza autonoma e si avvia la coltivazione (allora ancora sperimentale) dei funghi. Leggende e curiosità Le loro particolari caratteristiche, piante prive di foglie e radici, senza fiori né frutti, a volte nutrienti altre capaci di uccidere, che sbucano all’improvviso e altrettanto bruscamente sparicono, hanno creato intorno ai funghi un alone di mistero. Sono diventati così protagonisti di leggende e simboli divini e di vita (nelle antiche civiltà Greca e Cinese, per esempio), e quelli allucinogeni strumenti per alterare lo stato di coscienza in alcuni rituali sciamanici (sia in America sia in Siberia). Una credenza popolare ritiene che i funghi crescano in cerchio perché generati dalle danze di streghe e gnomi. La leggenda più curiosa è quella di Perseo, che si riprese dalla stanchezza di un lungo viaggio grazie all’acqua trovata nel cappello di un fungo: per questo decise di fondare una città proprio nel luogo in cui aveva trovato sollievo. La città venne chiamata Micene, dal greco mykes, fungo, e fu il centro di una grande e famosa civiltà. Copyright Sodexho Pass 2003-2008 - P.I. 05892970152