Speciale Est Europa

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Speciale Est Europa
SPECIALE
Est Europa e Russia
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I flussi spingono
gli investimenti
di Emanuela Comelli
Enti del turismo molto attivi sul fronte della promozione
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sta attirando sempre più turisti anche in inverno, e per
Zakopane, la capitale invernale della Polonia, “destinazione amata da chi pratica
sport invernali e da chi vorrebbe unire lo sport al relax
nelle terme”. L’ente si dichiara
ottimista per il 2016.
Paesi Baltici al lavoro
C’è fermento nei Paesi dell’Est
Europa: flussi turistici in crescita spingono ad investimenti in diversi ambiti, dall’alberghiero al trasporto
aereo, e stimolano l’attività
degli enti del Turismo sul
fronte della promozione.
Ungheria da record
In Ungheria quello che si è
appena concluso è stato un
anno da record, soprattutto
per quanto riguarda la prima
parte e la stagione estiva: in
crescita arrivi, pernottamenti,
profitti e tasso di occupazione
alberghieri. “Un importante
contributo è arrivato dai turisti stranieri – ci dice Dora,
Keresztes, direttrice dell’ente
del Turismo -, ma anche il
turismo nazionale è dinamico
e in continua crescita”. Soprattutto nella prima metà dell’anno e durante l'estate sono
in positivo in assoluto tutti
gli indicatori statistici del turismo: arrivi, pernottamenti,
profitti e tasso di occupazione
alberghieri, un importante
contributo è arrivato dai turisti stranieri ma anche il turismo nazionale è dinamico
e in continua crescita. Da notare un cambiamento nell’ordine dei maggiori Paesi emissori (in base agli arrivi in
hotel, ndr): prima è sempre
la Germania, seguita ora dal
Regno Unito che ha superato
l’Austria. “Sono sicuramente
dinamici mercati quali gli
Usa, +13%, la Repubblica
Ceca, +7,6%, la Romania,
+7,3%, e l’Italia, +6%”. Parlando proprio del nostro
Paese, la responsabile lo definisce “uno tra i più importanti” per l’Ungheria. “Le
notti italiane in hotel nel 2015
hanno messo a segno un +6%
Budapest
(620.907), portando l’Italia al
terzo posto per i pernottamenti, mentre il soggiorno
medio è di 2,7 notti”. Le mete
preferite sono Budapest insieme al Transdanubio occidentale. Sempre in crescita il
settore wellness negli hotel
ungheresi dotati di centri benessere. Dopo un buon riscontro nelle feste, con i mercatini di Natale sempre
protagonisti, l’Ungheria approda al nuovo anno con
grande ottimismo. “Il 2016 è
l’Anno del Gusto, avranno un
ruolo di particolare importanza le esperienze gastronomiche uniche e i prodotti tipici
della terra magiara”. Il 17
marzo si svolgerà a Milano
un workshop per il settore
con focus su Debrecen e la
puszta, “una novità da presentare sul mercato italiano,
una zona nuova da scoprire
ora collegata comodamente
con voli Wizzair direttamente
da Bergamo. Far conoscere
questa regione sarà al centro
dell’attività dell’ente quest’anno”.
nizzare un workshop per tour
operator polacchi e italiani
sul turismo religioso.
Per il Paese il 2015 è stato positivo. I dati non sono ancora
completi, ma nel complesso
gli arrivi turistici sono cresciuti di circa 6%, una media
che si riconferma anche per
gli arrivi dall’Italia, in crescita
(secondo le fonti polacche) di
almeno 5,5%. “Gli arrivi dall’Italia si mantengono nei valori della grande crescita dell’anno scorso – sottolinea l’ente
-, e quindi superano quota
400mila”. “Abbiamo osservato
un crescente interesse, sia da
parte di agenzie italiane che
da parte dei turisti individuali, per il periodo natalizio
in Polonia, in particolare per
i mercatini di Natale”. Cracovia è in questo la leader del
turismo in questo periodo,
ma vi è interesse crescente
per Wroclaw (Breslavia), che
Due eventi in Polonia
Per la Polonia la promozione
2016 verterà su due grandi
eventi che si svolgeranno
nelle città di Breslavia (Wroclaw) e a Cracovia: rispettivamente la Capitale Europea
della Cultura 2016 e le Giornate Mondiali della Gioventù.
“Il primo, già inaugurato a
metà gennaio, ha avuto una
buona risonanza nei media
italiani, in parte come effetto
dei viaggi stampa da noi organizzati”, rimarca l’ente del
Turismo. Per le Giornate
Mondiali della Gioventù, in
programma dal 27 al 31 luglio, e in occasione per Cracovia stessa e per la regione
di cui è capoluogo, la Malopolska, è stata creata una sezione speciale sul sito ufficiale. In vista di questo
evento, l’ente vorrebbe orga-
Tra i Paesi che destano interesse crescente nel mercato,
tanto italiano che internazionale, vi sono senza dubbio le
Repubbliche Baltiche. La Lituania sta ridefinendo ora le
attività sul mercato italiano,
confermandone l’importanza, mentre da Tallinn,
l’Estonian Tourist Board ci
fa sapere di essere in una fase
di ristrutturazione, per “rendere il team più efficace e coprire un maggior numero di
attività”, afferma la destination manager Kristiina Kästik. “Eravamo abituati a lavorare sulla base dei mercati
di destinazione, ma ora inizieremo ad operare con un sistema basato sulle attività da
svolgere”. Focus dell’ente sarà,
in particolare, migliorare la
presenza sui social media,
mentre turismo gastronomico e natura saranno i temi
centrali della promozione.
“Ci impegneremo per avere
più collegamenti aerei diretti
tra i Paesi europei e l’Estonia”,
rimarca ancora la manager,
sottolineando la volontà di lavorare per una destagionalizzazione dei flussi. In termini
di risultati, il Paese vede un
calo di arrivi da alcuni dei
principali mercati, come Finlandia, -0,9%, e Russia, -32%,
“un’opportunità per il resto
dell’Europa”. Di contro altri
mercati sono in crescita, la
Lituania del 13% e gli Usa del
37%, “così in totale nel 2015
abbiamo registrato un +0,8%”.
Più stranieri a Praga
In attesa dei dati relativi alla
Repubblica Ceca, disponibili
a breve, facciamo riferimento
a quelli diffusi da Prague
City Tourism. La capitale,
senza dubbio la meta più richiesta nel Paese, ha registrato nel 2015 oltre 6 milioni
573mila visitatori, circa mezzo milione in più che nel
2014, per un +7% di turisti
stranieri. Il numero di pernottamenti è aumentato di
quasi l'8%, a circa 15 milioni
900mila.
I tedeschi si confermano
primo mercato, seguito da
statunitensi e inglesi. Francia,
Russia, Slovacchia e Cina
mantengono una posizione
stabile nella top ten.
.
Incoming russo in calo
Secondo i dati di Banca d’Italia la riduzione del numero
dei viaggiatori russi in Italia
nel periodo gennaio-novembre 2015 è stata del 26,8% rispetto all’anno precedente e
dal servizio di statistica della
Federazione Russa (Rosstat)
si apprende che sono stati 10
mln coloro che nei primi
dieci mesi del 2015 si sono
recati all`estero per motivi di
turismo (17,6 milioni nel
2014). I motivi sono noti: il
calo del prezzo del petrolio,
il conseguente crollo del rublo e le tensioni geopolitiche.
Quali sono le aspettative in
termini di incoming per il
2016? “Pur nell'ambito di uno
scenario di crisi, la domanda
di viaggi verso l’Italia rimane
elevata – fanno sapere dalla
sede Enit di Mosca -. La cultura, l'arte, l'ambiente e il ‘lifestyle’ italiano sono fattori di
grande attrattività per questo
mercato”. Sebbene il viaggio
rientri tra le conditio sine qua
non di molti russi, “la sua durata rischia, però, nel 2016
una leggera riduzione rispetto
gli anni precedenti”, proseguono dall’ufficio estero dell’ente, sottolineando come
“l'attuale esclusione dal mer-
cato turistico di concorrenti
come Egitto e Turchia, rappresenti per l'Italia una grande
opportunità per attrarre nel
Belpaese quei flussi che prima
si direzionavano su mete come
Antalya o Alanya”.
Se non si prevede “un ritiro
dal mercato dei principali t.o.
russi, come è successo l'anno
scorso, il numero delle agenzie
di viaggi probabilmente sarà
ridotto”.
Dunque, “i flussi dalla Russia
verso l'Italia rimarranno ai livelli del 2015 o subiranno una
diminuzione modesta”, conclude l’ente.
N.S.
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T.o: più voli a Sud Un prodotto
d’agenzia
di Stefania Vicini
di Nicoletta Somma
A dirlo la distribuzione aggregata
La richiesta sulle destinazioni non manca
Puglia, Calabria e Sicilia.
Secondo Ernesto Travel si avverte una mancanza per
quanto attiene la programmazione gruppi: “La maggior
parte dei servizi è operata da
low cost che quasi non lavorano con questo segmento o
impongono ad esso le stesse regole degli individuali. Non sufficienti anche i collegamenti
fra Polonia e Sud Italia, mentre Milano e altre città del
Nord sono servite abbastanza
bene”.
Per Estland “l’offerta è buona
su alcune destinazioni, ma su
altre pessima: la Slovenja da
Roma, per esempio”. Positivo
il giudizio generale di Metamondo sulla quetione: “Tutti
i grandi vettori collegano le capitali dell’Est con regolarità,
con una buona schedulazione
di voli su Mosca e San Pietroburgo e anche nelle varie regioni dei Balcani”.
Il viaggio in bus
Vilnius, la cattedrale
Albania, Montenegro, Macedonia e poi via via tutti gli altri Paesi dell’area: sono queste
le mete più richieste dell’Est
Europa secondo Estland,
mentre Sos Travel indica la
Repubblica Ceca, con Praga,
e la Polonia, con Cracovia e
Varsavia. In casa Ernesto
Travel destinazione principe
è la Polonia (dove il t.o. ha
sede), ma si segnala negli ultimi anni “interesse anche per
Paesi Baltici, in particolare per
Vilnius, Riga, Tallinn, per la
Finlanda e la Russia con San
Pietroburgo”. Metamondo
conferma la richiesta sul
Paese delle steppe e della Siberia, ma evidenzia per il
2016 l'aumento della do-
manda per l’area balcanica,
con Albania, Montenegro,
Serbia, Bosnia-Erzegovina
“ricchi di siti Unesco, aree archeologiche ben preservate e
parchi naturali protetti”.
I collegamenti aerei
La richiesta per Paesi dell’Est
Europa e Russia, dunque, non
manca, ma il volato è sufficiente? «I collegamenti con
l’Est Europa sono essenziali,
ma buoni e distribuiti sugli aeroporti principali – rispondono da Sos Travel -. Non c’è
abbondanza, ma comunque si
riesce ad avere una buona
programmazione da tutta Italia. Più penalizzate sono le regioni del Sud, in particolare
Con le compagnie a basso costo, i viaggi in bus resistono
ancora?“Sì – risponde Estland -, anche se prevalentemente dal Nord Italia; dal
Centro Sud molto di meno, a
causa delle distanze e dei costi”. Si tratta di una tipologia
che funziona ancora anche
per Metamondo, anche se
l’offerta low cost consente “la
programmazione di proposte
più competitive”. Ernesto Travel fa un distinguo: “Molti
gruppi italiani arrivano in Polonia con il bus, con una notte
di transito a Praga, Budapest
o Vienna, visitano il Paese e
al rientro sostano nuovamente
in qualche città più vicina all'Italia. Per quanto riguarda i
Paesi Baltici la soluzione con
bus italiano è troppo’pesante’
per le distanze e la qualità
delle strade”. In questo caso
si consiglia l’aereo.
Sos Travel, con programmazione prevalente di tour con
voli, anche lowcost, organizza
circuiti in bus che comprendono Austria, Repubblica
Ceca e Polonia “anche in occasione di ponti e festività,
quando i voli avrebbero costi
più alti”.
.
Sono ancora un prodotto
d’agenzia. Magari le capitali
un po’ meno, ma in generale
Est Europa e Russia passano
dal canale del turismo organizzato. Lo dice la distribuzione aggregata. In particolare la Russia “non è un
prodotto di massa, chi la
chiede è perché è realmente attratto. Negli ultimi anni le richieste sono in costante aumento e si concretizzano nella
maggioranza dei casi”, afferma Sandra Calabresi, riferimento di prodotto per
Russia e Paesi Baltici di Evolution Travel. Non solo, dato
che per la Russia “è necessario
fare il visto e la procedura è
un po' rigida, i clienti hanno
bisogno di assistenza e difficilmente riescono con il fai da
te”. Conferme anche da LeMarmotte. “Da sempre fanno
parte della nostra programmazione, soprattutto per il
mercato gruppi”, commenta
Manuela Marazzini, responsabile marketing e prodotto
del network. Il percepito del
mercato si conferma positivo.
E l’aspetto culturale è l’elemento trainante.
stata qualche cancellazione,
attualmente non se ne risente”.
I fatti di Parigi? Sono capitati
“in un momento da un punto
di vista climatico di bassa stagione per la Russia e non ci
sono state ripercussioni. Le richieste sono in costante aumento”.
I gruppi
lo zoccolo duro
Cosa chiede il mercato ? Per
la Russia città e tour classici,
aziendali. Sono richieste anche
da individuali che preferiscono visitare queste mete con
viaggi di gruppo. Ecco il motivo per cui le proposte di tour
con aggregati piacciono”.
Valore pratica
Il valore medio di una pratica
d’agenzia, per questo prodotto, va dai 1.500 fino ai
circa 1600/1800 euro per un
tour di 8/10 giorni volo incluso. In questi anni non è
I fatti di Parigi
I fatti di Parigi hanno avuto
effetti su queste aree, in termini di calo della domanda
o al contrario provocando un
travaso di flussi? Marazzini
non nega che quanto successo abbia “inficiato il percepito di tutto il mondo, ma a
medio termine queste zone ne
hanno risentito in minima
parte. Lo dimostra la conferma di gruppi già per la primavera-estate, con un aumento di interesse verso le
Capitali Baltiche, accompagnato da una riduzione dei
prezzi”. Manola Agroppi, responsabile prodotto di Geo
Travel Network, osserva che
“lo stop è generalizzato include anche l'Est Europa, iniziamo ora ad avere flebili segnali di ripresa, ma la Pasqua
così bassa non aiuta”.
A detta di Calabresi il percepito del cliente “non ha subito
flessioni, solo quando è stato
abbattuto l'aereo russo c'è
San Pietroburgo, Hermitage
“vanno bene anche le crociere”, sottolinea Agroppi.
Quelle fluviali “da Mosca a
San Pietroburgo e ultimamente anche da Mosca e
Astrakhan”, aggiunge Calabresi. I tour di gruppo “sono
un must, ma procedono di
pari passo anche i soggiorni
individuali. Attualmente vedo
un orientamento verso richieste di combinati con i Paesi
Baltici”. I gruppi sono “lo zoccolo duro”, constata Marazzini, trattandosi di mete richieste “da gruppi chiusi, in
alcuni casi anche da incentive
variato a seguito del cambio
vantaggioso. In casa Evolution Travel si osserva che “per
i soggiorni brevi in Russia il
valore medio è di 700/800
euro circa a persona, per i tour
intorno ai 1300/1500 per persona”.
Rispetto al passato, “che vedeva principalmente proposte
di t.o. di fascia medio-alta” si
riesce “ad offrire proposte con
voli da tutti i principali scali
italiani a prezzi più contenuti
per raggiungere la clientela più
presente su internet e attenta
ai costi”.
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