Speciale Est Europa
Transcript
Speciale Est Europa
SPECIALE Est Europa e Russia 14 I flussi spingono gli investimenti di Emanuela Comelli Enti del turismo molto attivi sul fronte della promozione 29/2-7/3 2016- n° 1497-8 sta attirando sempre più turisti anche in inverno, e per Zakopane, la capitale invernale della Polonia, “destinazione amata da chi pratica sport invernali e da chi vorrebbe unire lo sport al relax nelle terme”. L’ente si dichiara ottimista per il 2016. Paesi Baltici al lavoro C’è fermento nei Paesi dell’Est Europa: flussi turistici in crescita spingono ad investimenti in diversi ambiti, dall’alberghiero al trasporto aereo, e stimolano l’attività degli enti del Turismo sul fronte della promozione. Ungheria da record In Ungheria quello che si è appena concluso è stato un anno da record, soprattutto per quanto riguarda la prima parte e la stagione estiva: in crescita arrivi, pernottamenti, profitti e tasso di occupazione alberghieri. “Un importante contributo è arrivato dai turisti stranieri – ci dice Dora, Keresztes, direttrice dell’ente del Turismo -, ma anche il turismo nazionale è dinamico e in continua crescita”. Soprattutto nella prima metà dell’anno e durante l'estate sono in positivo in assoluto tutti gli indicatori statistici del turismo: arrivi, pernottamenti, profitti e tasso di occupazione alberghieri, un importante contributo è arrivato dai turisti stranieri ma anche il turismo nazionale è dinamico e in continua crescita. Da notare un cambiamento nell’ordine dei maggiori Paesi emissori (in base agli arrivi in hotel, ndr): prima è sempre la Germania, seguita ora dal Regno Unito che ha superato l’Austria. “Sono sicuramente dinamici mercati quali gli Usa, +13%, la Repubblica Ceca, +7,6%, la Romania, +7,3%, e l’Italia, +6%”. Parlando proprio del nostro Paese, la responsabile lo definisce “uno tra i più importanti” per l’Ungheria. “Le notti italiane in hotel nel 2015 hanno messo a segno un +6% Budapest (620.907), portando l’Italia al terzo posto per i pernottamenti, mentre il soggiorno medio è di 2,7 notti”. Le mete preferite sono Budapest insieme al Transdanubio occidentale. Sempre in crescita il settore wellness negli hotel ungheresi dotati di centri benessere. Dopo un buon riscontro nelle feste, con i mercatini di Natale sempre protagonisti, l’Ungheria approda al nuovo anno con grande ottimismo. “Il 2016 è l’Anno del Gusto, avranno un ruolo di particolare importanza le esperienze gastronomiche uniche e i prodotti tipici della terra magiara”. Il 17 marzo si svolgerà a Milano un workshop per il settore con focus su Debrecen e la puszta, “una novità da presentare sul mercato italiano, una zona nuova da scoprire ora collegata comodamente con voli Wizzair direttamente da Bergamo. Far conoscere questa regione sarà al centro dell’attività dell’ente quest’anno”. nizzare un workshop per tour operator polacchi e italiani sul turismo religioso. Per il Paese il 2015 è stato positivo. I dati non sono ancora completi, ma nel complesso gli arrivi turistici sono cresciuti di circa 6%, una media che si riconferma anche per gli arrivi dall’Italia, in crescita (secondo le fonti polacche) di almeno 5,5%. “Gli arrivi dall’Italia si mantengono nei valori della grande crescita dell’anno scorso – sottolinea l’ente -, e quindi superano quota 400mila”. “Abbiamo osservato un crescente interesse, sia da parte di agenzie italiane che da parte dei turisti individuali, per il periodo natalizio in Polonia, in particolare per i mercatini di Natale”. Cracovia è in questo la leader del turismo in questo periodo, ma vi è interesse crescente per Wroclaw (Breslavia), che Due eventi in Polonia Per la Polonia la promozione 2016 verterà su due grandi eventi che si svolgeranno nelle città di Breslavia (Wroclaw) e a Cracovia: rispettivamente la Capitale Europea della Cultura 2016 e le Giornate Mondiali della Gioventù. “Il primo, già inaugurato a metà gennaio, ha avuto una buona risonanza nei media italiani, in parte come effetto dei viaggi stampa da noi organizzati”, rimarca l’ente del Turismo. Per le Giornate Mondiali della Gioventù, in programma dal 27 al 31 luglio, e in occasione per Cracovia stessa e per la regione di cui è capoluogo, la Malopolska, è stata creata una sezione speciale sul sito ufficiale. In vista di questo evento, l’ente vorrebbe orga- Tra i Paesi che destano interesse crescente nel mercato, tanto italiano che internazionale, vi sono senza dubbio le Repubbliche Baltiche. La Lituania sta ridefinendo ora le attività sul mercato italiano, confermandone l’importanza, mentre da Tallinn, l’Estonian Tourist Board ci fa sapere di essere in una fase di ristrutturazione, per “rendere il team più efficace e coprire un maggior numero di attività”, afferma la destination manager Kristiina Kästik. “Eravamo abituati a lavorare sulla base dei mercati di destinazione, ma ora inizieremo ad operare con un sistema basato sulle attività da svolgere”. Focus dell’ente sarà, in particolare, migliorare la presenza sui social media, mentre turismo gastronomico e natura saranno i temi centrali della promozione. “Ci impegneremo per avere più collegamenti aerei diretti tra i Paesi europei e l’Estonia”, rimarca ancora la manager, sottolineando la volontà di lavorare per una destagionalizzazione dei flussi. In termini di risultati, il Paese vede un calo di arrivi da alcuni dei principali mercati, come Finlandia, -0,9%, e Russia, -32%, “un’opportunità per il resto dell’Europa”. Di contro altri mercati sono in crescita, la Lituania del 13% e gli Usa del 37%, “così in totale nel 2015 abbiamo registrato un +0,8%”. Più stranieri a Praga In attesa dei dati relativi alla Repubblica Ceca, disponibili a breve, facciamo riferimento a quelli diffusi da Prague City Tourism. La capitale, senza dubbio la meta più richiesta nel Paese, ha registrato nel 2015 oltre 6 milioni 573mila visitatori, circa mezzo milione in più che nel 2014, per un +7% di turisti stranieri. Il numero di pernottamenti è aumentato di quasi l'8%, a circa 15 milioni 900mila. I tedeschi si confermano primo mercato, seguito da statunitensi e inglesi. Francia, Russia, Slovacchia e Cina mantengono una posizione stabile nella top ten. . Incoming russo in calo Secondo i dati di Banca d’Italia la riduzione del numero dei viaggiatori russi in Italia nel periodo gennaio-novembre 2015 è stata del 26,8% rispetto all’anno precedente e dal servizio di statistica della Federazione Russa (Rosstat) si apprende che sono stati 10 mln coloro che nei primi dieci mesi del 2015 si sono recati all`estero per motivi di turismo (17,6 milioni nel 2014). I motivi sono noti: il calo del prezzo del petrolio, il conseguente crollo del rublo e le tensioni geopolitiche. Quali sono le aspettative in termini di incoming per il 2016? “Pur nell'ambito di uno scenario di crisi, la domanda di viaggi verso l’Italia rimane elevata – fanno sapere dalla sede Enit di Mosca -. La cultura, l'arte, l'ambiente e il ‘lifestyle’ italiano sono fattori di grande attrattività per questo mercato”. Sebbene il viaggio rientri tra le conditio sine qua non di molti russi, “la sua durata rischia, però, nel 2016 una leggera riduzione rispetto gli anni precedenti”, proseguono dall’ufficio estero dell’ente, sottolineando come “l'attuale esclusione dal mer- cato turistico di concorrenti come Egitto e Turchia, rappresenti per l'Italia una grande opportunità per attrarre nel Belpaese quei flussi che prima si direzionavano su mete come Antalya o Alanya”. Se non si prevede “un ritiro dal mercato dei principali t.o. russi, come è successo l'anno scorso, il numero delle agenzie di viaggi probabilmente sarà ridotto”. Dunque, “i flussi dalla Russia verso l'Italia rimarranno ai livelli del 2015 o subiranno una diminuzione modesta”, conclude l’ente. N.S. 29/2-7/3 2016- n° 1497-8 SPECIALE Est Europa e Russia 15 T.o: più voli a Sud Un prodotto d’agenzia di Stefania Vicini di Nicoletta Somma A dirlo la distribuzione aggregata La richiesta sulle destinazioni non manca Puglia, Calabria e Sicilia. Secondo Ernesto Travel si avverte una mancanza per quanto attiene la programmazione gruppi: “La maggior parte dei servizi è operata da low cost che quasi non lavorano con questo segmento o impongono ad esso le stesse regole degli individuali. Non sufficienti anche i collegamenti fra Polonia e Sud Italia, mentre Milano e altre città del Nord sono servite abbastanza bene”. Per Estland “l’offerta è buona su alcune destinazioni, ma su altre pessima: la Slovenja da Roma, per esempio”. Positivo il giudizio generale di Metamondo sulla quetione: “Tutti i grandi vettori collegano le capitali dell’Est con regolarità, con una buona schedulazione di voli su Mosca e San Pietroburgo e anche nelle varie regioni dei Balcani”. Il viaggio in bus Vilnius, la cattedrale Albania, Montenegro, Macedonia e poi via via tutti gli altri Paesi dell’area: sono queste le mete più richieste dell’Est Europa secondo Estland, mentre Sos Travel indica la Repubblica Ceca, con Praga, e la Polonia, con Cracovia e Varsavia. In casa Ernesto Travel destinazione principe è la Polonia (dove il t.o. ha sede), ma si segnala negli ultimi anni “interesse anche per Paesi Baltici, in particolare per Vilnius, Riga, Tallinn, per la Finlanda e la Russia con San Pietroburgo”. Metamondo conferma la richiesta sul Paese delle steppe e della Siberia, ma evidenzia per il 2016 l'aumento della do- manda per l’area balcanica, con Albania, Montenegro, Serbia, Bosnia-Erzegovina “ricchi di siti Unesco, aree archeologiche ben preservate e parchi naturali protetti”. I collegamenti aerei La richiesta per Paesi dell’Est Europa e Russia, dunque, non manca, ma il volato è sufficiente? «I collegamenti con l’Est Europa sono essenziali, ma buoni e distribuiti sugli aeroporti principali – rispondono da Sos Travel -. Non c’è abbondanza, ma comunque si riesce ad avere una buona programmazione da tutta Italia. Più penalizzate sono le regioni del Sud, in particolare Con le compagnie a basso costo, i viaggi in bus resistono ancora?“Sì – risponde Estland -, anche se prevalentemente dal Nord Italia; dal Centro Sud molto di meno, a causa delle distanze e dei costi”. Si tratta di una tipologia che funziona ancora anche per Metamondo, anche se l’offerta low cost consente “la programmazione di proposte più competitive”. Ernesto Travel fa un distinguo: “Molti gruppi italiani arrivano in Polonia con il bus, con una notte di transito a Praga, Budapest o Vienna, visitano il Paese e al rientro sostano nuovamente in qualche città più vicina all'Italia. Per quanto riguarda i Paesi Baltici la soluzione con bus italiano è troppo’pesante’ per le distanze e la qualità delle strade”. In questo caso si consiglia l’aereo. Sos Travel, con programmazione prevalente di tour con voli, anche lowcost, organizza circuiti in bus che comprendono Austria, Repubblica Ceca e Polonia “anche in occasione di ponti e festività, quando i voli avrebbero costi più alti”. . Sono ancora un prodotto d’agenzia. Magari le capitali un po’ meno, ma in generale Est Europa e Russia passano dal canale del turismo organizzato. Lo dice la distribuzione aggregata. In particolare la Russia “non è un prodotto di massa, chi la chiede è perché è realmente attratto. Negli ultimi anni le richieste sono in costante aumento e si concretizzano nella maggioranza dei casi”, afferma Sandra Calabresi, riferimento di prodotto per Russia e Paesi Baltici di Evolution Travel. Non solo, dato che per la Russia “è necessario fare il visto e la procedura è un po' rigida, i clienti hanno bisogno di assistenza e difficilmente riescono con il fai da te”. Conferme anche da LeMarmotte. “Da sempre fanno parte della nostra programmazione, soprattutto per il mercato gruppi”, commenta Manuela Marazzini, responsabile marketing e prodotto del network. Il percepito del mercato si conferma positivo. E l’aspetto culturale è l’elemento trainante. stata qualche cancellazione, attualmente non se ne risente”. I fatti di Parigi? Sono capitati “in un momento da un punto di vista climatico di bassa stagione per la Russia e non ci sono state ripercussioni. Le richieste sono in costante aumento”. I gruppi lo zoccolo duro Cosa chiede il mercato ? Per la Russia città e tour classici, aziendali. Sono richieste anche da individuali che preferiscono visitare queste mete con viaggi di gruppo. Ecco il motivo per cui le proposte di tour con aggregati piacciono”. Valore pratica Il valore medio di una pratica d’agenzia, per questo prodotto, va dai 1.500 fino ai circa 1600/1800 euro per un tour di 8/10 giorni volo incluso. In questi anni non è I fatti di Parigi I fatti di Parigi hanno avuto effetti su queste aree, in termini di calo della domanda o al contrario provocando un travaso di flussi? Marazzini non nega che quanto successo abbia “inficiato il percepito di tutto il mondo, ma a medio termine queste zone ne hanno risentito in minima parte. Lo dimostra la conferma di gruppi già per la primavera-estate, con un aumento di interesse verso le Capitali Baltiche, accompagnato da una riduzione dei prezzi”. Manola Agroppi, responsabile prodotto di Geo Travel Network, osserva che “lo stop è generalizzato include anche l'Est Europa, iniziamo ora ad avere flebili segnali di ripresa, ma la Pasqua così bassa non aiuta”. A detta di Calabresi il percepito del cliente “non ha subito flessioni, solo quando è stato abbattuto l'aereo russo c'è San Pietroburgo, Hermitage “vanno bene anche le crociere”, sottolinea Agroppi. Quelle fluviali “da Mosca a San Pietroburgo e ultimamente anche da Mosca e Astrakhan”, aggiunge Calabresi. I tour di gruppo “sono un must, ma procedono di pari passo anche i soggiorni individuali. Attualmente vedo un orientamento verso richieste di combinati con i Paesi Baltici”. I gruppi sono “lo zoccolo duro”, constata Marazzini, trattandosi di mete richieste “da gruppi chiusi, in alcuni casi anche da incentive variato a seguito del cambio vantaggioso. In casa Evolution Travel si osserva che “per i soggiorni brevi in Russia il valore medio è di 700/800 euro circa a persona, per i tour intorno ai 1300/1500 per persona”. Rispetto al passato, “che vedeva principalmente proposte di t.o. di fascia medio-alta” si riesce “ad offrire proposte con voli da tutti i principali scali italiani a prezzi più contenuti per raggiungere la clientela più presente su internet e attenta ai costi”. .