8. Ercoli - Federchimica
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8. Ercoli - Federchimica
8° Workshop della Logistica Chimica : La Sicurezza per lo sviluppo del Trasporto Ferroviario e Intermodale di Merci Pericolose: un confronto con le Autorità Competenti". Tavola Rotonda: "Ruoli e responsabilità dei Soggetti della filiera: aspetti normativi e operativi da conciliare per la sicurezza". Dott. Ing. Enrico Ercoli – Assoferr Milano 26 Ottobre 2016 Auditorium Federchimica 2015 1 ASSOFERR, nasce nel 2000 dalla fusione di ASSOCARRI e SUNFER. Rappresenta gli interessi dei Detentori di carri ferroviari, SRM (ECM) e Officine Italiani nonchè Europei aderenti a UIP Rappresenta Operatori Convenzionali e Intermodali, nonchè gestori dell’ultimo miglio ferroviario. Ha sede in Roma 2 UIP – International Union of Wagon Keepers Fondata nel 1950 Rappresenta gli interessi dei Detentori di carri ferroviari e SRM attraverso 14 Associazioni Nazionali in Europa Rappresenta una flotta Europea di circa 200.000 carri ferroviari per il trasporto merci che trasportano più del 50% di tutte le Tonn/Km prodotte in Europa. Ha sede in Bruxelles 3 Associazioni Nazionali di UIP NVPG (NL) 4 Le flotte carri in Europa 5 6 . INFRASTRUTTURA FERROVIARIA SCARICATORE RIEMPITORE 1.4.3.7 RID + adem. Circ. 30048 del 06.4.2010 per le merci in cisterna 1.4.3.3 RID + adem. Circ. 30048 del 06.4.2010 DETENTORE/GESTORE CARRO CISTERNA RID 1.4.3.5 + adem. Circ. 30048 del 06.04.2010 SPEDITORE/ MITTENTE 1.4.2.1 RID + adem. Circ. 30048 del 06.4.2010 DESTINATARIO IMPRESA FERROVIARIA 1.4.2.3 RID + adem. Circ. 30048 del 06.4.2010 per le merci in cisterna 1.4.2.2 RID + adem. Circ. 30048 del 06.4.2010 GESTORE DELL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA RID 1.4.3.6 + Adem. Circ. 30048 del 06.4.2010 N.B: Per i trasporti ferroviari di merci pericolose in cisterna in partenza o in arrivo presso siti italiani occorre rispettare anche le disposizioni contenute nella lettera circolare del MIT – DGTF - Prot. 30048 del 06.04.2010 e successivi aggiornamenti. 7 RID CAP. 1.4 - Obblighi dei principali operatori 1.4.3.5. Gestore di un carro cisterna Nell'ambito del 1.4.1, il gestore di un carro-cisterna deve in particolare: a) b) c) assicurare l'osservanza delle disposizioni concernenti la costruzione, all'equipaggiamento, alle prove e alla marcatura; assicurare che la manutenzione delle cisterne e dei loro equipaggiamenti sia fornita da un’entità certificata in conformità con le disposizioni dell’Appendice G (ATMF) 16 della COTIF in modo che garantisca che il carro-cisterna, sottoposto alle normali condizioni di esercizio, risponda alle disposizioni del RID, fino alla prova successiva; eseguire un controllo eccezionale quando la sicurezza del serbatoio o dei suoi equipaggiamenti può essere compromessa da una riparazione, da una modifica o da un incidente. Per i detentori /gestori di carri cisterna nazionali italiani e in generale per tutti gli Operatori italiani, agli obblighi di cui al capitolo 1.4 del RID, si aggiungono gli adempimenti di cui alla Disposizione del MIT prot. 30048 del 06.04.2010 e successive integrazioni. Dette disposizioni, essendo però valide soltanto per operatori nazionali italiani creano notevoli problemi ( p.e. check-list e/o altri adempimenti dei gestori/detentori che non ci sono) quando i carri cisterna (o container cisterna) con merci pericolose provenienti dall’estero devono entrare e circolare in Italia. Questa particolarità diventa ancora più critica in relazione al fatto che, ormai, la quasi totalità dei carri cisterna ( idem per i container cisterna) è registrata all’estero e, in pratica, non ci sono più carri cisterna con registrazione nazionale italiana. 16 Regole uniformi concernenti l'ammissione tecnica del materiale ferroviario utilizzato in traffico internazionale (RU ATMF). L'appendice G è armonizzata con la legislazione europea, in particolare le direttive 2004/49/CE (articoli 3 e 14 bis) e 2008/57/CE (articoli 2 e 33) e il Regolamento (UE) 445/2011, che trattano rispettivamente della sicurezza, della interoperabilità e del sistema di certificazione delle entità incaricate della manutenzione dei carri merci. 8 Obiettivi di ASSOFERR e UIP Promuovere carri sempre più sicuri e interoperabili Contribuire a migliorare il quadro regolatorio che impatta sui carri ferroviari in genere e in particolare sui carri cisterna Informare tutti i decision-makers del settore ferroviario sulle tematiche dei carri ferroviari con particolare riguardo per i carri cisterna. Garantire un futuro ai carri privati e in particolare ai carri cisterna. Tutto ciò premesso, nell’intento di contribuire al raggiungimento degli obiettivi sopra indicati, ci sembra opportuno richiamare l’attenzione sulle seguenti considerazioni in modo che si possa tutti collaborare per la soluzione di quelle che per ora sono solo delle criticità. Da quanto evidenziato nella slide precedente abbiamo appreso che, relativamente al trasporto delle merci pericolose, le disposizioni nazionali, emanate dall’Autorità competente italiana (MIT), non avendo validità internazionale, non contribuiscono in modo esaustivo all’incremento della sicurezza nel trasporto delle citate merci pericolose e creano anche notevoli problemi alla libera circolazione dei carri cisterna per il trasporto delle stesse merci. Assoferr auspica pertanto che le emissioni di nuove norme, come pure la modifica delle esistenti, avvengano sempre tramite i canali internazionali con pubblicazione delle stesse nel RID, come d’altra parte si sta cercando di fare con le check-list; 9 Criticità Qualora, per qualsiasi esigenza, in presenza della necessità di emettere nuove disposizioni e/o di modificare le esistenti, non fosse proprio possibile per l’Autorità compente (MIT) servirsi dei canali internazionali e di attendere la pubblicazione delle stesse nel RID, è auspicabile che ciò possa avvenire in modo ben equilibrato fra le diverse modalità di trasporto all’interno del territorio nazionale; Il carro ferroviario ha fra le sue specificità anche quella di non essere accompagnato da personale come avviene per un mezzo stradale, pertanto tutte le informazioni relative ad avarie e/o non conformità sullo stesso devono arrivare all’ECM/SRM tramite i detentori i quali le ricevono dai clienti/utilizzatori e/o dalle Imprese Ferroviarie. Appare quindi scontata l’esigenza per l’ECM/SRM di poter sempre disporre di informazioni precise ed esaustive relativamente alle avarie e/o non conformità sui carri, sulle cisterne e sui loro equipagggiamenti, come d’altra parte previsto nel RID 2017; Essendo i carri cisterna abilitati al servizio internazionale è chiaro che le avarie e/o le non conformità possono essere riscontrate sui carri in qualsiasi paese dell’UE. Appare quindi molto opportuno, anzi necessario, poter fare affidamento su informazioni precise ed esaustive anche per quanto riguarda la specificità di ciascuna officina dell’UE in possesso del certificato ECM/SRM, sul quale dovrebbe figurare anche se l’attività dell’officina comprende pure interventi sulle cisterne e sui relativi equipaggiamenti per merci pericolose . Da questo punto di vista, attualmente, solo poche certificazioni ECM delle officine, risultano avere un foglio aggiuntivo con specificati gli interventi che l’officina è in grado di garantire. Assoferr auspica pertanto che, prima possibile, le sopra citate certificazioni, vengano tutte completate con la indicazione degli interventi che l’officina è in grado di garantire anche per quanto riguarda le cisterne e relativi equipaggiamenti per merci pericolose; ( vedere slide seguente) 10 11 Grazie per la vostra Attenzione! Enrico Ercoli Assoferr 00192 - Roma www.assoferr.it Tel: ++39 06 48913899 Fax: ++39 06 89279035 Cell: ++39 335 6683630 12