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Autorizzazione Tribunale di Verona n° 1863 del 19/03/2010 • COPIA GRATUITA • ANNO 7 • N°0075 • Maggio 2016
Riproduzione e utilizzo anche parziale non autorizzato di testi e immagini sono vietati
Lo Staff
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Le prime cresime per il nuovo Parroco Don Piergiorgio
CRESIME A SAN MICHELE
Domenica 17 Aprile 2016 nella chiesa di San Michele Arcangelo
D
omenica 17 Aprile, 22 ragazzi del quartiere
hanno ricevuto il Sacramento della Cresima
nella parrocchia di San Michele Arcangelo. È stata la prima Cresima celebrata dal nuovo Parroco
Don Piergiorgio Soardo dal suo insediamento
nella nostra Parrocchia. Il conferimento alla fede
cattolica è avvenuto mediante imposizione delle
mani ed unzione con il Sacro Crisma dal Delegato Vescovile Monsignor Bruno Ferrante.
Carlotta Rossi
Foto di gruppo al termine della cerimonia e un momento della celebrazione
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DA TENERE SOTTOMANO
Si ringrazia l'Avv. Francesco Spanò
che cura la rubrica
" L ' Av v o c a t o r i s p o n d e "
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periodico sportivo culturale e sociale Autorizzazione Tribunale di Verona n° 1863 del 19/03/2010
Direttore responsabile: Emanuele Del Miglio
Editore: New Art Photo s.n.c. Via Unità d’Italia, 151 - 37132 Verona Tel. 045 977999
Redazione: Paolo Nalin - Gianluigi Rossi - Martina Cecconelli - Stefano Pellegrini
Vignettisti: Carlo Galafassi - Paolo Nalin
E-mail: [email protected]
Sito internet: www.lextra.eu
Stampa: Faltracco srl San Bonifacio (VR)
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LA CONFORMITÀ DEGLI IMPIANTI DEGLI IMMOBILI IN VENDITA
Una domanda che sovente viene fatta al momento dell’acquisto di un immobile datato
è la conformità degli impianti,
cioè se sugli stessi devono essere eseguiti interventi di adeguamento prima della vendita e
se il loro originale stato blocca la
vendita dello stesso.
L'attuale normativa non prevede alcun limite alla trasferibilità
di edifici con impianti non conformi e l’unico obbligo da parte
del venditore è DICHIARARE se
gli impianti presenti negli immobili sono conformi o meno alle
norme vigenti nel momento della loro realizzazione (NON alle
norme attuali).
L’ultima norma in materia dispone
che si possa (non si debba) procedere a far predisporre una “Di-
chiarazione di Rispondenza” dei
vecchi impianti qualora si trovi un
artigiano che sotto la sua responsabilità confermi la validità degli
impianti alle norme vigenti.
Pertanto, se gli impianti non sono
conformi andrà verificata la volontà delle parti, ma in questo caso è
evidente che è il prezzo di vendita
a fare la differenza. Il prezzo di un
immobile infatti viene determinato in base allo stato di fatto in
cui lo stesso si trova, ovviamente
quindi un appartamento costruito
negli anni '70 costa meno rispetto ad uno costruito nel 2010 in
funzione di un sacco di fattori tra
cui l’usura, le finiture e ovviamente anche gli impianti. Il vantaggio
poi di comprare un immobile “datato” sta anche nella possibilità di
ristrutturarlo a proprio piacimen-
to adeguandolo alle proprie esigenze compresi gli impianti.
Va ricordato che la prima Legge
che ha previsto la dichiarazione di
conformità degli impianti è la Legge 46/1990. Prima di tale Legge
non esisteva niente e quindi non
esistevano certificati di conformità, pertanto:
• per gli impianti realizzati prima del 13 marzo 1990 non vi
era l’obbligo di totale rifacimento dell’impianto ma più semplicemente l’obbligo di adottare
alcuni accorgimenti minimi di
sicurezza: ad esempio per gli impianti elettrici venivano richiesti
la messa a terra e l’installazione
del “salvavita”; questi impianti dovevano essere adeguati entro tre
anni dall’entrata in vigore della l.
46/1990 (termine prorogato al
31.12.1998);
• per gli impianti successivi al
13 marzo 1990 dovevano (anche
dopo l’entrata in vigore del DM
37/2008 che ha sostituito la legge 46/1990) essere integralmente realizzati secondo le norme
UNI e CEI in vigore al momento
dell’esecuzione dei lavori. Quindi
se ristrutturo un immobile degli anni '70, solo al momento dei
lavori ho l’obbligo di eseguirli secondo le norme attuali.
In conclusione quindi lo stato degli impianti non impedisce in alcun
modo la compravendita degli immobili cosa da distinguere dalle
“norme urbanistiche” tra le quali
è inserito da qualche anno il cosiddetto “obbligo di allineamento
catastale” ma tutto ciò non ha
nulla a che fare con l’impiantistica.
Flavio Bissoli (Unycasa)
Inviate le vostre domande a [email protected]
L’Avvocato risponde...
Rubrica curata dall’Avv. Francesco Spanò del Foro di Verona
M I H A N N O AV V E L E N AT O I L C A N E
Egr. Avvocato,
è successa una cosa orribile a me
e alla mia famiglia, hanno ucciso il
nostro cane avvelenandolo; nonostante l'intervento tempestivo del
veterinario non c'è stato nulla da
fare. Più volte in passato siamo stati
minacciati da un vicino di casa che
era parecchio infastidito dal nostro
cane, quando abbaiava. Siamo quasi
sicuri sia stato lui. Infatti la nostra
casa, ad ingresso indipendente, confina con la sua e tramite la rete che
delimita il confine tra il nostro ed il
suo giardino avrebbe potuto benissimo accedere alla ciotola del cibo del
cane.Terze persone dall'esterno non
potevano accedere al nostro giardino senza scavalcare il cancello. Cosa
possiamo fare in questo caso?
Lettera Firmata
Gentile lettrice/lettore,
mi dispiace per l'accaduto, posso
solo immaginare come vi sentiate
in questo delicato momento.
Un tempo l'unica tutela penale contro comportamenti simili
era prevista dall'art. 727 c.p. che
tuttavia comportava una mera
ammenda (pur sempre un reato
contravvenzionale, ma tuttavia il
trasgressore di fatto “se la cavava”, quando andava peggio, con
la dazione di una somma di denaro in favore delle casse delle
ammende con conseguenze per
la propria condotta particolarmente tenui). Proprio in tale ottica sono stati introdotti dal legislatore penale “I delitti contro
il sentimento per gli animali” in
un percorso evolutivo di diritto
(iniziato già dal 2004) di sempre
maggiore tutela ai proprietari di
animali, in virtù del legame che
provano per essi.
Il caso descritto sembra ricadere
proprio nella norma di cui all'art.
544 ter c.p. che prevede quanto
segue: “...chiunque, per crudeltà o
senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti
o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con la reclusione
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
da tre mesi a un anno o con la
multa da 3.000 a 15.000 euro....
La pena è aumentata della metà
se dai fatti di cui al primo comma
deriva la morte dell'animale”. Il
reato è punibile d'ufficio e prevede per l'appunto un aggravamento di pena nel caso in cui l'animale
muoia a seguito di tali condotte
(come nel caso prospettato).
Fuor di dubbio che se qualcuno
pone nella ciotola del cane del
veleno, nell'intento di ucciderlo,
compie un atto di crudeltà (reato
a dolo specifico). Semmai il problema maggiore riguarda l'individuazione del colpevole, a livello
probatorio.
Infatti comprendo il vostro forte
sospetto nei confronti del vicino
di casa, ma in assenza di testimoni non c'è una prova schiacciante
della sua colpevolezza.
A fronte di ciò vi posso suggerire
di sporgere una denuncia contro
ignoti, indicando specificatamente
le minacce ricevute dal vostro vicino e gli altri dati forniti.
3
Potrebbe essere opportuno, prima di ciò, far eseguire (se non è
stato fatto finora) un'autopsia
dell'animale, per verificare senza dubbi la causa della morte ed
il tipo di veleno usato, facendo
eseguire anche un'analisi delle
sostanze contenute nella ciotola.
I risultati potranno poi essere allegati, come prove, alla denuncia.
In questo modo ad avviso dello
scrivente si potranno quantomeno aiutare le indagini per rintracciare il colpevole. Diversamente
una denuncia diretta contro il
vostro vicino vi esporrebbe al
rischio di una controquerela da
parte sua per calunnia.
Sarà poi il P.M. a verificare se si riscontreranno sufficienti elementi
indiziari nei confronti di quest'ultimo per promuovere l'azione penale nei suoi confronti (ad esempio se venisse rinvenuto nella sua
disponibilità lo stesso veleno usato per uccidere il cane, ecc.).
Avv. Francesco Spanò
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
LA COSTITUZIONE ITALIANA questa “sconosciuta”
Parte Prima
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
Titolo III RAPPORTI ECONOMICI
Art. 47
La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina,
coordina e controlla l’esercizio del credito.
Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione,
alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario
nei grandi complessi produttivi del paese.
Dr.ssa Silvia Viccaro -
Psicologa Psicoterapeuta
Indirizzo Cognitivo Comportamentale EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
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RIMANDARE?
UNA CATTIVA ABITUDINE
Siete forse dei procrastinatori incalliti? È importante dire che non
è facile smettere di procrastinare, si può arrivare a farlo in modo
del tutto inconsapevole.Ad alcuni
di voi sarà capitato di uscire per
pagare una bolletta e ritrovarsi
a fare tutt’altro o dilungarsi in
inutili preparativi come mettere
in ordine l’ufficio quando invece
si dovrebbe lavorare. La giornata di chi procrastina inizia con i
migliori propositi di non cedere
all’impulso di rimandare ancora,
per poi finire con il ricascarci.
Perché accade questo?
Rimandare può dare una piacevole sensazione di benessere,
sollevare temporaneamente dallo stress e tenere a debita distanza tutto quello che può arrecare
disturbo. Questi sono i motivi
per i quali sarete sempre tentati
di assecondare l’impulso a rimandare.
In realtà la serenità che ricerchiamo nella procrastinazione è del
tutto illusoria, il sapere di avere
delle cose che stiamo evitando di
affrontare, attiva senso di colpa
e disapprovazione del proprio
comportamento. Il momentaneo
sollievo viene poi scontato in
termini di ansia e stress.
Una delle ragioni per cui la maggior parte delle persone rimanda
è credere che per fare una cosa
sia opportuno aspettare di trovarsi in uno stato d’animo particolare. Ci si illude di poter capire quando è il momento giusto
per passare all’azione, si rimane
in attesa di “quella sensazione
particolare”. In realtà ciò che si
aspetta è la motivazione ad agire. Tuttavia, spesso, è necessario
agire anche se la motivazione è
scarsa o assente, in quanto essa
è imprevedibile e spesso viene e
va a suo piacimento, così come
le emozioni. Per comportarsi in
modo adeguato non è indispensabile avere uno stato d’animo
favorevole. Spesso è addirittura
il cattivo umore a dare una marcia in più. Pensate a tutte le volte
che assolvete ai vostri impegni
più o meno onerosi (pagare le
bollette, andare in banca, sbrigare le faccende domestiche),
vi accorgerete che l’umore che
vi accompagna in queste circostanze è tutt’altro che positivo.
Il buon umore predispone più a
dedicarsi agli svaghi che all’assolvimento di faccende impegnative.
Non ha pertanto senso fare affidamento sul proprio umore per
capire quando è il momento di
agire. Non è necessario sentirsi
pronti, perché il nostro corpo e
la nostra mente riescono a funzionare anche in frangenti poco
favorevoli.
È importante essere onesti con
voi stessi, ammettere che state
solo cercando di giustificare il
vostro comportamento. Prendete in mano la situazione decidendovi ad agire. Convincetevi che è
necessario affrontare il compito
e che rimandarlo a “domani” non
lo renderà certo più facile. Fate
uno sforzo, per quanto minimo.
Compiacetevi dei vostri risultati.
L’ingrediente indispensabile per
iniziare un qualsiasi tipo di cambiamento è credere nella possibilità di potersi comportare in
modo diverso. Procrastinare è
una scelta, dipende solo da voi.
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La redazione pubblica le lettere inviate dai lettori solo se firmate. La redazione declina ogni responsabilità in merito ai contenuti e alle opinioni espresse,
responsabilità che vengono assunte in toto dagli autori. Con la pubblicazione delle lettere firmate, che avviene solo per dovere di cronaca,
la redazione non intende avallare le opinioni espresse né convalidare i fatti espressi o citati.
CICLABILE
SULL'ADIGE
il palo c’era... eh già! “C’era una
volta” appunto!
Mi chiedo e chiedo a voi quindi:
è davvero così complicato ripristinare lo statu quo, considerato
che a lato c’è pure il cartello che
ricorda ai trasgressori i termini di
legge previsti?
Non ci vorrà mica una gara d’appalto per una palo di ferro?!? O
forse meglio e prima farebbe il
Gabibbo?
Lettera firmata
Il cartello che vieta l'accesso alla pista
ciclabile
Egregio lettore, siamo alle solite, in
Italia le leggi ci sono ma non vengono fatte rispettare. Noi, ovviamente, non possiamo far altro che dare
spazio alla sua lettera in maniera
che possa essere letta anche da chi
potrebbe avere potere decisionale
in merito. Siamo certi che in Circoscrizione il nostro giornale viene
letto, chissà mai che non vedremo
nel prossimo ordine del giorno una
soluzione, magari proprio quella che
lei prospetta?
Martedì 22 marzo percorrevo la
ciclabile sull’Adige, di ritorno da
Zevio. In vicinanza di Bosco Buri
sono stato costretto a fermarmi
per lasciar passare un SUV bianco che procedeva in direzione
opposta. L’autista, che non poteva
non aver visto l’unica bicicletta
presente in quel momento, non
solo non si è degnato di spostarsi LA RISPOSTA ALLA
un po’ ma neppure di rallentare o
"PRESIDENZA DI
meglio fermarsi visto che si trovaGARANZIA
va su percorso riservato a pedoni
ALL'INSEGNA DEI
e biciclette. Mi dispiace di non esCITTADINI"
sere riuscito a fotografarlo!
Ora mi chiedo e chiedo a voi amORA VIENE
ministratori. Ammesso che fosse
DALLA LISTA
autorizzato a passare, perché non
CIVICA CITTADINI
fate rispettare le più elementari
PER LA SETTIMA
regole di sicurezza e magari fate
esporre sul parabrezza bene in
evidenza un cartello del Comune
così da rendere possibile l’identificazione di coloro che transitano
per lavoro, tacitando nel contempo le naturali e più che mai lecite invettive da parte di pedoni e
ciclisti?
Temo però che non fosse autorizzato e che si trattasse del solito “furbetto”. In tal caso posso
ipotizzare da dove sia entrato:
basta osservare la foto che allego,
scattata subito dopo all’inizio della ciclabile a Bosco Buri. Come si
vede, manca in mezzo alla carreggiata il palo che impedisce l’acces- I Consiglieri della Lista Civica
Foto: New Art Photo
so “ai non autorizzati”. Una volta
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
In seguito alle farneticanti dichiarazioni da parte dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle della
VII Circoscrizione, comparse
sull’edizione di marzo di questa
testata, ci sembra opportuno fare
alcune precisazioni. Se la matematica delle esigue preferenze personali ottenute alle elezioni, infatti, ci dice già che lor Signori non
rappresentano nessuno, se non
l’onda degli insulti urlati in piazza
dal loro simpatico leader, restano
da chiarire altri aspetti del documento in discussione.
In primo luogo è ora di finirla di
parlare di Presidenza di garanzia:
riteniamo che tutte le persone
che siedono in Consiglio siano
persone oneste che vivono del
loro lavoro, togliendo tempo libero alle loro famiglie per dedicarsi
gratuitamente all’incarico assegnato dagli elettori. Noi non abbiamo bisogno di nessuna garanzia. L’unica cosa che può garantire
il neo Presidente è l’accredito
dell’emolumento previsto per la
carica sul suo conto. A proposito…. A Roma ne restituiscono
buona parte, qui a San Michele
che si fa? Chiediamo quindi sopra
ogni cosa rispetto ed educazione
nei confronti di chi legittimamente ha opinioni diverse; che piaccia o no ci sono in giro molte
più persone oneste di quello che
si pensi, e a noi questo fa molto
piacere!
In secondo luogo, sempre parlando di bon ton, i sopra citati Signori farebbero bene a cominciare
a non mettere sempre il naso in
casa degli altri gruppi consiliari, che sono liberi di impostare
la propria azione politica come
meglio credono. A tal proposito deve essere chiaro una volta
per tutte che noi Consiglieri del
Gruppo “Cittadini per la Settima
Circoscrizione” abbiamo preso
coscienza fin dal primo momento
dopo le elezioni del ruolo di minoranza assegnatoci dagli elettori
e ci siamo comportati di conseguenza fino ad ora. La nostra linea è sempre stata, e lo è tuttora, quella di affermare prima una
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condivisione programmatica forte, attorno alla quale creare una
maggioranza in grado di operare
in maniera compatta e concreta a
beneficio della cittadinanza, e solo
dopo discutere d’incarichi. Nessun accordo sotto banco, nessuna
trama quindi, con buona pace dei
complottisti. Come dimostrano i
verbali delle tre elezioni dei Presidenti via via succedutisi, siamo
sempre rimasti fuori da ogni accordo e ogni spartizione, uscendo
dall’aula o votando scheda bianca
all’ultimo scrutinio, oltre a non
aver accettato incarichi di coordinamento di commissioni con nessuna delle diverse maggioranze.
Le dichiarazioni del Capo Gruppo del M5S nel corso del Consiglio che ha visto l’elezione del
nuovo Presidente, facilmente reperibili in formato audio sul sito
della Circoscrizione, dimostrano
semmai il contrario quando afferma che loro sono tre anni che
si propongono per la Presidenza
ed hanno chiesto sempre i voti a
tutte le forze politiche…. D’altro
canto, a proposito di responsabilità, non siamo stati certo noi ad
aver rimandato alle urne la Circoscrizione al grido “o governiamo noi o non governa nessuno”.
Noi non abbiamo chiesto niente
a nessuno! Per quanto attiene alle
scelte del Partito Democratico,
queste non ci riguardano e non
sta certo a noi entrare nel merito.
Ci auguriamo infine che, finalmente, dopo tre anni di chiacchiere e
tentativi di abbattere presidenti
per portarsi a casa la poltrona, i
Consiglieri pentastellati comincino anche a presentare qualche
proposta concreta in Consiglio
a beneficio dei cittadini fin troppo bistrattati da questo stato di
cose. Per quanto ci riguarda, ancora una volta, i fatti parlano da
soli a nostro favore: i quartieri
della Circoscrizione sono seminati di opere e interventi concreti realizzati (quando gli elettori ci
hanno assegnato un ruolo diverso
dall’attuale) e di ricordi di begli
eventi, di cui non vi è più traccia
oggi, che annualmente coinvolge-
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
REDAZIONE
vano associazioni e cittadinanza
con importanti momenti di aggregazione.
Caro Presidente e cari Consiglieri a 5 Stelle, su una cosa avete
ragione! Siamo profondamente
diversi sia nella forma sia nella sostanza e ne siamo orgogliosi, perché manteniamo l’entusiasmo e la
passione che ci ha sempre animato, indipendentemente dal ruolo
assegnatoci dai cittadini con il
loro voto. Vi lasciamo le parole
e gli insulti, noi preferiamo i fatti
e il coinvolgimento sereno delle
persone. Un solo suggerimento:
viste le prime imbarazzanti prestazioni della nuova maggioranza
in Consiglio, invece di perdere
tempo a riempire i giornali di
puerili bugie, impiegate meglio il
tempo per studiare come funziona una Circoscrizione! In bocca al
lupo e buon lavoro, con l’auspicio
che i cittadini tornino al centro
dell’azione politica indipendentemente da chi ci sia in maggioranza! Sui provvedimenti concreti
il nostro contributo ed il nostro
voto non sono mai mancati e
continueranno ad esserci!
I Consiglieri della Lista Civica
Cittadini per la Settima Circoscrizione
Daniele Perbellini
Antonio Fonte
Massimiliano Bartiromo
Il periodo che sta passando ed ha
passato la nostra Circoscrizione non
è uno di quelli che rimarranno nella storia per le molte cose fatte e
per la fattiva collaborazione tra le
parti. Crediamo tuttavia e ne rendiamo merito a chi lo fa, che informare
sia il modo più corretto di agire: far
sapere cioè a tutti i cittadini, non
soltanto a quei pochi che possono
partecipare alle sedute consigliari,
quale sia in realtà la posizione dei
vari schieramenti. Noi ci vantiamo di
esserne diventati un organo esterno di diffusione, dopodiché saranno
i cittadini stessi a farsi la propria
opinione. Per dovere di informazione aggiungiamo che la lettera pervenutaci dai Consiglieri della Lista
Civica per la Settima avrebbe dovuto
essere pubblicata nel numero scorso in concomitanza con la risposta
dei consiglieri PD. La cosa non è così
avvenuta soltanto per mancanza di
spazio sulla rivista quando la lettera
è arrivata in redazione.
Rubrica curata da:
Gianluigi Rossi
L'ORTO DELLA
FONTE:
UN DONO
PREZIOSO PER I
CITTADINI
UNO SPAZIO
CIVICO DA
CONOSCERE E
VIVERE INSIEME
SOLLECITI
RIVOLTI AD AMIA E
SPERANZE DI
SOLUZIONE
La telecamera installata in Via Bellini
angolo Via Nichesola. In questo caso le
speranze del lettore non sono state vane.
Foto: New Art Photo
Buongiorno, vi ho scritto tempo
fa per il posizionamento di una
telecamera di controllo in Via Nichesola, incrocio Via Via Bellini a
S. Michele. Se un vostro addetto
fosse passato la settimana scorsa avrebbe notato una quantità
enorme di materiale buttato a
terra tra i cassonetti e sul marciapiede adiacente (Lavandini rotti, pallet, cartoni, biancheria ecc...
ecc...) ancora oggi c'erano cartoni e bottiglie. C'è il personale
dell'asilo che viene a depositare i
rifiuti lì (non hanno un cassonetto più comodo?). Ci sono persone che si siedono tra i cassonetti,
estraggono materiale e lo portano via lasciando fuori quello che
non gli serve. Ci sono autovetture che vengono dai paesi/quartieri vicini, scaricano bidoni vuoti di
colore e altro materiale..... tanto
nessuno vede o fa nulla!!!!
Lo spazio per la telecamera si trova sicuramente (magari vicino alla
campana raccolta vetro o occupando parte del parcheggio adiacente, sperando che i parcheggi
non siano più importanti della
pulizia!). Ho notato che avete posizionato una telecamera anche in
Via Marotto anche se non ci sono
cassonetti e nemmeno abitazioni
ma solo uno spazio per cani ed un
piccolo giardino zoologico. Bene
tanto più in Via Nichesola dove i
cassonetti sono sotto le finestre
degli abitanti.
Avevo inviato una lettera al giornale di quartiere (al quale indirizzo anche questa e-mail) con una
tenue speranza, ma non vorrei
ricredermi.
Cordiali saluti
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Lettera firmata
Carissimi amici di San Michele, noi
siamo i Giardinieri Sociali, l’Associazione che da qualche tempo, insieme al Comitato Giarol Grande,
ha sistemato la zona la Fonte delle
Monache e il boschetto adiacente.
Abbiamo inoltre avuto in gestione dalla Parrocchia di San Michele
un appezzamento a fianco della Fonte, che abbiamo chiamato
l’Orto della Fonte.
È un luogo particolare, carico di
storia e di natura. In questo piccolo appezzamento di tre ettari
abbiamo lavorato sodo, con pochi
attrezzi ma con tante braccia e
tanta fatica, perché in questo luogo si scende solo a piedi. Perché
tutto questo lavoro vi chiederete? Forse una vera risposta non
l’abbiamo neanche noi. Ci siamo
lasciati travolgere dalla bellezza
del luogo, della fonte, del bosco
adiacente, e poi abbiamo sognato
un luogo vicino in cui progettare qualcosa in mezzo alla natura,
alle piante, alla terra. E come per
magia abbiamo scoperto questo
vecchio orto circondato da mura
di sassi. In questi mesi abbiamo tribolato molto per togliere le piante
rampicanti dagli alberi, per tagliare
l’erba, sistemare le vecchie baracche e portare via i rifiuti. Ma ogni
volta che la stanchezza prendeva il
sopravvento cominciavamo ad immaginare cosa questo luogo potesse diventare. E così ristorandoci con dell’acqua fresca all’ombra
delle piante abbiamo cominciato
a condividere i nostri sogni, le
nostre idee, renderle concrete e
farle diventare dei progetti. Si, noi,
un gruppetto di ragazzi che pure
ci conoscevamo poco, la maggior
parte di noi si sono conosciuti
proprio qui, con un rastrello e una
zappa in mano.
Ma ora le idee riguardo a questo
spazio sono sempre più chiare:
vogliamo restituirlo ai cittadini. Sì
7
certo, questa idea, sperimentata in
altri luoghi, si chiama SPAZIO CIVICO. È una forma di organizzazione degli spazi urbani, un luogo
di “produzione di idee collettive“
dove i cittadini, oltre ad incontrarsi e condividerne le attività, hanno
un ruolo attivo nell’ideazione e
nella produzione di progetti con
impatti concreti sul territorio. Lo
scopo è coinvolgere le persone
e renderle protagoniste in questi
spazi condivisi.
Nella prassi succede questo. Se
non sai cosa fare il sabato pomeriggio alle 14 puoi venirci a
trovare nell’orto, presentarti agli
altri, conoscere il luogo e partecipare alla riunione che si terrà alle
14.30. In questa riunione si discuterà sui lavori del pomeriggio e
della settimana. Poi sui progetti, le
collaborazioni. Ogni partecipante
ha diritto di parola e di proporre
cose nuove. E su queste idee si comincia a lavorare per realizzarle.
È già un po’ di tempo che abbiamo iniziato a fare questi incontri e
molte cose sono state impostate
e realizzate. Abbiamo deciso per
esempio che il fondo deve essere diviso in due parti , in una sarà
realizzato un orto e nell’altra una
grande parco. Siamo a buon punto
con tutti i lavori. Alcune cose le
abbiamo già seminate, progettato
l’impianto di irrigazione, posizionato reti, staccionate e serre. La
zona parco invece è stata ripulita
e messa in sicurezza.Abbiamo cercato di preservare tutto ciò che di
naturale e bello c’era. Ora però si
deve andare avanti, organizzando
la fruizione del luogo, con aperture periodiche, feste, oppure per
portare le scuole a visitare l’orto.
Non siamo lontani dalla possibilità
di organizzare anche visite didattiche con guide esperte. Insomma,
le idee sono tante, tantissime. Ma
come dicono i vecchi saggi tra
il dire e il fare… Noi abbiamo
trovato un modo per dire e poi
fare… Vi aspettiamo numerosi il
sabato pomeriggio per conoscervi
e per lavorare con noi.
Scrivici a giardinierisociali@gmail.
com - oppure [email protected]
Associazione Giardinieri Sociali e
Comitato Giarol Grande
Vittorio Tonolli Presidente
Comitato Giarol Grande
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O M AG G IO A MOZART NEL 260° DALLA NASC I TA
Sabato 21 Maggio alle ore 21 presso la Basilica Santa Maria della Pace con ingresso libero
Sabato 21 Maggio con inizio alle ore 21, si terrà, presso la
Basilica Santa Maria della Pace, un concerto vocale/strumentale della Corale Salieri in omaggio a W. A. Mozart nel
260° anno dalla nascita.
L'invito è rivolto a tutti coloro che vogliono ascoltare buona musica in uno splendido contesto.
L'ingresso è gratuito.
PROGRAMMA
W. A. Mozart
AVE VERUM
LAUDATE
DOMINUM
REX TREMENDAE
CONFUTATIS
LACRYMOSA
K. Jenkin
SANCTUS
BENEDICTUS
PALLADIO
J. M. Siougos VIERGE MARIE
F. Gaole
SONATA IN SOL M.
E. Morricone
NELLA FANTASIA
I maestri Francesco e Fiorenzo Gaole, la Dottoressa Eleonora Negrini che gentilmente presenta i concerti e la presidente della corale Rosaria Di Martino.
Pa r ro c c h i a S a n M i c h e l e A rc a n g e lo
FESTA DELLE FAMIGLIE INSIEME E DEGLI ANNIVERSARI
La festa si svolgerà Domenica 22 Maggio maggiori informazioni sul sito www.sanmichelearcangelo.org
Parrocchia San Michele Arcangelo 22 Maggio 2016
Festa delle Famiglie Insieme e degli Anniversari di Matrimonio
La Festa delle Famiglie è anche un’occasione speciale
di condivisione per tutte quelle coppie che
nel 2016 festeggiano il loro
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a multipli di 5 (i famosi lustri 5,10,15,20, etc.)
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Chiara 045 974048 – Daniela 340 2316964 – Andrea 347 2433878 – Silvia 045 975266
oppure mandare una mail a [email protected] o lasciare i propri recapiti in canonica per essere ricontattati.
(**) Maggiori dettagli sul sito parrocchiale www.sanmichelearcangelo.org
Le attività si svolgeranno negli spazi parrocchiali – La festa avrà luogo anche in caso di maltempo
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
8
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Bilancio del primo torneo sotto la guida del nuovo direttivo
T U T TO P R O N TO P E R L ' I M P E G N O D E L " S A RTO R I "
Mai una squadra dell'Intrepida si era classificata così in alto: terzo posto nonostante la presenza di tante squadre professioniste
I due Allenatori svolgerà dal 29 Maggio al 2 Giuhanno chiesto gno ed ospiterà ben 75 squadre.
alla squadra di Già allertati anche i componenti
giocare in ma- dello staff pronti a non far manniera spensiera- care niente, anche in questo più
ta, divertendosi, impegnativo torneo, ai numerosi
certi che i risul- ospiti ed atleti.
tati sarebbero Non mancheranno gli stand gaarrivati. Nelle sei stronomici, ma sopratutto non
partite disputate mancherà l'intrattenimento del
infatti la squa- gruppo "Co-owners" che si sta
dra non ha mai ben insediando in questa società
dato l'idea di sportiva con tantissimi giovani
poter essere so- pieni di iniziative e attività: così
praffatta dai più anche i più piccoli avranno modo
titolati
avver- di passare qualche ora con ragazzi
sari. Insomma e ragazze che li faranno divertire
è stata davvero lasciando i genitori liberi di guaruna
giornata dare le partite. La società invita le
La rosa al completo dei giovanissimi 2006
Foto: New Art Photo
fantastica, quella famiglie a partecipare numerose
rchiviato con successo il e dai loro coach, non soltanto in del torneo Modena, con ottima per rendere questo torneo ancoTorneo Modena, che rap- questo torneo ma durante tutto organizzazione messa in atto dal ra più a loro misura. Ricordiamo
presentava per il nuovo consiglio lo svolgimento della stagione ago- nuovo consiglio direttivo che con che questi giovani svolgono varie
insediatosi a gennaio un test im- nistica. L'Intrepida ha saputo dare la collaborazione della parrocchia attività e che chi volesse informaportante, ora si guarda avanti. La un forte esempio di maturità non ha dato prova di saperci fare. Da zioni può recarsi in sede all'Intresesta edizione del torneo intitola- solo sportiva ma anche dal punto non sottovalutare l'impegno dei pida e chiedere di Simone Palma.
to a Lorenzo Modena si è chiusa di vista formativo dei ragazzi che molti volontari che si sono ado- Per dovere di cronaca diamo il
con la vittoria della Cremonese hanno sempre saputo battersi con perati per non far mancare nulla benvenuto al nuovo consigliere
che ha primeggiato sull'Hellas Ve- lealtà, comportandosi in modo ai tanti ospiti pervenuti all'impian- Renato Brutti, entrato al posto
rona con il risultato finale di 4-3. razionale ed educato. Un risulta- to di Via Adamello per assistere del dimissionario Luigi Santi.
Da sottolineare l'ottima resa del- to che fa ben sperare per il futuro alle prove agonistiche dei quasi
Martina Cecconelli
la squadra di casa guidata dal duo della società di Via Adamello. Stia- 200 ragazzini.
Cozza - Braggio che ha raggiunto mo parlando di un gruppo di 18 Ora tutte le atpassala miglior prestazione di sempre ragazzini nati nel 2006, molto uni- tenzioni
classificandosi al terzo posto as- ti tra di loro. Proprio questa forte no al prossimo
Sartori.
soluto. Anche davanti a formazio- coesione, tra di loro e con lo staff torneo
ni professionistiche, i ragazzi della tecnico, aiuta molto ad ottenere Il vicepresidente
categoria Pulcini 2006 dell'Intre- gli importanti risultati che stanno Campobello, con
pida si sono ben comportati non arrivando. Al torneo Modena non il supporto di
facendosi affatto intimorire, ma erano presenti fisicamente tutti, tutto il direttivo,
anzi, sfiorando una finale storica perché sarebbe stato impossi- sta già da tempo
che sarebbe stata il giusto premio bile farli partecipare tutti: i non lavorando per la
per la voglia e la determinazione convocati erano comunque con miglior organizza- Il gruppo Co-Owners sempre vicino alle attività dell'Inmesse in campo da questi ragazzi il cuore insieme alla loro squadra. zione. Il torneo si trepida
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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A QUESTA RUBRICA
Ora puoi fare gli auguri ai tuoi figli
o nipoti e annunciare
una nuova nascita.
Mandaci la foto con la data dell'evento,
la pubblicheremo in questo spazio.
Le foto dovranno arrivare in tempo
utile per la pubblicazione all'indirizzo
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(oggetto: foto bimbi San Michele)
oppure le puoi portare direttamente
alla nostra redazione.
Auguri Alessia
4 Maggio
Auguri Matilde
8 Maggio
Auguri papà Marco
28 Maggio
S i p a rt e c o n l a C o p p a I t a l i a a S q u a d re
I L T E N N IS A SAN MI CHELE TARGATO CABIAN C A
Quattro squadre presenti a rappresentare i colori di San Michele
Con l'arrivo della bella stagione si
apre anche la stagione agonistica
del Tennis. Il mese di Aprile ha visto l'avvio degli incontri di Coppa Italia a squadre sui campi del
Centro Tennis Cabianca.
Quattro saranno le squadre che
difenderanno i colori di San Michele per le varie categorie:
Over 50 maschile
Tacconi, Poli, Adami.
Serie D3 maschile
Falchi, Spaviero, Cordioli, Corasiniti, Zoppellaro, Armani, Pigozzo.
Serie D4 maschile
Brunelli, Bozzini, Manara, Zamboni.
Serie D4 femminile
Della Valle, Marazzi, Merci, Strambini.
Tutti gli incontri si svolgeranno numerosi per tenere alti i colori di San Michele anche nel tennis.
nei fine settimana, tra il
sabato pomeriggio e la
domenica mattina, per
far sì che tutti gli appassionati dello sport
con la racchetta possano godersi incontri di
buon livello tecnico ed
agonistico.
Grazie all'impegno ed
alla buona volontà degli
organizzatori il Circolo
Tennis Cabianca vanta,
nei soli tre anni di attività, un importante curriculum di attività agonistica. Gli organizzatori
e gli atleti vi aspettano Una foto della passata stagione
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Mandaci tue foto di
parcheggi "proibiti":
le pubblicheremo in questa
rubrica senza citare il nome
dell'autore e senza far riconoscere il mezzo in questione.
Le fotografie vanno inviate
a [email protected] citando
il nome della via dove sono
state scattate.
Via Zenati incrocio con Via Sgulmero
La Foto del mese
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Ora è possibile
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
D a l 1 9 3 5 i l p e rs o n a g g i o è a n c o ra v i vo n e l c u o re d e i ve ro n e s i
EL TOROTOTELA
Una delle più pure tradizioni popolar i veronesi
Ilio Ferrante "El Torototela" allo stadio Bentegodi l'anno dei mondiali di
calcio del 1990
Foto: New Art Photo
Alcuni lettori ci hanno chiesto
di parlare de "El Torototela". Abbiamo trovato in un bar di Piazza Madonna di Campagna, quello
all'interno del cortile parrocchiale, un riassunto interessante, datato 1999, di quella che è stata la
storia di una delle figure più pure
della tradizione popolare veronese che di seguito riportiamo:
ragazzo, attratto dalla figura dei
cantastorie, pensò di inventarsi il famoso personaggio che ancora oggi
è vivo nel cuore dei veronesi: "El Torototela".
El Torototela era un insieme di pupazzi mobili legati con corde e lacci,
manovrati con una leva su un lungo
bastone ricurvo. L'esibizione avveniva per la strada dove si soffermava
di tanto in tanto animando i pupazOttaviano Finetto nel 1935, ancora zi sul trespolo e cantando filastroc-
che che appropriava per l'occasione.
La più famosa, che serviva anche da
introduzione ad ogni fermata era la
seguente:
"El zè rìva el Torototela
son venuto da Venessia per
venirve a raccontar
con le scarpe tute rote e con
la giacheta tuta sbregà
e a mi me piase la polentina
specialmente col baccalà".
Si può dire che fosse allora l'unico
divertimento riservato ai bambini
e quindi i cittadini ricompensavano
volentieri il cantastorie con pane,
farina o polenta, a volte anche con
qualche salamino o delle palanche o
schei, vale a dire con degli spiccioli di
moneta. Era una forma dignitosa di
chiedere l'elemosina e guadagnarsi
da vivere.
I Finetto provenivano da Roveredo
di Guà, uno degli ultimi paesi a sud
est della provincia di Verona. Era una
famiglia di poveri contadini che si
trasferì all'inizio degli anni trenta a
Ponte Florio di Montorio, dove nacque appunto la maschera del Torototela che Ottaviano Finetto fece
conoscere in città e provincia con
l'aiuto di parenti e amici. Dopo la
fine della seconda guerra mondiale Ottaviano trovò lavoro all'estero
in una miniera in Belgio, dove però
morì tragicamente all'età di soli 26
anni. Verso la fine degli anni quaranta e per tutto il decennio successivo
molti che lo avevano conosciuto continuarono la tradizione imitando il
personaggio anche con delle varianti
come teatranti, barzellettieri ecc.
La voce Torototela nel dizionario
etimologico del dialetto veronese di
Marcello Bondardo è così definita:
Nell'ottocento aveva valori multipli
- menestrello, improvvisatore, strumento musicale monocorde, ballo
friulano del XVIII secolo - Vocabolo
estinto nei lessico veronesi novecenteschi, sarebbe rimasto in uso nella
parlata cittadina, in isolate testimonianze nella espressione - ciapàr
par el torototela (prendere in giro,
deridere, burlare). Negli ultimi 15
anni, il personaggio del Torototela è
stato proposto fedelmente da Ilio
Ferrante, che a quel tempo conobbe
Ottaviano ed ora ne prosegue la tradizione. Attualmente gli strumenti ed
i pupazzi sono: l'arrotino, il fabbro, il
ciabattino, il taglialegna, il suonatore
di campanelli, il battitore di piatti ed
altri. Questi burattini sono installati
su dei montanti e trasportati su una
bicicletta a tre ruote.
L'attuale figura del Torototela partecipa annualmente alle sfilate del
Carnevale Veronese e si esibisce volentieri nelle Case di riposo per anziani, nelle scuole materne e in tutte
le altre circostanze che gli sono proposte. Ilio Ferrante, alias "Torototela", conserva la simpatica tradizione
coadiuvato da alcuni anni anche dal
collaboratore ed amico Danilo Gugole.
S. Michele - Verona - 1999
Dopo la scomparsa di Ilio Ferrante, la tradizione del "Torototela"
continua. Il Comitato del Carnevale Benefico di San Michele
custodisce tutte le biciclette e
gli elementi usati nel corso degli
anni.. "Un gruppo di ragazzi - ci
racconta Poiesi - continua la tradizione sfilando assieme a Mastro
Sogar, con le biciclette costruite
per il Torototela".
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artiamo dall'inizio. Cos'è una
banda? È l'insieme di tutti coloro che hanno la passione di suonare uno strumento e che si riuniscono per condividerla, affinché
essa risulti un'occasione di crescita
e di incontro. Il Corpo Bandistico
A. Boito offre da più di 140 anni
questa possibilità a chiunque voglia mettersi in gioco: accoglie chi
muove i primi passi nel fantastico
mondo della musica, con una scuola in continua crescita, ma anche
professionisti formatisi a partire
proprio dalla scuola in questione.
La realtà bandistica offre anche
una grande opportunità di arricchimento culturale: da più di venticinque anni, infatti, si confronta
e condivide splendidi momenti
con la Musikapelle Musik-Verein
di Diedorf, banda della Baviera
che ha fatto la sua comparsa per
la prima volta nel 1989 sulle strade
del nostro quartiere. Il gemellaggio scaturisce da un’amicizia nata
tra uno dei nostri storici musicisti,
Giorgio Giacomazzi, e una famiglia
di Diedorf (sobborgo di Augsburg,
città di origine romana). Da allora,
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
all’incirca ogni due anni, i due gruppi si incontrano presso le rispettive città. Per "confermare questo
patto", presso una fontana del loro
centro storico è stata collocata, nel
2014, una targa che, orientata verso Verona, riporta i chilometri che
separano i due corpi bandistici. La
musica, però, unisce e riesce spesso ad annullare la distanza: il 28 e il
29 maggio i musicisti della Baviera
saranno nostri ospiti e offriranno
13
un entusiasmante concerto alla
comunità. Suonando alcuni brani
assieme alla banda di San Michele,
dimostreranno che le note musicali costituiscono un linguaggio
internazionale capace di superare qualsiasi barriera! Pertanto vi
aspettiamo numerosi sabato 28
maggio nel cortile retrostante la
Basilica di Madonna di Campagna
alle ore 20.45!
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Vecio San
Chi ha foto d'epoca del nostro quartiere ed ha piacere di vederle
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
n Michel
una mappa americana del 1944.
Tutta molto interessante,
se si guarda attentamente
san michele è ancora dentro frutteti e
campi...
Madonna di campagna è nettamente
staccata.
Mondadori ovviamente non esiste,
le casermette invece sono li con l'ampiezza odierna, come del resto il tiberghien...
Foto fornita da: Bruno Nicolis
pubblicate può inviarle alla nostra redazione: [email protected]
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
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L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
Si è svolto Domenica 20 Marzo
CARNEVALE E SOLIDARIETÀ
Il tradizionale pranzo con la donazione di uova pasquali e generi alimentari presso la sala della Parrocchia Steeb
D
omenica 20 Marzo, Il Comitato Benefico del Carnevale di San Michele Extra ha offerto agli ospiti di alcuni istituti
per persone diversamente abili
l’ormai tradizionale pranzo con
la consegna delle uova pasquali. L'evento si è svolto nei locali
messi a disposizione dalla parrocchia Don Carlo Steeb. Gli istituti interessati all’iniziativa, ormai
trentennale, sono i Filippini e
Ponton Volargne.
Oltre al pranzo e alle uova pasquali il Comitato ha donato anche generi alimentari generosamente offerti da:
- Supermercato Famila di Fondo
Frugose - Arte pastaia San Martino Buon Albergo - Albini Ferdinando - De Vecchi Claudio.
Il comitato, per voce del suo Presidente Poiesi, ci tiene a ringraziare i ragazzi del gruppo “CoOwners”, per il prezioso aiuto
fornito nell’allestimento della
sala da pranzo, nel servizio ai tavoli nonché nell’intrattenimento
degli ospiti. Unitamente ai membri (soli) del comitato stesso.
"La loro partecipazione - ha ri-
badito il Presidente - ci ha fatto
particolarmente piacere perché
bello vedere giovani così entusiasti e il carnevale ha davvero bisogno di entusiasmo e di giovani
per andare avanti". Alla manife-
stazione hanno preso parte alcuni consiglieri della Settima Circoscrizione, il Presidende Carcangiu
e l'Assessore ai Servizi Sociali del
Comune di Verona Anna Leso.
Foto di gruppo dei partecipanti alla manifestazione.
Camilla Rossi
Foto: New Art Photo
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Presentazione del libro di Emanuele Corocher
CENTO ANNI DI EROISMI SCONOSCIUTI
U n l i bro c he narra di eroismi, par tigiani, ingiustizie , miser ie e speranza
I
ncontro con lo scrittore Emanuele Corocher che ci descrive il suo libro "Cento anni di eroismi sconosciuti".
"Nel centenario della prima guerra mondiale, del genocidio armeno e dalla nascita di Giuditta
Levato - esordisce Corocher - ho
desiderato ricordarli con un libro
che sono riuscito a comporre attingendo ai ricordi dei nonni.
Ho raccontato in modo autobiografico, verificando nella verità
storica ciò che mi avevano raccontato. Solitamente si ricordano
gli avvenimenti accaduti in Europa
ma io mi allargo parlando di soldati italiani in Cina, di coloro che
non avendo
una patria
la cercarono. Ci sono
alcune storie d’amore
molto singolari che
ammorbidiscono il
racconto.
Narro di eroismi, di partigiani,
d'ingiustizie, di miseria e di speranza.
I protagonisti sono i miei parenti
veneti, trentini e calabresi ma riesco ad abbracciare tutto il mondo".
Emanuele Corocher è uno scrittore passionale che vive e scrive
i suoi libri in modo vibrante. Attraverso i suoi fastosi e, al tempo
stesso struggenti racconti, sa farsi
apprezzare arrivando dritto dritto al cuore del lettore tenendolo
incatenato alle pagine del suo libro. La sua capacità nello scrivere in modo scorrevole rendono
i suoi racconti particolarmente
avvincenti e coinvolgenti. Il suo
scrivere è lo specchio della sua
personalità, sempre aperta ai rapporti umani.
Emanuele ha un'anima sensibile,
pregiato bon ton. È garbato, arguto e premuroso. È dotato di
grande intuitività, di un'emotività
vigorosa ed istintiva, di una sensibilità penetrante. È sagace ed
ha un'eccellente memoria fotografica. È preciso e responsabile,
autocritico. Esprime la propria
opinione senza invadenza. È un
ottimista di fondo. Ispirato e creativo, analizza le persone ed i fatti
attraverso la propria grande intuitività. Tutte queste sue caratteristiche permeano l’opera “Cento
anni di eroismi sconosciuti”, in cui
Emanuele ci narra di storie vere,
eroicamente vissute, ma storicamente rimaste sconosciute, che
si sviluppano nell’arco delle due
guerre mondiali. Storie che fanno
riflettere il lettore, il quale, expost, non può non riconsiderare i
concetti di verità, dignità, giustizia.
Gli elementi trattati conferiscono
all’intera narrazione un cachet
espressionista. Vale a dire che
l’Artista non può non intervenire, seppur non dolosamente,
con transfert emotivi personali.
Un libro dai risvolti storici, come
spiegato dall'autore, che narra
l'aspirazione di un popolo (quello
italiano) a completare la propria
unità territoriale tenendo alti i
valori di Patria e trattando pure
il dramma personale di Giuditta
Levato prima vittima negli scontri che si verificarono nel 1946 in
Calabria per la lotta al latifondo.
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Il 55enne tedesco Wolfgang Fritz vuole fare
causa al governo tedesco perché, a suo avviso, le banconote prodotte nel suo Paese
gli hanno procurato disfunzioni sessuali.
In Cina nel 2002 i funzionari del Ministero
dell'Interno hanno scoperto che si erano
mescolati alle forze dell'ordine diecimila
finti poliziotti.
Il nome ABBA è
composto dalle iniziali dei componenti
del gruppo musicale:
Agnetha, Bjorn, Benny e Anni-frid.
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Il gufo ha tre palpebre.
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La foto del mese proviene dalla raccolta di
Roberto Biasiolo
ed è stata fornita da:
Lia Borghetto
Anno scolastico 1965-1966
Nati del 1952
Scuola Media L.Da Vinci 3a
Prima fila in alto da SX:
1) Claudio Biondani 2) Mauro Pagan Zecchin
3) Fabio Mascalzoni 4) Giovanni Gatti
5) Alberto Finetto 6) Raffaella Mosconi
7) Luisa Rinaldi 8) Lia Borghetto 9) Giuliana
Zanella 10) prof. Giuliano Veronese
11) Renata De Faveri 12) Fiorenza Composta
Seconda fila dall'alto e da SX:
1) Sergio Grigoletti 2) Lino Zangiacomi
3) Lino Zanini 4) Gabriella Fiorio 5) Chiarastella Costantini 6) Luigina Gemma Lempice
7) Fiorenza Massalongo 8) Teresa Vicentin
9) Valeria Vesentini 10) Claudia Lissandrini
11) Antonietta Favaro 12) Silvana Xamo 13)
Daniela Pagliarini 14) prof. Luigi Fraccaroli
Terza fila dall'alto e da SX:
1) Antonio Pinna 2) Roberto Andreoli
3) Lino Zuppini 4) Alessandro Peroni
5) Paolino Fiocco 6) Mirello Cadalino
Chi avesse informazioni relative a nomi mancanti o a imprecisioni è invitato a contattare la redazione de L’Extra - 045 977999
Ecco i nomi della foto comparsa nello scorso numero: in nero, quelli aggiornati grazie all'aiuto di
Laura Malesani
Prima fila in alto da SX: 1) ?, 2) ?, 3) Rosanna Girardi, 4) ?, 5) ?, 6) ?, 7) Andreina Avesani
Seconda fila dall'alto e da SX: 1) Giovanna Rossi, 2) ?, 3) ?, 4) Nadia Marcolini, 5) Maria Novella
Spiazzi, 6) Rosanna Danzi, 7) Marta Sartori
Terza fila dall'alto e da SX: 1) Daniela Darù, 2) Maria Teresa Spiazzi, 3) Dalla Pietra, 4) Daniela
Bernardi, 5) Gianfranca Doliman, 6) ?, 7) Laura Malesani, 8) Maria Pia Sposato, 9) Antonietta Nascimben
Quarta fila dall'alto e da SX: 1) Lidia Supertino, 2) Rosanna Zampini,
3) ?, 4) Simonetta Cordioli, 5) Mirella Tambara, 6) Fiorella Farenzena, 7) Antonietta Ianni, 8) Luisa Spinelli
ALCOLISTI ANONIMI
ALL'INIZIO DEL PERCORSO
Quando si incontra il gruppo, si
comincia un nuovo percorso di
vita, si inizia a preoccuparsi per il
futuro. Quasi sempre si è già toccato abbondantemente il fondo,
ci si ritrova isolati e disperati ad
annaspare nella nostra melma
fatta di disgrazie. Il gruppo ci
viene in soccorso ad attenuare i
sensi di colpa condividendo gioie,
dolori e preoccupazioni, come
pure ansie e timori, “ troverai
tra di noi chi ha avuto gli stessi
problemi.” In questo momento
delicato, gli amici già sobri cercano di mettere a frutto la loro
esperienza maturata, per mettere
a proprio agio il nuovo arrivato,
perché si ritrova spaesato e con-
fuso e fatica a mettere a fuoco
la nuova situazione. Però questa
è una situazione passeggera che
con la buona volontà, la frequenza al gruppo, mettendo a frutto
le esperienze che si sentono dai
veterani, cioè un giorno alla volta,
senza porsi limiti gravosi o mete
irraggiungibili si arriva alla meta.
Che non è altro che il cambiamento della nostra attuale, perché se siamo in situazioni cosi
precarie, ovviamente significa
che non siamo nel giusto. Un’altra primizia del nostro programma è quella di stare lontani dal
“primo bicchiere” contrariamente a quanto sembrerebbe logico
fossero gli ultimi quelli traditori,
L’E X TRA L’E X TRA L’E X TRA
invece l’esperienza ci dice che
l’alcolista è un ammalato compulsivo, perciò è il primo che
fa risvegliare la compulsione e
non ci consente più di fermarci.
Poiché l’alcolismo è una “malattia inguaribile, progressiva e
mortale” si può solo “fermare”
e non ingurgitando più alcolici
mettiamo a “dormire” la nostra
compulsione. Se non ci facciamo
più ingannare “da falsi e diabolici
specchietti per le allodole” che
non sono altro che le manie di
onnipotenza, poiché l’alcolista il
primo passo che deve compiere
per mettersi in carreggiata giusta e riprendere in mano la sua
vita, è quello di ammettere la sua
19
impotenza nei confronti dell’alcol, tirare fuori tutta l’umiltà
posseduta (se ce n'è rimasta) e
chiedere aiuto, al gruppo e a un
potere superiore (come lo vuole
concepire ), cercando di capire e
comprendere che un ammalato
che chiede aiuto non è un segno
di debolezza, ma è un segno tangibile, quello di volere aumentare
il numero di persone sane disponibili e pronte a restituire quello
che hanno ricevuto, tutto senza
chiedere mai nulla in cambio. In
Verona e provincia ci sono oltre
venti gruppi attivi e disponibili,
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