Sport - e-Lite
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ASPHI Fondazione Onlus Sport Tecnologie per la disabilità – A.A. 2013/2014 Cenni storici Individui affetti da paralisi spinale traumatica sono stati i primi disabili a praticare sistematicamente un’attività sportiva. Tale attività pionieristica ebbe origine in Gran Bretagna, grazie all’entusiastica opera di Sir Ludwig Guttmann, neuro-chirurgo. Il centro fu aperto nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, ed i primi paraplegici a cimentarsi nelle varie discipline sportive furono giovani di ambo i sessi appartenenti alle forze armate britanniche, portatori di lesioni midollari per cause belliche. Sir Ludwig ebbe il merito di riconoscere l’importanza della collaborazione attiva del malato, unitamente alle cure mediche, nella prevenzione di tali patologie secondarie all’handicap; egli studiò e realizzò con grande determinazione dei programmi di allenamento per disabili, facendovi partecipare tutti i pazienti che si presentavano al suo centro. Una delle maggiori difficoltà che si incontra nell’ottenere la collaborazione attiva del paraplegico traumatico risiede nel basso livello delle motivazioni psichiche, pressoché azzerate dall’handicap acquisito. Una grave disabilità fisica, tale da ostacolare pesantemente il reinserimento nel contesto lavorativo, produce una depressione psichica che rende il soggetto totalmente astenico, demotivato e abulico, puro oggetto delle cure mediche che subisce passivamente. 2 Tecnologie per la disabilità Cenni storici Occorre un contesto adattato, un ambiente favorevole, nel quale gli stimoli siano adeguati alla condizione fisica del disabile. Solo così si possono proporre dei nuovi interessi, ricreando i presupposti per un’adeguata motivazione alla collaborazione del soggetto, per ricostruire attivamente la propria esistenza. Inventando delle discipline e delle tecniche sportive adattate all’handicap, si ottiene un contesto sociale e ambientale rispondente a queste esigenze. Grazie dunque allo sport i pazienti paraplegici del Dr. Guttman cominciarono a sviluppare la muscolatura delle braccia e delle spalle, raggiungendo rapidamente risultati macroscopicamente superiori a quelli della normale chinesiterapia. Inoltre lo sport, aiutando ad acquisire equilibrio ed abilità motorie nell’uso della sedia a rotelle, consentiva a questi paraplegici di servirsi più efficacemente di tale mezzo di locomozione nella normale vita di relazione. 3 Tecnologie per la disabilità Cenni storici 28 luglio 1948 si tennero i primi Giochi di Stoke Mandeville per atleti disabili, cui parteciparono sportivi handicappati ex membri delle Forze Armate britanniche. Nel 1952 per la prima volta i Giochi di Stoke Mandeville divennero internazionali Nel 1960 si svolsero nel contesto delle Olimpiadi di Roma. Nel 1964 vi fu un’Olimpiade per disabili a Tokio, con 390 partecipanti; nel 1968 ben 750 atleti su sedia a rotelle presero parte ai Giochi di Ramat Gan (Tel Aviv), località offerta da Israele per indisponibilità di Città del Messico. In tale occasione un pubblico di 25.000 persone acclamò gli sportivi handicappati alla cerimonia di apertura nello stadio di Gerusalemme. …….. Nel 2008 alle Paralimpiadi di Pechino parteciparono 150 nazioni, con 4000 atleti Nel 2012 alle Paralimpiadi di Londra parteciaprono 164 nazioni con 4237 atleti Nel 2010 alle Paralaimpiadi invernali a Vancouver parteciparono 45 nazioni, con 650 atleti 4 Tecnologie per la disabilità Introduzione Valenza della sport-terapia Terapeutica-Riabilitativa Psicologica Sociale Fisica 5 Tecnologie per la disabilità Introduzione F.I.S.Ha. (Federazione Italiana Sport Handicappati) FISD (Federazione Italiana Sport Disabili) CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Federazioni normodotati F.I.S.I.P. (Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici) CIP (con sedi regionali) A livello internazionale IPC (International Paralympic Committee) 6 Tecnologie per la disabilità OGGI Introduzione Nella pratica sportiva si distinguono le seguenti categorie: STANDING Disabili fisici SITTING STESSO SITO DI GARA Disabili sensoriali ciechi Disabili sensoriali sordi Disabili psico-mentali 7 Tecnologie per la disabilità Giochi Paralimpici Discipline ai Giochi paralimpici estivi Atletica leggera paralimpica Boccia Calcio a 5-un-lato Calcio a 7-un-lato Canottaggio paralimpico Ciclismo paralimpico Equitazione paralimpica Goalball Judo paralimpico Nuoto paralimpico Pallacanestro in carrozzina Pallavolo paralimpica Rugby in carrozzina Scherma in carrozzina 8 Sollevamento pesi paralimpico Tennis in carrozzina Tennis tavolo paralimpico Tiro paralimpico Tiro con l'arco paralimpico Vela paralimpica Tecnologie per la disabilità Giochi Paralimpici Discipline ai Giochi paralimpici invernali 9 Sci alpino paralimpico Sci di fondo paralimpico Biathlon paralimpico Curling in carrozzina Hockey su slittino Snowboard Tecnologie per la disabilità Classificazione Nelle diverse competizioni gareggiano atleti con disabilità diverse; per questo motivo gli atleti vengono classificati a seconda delle proprie capacità funzionali in modo che i partecipanti gareggino su basi uguali. La classificazione prevede sia un esame dei referti medici, sia una valutazione delle capacità funzionali. Sulla base del risultato ottenuto nel processo di classificazione viene utilizzato un coefficiente espresso in percentuale. Il tempo effettivo dall’atleta viene moltiplicato per il coefficiente percentuale per ottenere il tempo gara. 10 Tecnologie per la disabilità Attrezzatura Per poter praticare una disciplina sportiva è importante utilizzare degli strumenti idonei (ausili) per ottenere risultati adeguati e che garantiscano la massima sicurezza dell’atleta e dei compagni di gioco, in caso di giochi di squadra. In genere gli ausili possono essere suddivisi in: personali specifici dell’attività sportiva ambientali 11 Tecnologie per la disabilità Attrezzatura Carrozzine Esistono carrozzine specifiche per ogni sport. Es. in atletica è fondamentale l’utilizzo di carrozzine per consentire agli atleti della categoria sitting di partecipare alle competizioni. Solitamente le carrozzine utilizzate sono carrozzine a tre ruote, due più grandi posteriori ed una anteriore più piccola. Il telaio è allungato ed è costruito impiegando materiali che consentono di contenerne il peso complessivo, pur non compromettendo la robustezza. La posizione di spinta è raccolta, con ginocchia vicine al tronco e gambe flesse sotto il sedile. Inoltre sono fornite di un piccolo manubrio per regolare l’angolo di sterzata 12 Tecnologie per la disabilità Attrezzatura Carrozzine Es. nel tennis le carrozzine sono modelli che presentano due ruote posteriori di grandi dimensioni, due ruotini anteriori molto piccoli, che garantiscono il massimo della maneggevolezza. Altra caratteristica è l’elevato angolo di scampanatura delle ruote posteriori, in tal modo si a scampanatura delle ruote, in modo da garantire una buona stabilità laterale e una più agevole controllabilità della carrozzina mediante lo spostamento del baricentro. 13 Tecnologie per la disabilità Attrezzatura Handbike Anche denominate tricicli, sono costituite da un telaio a cui sono collegate due ruote posteriori ed una ruota anteriore. Il principio di funzionamento è quello di trasmettere il movimento alla ruota anteriore utilizzando una propulsione a braccia e non a gambe. 14 Tecnologie per la disabilità Attrezzatura Sci alpino Gli atleti in grado di gareggiare in posizione eretta utilizzano degli sci normali, mentre possono utilizzare degli stabilizzatori laterali al posto dei bastoncini. Per gli atleti della categoria “sitting “ invece è necessario utilizzare un guscio collegato,mediante ammortizzaore, ad un monosci. Anche in questo caso i bastoncini sono sostituiti da due stabilizzatori 15 Tecnologie per la disabilità Attrezzatura Sci nordico Anche nel caso dello sci nordico, l’utilizzo di ausili è fondamentale nei casi in cui gli arti inferiori non siano in grado di assicurare la posizione eretta. In tali casi sono utilizzati sedili che vengono fissati agli sci mediante attacchi normali 16 Tecnologie per la disabilità Ausili blind La maggior parte degli sport può essere praticata anche da atleti non vedenti o ipovedenti. In tal caso non è necessario un ausilio particolare, ma deve essere presente una seconda persona che dovrà condurre l’atleta durante tute le fasi di svolgimento della gara. In alcune discipline sportive la guida è fisicamente a contatto con l’atleta non vedente mediante una corda (gare su pista o subacquea), in altri casi la guida precede l’atleta e a voce, con indicazioni codificate, dà istruzioni all’atleta (es. sci alpino e sci nordico) In altri sport invece si utilizzano segnali acustici per segnalare un certo avvenimento (es. vela, sci nautico) 17 Tecnologie per la disabilità Protesi Così come per le carrozzine, anche per le protesi esistono delle protesi specifiche per le diverse attività sportive. In particolare nell’atletica sono preferibili piedi dinamici, in grado di accumulare e restituire energia. 18 Tecnologie per la disabilità Protesi In altri tipi di sport, quali l’arrampicata, lo snowboard e lo sci alpino, le normali protesi non sono in grado di fornire un adeguato supporto all’atleta. Sono quindi normalmente utilizzate protesi che presentano ellementi dissipativi o elastici, in modo da avere un accumulo di energia nella flessione, che viene restituita nella fase di estensione, in modo da facilitare l’escursione verticale del baricentro. 19 Tecnologie per la disabilità Protesi Dedicate per altre tipologie di sport…. 20 Tecnologie per la disabilità Analisi del movimento L’analisi del movimento si sta sempre più affermando anche nel campo dello sport disabili. studio del gesto sportivo valutazione studio funzionale delle protesi fisiologico del gesto sportivo Sono sfruttati gli stessi principi già sfruttati nell’analisi del cammino, con qualche complicazione in più perché si tratta in alcuni casi di studi che non possono essere eseguiti in ambienti strutturati e non devono essere invasivi. 21 Tecnologie per la disabilità