Perizia Immobili Sociali Ghedi e Castenedolo
Transcript
Perizia Immobili Sociali Ghedi e Castenedolo
Procedura soggetta a contributo unificato ex Legge 488/99 TRIBUNALE di BRESCIA Fallimento n° 311/2010 Industria Agricola Casearia Medeghini di Medeghini Giovanni sas con sede in Mazzano (Bs), Via Cortine 2 2a Consulenza Tecnica relativa ai beni immobili ubicati in Ghedi, Castenedolo e Mazzano (pv. di Brescia) del tecnico incaricato dott. ing. Francesco Passi Giudice Delegato : Pres. Dott. Stefano Rosa Curatore fallim. : Dott. Valerio Galeri Ill.mo Presidente Dott. Stefano Rosa Il sottoscritto dott. ing. Francesco Passi, con studio in Brescia in Via Camozzi n° 43, premesso che: - il 10 gennaio 2011 il Dott. Valerio Galeri richiedeva l’autorizzazione per la nomina del sottoscritto quale Consulente Tecnico per il fallimento sopra citato - in data 11 gennaio 2011 l’Ill.mo Presidente autorizzava con decreto la nomina anzidetta il 18 gennaio 2011 prestava giuramento e riceveva il seguente incarico: “Relativamente alla società fallita Industria Agricola Casearia Medeghini di Medeghini Giovanni sas, determini l’esperto, esaminati gli atti, ispezionati i luoghi, tenuto conto dello stato dei beni immobili acquisiti alla massa attiva fallimentare, nonché di ogni altro elemento utile ai fini dell’indagine, il valore odierno di mercato degli stessi. Qualora altri soggetti siano comproprietari degli immobili pro indiviso con la società fallita, l’esperto accerti l’entità delle quote indivise di spettanza della società fallita. Indichi, infine, effettuata ogni ricerca ritenuta necessaria in tal senso: • natura di ogni immobile; • Comune in cui si trova ogni immobile, numero della partita catastale, estremi di provenienza dei mappali - laddove esistano - ed i confini; • se risultano iscritte ipoteche o trasritti diritti di usufrutto, servitù o atti e diritti di qualunque genere. Accerti inoltre l’esperto se vi siano costruzioni non ancora censite o denunziate al Nuovo Catasto Edilizio Urbano. Qualora un immobile non risulti denunziato predisponga la necessaria documentazione, nel caso in cui ciò sia possibile, e, previa autorizzazione del Giudice Delegato, esegua l’accatastamento e depositi successivamente le ricevute delle denunce eseguite. Provveda, infine, a determinare gli elementi per il calcolo 2 dell’ICI ed alla trascrizione della sentenza di fallimento sugli immobili oggetto di stima.” ******************************* La presente Consulenza Tecnica si articola nei seguenti capitoli RELAZIONE TECNICA 0 - Premessa p. 4 1 – Gli immobili oggetto di stima p. 4 Identificazione catastale Descrizione 2 – Quadro urbanistico p. 25 3 – Formalità e gravami p. 32 4 - Il valore di stima p. 32 5 - Attestati Certificazione Energetica (ACE) p. 37 6 – L’IMU (già ICI) p. 38 Allegati 1. Documentazione catastale 2. Documentazione fotografica 3. Caratteristiche intrinseche mapp. 41-43 e mapp. 7, Ghedi 4. Documentazione urbanistica 5. Ispezioni ipocatastali 6. Tabelle estimative (compendio immobiliare Ghedi-Castenedolo) 7. Attestati Certificazione Energetica (ACE) 3 RELAZIONE TECNICA 0 - Premessa Nella presente Relazione, 2a e conclusiva, vengono presi in considerazione i beni immobili ubicati in provincia di Brescia nei Comuni di • Ghedi: edifici strumentali e terreni • Castenedolo: terreno (un solo mappale) • Mazzano: terreno (un solo mappale). Una prima Consulenza Tecnica, quella redatta nel settembre 2011, aveva riguardato altri 4 immobili (2 appartamenti + 2 autorimesse) ubicati in Flero (pv. di Brescia). I beni immobili ubicati in Mazzano: • quelli interni alla Lottizzazione denominata “Polo Tecnologico” su cui insistono opere di urbanizzazione che, sulla scorta delle visure ipocatastali, risultano per errore ancora parzialmente intestati alla Società fallita • quelli che, esterni alla Lottizzazione anzidetta ed occupati da opere di urbanizzazione, dovranno essere ceduti all’Amministrazione del Comune di Mazzano non sono oggetto della presente trattazione. § 1 – Gli immobili oggetto di stima Ubicazione Gli immobili in Comune di Ghedi, parzialmente confinanti col Comune di Castenedolo, sono ubicati a Nord – Nord-Est rispetto al nucleo 4 abitato. Essi sono in prossimità del raccordo autostradale Montichiari-Ospitaletto denominato “corda molle” (in fase di realizzazione) e sono raggiungibili dalla SP 66 che collega Ghedi con Castenedolo impegnando Strada Quarti (n° civico 20). Il terreno ubicato in Castenedolo si trova nelle immediate vicinanze, a Nord della Strada Quarti anzidetta. Come risulterà più evidente nel prosieguo della trattazione detti immobili, sia quelli di Ghedi come quello di Castenedolo, sono posizionati fra la aree occupate dagli aereporti di Montichiari e di Ghedi, il “G. D’Annunzio” civile ed il “Luigi Olivieri” militare. Il terreno da stimare in Mazzano si trova in prossimità della Lottizzazione “Polo Tecnologico” di cui si è già detto ed a Sud rispetto alla Strada Statale Gardesana Occidentale. Le immagini che seguono consentono di apprezzare la collocazione nel territorio dei beni di cui si tratta. 5 Ghedi – Castenedolo Ghedi – Castenedolo (dettaglio) 6 Mazzano Identificazione catastale La documentazione catastale (visure catastali storiche, stralci di estratti mappa e planimetrie catastali) col seguente ordine • terreni Ghedi • terreno Castenedolo • fabbricati Ghedi • terreno Mazzano è stata raccolta nell’allegato 1 . 7 Ghedi - Castenedolo Terreni Comune di Ghedi foglio 10 foglio 9 foglio 5 foglio 4 terreni mapp. 14 64 66 69 142 144 152 1 6 12 14 15 17 23 25 16 17 18 19 1 2 3 4 5 6 7 qualità - classe superficie ha are ca semin. irrig. 3 semin. irrig. 4 semin. irrig. 4 semin. irrig. 4 bosco alto u semin. irrig. 4 semin. irrig. 3 semin. irrig. 3 semin. irrig. 3 incol. prod. u semin. irrig. 4 semin. 1 incol. prod. u semin. irrig. 4 semin. irrig. 3 semin. irrig. 4 semin. irrig. 4 incol. prod. u semin. 1 semin. irrig. 4 semin. irrig. 4 semin. irrig. 4 bosco ceduo 2 semin. 1 semin. irrig. 4 semin. 1 bosco ceduo 2 bosco ceduo 2 04 00 00 16 00 05 08 13 00 01 08 00 00 07 00 00 03 00 00 02 24 00 00 00 01 00 00 00 60 11 00 49 62 23 04 37 08 27 18 05 00 63 47 21 64 15 23 31 02 10 01 11 03 06 00 04 8 80 10 40 80 90 22 50 50 30 80 80 00 30 90 06 39 80 10 00 10 10 80 40 30 20 00 80 80 reddito (€) dominicale agrario 237,98 5,73 0,21 852,05 32,49 270,22 415,49 690,76 4,29 1,98 422,87 2,97 0,01 394,52 24,30 11,05 188,40 0,23 13,66 119,35 1.240,58 5,58 0,36 6,71 53,30 3,56 0,21 1,24 273,68 5,73 0,21 852,05 1,95 270,22 477,81 794,38 4,93 0,96 422,87 2,84 0,01 394,52 27,95 11,05 188,40 0,08 13,07 119,35 1.240,58 5,58 0,01 6,42 53,30 3,41 0,01 0,05 fog 4 fog 5 Comune di Ghedi aree di enti urbani e promiscui mapp. qualità - classe sup. (ha are ca) 41 ente urbano 54 00 37 43 ente urbano 05 29 25 164 ente urbano 00 00 33 165 ente urbano 00 00 16 mapp. qualità - classe 7 ente urbano 00 89 49 26 ente urbano 00 00 70 tabella di riferimento per la consistenza dei terreni di sedime sup. (ha are ca) tabella di riferimento per la consistenza dei terreni di sedime Comune di Castenedolo fg 26 terreni mapp. qualità - classe superficie ha are ca semin. irrig. 3 01 63 12 00 reddito (€) dominicale agrario 82,72 92,55 Edifici strumentali (allevamento bovini da latte) Comune di Ghedi foglio 4 foglio 5 fog 5 fog 4 sez. NCT sezione NCT edifici strumentali (allevamento bovini da latte) mappale sub cat. classe 41 41 41 43 43 43 7 7 7 1 2 3 1 2 3 1 2 3 D/10 A/3 A/3 D/10 A/3 A/3 D/10 A/3 A/3 vani rendita (€) 2 2 3,0 6,5 2 2 5,5 6,0 2 2 8,0 8,0 4.160,00 113,10 245,06 40.822,00 207,36 226,21 8.476,00 301,61 301,61 fabbricati di recente censimento (già fabbricati rurali) mappale cat. classe vani rendita (€) 164 (ex 79) 165 (ex 65) D/10 D/1 86,00 78,00 26 (ex 2) D/10 62,00 9 Mazzano Terreni Comune di Mazzano fg 8 terreni mapp. 222 qualità - classe superficie ha are ca semin. irrig. 1 00 82 reddito (€) dominicale agrario 96 72,84 77,12 --- Coerenze Come desumibili dagli estratti mappa allegati. * Descrizione La documentazione fotografica, quella riguardante gli immobili di Ghedi, è stata raccolta nell’allegato 2; esso risulta così organizzato: • su supporto cartaceo sono state riprodotte o alcune riprese aeree delle Cascine Noara e Speranza; trattasi di istantanee tratte dal sito internet Google Earth, pagg. a - b o una parziale selezione fotografica di pratica ed immediata consultazione pagg. da 1 a 17 • su supporto informatico (dischetto) l’intera rassegna fotografica (serie da 1 a 4), ivi comprese le istantanee scattate all’interno degli immobili di categoria A/3 ubicati in Ghedi • sulle planimetrie allegate sono stati indicati i punti di ripresa fotografica delle quattro serie. Per i terreni di Castenedolo e Mazzano si rimanda alle riprese ae- 10 ree qui sopra riportate nel paragrafo Ubicazione. * * Ghedi e Castenedolo L’insieme dei beni immobili situati nei Comuni di Ghedi e Castenedolo comprende • i terreni agricoli • n.3 enti urbani già fabbricati rurali • le aree di sedime e pertinenziali dell’allevamento di bovini da latte nell’ambito delle cascine “Noara” e “Speranza”, questa a Sud rispetto alla prima • lo stesso allevamento di 650/700 capi completo di opere edili, impianti, attrezzature fisse e varie complementari; l’accesso principale dalla via pubblica denominata Strada Quarti, n° civ. 20 . * A) TERRENI AGRICOLI COMPRESO N.3 ENTI URBANI GIA’ FABBRICATI RURALI E LE AREE DI SEDIME E PERTINENZIALI DELL’ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE NELL’AMBITO DELLE CASCINE “NOARA” E “SPERANZA” Essi, stanti le loro caratteristiche intrinseche, sono così ripartiti: A1) Terreni agricoli compreso n.3 enti urbani già fabbricati rurali I terreni di superficie complessiva pari ad ha 99,3036 catastali, sono posti quasi interamente nel Comune di Ghedi, con un vicino lotto agricolo a Nord, separato dalla Strada Quarti, sito nel ter- 11 ritorio del Comune di Castenedolo. L’insieme dei terreni costituisce un solo fondo con la parte centrale di forma approssimativamente trapezoidale di circa ha 56,00 disposta lungo la direttrice Nord-Sud, da cui si discostano due poligoni di forma pressoché rettangolare, uno verso est di circa ha 26,00 a partire dalla parte Sud di detta parte centrale e l’altro verso Ovest di circa ha 17,00 con inizio da quasi la metà della parte centrale stessa. Si veda in proposito l’allegato 4 foglio 3 . Il fondo è anche comprensivo di n.3 enti urbani, già fabbricati rurali, in fatto sono due immobili di vecchia data da tempo inutilizzati ed una cabina elettrica che occupano mq.119 di suolo, distinti al foglio 4, particelle 164 e 165 – categoria D/10 ed al foglio 5, particella 26 – categoria D/1. L’intera proprietà è servita da una corretta viabilità interna e non ci sono vincoli che limitino la piena fruibilità operativa, la parte centrale verso Nord-Est confina direttamente con la cascina “Noara” e la parte centrale in zona Sud-Ovest circonda la cascina “Speranza”. Il suolo dei terreni è in genere facilmente lavorabile e fertile con sottosuolo ghiaioso; esso è pianeggiante, regolarmente livellato, irriguo per la quasi totalità con sistema di scorrimento a canali in cemento prefabbricati. Le più significative coltivazioni erbacee praticate sono il granoturco ed il loietto con la produzione finale utilizzata per 12 l’allevamento dei bovini da latte. A2) Aree di sedime e pertinenziali dei fabbricati strumentali relativi all’allevamento nell’ambito della cascina “Noara” E’ il suolo variamente utilizzato con metratura desunta dai certificati catastali pari ad ha 5,6679. A3) Aree di sedime e pertinenziali dei fabbricati strumentali relativi all’allevamento nell’ambito della cascina “Speranza” E’ il suolo variamente utilizzato con metratura desunta dai certificati catastali pari ad ha 0,8949. Per quanto sopra la superficie catastale dei terreni distinti alla lettera A, composta dai cespiti - A1 di ha 99,3036 - A2 di ha 5,6679 - A3 di ha 0,8949 è di complessivi ------ > ha 105,8664. B) ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE PER 650/700 CAPI, A STABULAZIONE LIBERA CON ZONA DI RIPOSO A CUCCETTE ED A LETTIERA PERMANENTE PER GLI ANIMALI DA RIMONTA. L’impianto produttivo è principalmente concentrato nell’ambito della cascina “Noara”, a Nord, dov’è posto l’ingresso principale da Strada Quarti e da una porzione d’impianto staccato e distante all’incirca un chilometro posto nella cascina “Speranza”; pertanto in ordine d’elencazione si indicano: B1) Corpi / entità nell’ambito della cascina “Noara” 13 I vari enti sono qui sinteticamente riassunti per numero, gruppo, funzione e tipologia e rappresentano in forma sequenziale la composizione ed i più significativi aspetti del complesso produttivo. Per la loro singola posizione fisica all’interno del complesso e per le loro caratteristiche intrinseche particolari si fa riferimento all’allegato 3 (Tabella B1 - pagine 6 numerate da 1 a 6). * II°/1 + VIII°/1 + IX°/1-2 + X° + XVII° + XVIII° + XIX° + XX°/1-2-3-4-5 + XXI° I beni comprendono n.7 distinti corpi stalla, la sala d’attesa alla mungitura e la sala di medicazione/servizio, completi d’impianti idrico, elettrico e di ventilazione e le attrezzature fisse di stalla quali le cuccette, le rastrelliere, i battifianchi, i cancelli, le recinzioni fisse e varie complementari. Gli immobili sono stati realizzati in momenti diversi e specificamente • n.2 stalle di mq 1.267,00 distinte ai corpi II°/1 e VIII°/1 sono di vecchio impianto • n.3 stalle di mq 2.931,00 , la sala d’attesa alla mungitura di mq 2.117,00 e la sala di medicazione/servizio di mq 167,00 di cui ai corpi X°, XIX° e XXI°, XVII° e XVIII° sono state edificate nell’anno 1980 circa e sono in muratura con struttura portante in ca/cap e manto di copertura in lastre di cemento-amianto • n.1 stalla aperta di mq 1.037,00 individuata con il numeri IX°/1-2 è stata realizzata nell’anno 1987 circa con struttura 14 a portale e tegoli di copertura in ca/cap con manto di lastre in cemento-amianto ed accostata tettoia a sbalzo in acciaio zincato con manto di copertura in lastre metalliche ed interposto materiale coibente • n.1 grande stalla aperta di mq 2.864,00 distinta ai numeri XX°/1-2-3-4-5 è stata eseguita nell’anno 2006 circa, è suddivisa in cinque tettoie affiancate di diverse larghezze con distinte zone di stabulazione, corsie di servizio e di movimentazione. La struttura portante è in acciaio zincato e la copertura è in lastre metalliche con interposto materiale coibente. * XVI° Trattasi del corpo mungitura di mq 432,00 con 20 poste a spina pesce – parallelo 70° su due file (20 + 20), con fabbricato realizzato nel 1980 circa in muratura con struttura portante in ca/cap e manto di copertura in lastre di cemento-amianto. L’impiantistica di mungitura è stata decisamente rivista nell’anno 2007 circa impiegando tecnologia e dotazioni di buon livello, quali: l’identificazione automatica delle vacche, lo stacco automatico dei gruppi con la possibilità di regolare i flussi ed i tempi, i misuratori di latte per ogni capo, l’impianto per la produzione, selezione e controllo del vuoto, i tubi corti e lunghi del latte opportunamente flessibili, lisci e leggeri e le tubazioni di adduzione del latte alla refrigerazione. Sono da aggiungere l’impianto di refrigerazione, lo stoccaggio 15 provvisorio del latte in un serbatoio verticale coibentato in acciaio inox della capacità di circa 40.000 litri, alquanto sovradimensionato per l’impianto in questione e principalmente adatto per l’industria casearia, ed infine la produzione di acqua calda con caldaia a gasolio, la cui installazione risale a 10 anni fa circa, per le operazioni di lavaggio degli ambenti e delle attrezzature. * Opere interne ed esterne per convogliamento deiezioni + XXIII°/1 + XXIII°/2 Il sistema di convogliamento e stoccaggio dei reflui zootecnici, liquame e letame, è costituito da una rete di tubazioni/canali interrati interni ed esterni, pavimentazioni fessurate, raschiatori, pozzetti di sollevamento, gruppi propulsori, pompe sommerse e varie, con recapito finale delle deiezioni liquide in • n.6 vasche interrate scoperte in cemento armato di mq 448,00 circa con capacità complessiva di circa mc 2.240,00 realizzate nel 2006 • in n.3 concimaie, per il letame, di mq 154,00 circa con capacità di mc 385,00 realizzate nel 1980. E’ da evidenziare che l’attuale volume utile di stoccaggio degli effluenti non palabili è alquanto insufficiente e c’è l’esigenza di una decisa integrazione di nuovi contenitori per il rispetto delle norme di legge al fine di garantire una giusta maturazione e stabilizzazione del liquame prima dello spandimento al suolo. * I° + II°/2 + VIII°/2 I corpi riguardano una barchessa di mq 390,00 ed tre porticati di 16 mq 1.077,00 delle stalle di cui ai numeri II°/1 e VIII°/1 trattate in precedenza. Essi sono di vecchio impianto con struttura verticale in muratura, tetto in legno e, per un porticato, in travetti precompressi e tavelloni non intonacati, con manto di copertura in coppi. * XXII°/1 + XXII°/2 Trattasi di n.13 tettoie accessorie di varie dimensioni e diverse posizioni. La struttura, in acciaio zincato, ripara le sottostanti cuccette, complete di relativi battifianchi e tubo allineatore, • n.8 di complessivi mq 825,00 eseguite nell’anno 2006 circa con copertura in lastre metalliche ed interposto materiale coibente • n.5 di mq 507,00 totali, realizzate nel 1980 circa, con manto di copertura in lastre di cemento-amianto. * XXIV° + XXV° + XXVII° Sono n.13 platee in calcestruzzo armato poste in diverse posizioni che in successione riguardano • n.8 di mq 4.120,00 circa - spess. cm 20 destinate a paddok • n.2 di mq 986,00 circa - spess. cm 15 per l’appoggio di sili e gabbiette mobili • n.3, di forma rettangolare, di mq 3.465,00 circa - spess. di cm 25 per lo stoccaggio di prodotti vari. * XXVI° Trattasi di silo orizzontale a trincea di mq 1.268,00 circa di for- 17 ma rettangolare per lo stoccaggio insilati, • con platea in calcestruzzo armato spess. cm 25 • delimitato in lunghezza da n.2 file di pannelli autoportanti prefabbricati di contenimento h ml 4,00 in calcestruzzo armato vibrato di ml 84,50 per ogni fila. * VI° + XI° + XII° + XIII° Trattasi di corpi minori, di vecchio impianto, con struttura in muratura/legno/manto di coppi, fatta eccezione per mq 41,00 circa in lastre di cemento-amianto, di complessivi mq 362,00 circa al piano terra e mq 201,00 circa al primo piano. Sono destinati a magazzini / legnaia / stalletta / ripostigli. * XIV° Trattasi di n.4 sili circolari di vecchia esecuzione in blocchi di calcestruzzo cementizio, con superficie totale di mq 64,00 ed altezza di ml 6,00 , attualmente inutilizzati. * XXVIII° E’ il pozzo acqua per uso civile, produttivo ed al servizio di altrui proprietà. * IV° + V° + VII° + XXX° + XXXI° Sono presenti • n.4 appartamenti utilizzati dai dipendenti dell’azienda, posti in due distinti e separati immobili con superficie complessiva di circa mq 186,00 al piano terra e mq 231,00 al primo piano con sottotetto raggiungibile tramite botola, due portici di mq 27,00 ed una corte esclusiva di mq 85,00 18 • due locali con servizio igienico di circa mq 45,00 e portico di mq 16,00 adibiti ad uffici dell’azienda, individuati al numero VII°. I fabbricati succitati sono di vecchia data e senza impianto di riscaldamento, con struttura in muratura/legno e con solai in ferro-laterizio per le entità VII°, XXX° e XXXI°, ed ancora manto di copertura formato da coppi. * XV° Sono i pollai di vecchia esecuzione di mq 113,00 di pertinenza degli alloggi. Struttura in muratura e tetto in legno a capanna con manto di copertura in lastre di cemento-amianto. * III° + XXIX° Sono le varie corti scoperte di diverse dimensioni e posizioni afferenti le entità produttive ed abitative, con • superficie complessiva, desunta dalle planimetrie catastali, di circa mq 31.724,00 • vari tipi di pavimentazioni non ben delimitati quali asfalto / calcestruzzo / terra battuta / verde incolto. * La porzione d’impianto in questione, preso atto • delle attuali e diverse situazioni attinenti gli standard costruttivi • di tipologia e funzionalità • dello schema distributivo ed in particolare 19 • di alcune situazioni positive quali l’impiantistica del corpo mungitura • di altri aspetti negativi quali la scarsa capacità di volume per lo stoccaggio dei liquami, l’insufficiente qualità degli alloggi dei dipendenti e la presenza all’incirca di mq 8.400 di lastre di copertura in cemento-amianto che dovranno essere smaltite con il rifacimento di un nuovo manto di copertura presenta uno stato generale di conservazione sufficiente una parziale obsolescenza funzionale che potrebbe venire alquanto contenuta con mirati interventi vuoi integrativi vuoi di manutenzione ordinaria/straordinaria. B2) Corpi / entità nell’ambito della cascina “Speranza” I vari enti sono qui sinteticamente riassunti per numero, gruppo, funzione e tipologia e rappresentano in forma sequenziale la composizione ed i più significativi aspetti del complesso produttivo. Per la loro singola posizione fisica all’interno del complesso e per le loro caratteristiche intrinseche particolari si fa riferimento all’allegato 3 (Tabella B2 - pagine 3 numerate da 1 a 3) * “C” + “D/1” + “E” + “F” + “G” Trattasi di n.5 stalle per mq 1.344,00 complessivi con zona di riposo a lettiera permanente, di vecchio impianto con muratura in laterizio e copertura in legno con superiori coppi, salvo la stalla “C” che ha copertura composta da travi a traliccio e correnti in ferro con superiore manto in lastre di cemento-amianto. 20 Le stalle sono adibite esclusivamente all’allevamento di bovini da rimonta e sono dotate dei necessari impianti idrico ed elettrico e delle attrezzature di stalla. Si evidenzia che gli immobili sono stati edificati in vari periodi, lontani nel tempo, per soddisfare le esigenze dei momenti e che oggi costituiscono un’insieme disarticolato e distante dalle attuali qualità esecutive e funzionali. * Convogliamento deiezioni + “P” Il convogliamento degli effluenti avviene manualmente e con pala meccanica. Lo stoccaggio è limitato a n.3 vasche interrate di vecchia realizzazione, di superficie complessiva pari a mq 180,00 ~ e con volume di mc 450,00 . Per la capacità di stoccaggio si ripete quanto già detto per la parte d’impianto nell’ambito della cascina “Noara” e cioè che esiste l’esigenza di una decisa integrazione di nuovi contenitori per rispettare le norme di legge al fine di garantire una giusta maturazione e stabilizzazione delle deiezioni prima dello spandimento al suolo. * “A” E’ il fienile/ricovero per mezzi agricoli di mq 157,00 realizzato all’incirca nell’anno 2006 e posizionato fra i due immobili con destinazione abitativa. Murature in laterizio/calcestruzzo armato, travi di bordo in c.a. e copertura a telaio con travetti precompressi, catene in ferro e tavelloni non intonacati. Manto di copertura in coppi. 21 * “I” + “L” Trattasi di n.2 separate tettoie lineari e di n.1 tettoia ad angolo a protezione delle zone mangiatoie. Di diverse dimensioni con superficie complessiva di circa mq 313,00 e risalenti all’incirca all’anno 2006. Struttura in acciaio zincato e copertura in lastre metalliche con interposto materiale coibente. * “O” Sono due distinte e separate aree scoperte destinate a paddok di circa mq 798,00 totali, con pavimentazione in calcestruzzo armato dello spessore di cm 20 circa. * “Q” Trattasi di n.2 sili circolari non utilizzati e di vecchia esecuzione. Sono stati realizzati con blocchi di conglomerato cementizio con superficie globale di m 32,00 ed altezza di m 8,50 circa. * “B” E’ il fabbricato rustico di antica data della superficie pari a circa mq 263,00 al piano terra e di mq 184,00 circa al primo piano. Già destinato a stalla/ripostiglio/portico/superiore soffitta- legnaia attualmente è inagibile per le lesioni (fessurazioni) provocate dal terremoto e dalla scarica di un fulmine. * “H” Trattasi del ripostiglio rustico inutilizzato di vecchia esecuzione ed in condizioni odierne alquanto scadenti, con superficie di mq.8 ed altezza di m.7,80. 22 * “S” + “T” + “M” Sono n.2 alloggi utilizzati dai dipendenti dell’azienda, posti in due distinti e separati fabbricati • con superficie complessiva di circa mq 162,00 al piano terra ed altrettanti al primo piano • mq 56,00 di sottotetto pertinente il corpo “S” raggiungibile tramite botola • mq 86,00 di sottotetto del corpo “T” accessibile dal vano scale interno • mq 22,00 di portico individuato con la lettera “M” e direttamente collegato con l’unità abitativa “T” • n.2 balconi di mq 16,00. I fabbricati sono di vecchia data con struttura muraria in laterizio, solai in latero-cemento e copertura con travetti in legno e scempiato di tavelle in laterizio con manto di coppi. Lo stato di conservazione generale è sufficiente, con qualità interne discrete per l’abitazione “S”. Questa è stata oggetto di non lontani interventi di manutenzione ed è dotata di impianto di riscaldamento completo di caldaia autonoma e radiatori in alluminio. * “N” Sono i pollai di vecchio impianto di circa mq 181,00 con pareti perimetrali in muratura e tetto in legno a capanna con superiore manto di coppi. * “R” Trattasi delle varie corti scoperte di diverse metrature e posizio- 23 ni con superficie complessiva pari a circa mq 5.248,00 con pavi- mentazioni diversificate quali pietrischetto / calcestruzzo / terra battuta / verde incolto / verde curato. * La porzione d’impianto sopraindicato, preso atto • delle attuali e diverse situazioni attinenti gli standard costruttivi • di tipologia e funzionalità • dello schema distributivo • della distanza dal centro dell’azienda di quasi un chilometro presenta complessivamente uno stato conservativo insufficiente un avanzato grado di obsolescenza funzionale che può essere modificato in positivo solo con un cospicuo intervento di ristrutturazione. Si evidenzia che vi sono all’incirca mq 300,00 di lastre di copertura in cemento-amianto che dovranno essere smaltite con successiva esecuzione di un nuovo manto di copertura. --* Mazzano E’ un terreno, seminativo per qualità, distinto al foglio 8 particella 222 posto in località Ferrazzo in adiacenza alla lottizzazione artigianale denominata “Polo Tecnologico”; la superficie catastale è pari ad ha 0,8296 . Esso è pianeggiante, di forma irregolare allungata, irriguo e di 24 buona fertilità. § 2 – Quadro urbanistico Alla presente viene allegata (all. 4) la seguente documentazione: • Certificati di Destinazione Urbanistica (CDU) • documentazione parziale del Piano Territoriale Regionale d’Area (PTA) Aereoporto di Montichiari riguardante i terreni ubicati nei Comuni di Ghedi e Castenedolo. * Ghedi e Castenedolo Certificati di Destinazione Urbanistica Ghedi Dal Certificato di Destinazione Urbanistica n° prot. 3207/UI-1 del 17/2/2011: Tutti gli immobili acquisiti alla massa fallimentare ricadono nella zona definita “area sottoposta a vincolo dal Piano Territoriale d’Area” normata ai sensi dell’art. 14.8 delle NTA del Piano delle Regole allegato al P.G.T., quello vigente all’epoca del rilascio del Certificato. La rettifica del P.G.T., ex art. 13 LR 12/2005 comma 14 bis, approvata con delibera C.C. dell’8 marzo 2012, non comporta differenze rispetto alle risultanze del Certificato in parola in quanto le attuali N.T.A. così recitano al TITOLO V -AREE CON LIMITAZIONI O VINCOLI “Art. 14 - FASCE DI RISPETTO E ARRETRAMENTO DELL'EDIFICAZIONE 8- Fasce a protezione dell'aeroporto militare 25 Per i vincoli dell’aeroporto militare si rimanda alle vigenti norme in materia ed agli atti depositati presso l'Ufficio tecnico del Comune di Ghedi. Per gli interventi da realizzare in aree poste entro la perimetrazione del Piano d'Area dell'Aeroporto G. D'Annunzio, si rimanda alle norme del PTRA approvato con D.C.R. n. 298 del 06/12/2011”. Castenedolo Dal Certificato di Destinazione Urbanistica n° prot. 3287 del 17/2/2011: Fg. 26 mapp. 63 --- > zona E – Agricola Produttiva Piano Territoriale Regionale d’Area Aereoporto di Montichiari Gli elaborati costituenti il PTRA sopraddetto, quelli che qui vengono parzialmente allegati, consistono in: • cartografia (Tav. 8.0 ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE) • stralci del Documento di Piano contenente le norme attuative. Con delibera n. 298 il 6 dicembre 2011 il Consiglio Regionale ha approvato il Piano Territoriale Regionale d'Area dell’Aeroporto di Montichiari; detto piano ha acquisito piena efficacia grazie alla Delibera Consigliare pubblicata sul BURL Serie Ordinaria n° 52 del 28 dic. 2011. Esso intende promuovere lo sviluppo equilibrato dell’aeroporto e del territorio dei Comuni interessati. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Brescia e i Piani di Governo del Territorio (PGT) di diversi Comuni, fra i quali Ghedi e Castenedolo, sono soggetti ad una verifica regionale di 26 coerenza rispetto ai contenuti del Piano stesso, come previsto dall’art.20, comma 6 della LR n. 12 del 2005 . Il Piano è ritenuto prioritario proprio per la complessità delle azioni che concorrono allo sviluppo del sistema aeroportuale lombardo, alla promozione della competitività regionale e al riequilibrio dei territori. Organizzazione territoriale PTRA Il territorio del PTRA è stato organizzato operando una suddivisione in due parti: • ambito A • areale A1 (perimetrazione ellittica). Il primo è stato ulteriormente suddiviso in Ambiti Territoriali: • ambito A ………. o Ambito Territoriale T2: sedime per lo sviluppo aeroportuale Aree esterne all’attuale recinto aeroportuale, di proprietà privata e/o pubblica che, per effetto della localizzazione e delle relazioni con il sedime esistente, assumono particolare rilevanza ai fini dello sviluppo aeroportuale. Sono comprese nell’ambito territoriale T2 le aree A di rischio definite ai sensi dell’art. 707 del Codice della Navigazione e del “Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti” approvato dall’Ente Nazio- 27 nale Aviazione Civile (ENAC). o Ambito Territoriale T3: di sviluppo locale Aree comprese nel perimetro del PTRA, che non sono identificate nei precedenti ambiti territoriali T1 e T2, influenzate dalla presenza dell’aeroporto, e portatrici di specifiche identità e vocazioni per lo sviluppo alla scala locale. Il PTRA riconosce e identifica porzioni dell’ambito territoriale T3 (sub-ambiti) identificabili per caratteri identitari e vocazionali propri: ………. sub-ambito T3.2 “ …… corrispondente alle aree che subiscono le maggiori limitazioni per effetto del rischio aeroportuale determinato ai sensi dell’art. 707 del Codice della Navigazione e del “Regolamento per la Costruzione e l’Esercizio degli Aeroporti” approvato dall’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC) ed al quale si vengono a sovrapporre significativamente le aree che subiscono i vincoli determinati dalla zona B dell’intorno aeroportuale di cui al dm 31 ottobre 1997 “Metodologia di misura del rumore aeroportuale”)”. 28 ………. sub-ambito T3.5 “ …. corrispondente alle aree interessate da deboli o debolissimi processi insediativi, che conservano elevata naturalità, per la gran parte utilizzate per lo svolgimento di attività agricole, in cui si sviluppa un elemento di secondo livello della rete ecologica regionale”. Il PTRA, riconoscendo gli ambiti anzidetti, esercita la propria azione. Dal Documento di Piano: “Il PTRA è uno strumento di pianificazione che determina effetti diretti e indiretti, nel breve e lungo periodo, di diverso impatto sul territorio. Le disposizioni e i contenuti del PTRA hanno efficacia diretta nei confronti dei comuni e delle province compresi nel relativo ambito (art.20, comma 6, L.R.12/05)”. Ed ancora: “Le disposizioni del PTRA Montichiari per l’Ambito A hanno carattere prevalente su ogni eventuale disposto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale per la medesima area. …. L’adeguamento dei PGT ai contenuti del PTRA per l’ambito A e per l’areale A1 costituisce condizione necessaria ai fini dell’espressione del parere di compatibilità in forza del comma 8 dell’art. 13 della L.r. 12/05 e s.m.i.” . Il PTRA da disposizioni di carattere prescrittivo per ciascuno de- 29 gli ambiti anzidetti: • T2: aree per lo sviluppo aereoportuale Sono ammesse le funzioni qui sommariamente riassunte: attività agricole e zootecniche, manutenzione ordinaria e straordinaria edifici esistenti, escavazione, ecc . • T3: di sviluppo locale per il sub-ambito T3.2 sono ammesse, sinteticamente: o nelle aree di cui alla lettera “A” le attività agricole e zootecniche o nelle aree identificate con la lettera “B” la costruzione di edifici residenziali e strumentali per lo svolgimento di attività agricole e zootecniche, previa verifica del progetto da parte di Enac o attività di escavazione ….. , attività di gestione rifiuti …. . per il sub-ambito T3.5 sono ammesse, sinteticamente: o attività agricole e zootecniche o opere di cui all’articolo 59 della L.R. 12/2005 o interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia degli edifici esistenti con destinazione d’uso diversa da quella agricola e assimilabili o attività di escavazione ….. , attività di gestione rifiuti …. . Ambiti di appartenenza dei terreni oggetto di stima 30 Nell’all. 4, foglio 3, compare uno stralcio della cartografia di cui al PTRA con la rappresentazione, per sovrapposizione, del perimetro del compendio immobiliare in parola. Tale rappresentazione deve intendersi solo orientativa in quanto le scale di riproduzione degli elaborati grafici costituenti il PTRA sono grandi e di difficile rielaborazione ma soprattutto perché, stanti le attività ammesse, una maggiore definizione degli ambiti di appartenenza è irrilevante per lo scopo principale del mandato ricevuto, quello di stimare il valore di mercato dei beni ubicati in Ghedi e Castenedolo. ---- > Per Ghedi Ambito T2: (sedime per lo sviluppo aeroportuale) fgl. 4 mapp. 43, parzialmente Ambito T3.2 (di sviluppo locale) fgl. 4 mapp. 41 fgl. 4 mapp. 43, parzialmente mapp. 152 (terreno), parzialmente Ambito T3.5 (di sviluppo locale) tutti i terreni, di questi il mapp. 152 (terreno) solo parzialmente, ed il mapp. 7 fgl 4 (cascina Speranza) ---- > Per Castenedolo Ambito T3.2 (di sviluppo locale) fgl. 26 mapp. 63, con interferenza linea ferroviaria 31 * Mazzano Dal Certificato di Destinazione Urbanistica n° 17 del 22/4/2011 : Fg. 8 mapp. 222 --- > zona E1 – Agricola Produttiva § 3 – Formalità e gravami L’allegato 5 raccoglie le risultanze delle ispezioni ipocatastali effettuate. § 4 - Il valore di stima Il compendio immobiliare di cui alla presente relazione di stima si compone di • terreni (agricoli, di sedime e pertinenziali) ubicati nei comuni di Ghedi-Castenedolo, così come sinteticamente descritti nell’allegato 3 (A1, A2 ed A3), e di Mazzano • fabbricati strumentali ubicati a Ghedi, di cui ai mapp. 4143-7 (quelli indicati con B1 e B2 nell’allegato 3), relativi all’allevamento di bovini da latte. Le metodologie di stima adottate per gli enti anzidetti, diversi per natura e nell’ipotesi che siano liberi da persone o cose, sono diverse e consistono nel • metodo comparativo, per i terreni • metodo del costo di ricostruzione a nuovo deprezzato,, per i fabbricati (edifici). 32 Per il deprezzamento: o si è tenuto conto del livello di vetustà ed del grado di obsolescenza attraverso l’applicazione al valore definito “a nuovo” di idonei coefficienti riduttivi. Così facendo si è ottenuto il valore più probabile di stima “virtuale” o i costi per l’eliminazione dell’amianto e per le conseguenti opere di ripristino delle coperture sono stati stimati e poi detratti dai valori di stima “a nuovo deprezzati”. * * Ghedi e Castenedolo A) TERRENI AGRICOLI COMPRESO N.3 ENTI URBANI GIA’ FABBRICATI RURALI E LE AREE DI SEDIME E PERTINENZIALI DELL’ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE NELL’AMBITO DELLE CASCINE “NOARA” E “SPERANZA” La stima, per terreni liberi da persone o cose: • considerate le situazioni particolari e generali dei terreni agricoli e delle aree in oggetto, fra queste ed entrando nello specifico o per il Piano Territoriale Regionale d’Area, e pertanto per i comuni di Ghedi e Castenedolo, i terreni in parola dovranno mantenere la destinazione agricola, escludendo in tal modo qualsiasi potenzialità edificatoria diversa da quella connessa alla conduzione dei fondi 33 o in base agli strumenti urbanistici adottati dai comuni anzidetti non esistono prospettive di sfruttamento del sottosuolo per l’estrazione di sabbia-ghiaia • noti i valori immobiliari di beni simili con caratteristiche ed indicatori economico–estimativi comparabili • analizzata la letteratura di merito è stata effettuata in base al valore di mercato con metodo sintetico comparativo stimando in € 120.000,00/ha (euro centoventimila/00 per ettaro) il più probabile valore unitario di mercato. Visti i conteggi delle superficii in atti di questo ufficio, riassunti in dettaglio nell’allegato 6 , e di cui si riportano i totali parziali : A1 – Terreni agricoli ivi compresi n. 3 enti urbani già fabbricati rurali ha 99,3036 A2 – Aree di sedime e di pertinenza dei fabbricati strumentali dell’allevamento nell’ambito della cascina “Noara” ha 5,6679 A3 – Aree di sedime e di pertinenza dei fabbricati strumentali dell’allevamento nell’ambito della cascina “Speranza” ha 0,8949 e pertanto per complessivi ha (ettari) 105,8664 si stima quale più probabile valore mercantile dei terreni e delle aree, ubicate in Ghedi-Castenedolo, libere da persone e cose, la 34 somma di ha 105,8664 x € 120.000,00/ha = € 12.703.968,00 determinata, con arrotondamento, pari a € 12.704.000,00 (euro dodicimilionisettecentoquattromila/00) . --B) ALLEVAMENTO DI BOVINI DA LATTE PER 650/700 CAPI, A STABULAZIONE LIBERA CON ZONA DI RIPOSO A CUCCETTE ED A LETTIERA PERMANENTE PER GLI ANIMALI DA RIMONTA (Ghedi) La stima • analizzate le situazioni particolari e generali dell’allevamento in questione • accertato che il mercato è caratterizzato dall’esiguità di contrattrattazioni viene determinata ricercando il costo di ricostruzione a nuovo delle opere murarie complete d’impianti ed attrezzature fisse da cui sottrarre il deprezzamento maturato per effetto della vetustà, dell’obsolescenza funzionale e dello stato di manutenzione. Per i valori stimati dei costi unitari di ricostruzione a nuovo, diversi per la varietà delle tipologie costruttive e di destinazione dei manufatti che compongono il compendio in parola, si rimanda alle tabelle di cui all’allegato 6 . Pertanto • visti i conteggi in atti di questo ufficio che in dettaglio sinteticamente sono stati riassunti per numero, gruppo, funzione, tipologia, coefficienti di deprezzamento e valori 35 nell’allegato 6 “Tabelle estimative” al quale si fa compiuto riferimento i valori più probabili di stima, distinti per ambito, sono: B1 – Corpi/Entità nell’ambito della cascina “Noara” € 2.244.500,00 B2 – Corpi/Entità nell’ambito della cascina “Speranza” € 72.000,00 per complessivi € 2.316.500,00 Ed ancora • noti i costi stimati, pari ad € 245.000,00 , per la rimozione dell’amianto ed il ripristino delle coperture per 8.400,00 mq circa (costi da porsi in detrazione) si stima quale più probabile valore di mercato dell’allevamento (opere murarie, impianti ed attrezzature fisse) la somma di € 2.071.500,00 (euro duemilionisettantunomilacinquecento/00) . Concludendo per Ghedi-Castenedolo, si afferma il valore di stima dei beni ubicati in Ghedi – Castenedolo viene a determinarsi pari a € 12.704.000,00 + € 2.071.500,00 = € 14.775.500,00 (euro quattordicimilionisettecentosettantacinquemila500/00) * * Mazzano Per il terreno in parola 36 • stante il metodo di stima sintetico comparativo • viste le dimensioni che, sul mercato, potrebbero suscitare un possibile maggiore interesse si stima quale più probabile valore unitario di mercato la somma di € 150.000,00/ha (euro centocinquantamila/00 per ettaro) determinando quale più probabile valore mercantile del terreno in parola, libero da persone e cose, la somma di ha 0,8296 x € 150.000,00/ha = € 124.440,00 Concludendo, per Mazzano, si afferma: il valore di stima del bene ubicato in Mazzano viene a determinarsi pari a € 124.500,00 (euro centoventiquattromilacinquecento/00) ****************************** Il presente capitolo si conclude affermando che il più probabile valore di stima dei beni acquisiti alla massa fallimentare ed ubicati nei comuni di Ghedi, Castenedolo e Mazzano, è venuto a determinarsi pari ad € 14.900.000,00 (euro quattordicimilioninovenectomila/00) . § 5 – Attestati Certificazione Energetica (ACE) Alla presente si allegano (all. 7) • le Dichiarazioni Sostitutive dell’Attestato di Certificazione 37 Energetica del 5 sett. 2011 per gli immobili ubicati in Ghedi di cui ai o mapp. 41 sub 2-3 (cascina Noara) o mapp. 43 sub 2-3 (cascina Noara) o mapp. 7 sub 3 (cascina Speranza) privi di impianto termico o di uno dei suoi sottosistemi necessari alla climatizzazione invernale o al riscaldamento • l’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) per l’immobile di cui al o mapp. 7 sub 2 (cascina Speranza) registrato il 6 sett. 2011 col codice identificativo 17078 – 000293/11 2 Classe energetica G; EPH = 445,78 kWh/m a. Le Dichiarazioni e l’Attestato (ACE) sono state prodotte dall’Arch. Michela Trivella, numero di accreditamento 15156 . § 6 – L’IMU (già ICI) Visti • l’art. 13 del D.L. 201/2011 (convertito dalla legge 214/2011) col quale l’istituzione dell’imposta municipale propria (IMU) viene anticipata a decorrere dall’anno 2012 • le delibere dei Consigli Comunali di o Ghedi n. 18 del 21 giugno 2012 e la n° 31 del 28 settembre 2012 (trattasi della ridetermi- 38 nazione non ancora esecutiva all’atto della stesura della presente relazione) o Castenedolo n. 4 del 4 aprile 2012 o Mazzano n. 52 del 24 settembre 2012 (rideterminazione aliquote imposta municipale propria – modifica deliberazione del C.C. n. 30 del 28 maggio 2012) qui di seguito verranno indicati gli elementi significativi per il calcolo della nuova imposta comunale. Si premette: per gli immobili di cui alla presente trattazione la base imponibile si ottiene moltiplicando le rendite riportate nel Cap. 1 (quelle dominicali per i terreni) con determinati moltiplicatori, previa la loro rivalutazione in termini percentuali. * --- > Ghedi Comune di Ghedi gruppo catastale A (abitazioni) D (fabbricati produttivi, escluso D/5) terreni agricoli terreni agricoli (coltivatori diretti ed imprenditori agricoli) rivalutazione (%) moltiplicatore per calcolo IMU 5 5 25 160 60 130 25 110 o aliquota di base 0,85% (8,50 per mille) per: categorie A e altri immobili (terreni) all’atto della stesura della presente l’aliquota non è ancora esecutiva o aliquota di base 0,20% (2,00 per mille) 39 relazione per: categoria D (fabbricati rurali ad uso strumentale dell’azienda agricola) * --- > Castenedolo Comune di Castenedolo rivalutazione gruppo catastale (%) terreni agricoli terreni agricoli (coltivatori diretti ed imprenditori agricoli) moltiplicatore per calcolo IMU 25 130 25 110 o aliquota di base 0,76% (7,60 per mille) terreni * --- > Mazzano Comune di Mazzano rivalutazione gruppo catastale (%) terreni agricoli terreni agricoli (coltivatori diretti ed imprenditori agricoli) moltiplicatore per calcolo IMU 25 130 25 110 o aliquota di base 0,96% (9,60 per mille) per: altri immobili (terreni) Ed ancora: per i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli che siano condotti direttamente dai proprietari alla base imponibile vengono applicate le seguenti riduzioni: • riduzione del 100% dell’imposta alla parte di valore fino a Euro 6.000,00 • riduzione del 70% dell’imposta alla parte di valore eccedente 40 Euro 6.000,00 e fino ad Euro 15.500,00; • riduzione del 50% dell’imposta alla parte di valore eccedente Euro 15.500,00 e fino ad Euro 25.500,00; • riduzione del 25% dell’imposta alla parte di valore eccedente Euro 25.500,00 e fino ad Euro 32.000,00. il Consulente: dott. ing. Francesco Passi Brescia lì 22 ottobre 2012 41