10 Novembre 2012 - Monza Auto Moto Storiche

MONZA E L’AUTODROMO, “I PRIMI 90
ANNI INSIEME”
10 Novembre 2012
Novanta anni non sono pochi
comunque; sono moltissimi nella
scala della storia automobilistica.
Quanti sono i circuiti che possono
vantare novanta anni di epiche
gesta, sangue sudore e gloria?
Due,
tre,
forse
quattro:
Indianapolis, Monza, Le Mans e
Donington (ma non ne sono
sicuro). Monza: il tempio della
velocità,
la
Scala
dell’automobilismo
e
del
motociclismo. Il circuito che ha
visto correre la Fiat (quando la
Fiat correva), la Bugatti, l’Alfa
Romeo, la Maserati, la Ferrari,
la Lotus (quella di Jim Clark e
Colin Chapman, non quella di
oggi che non si capisce cosa
sia nè da dove venga), la
Porsche, l’Abarth, la Mc Laren,
la Chapparal, la Ford e, per le
motociclette, la Guzzi, la Gilera,
la Norton, la MV Agusta, la
Honda, la Yamaha, la Ducati,
l’Aprilia.
Monza è purtroppo anche la
pista che piange i suoi caduti,
coraggiosi piloti che hanno
immolato la propria vita per la
divorante passione dei motori.
Storia e storie dell’automobile: la
figura di Enzo Ferrari ai box
durante le prove, Ascari e la sua
Ferrari 500 F2, le Mercedes
carenate di Fangio e di Moss, le
epiche lotte di Agostini e Hailwood,
la vittoria di Scarfiotti nel 1966,
Chris Amon
e
Bandini sul
podio della Mille Chilometri del
1967, le Alfa Romeo GTA in lotta
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con le BMW e le Cortina Lotus, le
Porsche 908 coda lunga che
inseguite dalle Ford GT40 si
arrampicavano sulla sopraelevata,
l’indimenticabile Regazzoni primo
nel 1970 sulla Ferrari 312B, il
ritorno di Niki Lauda dopo il terribile
incidente del Nurburgring, la mitica
March Beta arancione di Vittorio
Brambilla, le vittorie di Senna,
Prost e Schumacher. Tutto questo
sono stati i primi novant’anni
dell’Autodromo di Monza e sono
sicuro che ancora molti anni ci
saranno e altre gesta verranno
raccontate per molto tempo a
venire.
Gli Amici dell’Autodromo e del
Parco ed Il nostro club, Monza
Auto Moto Storiche, hanno deciso
di celebrare i primi novant’anni
del circuito con un convegno, una
rievocazione in pista del primo
Gran Premio delle moto e delle
automobili ed una cena serale.
Il convegno intitolato “Monza e
l’Autodromo, i primi novanta anni
insieme” si è tenuto nella
suggestiva cornice del teatrino
della Villa Reale di Monza ed ha
visto la partecipazione, oltre che
del nostro presidente Enrico
Radaelli, di due ex-sindaci di
Monza, Rosella Panzeri e
Pierfranco Bertazzini, che hanno
rievocato il periodo più caldo
delle contestazioni dei Verdi
all’impianto motoristico.
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Sono inoltre intervenuti Paolo
Guaitamacchi e Claudio Viganò
(ex-presidenti della SIAS), Dario
Allevi (presidente della provincia di
Monza e Brianza), Ezio Zermiani (il
telecronista RAI dei Gran Premi
negli anni 70/80), “Gimax”, al
secolo Carlo Franchi (indimenticato
pilota degli anni 70) e Ercole
Colombo (fotografo dei Gran Premi
di
Formula1).
Il
dibattito,
magistralmente moderato da Luigi
Vignando, è stato caratterizzato
anche da un interessantissimo
intervento filmato di Romolo
Tavoni, segretario e factotum di
Enzo Ferrari e poi dirigente
dell’Autodromo. Alla chiusura del
convegno si è passati ai fatti,
trasferendoci sulla pista di Monza
per ricomporre la griglia di
partenza del 1922 sia delle moto
che
delle
macchine.
La
rievocazione è stata talmente
fedele che anche le condizioni
climatiche erano quelle di novanta
anni fa: acqua a catinelle.
Comunque gli appassionati piloti
delle veterane non si sono lasciati
impressionare da qualche goccia
d’acqua e, dopo un giro di prova,
si sono schierati in bell’ordine sul
rettilineo di partenza. Il presidente
Radaelli munito di bandiera
tricolore ha quindi dato il via ai
bolidi che si sono lanciati alla
volta della prima variante. Dopo
pochi minuti le vetture si
ripresentavano sul rettilineo per
effettuare un altro giro di pista,
alla conclusione del quale la
bandiera a scacchi è stata
sventolata per sancire la fine della
corsa. La stessa procedura si è
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poi
ripetuta anche per
le motociclette. Purtroppo il
maltempo
realmente
inclemente non ha favorito la
partecipazione del pubblico,
solo i veri appassionati hanno
sfidato le intemperie: fra di
loro il consigliere dell’ASI e
grande
appassionato
di
motociclette Ariel Atzori. Finiti i
giri di pista i veicoli, assieme
ad altre vetture del club
Monza Auto Moto Storiche, si
sono diretti verso il centro
della città di Monza, dove
sono stati esposti, sotto una
struttura
coperta,
alla
curiosità del pubblico.
Corre
l’obbligo
di
ringraziare i piloti presenti e
di segnalare i veicoli
schierati sulla griglia: una
Bugatti T23, una Bugatti
Brescia, due Salmson Rally
G.P., una Fiat 501 Torpedo
Sport, una Ceirano spider
150 S,
una Riley
Brookland, una Fiat 501
Siluro ed una Temperino e
per le motociclette: una
Triumph, una
Harley
Davidson, una ABC, una
Douglas, una Indian, una Garelli ed una Sumbeam.
Alla sera una cena, tenutasi presso la Sala della Regione dell’Autodromo di Monza, è
stata l’occasione per ritrovarsi fra appassionati e per augurare all’Autodromo almeno altri
novant’anni di vita.
Luigi Ubezio
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