IASMA NOTIZIE VITICOLTURA n. 1

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IASMA NOTIZIE VITICOLTURA n. 1
IASMA Notizie
Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della
Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all’Adige
VITICOLTURA
24 marzo 2009
n.
1
IASMA Notizie - n. 11 - Anno VIII - Taxe payée/Tassa riscossa - TN-CPO - Dir. editoriale: Giovanni Gius - Dir. responsabile: Michele Pontalti - San Michele all’Adige, Via E. Mach 1 - Aut. Tribunale TN n. 1114 del 19.02.2002
Aggiornamento tecnico
protocollo viticolo 2009
CONSIDERAZIONI
SULL’OSSERVANZA DEL
PROTOCOLLO NEL 2008
Come consuetudine sono stati effettuati dei controlli
alla raccolta, su 120 campioni di uva. Il 2008 è stata
l’annata più piovosa degli ultimi decenni. Questo oltre ad aver favorito la pressioni delle malattie fungine quali peronospora e botrite, ha determinato un
intenso dilavamento dei prodotti sia durante la stagione che in prossimità della vendemmia. Infatti nonostante il numero degli interventi fitosanitari siano
stati mediamente superiori rispetto allo scorso anno,
riscontriamo una diminuzione nella presenza di residui. Inoltre con il 1 settembre 2008 è entrato in vigore il Regolamento Ce 396/2005 che ha armonizzato
i Residui Massimi Ammessi a livello comunitario dei
prodotti antiparassitari nelle derrate alimentari e nei
mangimi di origine vegetale e animale.
Nel nostro paese la nuova normativa ha determinato
una riduzione del Residuo Massimo Ammesso per circa 50 sostanze attive in una o più matrici vegetali. Per
sensibilizzare ulteriormente il viticoltore nel rispetto
dei limiti di legge fissati, la Commissione ha deliberato che dal 2009 il Residuo Massimo Ammesso dal
Protocollo di Autodisciplina del Trentino sarà pari al
50% del residuo stabilito per ogni singolo principio
attivo dal Regolamento 396/2005.
Dalle analisi effettuate, con soddisfazione, si coglie il
dato dei valori di ditiocarbammati, tutti entro il valore di legge. Sicuramente gli intensi dilavamenti, ma
anche lo spostamento dell’utilizzo da inizio allegazione a fine fioritura hanno influito positivamente. Si
ribadisce l’assoluta necessità di sospendere i trattamenti con questi prodotti entro la fine fioritura della
singola varietà.
A sorpresa invece abbiamo riscontrato quattro casi
di valore vicino al limite di Cyazofamide (Mildicut).
L’utilizzo consigliato di questo prodotto antiperonosporico in una fase tardiva (luglio) pur avendo il vantaggio di abbassare i quantitativi rame, determina un
accumulo di residuo, che di fatto da quest’anno impone un cambio di strategia nell’utilizzo temporale
di questo prodotto, anticipandone l’uso entro il 30
giugno.
Per quanto riguarda il rame possiamo dirci soddisfatti del residuo medio riscontrato che pur essendo più
elevato del 2007, rimane comunque ben al di sotto
di 10 ppm, limite oltre il quale gli effetti negativi di
questo metallo pesante sulla fermentazione sono
considerevoli. Importanza fondamentale rivestono
gli ultimi trattamenti sulla riduzione del quantitativo
ritrovato. Si raccomanda di utilizzare dosaggi ridotti
in particolar modo nei trattamenti finali, da 60 g/hl
fino a 80 g/hl di rame metallo e utilizzare prodotti a
base di rame che pur mantenendo la stessa efficacia
ne apportano quantitativamente meno quali idrossidi, solfati tribasici, ecc...
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Si rileva la presenza di residui di antibotritici, pur se
inferiori al limite legale. Purtroppo questo gruppo
di fungicidi al contrario di molte altre molecole, residuano anche nel vino. È necessario quindi adottare tutte quelle tecniche agronomiche (interventi a
verde, no concimazione, irrigazione ove sia strettamente necessario, sfogliature meccaniche e manuali,
diradamento con acido gibberellico, taglio del grappolo) che riducano la necessità di attuare trattamenti
antibotritici. Purtroppo negli ultimi anni le condizioni meteo non ci hanno aiutato nel perseguire questo
obiettivo. Rimane comunque necessario ove possibile, effettuare un solo intervento specifico, scegliendo
i prodotti, che avendo pari efficacia, abbiano un profilo residuale più favorevole.
Si ribadisce l’assoluta inefficacia di trattamenti con
questi prodotti quando la botrite è già in atto, soprattutto in prossimità dalla vendemmia. Il rischio è
triplice. Superare abbondantemente il Residuo Massimo Ammesso, esporre l’antibotritico a maggiori rischi di resistenza e aumentare il numero dei principi
attivi presenti senza aver ottenuto nessun beneficio.
Infine per cercare di ridurre il residuo ed evitare interventi troppo vicini alla vendemmia, il Protocollo impone come limite ultimo per l’eventuale trattamento
antibotritico, quello di 30 giorni dalla data presunta
di vendemmia.
La pratica della confusione sessuale contro tignola e
tignoletta ha coinvolto la quasi totalità del territorio
viticolo con buoni risultati e anche per questa stagione la superficie interessata rimarrà invariata. Il monitoraggio capillare per verificare la presenza numerica
di Scaphoideus titanus, vettore della Flavescenza Dorata, ha portato ad effettuare il trattamento insetticida solo in alcune zone. Anche per il 2009 fatte salve
le eccezioni del decreto di Lotta obbligatoria ove la
Flavescenza Dorata è presente, si proporrà l’intervento insetticida solo ove la presenza numerica sia mediamente elevata e possibilmente in una strategia
globale con le altre cicaline. Verrà attentamente monitorata la presenza di Eulia, un lepidottero in espansione, ma che generalmente non da origine a gravi
danni alla produzione. È fondamentale ricordare che
da quest’anno l’utilizzo dei due esteri fosforici autorizzati e presenti in Protocollo (Clorpirifos etil e metil)
sarà possibile dopo esclusivo consiglio tecnico (tecnici Fem-Iasma o Cantine). Qualunque impiego non
autorizzato da consiglio tecnico sarà non conforme
per il Protocollo e quindi passibile di sanzione.
Risulta indispensabile osservare scrupolosamente
tutte le norme contenute nel protocollo da parte di
tutti gli operatori del settore, dai viticoltori ai rivenditori di agrofarmaci, che hanno una grossa responsabilità nell’orientare le scelte dei più indecisi e dei
meno informati, dalle cantine di trasformazione alle
organizzazioni di categoria e da quanti aderiscono
a tale documento. Ognuno deve fare la sua parte.
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Il danno di immagine provocato dal possibile ritrovamento di campioni di uva o vino con residui non
conformi o superiori al residuo massimo ammesso
sarebbe enorme e difficilmente recuperabile.
CRITERI DI SCELTA DELLA
COMMISSIONE
La Commissione Protocollo ha stabilito di adottare
dei criteri di scelta per l’inserimento dei nuovi prodotti e per la valutazione di quelli già presenti.
Il primo criterio riguarda la frase di rischio.
Le frasi di rischio indicano la pericolosità per l’uomo
in generale e l’operatore in particolare, sia nel momento del trattamento, sia nell’esposizione a piccole
dosi nel tempo.
Vengono prese in considerazione le frasi che indicano rischi di tossicità cronica.
Vengono esclusi quei prodotti che riportano le seguenti frasi di rischio:
1.R40 – possibilità di effetti cancerogeni – prove
insufficienti
2.R48 – pericolo di gravi danni per la salute in caso di
esposizione prolungata
3.R60 – può ridurre la fertilità
4.R61 – può danneggiare i bambini non ancora nati
5.R62 – possibile rischio di ridotta fertilità
6.R63 – possibile rischio di danni ai bambini non
ancora nati
7.R68 – possibilità di effetti irreversibili.
I prodotti nuovi che verranno proposti per l’inserimento nel protocollo vite non dovranno riportare in
etichetta le frasi di rischio sopra esposte.
Inoltre per tutti i prodotti già inseriti verrà verificata
la descrizione tossicologica e per quelli che riportano in etichetta le frasi di rischio elencate si procederà
all’esclusione dal protocollo.
Saranno ammesse delle deroghe solo per quei prodotti, con le frasi di rischio sopraccitate, che risultino
non sostituibili.
Il secondo criterio di scelta riguarda la classe tossicologica.
Si conferma l’esclusione dal protocollo di tutti i prodotti appartenenti alle classi T+ molto tossico e T tossico. Per i nuovi prodotti che verranno proposti per
l’inserimento nel Protocollo, la classe tossicologica
dovrà essere Xi o Nc. Non verranno inseriti quelli che
appartengono alle classi tossicologiche T+, T e Xn.
Anche in questo caso sono ammesse delle deroghe
solo se il prodotto con la classe tossicologica Xn risultasse indispensabile.
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Il terzo criterio riguarda la discrezionalità della Commissione che si riserva la possibilità di approfondire
le conoscenze prima di procedere all’inserimento di
nuovi prodotti in Protocollo.
Inoltre la Commissione propone di dare la priorità
nella scelta dei diversi formulati a quelli meno tossici, se sono presenti sul mercato prodotti con classi
tossicologiche diverse e quindi preferire le formulazioni Nc (non classificate) e Xi (irritanti).
Preferire le formulazioni in sacchetti idrosolubili
(soluzione ideale per la tutela dell’operatore e dell’ambiente), oppure quelle EW (emulsione in acqua),
WG, WDG o DF (granuli disperdibili), SG (granuli
solubili) o CS (sospensioni in microcapsule). Queste formulazioni garantiscono una certa sicurezza
per l’operatore e rendono più facili le operazioni di
lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti fitosanitari.
Possono essere utilizzate anche le formulazioni SC
(sospensioni concentrate), FL (pasta fluida) e FLOW
(flowable) che riducono il rischio per l’operatore, ma
richiedono più attenzione per la bonifica dei contenitori vuoti.
Da evitare, perché presentano maggiori rischi per
l’operatore nella fase di preparazione delle miscele e
rendono più difficoltose le operazioni di lavaggio e
di bonifica dei contenitori, sono le formulazioni PB o
WP (polveri bagnabili), PS o WS (polveri solubili) e EC
(concentrati emulsionabili).
REVISIONE EUROPEA E
NUOVI ADEMPIMENTI
LEGISLATIVI
Alla conclusione della revisione europea (direttiva 91/414) in Italia il processo avrà interessato 550
molecole. La conclusione dell’iter della 91/414 si
avrà presumibilmente entro fine anno del 2010. Ma
le novità non sono finite. La Commissione Europea
ha proposto nel luglio del 2006 ed il Parlamento ha
approvato il 13 gennaio 2009 un nuovo pacchetto
legislativo.
È previsto un nuovo Regolamento che rende più
strette le regole di autorizzazione dei fitofarmaci in
Europa ed attualizza la direttiva europea del 1991 relativa all’autorizzazione, all’immissione sul mercato,
all’impiego e al controllo dei prodotti fitosanitari. Le
procedure di autorizzazione dei prodotti fitosanitari
vengono riviste con lo scopo di rafforzare la protezione dell’ambiente e della salute umana e animale.
Pertanto i prodotti fitosanitari più pericolosi e a sua
volta autorizzati dalla direttiva 91/414 saranno eliminati progressivamente entro dieci anni. I criteri di
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esclusione delle molecole più tossiche comporteranno l’eliminazione delle sostanze ritenute cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione nonché
quelle bioaccumulanti e che interferiscono sul sistema endocrino.
Nel pacchetto legislativo approvato dal parlamento a gennaio 2009 è contenuta anche una direttiva
sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Questa
direttiva istituisce una serie di norme che hanno
l’obiettivo di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute
umana e sull’ambiente, promuovendo una difesa integrata e metodi alternativi meno impattanti. Il provvedimento dovrà essere applicato due anni dopo la
sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
Questa direttiva tra le tante cose prevede che l’uso
dei prodotti fitosanitari sia vietato o ridotto al minimo nei parchi, nei giardini pubblici, nei campi
sportivi e aree ricreative, nei cortili delle scuole e in
prossimità di aree ove sono ubicati ospedali o aree
protette. Inoltre l’irrorazione aerea sarà vietata e una
norma prevede l’obbligatorietà della revisione di
tutti gli atomizzatori.
Pertanto si consiglia alle aziende viticole di non creare eccessive scorte di prodotti in magazzino, poiché
la situazione legislativa subirà importanti cambiamenti anche nei prossimi anni.
DOSAGGI AD ETTARO DEI
PRODOTTI
Le nuove etichette degli agrofarmaci riportano per lo
più il dosaggio ad ettaro che solitamente è determinato utilizzando 10 hl di acqua per ettaro. Il dosaggio
ad hl non sarà più il nostro riferimento futuro, ma diverrà il dosaggio ad ettaro. La problematica è importante poiché i sistemi di allevamento espansi quali
la pergola semplice e ancor più doppia richiedono
quantitativi di acqua più elevati dei 10 hl fino anche
a 15 hl verso fine stagione. È opportuno dunque verificare al meglio i quantitativi di acqua necessari ad
ettaro e ridurre i dosaggi ad hl.
Dosaggi più elevati di quanto riportato in etichetta
non sono consentiti per legge. Pertanto sarà nostro
compito dare tutte le informazioni necessarie, ma
sarà compito del viticoltore razionalizzare la distribuzione con macchine irroratrici tarate e ben funzionanti. Infatti molti sono ancora gli eccessi di volume distribuito dovuti al malfunzionamento delle
macchine irroratrici. Per facilitare le conoscenze,
nella tabella che segue vengono riportati i prodotti
commerciali più diffusi che riportano in etichetta il
dosaggio ad ettaro.
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Prodotto
Dose ad ha
Prodotto
Dose ad ha
Prodotto
Dose ad ha
Actara
200 g/ha
Forum 50 wp
0,4-0,5 kg/ha
Pergado Sc
0,5-0,6 l/ha
Batam
0,6-0,8 l/ha
Forum mz wp
2-2,2 kg/ha
Pergado Mz
2-2,5 kg/ha
Cabrio top
1,5 – 2kg/ha
Forum r
Prodigy
0,4 l/ha
1-1,2 l/ha
Laser
3,5 kg/ha
Tripide
200-250 ml/ha
Prosper
1-1,3 l/ha
Cantus
Cicaline 1 l/ha;
tignole 1-1,5 l/ha
1,5-2 kg/ha
Match
0,5-1,5 l/ha
Quadris
0,5-0,75 l/ha
Melody compact
Solo dose hl
R 6 Albis
2,25-3 kg /ha
Electis r
2,8-3,5 kg/ha
Melody trio
3,5 kg/ha
Switch
0,8 kg/ha
Fantic M
2,5 kg/ha
Melody med
2-2,5 kg/ha
Success
Tripide 0,8-1 l/ha
Frupica
1 l/ha
Mildicut
4,5 lt/ha
Teldor
1-1,5 kg/ha
125-150 g/ha
Nimrod
0,8-1,5 l/ha
Vivando
0,2-0,25 l/ha
Cascade
Electis mz
Flint
TEMPI DI RIENTRO E
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
È fondamentale che gli operatori agricoli accrescano
le conoscenze relative ai prodotti da loro utilizzati per
quanto riguarda gli effetti acuti, ma soprattutto cronici
che questi possono creare. Negli ultimi anni tale sensibilità è aumentata a cominciare dall’utilizzo di macchine irroratrici più razionali, il loro periodico controllo
per mantenerne l’efficienza a livelli ottimali limitando
i fenomeni di deriva e operando lo smaltimento degli
involucri in appositi sacchetti. La forma di allevamento a pergola, solitamente non consente l’utilizzo di
trattori cabinati durante l’esecuzione dei trattamenti.
È necessario dotarsi di dispositivi di protezione individuale quali guanti, occhiali, maschera, tuta di materiale adatto sia durante la preparazione della miscela che
durante la distribuzione dei trattamenti.
C’è poi una seconda fase che è quella del rientro in
campagna dopo ogni trattamento: i mesi di maggio e giugno richiedono in viticoltura un impegno
frequente nelle operazioni a verde di spollonatura,
scacchiatura, diradamento dei germogli e sfogliatura
molto importante. Queste operazioni pratiche vengono eseguite per lo più manualmente ed è quindi
necessario dotarsi di guanti e limitare la parte del
corpo esposta alla vegetazione trattata. È consigliabile lasciar passare almeno 48 ore tra ogni trattamento
e il successivo rientro in campagna per le operazioni
a verde da effettuare. Da riscontri oggettivi mediante delle analisi eseguite, prima e dopo l’esposizione,
si osserva che il maggior rischio di assorbimento di
prodotto si ha, non durante la preparazione della
miscela e l’esecuzione del trattamento se dotati di
dispositivi di protezione individuale, bensì durante
l’effettuazione delle operazioni a verde. Da qui l’im-
portanza di utilizzare dispositivi di protezione idonei
in tutte le operazioni a verde e in tutte le pratiche
che comportano contatto con la vegetazione.
PROTOCOLLO 2009:
LE NOVITÀ
Le novità di quest’anno sono molte. Innanzitutto dal
2010 tutti i prodotti con le frasi di Rischio R 40 (effetti cancerogeni – Prove insufficienti), R 48 (Pericolo di gravi danni per la salute in caso di esposizione
prolungata), R 60 (Può ridurre la fertilità), R 61 (Può
danneggiare i bambini non ancora nati), R 62 (Possibile rischio ridotta fertilità), R 63 (Possibile rischio
di danni ai bambini non ancora nati), R 68 (possibilità di effetti irreversibili), non potranno più essere
utilizzati. Per permettere alle aziende e ai rivenditori
di smaltire le scorte presenti, solo nel 2009 ne sarà
consentito l’uso.
La frase di rischio riguarda il formulato e non il principio attivo. La presenza di una o più frasi di rischio
determina il passaggio di classe da Xi a Xn per cui necessita il patentino. Pertanto in alcuni casi se il principio attivo è contenuto nel prodotto fitosanitario
sotto una certa percentuale stabilita, perde la frase
di rischio e quindi la sua classificazione passa da Xn a
Xi. In questo caso il prodotto può essere utilizzato.
È il caso di alcuni principi attivi es. Miclobutanil dove
prodotti con % di principio attivo inferiore al 5% non
hanno la frase R63 es Systhane 4,5 Ew e Thiocur forte.
Al contrario altri formulati con % maggiore del 5%
hanno R 63 e quindi sono classificati Xn.
Invece tutti i prodotti contenenti Folpet hanno sempre R40 e quindi anche formulati che come partner
hanno questa molecola acquisiscono la frase di rischio (Forum Star, Melody Care, Pergado F) e quindi
non si potranno utilizzare.
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I principi attivi che presentano delle frasi di rischio croniche e che pertanto sarà possibile utilizzare solo a tutto
il 2009 sono:
FRASE DI
RISCHIO R
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
ATTIVITÀ
R 40
Folpan, Folmak
Antiperonosporico
R 48/22
Antracol
Antiperonosporico
KRESOXIM METHYL
R 40
Stroby
Antioidico
PROQUINAZID
R 40
Talendo
Antioidico
SPIRODICLOFEN
R 40
Envidor
Acaricida
PROPIZAMIDE
R 40
Kerb Flo
Erbicida
PRINCIPIO ATTIVO
FOLPET
PROPINEB
NOTE
Impiego smaltimento
scorte 2009
Impiego smaltimento
scorte 2009
Impiego smaltimento
scorte 2009
Impiego smaltimento
scorte 2009
Impiego smaltimento
scorte 2009
Impiego smaltimento
scorte 2009
Per i principi attivi che riportiamo nella tabella sottostante sarà possibile impiegare i formulati Xi senza
frase di rischio.
PRINCIPIO ATTIVO
CIPROCONAZOLO
MICLOBUTANIL
TEBUCONAZOLO
TETRACONAZOLO
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
Palio,
Dipylon Combi, Duokar 4,5 Ew Pro,
Systhane, Thiocur forte, Tasis ecc..
Dedalus, Fantastic, Folicur, Gunner,
Sparta, Viver
Concorde, Defender, Domark, Emerald.
Si ribadisce che dal 2009 non è più possibile utilizzare Pyrimethanil (Scala) essendo concluso l’anno consentito per smaltire le scorte.
Per quanto riguarda le novità sono state inserite
quattro nuove molecole, due ad attività antiperonosporica, una ad attività antioidica e una ad attività
antibotritica.
La prima molecola inserita è la Fluopicolide, nuovo antiperonosporico appartenente ad una nuova
famiglia quella degli Acilpicolidi. La Fluopicolide è
miscelata con Fosetil di Alluminio e l’unico prodotto
attualmente registrato su vite è R6 Albis che da etichetta riporta un numero massimo di tre interventi,
un tempo di carenza di 28 giorni e una dose di impiego di 2,25-3 kg/ha.
La seconda molecola inserita in protocollo è un altro
antiperonosporico la Mandipropamid, appartenente
alla famiglia delle Mandelamidi. La Mandipropamid
viene inserita dal Frac, nel gruppo dei CAA a cui appartengono anche Dimetomorf e Iprovalicarb.
Viene proposta in commercio formulata con Mancozeb (Pergado Mz ), con Folpet (Pergado F non utilizzabile in Trentino per la presenza di Folpet), e con
Rame (Pergado R Combi pack).
Il Pergado Mz prevede una dose di impiego di 2-2,5
ATTIVITÀ
NOTE
Antioidico
Solo prodotti Xi
antioidico
Solo prodotti Xi
antioidico
Solo prodotti Xi
antioidico
Solo prodotti Xi
kg/ha, un tempo di carenza di 28 giorni;
Pergado R in formulazione combi pack assieme a
Coprantol Wg ha un tempo di carenza di 21 giorni e
una dose di impiego di 05-0,6 l/ha per Pergado Sc e
2,5-3,5 kg/ha per Coprantol Wg.
Il numero di trattamenti massimo riportato in etichetta è di 4 come somma di tutti i principi attivi appartenenti al gruppo dei CAA.
L’altra novità riguarda un antioidico già ampiamente
conosciuto in frutticoltura e registrato alcuni anni fa
anche su vite, il Bupirimate (Nimrod) che si applica
ad una dose di 1-1,5 l/ha e un tempo di carenza di
14 giorni.
L’ultima novità del 2009 è l’inserimento di Boscalid,
antibotritico già da due anni presente sul mercato,
il cui nome commerciale è Cantus. Questo prodotto
potrà essere utilizzato solo una volta per stagione ed
esclusivamente in pre-chiusura grappolo per poter
sfruttare la sua attività antioidica, oltre che quella
principale antibotritica. Ha un tempo di carenza di
28 giorni e una dose di impiego di 1,2 l/ha.
La stagione 2008 ha confermato la scarsa efficacia
antiperonosporica dei fungicidi appartenenti alla famiglia dei QoI, che quindi non verranno consigliati. Al
contrario è confermata la loro efficacia contro l’oidio.
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Nel corso della stagione, saranno comunicate le indicazioni per il corretto impiego di tutti i prodotti indicati nel Protocollo di autodisciplina con particolare
riguardo per quelli di più recente introduzione.
Nelle tabelle seguenti i prodotti utilizzabili in
agricoltura biologica sono evidenziati in grigio.
FUNGICIDI - Antiperonosporici
INDICAZIONE
DI PERICOLO (*)
GIORNI DI
CARENZA
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
MANCOZEB
Xi,
28
Aspor, Crittox, Dithane, Manfil,
Mantir, Micene, M 70, Nospor,
R6M50, Penncozeb, ecc..
METIRAM
BENALAXIL-M
Xi,
Xi
28
20
CIMOXANIL*
Xn, Xi
10
CYAZOFAMIDE
DIMETOMORF
FAMOXATE°°
Xi
Xi
21
10
28
FENAMIDONE°°
Xi
21
FLUOPICOLIDE
Xi
28
FOSETIL ALLUMINIO
Xi
40
IPROVALICARB
Xi
28-20
MANDIPROPAMID
METALAXIL-M
PYRACLOSTROBIN°°
ZOXAMIDE
Xi
Xn, Xi, n.c.
Xn
Xi
21
28
35
28
RAME
Xn, Xi, n.c.
20
PRINCIPIO ATTIVO
NOTE
Impiego limitato
dalla ripresa vegetativa
fino a fine fioritura
Polyram
Fantic M, Stadio M, Sidecar M
Cimoran, Cimoter, Cimoxan,
Curzate, Moxyl, Oxford, Sarmox, ecc..
Mildicut
L’impiego
di
questi
prodotti
Feudo, Forum, Quantum
è
possibile
durante
Solution Disperss
tutta la stagione
Curit linea Electis, Elicio,
nel rispetto dei tempi
R6 Veritas, Swoon Duo
di carenza e delle
R6 Albis
caratteristiche di azione.
Aliette, Arpel, Elios, Jupiter,
Dopo la fine fioritura
Kelly, Optix, Prodeo, ecc..
non è consentito l’uso
Melody Med, Melody Trio,
di questi principi attivi
Melody Compact, Positron
in miscela con Folpet
o Ditiocarbammati
Pergado Mz, Pergado R
Ridomil Gold, Mexil, Midauril
Cabrio Top
Agron, Electis M, Electis R, Zemix R
Impiegabile in
Prodotti diversi
agricoltura biologica
* L’efficacia di Cimoxanil si è notevolmente ridotta negli ultimi anni. Le possibilità d’utilizzo sono quindi limitate all’uso di formulati che contengono
tale p.a. in combinazione con altri.
°° QoI
FUNGICIDI - Antioidici
INDICAZIONE
DI PERICOLO (*)
GIORNI DI
CARENZA
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
NOTE
n.c.
0
AQ 10
Impiegabile in
agricoltura biologica
n.c.
21
Quadris
BUPIRIMATE
Xi
14
Nimrod
CIPROCONAZOLO
Xi
14
Palio
28
Vivando
Dipylon Combi, Duokar 4,5 Ew Pro,
Systhane, Thiocur forte, Tasis, ecc..
Nexol, Pykos, Scudex, Topas,
Wind, ecc.
Protil
Arius, Arius System
Batam, Prosper.
PRINCIPIO ATTIVO
AMPELOMICES
QUISQUALIS
AZOXYSTROBIN
METRAFENONE
MICLOBUTANIL
Xi
15
PENCONAZOLO
Xi, n.c.
14
PROPICONAZOLO
QUINOXIFEN
SPIROXAMINA
n.c.
Xi
Xn, n.c.
14
28
35
Solo prodotti Xi
Solo prodotti Xi
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7
TEBUCONAZOLO
Xi
14
TETRACONAZOLO
Xi
14
TRIADIMENOL
Xi
14
TRIFLOXYSTROBIN
Xi
35
Dedalus, Fantastic, Folicur, Gunner,
Sparta, Viver
Concorde, Defender, Domark,
Emerald.
Back, Bayfidan, Oidimenol
Terminus,Trilogy, ecc..
Flint
ZOLFO
n.c.
5
Prodotti diversi
Impiegabile in
agricoltura biologica
INDICAZIONE
DI PERICOLO (*)
GIORNI DI
CARENZA
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
NOTE
BOSCALID
n.c
28
Cantus
CYPRODINIL
FLUDIOXONIL
n.c.
21
Switch
FENEXAMIDE
n.c.
21
Teldor
MEPANIPYRIM
n.c.
21
Frupica
INDICAZIONE
DI PERICOLO (*)
GIORNI DI
CARENZA
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
BACILLUS
THURINGENSIS
n.c.
3
BUPROFEZIN
Xi
15
Xn, Xi,
30
CLORPIRIFOS METIL
Xi
15
FLUFENOXURON
Xi
30
INDOXACARB
LUFENURON
METOSSIFENOZIDE
SPINOSAD
TEBUFENOZIDE
THIAMETOXAN
Xn
Xi
n.c.
n.c.
n.c.
n.c.
10
28
14
15
30
21
INDICAZIONE
DI PERICOLO (*)
GIORNI DI
CARENZA
n.c.
20
Solo prodotti Xi
Solo prodotti Xi
FUNGICIDI - Antibotritici
PRINCIPIO ATTIVO
Un trattamento per
stagione esclusivamente
in prechiusura grappolo
Un trattamento
per stagione
Un trattamento
per stagione
Un trattamento
per stagione
INSETTICIDI
PRINCIPIO ATTIVO
CLORPIRIFOS ETIL
Able, Biobit, BTK 32 Green, Costar,
Delfin, Dipel, Lepinox Plus Bt,
Rapax, ecc..
Applaud, Blekaut, Boing, Mascot,
Predator, Rascal, ecc..
Alisè, Dursban, Ethylfast, Lorsban,
Pyrinex, Pennphos, Rifos, Zelig, ecc..
Clormetil, Devox, Etifos, Metidane,
Reldan, Runner, ecc..
Cascade, Colosseo, Cripton, Flufen,
Freek, Macete, Template, ecc..
Steward
Match Top
Prodigy
Conserve, Laser, Success.
Mimic
Actara
NOTE
Impiegabile in
agricoltura biologica
Utilizzo solo
su consiglio tecnico
Utilizzo solo
su consiglio tecnico
ACARICIDI
PRINCIPIO ATTIVO
OLIO BIANCO
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
Eko oil Spray, Newoil, Oliocin,
Polithiol, Presidium,
Primoil Sipcamol, Vernoil, ecc..
NOTE
8
IASMA Notizie
24 marzo 2009
CLOFENTEZINE
Xi, n.c.
30
EXITIAZOX
n.c.
14
FENAQUAZIN
FENPIROXYMATE
TEBUFENPIRAD
Xn
Xn
Xn
28
28
28
Apollo SC, Agristop, Apor, Diamond, Gli acaricidi sono impiegabili
Niagara, Preneste, Virens ecc…
solo al superamento
della
soglia di tolleranza.
Exit, Kidò, Giuturna, Matacar, Perfil,
Il
loro
uso è quindi
Spider kill ecc..
obbligatoriamente
Fenergy, Magister, Pride
subordinato ad
Eko, Miro, Pantheon
un preventivo controllo
in campagna
Oscar
ERBICIDI
PRINCIPIO ATTIVO
INDICAZIONE GIORNI DI
DI PERICOLO (*) CARENZA
FLAZASULFURON
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
60
Chikara 25 WG
ISOXABEN
n.c.
Gallery
GLIFOSATE
Xi, n.c.
Buggy, Glifosar, Hopper, Myrtos,
Neghev, Risolutiv, Roundop,
Touchdown, ecc..
GLUFOSINATE
AMMONIO
n.c.
Basta
OXIFLUORFEN
Xn, n.c.
Condor, Galigan, Global,
Goal 480Sc, Grizzly, Mannix,
Terminal, Zoomer, ecc..
NOTE
Intervento autunnale
bonificante ogni 3 anni in
presenza di flora di sostituzione
in miscela con glifosate
Utilizzabile solo
all’anno d’impianto
Impiego solo in miscela
con glifosate
con azione sinergizzante
FITOREGOLATORI E FEROMONI
PRINCIPIO ATTIVO
ACIDO GIBERELLICO
INDICAZIONE GIORNI DI
DI PERICOLO (*) CARENZA
n.c.
(E,Z)-7,9-DODECADIENYLACETA TE
(E,Z)-7,9-DODECADIENYLACETA
TE +(Z)-9-DODECENYLACETATO
(*) =
T + =
T =
Xn =
Xi =
n.c. =
20
PRODOTTI COMMERCIALI
PIÙ DIFFUSI
Accel, Agibellin, Berelex, Giberal,
Giberlan, Gibrelin, Sprinter ecc..
ISONET L (Diffusore tignoletta)
ISONEL LE, RAK 1-2
(Diffusore tignola e tignoletta)
NOTE
molto tossico
tossico
nocivo
irritante
non classificato
Le indicazioni di pericolo riportate si riferiscono ai
formulati commerciali e non ai principi attivi.
Tutti i principi attivi che non compaiono in
questo elenco non saranno consigliati dal
Centro Trasferimento Tecnologico Area Consulenza e Servizi alle Imprese della Fondazione
Edmund Mach-Istituto Agrario di San Michele
all’Adige nel corso della stagione 2009.
Gli elenchi dei prodotti commerciali riportati hanno
valore puramente indicativo e non comprendono
pertanto tutti i formulati disponibili.
Non sono inoltre indicate sigle o estensioni che nei
formulati in commercio integrano il nome del prodotto. All’interno dello stesso tipo di principio attivo, i prodotti commerciali sono elencati in ordine
alfabetico. Tranne che per alcuni antiperonosporici
ed erbicidi, non sono inoltre riportati formulati in
miscela.
Si ricorda che l’elenco dei principali principi attivi e
formulati sono riportati sul quaderno di campagna,
la cui compilazione è obbligatoria per legge.
Indicazioni più dettagliate sui diversi prodotti commerciali saranno riportate in successive circolari
dedicate a patologie specifiche.