PROBABILMENTE IMPROBABILE FORTUNA
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PROBABILMENTE IMPROBABILE FORTUNA
PROBABILMENTE IMPROBABILE FORTUNA Caro Professor Peruso, mi pare di avere capito che la scienza la sa lunga su un sacco di argomenti. Bene, mi potrebbe aiutare a vincere al Lotto usando un metodo scientifico? Dunque, è meglio iniziare chiarendo che la scienza si impegna su un sacco di argomenti: la scienza è curiosa per definizione. Che poi la sappia lunga, beh, non è sempre così. Più che altro gli scienziati degni di questo nome non si fidano mai di niente, almeno fintantoché non ci siano prove sufficienti a confermare con dati ragionevolmente certi ciò che si dice su qualche fenomeno. Preferisco dire che la scienza, più che saccente, è testardamente (ed umilmente) sospettosa e cauta. Per quanto riguarda la faccenda del metodo scientifico da applicare ai giochi, non c’è alcun dubbio che vi sia un proliferare di idee ed attività attorno a questa storia. Chi non ha sentito parlare di sistemi vincenti per il totocalcio? E che dire dell’ostinazione con la quale speranzosi ed incalliti giocatori al lotto puntano cifre (anche smisurate) sui famigerati numeri ritardatari? Questi maledetti dovranno pur uscire, ed allora sì che pioveranno euro a palate … o no? Cosa può dire la scienza su questo argomento? Poco, o nulla, se speriamo di usare il metodo scientifico per assicurarci una buona giocata e la conseguente vincita. Molto, se vogliamo premunirci da solenni fregature (che, a dire la verità, sono sempre tali solo per i giocatori e mai per il banco, cioè per chi organizza il gioco, Stato incluso). Le conoscenze che possono essere utilizzate in questo settore delle attività umane si rifanno alla branca della matematica nota con il nome di statistica e calcolo delle probabilità. Si chiacchiera molto su questa parte della matematica, con linguaggio che viene dalla esperienza quotidiana e che, in quanto tale, non è sempre il più adatto a sostenere il rigore logico necessario. Ne possono scaturire degli errori anche seri: ne elenco qualcuno fra i più consueti. Il primo strafalcione è quello di affidarsi ai “sistemi” di gioco per migliorare le possibilità di vincita in varie situazioni. Ad esempio, si comperano schedine precompilate che tengono conto di molti parametri complicati e che producono, diciamo, 100 terne da puntare al lotto. Ripeto: si comperano 100 terne di numeri. Cos’hanno questi 300 numeri di differente da 100 terne inventate completamente a caso? Assolutamente niente! O, meglio, sono state acquistate ad un costo non nullo, mentre i numeri casuali sono, guarda un po’, gratuiti. Partendo dall’assunto fondamentale che non vi siano trucchi nelle estrazioni, non può esistere sistema che conduca a terne “più probabili” di altre. Tutti i numeri sono completamente egualmente probabili, per cui spendere soldi per farsi consegnare numeri a caso è una procedura un po’ bizzarra (ma molto di moda). Il secondo, clamoroso errore, collegato al primo, si compie quando ci si “invaghisce” (anche pazzamente) di numeri “ostinati”, ossia che non escono da lungo tempo (i cosiddetti “ritardatari”) o, al contrario, quelli che escono con particolare insistenza. E’ recentissimo il caso del “mitico” 53 sul quale molte persone si sono fatte spennare. Credo che la legge dovrebbe impedire questo genere di giocate (e questo non avviene perché il nostro Stato non si arricchirebbe così facilmente) perché fanno riferimento ad una credenza popolare che non ha nessun riferimento logico e consistente nella scienza dei numeri. Se si lancia molte volte una moneta non truccata ci si aspetta di ottenere testa e croce in quantità molto simili. Ottenere dopo 100 lanci 90 volte testa e 10 volte croce ci farebbe sospettare qualcosa. Dunque cosa c’è di male nel puntare su un numero “ritardatario”? Se tutti i numeri sono egualmente probabili, dovrà uscire molto presto, giusto? No. Non è questo il modo di interpretare la legge dei grandi numeri. Questa legge dice qualcosa su ciò che non è ancora accaduto, non su ciò che è già accaduto. Per essere più precisi, consideriamo il lancio di una moneta. Otterremo, ad esempio, testa. Vi stupisce questo risultato? No, la testa ottenuta è normalissima. Infatti deve venire o testa o croce. Ora però vi svelo un segreto: la moneta era già stata lanciata, a vostra insaputa, 1000 volte e 1000 volte era uscita testa. Continuate a considerare “normale” la testa da voi ottenuta? Qualcuno potrebbe dire: beh, dopo 1000 teste di seguito è chiaro che debba venire ancora testa, perché la moneta è truccata! Oppure: dopo 1000 teste di seguito doveva venire croce, se la moneta non è truccata, perché è estremamente poco probabile che non venga mai croce! Quale di questi ragionamenti è giusto? Nessuno dei due: non è possibile in nessun modo sensato riuscire a stabilire che la moneta sia stata lanciata prima del vostro lancio (a meno che voi stessi non l’abbiate fatto ed abbiate tenuto conto dei risultati). Ma nemmeno serve farlo. Non ha senso cercare di parlare di probabilità degli eventi futuri basandosi su ciò che è passato e presente. Ciò che è avvenuto non ha più nulla di “statistico”, è storia, è stabile. La moneta lanciata ogni volta “riparte da zero”, non è per nulla interessata alla sua vita passata. E come potrebbe esserlo? La medesima storia si ripete per l’estrazione del numero ritardatario (oppure ostinato). Potrà essere poco probabile osservare una sequenza nella quale il numero 53 non esce per mesi interi, ma ciò non permette certo di dire che alla prossima giocata il numero 53 si “accorga” di essere stato assente per tanto tempo e, per una sorta di pentimento, decida di ristabilire le sorti facendosi estrarre! Un altro errore nei giochi di fortuna è quello di pensare che esistano combinazioni di numeri di per sé più o meno favorevoli di altre, come ad esempio una sequenza di numeri estratti solo pari, oppure in ordine crescente e così via. La terna 1,2,3 ha la stessa probabilità della terna 12,32,8, in quanto composte entrambe da numeri che presentano la stessa probabilità di essere estratti. I giochi dei quali si sta parlando (enalotto, lotto, superenalotto) non sono basati su combinazioni particolari di numeri, ma sui numeri singolarmente estratti. Infine si sbaglia anche (ma questo è un errore meno pericoloso) quando si dice che la terna 12,43,22 è diversa dalla terna 12,43,21 “di pochissimo”, e ci si lamenta dunque di tanta sfortuna. In realtà anche la terna 12,43,57 è sbagliata “solo per un numero”: che sia uscito 21 o 57 al posto di 22 non fa nessuna differenza. Il numero era sbagliato, e basta! A questo punto un consiglio lasciate che ve lo dia: se volete giocare fate pure ma, una volta capite queste semplici idee che la matematica ci aiuta ad organizzare, lasciate che sia la fortuna a guidarvi. I maghi televisivi che vi aiutano ad indovinare i numeri da giocare si basano su una serie incredibile di stupidaggini – a partire dalla loro preveggenza - che permetterebbe di associare l’estrazione del numero 12 sulla ruota di Napoli al fatto che chi telefona abbia o meno mal di pancia o la suocera nel segno dello scorpione. Di fatto, e piuttosto paradossalmente, ci possono azzeccare più loro di quelli che si fidano di una “scienza” sbagliata. Infatti i maghi e gli indovini rifilano agli incauti numeri a caso. Esattamente come si dovrebbe fare per giocare! Peccato che le telefonate per ottenere i consigli magici non siano esattamente gratuite. [a cura di Stefano Oss]