la posa delle boe - GEAS NBC Vela Colico

IASE 2016
la posa delle boe
GEAS NBC Vela Colico
Programma IASE 2016
ASSISTENZA: non solo “posa-boe”
•Posa/riposiziona il campo
•Assiste/informa il comitato e ne esegue le
richieste
•Può diventare parte fondamentale della gestione
della regata (es. riduzione del percorso)
•Assiste i regatanti in caso di eventi straordinari
•Ritira le boe e “scopa” il campo
•E’ il biglietto da visita del circolo!!!
(vedi modulo FIV “Relazione del Presidente CdR”)
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Programma IASE 2016
Requisiti dell’assistenza gommoni
•Nominare un referente responsabile cui il CdR si riferisce
•Identificarsi col numero gommone (e non con il nome)
possibilmente abbinato al numero boa
•Formare equipaggi di 2 persone: di meno è pericoloso, di
più appesantisce inutilmente il mezzo riducendone la
manovrabilità e la velocità
•Rendersi responsabili dell’affidabilità del mezzo e delle
dotazioni
•Avere minima conoscenza delle regole RRS fondamentali
•Avere ottima conoscenza delle bandiere del CIS utilizzate
in regata
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Programma IASE 2016
Prima di cominciare
•Molte delle note che seguono si basano sul fatto che la posa dei nostri
campi di regata sul Lario avviene in acque profonde o profondissime
(150m di fronte a Colico e nel ramo lecchese, 300m a Bellano, fino a
400m nel ramo comasco). Si veda la carta nautica edita dall’Autorità di
Bacino http://www.autoritabacinolario.it
•E’ importante conoscere e studiare PRIMA la disposizione del campo e
la propria posizione
•Obbligatorio studiare le IdR ed eventuali comunicati
•Il responsabile dell’assistenza prepara e consegna al Presidente del
CdR uno schema del campo con il posizionamento dei gommoni, i nomi,
i cellulari e elenco delle dotazioni a bordo (modulo FIV + modulo
GEASNBC)
•Fondamentale infine un briefing dell’assistenza con il CdR (che
comunica le sue richieste: a.e. se vuole i passaggi dei primi, il conteggio
in boa, ecc.) prima dell’inizio della manifestazione
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Lo schema può essere complesso…
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Dotazioni personali
•Capita che la giornata di luglio, sole e calma
piatta, si trasformi in un incubo da 40 nodi e
grandine, quindi è FONDAMENTALE portarsi a
bordo maglione/cerata/stivali e quanto altro per
ripararsi dal freddo e dalla pioggia: l’assistenza
NON PUO’ rientrare per coprirsi ma DEVE rimanere
sul campo ad assistere i regatanti e il CdR!!!
•Al contrario, per il caldo: non dimenticare l’acqua!
•OBBLIGATORIO indossare i salvagente
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Dotazioni del gommone
•Riferirsi a “corso gommone”
•Aggiungere cime di traino (galleggianti)
•Schema campo
•Copia IdR
•Bandiere CIS NECESSARIE!!!
•GPS
•Anemometro
•Bussola da rilevamento + filo lana
•Fischietto
•Lavagnetta/fogli + matita (registratore?)
•Boe + cavetto + corpi morti + cavetto scorta + corpi morti scorta
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Gli attori in campo
•CO è il Comitato Organizzatore, ovvero il circolo che organizza la regata che
fornisce almeno il numero minimo di gommoni necessari per l’assistenza, come
previsto dalla NORMATIVA specifica
•Gli Udr sul battello con le bandiere costituiscono il CdR, ovvero il COMITATO di
REGATA, con un PRESIDENTE del COMITATO coadiuvato dal 1° COMPONENTE,
2° COMPONENTE ecc.: emanano/modificano le IdR, danno partenze, rilevano
arrivi e stilano classifiche
•Altri UdR possono formare il CpP, ovvero il COMITATO per le PROTESTE e
solitamente svolgono anche compiti di GIURIA in acqua seguendo i concorrenti
con gommoni (lettera “J” per “Jury”) e comminando sanzioni per infrazioni alla
regola 42. Anche per il CpP c’è un presidente e vari componenti
•Nelle grandi manifestazioni, in acqua può esserci anche un gommone con a
bordo uno STAZZATORE (lettera “M” per “Measurer”)
•Nella maggioranza delle regate si parla di “COMITATO UNICO”, ovvero CdR e
CpP coincidono e non ci sono UdR in acqua a controllare la 42
•I gommoni degli allenatori possono “ACCREDITARSI” e fornire quindi assistenza
alla regata, ma devono tenersi fuori dal campo e intervenire solo se richiesti dal
CdR, dal CpP o dall’assistenza ufficiale
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Comunicazioni
•Si usa la radio (sempre portarsi ANCHE cellulare), che va tenuta SEMPRE
accesa e SEMPRE a portata di mano (ideale lo “spallaccio”)
•Avere SEMPRE accortezza di premere il tasto e attendere un secondo prima di
parlare per non tagliare la prima parte di comunicazione
•Una volta iniziata la manifestazione le comunicazioni devono essere solo ufficiali
(non chiamare la base per farsi portare il caffè dal gommone libero!!!). Eventuali
“magagne” INTRA-ASSISTENZA si risolvono AL TELEFONO!
•La chiamata deve rispettare questo schema “chiamato chiamato da chiamante”
(es. “gommone 1 gommone 1 da comitato”)
•Si risponde “avanti chiamante da chiamato” (es. “avanti comitato da gommone
1”)
•Terminare ogni comunicazione con “…cambio”, con “…interrogativo” se si tratta
di una domanda o con “chiudo” se non sono necessarie altre comunicazioni (“la
boa 1 è a fondo interrogativo?” – “positivo boa 1 a fondo cambio” – “ricevuto
grazie chiudo”)
•Utilizzare “affermativo” al posto di “sì” e “negativo” al posto di “no”
•Preferibile non usare nomi propri nelle comunicazioni
•Prestabilire un canale riservato (segreto) per comunicazioni particolari con il
CdR che i concorrenti non devono sentire (vento che salta, boa che ara, barca
che tocca boa, diamo buono in boa, ecc..)
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Posa campo: “mark” e “goto” GPS
7: procedi salendo e posizionando corpo morto
8: scendi e posa usando il goto Y come riferimento
9: il CdR aggiusta linea salendo o scendendo
3: allontanamento guidato
da CdR lungo linea di partenza
(“sali”, “scendi”)
comunicando lettura distanza
4: stop da CdR “sei in finale boa”
5: “mark” Y “sul finale boa”
6: “goto Y”
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C
d
R
0: il battello CdR è
in posizione definitiva
1: “mark” X “sul” CdR
2: “goto X”
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Trasporto della boa
1. Meglio a bordo del gommone
2. Se la traino in acqua LIMITARE velocità e
USARE la girella
1
2
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Preparazione corpo morto
1. Se usiamo bolognino preparare anello
TRASVERSALE con filo di ferro, NON con canapa!
Solitamente sufficiente 1 bolognino a boa
2. Se usiamo sacchi iuta a grande profondità meglio 2
per boa, legati distanziati di qualche metro
(eventualmente 2+1 se vento forte)
3. Legare canapa con abbondanza di mezzi colli a
corpo morto
4. Calare (e NON lanciare!) il corpo morto
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Posizionamento corpo morto
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Raggiungere punto stabilito per posa boa e marcare il waypoint sul GPS +
impostare il GOTO a quel punto (oppure prendere allineamenti tramite
punti cospicui a terra)
Salire 50-100m sopravento per compensare lo scarroccio durante la calata
(+ vento e + fondo = + scarroccio, quindi aumentare la salita sopravento)
e iniziare a calare
Se si è certi di poter rimanere quasi esattamente sopravento al punto
GOTO (es controllando con GPS o allineamenti) si può rimanere fermi,
usando il motore, sul punto di calata e solo quando il corpo morto è a
fondo lasciarsi scadere. Altrimenti con motore in folle, sterzo al centro e
prua al vento cominciare a calare lasciandosi scarrocciare. ATTENZIONE
COMUNQUE CHE IL CAVETTO NON FINISCA NELL’ELICA
Calare da zona prua, trattenendo il cavetto con minima tensione (usare i
guanti!) ed EVITANDO che il cavetto scorra sui tubolari del gommone
Quando il peso è a fondo, dare ancora qualche bracciata di cavetto e
verificare posizione GPS o alineamento: se serve recuperare (non troppo)
oppure lascare ancora
Meglio posare sopravento che sottovento alla posizione finale: è
ovviamente più semplice lascare del cavetto che recuperarlo
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Grafico posizionamento
corpo morto
vento
2 – salgo sopravento
3 – ok calare!
4 - sono a fondo…
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1 - mark waypoint GPS
5 - in tensione: boa!
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Effetto del secondo corpo morto
a distanza (appennellamento)
vento
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Posizionare la boa
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Quando il corpo morto è in posizione dare volta al cavetto sul
gommone o farlo trattenere a equipaggio (se il vento è forte
mantenere posizione con motore per non trascinare sottovento il
corpo morto a causa dello scarroccio del gommone)
Eseguire nodo ad anello (A) su cavetto
Montare moschettone (1) su anello (A)
Collegare peso a boa con moschettone (2)
Collegare moschettone (1) a apposito anello (B) su cima peso
Tagliare cavetto (OKKIO a DOVE tagliate)
Calare (NON lanciare!!!) peso boa in acqua
Assicurarsi che boa assuma posizione verticale
Per recuperare la boa utilizzare l’apposita cima galleggiante
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Posizionare la boa - schema
tagliare qui
dopo aver
collegato
tutto!!!
2
1
B
A
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“Allungare” una boa
1.
2.
3.
4.
5.
Mettere a bordo peso lasciandolo attaccato a boa e
risalire il vento di qualche decina di metri per scaricare
la tensione del cavetto
Nel frattempo annodare (sempre con mezzi colli) il
nuovo cavetto di prolunga all’anello A
Sganciare anello A (ora collegato a nuovo cavetto) da
moschettone 1
Scarrocciando lascare il nuovo cavetto fino alla
posizione voluta (mantenere contatto con CdR che
dirige le operazioni)
Giunti alla lunghezza voluta posizionare la boa secondo
la sequenza già vista
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Linea di partenza e rotazioni
•
•
•
Se un boa “chiude” per una rotazione a destra del
vento e a causa delle diverse lunghezze degli ormeggi
(o per un posizionamento iniziale non corretto) invece
che rifare l’ormeggio può essere utile posizionare un
corpo morto a sinistra e molto sopravento per poi
“tonneggiare” la boa o il controstarter, per ripristinare
larghezza linea e sua perpendicolarità al vento
L’operazione consente anche di aumentare la stabilità
dell’ormeggio grazie all’aggiunta di una seconda serie di
corpi morti
Per una rotazione a sinistra invece la boa “apre” ed è
sufficiente allungare il suo ormeggio (oppure
posizionarne un secondo e “salvare” il primo
attaccandoci un gavitello, per poi semmai riutilizzarlo)
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Schema rotazione a destra e
afforcamento
1
3
2
2/3
2
1
1
3
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Schema rotazione sinistra e
allungamento
1
2/3
1
2
2
1
3
3
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Dettagli importanti
•Chiudere sacchi iuta con nodo parlato e lasciare un
occhiello di almeno 50 cm
•Con la canapa NON usare gassa ma mezzi colli: la gassa
può oscillare e deteriorare la canapa fino a rompersi
•Attenzione: chiudere/rinfoderare sempre il coltello subito
dopo l’uso!!!
•Verificare quantità cavetto disponibile e semmai giuntare
coda con testa di quello nuovo (che spunta dal centro della
bobina!)
•Evitare che le bobine si bagnino (sacchetto o secchiello
con coperchio)
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BUONANOTTE!
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