Ottobre - Istituto Comprensivo Adelaide Ristori Napoli
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I.C. Ristori Napoli 34 Ristori...amoci Volume IV Numero I Ottobre 2010 chezza. Loro non famiglia e nei clan e senza hanno studiato la degli studi finiti non potranno avere un lavoro da grandi e allora spesso entrano nella malavita. Noi ne abbiamo paura e non li ospitiamo come si dovrebbe fare e allora loro rubano o chiedono l’elemosina. Sarkozy ha deciso di cacciare tutti i Rom dalla Francia, ma gli altri paesi europei lo hanno fermato perché non è questa la musica, ma la suonano. soluzione. Nelle nostre Nascono come bravi arti- classi ci sono bambini Rom giani e credono molto nella che frequentano la scuola famiglia, dove la donna e hanno molta voglia di anche se sottomessa all’uo- imparare e in breve tempo mo, è lei a procurarsi i soldi imparano la nostra lingua e la nostra con l’elecultura. Dobmosina. I biamo essere Rom non più tolleranti, mandano conoscerli i figli a meglio senza scuola pregiudizi. pensano Chi Rom… chi no! Notizie di rilievo Anche quest’anno nonostante i tagli la redazione di Risori...amoci riapre! Sommario Conosciamo il nostro 2 territorio Il miracolo della monnez- 2 za o la monnezza di miracolo? Benvenuti al Sud 3 La mensa scolastica 3 Le droghe e i giovani 3 Il ritorno dei Pirati 4 I Simpson e Flor, i nostri miti! 4 La gente ha paura degli zingari perché li vede diversi e non li conosce. Sin da piccoli ci viene detto che lo zingaro è ‘l’uomo nero’, il cattivo, il rapitore di bambini, il ladro. In realtà i Rom sono un popolo nomade perché non hanno una nazione propria. In questi anni molti si sono stabiliti in Europa. La parola ‘Rom’ sta per ‘uomo’, maschio; i Rom sono di origine indiana, la loro lingua ormai non è più una per i differenti influssi delle altre lingue. Loro amano sedersi attorno al fuoco immobili ad ascoltare la musica dei violini, è questa la loro ric- che imparano nella Raffaele, Savino E se fossi anch’io musulmana? Vi vogliamo parlare di una ragazza musulmana Nosheen che voleva sposare chi amava, ma il padre non era d’accordo con la sua scelta e insieme al figlio, ha tentato di ucciderla; la mamma mettendosi in mezzo per proteggerla ha perso la vita. Le donne dell’Islam indossano un velo: il Burqa, per distinguersi: le donne sposate hanno un abito blu che ricopre anche il viso e le non sposate possono far vedere solo il viso. Coloro che portano il velo integrale non lo fanno per tradizione, né è scritto nel Corano o nel Sunna. Le donne appartengono prima al padre e poi al futuro marito. Le musulmane non possono esprimere giudizi, una loro opinione. Le donne del burqa dovrebbero essere libere! Ne- gli ultimi anni diversi paesi che accolgono le donne islamiche stanno pensando di fare una legge che vieti l’uso del burqa, ma la scelta dovrebbe partire proprio dalle donne, ma ci sono alcune che credono sia giusto indossare il burqa e pensano che noi, al contrario, siamo spesso troppo svestite. Questo in parte è vero, ma in tutti e due i casi l’importante e non appartenere all’uomo ed essere se stesse. Chiara, Jennifer, Caterina R I S T O R I . . . AMO C I PAGINA 2 V OLU ME I V NUME RO I Conosciamo il nostro territorio L’8 ottobre alle 9,30 noi bambini della VC/D abbiamo ancora una volta fatto un’uscita didattica nei vicoli del nostro magnifico quartiere per scoprire angoli e ricchezze che se pure li vediamo tutti i giorni non ne conosciamo la bellezza storica e culturale. Questa volta abbiamo avuto la fortuna di avere un guida Mario Toto che ci ha accompagnato e spiegato tutte le cose che abbiamo visto. Aveva un microfono senza fili e ci ha incantato con i suoi racconti e si vedeva che come noi lui ama la nostra città. La prima cosa che Abbiamo visto è stata la chiesa di San Giorgio ai Mannesi. Costruita nel IV sec e voluta dal vescovo di San Severo di cui la Chiesa conserva il corpo. Molti di noi hanno fatto il catechismo in questa Chiesa ma non ne conoscevano la storia. La navata di destra non c’è più perché è stata sventrata per costruire via Duomo. Ci sono dipinti importanti, un crocifisso di legno del’200 e la cosa più affascinante un bellissimo affresco di Solimena che raffigura la lotta con un drago da parte di San Michele con il suo cavallo bianco. L’affresco non è subito visibile è nascosto da un grande e bellissimo quadro come si vede nelle foto scattate da Ovidio. Al Duomo poi ci siamo soffermati nella Cappella di San Gennaro ricchissima di opere di vario livello: argenti, sculture in bronzo, dipinti, marmi. Già il cancello in ferro è un’opera d’arte; è vero come disse uno scrittore inglese che lì ‘l’occhio non trova pace’. L’ultima tappa di questa visita è stata la fontana di Spina Corona che si trova proprio dietro la nostra scuola ed è bellissima. Raffigura la Sirena Partenope che con il latte che esce dal suo seno spegne le fiamme del Vesuvio che sta sotto di lei. Chiaramente invece del latte esce l’acqua e la cosa che ci ha divertito che in realtà dai napoletani questa fontana è chiamata ‘ a’ fontan’ re zizz’’! D a l l e Relazioni dei cronisti Il miracolo della monnezza o una monnezza di miracolo? L’anno scorso avevamo il problelma dell’immondizia ‘lo stesso di adesso’; le discariche erano troppo piene e la spazzatura non c’entrava più. Poi hanno risolto il problema aprendo una nuova discarica e avevano promesso di organizzare il ciclo dei rifiuti con la differenziata e ora rieccoci! Napoli è rovinata dai cumoli di immondizia, anche se è una bella città, perché la gente delle altre città considera solo le cose brutte di Napoli non sapendo che è invece stupenda. Poche settimane fa, noi giornalisti siamo andati a vedere alcune cose belle di Napoli: chiese, fontane importanti … ed è stato stupendo! Per molti queste cose non ci sono perché ricoperte dal problema della ‘munnezza’. Gli impianti promessi per il ciclo dei rifiuti non li abbiamo visti, la discarica è piena perché ci buttano di tutto e la differenziata non è ancora partita. I cittadini sono stufi, si dà la colpa a loro, te! È questa la domanda che ci stiamo ponendo in questi giorni. Per chi non lo sapesse, possiamo anche noi fare qualcosa per esempio buttare i sacchetti solo di sera e non in tutte le ore del giorno e se avete cose grosse da buttare invece di metterle sui marciapiedi chiamate il numero verde è GRATUITO! Noemi, Filippo ma la colpa è della politica che non organizza il ciclo dei rifiuti. Invece di organizzare il metodo porta a porta vogliono aprire un altro buco in un paese vicino al Vesuvio, ma così fra un anno siamo di nuovo con la munnezza per strada. Le persone per questo protestano, vogliono farla finita, la politica ha il dovere di trovare il modo giusto per ripulire la città una volta per tut- V OLU ME I V NUME RO I PAGINA 3 R I S T O R I . . . AMO C I Benvenuti al sud ‘ Salve poveri terroni! Cercherò di esprimermi in modo più comprensivo … così riuscirete a capirmi ( anche se ne dubito fortemente)… Io ci ho anche abitato al sud … gli anni più brutti della mia vita … lo so che non è colpa vostra, che siete fatti così … ma andiamo lo sapete anche voi cosa siete no???’ Questo è un commento trovato su facebook rilasciato da una donna del nord che come tanti pensa che i napoletani siano sporchi, ladri, nullafacenti, maleducati, incivili e camorristi. Noi sappiamo che non è così, abbiamo mille difetti, ma anche mille pregi proprio come ogni abitante del globo. La Lega del nord ci definisce la zavorra d’Italia e sono pieni di pregiudizi, persone che al Sud non ci sono mai venute e parlano per stereotipi e per sentito dire. Dicono che Napoli sia sporca, mai come in questi giorni è vero, ma la colpa non è dei cittadini ma di una cattiva organizzazione politica, però basta girare per il centro storico e scoprire l’arte e la cultura di questa città unica nel suo genere, è un museo a cielo aperto! Dicono che Napoli ab- bia un grave problema: la camorra, ma purtroppo la mafia è ormai un fenomeno globale, anzi sono più presenti al nord dove girano più soldi, e poi il camorrista non si interessa del turista, ma delle grandi imprese come la spazzatura. Ogni paese ha le sue tradizioni per esempio la pizza come si mangia qui non la troverete da nessun’altra parte. La mensa scolastica In quasi tutte le scuole si mangia il pasto della mensa comunale, ci sono dei cuochi che cucinano per tutte le scuole. Anche se il pasto segue una dieta bilanciata che prevede un po’ di tutto: verdura, carne, legumi, pesce e frutta, a noi bambini non piace molto il cibo della mensa e spesso molti pasti si sprecano. Sin dall’asilo si mangia a scuola il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Forse le mamme no hanno educato bene i loro figli a mangiare tutto ed alcuni si portano il panino rinunciando al pasto caldo. Il pasto lo portano la mattina in un camioncino blu e portano un primo, un secondo , un contorno il panino e la frutta e a volte un dolcetto. Spesso, quando l’ascensore non funziona, è un problema far arrivare il pranzo nelle nostre classi che sono al quarto piano. A volte per problemi di traffico il pasto arriva tardi ed è immangiabile perché è scot- La droga è molto diffusa tra i giovani e è un gioco, però è un gioco pericoloso molti già da che gioca con la salute dei giovani. In piccoli la usano realtà i giovanni si fanno del male solo e la spacciaper la no. Molti divi della televisione fanno voglia di uso di droghe e non sono un buon sb a ll ar si esempio per noi. Un’altra droga sta per non diventando l’alcol, anche i ragazzini pensare ai ormai bevono molta birra o bevande loro proalcoliche magari al sapore di frutta. blemi. Ma Nelle discoteche è ancora più diffusa per diverla droga e l’alcol e spesso per i ragazzi tirsi non Napoli è una città bellissima, piena di storia e cultura ad ogni angolo, ha il mare e un clima eccezionale, mettete da parte i pregiudizi e voi gente del nord ne rimarrete affascinati. Ci ritengono tutti uguali ma ci sono anche e per la maggior parte gente civile ed ospitale. Nel film ‘Benvenuti al Sud’ si parla proprio di questo: un milanese di provincia e leghista, che non ha mai viaggiato, come direttore di un ufficio postale viene trasferito, suo malgrado, al Sud. All’inizio è il dramma e si scontra con una realtà per lui incomprensibile e piano piano liberandosi dei suoi pregiudizi scoppia un grande amore per questa straordinaria terra. ‘Quando qualcuno arriva al Sud piange due volte: quando arriva e quando se ne va’ La nostra conclusione è che non bisogna avere pregiudizi, ma allo stesso tempo, per non piangere anche durante, cerchiamo di migliorare i nostri difetti e non nasconderli dietro gli stereotipi del napoletano ‘simpatico’! Federica, Rosa perché ci basta pensare ai bambini che non mangiano mai. Noi però vorremmo mangiare non in classe, ma in una grande aula con i bambini del piano magari con la cucina a scuola in modo da sentire l’odore mentre si cucina. In realtà con noi napoletani abituati a mangiare bene e saporito la mensa casca male. Vorremmo mangiare in un piatto di ceramica e non nelle tristi vaschette e poi portare il cibo che rimane ai bambini poveri così che loro possano mangiare un piatto caldo! Emanuela e Genny basta ballare e parlare con gli amici? Questo è il vero divertimento e non mettere in pericolo la propria vita. Sicuramente la colpa è dei problemi che i giovani sentono ma non è attraverso le droghe che pensano di uscirne: i problemi non spariscono sballandosi, ma si risolvono con l’aiuto e con calma! Le droghe e i giovani Mariarca e Gaetano PAGINA 4 R I S T O R I . . . AMO C I Il ritorno dei pirati Prima noi pensavamo che i pirati fossero solo fantastici e che vivessero solo nel nostro mondo o nei libri o nei film come Jack Sparrow, invece si moltiplicano gli attacchi di pirateria soprattutto nell’area Somala nell’Africa orientale. I pirati di oggi non sono però come quelli di una volta come Barbanera, Bar- barossa pirati famosi del XVII e XVIII secolo. Gli Spagnoli sono un facile bersaglio per i pirati e bucanieri; l’età tra il 1500 e il 1600 è detta dai pirati ‘L’età dell’oro’ che è durata ben 100 anni in cui c’è stato il maggior numero di saccheggi. I pirati abbordavano e affondavano le navi, i corsari invece erano come un esercito irregolare che depredavano mercantili nemici e per ‘stipendio’ prendevano una parte del bottino. La vita di bordo era condizionata da leggi, poche ma molto dure tipo: i lumini delle candele devono essere spenti alle otto, tenere le armi pronte, e chi diserta è punito con la morte e ognuno aveva il diritto di voto alla razione di liquore. Simpson e Flor: i nostri miti Oggi i ragazzi della nostra età guardano sia i Simpson che Flor. I Simpson sono una famiglia composta da cinque componenti: Homer, il padre, Marge, la madre, Bart, il figlio, Lisa, la figlia e Maggy, la figlia più piccola. I cattivi sono due: il capo della fabbrica dove lavora Homer e un cattivo che vuole eliminare Bart. I loro amici sono: il figlio del poliziotto napoletano,il bullo e il fidanzato di Lisa. Gli amici di Homar sono il religioso,il padre del bullo,il barista e il poliziotto. È stato creato in America nel 1986 e ambientato a Springfield, ma il suo successo è mondiale. Racconta di una tipica famiglia americana in una piccola cittadina con tutti i problemi quotidiani e anche della moderna società come i politici sempre corrotti. Homar è un uomo di 38 anni, lavora come supervisore della sicurezza in una fabbrica nucleare del cattivissimo Sig. Bums. Dopo il lavoro Homar passa per la taverna di Boe, insieme agli amici beve una birra Duff, organizza partite di baseball e bowling. E’ molto goloso di ciambelle e tutto ciò che è fritto tanto da pesare 117 kg. È completamente ottuso, ma ogni sera cerca di parlare con il suo cervello. Marge è l’esatto opposto del marito, casalinga di 34 anni è lei che sistema le cose, ha alti e folti capelli blu, è un’artista e spesso vende le sue opere per far quadrare il bilancio familiare. A noi piace molto, è divertente. Le bambine però preferiscono Flor, una telenovela argentita vista in 70 paesi e anche in Italia. A noi piace molto perché c’è amore, passione, tradimento,inganno e poi la simpatia di Flor che combina disastri per salvare i suoi ragazzi dalla strega Delfina. Flor ha 20 anni, è povera, giovane, ma sognatrice a volte un po’ impicciona e combina guai. Noi ci rispecchiamo in lei proprio perché è molto ingenua e dolce e quindi rappresenta la maggior parte di noi ragazze. Dato che è molto ingenua, combina molti disastri. Delfina, sua sorella è malvagia e vuole soltanto i soldi. Le cattiverie di Delfina sono V OLUME 1 , NUME RO 1V Una regola razziale è che le donne e fanciulle non potevano salire a bordo. Molti sono i pirati passati alla storia e di fantasia come Capitan Uncino. Noi li immaginiamo con la gamba di legno, la benda agli occhi, l’uncino. Purtroppo però nelle città esistono altri tipi di pirati quelli della strada, che sono molto diversi dai pirati di una volta che avevano un certo fascino. I pirati di oggi sono persone che guidano sotto l’effetto delle droghe o dell’alcol causando la morte dei poveri malcapitati pedoni! Arturo Puoti, Antonio Biancardi immense contro Massimo anche lui ingenuo e quindi tra lui e Flor l’amore sembra impossibile. ma prima di Massimo c’era Federico, il capofamiglia, Flor si era innamorata di lui che per salvarla muore. Dio però, fa scendere l’anima di Federico nel corpo di Massimo e dal loro primo sguardo nasce il colpo di fulmine. Con l’aiuto delle fatine e la grande forza dell’amore, Flor vincerà sempre sulla cattiveria di Delfina. Ovidio,Antonio D, Maria Grazia, Angela CAPIREDATTORI LE DOCENTI: ANGELA RISTALDO, GABRIELLA TIROZZI REDATTORI: GLI ALUNNI DELLA VC E VD RESPONSABILI DELLA DISTRIBUZIONE : FEDERICA CARDAMONE OVIDIO BALISCIANO STAMPA: LA SIG.RA FORTUNA PRESIDE: PROF.SSA FERNANDA TUCCILLO