Mobilità italiana a Ilion (Atene)`Grecia`
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Mobilità italiana a Ilion (Atene)`Grecia`
Mobilità progetto Comenius- anno 2006/2007 Progetto Europeo1- Ti pol og i a :‘ Sc ol as t i c oMul t i l at e r al e ’- Composizione del Partenariato2 I.I.S. 'L. Sinisgalli' Senise (IT), III Liceum-Zory (PL); Escola secundaria Marques de CastilhoAgueda (PT);Coll. Sagrato Corazon-Valladolid (Es); Gymnasio Iliou-Ilion (Gr); Il progetto é gestito nella modalità organizzativa seguente: l'Ist.'L. Sinisgalli' è scuola coordinatrice; coord. e referente è il prof. Giuseppe La Sala; Soprintendente: il Sig.. V.zo CICALESE, Dirigente; Coordinatrice gen.le e referenziale è l'Ag. Naz.le Socrates Italia (Fi); Enti patrocinatori: la Commissione Europea di Bruxelles e la Direzione Ministeriale italiana. Mobilità italiana a Ilion ( At e ne )‘ Gr e c i a’ Par t e c i paz i o nede l l ’ i ns e gnant edi sostegno, prof.ssa Angela Spaltro alla Mobilità a Ilion (Atene) Atene 18-25 aprile 2007 Unico prog. di questa scuola immesso sul Sistema EST p e rd oc u me n t a r el adi da t t i c a ,l aqu a l i t àde l l ’ i n s e gn a me n t oel ame mor i as t or i c ade l cambiament o. Ob i e t t i v ode lSi s t e maèga r a n t i r ea l l aSc u ol al ’ u t i l i z z odic on os c e n z edae s s as t e s s ap r od ot t eer e n de r edi s p on i bi l eat u t t ii l c ompl e s s op a t r i moni ode i‘ s a p er i ’ 2 La composizione del Partenariato può variare di anno in anno. 1 I lpr og e t t oCome n i ushas e mpr ef a v or i t oes ol l e c i t a t ol ’ i ns e r i me nt od ia l un nidi v e r s a me nt ea bi l ine i gruppi di lavoro e, di un docente di sostegno, laddove, ne l l ’ ambito scolastico, tale figura professionale fosse presente. A tal fine, il gruppo di lavoro Comenius, su proposta del coordinatore pr of . Gi us e p peLaSa l a ,h ai ns e r i t ol ’ a l u nn oAl e s s a n d r oFe r r a r ac ons e nt e nd og l iu napr op i z i a partecipazione a tutte le attività previste. Pertanto, la figura del docente di sostegno è stata necessaria, pa r t i c ol a r me nt eque s t ’ a n no,in considerazione delle tipologia della scuola di Atene (affiancata a quella italiana: una Scuola speciale cioè frequentata solo da alunni diversamente abili, l ’ Eidiko Gymnasio Iliou di Ilion-Atene (Grecia). Il coordinatore, nel rispetto dei criteri relativi all’ approvazione del progetto da parte della Commissione Europea, ha ritenuto che la competenza, l apr o f e s s i on a l i t àel ’ e s pe r i e nz adiu ni ns e g na nt es pe c i a l i z z a t oi na t t i v i t àd is os t e g nodov e s s e r o essere messe in campo per questa contingenza affatto trascurabile. In virtù di tali considerazioni, dunque, il coordinatore ed il Dirigente Scolastico hanno richiesto alla prof.ssa Angela Spaltro, in qualità di insegnante specializzata, responsabile delle attività di s os t e g nopr e v i s t ep e rl ’ a r r i v ode l l aSc u ol ag r e c ai nI t a l i a , c hepa r t e c i pa s s ea l l amo bi l i t ài nGr e c i a . Dopou n ’ o t t i mas i s t e ma z i on e ,a v v e nut ai nu na l be r g oc e nt r a l e ,c o ns e n t e ndof a c i l ie da u t o no mi spostamenti nel centro della capitale, il programma delle attività previste per la visita del team i t a l i a noèi ni z i a t oc onu nac e nadib e nv e n ut oa ip i e dide l l ’ Ac r o po l ia t e n i e s e :e r a n opr e s e n t ii ragazzi, i genitori, i docenti, i fisioterapisti e gli accompagnatori che avevano partecipato alla mobilità nella cittadina italiana di Senise in Basilicata. Mol t imo me nt id e l l av i s i t ai nGr e c i aha nn oa v ut oat e mal os por tel ’ a t t i v i t àf i s i c ae di npa r t i c ol a r e unt or n e odib oc c eel av i s i t aa lf a mos o“ Ol i mp i cSt a d i u m”diAt e ne ,t e a t r od it ut t el epi ùf a mos e olimpiadi degli ultimi tempi ed è proprio qui che è avvenuto il primo contatto con la realtà della scuola ospite: allo stadio, infatti, ad attendere la delegazione italiana erano presenti in gran numero i r a g a z z i , t ut t id i s a b i l i , de l l ’ I s t i t ut o. L’ impressione emersa, osservando il susseguirsi delle esibizioni sportive, è stato il forte contrasto t r a ,daunl a t o,l ’ i mma g i nede g l i“ a t l e t io l i mpi c ig r e c i ” ,g l ia t l e t ic o nl a“A” ma i us c ol a , g l ia t l e t ipe r antonomasia, coloro che la classicità o i cliché del benessere sono soliti mostrare con corpi mus c ol os i ,s c u l t or e i ,a g i l i ,v i nc e nt i ,e ,da l l ’ a l t r ol as c e nad ique ic or p i c i nia t on i c i ,i ne r miomos s id a fremiti incontrollabili, spinti su ingombranti carrozzine, talora incapaci di reggere a sufficienza le loro membra cadenti ma che, con orgoglio e dignità, si sono proposti in esercizi semplici ma riusciti, come il salto in alto di un ragazzo amputato di gamba o il tiro a bocce di un ragazzo che poteva muovere solo la bocca. Conoscere, nella visita in Italia, solo alcuni di loro, Dimitrios, Panagiotis, Dimitrios, Ellis, peraltro, con handicap più lievi e comunque con un elevato grado di autonomia personale, è un conto ma incontrare tanti ragazzi, tutti insieme, con così diversi problemi è qualcosa di decisamente insolito e sconvolgente; ciò suscita, inevitabilmente e comunque, una reazione, positiva o negativa che sia, la quale porta ad avere una posizione ben precisa che può essere di pietismo o di accoglienza. Ad onor del vero, il team italiano ha superato egregiamente ed in senso positivo questa prova, specie in considerazione del fatto che qualcuno dei componenti non ha mai avuto a che fare con soggetti diversamente abili. Infatti fin dal primo momento, sia i docenti che gli alunni hanno immediatamente socializzato, sia attraverso le lingue di lavoro che attraverso gesti, sguardi, carezze rendendo quel momento di una tale intensità che ognuno ha potuto verificare come sia possibile assorbire tutta la ricchezza de l l ’ u ma n i t à che questi ragazzi riescono a trasmettere. St r a or di na r i aès t a t al ’ a c c og l i e nz ar i c e v ut a da t ut t i ,da ir a g a z z i ,da il or og e ni t or i ,da g l i accompagnatori, dai docenti, dai fisioterapisti, ognuno nel suo ambito ha fatto sentire la delegazione italiana a proprio agio rendendo possibile il superamento di ogni tipo di difficoltà, in particolare il coordinatore Tasos Merkur i s ,a n c h ’ e g l id i v e r s a me nt ea bi l e , ef or s ep e r c i òp i ùs e ns i b i l eu ma na me nt e ea t t e n t oa dog nipi ùp i c c ol opa r t i c ol a r e ,c on g r a ndeg e ne r os i t àd’ animo è riuscito a rendere attraverso, la sua straordinaria mente organizzativa, il soggiorno decisamente piacevole. Altri momenti di lavoro hanno previsto visite guidate come qu e l l oa l l ’ Ac r o pol ie da lPa r t e none, siti di inestimabile valore archeologico e c ul t ur a l e ,eiv i a g g id’ i s t r u z i o neaNa pul i os ,aMi c e n e ,a Epidauro dove è stato possibile visitare i luoghi che più significativamente hanno caratterizzato la storia greca e italiana, in particolare di Senise cittadina della Magna Grecia in Basilicata. Il momento più significativo di tutta la mobilità èr i s u l t a t oe s s e r es i c ur a me n t el av i s i t ane l l ’ I s t i t u t o di Ilion dove è stato possibile realizzare un preziosissimo confronto culturale, professionale e umano: dal punto di vista culturale attraverso lo scambio di oggetti della propria storia e tradizione, a t t r a v e r s ol ’ a s c ol t odido l c i s s i meme l o di eg r e c heei t a l i a ne ;da lpu nto di vista umano straordinaria è s t a t al ’ e mpa t i ac hes ièv e nut aac r e a r et r al anos t r ade l e g a z i o neet ut t el epe r s one della Scuola, dal più piccolo al più grande, dallo studente al Dirigente. Infine dal punto di vista professionale è evidente come le due realtà quella greca e quella italiana sembrino collocarsi agli opposti, quella italiana a l l ’ a v a ng ua r di a ne l l es t r a t e g i e de l l ’ i nt e g r a z i on e e que l l ag r e c a“ a nc or a ”f e r ma a l l a differenziazione tra normo-dotati e diversamente abili che, pertanto, vengono inseriti in scuole speciali.Tut t a v i a ,pe rqu a n t ol ’ e s a l t a t oq ua dr o or g a ni z z a t i v oi t a l i a n og a r a nt i s c ap e rir a g a z z i di s a bi l il ’ i nt e g r a z i onei nu n’ uni c ar e a l t às c ol a s t i c ae dun ’ a de g ua t adi da t t i c adi f f e r e nz i a t aa lf i ned i colmare il gap tra le loro potenzialità e le loro particolari situazioni di partenza, non è possibile, però, trovare quella solidarietà tra pari che è presente nella realtà di quella Scuola speciale così come la grande varietà e specificità dei sussidi e presidi. Tutto ciò porta a riflettere e a concludere che le due situazioni limite debbano imparare l ’ un ada l l ’ a l t r a ,i mp on e n do,s e mma i ,a l l ’ unad i attrezzarsi nella maniera più consona al superamento delle barriere psichiche e fisiche, dando spesso la connotazione positivaone g a t i v ade l l ’ i nt e g r a z i one( basti pensare a dei soggetti disabili ben integrati nel contesto classe che se non sono in grado di mettere a frutto le potenzialità possedute, perché non adeguatamente aiutati a livello tecnico-pratico, una volta inseriti nel mondo de ll a v or o,nonr i e s c o noar e a l i z z a r s iv e ne n doi ne s or a bi l me nt ee ma r g i na t i ) ;ea l l ’ a l t r adig a r a nt i r e interventi mirati di integrazione dei ragazzi nella scuola di tutti, prima, e nella società civile, dopo, affinché possano vivere nel sociale in modo adeguato, considerando che, ad un certo punto della loro vita, dovranno abbandonare il guscio dorato della loro scuola e scaraventarsi nella giungla del mondo esterno. A cura di Angela Spaltro, docente di sostegno Senise,15 maggio 2007