E - Azienda Ospedaliero
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. INDICE RASSEGNA STAMPA . 1. Sanità Pisa e provincia Nazione Pisa 04/02/2014 p. 8 I militari di Camp Darby ‘ispezionano' il Dea a Cisanello Nazione Pisa 04/02/2014 p. 8 Truffa e peculato, condannato un noto medico 1 Nazione Pontedera Valdera 04/02/2014 p. 15 Via l'amianto dall'asilo nido Bonifica a tempo di record 3 Nazione Pontedera Valdera 04/02/2014 p. 15 Grave ciclista travolto da un'auto nella via buia 4 Tirreno Pisa 04/02/2014 p. I «Risarcimento all'ospedale per danni da 245mila euro» Tirreno Pisa 04/02/2014 p. I Truffa e peculato: 5 anni a Genazzani Pietro Barghigiani 6 Tirreno Pisa 04/02/2014 p. VI Al pronto soccorso arriva l'hostess per pazienti e parenti Giovanni Parlato 7 Tirreno Pisa 04/02/2014 p. VI Feriti nella lite a colpi di coltello Tirreno Pisa 04/02/2014 p. VI Sembra Alzheimer, ma "l'idrocefalo normoteso" si cura Tirreno Pisa 04/02/2014 p. VIII Ravelli parla dei traumi in acqua 10 Tirreno Pontedera 04/02/2014 p. VII In troppi al pronto soccorso e senza posto 11 Tirreno 04/02/2014 p. 11 Il professor Genazzani condannato a 5 anni 12 Federico Cortesi 2 5 8 Gian Ugo Berti 9 2. Sanità fiorentina e toscana Repubblica Firenze 04/02/2014 p. VII Piano sanitario al rush finale al via la discussione in giunta Toscana Oggi 02/02/2014 p. 7 A Pescia inaugurata una Casa della salute: Marroni, «un pilastro» Corriere Fiorentino 04/02/2014 p. 12 Malattie rare e responsabilità Nazione Empoli 04/02/2014 p. 5 Supcam incassa elogi e punta al mercato 16 Nazione Firenze 04/02/2014 p. 8 Vaccinazione Papilloma virus, chiamata per le nate nel 2003 e 1999 17 Nazione Livorno 04/02/2014 p. 17 «L'Asl continua a fare promesse senza cogliere segnali di discontinuità» 18 Nazione Lucca 04/02/2014 p. 9 Residenti, il comitato visita il S.Luca e prepara l'assemblea pubblica Nazione Lucca 04/02/2014 p. 13 «Pensate se l'ospedale unico fosse a Mologno: un vero incubo Federico » Santarini 20 Nazione Prato 04/02/2014 p. 7 Majno e associazioni a confronto sul 118 21 Nazione Prato 04/02/2014 p. 7 Un manager per completare l'ospedale 22 Nazione Viareggio 04/02/2014 p. 2 Versilia "infelix" Alta mortalità, poche nascite e molti suicidi 23 Nazione Viareggio 04/02/2014 p. 3 Bene le visite specialistiche Tempi lunghi per la diagnostica 24 Nazione Viareggio 04/02/2014 p. 1-3 L'Asl fissa gli obiettivi gestionali fino al 2016 25 Tirreno Cecina Rosignano 04/02/2014 p. 1-VI Medici di base, cosa cambia Tirreno Massa Carrara 04/02/2014 p. V Tirreno Piombino Elba 04/02/2014 p. 1-III Sparisce la guardia medica 31 Toscana Oggi La Voce Di Prato 02/02/2014 p. III 34 L'Opa si ferma: no al trasferimento Medico pratese si rifiuta di visitare un anziano Simona Poli 13 14 Andrea Del Re 15 Laura Sartini 19 Sara Bessi 27 Aronne Angelici 29 7. Volontariato Nazione Viareggio 04/02/2014 Indice Rassegna Stampa p. 2 Pubbliche assistenze, pronti 341mila euro E' il saldo dei servizi di trasporto del 2013 35 Pagina I , i. Camp Da rby ' i ar, a® il Dea a i ane.Ll I MILITARI Usa della base Nato di Camp Darby hanno fatto visita al Dea-Dipartimento di emergenza accettazione dell'Aoup. Obiettivo: condividere le procedure che l'ospedale di Pisa mette in atto nella gestione di casi di vittime di violenza sessuale di nazionalità americana, anche per quanto riguarda l'aspetto dell'acquisizione e gestione delle eventuali prove da fornire alla magistratura. Così il direttore del Pronto Soccorso, Massimo Santini, insieme alla dottoressa Luisa Ferrandino, referente del Pronto soccorso per il settore, sono stati ospiti a Camp Darby, dove hanno illustrato l'organizzazione attuale e le procedure in atto da anni in ospedale per la gestione delle vittime di violenza sessuale. Successivamente, una delegazione di militari della Base di Aviano ha effettuato una visita al Dea, accompagnati da Ferrandino insieme al direttore del Dea, ì Eugenio Orsitto e a Fabrizio Maggiorelli . Visitando i locali del Pronto Soccorso e presa visione dei protocolli in atto, i militari americani hanno così potuto verificare come questo specifico settore dell'emergenza "al femminile" abbia maturato già una solida esperienza nel trattare i casi di violenza. Inoltre, proprio in questi mesi è stato costituito un gruppo di lavoro, guidato dalla dottoressa Mojgan Azadegan, della Direzione sanitaria, insieme alla Dr.ssa Federica Marchetti, che riunisce professionisti di tante strutture per mettere a punto il progetto «Codice rosa» per l'accoglienza di tutte le vittime di violenza interpersonale, senza distinzione di età o di genere. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 1 Truffa e peculato, condannato un noto medico O ne anni al professor Andrea Riccardo Genazzani, ex primario diGinecologia di FEDERICO CORTESI ACCOGLIENDO le richieste del pm Giovanni Porpora, i giudici del primo collegio della sezione penale del Tribunale - presidente Pietro Murano, a latere Antonella Bencivinni e Paola Giovannelli - hanno condannato a cinque di reclusione il professor Andrea Riccardo Genazzani ex primario di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Santa Chiara, difeso dall'avvocato Anna Rosa Francini, finito sotto processo per i reati di peculato e di truffa. Lo scorso anno il medico era stato condannato - per truffa e assolto dall'accusa di peculato - dalla Corte dei Conti di Firenze a risarcire oltre 245mila euro all'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. IN QUALITÀ di direttore del Dipartimento Medicina procreazione ed età evolutiva, il professor Genazzani aveva optato per la cosiddetta attività intramuraria allargata, ottenendo così l'autorizzazione a svolgere la propria attività anche presso strutture convenzionate con l'università, come la clinica di San Rossore, a Pisa, una struttura a Siena, l'«Exacta srl» a Modena e la «Quisisana Eurosanità spa» a Roma, percependo un'indennità aggiuntiva allo stipendio per via del rapporto di esclusività con l'azienda universitaria e, per la stessa ragione, un'indennità d'incarico. Somme che portavano ad aumentare considerevolmente lo stipendio. IN BASE alle indagini svolte, gli investigatori si erano convinti che il rapporto esclusivo con l'ateneo era stato violato dal professor Genazzani, che non avrebbe segnalato all'azienda di operare privatamente anche a Cagliari e Siena, in un centro di cura e in uno studio medico privato e che avrebbe invece fat- 1. Sanità Pisa e provincia to risultare dal proprio cartellino di essere i n servizio a Pisa o di partecipare a dei congressi, mentre in realtà era impegnato i n tali centri. I quasi 250mila euro percepiti dal luminare per le indennità di esclusiva sono così stati considerati una truffa ai danni dell'ateneo. Il professore era inoltre accusato di peculato. Secondo le Fiamme gialle, Genazzani si sarebbe fatto consegnare denaro contante o assegni intestati a lui da pazienti visitati a San Rossore e alla «Quisisana», un sistema adottato a volte nel 70% delle visite, per evitare così di versare una parte del denaro all'università, come era previsto. Prima di finire sotto processo, all'inizio del 2012, il professor Genazzani si era dimesso spontaneamente - quindi prima di aver raggiunto il limite d'età - da tutti gli incarichi universitari. L'indagine, condotta dalla Finanza, si era svolta in parallelo a quella della Corte dei Conti sull'intera attività del Dipartimento Medicina procreazione ed età evolutiva e la gestione di straordinari, borse di studio, attività extramoenia di alcuni medici e dello stesso Genazzani. OSPEDALE II professor Andrea Riccardo Genazzani ex primario di Ostetricia e Ginecologia [email protected] IL PRECEDENTE L'anno scorso la Corte dei Conti di Firenze aveva condannato il professor Genazzani a risarcire oltre 245mila euro all'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Pagina 2 11, e 9 1_ .,.._ _1 - i 1 9 _... ..... ' - __ 10 __. _.._ i Bo a nfi ca ..i• i rec ) , / /// í %c /1///í. Castelfranco : lavori pronfi entro una settíínana IN SETTIMANA sarà risolto il problema causato dall'amianto nel pavimento del nido «Il Bruco» di Castelfranco. Fermo restando che la soluzione definitiva del problema avverrò con i lavori di bonifica e di realizzazione di una nuova pavimentazione previsti per luglio, quando saranno chiusi sia il nido che la confinante scuola materna, in questi giorni ci sarà il trasferimento dei piccoli delle sezioni A e B nei locali della ludoteca inaugurata lo scorso anno nella parte di Villa Cavallini (attigua allo stesso asilo nido) che il Comune ha da tempo acquistato dai privati e che ha destinato a ludoteca al primo piano e a mensa scolastica al piano terreno. Per il trasferi- mento, come è stato spiegato ai genitori durante una riunione in Comune, è previsto un giorno di chiusura del nido per il quale tutte le famiglie si sono dette d'accordo "purché si giunga presto al trasferimento ". I genitori dei bambini e delle bambine che frequentano le due sezioni interessate al trasferimento saranno convocati per un'altra assemblea nella quale saranno resi noti i dettagli dello spostamenti in quanto la sezione la sezione A sarà tutta trasferita a Villa Cavallini, mentre cinque bambini della sezione B dovrebbero essere spostati nella sezione C che rimarrà negli attuali locali che, seppur attigui alle due classi che necessitano dei lavori a causa dell'amianto, potranno rimanere attivi dopo adeguato «isolamento» dall'area dove è stata rilevata la presenza di amianto nel pavimento in linoleum. Tutta l'operazione è stata concordata e organizzata con le educatrici del nido e proprio per la necessità di spostare i cinque piccoli dalla sezione B alla sezione C è stato deciso che una educatrice della B sarà sempre presente nella C per facilitare il cambiamento di sezione riducendo al minimo i disagi per i bambini coinvolti. Rimangono ferme, come detto, le decisioni che riguardano i lavori che saranno svolti a luglio. L'operazione decisa dal Comune è stata concordata con la Asl 11 che sta seguendo il problema. IL S P t, LLUOGO II vicesindaco Gabriele Toti ail'interno dell'asilo nido «il B ruco» 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 3 UN UOMO di 74 anni è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Empoli per le ferite riportate in un incidente avvenuto ieri pomeriggio poco prima delle 19 in via di Stibbio, la strada che dalla Tosco Roma gnola porta alla frazione collinare di San Miniato. L'uomo - M.M., abitante a Ponte a Egola - era in bicicletta e, secondo i primi rilievi effettuati dalla Polizia Municipale di San Miniato, sarebbe stato tamponato da una Fiat Panda condotta da un trentacinquenne abitante a Stibbio. L'incidente è accaduto in un punto della strada dove l'illuminazione è carente ; resta da accertare, da parte degli agen ti della Municipale, se la bicicletta del settantaquattrenne avesse il fanale posteriore acceso. M.M. è stato soccorso da un'ambulanza inviata dalla centrale del 118 di Empoli e dal medico dell'automedica di La Catena. Le condizioni del pensionato sono apparse subito gravi. Quando è stato soccorso M.M. non era cosciente . In tarda serata la Polizia Municipale ha informato il Magistrato di turno per il sequestro o meno dei veicoli coinvolti nell'incidente. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 4 MAGISTRATURA CONTABILE «Risarcimento . per PISA Il professor Andrea Genazzani ha un fronte aperto anche con la magistratura contabile sugli stessi episodi per i quali ha avutouna pena di 5 anni. La Corte dei conti lo ha condannato a risarcire l'Azienda ospedaliera versandole 245mi1a euro. I giudici lo hanno assolto per la parte del peculato, ritenendolo, invece, responsabile per la truffa ai danni dell'Aoup. All'epoca dei fatti il docente era direttore del Dipartimento Medicina procreazione ed età evo- all'o. spedale » Dal gennaio 2009, «in assenza di autorizzazione, una o due volte al mese visitava privatamente nello studio medico del professor Giorgio Molinelli di Siena, incassando i relativi proventi, in violazione del regolamento dell' Azienda ospedaliera per la libero professione intramuraria». Tra le contestazioni ci sono anche quelle sugli orari di uscita. «Erano contraddetti (gli orari, ndr) dalla riscontrata presenza del convenuto in altre strutture sanitarie inducendo in tal modo in errore l'Azienda ospedaliera circa lo svolgimento dell'attività lutiva dell'Unilavorativa istiversità. Aveva tuzionale svolAperto un fronte optato per lo ta, e circa l'otanche dalla Corte svolgimento temperanza di attività proall'obbligo di dei conti nei confronti fessionale di "esclusività" dell'ex accademico ginecologo inconseguente accusato di visitare tratnuraria coalla esercitata siddetta allaropzione per lo in centri privati durante gata. Ed era svolgimento gli orari in cui figurava di attività prostato autorizzato a svolgerfessionale inin servizio perCisanello la nella clinica tramuraria». di San Rossore L'illecito sae nelle strutture mediche con- rebbe maturato «nell'aver incasvenzionate di Modena, la Exacta sato, oltre ai proventi dell'attiviSrl; Roma, alla QuisisanaEurosatà privata, anche la somma mennità Spa; Siena fino al luglio sile di 1.539,44 euro a titolo di 2007. L'accusa della Corte dei "indennità di esclusività" e il riconti è quella di aver «omesso di conoscimento, pari a 1.305,42 segnalare le sedi dell'attività me- euro al mese, percepito perla cadico privata svolta e per quanto rica ricoperta quale dirigente riguarda le visite effettuate a Camedico con incarichi di capogliari, nel far risultare dai cartellistruttura. Un incarico spettante ni giustificativi segnatempo in per legge ai medici svolgenti atti uso presso l'Aoup la sua presen- vità "intramoenia", con danno za in servizio o in congressi e patrimoniale per l'amministraconvegni, con automatico ricozione di appartenenza per il penoscimento di orario lavorativo riodo ottobre 2005-ottobre paria sei ore eventi minuti». 2011». Nel 2006 perla Procura una o due volte al mese visitava pazienti privatamente, in assenza di autorizzazione, al Centro di Cura San Michele Srl di Cagliari. 1. Sanità Pisa e provincia ®<<O1 0'< E <S <VA A Pagina 5 Truffa e peculato: 5 a Genazz II Tribunale dispone anche la confisca di 180mila euro e una provvisionale di 250mila a favore dell'Azienda ospedaliera ferita all'attività "intramoenia allargata " nella clinica di San Rossore in Pisa e nella casa di cura Quisisana Eurosanità a Roma, strutture convenzionate con l'azienda Ospedaliera Pisana. Per la Procura «si faceva corrispondere personalmente in contanti o con assegni "niio proprio " i proventi delle visite svolte pari a 200, 250 o 350 euro, anziché indirizzare i pazienti presso le " receptions" addette ai pagamenti; ometteva di rilasciare ricevuta e di versare la percentuale spettante all'azienda ospedaliera pisan a sull'onorario di 250 euro stabilito per singola visita, (30% dell ' onorario per le visite di San Rossore, e 18% dell'onorario per le visite in Roma) appropriandosene». di Pietro Barghigiani 1 PISA Cinque anni di reclusione per truffa e peculato, la confisca di 180mila euro già sotto sequestro, l'interdizione legale per cinque anni e una provvisionale immediatamente esecutiva di 250mila euro da versare all'Azienda ospedaliera. L una sentenza più severa delle richieste del poi, quella pronunciata ieri mattina dal presidente del secondo collegio del Tribunale, Pietro Murano (a latere Bencivinni e Fabbricatore) nei confronti del professor Andrea Genazzani, 72 anni, residente a Calci. La pena è superiore a quanto invocato dal pubblico ministero, Giovanni Porpora: 4 anni e mezzo. Accolta anche la richiesta della parte civile, rappresentata dall'avvocato Carla Fiaschi, di risarcire l'Azienda ospedaliera. Genazzani, luminare della ginecologia, ex docente universitario, assistito dall'avvocatoAnna Francini, nel corso del processo ha scelto di non farsi interrogare. ha reso dichiarazioni spontanee respingendo su tutta la linea l'impostazione dell' accusa. Niente soldi al nero. Le missioni romane per il cattedratico erano anche un'occasione per l'Aoup che, a suo dire, avrebbe beneficiato di una sorta di attività di pubbliche relazioni promosse dall'imputato. E, inoltre, l'azienda ospedaliera era a conoscenza della visite in altri studi privati. L'arco temporale degli episodi finiti al centro del processo va dal 2005 al 2011. L'accusa di peculato a carico di Genazzani riguardava i soldi che avrebbe percepito in nero dai pazienti per la sua attività nelle cliniche private. Il tariffario era di 250 euro come prima visita e poi 150-200 euro per i consulti successivi. Un'attività extramoenia autorizzata dall'azienda ospedaliera che, però, avrebbe dovuto incassare una parte della prestazione da fatturare e di cui, secondo la Procura, non sono stati trovati 1. Sanità Pisa e provincia li professo r 'r Is aa s37 ° z:'ss'sì _, n .iestra , il r>9n z3F ?7f7? c. rs;, rsC:ai I finanzieri hanno stilato anche un lungo elenco di pazienti visitati dal professore. «Sono state individuate differenze tra le certificazioni fiscali (fatture, ndr) e le prenotazioni registrate presso le strutture convenzionate, che in alcuni casi supererebbero il 70% del totale delle visite». Tradotto: su cento pazienti che avevano prenotato una visita , solo per trenta figuravano i versamenti. CI, HIPRODIRIONEftISEFVATA riscontri. L'ipotesi di truffa, invece, era riferita a una serie di visite che sarebbero state fatte dal professore in studi e cliniche private di Cagliari, Modena, Roma e Siena in orari e giorni in cui risultava in servizio a Pisa. Tra le contestazioni anche quella di aver fatto «risultare dai cartellini giustificativi segnatempo in uso presso l'azienda ospedalie- ra universitaria pisana la sua presenza in servizio o in congressi e o convegni , con automatico riconoscimento di orario lavorativo pari a sei ore e venti minuti . Non avrebbe, inoltre, ottemperato all'obbligo di " esclusività " conseguente alla esercitata opzione per lo svolgimento di attività professionale intramuraria. Per il fronte del peculato l'accusa è ri- Per la Procura si faceva pagare al nero dai pazienti ricevuti nelle cliniche Solo il 30% di fatture Pagina 6 Al pronto soccorso va l'hostess per pazienti e parenti Avrà il compito di accogliere e informare su tempi d'attesa L'Azienda ospedaliera venerdì presenta il bando di gara sponde il direttore generale - e contiamo nel giro di due-tre mesi di realizzarlo». E quante saranno queste persone che lavoreranno? «Basteranno una-due persone che saranno al pronto soccorso per le dodici ore diurne perché la notte i casi sono relativamente pochi». Ma quale preparazione dovranno avere questi assistenti che sono già stati battezzati, a secondo dei casi, hostess o steward? di Giovanni Parlato 1 PISA «Per favore, mi dica: quanto tempo devo ancora aspettare?». «Mio padre è entrato per essere visitato e non so più niente da due ore». «Dove posso trovare l'ambulatorio di endocrinologia?». «Quanto devo pagare di ticket? E dove trovo la macchinetta?». Sono soltanto alcune delle domande che il popolo di pazienti e parenti di pazienti che ogni giorno affolla la sala d'attesa del pronto soccorso dell'ospedale di Cisanello, potrà rivolgere ad una specie di "assistente" al triage che farà da anello di congiunzione fra la sala d'attesa e il lavoro in corso di medici e infermieri. Questo particolare servizio di accoglienza e informazione sta decollando in quattro regioni italiane: Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana. Abbiamo telefonato a Carlo Carlo Tomassini Tomassini, direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria pisana, il quale ci ha informato che «venerdì prossimo sarà depositata la nostra richiesta di bandire una gara per organizzare questo servizio». E come verrà organizzato? «Sarà realizzato con personale addetto all'accoglienza - ri- «Queste persone - è la risposta - non saranno sanitari, in quanto il loro ruolo sarà quello d'orientamento, di dare informazioni e di fare da collegamento da fuori del pronto soccorso a dentro il pronto soccorso. Dovranno essere un supporto ai colleghi infermieri che sono a lavoro al triage. In quest'ambito, sono diverse le informazioni che possono dare: orientamento di tutte le pratiche come quelle sui tempi di attesa, sul pagamento tic- ket, orientamento attività ambulatoriali, sull'accompagnamento e sulla gestione degli spazi di attesa. Attività che sono tipiche, appunto, delle sale di attesa». Il servizio sarà soltanto al pronto soccorso «perché è li che si concentra l'esigenza di avere questo servizio». Poiché gli assistenti saranno due e lavoreranno 12 ore, si presume che i turni saranno dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20. Una sola persona per turno ce la farà a resistere all'onda d'urto del pronto soccorso di Cisanello? E come verranno coperti riposi e ferie? Solo quando questo servizio verrà realizzato, ci saràil banco di prova. DRIPRODl1710NE RISERVATA m, pmeml i L'interno della sala d'attesa del pronto soccorso di Cisanello 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 7 E:A Feriti nella lite a colpi di coltello Violenta rissa in piazza delle Vettovaglie sabato sera. Due tunisini sono finiti all'ospedale con ferite da arma da taglio. Il presunto autore dell'aggressione, un connazionale, è stato denunciato per lesioni per lesioni aggravate dall'uso di un coltello dopo essere stato rintracciato dalla polizia nelle ore successive all'episodio. A uno dei due feriti, minorenne, è stato notificato un provvedimento di arresto per reati inerenti gli stupefacenti. La lite finita nel sangue sarebbe stata originata da interessi nel giro della droga e della prostituzione che vedrebbe coinvolta anche una giovane italiana. !i,,,.m.. ¡,. ,A,i ,•r, .,„ 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 8 CONVEGNO A SAN ROSSORE Sembra Alzhe PISA I disturbi sono quelli dell'Alzheimer, ma le cause si dimostrano ben diverse ed il malato può guarire definitivamente: compaiono cioè difficoltà nel camminare, problemi di memoria e perdita d'urina. A volte, troppo in fretta si parla di Alzheimer, ma nel 5% dei casi non è affatto così ed il problema è invece più semplice. Si tratta d'una condizione chiamata "idrocefalo normoteso" e colpisce persone sopra ai 60 annidi età. «In condizioni normali - spiega Riccardo Vannozzi, direttore dell'Unità Operativa di Neuro- ma ccl'idrocefalo normoteso " si cura chirurgia all'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, il fluido cerebrale circola nel cervello, nei ventricoli e nel midollo spinale ed assolve una funzione di protezione e nutrimento dell'involucro del cervello. Al contrario, nel caso dell' idrocefalo normoteso il flusso si blocca, finendo per esercitare una pressione sul cervello da cui consegue l'insorgere dei sintomi. La neurochirurgia - aggiunge Vannozzi, organizzatore assieme all'Aoup di uno specifico convegno l'8 febbraio a San Rossore - offre ai pazienti prospettive di piena guarigione che, a fronte di una diagnosi tempestiva, sfiorano la totalità dei casi. E in tempi mol - to stretti: nella maggior parte dei pazienti, la dimissione dall'ospedale avviene nell'arco delle 24 o 48 ore successive all'intervento». A Pisa vengono trattati circa 30 casi l'arino. L'incidenza è di circa 70 nuovi casi per anno in tutta la Toscana, cui si aggiungerebbero tutti i pazienti già affetti dalla patologia ma non ancora diagnosticati per un bacino potenziale al momento non conosciuto. Ed il punto critico della situazione è proprio qui. Il percorso complessivo è multidisciplinare. Occorre in tempi rapidi identificare questi pazienti che devono essere valutati da specialisti neurologi e geriatri, per differenziarli da Alzheimer o Parkinson. Se emergesse il sospetto d'idrocefalo, interviene la neuroradiologia che a Pisa dispone di una risonanza magnetica ad alta tecnologia. In caso positivo, si passa ad ulteriori valutazioni invasive e verificare la possibilità di inserire lo "shunt", la valvola in grado di scaricare il liquido accumulatosi nell' addome tramite speciale sonda. Infatti, una volta eseguito l'intervento, il paziente dimostra un progressivo miglioramento delle condizioni di salute. La valvola, in caso di raro malfunzionamento, è sicura e comunque reversibile. «Purtroppo, per un diffuso atteggiamento artigianale nel trattamento di questi pazienti - precisa Vannozzi- non esiste ancora un coordinamento regionale neurochirurgico, che del resto ha indirizzato verso Pisa gli specialisti di tutta la Toscana ed i loro malati. La disponibilità poi di alta tecnologia ha compiuto il resto. L'obiettivo dell'incontro, il primo del genere nella nostra regione è diffondere conoscenza e sensibilità verso una patologia normalmente trattabile, rna ancora poco conosciuta o nota. La ricerca di un confronto ampio e costante con tutte le categorie di medici impegnati sul territorio rappresenta, infatti, un primo strumento fondamentale per indirizzare correttamente il paziente verso un appropriato percorso terapeutico». Gian Ugo Berti ôRI PROOlJZIONERSERVATA. AI rnntn.c,rcnrcn I"il,iniiii c.i.nii 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 9 SALVAMENTO .avelli parla dei traumi in acqua Stasera, martedì 4 febbraio, alle 20 nella sede della Pubblica Assistenza di Pisa, in via Bargagna, si terrà una lezione rivolta ai bagnini della Società Nazionale di Salvamento che avrà come tema gli infortuni in ambiente acquatico. La scorsa settimana, per il primo soccorso, ha tenuto la sua lezione il dottor Luca Colombi che da circa 25 anni lavora col 118. I traumi cranico vertebrali saranno l'argomento della serata e il professor Vitale Ravelli (nella foto), neurochirurgo dell'ospedale di Pisa, farà una lezione sulle metodologie d'intervento che un bagnino può nel caso adottare. Gli incidenti con danni vertebrali, alla spina dorsale, sulle spiagge e nelle piscine non sono, purtroppo, rarissimi e gli esiti sono spesso irreversibili. Ravelli come negli anni passati chiarirà ai presenti il protocollo che dovranno seguire: il tutto per non sovraccaricare una gravissima patologia già in atto. Pubblica ASSistenza Stasera alle 20 in via Bargagna lezione rivolta ai bagnini della Società Nazionale di Salvamento 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 10 In troppì al pronto soccorso e senza posto Un quarantenne di Perignano resta sulla barella perle cure da venerdì notte in attesa di un letto 1 PONTEDERA Metti insieme l'ormai cronica carenza di posti letto ed un fine settimana di grande lavoro al pronto soccorso dell'ospedale Lotti, dove sono in corso lavori di ristrutturazione, ed ecco che può capitare quanto raccontato da un quarantenne di Perignano. «Sono arrivato venerdì notte al pronto soccorso con una colica renale - comincia a spiegare il cittadino ho avuto subito le cure necessarie ma mi sono reso altrettanto facilmente conto che non avrei avuto un posto letto. In questi giorni sono rimasto sempre su una barella all'interno del pronto soccorso». Quando l'uomo ha chiamato la redazione per segnalare l'anomala situazione erano passate da poco le tre del pomeriggio di ieri. Nella mattinata i medici lo avevano sottoposto ad alcune terapie e quando era tornato dal reparto al pronto soccorso aveva anche "perso" la barella. «Sì, fino a stamani (ieri per chi legge, ndr) sono stato sulla barella e poi mi hanno assegnato una poltrona. Devono idratarmi e poi mi terranno ancora in osservazione. Ormai sono diverse ore che sono qui, anzi giorni. Mi chiedo se queste siano le normali procedure o se ci sia qualcosa di strano». In effetti il triage del pronto soccorso, ieri pomeriggio, era abbastanza affollato. Molti i cittadini in attesa. C'era chi aveva accompagnato familiari alle 8 e chi era arrivato alcune ore dopo. Per ognuno di loro una lunga e paziente attesa di ore. 1 disagi sono dovuti al mo- 1. Sanità Pisa e provincia do con cui l'ospedale organizza le dimissioni, cioè a partire dalle 14. Per cui i primi posti letto sono diventati disponibili nel pomeriggio di ieri. Il direttore del pronto soccorso, informato dei disagi, si è scusato per la lunga attesa. Al tempo stesso però la dottoressa Laura Spisni, ha chiarito che al paziente sono state prestate tutte le cure necessarie anche attraverso indagini diagnostiche specifiche. «Inoltre - aggiunge la dottoressa Spisni - l'attesa è dovuta anche ai molti accessi del fine settimana e che, vista la giovane età del paziente arrivato venerdì notte, non era opportuno il ricovero. Il picco di in- fluenza ha portato al riacutizzarsi di molte patologie croniche, specialmente negli anziani, e al conseguente alto numero di ricoveri». Venerdì scorso sono arrivate al Lotti 137 persone, altre 148 nella giornata di domenica. «Infine, è bene precisare che, presso il pronto soccorso, sono in corso i lavori di ristrutturazione del reparto e tale situazione crea disagio da un punto di vista dell'accoglienza. Ci scusiamo nuovamente con il paziente anche se abbiamo messo in atto tutto quanto è stato possibile per garantirgli una buona assistenza», afferma l'azienda sanitaria locale. (s.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il pronto soccorso dell'ospedale Lotti Pagina 11 PISA, ACCUSE DI TRUFFA E PECULATO professor Genazz c ondannat o + 1 PISA Cinque anni di reclusione per truffa e peculato, la confisca di 180mila euro già sotto sequestro, l'interdizione legale per cinque anni e una provvisionale immediatamente esecutiva di 250mila euro da versare all'Azienda ospedaliera. È una sentenza severa quella pronunciata ieri mattina dal tribunale di Pisa nei confronti del professor Andrea Genazzani, 72 anni, residente a Calci. La pena è superiore ai 4 anni e mezzo chiesti dal pm. Accolta anche la richiesta della parte civile di risarcire l'Azienda ospedaliera. Genazzani, luminare della ginecologia, ex docente universitario, nel corso del processo ha scelto di non farsi interrogare. Ha reso dichiarazioni spontanee respingendo su tutta la linea l'impostazione dell' accusa. Gli episodi contestati vanno dal 2005 al 2011. L'accusa di peculato a carico di Ge- 1. Sanità Pisa e provincia nazzani riguardava i soldi che avrebbe percepito in nero dai pazienti per la sua attività nelle cliniche private. Il tariffario era di 250 euro come prima visita e 150-200 euro per i consulti successivi. Un'attività extrainoenia autorizzata dall' azienda ospedaliera che, però, avrebbe dovuto incassare una parte della prestazione da fatturare. Per la Procura «si faceva corrispondere personalniente in contanti o con assegni "mio proprio" i proventi delle visite svolte pari a 200, 250 o 350 euro, e non versava la percentuale dovuta all'azienda ospedaliera. L'ipotesi di truffa, invece, era riferita a una serie di visite in studi e cliniche private di Cagliari, Modena, Roma e Siena in orari e giorni in cui risultava in servizio a Pisa. Da segnalare che Genazzani è stato già condannato per questi episodi dalla Corte dei Conti a risarcire l'azienda ospedaliera con 245mila euro. Pagina 12 L'ok della maggioranza all'atto di programmazionePl-uimportante della legislatura Piano sanitario al rush finale al via la discussione in giunta . SIMONA POLI PIANO sanitario in dirittura d'arrivo. Dopo infiniti rinvii l a giunta regionale ha fissato per venerdì l'inizio della discussione dell'atto di programmazione più importante della legislatura che l'assessore Marroni ha finito di preparare e che ieri ha ottenuto il sostanziale via libera dalla maggioranza. Non era scontato che tutto il Pd (il renziano Marco Remaschi, presidente della commissione Sanità, avanzava perplessità per il ritardo accumulato), i Socialisti e il Centro democratico di Tabacci rappresentato nellacommissione sanitàdaMaria Luisa Chincarini avrebbero approvato un Piano che, ricordiamolo, non ha ottenuto il consenso dell'assessore al Sociale di PalazzoVecchio StefaniaSaccardi. Il documento era stato addirittura sollecitato qualche giorno fa dalpresidente del consiglio regionale Alberto Monaci che parlava di «disagio istituzionale causato dalla perdurante assenza di un atto programmatorio obbligatorio e fondamentale» e Rossi habenpensato chenonfossepiù il caso di rimandare. Il piano, che Marroni ha in parte ereditato dal precedente assessore Scaramuccia, esamina in circa 400 pagine tutti gli aspetti del servizio socio sanitario, dagli screening neonatali alla diagnosi precoce dei tumori fino ai livelli essenziali di assistenza al controllo della 2. Sanità fiorentina e toscana REMASCHI è il presidente della commissione sanità spes afarmaceutica alla certificazione dei bilanci dellaAsl. Una delle novità prese in considerazione è il superamento delle Società della salute, previsto dall'emendamento votato nell'aula del consiglio regionale il 18 dicembre scorso. La maggioranza ha discusso la proposta di legge del Pd che continua ad affidare alla collaborazione tra Comuni eAsl la gestione dell'integrazione socio sanitariaconun nuovo strumento che non si chiameràpiù "Società della salute" ma "Reti per l'integrazione" Travagliata gestazione del documento che era stato sollecitato anche dal presidente del consiglio Monaci frutto di convenzioni o accordi tra gli enti interessati «conlapossibilità», si legge nel testo del provvedimento, «di inserire negli accordi tutto il rapporto con le cure primarie e le Case dellasalute oppure, periterritori che lo decidessero, di mantenere forme di consorzio. Sull'intero sistema dell'assistenza governerà l'Area vasta con il compito di organizzare le risorse e contenere le spese. Un'impostazione su cui Forza Italia, che chiede da anni l'abolizione delle SdS, difficilmente sarà d'accordo. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 13 A Pescia inaugurata una Casa della salute: Marroni , «un pilastro» e Case della Salute sono uno dei lualiil atto in Ii,(ana. IIn prog, che tutta Italia (i invidia. Abbiamo fitto un tonte investimento complessivo su tutta la rete territoriale, perché il territorio e tondaii ertale nell'assistenza al cittadino'. I. questo il commento dell'assessore regionale alla Ai,ui,mi in o ,ìjione sanità I dell'in.iti,,ut.i, i ,a iedella (•i,.i della Salute di Pescia avvenuta sa bai,, orso, 25 gennaio, alla presenza delle at,torità istituzionali e politiclue lo( ali e del direttoregenerale,l, ll,i AI 3 di Pistoia Roberto Abati- Dol),) il ,i,2lioi del nastro il "vS(ur,) li l'c„ i,i nuinsignor (i,nanni D, `,ivo li,i meni nett,, la stnuuu,i I i (asa J, ILi . lute in,iw2,,i i.ii;ieunadelleoltre40già attv- in Toscana, la quarta nella provincia di Pistoia. Realizzata all'interno dell'area osped.ili, ra del SS. Colma e Damiano, sarà un ponto di riferimento chiaro per il cittadino per l'a((esso all'assistenza territoriale. finora la Regione ha finanziato 90 Case della Salute, che saranno tutte attive entro la Pinibavera del 2014. A quel punto ne verranno finanziate altre 30, che saranri,1 i,.ili,.mft entro la tinedel 2014. A re im,,, luin,li, la Casedella Salute su tutto il territoriotos(ano saranno 120. I -e Case della Salute sono il punto di riferimento chiaro per il (iti,iLlin„ p, i FA, , `,>,, ,ill nIa terrii,,ii,ilc 1tinuiucl,ii.ii, ,li 1, MI nnilii'i'IL„i,in.ili,i, I(Ili i,ni.ino (011K, tuia siila di rincic auibultitorio. l'intersento rientra nel più ampio programma cii riorganizzazione del sistema sanitario toscano, avviato con la delibera di fine 2012: un programma chept iit,i ii,,'Ito stil potenziamento deltas>i>i, n, i stil territorio, assegnando un ruolo chiave ai medici di medicina generale e rattoizando tutte quelle modalità assistenziali extraospedaliere(Ile, tra l'altro, hanno il vantaggio di evitare ricoveri impropri e alleggerire dunque la pressione sugli ospedali. I: tra le azioni prioritarie individuate dal programma di riorganizzazione c proprio la promr i, ncdcll,i presi in r,arit,i glt'laiIL ,, l , iit'i,Iin,, tii I , nit('ti,i, atti.i , r„i I inl 'I, nI, nt,i i, ii,,l, I ]il, i'1, l l , , 2. Sanità fiorentina e toscana i.il, i , ,cl Li `~altite. Pagina 14 NIAIXf L , S ()I TS 1 ILIrI,A di. ANDREA DEL RE Atvocato ì medico è esente da responsabilità se la malattia del paziente è così rara da non consentire una diagnosi precisa. Se il malato riceve cure sbagliate perché i sanitari non sono riusciti a decifrare la patologia di cui è affetto, non ha comunque diritto al risarcimento dei danni subiti. Così ha deciso una recente sentenza che ha definitivamente chiuso la porta alla richiesta di un paziente che aveva ricevuto dei trattamenti sanitari sbagliati e si era deciso quindi a chiedere il risarcimento. Secondo il giudice, la patologia di cui risultava affetto l'uomo era particolare al punto che era difficile stabilire una precisa diagnosi. Per questo motivo, ai medici non poteva essere attribuita alcuna responsabilità, avendo svolto tutte le analisi del caso. La diagnosi raggiunta li aveva condotti, erroneamente, a trasferire il paziente 2. Sanità fiorentina e toscana in un altro reparto della struttura ospedaliera e a decidere di asportargli la milza. In realtà , è stato ritenuto che in tema di responsabilità contrattuale del medico nei confronti del paziente per danni derivanti dall'esercizio di attività di carattere sanitario, il paziente ha il solo onere di dedurre le inadempienze avversarie, restando poi a carico del debitore convenuto l'onere di dimostrare o che nessun rimprovero di scarsa diligenza o di imperizia possa essergli mosso . In questo caso , addirittura , sebbene si potesse ipotizzare una qualche responsabilità dei sanitari in relazione alla decisione di procedere all'asportazione della milza in assenza di una certezza diagnostica , il giudice ha escluso che le complicanze subite dal paziente fossero state causate dall'operazione . Nessun risarcimento, quindi, è dovuto. [email protected] Pagina 15 lo Supcam i ncassa elogi e punta a1` mercato .PREVENZIONE DEL CANCRO AL Presentati i risultati dell'iru2ovativo dispositivo ideato dal Tozzi dell'Asl E' STATO accolto con un lungo precisato Ciuti - non riguarda applauso, seguito poi da tante do- tanto la tecnologia, quanto i vanmande da parte degli `addetti ai la- taggi legati alla ridotta invasività vori', il progetto «Supcam», l'in- della procedura. Questo permette novativa videocapsula endoscopi- di individuare fasi precoci di una ca per l'individuazione precoce eventuale malattia, che può quindel tumore al colon retto, ideato di essere trattata più efficacemendal dottor Alessandro Tozzi, te. Inoltre, ed è questa la vera assochiantigiano ma operativo all'Asl 11 di Empoli. Il dispositivo è stato il protagonista del convegno na- PUNTI DIE zionale di gastroenterologia a Pa- Vi eocapsuta a loco ozione dova, promosso dall'associazione attiva a ridotta invasivítà Roberto Farini. Erano presenti per uno screening mg i Uore circa 340 medici gastroenterologi che hanno seguito con attenzione le parole del dottor Gastone Ciuti, Iuta novità di Supcam, si tratta di ricercatore di robotica biomedica una videocapsula a locomozione della scuola superiore Sant'Anna attiva: per la prima volta il dispodi Pisa, che ha esposto la relazio- sitivo potrà essere movimentato ne del primo anno di gestione del interamente e in modo volontario prodotto. «La `rivoluzione' inne- dal medico che beneficerà di una scata dal metodo Supcam - ha visione ottimale di tutto il tratto 2. Sanità fiorentina e toscana analizzato. Infine - ha concluso Ciuti - lo strumento è, orgogliosamente, un progetto italiano al 100 per cento; anzi, per maggior precisione, è un progetto toscano». Toscana è anche l'azienda, la S.E.D. (Special Electronic Design) di Certaldo, che sta sviluppando la tecnologia di Supcam. «Supcam - ha detto il professor Giorgio Battaglia, direttore dell'Unità di endoscopia digestiva operativa ad alta tecnologia dell'Istituto oncologico veneto è stato valutato positivamente anche dai revisori internazionali europei». «Adesso - fa sapere l'ideatore, il dottor Tozzi - è iniziata la fase operativa e, nel mese di novembre, presenteremo il prototipo, con l'auspicio che nei prossimi due anni possa essere immesso sul mercato». Pagina 16 ' [,I ap i zc cin az ione IL PAPILLOMAVIRUS, che si contrae di norma con l'inizio dell'attività sessuale, è causa del tumore al collo dell'utero. La vaccinazione - tre iniezioni intramuscolari (sul braccio) nell'arco di sei mesi - è quindi un'arma efficace di prevenzione. Ed è raccomandabile farla perché previene il tumore al collo dell 'utero provocato dai papilloma virus '16'e `18'. Per questo la Regione, tramite il servizio sanitario, offre a tutte le adolescenti residenti in Toscana, a partire dagli undici 2. Sanità fiorentina e toscana a c hi a mata p ar le anni compiuti fino ai diciotto non compiuti, l'opportunità di vaccinarsi gratuitamente. Gli effetti collaterali che possono eventualmente manifestarsi in seguito alla vaccinazione (leggero arrossamento nel luogo dell'iniezione e talvolta qualche linea di febbre) sono modesti e generalmente di breve durata. E' necessario vaccinarsi in così giovane età perché la risposta immunitaria in questa fase è maggiore e quindi il beneficio è massimo . Inoltre la vaccinazione è molto efficace se effettuata prima dell'inizio le n e l 2003 a 9? ' dell'attività sessuale perché induce una protezione maggiore prima di un eventuale contagio con il virus Hpv che avviene almeno una volta nella vita nel 75% delle persone. Per quest'anno chiamata attiva per tutte le bambine e ragazzine nate nel 2003 e nel 1999 (su richiesta dei genitori per le nate nel 2002, 2001, 2000, 1998, 1997). Ci si vaccina nei centri vaccinali, nei presidi Asl di quartiere, dove sia le ragazze che i loro genitori potranno ricevere tutte le informazioni. Pagina 17 FERRUCCI, SEGRETARIO FIALS, C OMMENTA LE PAROLE DI PORFIDO --- -- - -- * senza cogliere seg - PORTOFER 10 - «LE DICHIARAZIONI ottimistiche del direttore generale dell'Asl 6 sullo stato dei servizi e l'attuazione di misure strutturali nella zona Elba non ci sorprendono. E' un atteggiamento uguale a quello delle precedenti direzioni. Si continua nel percorso delle promesse senza cogliere dei segnali di discontinuità». AD AFFERMARLO è il segretario provinciale del Fials Massimo Ferrucci annunciando per il mese di febbraio iniziative di lotta sindacale. «Domandiamo - dice Fer- 2. Sanità fiorentina e toscana rucci - se la presenza del consistente numero di anestesisti recentemente assunti ha prodotto un innalzamento delle prestazioni chirurgiche e, sempre in finzione di eliminare i disagi per i cittadini, perchè sono stati soppressi i posti letto a radioterapia nell'ospedale di Livorno determinando il rientro in giornata all'Elba dei pazienti o, in alternativa, la necessità di accollarsi un affitto per fruire delle prestazioni». IL SEGRETARIO del Fials punta il dito su dotazioni organiche e strutture . «Sull'isola - aggiunge Ferrucci - c'è un'insufficienza di personale destinata ad aumentare. Ciò determina turni di lavoro con gli stessi numeri delle giornate di sciopero . Emblematico è come la futura acquisizione di 2 ortopedici non comporti l'aumento del personale in sala gessi, ridotto ad un'unità. L'ospedale elbano è caratterizzato da situazioni inaccettabili. Al pronto soccorso ed in altre unità operative non ci sono i lava padelle, il personale non ha spogliatoi adeguati , il servizio di elisoccorso svolto dal personale Asl non corrisponde alle disposizioni regionali in materia , ci sono carenze strutturali nelle aree adibite alla preparazione di farmaci antitumorali». Pagina 18 _@ APPU NTAMENTO IL PROSSI MO A T I' C IL DIRETTO RE ELL'ASL 2 ,.. / •/ed!//y/ //,/ /%/,/////aV I/4/ / r i'/H/ x/ d r,,., //e / i/H/n . i,.. h. //,..,.., /.. ,..elG -A ' n.:'/N/,. QUESTA VOLTA l'ospite a sor- come prima». presa del tour guidato dentro il nuovo ospedale S.Luca sarà il co- «DUNQUE siamo stati posti di mitato Lucca Est Sergio Ghiselli. fronte a un bivio - aggiungono L'appuntamento è per martedì -: o l'acqua in casa d'inverno o i prossimo 11 febbraio alle 15 quando i membri del comitato si ritroveranno di fronte all'ingresso dell'ospedale, lato S.Filippo, accesso dalla rotonda di via di Piaggia, per una visita accompagnata dal direttore generale dell'azienda Us12 Antonio D'Urso. UN'INIZIATIVA che servirà agli abitanti della zona per vedere con i propri occhi pregi (e difetti?) del nuovo, ingombrante vicino di casa. Il più evidente è quello per il quale non serve una visita guidata: le enormi vasche di contenimento dell'acqua che circondano l'edificio e che gli abitanti temono saranno fonte di topi e zanzare soprattutto durante la stagione estiva. «SULLE PRIME ci avevano spiegato che le vasche erano funzionali alla regimazione idraulica inerente il nuovo ospedale - spiegano i referenti del comitato - . Invece adesso abbiamo appurato che servono essenzialmente a non far entrare acqua nelle nostre case, perché la cementificazione prodotta con il S.Luca non permette alla rete di deflusso di funzionare SUMM IT L'incontro con gLi abitanti si svolgerà it 28 fe bbraio netta sede detta Croce Verde topi e le zanzare d'estate». Scelta difficile, ma almeno i lavori fatti sulla rete dei canali sembrano dare i risultati rincorsi. «Dita incrociate - commentano gli abitanti -, ma per ora, nonostante le abbondanti piogge, non ci sono stati problemi di acqua in casa. Adesso sembra che la Provincia sia intenzionata anche a coprire quel tratto di canale che corre dal cimitero fino alla concessionaria Land Rover. Pare che le risorse ci siano concludono i residenti -, e in effetti sarebbe un ulteriore elemento di tranquillità». GIGANTESCO Ecco il S.Luca: i residenti temono sempre effetti negativi sulla rete idraulica UN NUOVO tassello del puzzle che sarà uno degli argomenti dell'assemblea pubblica che si terrà il 28 febbraio alle 21 presso la sede della Croce Verde. Un'occasione per dare onore al merito a chi ha lavorato, e anche però per non tacere le critiche verso chi, al contrario, ha solo fatto finta. Laura Sartini ú. il mmibtn úirn il ti.l R,úknlxlra c i :r i'uawnl N pubhtlra 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 19 CASTEL LA RIFLESSIONE DEL SINDACO GADDI. MEZZI PESANTI, ATTIVATE LE FASCE ORARIE «Pensate se l'ospedale unico fosse a Mologno: un vero incubo» A QUESTO PUNTO l'unica via di uscita da Castelnuovo, verso Lucca, rimane la strada di Monteperpoli, vale a dire una viabilità in pessime condizioni, ricca di curve, lunga, e non certo di facile percorrenza, specialmente per il traffico pesante. «Le condizioni della strada di Monteperpoli sono brutte e precarie - è l'opinione del sindaco di Castelnuovo, Gaddo Gaddi - . Dirottare tutto il traffico in questa zona significa andare incontro a disagi importanti». «Nel caso di ospedale unico a Mologno - continua le difficoltà sarebbero enormi. Non potremmo nemmeno contare su un'agevole opportunità di raggiungere l'ospedale di Lucca». Intanto dalla riunione in Prefettura, alla presenza del Prefetto Cagliostro, del presidente della Provincia Baccelli, del sindaco di Castelnuovo Gaddi, del presidente dell'Unione dei Comuni Garfagnana, Puppa, e dei rappresentanti di forze di polizia, Prociv e vigili del fuoco, sono state decise fasce orarie di transito per i Tir sulla via di Monteperpoli, mentre nessuna limitazione per traffico leggero e pullman. I mezzi superiori ai 20 quintali non potranno circolare in queste fasce orarie: 7-9, 12.30-14.30, 17.30-19.30, 22-5. Potranno transitare sulla SP43 a senso unico alternato e sotto scorta delle forze dell'ordine nelle seguenti fasce: 5-7, 9-12.30, 14.30-17.30, 19.30-22. La scorta condurrà i mezzi accumulati nelle aree di sosta individuate nel parcheggio pubblico viale Pascoli (Torrite a Castelnuovo), via Fermi e nei parcheggi delle cartiere lungo via Fermi, e sulla SP20 Calavorno Campia, tra Gallicano e il bivio per la SP43 di Monteperpoli. Federico Santarini 2. Sanità fiorentina e toscana SICURA U sindaco di Castelnuovo Gaddi (foto Borghesi) Pagina 20 DOMANI I N REGION E Majno e associaziom* a confronto sul 118 STATO convocato anche il direttore dell'Asl 4 Edoardo Majno al tavolo di confronto sulla centrale operativa del 118, che si tiene domani alla sede dell'assessorato alla sanità di via Alderotti a Firenze, fra assessore Luigi Marroni, le associazioni di volontariato regionali e quelle pratesi di Misericordia, Pubblica Assistenza, Croce d'Oro e Croce Rossa. Le associazioni di volontariato sono compatte e sullo stesso fronte: applicazione della delibera regionale del dicembre scorso secondo la quale Prato insieme ad Empoli deve confluire con Pistoia e non con Firenze. La Regione, da parte sua, si è già espressa riguardo alla sorte di Prato: a Firenze, anche a seguito dell'episodio dell'interruzione di corrente elettrica avvenuto qualche settimana fa al Misericordia e Dolce, con switch off per il 12 febbraio. Data che a quanto pare sembra essere rimessa sul tavolo della discussione, «non condivisa» con le associazioni e tanto meno con i medici dell'emergenza urgenza. 2. Sanità fiorentina e toscana Proprio i dottori del 118 ricordano di essere ancora in stato di agitazione in segno di protesta sulla decisione dell'accorpamento Prato-Firenze. «Non siamo stati mai interpellati al riguardo - L . . _ IN I medici: «Concertare alternative prima di fare il passaggio» tuonano i rappresentanti sindacali - Le ore mensili richieste saranno 720 e in base ai nostri calcoli è probabile che 4-5 medici rimarranno fuori, se si prosegue sulla strada fiorentina. Allora ci domandiamo: come saranno impiegati i professionisti che rimangono fuori? Si devono concertare delle alternative prima di fare il passaggio. Poi la delibera regionale parla di accorpamento con Pistoia e non con Firenze... Noi siamo professionisti esperti del 118: perchè si deve disperdere professionalità formate e alcune operanti da anni in questo settore?». Sara Bessi Pagina 21 S_ LUCA BIANCIARDI GESTIRÀ I RAPPORTI CON IL CONCESSIONARIO Un manager per completare l'ospedale SI CHIAMA Luca Bianciardi ed è entrato in servizio all'Asl 4 da ieri con il ruolo di mantenere e curare i rapporti con il concessionario del Nuovo ospedale di Prato «Santo Stefano». D'ora in poi Gesat avrà come referente per l'azienda sanitaria pratese il dirigente medico, classe 1957, che all'ospedale di Borgo San Lorenzo (è sotto l'azienda Usl 10 di Firenze) ha ricoperto il ruolo di direttore sanitario oltre che di direttore della struttura organizzativa complessa innovazione e sviluppo servizi sanitari. Incarico di Rup (responsabile unico del procedimento, ndr) che, fino a qualche tempo fa insieme a quello di direttore di presidio ospedaliero, era nelle mani di Alessandro Sergi, che prima di Natale ha presentato le dimissioni. Simona Carli, direttore sanitario dell'Asl 4, da ieri ricopre le funzioni di direttore di presidio. Bianciardi, fra l'altro, è stato direttore sanitario aziendale per quasi 4 anni 2. Sanità fiorentina e toscana dell'Usl 8 di Arezzo (dal 2005 al 2009) e direttore medico (incarico supplente) del presidio ospedaliero di Livorno, dall'agosto del 2009. INTANTO, la direzione Servizi telefonici e rete informatica Interruzione temporanea OGGI dalle 13.30 alle 14, per motivi di trasferimento e adeguamento di apparecchiature, non saranno disponibili i servizi telefonici e la rete informatica di alcuni presidi territoriali della AsI 4 di Prato . Saranno coinvolti nell'interruzione il servizio Cup e I' ufficio relazioni con il pubblico . Non ci sarà interruzione nel Nuovo ospedale «Santo Stefano», nel presidio «Misericordia e Dolce» e nel centro socio sanitario «Giovannini». L'azienda sanitaria si scusa per eventuali disagi. aziendale dell'Usl 4 ha deliberato il documento con il quale dà il via libera all'Estav centro perchè possa compiere gli adempimenti di competenza per le procedure concorsuali per il nuovo direttore dell'ospedale. I candidati debbono avere esperienza di direttore medico di presidio in ospedali di medio-grandi dimensioni, competenza nei processi di miglioramento della qualità e sviluppo organizzativo ospedaliero ede esperienza di direttore staff o di direttore sanitario. Il concorso pubblico porterà al conferimento di un incarico a tempo determinato per la direzione del presidio ospedaliero, oltre che per la responsabilità dell'Unità operativa direzione sanitaria ospedaliera. Sa. Be. Pagina 22 Versilia "infeiix" Alta mortalità, poche nascite e molti suicidi SEMPRE più vecchi e sempre meno nascite. E' la cruda realtà versiliese in base ai dati forniti dalla Asl, con percentuali che pongono la Versilia al di sotto di tutte le medie, da quella di zona a quella regionale. Il caso dei tassi di natalità (ogni mille abitanti), rilevato al 2011, è emblematico: 7,98 in Versilia, 8,23 nell'area vasta e 8,61 in Regione. Ma sono soprattutto il tasso di invecchiamento e quello di mortalità a meritare il bollino rosso. Se nel 1995 gli ultrasessantacinquenni erano 19,67 ogni mille abitanti, nel 2011 il dato è salito a 23,85. Infine la mortalità: quella per tumori ha registrato i più alti valori di tutta la Toscana, con 189,24 decessi ogni 100mila residenti. Migliora invece la mortalità di natura (da cardiocircolatoria 179,09 nel 2006-2008 a 162,88 nel 2008-2010). Molto alto il numero dei suicidi: 6,89 ogni 100mila abitanti. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 23 LISTE D IA . - -- > Bene le YKt K e spec ial ist i che Temp i lungh i pe r1 di agnost ica SE PER UNA radiografia temporomandibolare occorre aspettare 169 giorni. O ancora, se per una risonanza magnetica all'encefalo ce ne vogliono 132 allora qualcosa nel sistema sanitario pubblico, forse, non funziona. Perché la legge imporrebbe, per le visite diagnostiche strumentali, un tempo d'attesa non superiore a sessanta giorni. E, in molti casi, ce ne vogliono più del doppio all'Asl 12 Versilia. Il dettaglio dei tempi d'attesa per gli esami e le visite specialistiche rilevato il 15 gennaio scorso dall'Azienda Sanitaria locale e pubblicato sul proprio sito, racconta di una situazione complessa ma, tutto sommato accettabile se paragonata a quella di altre strutture ospedaliere nazionali. QUESTO però non rinfrancherà chi, prenotando una tac all'addome al centralino del Cup è stato informato di ripassare tra 99 giorni. Novantasette per una risonanza magnetica alla colonna lombosacrale, altrettanti per quella cervicale e così per una toracica. E poi ci sono quelle inspiegabili stravaganze. Per una risonanza magnetica alla gamba sinistra occorre aspettare 34 giorni, per lo 2. Sanità fiorentina e toscana stesso esame alla gamba destra invece 152. Se proprio dovete fare accertamenti, sperate almeno di farlo alla vostra sinistra. Perché per l'altro lato i tempi si allungano di almeno cinque volte. Anche nel caso di una risonanza magnetica alla coscia il divario d'attesa tra destra e sinistra è di 118 giorni. Ci vogliono poi 132 giorni per una ecografia ai testicoli e 125 per una di carattere transvaginale. DECISAMENTE più in linea con i termini fissati dalle legge invece i tempi d'attesa per le visite specialistiche. Il ministero per questi esami ha infatti fissato un termine tra prenotazione e visita di massimo 30 giorni. Per una visita neurologica all'ospedale Versilia non bisogna aspettare - stando ai dati fornita dall'Asl - neppure un giorno. Ci vogliono cinque giorni per una visita dermatologica, sei per quella gastroenterologica. E ancora 21 giorni per un consulto dall'otorino, 22 per l'ortopedico. Luci e ombre dunque, che però testimoniano un piccolo miglioramento rispetto all'ultima analisi complessiva fornita dall'Azienda ospedaliera. mdc Pagina 24 II direttore generale B runo Baldacchini ha deliberato il "Piano della performance" Atte pagine 2 e 3 Nv(, , td, 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 25 0 ,kv s ® tre anní cale ranno ulte riormente ì costi delpe rsonale QUESTA, per l'Azienda Sanitaria versiliese, sarà un'annata «lacrime e sangue», come abbiamo già riportato su queste pagine in occazione dell'approvazione del bilancio preventivo 2014, a causa soprattutto di circa 7 milioni di euro in meno di risorse attese a Villa Pergher. Ci vorrà probabilmente un po' di pazienza, ma in fondo al tunnel c'è sempre una luce, grande o piccola che sia, e per il biennio 2015-2016 è prevista infatti una situazione di assestamento. Anzi, in certi casi l'asticella si muoverà verso l'alto, in quanto il bilancio preventivo pluriennale ha disegnato «Sarà attivato un processo di miglioramento culturale, normativo e gestionale» un incremento dello 0,5% sia del valore che dei costi di produzione. E' questa la previsione-cardine del "Piano della performance 2014-2016" deliberato dall'Asl versiliese, sigla dietro la quale si nascondono obiettivi strategici ben precisi, come spiega il direttore generale Brunero Baldacchini. «E' NOSTRA intenzione - ricorda - attivare da subito un processo di miglioramento in grado di agire su tre filoni: culturale, normativo e gestionale. Mi riferisco innanzitutto alla necessità di definire un piano di formazione che contribuisca a diffondere la cultura della performance, della trasparenza e dell'etica organizzativa e individuale. Sul piano normativo mi riferisco invece ai tavoli di confronto attivati con i sindacati per definire regole su vari fronti: dagli orari di lavoro alle assenze, dalle attività aggiuntive fino al piano della trasparenza e a quello anticorruzione. A livello gestionale saremo guidati, infine, dal rispetto delle norme in materia di trasparenza, anticorruzione e accreditamento, primo esempio concreto di integra- zione delle diverse normative». Fatta questa doverosa premessa, il direttore generale aggiunge che saranno attivati anche dei gruppi di lavoro, i quali avranno il compito sia di monitorare le capacità dell'Azienda sia di gestire il ciclo della performance. Un ciclo, dicevamo, che quest'anno sarà inluenzato negativamente dal taglio delle risorse ma che rialzerà la testa già dall'anno prossimo. LO DIMOSTRA la previsione sui contributi elaborata dall'Asl versiliese: se nel 2014 saranno pari a quasi 248 milioni e 500mila euro, nel 2015 la cifra salirà infatti a poco più di 249 milioni di euro e nel 2016 a 250 milioni e 260mila euro. Stesso discorso, ma con anda- ASL II direttore generale, Brunero B r.tcchini, ha deliberato il "piano della performance 2014-2016" mento più lieve, per i ricavi garantiti dalle prestazioni sanitarie e sociosanitarie: 41 milioni e 119mila euro nel 2014,41 milioni e 224mila euro nel 2015 e 41 milioni e 430mila euro nel 2016. Invariate, invece, le voci relative a concorsi, recuperi e rimborsi (3,3 milioni) e alle compartecipazioni alle spesa dei ticket (8,2 milioni). Anche per quanto riguarda i costi di produzione, l'acquisto dei beni passerà dai 37,5 milioni di curo nel 2014 ai 37,8 milioni di euro nel 2015 e ai 38,2 milioni di euro nel 2016. Mentre i costi per il personale caleranno progressivamente (96 milioni quest'anno, 95,3 milioni l'anno prossimo e 95 milioni nel 2016), l'acquisto di servizi sanitari seguirà invece la tendenza delle altre voci e registrerà quindi il segno «più», passando dai 134,2 milioni del 2014 ai 134,8 milioni del 2015 e i 136,1 milioni del 2016: le somme più cospicue saranno destinate alla medicina di base (17 milioni), alla farmaceutica (22 milioni) e all'assistenza ospedaliera (46 milioni). 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 26 • : l:. :: base cosa cambia , Via alla riorganizzazione della sanità territoriale Partita la riorganizzazione della medicina di hase. Create due Aft locali (medici di famiglie ed ex guardie mediche), una per la zona di Rosignano-Val di Fine e l'altra per la zona Val di Cecina-Castagneto. Nominati i professionisti che coordineranno i due gruppi. IN CRONACA ir á t,; di W-, i. Aarioo,wn'v.,nzmnc ,dolpadcllafiKrovha,ila,, 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 27 )) Medici di base, via alla riorg Partito il nuovo modello per i professionisti generici. Formati due gruppi (Aft) perle zone di Rosignano e Cecina 1 ROSIGNANO Partita la prima tappa del percorso che porterà alla riorganizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale, per il momento riguardante esclusivamente gli adulti, attraverso una nuova organizzazione di medici di famiglia e di quelli di continuità assistenziale (ex guardia medica). «La Regione Toscana - spiega Carlo Giustarini, direttore sanitario dell'Asl 6 - è stata fra le prima in Italia a tracciare la strada per un'assistenza terri toriale in grado di rispondere alle mutate esigenze dei cittadini, migliorando la qualità delle prestazioni erogate dai medici di famiglia ed ex guardie mediche, contribuendo a ridurre i ricoveri, gli accessi impropri al pronto soccorso e migliorare le cure per i pazienti cronici. In un contesto economico e sociale come quello attuale è importante sottolineare che tale obiettivo si otterrà senza aumenti di spesa per i cittadini». Per fare questo tutti i medici di famiglia e della ex guardia medica dell'Asl 6, si sono aggregati in 10 grandi "gruppi", chiamati Aggregazioni Funzionali Territoriali (Alt) guidati ciascuno da un medico coordinatore eletto in questi giorni: 4 a Livorno, 1 a Collesalvetti, 2 nella Bassa Val di Cecina, 2 nella Val di Cornia ed 1 all'Elba. Per adesso non cambiano telefoni, modalità e luoghi di riferimento dei propri medici, ma l'Aft, una volta a regime permetterà una nuova modalità di erogazione delle prestazioni di base, pur mantenendo il rapporto di fiducia fra medico e paziente, oggi in carico a una singola persona: in particolare la nuova organizzazione, anche attraverso la realizzazione di reti informatiche comuni, permetterà ai medici non solo di avvalersi del supporto dei loro colleghi nell'erogazione dell'assisten- za, ma anche di approfondire competenze divenute importanti per il medico di medicina generale: dalle ecografie alle cure palliativo fino alla medicina di iniziativa. La figura della ex guardia medica si integrerà completamente con i medici di famiglia: ogni Aft avrà i propri medici che garantiranno la continuità dell'assistenza e ciascuno di loro arriverà a conoscere gli assistiti grazie proprio all' utilizzo di sistemi infornatici condivisi. «Il traguardo futuro - spiega ancora Giustarini - sarà porta- re la continuità dell' assistenza assicurata dall'Aft a coprire la fascia oraria compresa tra le 8 e le 24, mentre dalle 24 alle 8 sarà assicurata dal servizio di 118». «Una scelta - prosegue Giustarini - motivata dal ridotto utilizzo notturno, in alcune sedi, dei servizi di guardia medica, che consentirà di gestire diversamente l'offerta e potenziare le attività di assistenza diurna a particolari categorie di pazienti. Ogni Aft avrà poi i propri obiettivi di miglioramento a cui i medici appartenenti dovranno tendere in si- nergia con i colleghi e con il loro coordinatore. La costruzione di questo nuovo modello avverrà gradualmente, sia per la sua alta valenza innovativa, sia per consentire ai cittadini di abituarsi alle modifiche organizzative, sempre finalizzate al miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'assistenza e non al taglio delle prestazioni». I medici coordinatori delle due Aft sono, per quella di Rosignano-Val di Fine Paolo Pirain e per quella della Bassa Val di Cecina e Castagneto Andrea Panetta. Un paziente durante una visita dal medico di base e nel riquadro Carlo Giustarini 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 28 L'Opa si ferma: no al trasfer ento Assemblea di tre ore di tutto il personale contro il trasloco del materno infantile da Montepepe all'ospedale unico 1 MASSA Si ferma stamani, per tre ore, il cuore dell'Ospedale del cuore ovvero il personale della Fondazione Gabriele Monasterio. Si ferma per una assemblea (ovviamente saranno garantite le urgenze, ci mancherebbe) nella quale i sindacati di medici e lavoratori cercheranno di fare il punto della situazione dopo alcune settimane di grande tensione per l'alternarsi di dichiarazioni e smentite sul futuro della cardiochirurgia infantile, di quella per adulti e del destino del dipartimento materno infantile. Le certezze, dopo mille tentennamenti, riguardano appunto il destino del punto nascite dell'Opa. La Regione prima, l'Asl e il Pd poi, hanno decretato che il materno infantile andrà necessariamente nel nuovo ospedale apuano (Noa) in costruzione su viale Mattei e, forse, pronto per la fine dell'anno o poco più. I primari Paolo Migliorini (ostetricia e ginecologia) e Alberto Baratta (dipartimento emergenza urgenza) hanno spiegato in diversi sedi il perché questa scelta tecnicamente è quella giusta per dare migliori servizi alle pazienti. Il primario di cardiochirurgia infantile della Monasterio, Bruno Murzi si è sgolato inutilmnete negli ultimi due mesi, partecipando a consiglio comunali, a commissioni a dibattiti televisivi e non, e sulla stampa ovviamente, per sostenere invece la bontà di un progetto che la stessa Regione aveva lanciato (a suon di miliardi) ben prima che venisse deciso di costruire l'ospedale unico. Una difesa dell'eccellenza del reparto chirurgico che è nei numeri e nella fama internazionale del centro di Montepepe ma anche dell'unicità, rispetto ad altre grandi realtà metropo0litane, come il Meyer di Firenze e il Gaslini di Genova, dell'avere in fondo al corridoio il punto nascite del materno infantile. Murzi ha poi parlato dei pericoli di un freno, se non di uno stop, a ricerche di avanguardia sulle stanuinali. Un dibattito molto tecnico che certamente sarebbe stato meglio convogliare prima, per tempo, anche solo per una questione di immagine: i primari contro non è un bel vedere. La questione doveva essere sciolta nel momento stesso in 2. Sanità fiorentina e toscana cui si davano istruzioni per la costruzione dell'ospedale. Adesso siamo alle toppe Il problema dell'oggi, lucidamente segnalato dal consigliere massese del Pd, Stefano Alberti, è che la Regione ha detto che il materno infantile verrà spostato all'ospedale unico ma ha anche promesso che un potenziamento di Montepepe edl rapporto con la Monasterio. Come? Con quali interventi? ha domandato, non solo, Alberti. Eforse un potenziamento - citiamo alcune delle ipotesi lanciate nei giorni scorsi - la creazione di un mini punto nascite all'Opa? O il trasferimento della chirurgia infantile della Monasterio al secondo piano dell'ospedale unico lasciando il day surgery a Carrara? Insomma c'è molto da chiarire. E questa chiarezza la deve fare la Regione stessa. E non solo sul punto nascite dell'Opa. C'è anche la questione, non certo da poco, della cardiochirurgia per adulti. Nel progetto regionale questa avrebbe dovuto assorbire la cardiochirurgia della clinica universitaria di Pisana, in difficoltà secondo i dati sulle mortalità per by pass e sostituzione delle valvole. Ma i dati ad una successiva, e forse non casuale, elaborazione non sarebbero così negativi e il piano sembra saltato. Tanto che, pur non commentando, il cardiochirurgo Mattia Glauber, che l'operazione accorpamento doveva guidare, ha lasciato la Monasterio per accettare l'offerta dell'Humanitas di Milano. Il reparto è finito comunque nelle ottime mani di Marco Solinas, 45 anni, chirurgo che dopo importanti esperienze all'estero è sempre stato nella Monasterio. Non è che Pisa, respinto l'attacco, voglia prendere il largo e fare la parte del leone togliendo spazio alla Monasterio? Non è che Gaslini e soprattuto il Meyer che sta facendo investimenti notevoli, nel giro di un paio di anni si prendano tutta la chirurgia infantile? Dubbi, tanti, certezze poche. Che la Regione batta un colpo, presenti un piano preciso che dia sostanza alle generiche promesse. Intanto stamani, dalle 8,30 alle 11,30, come dicavamo, nella sala biblioteca del terzo piano a Montepepe si terrà l'assemblea del personale medico, infermieristico e amministrativo della Fondazione Monasterio. Si battono contro lo spostamento del materno infantile dall'Opa all'ospedale unico e per la difesa della cardiochirurgia pediatrica. Aronne Angelici Pagina 29 7iirí Io FA Un medica al lavoro al l'ospedale del Cuore; in alto da sinistra , i i primari Bruno Murzi eAlberto Baratta ; sotto da sinistra il primario Paolo Migliorini e l'assessore regionale Luigi Marroni 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 30 Sparisce la guardia medica Piombino: ma l' sl promette maggiori servizi diurni IN CRONACA Vtedici n{üiuen ppi prcF ei,ercpio—i i 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 31 Me dici riuniti in gruppi per garantire più servizi il direttore sanitario dell'Asl mette al centro le "Aggregazioni" al via da febbraio La guardia medica notturna era poco usata, al suo posto resta solo il 118 1 PIOMBINO Ha preso il via dal primo febbraio il percorso che porterà alla riorganizzazione dell'assistenza sanitaria territoriale, per il momento riguardante esclusivamente gli adulti, attraverso una nuova organizzazione di medici di famiglia e continuità assistenziale (ex guardia medica). «La Regione Toscana- spiega Carlo Giustarini, direttore sanitario dell' Azienda Usl 6 di Livorno - è stata fra le prime in Italia a tracciare la strada per un'assistenza territoriale in grado di rispondere alle mutate esigenze dei cittadini, migliorando la qualità delle prestazioni erogate dai medici di famiglia ed ex guardie mediche, contribuendo a ri durre i ricoveri, gli accessi impropri al pronto soccorso e migliorare le cure per i pazienti cronici. In un contesto economico e sociale come quello attuale è importante sottolineare che tale obiettivo si otterrà senza aumenti di spesa per i cittadini». Per far questo tutti i medici di famiglia e della ex guardia medica dell' Azienda Usl 6, si sono aggregati in l0 grandi "gruppi", chiamati Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) guidati ciascuno da un medico coordinatore eletto in questi giorni: 4 a Livorno, i a Collesalvetti, 2 nella Bassa Val di Cecina, 2 nella Val di Cornia ed 1 all'Elba. Per adesso non cambiano telefoni, modalità e luoghi di riferimento dei propri medici, ma l''Aft, una volta a regime permetterà una nuova modalità di erogazione delle prestazioni di base, pur mantenendo il rapporto di fiducia fra medico e paziente, oggi in carico a una singola persona: in particolare la nuova organizzazione, anche attraverso la realizzazione di reti informatiche comuni, permetterà ai medici non solo di avvalersi del supporto dei loro colleghi nell'erogazione dell'assistenza, ma anche di approfondire competenze divenute importanti per il medico di medicina generale: dalle ecografie alle cure palliative fino alla medicina di iniziativa. La figura della ex guardia medica si integrerà completamente con i medici di fa- miglia: ogni Aft avrà i propri medici che garantiranno la continuità dell'assistenza e ciascuno di loro arriverà a conoscere gli assistiti grazie proprio all' utilizzo di sistemi informatici condivisi. «Il traguardo - spiega Giustarini - sarà portare la continuità dell'assistenza assicurata dall'Aft a coprire la fascia oraria compresa tra le 8 e le 24, mentre dalle 24 alle 8 sarà assicurata dal servizio di 118. Una scelta, motivata dal ridotto utilizzo notturno, in alcune sedi, dei servizi di guardia medica, che consentirà di gestire diversamente l'offerta e potenziare le attività di assistenza diurna a particolari categorie di pazienti. Ogni Aft avrà poi i propri obiettivi di miglioramento a cui i medici appartenenti dovranno tendere in sinergia con i colleghi e con il loro coordinatore. La costruzione di questo nuovo modello avverrà gradualmente, sia per la sua alta valenza innovativa, sia per consentire ai cittadini di abituarsi alle modifiche organizzative, sempre finalizzate al miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'assistenza e non al taglio delle prestazioni». Un paziente durante una visita in una foto d'archivio 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 32 Ecco quali sono i dottori nelle singole Aft Un'occhiata ai nominativi del medici che fanno parte di ciascuna Aggregazione funzionale territoriale in cui è stata suddivista la nostra zona dell'Asl 6. organizzazione che, come detto, al momento riguarda esclusivamente gli adulti , attraverso una nuova organizzazione dei medici di famiglia e continuità assistenziale (ex guardia medica). Atf 8 Val di Cornia-zona nord (5. Vincenzo, Campiglia,Suvereto, Sassetta, Monteverdi , Riotorto), responsabile Stefano musi. Componenti : Marco Adinolfi , massimo Azzimondi , Alessandra Bani, Sara Belà, Fausto Bonsignori, Maristella Casini, Rosanna D'Apice, Gian Paolo Degl'lnnocenti , Maurizio Donati, Giovanni Doni, Alessandro Fossi, Maurizio Lani , Maria Patrizia Lenzi, Neri Riccardo , Vittorio Pazzagli , Carmen Presti, Rina Rago, Guido Tamberi, Andrea Quattrini, Fulvio Fanti , marco Puccini (postazione veterinaria), Roberto Pisaneschi , Luca Bernacchi, Mario Termite , [smail Faraj. Aft 9 Val di Cornia- Piombino responsabile Patriza Moschini. Componenti : Andrea Antonini , Walter cardi , Patrizia Becherini, Riccardo Becherini , Giovanna Bianchi , DonatoCalocero, Nedo Caporali , Luigi Casini Fidanza, Franco Cavicchi , Fulvio Cerri, Giovanna Clarizia, Michela Di Bello, Alessandro Fulceri , Sandra Ghilli, Domenico La Malfa, [vano Landi , Giuseppe Magno, Carla Manfredini , Riccardo Micheai , Valter Pastorella, Giovanni Severino Petri , Stefano Piacent ini, Fabio Regoli , Giovanni Saglimbeni , Sergio Tognoni , Cristina laccarino , Claudia Cienlli. Aft 10 Zona Elba: responsabile Valeria Barbagli. Componenti : Fabio Balzi , Alberto Bartolommei , Carlo Burchielli, Giuseppe Carano, Claudia Colombi, Graziella Conca, Riccardo Conticellii , marina Danesi , Gianni Donigaglia, Patrizio Lemmi, Rosa Manghiso , Annamaria Massaro, Amerigo Mattera, Francesco Mezzatesta , Riccardo Palombo, Tiberio Pangia, Maurizio Papi, Riccardo Pavia , Paolo Prignacca , Maria Paola Scappini , Maria Cristina Serena, Silvio Ginanneschi , Angelo Perrotta, Michele De Rosa, Giovanni Baldini, Mario Chiavaccini, Giovanni Arena. 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 33 MALASANITÀ MEDICO PRATESE Si RIFIUTA DI V1SFFARE U N MQIANO aso di mala sanità all'ospedale di Prato C finito anche in Regione Toscana con un'interrogazione all'assessore alla Sanità Luigi Marroni: è accaduto la sera di giovedì 23 gennaio al nuovo nosocomio di Galciana. Protagonista un anziano di ottant'anni, finito al Pronto Soccorso a causa di un cotton fioc incastrato nel naso che provocava fastidi e disturbi respiratori. La vicenda nasce proprio da un piccolo inconveniente accaduto al pratese, costretto quotidianamente a curare le piccole ferite nelle narici provocate dai tubicini utilizzati per la somministrazione dell'ossigeno, terapia al quale è sottoposto. A causa del bastoncino di cotone rimasto per errore all'interno del naso, l'anziano, assieme al figlio, si è recato al pronto soccorso del nuovo ospedale per farsi visitare; il medico di turno, accortosi della situazione preoccupante, ha chiesto subito l'intervento di uno specialista, che sarebbe potuto intervenire con mezzi specifici. Il problema, però, è che l'otorino reperibile, dopo essere stato informato del caso, si è rifiutato di visitare l'uomo sul momento ritenendo che non fosse una cosa urgente. Di fronte a questa decisione e davanti allo sconcerto del paziente e dei suoi familiari, il medico del pronto soccorso non se l'è sentita di 2. Sanità fiorentina e toscana rimandarlo a casa e ha subito informato uno specialista di Gareggi dicendo che avrebbe inviato il pratese a Firenze, dove poi è stato curato. Secondo il collega dell'ospedale fiorentino, il caso doveva essere valutato quanto prima in quanto esisteva il rischio di inalare il bastoncino lungo circa sei centimetri. Una vicenda che ha destato più di qualche rumore, tanto che l'Azienda ospedaliera pratese, il giorno dopo l'accaduto, ha deciso di attivare una indagine interna «per ricostruire l'accaduto e verificare quanto segnalato», come si legge in una nota della Asl. E due giorni dopo il provvedimento dell'ospedale pratese si è fatto sentire anche Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale Ncd/Più Toscana e membro della IV commissione Sanità, che ha chiesto all'assessore toscano alla Sanità, Marroni, di «fare chiarezza su quanto accaduto al pronto soccorso dell'ospedale di Prato», come ha annunciato lo stesso Lazzeri. «Secondo quanto stabilito dalla corte di Cassazione con sentenza 1236/13 sottolinea il consigliere in Regione l'urgenza e il relativo obbligo di recarsi subito in ospedale a prestare la propria opera si configurano in termini formali e pertanto il sanitario interpellato non può sindacare a distanza la necessità e l'urgenza della chiamata, affermando che, a suo giudizio, non sussisterebbero i presupposti dell'emergenza. In poche parole la violazione di questo obbligo è rilevante ai sensi dell'articolo 328 del codice penale. Per questo motivo chiedo urgentemente chiarezza su quanto accaduto sia alla direzione generale dell'Asl di Prato che all'assessore alla Sanità, Luigi Marroni, convito che episodi del genere, se realmente accaduti, non aiutino di certo l'ospedale pratese che negli ultimi 3 mesi è finito nell'occhio del ciclone per problemi di natura strutturale senza che mai, finora, sia stata messa in discussione la professionalità e le competenze del personale medico». Pagina 34 Pubbliche assistenze, pronti 34lmila euro E ' il saldo dei servizi di trasporto del 2013 Ecco quanto riceveranno le associazioni dr volontariato UN' ALTRA boccata di ossigeno per le associazioni di volontariato. Con due determine, l'Asl 12 ha approvato la liquidazione dei pagamenti a saldo relativi ai servizi, effettuati nel quarto trimestre 2013, di trasporto sanitario e di trasferimento assistito con ambulanza in stand-by. Le determina prevedono l'erogazione di un importo complessivo pari a 341.329,18 euro (263.192,47 per i trasporti sanitari e 78.136,71 per lo stand-by). Complessivamente le associazioni hanno fatturato 549.946,50 euro per i trasporti e 181.663,94 euro per lo stand-by. In precedenza, l'Asl aveva versato acconti da 282.036,57 euro per i trasporti e 108.177,34 euro per lo stand-by. QUESTE le somme che saranno erogate alle singole associazioni: Misericordia di Massarosa 10.395,15 euro (su 27.635,46) per i trasporti sanitari e 4.375,10 (su 10.937,76) per lo stand-by; Misericordia di Forte dei Marmi 4.457,25 (su 13.740,80) per trasporti sanitari; Misericordia di Torre del Lago 10.293,85 (su 31.080,80) per trasporti sanitari e 5.616,46 (su 14.035,20) per lo stand-by; Misericordia di Lido di Camaiore 20.751,85 (su 40.523,34) per trasporti sanitari e 10.719,46 (su 11.074,64) per lo stand-by; Misericordia di Stiava 35.873,09 (su 73.696,12) per trasporti sanitari e 4.375,10 (su 10.937,76) per lo stand-by; Misericordia di Seravezza 20.836,93 (su 23.365,37) per trasporti sanitari e 6.593,21 (su 10.937,76) per lo stand-bv; Misericordia di Pietrasanta 12.541,20 (su 36.447,92) per trasporti sanitari; Misericordia di Capezzano Pianore 6.254,42 (su 13.576,09) per trasporti sanitari e 4.375,10 (su 10.937,76) per lo stand-by; Misericordia di Marina di Pietrasanta 6.581,09 (su 11.813,10) per trasporti sanitari e 4.539,62 (su 11.055,04) per lo stand-by; Misericordia di Camaiore 11.687,32 (su 22.266,06) per trasporti sanitari e 4.375,10 (su 10.937,76) per lo stand-by; Misericordia di Viareggio zero (su 8.926,92, l'Asl ha recuperato fondi già erogati) sia per trasporti sanitari che per lo stand-by (su 8.434,5 1); Misericordia delle Sei Miglia 15.935,69 (su 30.701,73) per trasporti sanitari; Misericordia di Quiesa zero (su 33,50) per trasporti sanitari; Croce Rossa 6.620,05 (su 15.980,34) per trasporti sanitari e 4.739,91 (su 9.449,14) per lo standby; Croce Verde di Viareggio 15.807,05 (su 34.252,08) per trasporti sanitari e 8.750,20 (su 21.875,49) per lo stand-by; Croce Verde di Pietrasanta 3.620,99 (su 11.757,55) per trasporti sanitari e 4.136,50 (su 10.699,16) per lo stand-by; Croce Verde di Forte dei Marmi 6.236,75 (su 14.017,70) per trasporti sanitari e 4.375,10 (su 10.937,76) per lo stand-by; Croce Verde di Lido di Camaiore 13.488,36 (su 27.221,41) per trasporti sanitari e 7.416,00 (su 4.468,26) per lo stand-by; Croce Verde di Ami 20.250,01 (su 29.148,65) per trasporti sanitari e 841,45 (su 1.960,20) per lo standby; Croce Verde Collinare 4.030,69 (su 4.030,69) per trasporti sanitari; Croce Bianca di Querceta 24.585,48 (su 51.061,90) per trasporti sanitari e 4.497,54 (su 11.060,20) per lo stand-by; Pubblica Assistenza di Stazzema 12.786,03 (su 28.509,75) per trasporti sanitari e 1.091,82 (su 8.977,80) per lo stand-by; Pubblica Assistenza di Azzano 159,22 (su 159,29) per trasporti sanitari. PAGAMENTI Stanziata un'altra tranche di fondi peri trasporti 7. Volontariato Pagina 35