Dall`Inghilterra arriva il SUPER BROCCOLO che Contrasta il

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Dall`Inghilterra arriva il SUPER BROCCOLO che Contrasta il
Anno IV – Numero 619
AVVISO
Ordine
1. Progetto “Un Farmaco
per Tutti”; raccolta di
farmaci non scaduti
2. Ordine: quota sociale
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Arriva il super broccolo
che Contrasta il
colesterolo "cattivo"
4. Nuova arma contro lo
scompenso cardiaco
5. Scrocchiarsi le dita:
abitudine nociva o
innocua?
Prevenzione e
Salute
6. Mal di schiena, si
combatte a letto
7. Arriva un fratellino:
come la prendera' il
primogenito?
8. Alito cattivo? Alcuni
buoni consigli per una
bocca "a prova di bacio"
Curiosità
9. Scopri come siamo fatti
con le foto del corpo al
microscopio
10. In amore conta l’altezza
Venerdì 10 Aprile 2015, S. Terenzio Martire
Proverbio di oggi………..
Pe' campà aggiu fa 'e ccapriòle
Per tirare avanti, devo fare i salti mortali
Dall'Inghilterra arriva il SUPER BROCCOLO
che Contrasta il COLESTEROLO "CATTIVO"
Contiene una quantità due o tre volte superiore di
glucorafanina e promette di ridurre il 6% dei grassi presenti nel
sangue in dodici settimane
I ricercatori del Institute of Food
Research, in Inghilterra, hanno sviluppato
una nuova varietà di broccolo in grado di
ridurre di circa il 6% i livelli di
colesterolo "cattivo" nel sangue.
Il
"super
ortaggio",
denominato Benefortè, è stato coltivato
in modo da contenere una quantità dalle
due alle tre volte superiore di glucorafanina, un composto naturale dalle
elevate proprietà benefiche.
I test - Gli scienziati inglesi, hanno effettuati due studi separati per verificare i
benefici del super broccolo sull'organismo umano.
I test hanno coinvolto 130 volontari ai quali sono stati somministrati 400
grammi di ortaggio a settimana, da includere nella dieta abitudinaria.
Risultati: Dopo 12 settimane i livelli di colesterolo Ldl nel sangue hanno
subito una riduzione in media di circa il 6%.
I "miracoli" della glucorafanina - Presente principalmente in broccoli e
cavolfiori, la glucorafanina è una molecola naturale che aiuta a regolarizzare il
metabolismo cellulare. Le sue proprietà, unite a quelle del sulforafano - un
altro composto presente nei broccoli -, sviluppano un'azione
antinfiammatoria e antagonista dello sviluppo tumorale. Studi precedenti
hanno inoltre dimostrato che una riduzione dell'1% del colesterolo "cattivo" è
associata a una riduzione dell'1-2% del rischio di malattia coronarica.
(Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 619
SCIENZA E SALUTE
UNA NUOVA ARMA CONTRO LO SCOMPENSO CARDIACO
Un intervento già usato contro l’ipertensione resistente ai farmaci può dare
speranza a chi ha un’insufficienza cardiaca grave
Ancora i casi su cui è stata provata sono pochi: è
un’applicazione “di frontiera”. Ma la terapia di attivazione
del baroriflesso, già usata in pazienti con ipertensione
resistente ai farmaci, è una novità che potrebbe migliorare
non poco le condizioni dei pazienti con un’insufficienza
cardiaca grave: l’intervento è infatti in grado di ridurre
numero e durata dei ricoveri ospedalieri con un effetto
positivo evidente sulla qualità di vita dei malati.
Uno squilibrio tra «freno e acceleratore»
La tecnica, finora utilizzata su poche decine di casi in tutto il mondo, consiste nell’applicare uno
stimolatore elettrico molto simile a un pacemaker cardiaco in prossimità del barocettore carotideo,
un “interruttore” che regola l’attività del sistema simpatico e parasimpatico (o vagale).
«Il sistema simpatico è il nostro “acceleratore”: aumenta
 la frequenza cardiaca,
 la pressione arteriosa,
 la forza di contrazione del cuore ed è più attivo durante le ore del giorno.
L’attivazione del sistema vagale, più tipica delle ore notturne, fa invece da freno e ha effetti
diametralmente opposti.
Negli ipertesi resistenti ai farmaci e nei pazienti con scompenso cardiaco c’è uno squilibrio fra sistema
simpatico e attivazione vagale a favore del primo, che di fatto è “sovraeccitato”. È come spingere
l’acceleratore con un motore imballato: c’è un’insufficienza cardiaca ma l’organismo chiede al cuore di
lavorare di più».
La terapia che riporta la stabilità: A oggi lo scompenso cardiaco si cura con farmaci che però,
come osserva Gronda, «Hanno un’efficacia limitata, sia per l’entità sia per la durata della risposta del
paziente.
Da qui l’idea di posizionare uno stimolatore sul barocettore carotideo: quando quest’ultimo viene
attivato, infatti, riduce l’attività simpatica aumentando quella vagale, riportando cioè equilibrio fra le
due componenti che vanno in senso opposto.
L’effetto che abbiamo osservato nei nostri primi pazienti è molto positivo e si mantiene stabile nel
tempo, con una riduzione consistente della necessità di ricoveri e un netto miglioramento della qualità
di vita.
I candidati “giusti” sono malati con un’insufficienza cardiaca grave ma non estrema».
I dati incoraggianti ottenuti in Italia sono stati confermati da uno studio multicentrico internazionale su
140 pazienti; inoltre, il rischio di effetti indesiderati secondo l’esperto è «Basso, se la tecnica è eseguita
correttamente.
Peraltro l’attivazione del baroriflesso è già usata su casi di ipertensione resistente ai farmaci, per cui
si tratta di utilizzare conoscenze già note su un’altra categoria di pazienti.
A giugno partirà il registro europeo per raccogliere sistematicamente i risultati ottenuti nello
scompenso cardiaco e avere perciò dati più solidi sui benefici possibili». Al momento per l’intervento
servono circa 48 ore di ricovero, ma in futuro l’iter potrebbe diventare perfino più breve; il costo
complessivo oggi si aggira attorno ai 30mila euro, di cui circa la metà per lo strumento, ma se la terapia
di attivazione del baroriflesso diverrà più frequente e sarà rimborsabile dal SSN la spesa dovrebbe
ridursi. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 619
SCIENZA E SALUTE
SCROCCHIARSI LE DITA:
ABITUDINE NOCIVA O INNOCUA?
Il caratteristico rumore non è legato alle ossa: in realtà sono bolle che scoppiano
all’interno del liquido delle articolazioni
Si narra che Franz Liszt, il celebre compositore ungherese,
fosse solito, prima di esibirsi al pianoforte, scrocchiarsi le
dita per rendere più fluide le mani.
Un’abitudine che hanno in molti e che dà una certa
soddisfazione. Il gesto, diffuso soprattutto tra gli
adolescenti, viene spesso ripetuto anche in età adulta,
come antidoto ad ansia, stress, insicurezza, noia.
Ma non tutti compiono questo movimento con la stessa
disinvoltura: riesce semplice a chi ha ampio spazio tra le
giunture, più difficile a chi ha spazi ristretti.
Cosa accade quando ci si scrocchia le dita
Scrocchiarsi le dita (ma anche il ginocchio, il gomito, il polso, il collo) non ha nulla a che fare con le
ossa in senso stretto, come alcuni credono, ma riguarda le articolazioni, strutture costituite da due o
più superfici cartilaginee separate dal liquido sinoviale, una sottile pellicola che agisce come un
lubrificante, e tenute insieme da elementi come la capsula, i legamenti e i tendini.
«Una trazione dell’articolazione, come lo stato di massima flessione, comporta una modifica della
pressione del liquido sinoviale che già si trova in un ambiente a pressione negativa», spiega Maurilio
Bruno, responsabile dell’unità operativa di Chirurgia della mano II dell’Irccs Istituto Ortopedico
Galeazzi (Gruppo Ospedaliero San Donato).
«Se la pressione idrostatica aumenta, i gas contenuti in soluzione nel liquido, come diossido di
carbonio e idrogeno, si riuniscono raccogliendosi in bolle. La rottura di queste bolle è accompagnata
dal caratteristico rumore secco che sentiamo».
Dopo il croc, i gas tornano lentamente in soluzione per essere poi disponibili di nuovo a trasformarsi in
bolle: il tutto richiede circa 20 minuti e ciò spiega perché, dopo essersi scrocchiati le dita, bisogna
aspettare un po’ prima di poter ripetere il gesto.
Nocivo o innocuo? Un tempo le mamme raccomandavano ai figli di non scrocchiarsi le dita,
pensando che questa abitudine potesse causare nocche ingrossate e mani deformate.
Un timore non suffragato da studi scientifici:
infatti gli esperti sono oggi concordi nell’affermare che scrocchiarsi le dita non provoca alterazioni
degenerative delle cartilagini (artrosi) o infiammazioni (artriti).
Alcuni studiosi sottolineano però come, a lungo andare, questa abitudine possa provocare piccoli
disturbi alle mani, come gonfiore, indolenzimento, leggera diminuzione della forza.
«In realtà si tratta di un fenomeno che ci fornisce informazioni sulla particolare lassità dei legamenti di
alcune persone», aggiunge Bruno, «che per questo potrebbero andare incontro nel tempo a fenomeni
di usura delle cartilagini articolari».
Niente di grave, insomma.
Se però si decide di smettere, si può provare a tenere le mani il più possibile occupate, ad esempio
giocherellando con una matita, con una moneta o con una pallina antistress.
In alternativa, si può tenere con sé una crema per le mani, da spalmare ogni volta che viene la
tentazione di sentire di nuovo croc.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 619
PREVENZIONE E SALUTE
MAL DI SCHIENA, SI COMBATTE A LETTO
Le giuste posture da assumere dormendo
ll mal di schiena spesso è causato da errori di postura. Per questo è di
fondamentale importanza assumere e conservare le giuste posizioni nel corso
delle giornata, in ufficio e in automobile, ma anche quando si dorme.
A questo proposito è stato pubblicato uno studio, che ha censito un elevato
tasso di problemi di salute causati da una cattiva postura durante il sonno.
E per dormire sano, un passo importante sta nella scelta del materasso e del cuscino più adatti.
"Dormire adottando posture inadeguate può provocare tendini, sindromi del tunnel carpale e problemi
di deviazione della colonna vertebrale - dormire male può influire sul nostro rendimento e renderci più
suscettibili alle malattie".
Per prevenire problemi e disturbi all'apparato muscoloscheletrico, come dolori al collo e alle spalle, ma
anche alle braccia e alla schiena.
La scelta di materassi e guanciali va fatta tenendo presente innanzi tutto la posizione in cui si è soliti
prendere sonno.
Per mantenere la schiena in buona salute è opportuno, scegliere un materasso di durezza media,
scartando sia quelli troppo rigidi, sia quelli eccessivamente morbidi.
"Un buon materasso - è quello che si adatta perfettamente al corpo e alle articolazioni".
Per quanto riguarda il cuscino, Santos ha smentito il mito secondo cui è più sano dormire senza.
"La testa necessita di un sostegno perché la colonna vertebrale rimanga nella sua posizione naturale e non
sia sottoposta a tensioni".
Nella SCELTA DEL CUSCINO IDEALE è fondamentale tenere presente la posizione che si adotta nel sonno.
 Chi ha l'abitudine di dormire sulla schiena, farà bene ad adottare un cuscino sottile.
 Un sostegno più alto e voluminoso è invece adatto a chi si addormenta disteso su un fianco e
appoggiandosi a una spalla.
 Meglio evitare invece la posizione prona, ovvero a pancia in giù: in questo modo per respirare si è
costretti a tenere il collo girato da un lato, modificando la curvatura lombare.
 Alle coppie che dividono il letto gli esperti consigliano di utilizzare ognuno un cuscino diverso in base
alle proprie esigenze.
Anche il GUANCIALE non deve in ogni caso essere né troppo morbido né troppo duro.
Il giusto mezzo si riconosce dal fatto che il cuscino deve avere la "forza" necessaria per impedire alla testa
di cadere all'indietro ma allo stesso tempo non deve costringere il collo a una posizione troppo eretta.
Infine, per la buona salute della nostra schiena, bisogna imparare anche a scendere dal letto "con il piede
giusto", ovvero con qualche piccolo accorgimento.
Prima di mettersi in piedi bisogna aiutarsi con le braccia e il tronco ad alzarsi in posizione eretta e poi con
calma si può scendere con i piedi a terra. (Salute, Tgcom24)
SCOPRI COME SIAMO FATTI CON LE FOTO AL
MICROSCOPIO DEL NOSTRO CORPO
Di qui non si passa
Aggrottate o distese, depilate o a "zerbino"….qualunque sia la loro forma, le
sopracciglia (qui al microscopio) hanno un compito importantissimo:
impediscono al sudore e alla polvere di entrare negli occhi. Le dimensioni di
questa barriera naturale variano da persona a persona, è stato calcolato che
durante la sua vita, ogni pelo sopraccigliare si allunga in media di 0,16 millimetri al giorno. Hanno
tempi di crescita un po’ più rapidi i peli delle arcate sopracciliari di Toshie Kawakami, la giapponese
detentrice del record di pelo di sopracciglio più lungo del mondo: 15 cm (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 619
PREVENZIONE E SALUTE
Arriva un fratellino: come la prendera' il primogenito?
Il Dott. P. Salari, medico pediatra, ci spiega come comportarsi con il primo figlio
quando arriva il fratellino, per fronteggiare gelosie e comportamenti regressivi.
L’arrivo di un fratellino può essere un piccolo shock per il primogenito, abituato a essere il centro
dell’attenzione.
E’ un grandissimo cambiamento, che rischia di farlo sentire messo da parte
e svalutato. E possono nascere reazioni diverse: dall’attuazione di alcuni
comportamenti “regressivi” (per esempio bagnare il letto) a manifestazioni
di gelosia. E’ importante essere preparati a un eventuale cambiamento nel
modo di comportarsi del bimbo: per farvi fronte, meglio evitare
colpevolizzazioni e rimproveri inutili, ma puntare sul coinvolgimento. (Salute, Agi)
ALITO CATTIVO? ALCUNI BUONI CONSIGLI PER UNA
BOCCA "A PROVA DI BACIO"
Le cause più frequenti e i consigli per curare l'alitosi e mantenere sempre una
bocca pulita e fresca. Dai cibi amici dell'alito alla corretta igiene orale.
L’alitosi, sinonimo di alito cattivo, è una condizione caratterizzata dall'emissione di odori sgradevoli
attraverso l’atto respiratorio. Ecco le cause più frequenti e alcuni preziosi
consigli per prevenirla e combatterla.
Cause più frequenti e che fare per avere una bocca
pulita e fresca
La causa principale dell’alitosi sono i batteri (chiamati VCS, ossia Volatile
Solfure Compounds) che vivono principalmente in luoghi caldi e umidi come
la nostra lingua. Essi decompongono le particelle di cibo non rimosse dando origine agli acidi della
placca e ai gas (solfuri), che conferiscono all’alito il fastidioso odore di zolfo. Cibi, bevande e
soprattutto una scarsa igiene orale possono influire sulla proliferazione dei batteri. Anche il digiuno
può favorire l’alitosi. Infatti durante le ore in cui non assumiamo cibi diminuisce notevolmente la
produzione di saliva.
Questo nel cavo orale comporta una minor diluizione dell’agente batterico (VSC) e quindi una più facile
proliferazione batterica. Più alta la presenza di VSC più marcata è infatti l’alitosi.
IN AMORE CONTA L’ALTEZZA?
Lei è troppo bassa e lui troppo alto? Niente paura, si amano alla follia. Sì, secondo
l’antropologo Boguslaw Pawlowsky.
Gli esseri umani sembrano essere programmati già dalla nascita a scegliere partner di particolari
stature. «Le donne preferiscono uomini più alti di loro perché l’uomo alto, in genere, guadagna di più e
ha maggiore successo nella riproduzione. Un successo paragonabile, agli occhi dell’uomo alto, a quello
della donna di statura medio-bassa». Uomini e donne particolarmente alti o bassi cercano
inconsciamente nel partner misure inversamente proporzionali per produrre figli di statura media.
POTENZA: per lo scienziato, l’amore perfetto è solo una questione di altezza. Un’altra teoria mette
invece l’accento sul desiderio maschile di predominare: più alto vuol dire più grande, più forte.
Ecco perché gli uomini preferirebbero le donne più basse, e viceversa. (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 619
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: “UN FARMACO PER TUTTI”
L’Ordine in collaborazione con Federfarma Napoli, con la curia arcivescovile di
Napoli e con il patrocinio della Regione Campania, ha organizzato l’iniziativa
benefica “Un Farmaco per Tutti”.
Il progetto ha come finalità il riutilizzo di farmaci non ancora scaduti e correttamente conservati donati
da cittadini e raccolti nelle farmacie che aderiranno al progetto.
Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie
resesi disponibili saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
ORDINE:Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato nel Consiglio del 19 Novembre 2014 uno specifico “Fondo di
solidarietà” messo a bilancio nel 2015.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2015 l’erogazione di
un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si
trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione,
 l’importo del fondo di solidarietà
 le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo: 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: QUOTA SOCIALE
Si Comunica che in questo periodo, Equitalia Sud SpA, Agente della riscossione dell’Ordine dei
Farmacisti della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo alla Tassa di
iscrizione per l’anno 2015, di euro 150,00.
Tutti i Colleghi che non avessero ancora ricevuto tale avviso, possono rivolgersi direttamente
agli Uffici dell’Ordine o inviare una e-mail all’indirizzo [email protected] per
conoscere le modalità di pagamento.
Si ricorda che il mancato adempimento, fa venir meno il requisito per mantenere l’iscrizione all’Albo
Professionale.