ICV CURRICULUM VINCENTE JOBLANDER

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ICV CURRICULUM VINCENTE JOBLANDER
di Fabio Lunghi e Lorenzo Meazza
In un momento storico nel quale ogni giorno
sentiamo parlare di crisi - parola ormai inflazionata a
tal punto da non creare neanche più l’effetto dovuto i giovani non possono più esimersi dal fare proposte
e vivere la giovinezza come se tutto gli fosse dovuto, o
perlomeno, se decidono di affrontare passivamente
questi anni difficili, non hanno il diritto poi di lamentarsi. Da qualche tempo a questa parte, qualcuno
inizia a parlare di generazione perduta, ma noi non
ci stiamo! Siamo convinti che l’impegno e la passione
col tempo possano premiare, nella vita professionale
e in quella privata. La società ci chiede di essere
sempre più attenti e competitivi - non illudetevi
perché questa non è una situazione temporanea; la
forte crisi internazionale iniziata nel 2008 ha cambiato pesantemente ed irreversibilmente alcune regole
del gioco. Ad esempio, il passaggio fra Università e
mondo del lavoro sembra essersi complicato notevolmente. Se in passato, dopo la fatidica laurea, si inviava
il maggior numero possibile di curriculum cartacei,
da qualche anno, con il proliferare di internet, della
posta elettronica e successivamente dei social
network, le cose sono nettamente cambiate. Oggi la
carta ha grandi possibilità di essere "cestinata" e
quindi il curriculum vitae in formato elettronico
inviato via mail è diventato lo strumento in assoluto
più utilizzato. Tuttavia questo non basta più. Per
sperare di acquisire visibilità fra le numerose offerte
che ricevono le svariate società e rimanere aggiornati
su nuove opportunità lavorative bisogna iscriversi a
tutti i maggiori siti che propongono lavoro e monitorare costantemente e ciclicamente le occasioni sui
portali delle aziende. Ma anche questo non è
sufficiente, perché per aumentare ulteriormente il
proprio appeal è necessario essere iscritti ai principali
social network: Facebook, Twitter e LinkedIn, ossia le
reti sociali di maggior successo che stanno guadagnando un ruolo sempre più forte anche nella ricerca
del lavoro. Se non si è registrati a nessuna di questi
portali si potrebbe correre il rischio di essere valutati
come persone poco sociali o troppo chiuse. Se si
possiede un account su alcuni di questi siti, d’altra
parte, è possibile, leggendo attentamente il profilo,
intuire molte informazioni personali come interessi,
amicizie e alcuni comportamenti strettamente
personali. Ma bisogna naturalmente stare attenti a
quanto si “posta”, per non correre il pericolo
opposto di svelare ai potenziali datori di lavoro vizi
o anche solo caratteristiche private del tutto legittime, ma a questi sgradite. È capitato più volte in
occasioni di colloqui di lavoro nostri e di amici, per
esempio, di interagire con persone che avevano
palesemente “studiato” il candidato sul web prima di
incontrarlo di persona. Questi primi aspetti riguardano l’apparenza che si può dare di sé stessi tramite un
social network, quasi fosse un biglietto da visita.
Senza dilungarsi su quanto sia interessante la possibilità di interagire con persone nuove altrimenti
irraggiungibili ed entrare in contatto con numerose
offerte lavorative - sopratutto su LinkedIn. A
dimostrazione dell'importanza assunta da questi
strumenti, l'Università degli Studi di Pavia ha deciso
di creare "Alumni" (http://www.alumnipavia.it/), un
nuovo social network a disposizione di tutti i suoi
laureati. I cambiamenti nel mercato del lavoro sono
solo un esempio di come la società cambia, di come
noi giovani, oggi, siamo continuamente messi alla
prova. Abbiamo sempre pensato che il nostro
magazine debba essere un quid pluris che i nostri
coetanei devono sfruttare per aumentare la loro
competitività, per comunicare aspettative, sogni,
progetti e dialogare con quella parte della società
ancora disposta ad ascoltare. Per questo, negli ultimi
due anni e mezzo, abbiamo investito ogni momento
del nostro tempo libero in UAU magazine. Ricordatevi che uno spazio per i giovani sulle nostre pagine ci
sarà sempre, siamo costantemente alla ricerca di
nuovi punti di vista, critiche e sopratutto proposte.
Noi vi offriamo una vetrina e ora sta a voi dimostrate
a tutti che non c’è nessuna generazione perduta.
di UAU Magazine
di Giuseppe Eduardo Polizzi
Pavia è popolata da giovani stoici, determinati a
progettare l’organizzazione dei movimenti di
rivendicazione dei diritti. Si parla delle loro
azioni, delle associazioni in cui lavorano, dei
progetti che realizzano. Chi sono?
I letterati pavesi controcorrente: Elena, Serena e
Davide. Poco più di un anno fa questa piccola
manciata di studenti in lettere fondano
l’associazione culturale Cartaspina “per la
diffusione della cultura” basata sui valori
inediti quali a esempio “la gentilezza”. Con
pochi fondi, creano “Sillabario minimo necessario”, voce pavese delle diversità diffuso in 1.000
copie. Subito dopo organizzano Salmoni controcorrente si vive, ottenendo un riscontro di
pubblico e consenso inaspettato. Adesso sono
stati chiamati a lavorare su progetti di rivendicazione con l’amministrazione milanese di Pisapia.
Si barcamenano tra lavori precari e sperano un
giorno di far diventare la loro associazione una
vera editrice. Hanno tutti e tre 27 anni, e sono
belli.
Fabio e Katia. Fabio rivendica perché non è
giusto discriminare. Lo si riconosce per il cappello che porta, sempre. Presiede la locale sezione
della UILDM. Nei suoi discorsi, richiama valori
costituzionali, come la libertà di autodeterminazione per le persone disabili. Ha organizzato
ed è capitano di una squadra di hockey, i
Goodfellas, che sino a ora ha perso tutte le partite
disputate. Ha 32 anni e ha una carica umana
difficile da trovare. Katia è presidente del Coordinamento pavese per i problemi dell’handicap,
che raggruppa oltre 10 associazioni che si
occupano di persone disabili. Ha deciso di dar
battaglia su ogni fronte alle barriere architettoniche: l’accesso universale è uno dei suoi principi. Lavora presso il comitato di quartiere di città
Giardino. È una signora e non dice l’età, ha un
Salmone attaccato sulla sua carrozzina.
Luca, Alessandra e Niccolò/Carla. Luca, giovane
ex foscoliano, in pochi mesi di lavoro ha nel suo
attivo l’organizzazione di eventi culturali di
grande rilevanza (I Salmoni controcorrente, La
memoria sono anch’io) che hanno visto la
partecipazione di centinaia di persone. Gira
l’Italia per formarsi sulle politiche LGBT. Ha
solo 19 anni, dialoga con il mondo
dell’Accademia, della Politica e delle Istituzioni
ed è innamorato dell’arte. Alessandra. Alterna il
mondo fashion con l’attivismo politico. Infesta le
bacheche universitarie di volantini di ogni tipo,
per pubblicizzare le 1.000 cose che fa Arcigay
Pavia. A Novembre ha fondato Universigay,
associazione universitaria pavese, e ha spalancato le porte dell’Università alle tematiche LGBT.
Ha 25 anni e sogna di possedere l’ultimo modello
di Louis Vuitton. Niccolò/Carla. Scrive statuti, di
giorno si occupa di mantenere in ordine la
macchina burocratica di Arcigay Pavia e tiene
insieme i conti. Di notte indossa una parrucca
bionda ed è protagonista del circuito ricreativo di
Arcigay, che conta centinaia di presenze la
settimana. Si definisce provocatoriamente
“bionda e stupida”, ha 26 anni e aspetta di
diventare avvocato.
Questi sono solo alcuni. Potreste incontrare alle
prese con qualche loro battaglia politica. Sono
facilmente riconoscibili: hanno volantini,
bandiere, e un colore arancione. Costruiscono
con razionalità la rivendicazione dei diritti, ma
sono presenti in piazza quando c’è da
arrabbiarsi.
Salmoni che vivono controcorrente, risalgono la
corrente nella speranza di poter contribuire
almeno un poco a migliorare le cose che li
circondano. Perché hanno capito una cosa fondamentale, che solo controcorrente si vive.
Vi segnaliamo 10 interessanti applicazioni per
dispositivi Apple che potrebbero esservi utili per
compilare al meglio il vostro curriculum vitae ed
iniziare a cercare lavoro. Anche oggi, insomma,
Steve vi aiuta a trovare Jobs… Se avete un iPhone
o un iPad scaricatele al volo
ICV CURRICULUM VINCENTE
eBook che spiega come creare un curriculum
vincente e originale passo dopo
passo. All'interno è presente anche una sezione
dedicata agli annunci di lavoro che permette di
inviare il proprio curriculum.
JOBLANDER
app gratuita e semplice da usare, permette di
creare alcuni elementi grafici da inserire nel cv
con l'obbiettivo di renderlo più appetitoso.
LAVORO DI INDEED
applicazione gratuita disponibile per 27 paesi.
Aggiornatissima, memorizza anche le
offerte di lavoro già consultate.
CAREERJET
il più grande motore di ricerca lavoro ha lanciato
anche la sua app gratuita e disponibile in 15
lingue.
DIARIO LAVORO
consente di rimanere aggiornati sulle offerte di
lavoro, ma anche sui concorsi pubblici.
MONSTER
permette di cercare le offerte e inviare le candidature direttamente col vostro dispositivo Apple.
Adecco: come poteva mancare l'app di Adecco?
Anche questa è disponibile gratuitamente.
iCLICLAVORO
applicazione del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, consente di trovare sia offerte
di lavoro esterne che interne al Ministero.
JOB NAVIGATOR
attraverso la mappa geografica, permette di
evidenziare tutte le offerte di lavoro disponibili.
Puoi scegliere la zona in cui desideri lavorare e
ogni volta che viene caricata una nuova offerta ti
invierà una notifica.
BEKNOWN
lanciata da Monster, BeKnown è dedicata agli
utenti Facebook che desiderino creare una loro
rete professionale.
di Pablo Colturi
JUNK SPACE PAVIA
I luoghi della periferia sono da sempre guardati con
indifferenza dagli occhi di chi li abita e con disgusto
da chi li attraversa. Sono spazi generati dalla modernità e al contempo sono la scenografia delle nostre
vite. Sono spazi enormi, rarefatti, ripetitivi, privi di
identità, sono spazi autoritari, ostili e pensati per il
trionfo dell’automobile sull’uomo. Ma sono anche
luoghi che ci circondano, che ci influenzano e che
ormai fanno parte di noi.
Il Junk Space - tradotto letteralmente spazio spazzatura - oggi è ovunque, non è un errore perché nel
frattempo è diventato la regola. Il Junk Space non è
sempre e banalmente uno spazio sporco o degradato, il Junk Space può essere inteso alla stregua di un
sacchetto dell'indifferenziata: un continuo formato
da differenti elementi contraddittori, maleodoranti
e informi che senza soluzione di continuità, senza
una geometria chiara e solo temporaneamente
acquistano unendosi una forma.
Da queste considerazioni nasce il progetto (non solo)
fotografico JUNK SPACE PAVIA che ha l’intento di
indagare lo spazio periferico della città contemporanea attraverso il caso particolare pavese, ponendo particolare attenzione agli aspetti architettonici,
sociali e simbolici. Il principale strumento di
condivisione
e confronto
progetto è il blog “Junk
di Giuseppe
Eduardodel
Polizzi
Space
Pavia
Osservatorio
Suburbano”
(http://junkspacepavia.tumblr.com/) realizzato per
raccogliere e rendere pubblici i risultati del lavoro. La
progettazione del blog è stata pensata cercando di
ricreare un'esperienza simile a quella che siamo
quotidianamente costretti a vivere durante l'attraversamento degli spazi dilatati delle nostre città: un
bombardamento costante di immagini e luoghi poco
o per nulla coerenti tra loro che ci disorientano, ci
dominano e ci attraggono allo stesso momento. Il
materiale è catalogato scientificamente con titolo
descrittivo, data e posizione geografica del
rilevamento. Una descrizione tra il delirante, il
filosofico e l'ironico svela possibili riflessioni e
sensazioni, cercando un attivo coinvolgimento
da parte dell'osservatore. Il libro Junkspace di
Rem Koolhaas ci ha guidato nella riscoperta e nello
studio di questi spazi aiutandoci a scovarne la
ricchezza, la fertilità e l’attualità.
Responsabili del progetto: Pablo Colturi e Ruggero
Pedrini Hanno collaborato: Simone Ludovico,
Alessandro Maestri, Alessandra Manini, Giovanni
Pancotti, Giacomo Carena e Davide Mazzella.
di Lorenzo Meazza
TOP 5 ALBUM
Il programma della serata studentesca tipo era
sempre lo stesso – soprattutto per chi aveva organizzato il più dettagliatamente possibile il proprio
piano di studi con l’unico scopo di non inserire
lezioni il giovedì mattina… -: ritrovarsi in qualche
angolo di Strada Nuova e poi lasciare fare alla dea
bendata. Tanto la fighettina che ti aveva ammaliato
la settimana precedente in un bar, oppure quello
stronzo che non ti ha ancora richiamata dopo
l’ultima nottata, ma che desideri ardentemente
rivedere, sai che potrai trovarli sicuramente lì.
Da qualche tempo, però, la musica è decisamente
cambiata. Il centro nevralgico del divertimento
universitario (e non solo, permettetemi) nella sua
serata d’eccellenza sta subendo un decentramento
Per visualizzare tutte le foto del progetto
utilizza il QR CODE o connettiti al nostro sito.
Rapstar - Non E' Gratis
Milangeles - La Mano EP
Bassi Maestro - Stanno tutti bene
Salmo - Death USB
Butter - Run Run EP
di Alessia Laterza
che nemmeno il federalismo tanto auspicato
dalla Lega avrebbe mai osato prospettare… Il
motivo è semplice e ve ne siete già resi conto tutti,
ossia la nascita a mo’ di funghi di numerosissimi
locali irradiati nei dintorni del centro con un
minimo comune denominatore: cocktail e
alcolici di ogni tipo a prezzi stracciati.
C’era una volta il mercoledì sera in Strada Nuova.
Una delle immagini più caratteristiche della Pavia
universitaria è sempre stato l’autentico nugolo di
persone che si riversavano quale un fiume in
piena nel cardo della città, come testimonia anche
l’ormai celebre fotografia esposta in un locale
raffigurante il concentramento di ragazzi in un
rilievo satellitare.
TOP 5 SINGOLI
Cypress Hill x Rusko - Roll It Light It
M.I.A.- Bad Girls (StereoHeroes BattleSheep Edit)
Will Baley & Valentino Khan - Rukus
Power Francers - Mamma
Alborosie - La Revolution (Milangeles rmx)
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Via Vigentina, 9 - PAVIA (Zona Trony - Superdì)
Tel 0382.560051 - Fax 0382.565644
E-mail: [email protected]
di Vedo Aldo Rossi
L’unico modo per attirare a sé gli avventori
abituali della “via delle vasche” pavese si è, infatti,
risolto unicamente nel richiamo al portafoglio
dei giovani sempre più in bolletta, offrendo
ubriacature più rapide e anche molto più economiche. Questo frastagliamento della movida del
centro cittadino, al di là dello squallore intriso
nella sua autentica e unica motivazione, porta
seco il vantaggio di ampliare il classico andirivieni limitato a una sola via ed esteso, al limite,
solo fino a metà di corso Cavour o corso Garibaldi per papparsi un buon gelato. I vari crocchi
formatisi ormai in diversi punti della città rendono probabilmente il centro più vivo e variegato.
Ma non nascondo come mi susciti non poca
nostalgia ripensare alla classica folla di Strada
Nuova, dove ti fermavi a salutare e scambiare
quattro chiacchiere ogni due metri e magari
iniziavi la serata con un gruppo di amici per poi
modificare radicalmente i tuoi piani in corso
d’opera e terminare altrove con diversa gente, in
massa o i più sgamati in un focoso tête-à-tête.
Senza contare che, da giurista rompiscatole quale
sono, non posso più ammettere che mi si dica
soltanto dopo aver pagato un Cuba (anche solo 3
euro), che il Brugal non è compreso…
Un paese dove tutti dovrebbero pagare le tasse, un
paese dove i mafiosi dovrebbero stare in carcere,
un paese dove i giornalisti sono liberi di scrivere
un articolo senza il timore di essere censurati, un
paese dove tutti i commercianti danno lo scontrino, un paese dove non esistono gare di appalto
truccate o concorsi fasulli organizzati da chi ha già
la lista dei vincitori in tasca, un paese dove i
diplomi e le lauree sono frutto di sacrifici e anni
di studio e non di una semplice compravendita,
un paese dove i politici realizzano le promesse fatte
in campagna elettorale, un paese dove i parlamentari hanno stipendi normali e svolgono il loro
lavoro di legislatori, un paese dove un ragazzo che
si affaccia al mondo del lavoro possa ambire a un
posto pari alle sue capacità e alle sue qualifiche, un
paese dove possiamo sperare di ottenere la pensione arrivati alla terza età e non attendere la reincarnazione. Poi mi sono svegliata di colpo, al suono
assordente della mia sveglia, ho acceso la televisione e ho capito che era solo un sogno, il sogno di
vivere in un paese normale. Già perché da
qualche anno la nostra cara Italia è paralizzata sui
suoi errori e, invece di progredire, ci fa crollare nel
baratro della recessione - una parola che quasi ci
terrorizza; e oltre a questa situazione ambientale
drammatica, anche l’economia e la politica
destano non poche preoccupazioni. Sono anni
che sentiamo parlare di una possibile catastrofe
futura che profeti maya hanno fissato il 21 dicembre 2012, data della fine del mondo; ma se la vera
catastrofe la stessimo già vivendo costretti a
boccheggiare in una situazione di forte precariato?
Chiamatela recessione o crisi economica, alla fine
il risultato non cambia, perché le tenebre si stanno
spargendo ovunque e purtroppo non se ne vede la
fine neppure con il binocolo. Chissà quando
passerà la recessione? Bisogna pensare piuttosto
a sopravviverle, tenendo duro finché la luce non
tornerà, perché prima o poi, per la regola degli alti
e bassi, tornerà. Situazione dominata dal nuovo
governo, sicuramente meno originale e spumeggiante del passato, costituito al vertice da un professore che vuol spiegare l’economia con la stessa
semplicità con cui si insegnano le equazioni a un
bambino di prima elementare, un uomo sobrio che
non si trucca, non usa tacchi e i cui capelli sono
naturali e coadiuvato da un Consiglio dei ministri,
in cui c’è chi piange di fronte ai problemi e alle
ingenti tasse che gravano sui cittadini, ma che si
muovono per la capitale in grosse macchine blu, con
la stessa ipocrisia dei passati politici, che dovrebbero
tenere a mente una cosa importante, che se spendi
più di quello che guadagni sei povero, mentre se
spendi meno di quello che guadagni sei ricco.
Sembra la scoperta dell’acqua calda, ma se gli economisti dell’alta finanza l’avessero seguita, probabilmente non ci sarebbe stata alcuna crisi economica.
UAU MAGAZINE - ANNO IV - NUMERO 17 a cura di Alessandro e Riccardo Cavenaghi, Centro Stampa Star
DIRETTORE RESPONSABILE Lorenzo Meazza - DIRETTORE EDITORIALE Fabio Lunghi - GRAFICA, FOTOGRAFIA E WEB Stefano Marabelli - REDAZIONE Ilaria Padovan, Alessia Laterza, Pablo Colturi, Giuseppina Cuccurullo
UN RIGRNAZIAMENTO PARTICOLARE a Giuseppe Eduardo Polizzi, 100% Presi Bene
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE DI PAVIA n° 708 rilasciata in data 28/09/09 - REDAZIONE Via Vigentina 9, Pavia
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