quaderno n. 06 - Provincia di Cuneo
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quaderno n. 06 - Provincia di Cuneo
Istituto ricerche economico sociali del Piemonte LA POPOLAZIONE CUNEESE TRA PASSATO E FUTURO La situazione demografica nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 Carla Nanni Luciano Abburrà e Maria Cristina Migliore hanno contribuito, con indicazioni e commenti, alla stesura di questo rapporto. 5 PREMESSA In questo lavoro si intende fornire un quadro sintetico sulle principali dinamiche demografiche presenti e future della provincia di Cuneo. Le dimensioni e l'intensità dei fenomeni demografici richiedono un'analisi su un orizzonte temporale sufficientemente ampio, per questo sono stati utilizzati i dati storici dal 1970 al 2000 e quelli previsivi dal 2001 al 2030. I dati previsivi sono frutto del modello STRU.DE.L 2000 (modello di analisi e proiezione della STRUttura DEmografica Locale) di Enzo Migliorini1. I dati storici per i movimenti anagrafici derivano da elaborazioni Ires su dati Istat, e per la struttura per età da elaborazioni dei dati BDDE (Banca Dati Demografici Evolutiva della Regione Piemonte) nel modello Stru.De.L. 1 Per avere informazioni dettagliate sulle ipotesi utilizzate per la costruzione delle proiezioni demografiche vedere il Working Paper dell'Ires n° 156 (gennaio2002) della dott.ssa Maria Cristina Migliore, scaricabile dal sito www.ires.piemonte.it. 6 PRESENTAZIONE Nella nostra società si fa strada la consapevolezza che vi è un invecchiamento della popolazione e che vi sono meno giovani. In particolare quando si discute di pensioni si insiste sulle conseguenze dell’andamento demografico. Ma quanti giovani in meno e quanti anziani in più? Come si è formato il fenomeno e quali sono le prospettive? Esaminare da vicino queste grandezze ci fa comprendere la rilevanza delle “onde lunghe” della demografia sui fenomeni economici e sociali. E’ questo il contributo che ci viene dallo studio - da noi sollecitato - dell’IRES Piemonte sulla Provincia di Cuneo dal 1970 ad oggi e con le previsioni fino al 2030. Non è facile trarre dalle proiezioni demografiche quelle che potranno essere le conseguenze nei diversi settori dal momento che sono molti i fattori che entrano in gioco. Basti pensare, per rimanere in un campo che ci riguarda da vicino, all’edilizia scolastica per le scuole superiori: è pur vero che nell’ultimo trentennio si è progressivamente quasi dimezzato il numero dei giovani, ma nello stesso tempo, prima gradualmente poi in modo molto marcato, si è consolidata la tendenza a proseguire gli studi con la conseguenza di una continua richiesta di locali, e, quando pare si sia raggiunto un certo equilibrio, cresce, collegata a nuove esigenze didattiche, la richiesta di laboratori e di aule specializzate. Oppure pensiamo all’allungamento della vita media ed all’effetto combinato con le migliori condizioni di salute che consentono agli anziani di essere per un bel tratto soggetti impegnati in famiglia e nel volontariato e non soltanto persone da assistere. Ma anche le ulteriori variabili legate alle dimensioni della famiglia, alla sua accentuata fragilità, all’impegno nel lavoro esterno dei suoi componenti, alle condizioni di salute di una parte della popolazione anziana o molto anziana, ai modelli domiciliari e residenziali di sanità ed assistenza,. La fretta di trovare rapide soluzioni ai problemi emergenti induce spesso a sottovalutare e semplificare i meccanismi ed i processi di fenomeni che si proiettano in avanti per alcuni decenni, ben oltre la durata delle amministrazioni! Eppure è necessario riflettere perché le ricadute sono notevolissime ed occorre orientare non solo le difficili scelte politico-amministrative di lungo periodo ma in primo luogo gli interventi molteplici che occorre attivare in molti settori per affrontare le problematiche suscitate dall’attuale situazione demografica. Complesse conseguenze dell’andamento demografico ci saranno anche sui consumi con le loro correlazioni ai redditi ed agli investimenti. Nel campo del lavoro, della formazione professionale e dell’istruzione, per tentare di conoscere quale è e quale sarà la disponibilità di lavoratori è necessario ragionare sui dati che ci indica la demografia in termini di invecchiamento della popolazione e di flussi migratori, ma anche sulla formazione iniziale e su quella permanente per far fronte ai cambiamenti scientifici, tecnologici, culturali, nonché sulla propensione al lavoro, sulle diverse forme di lavoro, sui servizi sociali. Lo studio che presentiamo vuole essere un contributo alla comunità provinciale per dibattere sulle conseguenze delle trasformazioni in atto e sui possibili interventi. Cercheremo per parte nostra di alimentare il dibattito, contando sui contributi che potranno venire dagli studiosi, dalle autonomie locali, dalle parti sociali. Il Presidente della Provincia Giovanni Quaglia L’Assessore al Lavoro e F. P. Antonio Degiacomi 7 INDICE pag. Presentazione La Provincia di Cuneo e la regione Piemonte nel 2000 Dinamica della popolazione Cuneese Evoluzione della struttura demografica Evoluzione della natalità e della mortalità Evoluzione del movimento migratorio Incremento della popolazione Alcuni indicatori della struttura demografica cuneese I giovani La popolazione in età attiva Gli anziani L'indice di vecchiaia Indici di dipendenza Indice di ricambio della popolazione in età attiva Le tendenze in atto APPENDICE STATISTICA Tabella 1 Struttura per classi quinquennali di età e sesso nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030. Tabella 2 Classi particolari di età e sesso nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030. Tabella 3 Alcuni indicatori della demografia cuneese dal 1970 al 2030 Tabella 4 Composizione percentuale della popolazione cuneese dal 1970 al 2030. Tabella 5 Tabella 6 Tabella 7 Grafico 1 Grafico 2 Grafico 3 Età media della popolazione cuneese dal 1970 al 2030. Movimenti anagrafici della Provincia di Cueno dal 1970 al 2000. Tassi e incrementi (per mille abitanti) della Provincia di Cuneo dal 1970 al 2000. Evoluzione dell'indice di vecchiaia della popolazione maschile, femminile e totale nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 Evoluzione dell'indice di vecchiaia nella Provincia di Cuneo e nella Regione Piemonte, dal 1970 al 2030 Evoluzione dell'indice di ricambio della popolazione in età attiva nella Provincia di Cuneo e nella Regione Piemonte, dal 1970 al 2030 1 5 7 7 9 11 13 17 17 17 18 18 19 20 21 25 28 29 30 31 32 33 34 34 35 Grafico 4 Grafico 5 Grafico 6 Grafico 7 Grafico 8 Grafico 9 Grafico 10 Evoluzione dell'indice di dipendenza (o carico sociale) totale, degli anziani e dei giovani nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 Evoluzione del tasso di natalità, di mortalità e dell'incremento naturale nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 Evoluzione del tasso di immigrazione, emigrazione e dell'incremento migratorio nella Provincia di Cuneo tra il 1970 e il 2030 Popolazione della Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 Popolazione della Regione Piemonte dal 1970 al 2030 Evoluzione della percentuale di donne in età fertile, nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 Evoluzione della percentuale dei minorenni e degli anziani nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 8 35 36 36 37 37 38 38 LA PROVINCIA DI CUNEO E LA REGIONE PIEMONTE NEL 2000 Prima di commentare la situazione demografica di Cuneo occorre presentare un sintetico quadro di sfondo relativo ai dati regionali. Nell'anno 2000 la popolazione del Piemonte rimane sostanzialmente stabile con un incremento di appena 0,5 per mille. La stabilità della popolazione regionale dà conto di un'inversione di tendenza rispetto al forte decremento demografico iniziato a metà degli anni Settanta. Tale decremento aveva iniziato a rallentare già dalla seconda metà degli anni Ottanta, quando la diminuzione delle nascite iniziava ad essere contrastata da un aumento dei trasferimenti residenziali verso la regione. Negli anni Novanta la popolazione piemontese tende a stabilizzarsi intorno ai 4.290.000 abitanti, con un incremento positivo in alcuni anni: il 1992, 1993, 1996 ed infine il 2000. L'andamento demografico in ciascuna provincia presenta elementi di omogeneità, ma anche significative differenze (vedi tabella 1). Il saldo naturale è ovunque negativo, il numero dei nati non riesce a compensare i decessi. Vi sono province con un decremento naturale più consistente: Alessandria, Asti, Biella e Vercelli (rispettivamente -8,3,-5,4,-5,1,-5,5). Tra queste solo Alessandria ed Asti, non avendo un saldo migratorio sufficientemente ampio, perdono popolazione. Le restanti province sono caratterizzate da un decremento naturale meno forte, ampiamente compensato nel caso di Cuneo e Novara, dal saldo migratorio. In quest'ultimo gruppo solo la provincia del Verbano Cusio Ossola ha un lieve decremento di popolazione di - 0,48, dovuto ad incremento migratorio moderato. La provincia di Cuneo nel 2000 conta 558.892 abitanti con un aumento rispetto all'anno precedente di 1468 unità; l'incremento della popolazione si attesta su un valore di 2,6 per mille, secondo solamente a Novara (4,1‰). L'aumento di popolazione si deve all'azione combinata di due fattori: da un lato un decremento naturale fra i più moderati della regione (- 2,7‰) dovuto ad una leggera ripresa delle nascite, dall'altro un saldo migratorio abbastanza ampio (5,4‰) che da qualche anno dà conto di una maggiore attrattività della provincia. Dal punto di vista della mobilità residenziale la provincia di Cuneo si discosta dal Piemonte. La regione si caratterizza per un elevato tasso di mobilità2 (il più alto d'Italia), ma il saldo migratorio costantemente positivo dal 1986 - non risulta particolarmente elevato. La provincia di Cuneo si differenzia per un tasso di mobilità costantemente al di sotto della media regionale: nel 2000 il tasso 2 Il tasso di mobilità si calcola sommando il tasso di immigrazione (che esprime il numero di immigrati per 1000 abitanti) con il tasso di emigrazione (che esprime il numero di emigrati per 1000 abitanti). Il tasso di mobilità, dunque, dà conto della mobilità residenziale totale presente in un certo territorio. 9 di mobilità di Cuneo è il più basso tra le province piemontesi. Però il saldo migratorio è relativamente più ampio. Detto altrimenti, la provincia di Cuneo è caratterizzata da una minore mobilità (vedi tabella 1) rispetto alla regione ma mostra una migliore capacità di trattenere i suoi residenti. Tabella 1. Movimenti anagrafici e tassi nelle province piemontesi. Anno 2000. Province nati morti iscritti di cui dall'estero cancellati di cui per l'estero popolazione al 31/12/2000 Alessandria Vercelli 2.838 1.660 1.534 5.149 2.956 19.036 1.330 1.371 6.413 2.806 2.492 6.678 3.834 22.132 1.807 2.365 14.339 7.481 7.624 17.868 12.391 74.086 5.087 6.181 1.651 1.004 602 2.140 1.513 9.567 471 673 11.942 6.127 6.938 14.877 10.100 70.338 4.687 5.129 268 115 164 426 292 2.095 224 125 429.805 210.555 189.234 558.892 344.969 2.214.934 160.674 180.668 Piemonte 35.874 48.527 145.057 17.621 130.138 3.709 4.289.731 Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola tasso di natalità tasso di mortalità incremento naturale tasso di immigrazione tasso di emigrazione incremento migratorio tasso di mobilità totale Vercelli 6,6 7,9 8,1 9,2 8,6 8,6 8,3 7,6 14,9 13,3 13,2 12,0 11,1 10,0 11,2 13,1 -8,3 -5,4 -5,1 -2,7 -2,6 -1,4 -3,0 -5,5 33,3 35,5 40,3 32,0 36,0 33,5 31,7 34,2 27,7 29,1 36,6 26,7 29,3 31,8 29,2 28,4 5,6 6,4 3,6 5,4 6,7 1,7 2,5 5,8 61,1 64,7 76,9 58,7 65,3 65,2 60,8 62,6 -2,74 0,99 -1,44 2,62 4,10 0,29 -0,48 0,32 Piemonte 8,4 11,3 -3,0 33,8 30,3 3,5 64,2 0,5 Province Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbano-Cusio-Ossola Fonte: elaborazioni Ires su dati Istat 10 incremento totale DINAMICA DELLA POPOLAZIONE CUNEESE: PASSATO E FUTURO EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA DEMOGRAFICA La struttura demografica della provincia ha subito in questi ultimi trent'anni notevoli cambiamenti. Nel 1970, come si vede nella figura 1, la struttura per età ha una forma ancora a piramide, la base formata dai giovani è ampia, ma altrettanto ampie sono le età che vanno dai 20 ai 40 anni. L'età più numerosa è quella dei ventinovenni. Sono visibili due avvallamenti dovuti al calo delle nascite in corrispondenza degli eventi bellici del Novecento. Particolarmente ridotta appare la classe dei cinquantenni, nati durante la Grande Guerra e poi in età per partecipare alla seconda guerra mondiale. Nel 2000 la struttura per età assume la forma detta a "punta di lancia", il numero di giovani al di sotto dei vent'anni subisce un notevole ridimensionamento per effetto del decremento delle nascite, mentre l'età più numerosa sale a 35 anni. Altro fenomeno evidente è l'accrescimento della popolazione anziana dovuto all'aumento delle speranze di vita. Si possono ancora osservare gli effetti delle due guerre nella lieve contrazione del numero di coloro che hanno intorno agli ottanta e ai cinquantaquattro anni, effetti che scompaiono del tutto trent'anni dopo, con l'estinguersi di queste leve. In futuro nell'anno 2030, si prevede una struttura detta a "fungo", il numero dei nati e dei giovani rimane pressoché stabile. Il decremento naturale degli anni precedenti comporta una diminuzione di coloro che hanno tra i 30 e 40 anni. Per contro giungono all'età anziana i nati del baby boom degli anni Sessanta. L'età più numerosa diviene quella dei cinquantottenni. 11 Figura 1. Struttura per età e sesso nella provincia di Cuneo negli anni 1970, 2000, 2030. Ann o 1970 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 0 1.000 2.000 mas c hi 3.000 4.000 5.000 4.000 5.000 4.000 5.000 f emmine Ann o 2000 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 0 1.000 2.000 3.000 f emmine mas c hi Ann o 2030 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 0 mas c hi 1.000 2.000 3.000 f emmine 12 EVOLUZIONE DELLA NATALITÀ E DELLA MORTALITÀ Nella provincia di Cuneo nel 1970 nascevano quasi 13 bambini ogni mille abitanti (vedi figura 2) . Il tasso di natalità in quel decennio subisce una notevole riduzione: nel 1980 era sceso a 9,6 ‰ . In seguito le nascite continuano a diminuire, ma meno velocemente: nel 1987 si arriva ad un tasso di circa 8 nati ogni mille abitanti. Dagli anni Novanta le nascite sono tornate ad aumentare, prima a fasi alterne poi in maniera continua. Nel 2000 sono nati 5.149 bambini, all'incirca quanti ne nascevano vent'anni prima, il tasso di natalità (9,2 ‰) è il più alto tra le province piemontesi e dalla fine degli anni Settanta è rimasto costantemente al di sopra dei valori registrati a livello regionale. Figura 2. Tasso di natalità nella Regione Piemonte e nella Provincia di Cuneo tra il 1970 e il 2000 16 15 14 13 12 11 10 9 8 7 Cuneo 0 20 0 8 19 9 6 19 9 4 19 9 2 19 9 0 19 9 8 19 8 6 19 8 4 19 8 2 19 8 0 19 8 8 19 7 6 19 7 4 19 7 2 19 7 19 7 0 6 Regione L'aumento delle nascite non rappresenterebbe però un'inversione di tendenza nella fecondità della popolazione. É possibile che l'incremento della natalità in questi ultimi anni sia dovuto al comportamento riproduttivo delle donne nate negli anni Sessanta, che tendenzialmente hanno rimandato la nascita del primo figlio - o del secondo figlio - oltre i trent'anni. Accanto a questo fenomeno delle nascite, per così dire, posticipate vi sarebbe anche il contributo delle persone straniere che vivono in Italia, portatori di modelli riproduttivi che, diversamente da quelli italiani, implicano un maggior numero di figli. É comunque difficile prevedere l'andamento futuro delle nascite. Le previsioni demografiche hanno preso in considerazione l'ipotesi di un lieve aumento della fecondità quale si è registrata negli ultimi 13 anni. Nel contempo, però, diminuirà la numerosità delle donne in età fertile, tra i 15 e 49 anni, da 126.766 unità del 2000 a quasi 120.000 nel 2030 con una variazione di - 5,4%. Questa diminuzione vanificherebbe il lieve aumento della fecondità in Piemonte per cui si ipotizza un tasso di natalità costantemente al di sotto i valori odierni. Il numero dei decessi nella provincia di Cuneo negli ultimi trent'anni ha oscillato tra i 6.400 e 7.400 morti annui. Il tasso di mortalità dagli anni '70, dove si registravano circa 13 decessi ogni 1.000 abitanti, scende e si stabilizza intorno ad un valore di circa 12 ‰. Si ipotizza che il tasso di mortalità, in parte per un aumento delle speranze di vita e in parte per un aumento della popolazione3, diminuisca progressivamente fino ad avvicinarsi, nel 2030, ai 10 morti per mille abitanti. La dinamica naturale della provincia da trent'anni è costantemente negativa, fatta eccezione per il 1972: 0,3‰ (vedi l'andamento dell'incremento naturale in figura 3) . In particolare fino a metà degli anni Ottanta il decremento naturale aumenta di intensità per effetto di una notevole riduzione delle nascite, toccando nel 1986 il valore più basso: -4,4 ‰. Negli anni successivi il saldo naturale oscilla tra -4 e -3‰; solo nel 2000 risale a quota -2,7‰ in seguito ad un lieve aumento del tasso di natalità. 3 L'aumento di una popolazione fa diminuire, a parità di numero dei decessi, il tasso di mortalità 14 EVOLUZIONE DEL MOVIMENTO MIGRATORIO L'incremento di una popolazione dipende dall'andamento della dinamica naturale controbilanciata da quella migratoria. Nella provincia di Cuneo il saldo tra coloro che "arrivano" e coloro che "partono" è stato costantemente positivo. Si possono distinguere due periodi. Nel primo, dal 1970 al 1990, l'incremento migratorio della provincia oscilla tra il 3 e il 5 per mille. Come si può vedere dalla tabella 2, il tasso di attrazione scende da una media di 30,5 iscritti per mille nella prima metà degli anni Settanta a una media di 25,3 iscritti del quinquennio '86-'90. Contemporaneamente diminuiscono anche coloro che lasciano la provincia: il tasso di emigrazione passa da 27,5 ‰ degli anni '71-75 a 21,3 ‰ nel '86-90. La progressiva diminuzione dei due tassi, in questi vent'anni, si compensa per cui l'incremento migratorio rimane sostanzialmente stabile. Tabella 2. Tassi quinquennali di immigrazione ed emigrazione ed incremento migratorio nella provincia di Cuneo Anni tasso di immigrazione tasso di emigrazione incremento migratorio 1971-1975 1976-1980 1981-1985 1986-1990 1991-1995 1996-2000 30,5 27,5 3,0 28,5 24,0 4,5 27,4 23,6 3,8 25,3 21,3 4,1 28,2 22,5 5,7 31,6 25,5 6,1 Fonte: elaborazioni Ires su dati Istat Nel secondo periodo, gli anni Novanta, l'attrattività della provincia aumenta di anno in anno: nel 2000 vi sono quasi 18.000 nuovi iscritti. Anche il numero di coloro che emigrano torna ad aumentare4, ma con un intensità decisamente minore. Rispetto al periodo precedente dunque si registra un saldo migratorio positivo in continuo aumento: l'incremento migratorio nell'ultimo quinquennio si attesta su un valore di 6,1 ‰. I movimenti con l'estero iniziano ad assumere un certo rilievo nell'ambito del fenomeno migratorio. In primo luogo per un continuo aumento degli iscritti dall'estero che, come si vede nella tabella 3, da un 2,2 % sul totale degli iscritti nel quinquennio '81-'85, hanno raggiunto in questi ultimi anni quota 11%. 4 In genere immigrazione ed emigrazione sono correlate, all'aumentare della prima tende ad aumentare anche la seconda. 15 Tabella 3. Percentuale dei movimenti con l'estero sul totale dei movimenti migratori nella provincia di Cuneo. anni Percentuale di iscritti dall'estero Percentuale di cancellati per l'estero sul sul totale degli iscritti totale dei cancellati 81-85 86-90 91-95 96-00 2,2 4,8 6,7 11,6 1,3 2,1 2,0 2,4 Fonte: elaborazioni Ires su dati Istat In secondo luogo, i movimenti con l'estero, nonostante il loro numero - tutto sommato - ancora esiguo, hanno acquisito un certo peso nel saldo migratorio della provincia, poiché sono caratterizzati da molti ingressi e poche uscite . La tabella 4 dovrebbe chiarire questo concetto. Tabella 4. Movimento migratorio nella provincia di Cuneo nell'anno 2000. Valori assoluti. Movimenti con altri comuni italiani Movimenti con l'estero Iscritti Cancellati 15.728 14.451 2.140 426 Saldo 1.177 1.714 Fonte: elaborazioni Ires su dati Istat Gli iscritti dall'estero rappresentano solamente il 12% degli iscritti totali nel 2000, ma si tratta di nuovi residenti che rimangono ad abitare nella provincia, tant'è che rappresentano più della metà (59%) del saldo migratorio cuneese. Per il futuro si è ipotizzato un numero di iscritti stabile e una lieve flessione dei cancellati fino al 2015. I tassi di emigrazione ed immigrazione però subiranno una leggera diminuzione per l'aumento della popolazione totale della provincia. L'incremento migratorio rimarrà stabile con valori intorno al 5‰. 16 INCREMENTO DELLA POPOLAZIONE La popolazione residente in provincia di Cuneo si può definire in continua e costante ascesa, anche se negli anni '80 il tasso di incremento ha avuto valori lievemente negativi . Mentre il Piemonte, dalla seconda metà degli anni Settanta fino agli anni Novanta è stato interessato da un forte decremento della popolazione, la provincia di Cuneo si è distinta per un costante, anche se lieve, aumento di popolazione (figure 3 e 4). Come si è già detto, un tasso di natalità più alto della media regionale, ma soprattutto saldi migratori sufficientemente ampi da poter compensare il decremento naturale hanno permesso alla provincia in questi decenni di acquisire nuovi abitanti. 17 Figura 3. Dinamica della popolazione cuneese tra il 1970 e il 2000 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 19 70 19 71 19 72 19 73 19 74 19 75 19 76 19 77 19 78 19 79 19 80 19 81 19 82 19 83 19 84 19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 incremento naturale incremento migratorio incremento totale Figura 4. Dinamica della popolazione piemontese tra il 1970 e il 2000 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 19 70 19 71 19 72 19 73 19 74 19 75 19 76 19 77 19 78 19 79 19 80 19 81 19 82 19 83 19 84 19 85 19 86 19 87 19 88 19 89 19 90 19 91 19 92 19 93 19 94 19 95 19 96 19 97 19 98 19 99 20 00 0,0 -2,0 -4,0 -6,0 incremento naturale incremento migratorio incremento totale La provincia è passata da 542.290 abitanti del 1970 a circa 559.000 di fine 2000, con un incremento di 16.602 unità. In base alle ipotesi scelte per le previsioni demografiche la provincia di Cuneo 18 dovrebbe nei prossimi anni continuare ad acquisire popolazione: nel 2018 dovrebbe raggiungere quota 580.000 e dopo il 2030 superare i 600.000 residenti. 19 20 ALCUNI INDICATORI DELLA STRUTTURA DEMOGRAFICA CUNEESE Uno dei fenomeni strutturali più importanti verificatosi in Italia negli ultimi decenni è l'invecchiamento demografico. La popolazione della provincia di Cuneo presenta tutte le caratteristiche di questo fenomeno: le classi giovanili tendono ad assottigliarsi in seguito all'intenso decremento delle nascite, per contro la popolazione anziana aumenta con l'accrescerssi delle speranze di vita. Tuttavia Cuneo rispetto al Piemonte (una delle regioni più colpite dal fenomeno) si distingue per un minore grado di invecchiamento della popolazione, dovuto ad un tasso di fecondità più elevato rispetto alle altre province5. I GIOVANI Negli anni Settanta la percentuale di minorenni è rimasta stabile intorno ad una valore di circa 22%. Dal 1980 il numero di giovani con meno di 18 anni ha iniziato a diminuire velocemente, nel 1990 si contavano circa 99.000 minorenni, il 18 % della popolazione totale. Il numero di minorenni si è poi stabilizzato alla fine degli anni Novanta su una percentuale di circa 16 %. Le previsioni vedono la quota di minorenni stabile per i prossimi vent'anni e in leggera diminuzione nell'ultimo decennio2020-2030. La provincia di Cuneo da circa dieci anni ha una percentuale di giovani (0-17 anni) maggiore rispetto alla popolazione regionale. Il numero di bambini in età prescolare subisce, nel corso degli anni Settanta, un brusco declino: dall'8% del 1970 al 6,5% nel 1980. Nel decennio successivo il numero di bambini con meno di cinque anni continua a diminuire ma in maniera lieve, ed infine tende a stabilizzarsi per tutti gli anni Novanta intorno al 5%. Nel 2000 i bambini in età prescolare sono stati quasi 29.500, il 5,3% della popolazione cuneese, mezzo punto percentuale in più rispetto alla regione Piemonte (4,8%). LA POPOLAZIONE IN ETÀ ATTIVA La popolazione in età attiva, cioè in età lavorativa, per convenzione si individua in coloro che hanno tra i 18 e i 64 anni compiuti6. Nella provincia cuneese nel 1970 rappresentava circa il 63% della popolazione. Durante gli anni Settanta subisce un leggero calo, ampiamente recuperato e superato nel decennio successivo (nel 1991: 64,7%). Dal 1992 la percentuale della popolazione attiva è tornata a diminuire. Nei prossimi trent'anni, qualora non vi siano importanti cambiamenti sul fronte dei flussi migratori, la popolazione in età attiva passerà dal 63% attuale a quote vicine al 60%. 5 Vedi : Indicatori provinciali di fecondità. Anni 1975-1994, Istat. La fascia di età della popolazione in età attiva, ovviamente non è composta solo da persone inserite nel mondo del lavoro, poiché comprende anche studenti, inoccupati, pensionati e così via. 6 21 Un problema della popolazione in età attiva cuneese riguarda il suo progressivo invecchiamento. Come si vede in Tabella 5. l'età media è 40,7 nel 1970, 41,4 nel 2000 e 42,9 nel 2030. Si nota come per il Piemonte l'invecchiamento della popolazione in età lavorativa sia ancora più accentuato. Tabella 5. Età media della popolazione tra i 18 e 64 anni in Piemonte e nella provincia di Cuneo Anni Cuneo Piemonte 1970 1980 1990 2000 2010 2020 2030 40,7 40,4 40,6 41,4 42,1 42,7 42,9 40,2 40,4 40,8 41,7 42,6 43,2 43,5 Fonte: dati BDDE elaborati nel Modello Stru.De.L In futuro dunque non vi sarà solo una contrazione della popolazione in età attiva a fronte di un aumento del numero di pensionati, ma anche un invecchiamento progressivo all'interno della stessa popolazione attiva con un aumento di peso delle classi di età più mature. GLI ANZIANI La popolazione anziana cuneese continua ad essere in costante aumento, a parte un breve periodo ('83-'88) che risente della denatalità seguita alla Grande Guerra. La percentuale degli anziani con più di 65 anni passa dal 14,5 % all'inizio degli anni Settanta al 17,1 % nel 1980 ed infine giunge al 20,9 % nel 2000. Si prevede un aumento costante degli ultrasessantacinquenni che nel 2030 dovrebbero diventare quasi un quarto della popolazione della provincia. L'aumento degli anziani cuneesi dovrebbe procedere ad un ritmo meno sostenuto rispetto al Piemonte, per cui dal 2005 la regione nel suo complesso inizierà ad avere una percentuale di anziani maggiore rispetto a Cuneo. INDICE DI VECCHIAIA L'indice di vecchiaia è un indicatore che ci informa in maniera sintetica del grado di invecchiamento della popolazione. Si calcola rapportando la popolazione anziana (coloro che hanno compiuto 65 anni) ai giovani, che nel nostro caso sono i minorenni. Nel 1970 nella provincia di Cuneo l'indice di vecchiaia era 64,6, vi erano cioè circa due anziani ogni tre giovani. Nel corso di questi anni il numero degli anziani aumenta fino a superare quello dei giovani ed ecco che nel 2000 l'indice praticamente raddoppia: 130,8 ovvero ora vi sono quattro anziani ogni tre giovani. Nel futuro l'invecchiamento della popolazione dovrebbe continuare lento 22 ma inesorabile e nel 2030 l'indice di vecchiaia dovrebbe registrare 167,1 , cioè cinque anziani ogni tre giovani. La regione, che nel 1970 ha lo stesso indice di vecchiaia di Cuneo, da qualche anno ha iniziato a mostrare un grado di invecchiamento maggiore rispetto alla provincia. Tra trent'anni nella popolazione piemontese vi potrebbero essere due anziani per ogni giovane (indice di vecchiaia 203,1) INDICI DI DIPENDENZA L'indice di dipendenza serve per mettere in rapporto le persone in età in cui è molto probabile la condizione di dipendenza economica o di ritirato dal lavoro e la popolazione in età attiva. In tal modo si può avere una misura del carico sociale di giovani e anziani - o tutte e due insieme - sulla fascia di popolazione, tra i 18 e 64 anni, che è in età di lavoro. L'indice di dipendenza giovanile misura il peso delle persone con meno di 18 anni sulle età produttive. A Cuneo negli anni Settanta tale indice era al di sopra del 35% (vedi tabella 6.). Nel decennio successivo l'indice diminuisce abbastanza repentinamente e poi si stabilizza negli ultimi anni su un 25%, che sta a significare che per ogni minorenne vi sono quattro persone in età di lavoro. Nel futuro questo indice non dovrebbe cambiare, dato che il numero dei giovani pare destinato a rimanere sostanzialmente stabile. Per contro l'indice di dipendenza degli anziani mostra un aumento ininterrotto destinato a continuare anche nei prossimi trent'anni per l'accrescimento della popolazione anziana. Nel 1970 un anziano "pesava" su circa quattro persone in età lavorativa (23%), oggi pesa su tre persone in età lavorativa (33,1%), nel 2030 si prevede che l'indice di dipendenza degli anziani arrivi a 40,9 per cento. Tabella 6. Indici di dipendenza nella provincia di Cuneo. Anni 1970-2030 Anni Indice dipendenza giovani Indice dipendenza anziani Indice dipendenza totale 1970 1980 1990 2000 2010 2020 2030 35,6 23,0 58,6 35,6 28,0 63,7 28,1 27,1 55,2 25,3 33,1 58,3 26,0 34,9 60,9 24,7 36,7 61,3 24,5 40,9 65,4 Fonte: dati BDDE elaborati nel Modello Stru.De.L. 23 L'indice di dipendenza totale nel 1970 è di 58,6%, detto altrimenti, vi sono quasi sei persone (pensionati o minorenni) che non lavorano ogni dieci persone in età lavorativa. L'indice aumenta fin oltre i primi anni Ottanta, poi per effetto della diminuzione della popolazione minorenne inizia anch'esso a diminuire toccando nel 1990 quota 55,2, ovvero cinque persone e mezzo - se così si può dire - ogni dieci persone in età attiva. Nel 2000, l'aumento degli anziani accompagnato da una stabilità nella quota dei minorenni ha fatto nuovamente salire l'indice di dipendenza totale ai livelli degli anni Settanta. Come si vede dalla tabella 6 l'indice, per il costante aumento della popolazione anziana, dovrebbe continuare a salire anche in futuro. INDICE DI RICAMBIO DELLA POPOLAZIONE ATTIVA L'indice di ricambio della popolazione attiva7 è dato dal rapporto tra coloro che stanno per andare in pensione (60-64 anni) e coloro che stanno per entrare in età lavorativa (13-17 anni). Nella provincia di Cuneo l'indice di ricambio ha - all'inizio del periodo considerato - valori da 100 a 110. Poi a fine anni Settanta e in particolare negli anni '80-'81'-82, l'indice diminuisce fino a 60, ovvero in questo periodo vi sono più giovani che si affacciano al mondo del lavoro di quanti pensionati ne escano, soprattutto per una diminuzione di coloro che sono prossimi alla pensione poiché entrano in questa categoria i nati durante e dopo la Grande Guerra con le conseguenze di denatalità di quegli anni di cui si è già detto sopra. Dal 1990 l'indice di ricambio è tornato a superare 100 ed è in continuo aumento, nel 2000 raggiunge il valore di 141 e si prevede che dopo fasi alterne continui ad aumentare fino a giungere 172, nel 2030. Già oggigiorno dunque vi sono più persone in procinto di diventare pensionati di quanti giovani stiano per entrare in età lavorativa, con tutte le conseguenze che questo comporta sia per il lavoro sia per l'aumento del carico della spesa pensionistica . 7 L'indice di ricambio della popolazione attiva quando ha valore inferiore a 100, vuol dire che per ogni nuovo pensionato vi sono più giovani che entrano in età lavorativa; se l'indice ha valore superiore a 100 vi sono più lavoratori che stanno per andare in pensione di quanti giovani stiano per giungere all'età lavorativa. 24 LE TENDENZE IN ATTO La provincia di Cuneo, diversamente dalla regione, ha costantemente acquisito popolazione e si prevede che continuerà a farlo nei prossimi trent'anni. La situazione demografica di Cuneo, però, presenta le caratteristiche e i problemi delle società "mature", in particolare il problema dell'invecchiamento della popolazione. Il numero dei giovani è diminuito negli ultimi trent'anni per effetto del decremento delle nascite, anche se in futuro la quota di giovani dovrebbe stabilizzarsi. La popolazione in età lavorativa subirà una leggerà contrazione ma soprattutto continuerà nel suo complesso ad invecchiare. Ma il fenomeno più vistoso è l'aumento della popolazione anziana, e in particolare degli ultraottantenni che si prevede nel 2030 saranno un terzo di tutti gli anziani. I mutamenti della struttura per età della popolazione inevitabilmente incideranno sull'economia e sulle scelte politiche. Per alcuni settori dell'economia vi potrebbero essere prospettive di crescita, ad esempio nei servizi per gli anziani o nella formazione continua necessaria agli adulti che non potendo lasciare presto il mondo del lavoro hanno necessità di riqualificazione professionale. Occorre anche una riflessione sui meccanismi endogeni della demografica cuneese: un livello di fecondità basso - sebbene leggermente più alto di quello regionale - produce un incremento continuo della quota di popolazione anziana con tutti i problemi di ordine sanitario, sociale ed economico che una società con molti anziani deve affrontare. Occorre dunque studiare il fenomeno per valutarne le cause e prevedere delle politiche in grado di contrastarlo. La capacità della provincia di attrarre nuovi abitanti diviene un elemento importante della demografia cuneese, poiché è stato proprio un saldo migratorio positivo e sufficientemente ampio a permettere, nonostante un perdurante decremento naturale, la crescita della popolazione. 25 26 APPENDICE STATISTICA Nelle tabelle con dati previsivi, il totale dei dati stimati può leggermente discostarsi dalla somma dei singoli valori. Ciò è dovuto agli arrotondamenti effettuati nelle varie estrapolazioni di dati. 27 28 29 36.077 33.615 32.019 34.288 38.971 39.572 39.615 37.653 38.244 36.230 26.560 36.864 33.827 28.688 21.479 14.878 8.809 3.688 894 118 542.090 Totale 1970 00-04 05-09 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95 e oltre Classi di età MASCHI E FEMMINE 544.890 33.086 36.047 35.251 33.099 36.891 38.407 34.494 38.198 36.613 37.563 35.956 25.238 35.793 31.878 25.245 16.359 9.664 3.954 1.014 139 1975 548.521 28.769 33.060 36.036 35.658 37.300 40.423 39.616 35.002 37.961 36.167 36.621 34.259 23.714 32.079 26.610 18.795 10.416 4.636 1.218 181 1980 548.594 24.774 29.541 35.308 38.614 40.550 38.361 36.926 36.687 34.566 36.521 36.107 36.259 33.428 22.825 28.300 20.906 12.348 4.960 1.395 218 1985 546.482 22.945 25.140 29.705 35.675 41.797 43.530 39.326 37.252 36.451 34.241 35.890 34.691 34.273 30.693 19.876 22.324 14.184 6.467 1.740 284 1990 550.534 23.323 23.607 25.601 30.180 37.360 42.048 41.390 37.949 36.971 36.853 34.645 36.326 35.430 33.849 28.697 17.068 17.338 8.763 2.644 492 1995 557.430 24.647 24.392 24.453 26.467 31.937 40.048 44.127 42.629 38.402 37.039 36.835 34.442 35.608 33.664 30.760 24.352 12.734 10.470 3.705 719 2000 564.373 25.641 25.322 25.052 25.332 29.955 36.952 42.742 45.031 42.799 38.412 36.699 35.948 33.102 33.277 29.990 25.572 18.264 8.008 4.988 1.284 2005 570.728 24.448 26.280 25.959 25.924 28.892 35.136 39.901 43.741 45.142 42.711 38.093 35.911 34.704 31.177 30.003 25.304 19.582 11.941 3.993 1.885 2010 Tabella 1. Struttura per classi quinquennali di età e sesso nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030. 576.453 23.226 25.149 26.891 26.812 29.453 34.160 38.209 41.061 43.924 45.023 42.320 37.352 34.804 32.918 28.403 25.750 19.774 13.169 6.288 1.768 2015 581.999 22.802 23.988 25.798 27.725 30.302 34.669 37.299 39.457 41.369 43.882 44.622 41.530 36.326 33.200 30.303 24.697 20.563 13.619 7.157 2.692 2020 588.343 23.393 23.586 24.675 26.662 31.166 35.445 37.772 38.596 39.838 41.437 43.576 43.844 40.467 34.828 30.792 26.724 20.033 14.551 7.617 3.343 2025 596.153 24.754 24.149 24.286 25.570 30.155 36.235 38.485 39.052 39.022 39.973 41.245 42.913 42.799 38.920 32.517 27.389 22.063 14.422 8.412 3.788 2030 30 18.654 17.422 16.624 17.404 19.667 20.211 20.476 19.492 19.662 17.827 12.700 18.564 16.941 13.660 9.445 6.591 3.414 1.145 227 25 270.151 Totale 1970 00-04 05-09 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95 e oltre Classi di età MASCHI 271.123 17.152 18.477 17.791 17.029 18.670 19.941 17.990 19.779 18.865 19.191 17.651 11.807 17.621 15.382 11.561 6.666 3.716 1.445 342 47 1975 272.040 14.896 17.154 18.438 17.971 19.008 20.340 20.389 18.134 19.513 18.519 18.588 16.620 10.901 15.350 12.335 8.149 3.830 1.503 355 48 1980 270.462 12.885 15.027 17.898 19.712 20.445 19.833 19.003 18.945 17.733 18.712 18.305 17.875 15.653 10.071 12.777 8.845 4.642 1.603 435 64 1985 268.442 11.734 13.087 15.083 18.052 21.202 21.772 20.131 19.042 18.670 17.465 18.272 17.401 16.585 13.931 8.372 9.415 5.493 2.161 493 81 1990 270.389 11.849 12.043 13.152 15.407 19.036 21.646 21.243 19.685 19.062 18.931 17.686 18.213 17.406 15.841 12.437 6.574 6.569 2.812 703 94 1995 274.127 12.672 12.382 12.530 13.636 16.270 20.445 22.738 21.888 19.869 19.037 18.795 17.408 17.650 16.206 13.768 9.853 4.390 3.439 999 152 2000 278.587 13.186 13.081 12.755 13.008 15.548 18.975 21.805 23.088 21.848 19.770 18.768 18.204 16.512 16.148 13.960 10.883 6.866 2.483 1.424 274 2005 282.362 12.594 13.575 13.433 13.231 14.957 18.314 20.465 22.219 23.009 21.696 19.513 18.233 17.360 15.239 14.098 11.210 7.729 4.026 1.053 407 2010 Segue Tabella 1. Struttura per classi quinquennali di età e sesso nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030. 285.586 11.967 13.013 13.912 13.893 15.164 17.772 19.852 20.967 22.193 22.841 21.407 19.010 17.473 16.167 13.471 11.549 8.141 4.648 1.804 343 2015 288.778 11.751 12.417 13.369 14.362 15.795 17.952 19.348 20.393 21.015 22.082 22.557 20.896 18.314 16.404 14.501 11.232 8.625 5.042 2.150 573 2020 292.347 12.056 12.211 12.792 13.835 16.238 18.525 19.512 19.921 20.477 20.970 21.865 22.063 20.197 17.316 14.860 12.313 8.549 5.509 2.401 736 2025 296.468 12.756 12.502 12.594 13.275 15.738 18.926 20.035 20.079 20.035 20.468 20.820 21.450 21.379 19.176 15.817 12.741 9.559 5.550 2.706 862 2030 31 17.423 16.192 15.396 16.884 19.305 19.361 19.139 18.161 18.583 18.403 13.860 18.301 16.886 15.028 12.034 8.287 5.395 2.543 667 93 271.939 Totale 1970 00-04 05-09 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95 e oltre Classi di età FEMMINE 273.767 15.935 17.570 17.460 16.069 18.221 18.466 16.504 18.418 17.748 18.372 18.306 13.431 18.172 16.496 13.684 9.693 5.948 2.509 672 93 1975 276.481 13.873 15.905 17.598 17.687 18.292 20.083 19.228 16.868 18.449 17.647 18.033 17.639 12.813 16.729 14.275 10.647 6.586 3.132 863 133 1980 278.132 11.890 14.514 17.411 18.903 20.106 18.528 17.923 17.743 16.833 17.809 17.802 18.383 17.775 12.754 15.523 12.060 7.706 3.357 960 154 1985 278.040 11.211 12.053 14.622 17.623 20.594 21.757 19.195 18.210 17.781 16.776 17.618 17.290 17.688 16.761 11.504 12.909 8.691 4.306 1.247 203 1990 280.145 11.474 11.564 12.449 14.773 18.324 20.402 20.147 18.264 17.909 17.922 16.959 18.113 18.024 18.008 16.260 10.494 10.769 5.951 1.941 398 1995 283.303 11.975 12.010 11.923 12.831 15.667 19.603 21.389 20.741 18.533 18.002 18.040 17.034 17.958 17.458 16.992 14.499 8.344 7.031 2.706 567 2000 285.785 12.455 12.241 12.297 12.324 14.407 17.977 20.937 21.943 20.952 18.642 17.931 17.744 16.590 17.129 16.030 14.690 11.398 5.526 3.564 1.011 2005 288.366 11.854 12.705 12.526 12.694 13.935 16.822 19.436 21.522 22.132 21.015 18.580 17.678 17.344 15.938 15.904 14.094 11.853 7.915 2.940 1.478 2010 Segue Tabella 1. Struttura per classi quinquennali di età e sesso nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030. 290.867 11.259 12.136 12.979 12.920 14.289 16.388 18.358 20.094 21.731 22.182 20.913 18.341 17.330 16.751 14.931 14.201 11.633 8.521 4.484 1.425 2015 293.221 11.051 11.572 12.429 13.363 14.506 16.717 17.951 19.064 20.354 21.800 22.065 20.633 18.012 16.797 15.802 13.465 11.938 8.577 5.007 2.118 2020 295.996 11.337 11.375 11.883 12.827 14.927 16.919 18.260 18.675 19.361 20.467 21.710 21.780 20.270 17.513 15.932 14.412 11.484 9.042 5.216 2.607 2025 299.685 11.998 11.647 11.692 12.296 14.418 17.310 18.451 18.973 18.987 19.505 20.425 21.463 21.420 19.744 16.700 14.648 12.504 8.872 5.707 2.927 2030 32 FEMMINE Classi di età Età prescolare 0-5 Giovani 0-14 Minorenni (0-17) Adulti tra i 18 e i 64 anni Anziani oltre i 65 anni Anziani oltre gli 80 anni MASCHI Classi di età Età prescolare 0-5 Giovani 0-14 Minorenni (0-17) Adulti tra i 18 e i 64 anni Anziani oltre i 65 anni Anziani oltre gli 80 anni MASCHI E FEMMINE Classi di età Età prescolare 0-5 Giovani 0-14 Minorenni (0-17) Adulti tra i 18 e i 64 anni Anziani oltre i 65 anni Anziani oltre gli 80 anni 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 21.020 19.325 17.069 14.564 13.548 13.779 14.415 14.936 14.334 13.611 13.309 13.594 14.344 49.011 50.965 47.377 43.814 37.887 35.487 35.908 36.992 37.085 36.374 35.052 34.594 35.337 58.831 60.432 58.155 54.856 48.309 43.853 43.368 44.361 44.709 44.155 42.950 42.151 42.594 169.062 164.240 165.962 170.762 174.110 172.471 172.338 172.078 173.533 174.764 176.568 177.641 175.989 44.046 49.095 52.364 52.514 55.621 63.821 67.597 69.347 70.124 71.947 73.703 76.204 81.102 8.698 9.221 10.713 12.177 14.447 19.059 18.648 21.497 24.187 26.064 27.639 28.348 30.010 1970 22.538 20.763 18.321 15.567 14.111 14.284 15.031 15.796 15.247 14.484 14.168 14.473 15.267 52.700 53.420 50.487 45.810 39.904 37.044 37.584 39.022 39.602 38.892 37.536 37.059 37.852 62.827 63.692 61.296 57.406 50.596 45.769 45.603 46.758 47.413 47.195 46.037 45.199 45.677 172.815 168.273 169.173 174.620 177.901 179.590 179.717 179.792 181.188 182.268 184.213 185.464 184.379 34.508 39.158 41.571 38.436 39.945 45.030 48.807 52.037 53.762 56.123 58.528 61.684 66.411 4.811 5.550 5.737 6.743 8.227 10.178 8.980 11.047 13.215 14.936 16.391 17.196 18.677 1970 43.559 40.088 35.390 30.131 27.660 28.063 29.446 30.732 29.581 28.095 27.477 28.067 29.611 101.711 104.385 97.864 89.624 77.791 72.531 73.492 76.015 76.687 75.266 72.588 71.654 73.189 121.658 124.124 119.451 112.262 98.905 89.622 88.971 91.118 92.121 91.351 88.986 87.350 88.271 341.878 332.513 335.135 345.382 352.012 352.061 352.055 351.871 354.721 357.033 360.782 363.105 360.369 78.554 88.253 93.934 90.951 95.566 108.851 116.404 121.384 123.886 128.069 132.231 137.888 147.513 13.509 14.771 16.451 18.921 22.674 29.237 27.628 32.544 37.402 40.999 44.030 45.544 48.686 1970 Tabella 2. Classi particolari di età e sesso nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030. 33 Rapporto tra i lavoratori con età tra i 40 e 64 anni e i lavoratori con età tra i 15 e 39 anni Struttura della popolazione in età attiva Rapporto tra anziani (65 e oltre)-giovani (0-17) e la popolazione in età lavorativa (18-64) Indice di dipendenza totale Rapporto tra gli anziani (65 e oltre) e la popolazione in età lavorativa (18-64) Indice di dipendenza degli anziani Rapporto tr a i giovani (0-17) e la popolazione in età lavorativa (18-64) Indice di dipendenza giovanile Rapporto tra coloro che sono prossimi alla pensione (6064) e coloro che sono prossimi al lavoro (13-17) Indice di ricambio della popolazione in età attiva 90,3 58,6 23,0 35,6 102,9 94,5 63,9 26,5 37,3 106,7 71,1 64,6 Rapporto tra la popolazione anziana (65 e oltre) e i giovani (0-17) Indice di vecchiaia 1975 1970 Indici demografici 89,7 63,7 28,0 35,6 64,9 78,6 1980 Tabella 3. Alcuni indicatori della demografia cuneese dal 1970 al 2030 92,5 58,8 26,3 32,5 90,4 81,0 1985 88,8 55,2 27,1 28,1 101,0 96,6 1990 95,4 56,4 30,9 25,5 128,1 121,5 1995 98,4 58,3 33,1 25,3 140,9 130,8 2000 103,9 60,4 34,5 25,9 131,5 133,2 2005 113,2 60,9 34,9 26,0 134,8 134,5 2010 119,9 61,5 35,9 25,6 128,9 140,2 2015 122,6 61,3 36,7 24,7 134,8 148,6 2020 123,3 62,0 38,0 24,1 157,1 157,9 2025 121,5 65,4 40,9 24,5 172,1 167,1 2030 34 Percentuale anziani oltre gli 80 anni Percentuale anziani oltre i 65 anni Percentuale popolazione in età lavorativa tra i 18 e i 64 anni Percentuale minorenni Percentuali 2,5 14,5 63,1 22,4 1970 2,7 16,2 61,0 22,8 1975 3,0 17,1 61,1 21,8 1980 3,4 16,6 63,0 20,5 1985 4,1 17,5 64,4 18,1 1990 5,3 19,8 63,9 16,3 1995 Tabella 4. Composizione percentuale della popolazione cuneese dal 1970 al 2030 5,0 20,9 63,2 16,0 2000 5,8 21,5 62,3 16,1 2005 6,6 21,7 62,2 16,1 2010 7,1 22,2 61,9 15,8 2015 7,6 22,7 62,0 15,3 2020 7,7 23,4 61,7 14,8 2025 8,2 24,7 60,4 14,8 2030 35 Età media della popolazione femminile tra i 20 e 64 anni 40,8 41,2 40,7 Età media della popolazione maschile tra i 20 e 64 anni 40,6 40,0 37,9 38,9 1975 40,9 39,3 37,3 38,3 1970 40,7 Età media della popolazione tra i 20 e 64 anni. Maschi e femmine Età media della popolazione femminile Età media della popolazione maschile Età media della popolazione. Maschi e femmine. Età media 40,6 40,1 40,4 40,5 38,2 39,4 1980 Tabella 5. Età media della popolazione cuneese dal 1970 al 2030 41,1 40,6 40,9 41,4 38,9 40,1 1985 40,7 40,5 40,6 42,2 39,7 41,0 1990 41,2 40,9 41,1 44,1 41,1 42,6 1995 41,5 41,4 41,4 44,8 41,8 43,3 2000 41,8 41,6 41,7 45,1 42,3 43,7 2005 42,2 42,0 42,1 45,6 42,8 44,2 2010 42,5 42,3 42,4 46,1 43,3 44,7 2015 42,8 42,5 42,7 46,7 43,9 45,3 2020 43,1 42,7 42,9 47,2 44,5 45,8 2025 43,1 42,7 42,9 47,6 44,9 46,3 2030 Tabella 6. Movimenti anagrafici della Provincia di Cuneo. Serie storica dal 1970 al 2000. Anni 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 nati 6.983 7.080 7.018 6.963 6.775 6.497 6.123 5.694 5.535 5.260 5.263 5.026 5.101 4.932 4.639 4.683 4.525 4.400 4.646 4.505 4.654 4.571 4.770 4.546 4.629 4.726 4.796 4.934 4.916 4.969 5.149 morti 7.149 6.895 7.149 7.394 7.294 7.437 7.384 7.414 7.237 7.217 7.088 7.132 6.816 7.289 6.998 7.066 6.923 6.742 6.750 6.420 6.745 6.516 6.676 6.819 6.845 6.993 6.688 6.751 7.070 7.020 6.678 iscritti di cui totali dall'estero 18.142 429 16.459 407 17.195 419 16.945 340 17.319 304 15.012 298 14.932 320 14.872 314 14.905 312 15.755 348 17.546 444 14.651 304 15.152 331 15.631 297 14.894 341 14.856 363 14.162 361 13.600 528 13.470 451 13.364 530 14.669 1.462 13.382 1.100 14.888 874 16.017 1.088 16.583 1.065 16.642 1.065 16.827 1.630 16.874 1.561 17.569 2.062 18.702 2.815 17.868 2.140 cancellati totali 17.081 15.069 15.252 15.138 15.879 13.373 12.783 12.306 12.579 13.255 14.795 12.770 12.688 13.208 12.935 13.142 12.342 11.937 11.399 11.457 11.005 10.739 11.648 12.605 13.326 13.536 13.303 13.714 14.319 14.665 14.877 36 di cui per l'estero 349 239 84 124 133 162 201 123 166 201 205 136 142 155 156 230 212 237 243 291 217 225 209 230 318 259 299 307 332 333 426 popolazione totale 542.290 540.227 542.339 543.715 544.636 545.335 546.223 547.069 547.693 548.236 549.162 547.948 548.697 548.763 548.363 547.694 547.116 546.437 546.404 546.396 547.969 547.020 548.354 549.493 550.534 551.373 553.005 554.348 555.444 557.430 558.892 Tabella 7. Tassi e incrementi (per mille abitanti) della Provincia di Cuneo dal 1970 al 2000 Anni 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 tasso di tasso di incremento natalità mortalità naturale 12,9 13,2 -0,3 13,1 12,7 0,3 13,0 13,2 -0,2 12,8 13,6 -0,8 12,5 13,4 -1,0 11,9 13,6 -1,7 11,2 13,5 -2,3 10,4 13,6 -3,1 10,1 13,2 -3,1 9,6 13,2 -3,6 9,6 12,9 -3,3 9,2 13,0 -3,8 9,3 12,4 -3,1 9,0 13,3 -4,3 8,5 12,8 -4,3 8,5 12,9 -4,3 8,3 12,6 -4,4 8,0 12,3 -4,3 8,5 12,4 -3,9 8,2 11,7 -3,5 8,5 12,3 -3,8 8,3 11,9 -3,6 8,7 12,2 -3,5 8,3 12,4 -4,1 8,4 12,4 -4,0 8,6 12,7 -4,1 8,7 12,1 -3,4 8,9 12,2 -3,3 8,9 12,7 -3,9 8,9 12,6 -3,7 9,2 12,0 -2,7 tasso di immigrazione 33,4 30,4 31,8 31,2 31,8 27,5 27,4 27,2 27,2 28,8 32,0 26,7 27,6 28,5 27,2 27,1 25,9 24,9 24,7 24,5 26,8 24,4 27,2 29,2 30,2 30,2 30,5 30,5 31,7 33,6 32,0 tasso di emigrazione 31,4 27,8 28,2 27,9 29,2 24,5 23,4 22,5 23,0 24,2 27,0 23,3 23,1 24,1 23,6 24,0 22,5 21,8 20,9 21,0 20,1 19,6 21,3 23,0 24,2 24,6 24,1 24,8 25,8 26,4 26,7 37 incremento migratorio 2,0 2,6 3,6 3,3 2,6 3,0 3,9 4,7 4,2 4,6 5,0 3,4 4,5 4,4 3,6 3,1 3,3 3,0 3,8 3,5 6,7 4,8 5,9 6,2 5,9 5,6 6,4 5,7 5,9 7,3 5,4 tasso di mobilità incremento totale totale 64,9 1,6 58,2 2,9 59,9 3,3 59,1 2,5 61,0 1,7 52,1 1,3 50,8 1,6 49,7 1,5 50,2 1,1 52,9 1,0 58,9 1,7 50,0 -0,4 50,8 1,4 52,6 0,1 50,7 -0,7 51,1 -1,2 48,4 -1,1 46,7 -1,2 45,5 -0,1 45,4 0,0 46,9 2,9 44,1 1,3 48,5 2,4 52,1 2,1 54,4 1,9 54,8 1,5 54,6 3,0 55,2 2,4 57,5 2,0 60,0 3,6 58,7 2,6 Grafico 1. Evoluzione dell'indice di vecchiaia della popolazione maschile, femminile e totale nella Provincia di Cuneo, dal 1970 al 2030 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 0 popolazione totale maschi femmine Grafico 2. Evoluzione dell'indice di vecchiaia nella Provincia di Cuneo e nella Regione Piemonte, dal 1970 al 2030 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 0 cuneo 38 regione Grafico 3. Evoluzione dell'indice di ricambio della popolazione in età attiva nella Provincia di Cuneo e nella Regione Piemonte, dal 1970 al 2030 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 0 cuneo regione Grafico 4. Evoluzione dell'indice di dipendenza (o carico sociale) totale, degli anziani e dei giovani nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 70 60 50 40 30 20 10 carico sociale totale carico sociale degli anziani 39 carico sociale dei giovani 2030 2028 2026 2024 2022 2020 2018 2016 2014 2012 2010 2008 2006 2004 2002 2000 1998 1996 1994 1992 1990 1988 1986 1984 1982 1980 1978 1976 1974 1972 1970 0 Grafico 5. Evoluzione del tasso di natalità, di mortalità e dell'incremento naturale nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 16 14 12 10 8 6 4 2 8 6 0 20 3 20 2 2 0 8 6 4 4 20 2 20 2 20 2 20 2 20 1 20 1 20 1 0 2 20 1 6 8 20 1 20 0 20 0 2 4 20 0 8 6 4 2 0 20 0 20 0 19 9 19 9 19 9 19 9 8 6 4 0 19 9 19 8 19 8 19 8 0 8 6 4 0 2 19 8 19 8 19 7 19 7 19 7 19 7 19 7 -2 2 0 -4 -6 nati morti incremento naturale Grafico 6. Evoluzione del tasso di immigrazione, emigrazione e dell'incremento migratorio nella Provincia di Cuneo tra il 1970 e il 2030 40 35 30 25 20 15 10 5 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 0 tasso di immigrazione tasso di emigrazione 40 incremento migratorio Grafico 7. Popolazione della Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 615000 600000 585000 570000 555000 540000 525000 510000 495000 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 480000 popolazione cuneese (valori assoluti) Grafico 8. Popolazione della Regione Piemonte dal 1970 al 2030 4600000 4550000 4500000 4450000 4400000 4350000 4300000 4250000 4200000 4150000 4100000 4050000 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 4000000 popolazione regionale (valori assoluti) 41 Grafico 9. Evoluzione della percentuale di donne in età fertile, nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 15 % donne in età fertile (15 -49 anni) Grafico 10. Evoluzione della percentuale dei minorenni e degli anziani nella Provincia di Cuneo dal 1970 al 2030 27 24 21 18 15 12 9 6 3 19 70 19 72 19 74 19 76 19 78 19 80 19 82 19 84 19 86 19 88 19 90 19 92 19 94 19 96 19 98 20 00 20 02 20 04 20 06 20 08 20 10 20 12 20 14 20 16 20 18 20 20 20 22 20 24 20 26 20 28 20 30 0 percentuale minorenni percentuale anziani (65 e oltre) 42