La diarrea acuta - Clinica Veterinaria Spirano
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La diarrea acuta - Clinica Veterinaria Spirano
La diarrea acuta Massimo Magri dvm Clinica Veterinaria Spirano INTRODUZIONE Sintomo importante da tenere in grande considerazione Evoluzione clinica a volte molto rapida Esito fatale nei casi più gravi Cause ed evoluzione diverse nel cavallo adulto e nel neonato ALGORITMO DIAGNOSTICO Dolori colici e reperti anomali all’espl.rettale OSTRUZIONE INTESTINALE Dolore addominale liquido perit. Neutr. Prot.tot batteri PERITONITE +/- febbre +/- dolori colici DIARREA ACUTA Stop dolore No febbre no dolori camb. Dieta ALIMENTARE No febbre no dolori ittero Ggt,bilirub. Ast, ac.biliari Ematocr. Prot.tot., alb. Na, Cl, K neutropenia COLITE PATOLOGIA EPATICA Da “Laboratory profiles of equine disease” modificato EZIOLOGIA FATTORI PREDISPONENTI FATTORI CAUSALI EZIOLOGIA FATTORI PREDISPONENTI Stress (trasporto, intervento chirurgico…) Colica Terapia antibiotica prolungata (pleuro polmoniti) Sulfamidico+trimetoprim+anest.gen. con alotano EZIOLOGIA FATTORI CAUSALI Salmonellosi (vari sierotipi) Clostridium difficilis Ehrlichia risticci (Potomac Horse Fewer) Cyathostomiasi Colite x Cambiamenti della dieta Terapia prolungata con FANS SEGNI CLINICI FORMA IPERACUTA Morte improvvisa, a volte senza diarrea apparente Molto frequentemente rilevata al mattino Grave squilibrio acido-basico ed elettrolitico Grave endotossiemia SEGNI CLINICI FORMA ACUTA Profonda depressione del sensorio Diarrea profusa “ a canale” Disidratazione fino a shock ipovolemico Mucose congeste con orletto gengivale tossico Polso Fr. Resp. Refill time Estremità fredde, sudore a chiazze Totale inappetenza Temperatura rettale variabile, ev. ipotermia (ano beante) DIARREA PROFUSA Mucose congeste Mucose congeste con orletto gengivale tossico Reperto autoptico SEGNI CLINICI cont. FORMA ACUTA Borborigmi intestinali quasi assenti Dolori colici assenti o molto lievi Esplorazione rettale non significativa I sintomi clinici variano in base alla gravità della patologia, non in base all’eziologia SEGNI CLINICI PRODROMICI Sono segni clinici molto variabili da soggetto a soggetto, non facilmente evidenziabili, non specifici, ma molto importanti Inappetenza Tendenza a “giocare” con l’acqua Lieve depressione del sensorio PARAMETRI EMATOLOGICI ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI (eseguibili in campo) ESTREMAMENTE UTILI (eseguibili solo presso strutture di riferimento adeguatamente attrezzate) Ematocrito Proteine totali PARAMETRI EMATOLOGICI ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILI (eseguibili in campo) ESTREMAMENTE UTILI (eseguibili solo presso strutture di riferimento adeguatamente attrezzate) Emocromocitometrico con formula Equilibrio acido-basico Equilibrio elettrolitico Bun, creatinina, albumina, gamma GT Potassio PARAMETRI EMATOLOGICI Valutazione più approfondità della situazione Valutazione dell’efficacia della terapia e suo aggiustamento Valutazione della prognosi (costi) TERAPIA TERAPIA DI SOSTEGNO TERAPIA EZIOLOGICA In caso di colite acuta è di fondamentale importanza intervenire immediatamente per stabilizzare lo stato di idratazione del cavallo. Qualsiasi terapia causale è inutile se il cavallo muore prima per shock ipovolemico od endotossico TERAPIA TERAPIA DI SOSTEGNO Mettere un catetere endovenoso Stabilire una terapia infusionale adeguata per quantità e tipo dei fluidi somministrati Reidratazione per via orale? Mettere in atto tutto quanto è possibile per prevenire le eventuali complicazioni (laminite, flebite…) TERAPIA DI SOSTEGNO Catetere endovenoso Scegliere il catetere più adatto in base al tempo previsto di utilizzo, al costo e alla disponibilità Diametro consigliato 14G Sede di inserzione Tecnica asettica di introduzione Fissaggio e protezione del sito di introduzione Possibili complicazioni CATETERI ENDOVENOSI TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Tipo di liquidi utilizzati Scelta in base agli esami ematologici (eq. acido-basico ed elettrolitico) Soluzione fisiologica Ringher lattato Bicarbonato di sodio (sconsigliato) Soluzione fisiologica ipertonica Plasma expander Plasma Se non è possibile eseguire esami ematologici approfonditi Soluzione fisiologica o eventualmente Ringher lattato Soluzione fisiologica ipertonica se è presente una grave disidratazione TERAPIA INFUSIONALE HT PT POLSO Na+ Cl- K+ PCo2 NaHCO3 pH 1 70 10,2 80 122 103 5,0 12,2 4 7,117 Ac.Metab. 2 65 8 80 131 96 3,0 36 23 7,417 Ac.Metab. 3 44 6,6 52 133 98 3,7 40,4 27 7,440 4 64 4,4 116 120 87 5,0 35,1 16 7,276 Ac.Metab. 5 60 8,4 100 131 89 2,8 40,3 16 7,213 Ac.Metab. 6 50 5,7 60 123 90 2,3 20 9 7,231 Ac.Metab. EQUILIBRIO ACIDO-BASICO I disordini dell’equilibrio acido-basico sono convenzionalmente classificati come respiratori o metabolici. (da EVE n°10 1998 pag.255-265) Acidosi respiratoria pCO2 comp. HCO3- Ridotto scambio di gas respiratori (polmonite, COPD, sindrome neonatale resp., ostruzione vie aeree sup.) Cause locali di ipoventilazione (frattura costole, tetano, botulismo) Cause centrali di ipoventilazione ( anestetici, oppiacei, malattie del sistema nervoso centrale) Alcalosi respiratoria pCO2 comp. HCO3- Tutte le cause che inducono tachipnea (eccitamento, paura, dolore, disordini neurologici, grave anemia, farmaci…) EQUILIBRIO ACIDO-BASICO Acidosi metabolica HCO3- comp. pCO2 Acidosi lattica (ipoperfusione tissutale, disidratazione, shock, rabdomiolisi, eccessivo esercizio fisico) Acidosi iponatriemica (diarrea, eccessiva sudorazione, emorragia, pleurite, rottura della vescica, peritonite, volvolo intestinale) Acidosi ipercloremica (acidosi renale) Alcalosi metabolica HCO3- comp. pCO2 Alcalosi ipocloremica (reflusso gastrico, enterite prossimale, sindrome da sfinimento) Alcalosi ipoalbuminemica (colite grave, glomerulo nefrite, eccessiva terapia fluida) EQUILIBRIO ACIDO-BASICO EQUILIBRIO ACIDO-BASICO HT PT HR Na+ Cl- K+ pCO2 pH Ecc.Ba . 1 70 10,2 80 122 103 5,0 20 7,117 -20 2 65 8 80 131 96 3,0 36 7,417 2 3 44 6,6 52 133 98 3,7 40,4 7,440 3 4 64 4,4 116 120 87 5,0 35,1 7,276 -12 5 60 8,4 100 131 89 2,8 40,3 7,213 -11 6 50 5,7 60 123 90 1,3 -15 20 7,231 EQUILIBRIO ACIDO-BASICO In molte situazioni cliniche, coesistono più di un tipo di disordine dell’equilibrio acido-basico. La colite acuta grave con perdite di proteine è caratterizzata da una acidosi ipovolemica e iponatriemica e da una alcalosi ipoalbuminemica e ipocloremica. I valori di pH e bicarbonato possono anche risultare nella norma in quanto le varie situazioni si mascherano a vicenda. È necessario quindi scindere i valori dell’eccesso basico nei suoi componenti principali (acidi deboli, sodio, cloro, potassio e ioni non identificati) per poter impostare la terapia più corretta. HT PT HR Na+ Cl- K+ pCO2 1 70 10,2 80 122 103 5,0 12,2 7,117 -1 2 65 8 80 131 96 3,0 7,417 2 3 44 6,6 52 133 98 3,7 40,4 7,440 3 4 64 4,4 116 120 87 5,0 35,1 7,276 -12 5 60 8,4 100 131 89 2,8 40,3 7,213 -11 6 50 5,7 60 123 90 1,3 -15 36 20 pH 7,231 Ecc.Ba . CAVALLO: EMATOCRITO PROT.TOTALI SODIO POTASSIO CLORO pH pCO2 BICARBONATO TCO2 ECCESSO BASICO BElactate BEtp BEfw BEcl 5 PRELIEVO VENOSO 60 . HIGH 84 . HIGH 131 LOW . 2,8 . . 89 LOW . 7,213 LOW . 40,3 . . 13 LOW . LOW . -11 LOW . -14,377 Ioni non identificati = Anion gap -3,808 -2,700 9,885 VALORI NORMALI 33 57 132 2,4 99 7,35 36 22 22 -2 49 79 146 4,7 109 7,48 46 29 33 3 EQUILIBRIO ACIDO-BASICO La somministrazione di bicarbonato di sodio è molto controversa. Le ultime indicazioni in letteratura ne sconsigliano l’utilizzo in caso di acidosi lattica. Se comunque vogliamo utilizzarlo non dobbiamo mai somministrarlo se non è possibile monitorare l’equilibrio acido-basico ed elettrolitico. Le controindicazioni possono essere maggiori dei possibili benefici!! La formula utilizzata per calcolare la dose da somministrare è la seguente: mmol= 0,4 x peso(kg) x -Eccesso Basico Metà della dose calcolata va somministrata in 4 ore, poi bisogna ricontrollare l’equilibrio acido-basico ed elettrolitico. TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Soluzione fisiologica ipertonica 7% Plasma Plasma expander (Dextrano 70) Vengono impiegati in caso di grave disidratazione per espandere il volume plasmatico richiamando liquidi dallo spazio extra cellulare. Devono essere accompagnati da grandi quantità di soluzioni isotoniche TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Soluzione fisiologica ipertonica 7% Viene utilizzata in caso di grave disidratazione ( ht. e pt.). Somministrare 2-4 ml/kg. ev.di NaCl 7%, seguiti da 20 lt. Di soluzione fisiologica in 1 h. Vantaggi Relativamente sicura da utilizzare anche senza esami ematologici approfonditi. Buoni risultati Basso costo. TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Plasma Vantaggi Trattamento d’elezione dell’ipoproteinemia Trattamento della coagulazione intravasale disseminata Trattamento dell’ipovolemia Svantaggi Costi Quantità da somministrare minimo 2 lt. (6/8 lt. in un cavallo adulto per elevare di 0,5/1,0 le proteine totali) Possibili reazioni anafilattiche TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Quantità di liquidi da utilizzare Fabbisogno di mantenimento (50/60 ml /kg/die) +Grado di disidratazione ( ht. e pt.) +Perdite (difficilmente quantificabili) Nella pratica è molto più semplice ed efficace stabilire un livello di terapia reidratante iniziale e verificarne l’efficacia monitorando regolarmente le condizioni cardiocircolatorie del paziente TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Cavallo 500 Kg Fabbisogno di mantenimento Grado di disidratazione 8% Perdite 25/30 lt. die 40 lt. die 20 lt. die circa 90 lt. die circa 4 lt. ora Questa tabella può rappresentare l’ordine di grandezza con cui impostare una terapia infusionale in un caso lieve di colite acuta. MONITORARE ht. e pt. TERAPIA DI SOSTEGNO Terapia infusionale Trovandosi di fronte un cavallo affetto da colite acuta, conviene iniziare una terapia infusionale alla massima portata consentita dal catetere da 14g e da un normale deflussore, poi con calma eseguire i calcoli relativi al presunto fabbisogno, confrontarli con i dati clinici e soprattutto con il valore dell’ematocrito e delle proteine totali, apportando le relative correzioni. TERAPIA DI SOSTEGNO Reidratazione per via orale Rappresenta una via alternativa o complementare a quella parenterale Vantaggi Economicità Svantaggi Può peggiorare la diarrea soprattutto nei casi gravi TERAPIA DI SOSTEGNO Reidratazione per via orale Possibile somministrare fino a 8 lt. ogni 30' di soluzione elettrolitica Lasciare a disposizione acqua da bere e soluzione elettrolitica separate Può essere utilizzata in aggiunta a quella endovenosa Ottima quando l’apparato digerente conserva una certa funzionalità TERAPIA DI SOSTEGNO Reidratazione per via orale Soluzione elettrolitica a disposizione Sodio cloruro 15 gr. Destrosio 15 gr. Bicarbonato di sodio 12 gr. Potassio cloruro 10 gr. Acqua 4 lt. TERAPIA DI SOSTEGNO Altri farmaci Diosmectite 60 gr/q.le b.i.d per os Adsorbente F.A.N.S. Flunixin meglumine 0,25 mg/kg t.i.d/q.i.d. im/ev Antiendotossico Dmso 0,1-1 gr./kg in sol. al 10% Antiendotossico, antinfiammatorio Eparina 8-25 U.I./Kg b.i.d. sc. Per prevenire tromboflebiti, in caso di C.I.D. Acido acetilsalicilico Per prevenire tromboflebiti 17 mg/kg ogni 48h per os TERAPIA DI SOSTEGNO Altri farmaci Olio di vaselina 2 lt. per sonda Protettivo della mucosa intestinale Probiotici, fermenti lattici Per ripristinare la flora batterica intestinale Carbone attivo 0,5 kg/500 kg per sonda Per adsorbire le tossine TERAPIA EZIOLOGICA In letteratura non esiste una terapia eziologica consigliata; a parte le grandi difficoltà oggettive che si incontrano nell’esecuzione dei vari esami colturali e i tempi richiesti per avere un esito, la somministrazione di farmaci ad azione antimicrobica, in particolare antibiotici, per via parenterale, è molto controversa e solitamente non consigliata nei cavalli adulti. TERAPIA EZIOLOGICA Antibiotici per via parenterale Zinco bacitracina Metronidazolo TERAPIA EZIOLOGICA Antibiotici per via parenterale Farmaci a largo spettro non potendosi basare su esami colturali (soprattutto per Gram-) Raramente consigliati in letteratura Risultati deludenti (casi personali) TERAPIA EZIOLOGICA Zinco bacitracina Lavoro sperimentale di autori canadesi Can J Vet Res 56:233-236, 1992 Impiegata presso la Clinica Veterinaria di Helsingborg (prof. Pettersson) sulla scorta di esami colturali che avevano evidenziato come agente causale Clostridium Difficilis Ottimi risultati, quando disponibile (casi personali) TERAPIA EZIOLOGICA Zinco bacitracina Impiegata per os 5-6 gr./450 kg b.i.d. per 2 volte poi s.i.d. Non viene assorbita dal tratto gastro-enterico Non reperibile come sostanza attiva ma solo come farmaco umano in associazione con neomicina (Bimixin cpr.) Non essendo rintracciabile in Italia, utilizziamo il Bimixin solo raramente, nei casi più gravi, con dosaggi estrapolati dalla medicina umana TERAPIA EZIOLOGICA Metronidazolo Utilizzato in quanto attivo sui batteri del genere Clostridium in seguito ai risultati ottenuti con la Zinco Bacitracina Facilmente reperibile in Italia (Flagyl cpr.) Somministrato per via orale 15-25 mg/kg b.i.d./t.i.d. Economico e semplice da somministrare Ottimi risultati (casi personali) APPROCCIO PRATICO In un caso in cui si siano verificati uno o più fattori predisponenti e si manifestino alcuni sintomi prodromici interveniamo subito con: Visita clinica completa Esami ematologici (almeno ht. e pt., meglio emocromocitometrico completo di formula l.) Somministriamo comunque METRONIDAZOLO per via orale e adattiamo la rimanente terapia APPROCCIO PRATICO In caso di colite acuta clinicamente manifesta Visita clinica Prelievi ematologici Reidratazione per via parenterale Flunixin meglumine Diosmectite Metronidazolo Dmso Eparina COMPLICAZIONI Indipendentemente dall’esito finale possono verificarsi varie complicazioni, le più frequenti sono: Tromboflebite Laminite Insufficienza renale emodinamica COMPLICAZIONI Tromboflebite Rappresenta la complicazione più frequente, in quanto legata alla necessità di prolungata terapia endovenosa e all’endotossiemia COMPLICAZIONI Tromboflebite Prevenzione Utilizzare solo cateteri endovenosi per uso prolungato, proteggendoli adeguatamente Mantenere la migliore sterilità possibile Lavare frequentemente con soluzione eparinizzata Cambiare frequentemente il deflussore Utilizzare solo vene secondarie per i prelievi COMPLICAZIONI Laminite Rappresenta una complicazione molto grave e relativamente frequente Può manifestarsi gradatamente, in maniera subclinica, con sintomi poco evidenti Nei casi più lievi può manifestarsi anche dopo la fase acuta COMPLICAZIONI Laminite Prevenzione Controllare più volte al giorno, molto attentamente la temperatura dei piedi e la presenza di polso digitale In caso di dubbio controllare la sensibilità della suola con la tenaglia da piede ed eseguire eventualmente un esame radiologico (sinker!!) Fare camminare il cavallo eseguendo un otto per valutarne l’andatura COMPLICAZIONI Laminite Prevenzione Non esistendo sintomi prodromici, nei casi dubbi applicare immediatamente una scarpetta di gesso o altro apparato idoneo a ridurre la tensione del flessore profondo (solette di polistirolo) Adeguare la terapia alle mutate condizioni cliniche COMPLICAZIONI Insufficienza renale emodinamica Complicazione molto grave ma non frequente, è necessario un esame ematologico completo per poterla diagnosticare e per monitorare la risposta alla terapia Oltre al grado di disidratazione occorre valutare attentamente i seguenti parametri: Azotemia Creatininemia Potassiemia COMPLICAZIONI Insufficienza renale emodinamica Controllare la quantità di urina prodotta dopo l’inizio della terapia reidratante Prevenzione Essendo conseguenza della grave disidratazione e dell’endotossiemia, non è possibile attuare alcuna forma di prevenzione COMPLICAZIONI In letteratura sono riportate altre possibili complicazioni, a nostro avviso molto rare Polmonite micotica Colangioepatite Peritonite PROFILASSI Pur essendo raramente possibile dimostrare una eziologia infettiva, è comunque necessario mettere in atto tutte le precauzioni possibili per prevenire il diffondersi della patologia agli altri cavalli presenti in scuderia. A tale scopo utilizzare: Calzari impermeabili o stivali in gomma Vasca di disinfettante Guanti in gomma Indumenti impermeabili ASPETTI ECONOMICI La colite acuta rappresenta una patologia importante anche dal punto di vista dell’impegno economico necessario. Assistenza medico veterinaria continua Medicinali impiegati Esami ematologici necessari VALUTAZIONE GLOBALE Di fronte a un caso di colite acuta considerare attentamente la necessità di ricoverare il cavallo valutando: Condizioni cliniche del soggetto Gravità della patologia in atto Costi economici del trattamento/ricovero Aspetti medico-legali VALUTAZIONE GLOBALE Gravità della patologia in atto Instaurare immediatamente una adeguata terapia di supporto in attesa della decisione o durante il trasporto Non sottovalutare i casi iniziali lievi VALUTAZIONE GLOBALE Costi economici del ricovero Trasporto Costi dei medicinali sono uguali a parità di terapia Costi dell’assistenza sono inferiori se assunti in parte dal proprietario (assist. notturna!!) Costi degli esami ematologici sono uguali VALUTAZIONE GLOBALE Aspetti medico-legali Non sottovalutare mai nessun caso di colite acuta, proporre sempre tutte le alternative terapeutiche, compreso il ricovero presso strutture adeguate, lasciando la decisione ultima (e la responsabilità) al proprietario onde evitare future accuse di malpractice. Attenzione alle complicazioni. PROGNOSI La prognosi di tutti i casi di colite acuta, anche dei meno gravi, va sempre considerata riservata. GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE