Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa Martedì 31 maggio 2016 Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Rassegna del 31 maggio 2016 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Avvenire 20 Media, si educa in parrocchia 1 Corriere Dello Sport 23, 2 Special olympics una manifestazione oltre l'apparenza 2 Corriere Dello Sport 23, 2 Paralimpiadi: gli ausili di pialli tra tecnologia ed esperienza 5 Gazzetta Di Mantova 45 I macron warriors possono esultare salgono in serie a1 7 Il Centro 38 Parco de riseis campione d'italia 8 Il Gazzettino Di Padova 46 Il gabibbo con isola: 3 giorni di solidarietà 9 Il Gazzettino Di Padova 41, 5 Coco loco a tutto gas: terzo tricolore di fila M. Zi. 10 Il Gazzettino Di Rovigo 49 La "carta del tifoso" a trecenta porta a ventidue le sottoscrizioni M. Sca. 12 Il Giornale Di Vicenza 20 Conoscere l'handicap gli allievi in carrozzina Anna Madron 13 Il Mattino Di Padova 51 Una tre giorni di solidarietà con il gabibbo Cri. S. 14 Il Resto Del Carlino 27 Allenamenti e piscine tra i padiglioni riminiwellness mostra i muscoli Filippo Graziosi 15 Il Resto Del Carlino (ferrara) La Citta' 7 Assaggi di pampepato lungo la 'bike long ride' 17 14 Atri resta senza eventi sportivi e deve accodarsi agli altri comuni 18 La Gazzetta Della 46 Basilicata La Gazzetta Dello Sport 29 Trevisani non smette di stupire: è decimo alla celebre maratona del passatore 19 La Nuova Sardegna 60 Gambella in messico: una nuova impresa nel nome di amref 22 La Sicilia 26 Il panathlon lancia la volata olimpica 24 La Stampa Vercelli 49 Pentagoni si migliora e "vede" gli europei 25 Tu Style 28 A rio ci vanno firmati 27 Rehm, un balzo verso rio «le protesi non mi aiutano» Claudio Arrigoni 20 CIP WEB Gazzetta.it Web Paralimpiadi, l’orgoglio di Craven: “Rio 2016 Riproduzione Riservata 28 (fi Quanto desidero che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell'indifferenza! n Media, si educa in parrocchia Treviso. «Consigli di lettura» perché la fame vien leggendo ALESSANDRA CECCHIN l termine della Messa domenicale, insieme agli avvisi della settimana, arrivano anche i "consigli di lettura". Succede dalla scorsa estate a Scorze, parrocchia della diocesi di Treviso in terra veneziana, paese un tempo agricolo e oggi sede di importanti industrie, dalla San Benedetto all'Aprilia: 19mila abitanti divisi tra il capoluogo e le quattro frazioni. A Scorze non c'è una libreria, ma una piccola postazione volante di presentazione e vendita di libri viene allestita ogni settimana nella chiesa di San Benedetto abate, in collaborazione con la libreria Paoline di Treviso.L'iniziativasichiama«Lafamevien leggendo», ed è nata dall'idea del parroco don Massimo Gallina e da un A Scorze gruppo di esperti lettori che si sono chiesti come avvicinare ai libri chi nel ogni settimana tempo se ne è allontanato o ne ha poviene allestita ca dimestichezza. «La proposta è pensata anche per chi è un lettore auna postazione bituale e desidera trovare spunti nuo"volante" vi - spiega Silvia Barbato, una delle responsabili -. I libri scelti, infatti, soper presentare, no sia di carattere spirituale, sia rovendere manzi classici o moderni che stimolino riflessioni». Nelle ultime settio prestare libri mane, ad esempio, sono stati proposti David Grossman [Ci sono bambini a zigzag), Alessandro DAvenia, [Ciò che inferno non è: storia di Pino Puglisi), la vicenda di Chiara Corbella Penillo Siamo nati e non moriremo mai più, e così pure Ignazio di Loyola e la storia di Bebé Vio, atleta paralimpica di fioretto, che si racconta in Mi hanno regalato un sogno. I consigli vengono pubblicati anche nel foglietto degli avvisi parrocchiali e il bilancio, finora, è più che positivo: «Siamo convinti che fede e cultura abbiano molto da dirsi - sottolinea il parroco . E poi, in un momento in cui anche nell'editoria si è sviluppato molto il digitale, vogliamo provare a custodire la lettura del libro stampato, introducendo i giovani a qualche lettura impegnativa. Credo sia compito di una parrocchia anche aiutare le persone a coltivare cultura e spiritualità». E, manco a dirlo, in testa alla classifica, ci sono le pubblicazioni di papa Francesco [Laudato Si'; U nome di Dio è misericordia; Amoris Laetitia). Oltre che in vendita i testi si possono trovare a disposizione per il prestito in parrocchia o nella Biblioteca comunale. A © RIPRODUZIONE RISERVATA COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 1 Special Olympics Una manifestazione oltre l'apparenza PLAY THE GAMES OLTRE L'APPARENZA La manifestazione organizzata da Special Olympics aiuta a diffondere la comprensione delle disabilità intellettive La testimonianza di Laura, volontaria diMetLife: «Anche io ho avuto a lungo molti pregiudizi» «Conoscere Giorgio e Miralem, e le loro storie, mi ha reso una persona migliore» La scorsa settimana, a Frascati e Lecco, si sono tenute due tappe dei Play die Games di Special Olympics nell'atletica. Con 18 eventi in Italia e 3.000 Adeti coinvolti in 15 diverse discipline, i Play the Games sono un prezioso strumento per sensibilizzare i diversi territori, al fine di diffondere la conoscenza sulla disabilità intellettiva ed educare i più giovani alla comprensione e alla valorizzazione della diversità. Fondamentale ai fini dell'organizzazione di questi stessi eventi è il coinvolgi- mento di volontari aziendali, attraverso una partecipazione attiva ad alcune delle tappe previste, espressione concreta dell'impegno di diverse aziende che hanno deciso di sostenere Special Olympics Italia attraverso la condivisione di medesimi valori e di una visione comune nel vedere lo sport come strumento di aggregazione ed inclusione sociale. Emblematica, a riguardo, la testimonianza di una volontaria di MetLife, Laura Balla. «Mi sono accorta di essere stata a lungo prigioniera di pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità intellettiva - racconta Laura Mi sono scoperta meno Ubera e aperta alla vita di quanto pensassi e di quanto invece lo fossero Giorgio e Miralem che ho deciso di conoscere, oltre l'apparenza». LA SCELTA. «Mi sono svegliata sabato mattina alle 7.00, per me non è generalmente un giorno lavorativo e non nego di aver pensato, sentendo la sveglia, che mi sarebbe piaciuto restare a casa e magari alzarmi dal letto con più calma - continua Laura - Sono felice, se avessi continuato a dormire non avrei trovato due nuovi amici, la possibilità di imparare qualcosa di nuovo e probabilmente avrei rimandato, a chissà quando l'opportunità di aprire gli occhi per abbattere alcune mie barriere. Nessuno mi aveva chiaramente costretta a partecipare ai Play the Games. Quando l'azienda per la quale lavoro, ha proposto a noi dipendenti di partecipare, come volontari, a una manifestazione sportiva che coinvolgeva Adeti anche con disabilità intellettiva, la cosa mi ha incuriosito e senza pensarci troppo ho deciso di aderire». SENSIBILITÀ. «Non avevo mai trascorso momenti così vivi e partecipativi, di condivisione con persone che avessero una disabilità intellettiva, non ero mai andata al di là di un semplice sguardo per strada, in metro oppure al supermercato - pro- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO segue il racconto della volontaria - La sindrome di Down, la più riconoscibile dai tratti somatici, mi rendo oggi perfettamente conto come possa facilmente finire per diventare un'etichetta, come se fosse il nome di battesimo oppure l'essere nel suo complesso, come se le persone con sindrome di Down non avessero particolarità, attitudini, sfumature. Come se fossero tutte uguali, nell'aspetto e negli atteggiamenti. Certo, non era proprio questa l'idea specifica che avevo personalmente, ma nella sostanza, ancorata a una falsa idea e concezione di cosa fosse realmente l'essere sensibile, non avevo prima d'ora fatto nulla per conoscere un Giorgio o un Miralem». OLTRE I LIMITI. «Eppure h o i m - parato che questi limiti, in un caso o nell'altro, possono essere superati - conclude Laura - Miralem ha sviluppato, attraverso l'impegno sportivo, grandi capacità, e il suo arrivo al traguardo aveva un significato profondo. Lo Pag. 2 stesso vale per Giorgio: mi ha raccontato che prima di iniziare a praticare sport passava gran parte della giornata davanti alla televisione, solo, senza amici. Oggi ha acquisito una grande consapevolezza e fiducia nei propri mez- zi e si sente parte integrante di un gruppo. E io, che in tutto questo tempo mi sono persa occasioni meraviglio- se, oggi mi sento una persona migliore». 0 COPYRIGHT UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO Laura Balla insieme ai volontari MetLife e agli Atleti Special Olympics nella tappa di Frascati Le premiazioni di Play the Games a Frascati COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 3 Laura Balla con gli Atleti Giorgio Masullo e Miralem Pavani $ UN1CUSAN0 FOCUS ipaulOtmKS | Uncusam Ausila Nuoro 1 Agi Europei di Lauta impiaD(llm«laglle ILNUOVO RICKY > Rkky Koniphe. Ionia COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4 AZIENDE Paralimpiadi: gli ausili di Pialli tra tecnologia ed esperienza QUANDO L'AUSILIO FA LA DIFFERENZA L'azienda di Adolfo Pialli distribuisce le attrezzature personalizzate per lo sport e per la vita quotidiana L'ex nuotatore è titolare di Amigo Mollili tySport: «A Rio materiali super sofisticati» «Siamo sempre più vicini al professionismo: le tecnologie si sono adeguate» «Il nostro obiettivo è aiutare tutti i ragazzi che devono fare i conti con una disabilità a uscire di casa e a vedere la vita in modo diverso». Ne ha di esperienza Adolfo Pialli, ex campione italiano di nuo- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO to e oggi distributore esclusivo per tutta Italia del marchio Amigo Mobility Sport, azienda leader nel settore delle attrezzature per disabili. I suoi articoli non sono finalizzati esclusivamente a una Pag. 5 funzione agonistica ma ampiamente sfruttabili per il tempo libero. Ogni prodotto viene realizzato su misura, secondo le personali esigenze del cliente, e l'intera gamma di articoli è il frutto di una ricerca e di uno studio approfonditi a livello tecnologico e di programma. LA STORIA. Negli anni '80, Adolfo Pialli, coinvolto in prima persona dopo un incidente, girando l'Europa grazie alle gare di nuoto, si rese conto che lo sport per disabili stava crescendo. E con questa crescita stavano cambiando anche gli ausili: «Nuotavo insieme a Luca Pancalli, ma lui andava molto più forte». Dopo l'esperienza in vasca, Pialli, campione italiano nello stile libero, dorso e misti, decise di contribuire al movimento dei disabili introducendo in Italia ausili sportivi all'avanguardia, in particolare quelli del marchio Top End. «Oggi - ricorda Pialli - le cose sono cambiate totalmente. Siamo arrivati a un livello professionistico notevole. Un adeta con disabilita che pratica sport viene assorbito totalmente dagli allenamenti e questo è anche merito di Luca Pancalli, che è riuscito a trasmettere un'immagine più moder- Handbike, l'atleta statunitense Monica Bascio na dello sport paralimpico, e di chi c'era prima di lui, dal professor Maglio a Rob erto Marson e ad Antonio Vernole». RIO 2016. Ora, lo sguardo dell'azienda di Varese si rivolge all'appuntamento dei Giochi Paialimpici. «Siamo alle battute finali per la preparazione a Rio - ricorda Pialli - Gli adeti sono carichi di speranze e orgogliosi di rappresentare l'Italia. Il presidente Pancalli sa di avere dei ragazzi molto motivati. Ma uno dei fattori più importanti che influenzeranno le loro prestazioni saranno le attrezzature: carrozzi- ne da tennis, da basket, handibrke, biciclette a spinta manuale e carrozzine da corsa, le cosiddette Rating da pista, da maratona e oggi anche da triathlon. Queste attrezzaurre o carrozzine - prosegue Pialli - sono costruite coni materiali più sofisticati di oggi e sono tutte personalizzate affinché ogni atìeta possa esprimere il meglio di se stesso. Possiamo anche personalizzare le attrezzature, a seconda delle esigenze e della potenzialità dell'atìeta. E questo non è un dettaglio da sottovalutare. Il punto forte di Amigo Mobility Sport di Adolfo Pialli - conclude - è l'esperienza che fa la differenza». i COPYRIGHT UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO Maikel Scheffers, tennis in carrozzina M MCUSMO FOCUS •spwtTswcaa COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 6 I bravissimi giocatori dei Warriors di Viadana (foto rn) VIADANA I Macron Warriors possono esultare Salgono in serie Al » VIADANA Macron Warriors Viadana, formazione di wheelchair hockey (hockey su carrozzina elettrica) , ha trionfato nel primo campionato della sua storia, conquistando la promozione in serie Al per la stagione 2016-'17. Nel fine settimana scorso, alpalazzetto Ge.Tur. di Ugnano Sabbiadoro, i "Guerrieri" si sono imposti nella fase finale del torneo di A2, conquistando nove punti contto i quattto dei Magic Torino (anche loro promossi in Al), i tre dei Mandracs Udine e lo zero in classifica delle Aquile di Palermo. Altra soddisfazione per i Warriors Viadana: Andrea Felicani è stato convocato per il raduno della Nazionale. Nel giro di pochi mesi dalla fondazione, la squadra viadanese ha concluso la stagione 2015-' 16 con undici vittorie su undici match disputati. Al di là tuttavia dei successi sportivi, il principale risultato conseguito dai Warriors è stato di ordine sociale ed umano: grazie a questa squadra, il territorio Oglio-Po e Mantovano si è arricchito infatti di ima importante realtà paraolimpica, che ha permesso a molti giovani diversamente abili di trovare un'opportunità per fare attività fisica agonistica, integrarsi in un gruppo di amici uniti da un obiettivo, fare nuove conoscenze e viaggiare, anche all'estero. Il wheelchair hockey è una disciplina particolarmente indicata per chi soffre di patologie come disUofie muscolari, Sia, sclerosi multipla, tetraparesi spastica, para o tettaplegie, spina bifida e amputati. Anima dell'iniziativa è Fabio Merlino, 25enne di Viadana affetto da atrofìa muscolare spinale. Fabio è figlio del sottotenente dei carabinieri Filippo, ex comandante della stazione cittadina: fu proprio il militare a scoprire questo sport per il figlio ancora bambino, prima di perdere la vita nell'attentato di Nassiryia. Riccardo Negri COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Operata si aggrava | 2 | | E non cammina più Macron Wairtars Salgono in serie Al Pag. 7 Parco de Riseis campione d'Italia I pescaresi hanno conquistato il tricolore nel calcio a 5 della Federdisabili » PESCARA Festa grande per gli atleti dell' Asd Parco de Riseis. Il sodalizio pescarese ha centrato un prestigioso traguardo, aggiudicandosi il titolo di campione d'Italia 2106 nel calcio a 5 organizzato dalla Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale), categoria Base. Per ottenere l'ambito trofeo, la squadra pescarese, guidata dallo staff tecnico composto da Maurizio D'Ottavio, Emilio Tacconelli e dal professor Ruggero Visini, ha dovuto superare un trittico di impegni di caratura nazionale. A cominciare da- gli Adria Special Games, svolti a fine aprile a Bibbione e conclusi con un primo posto assoluto, mentre a Pistoia, tra il 6 e l'8 maggio scorsi, l'Asd Parco de Riseis si è piazzata al quarto posto assoluto, in occasione del Trofeo delle Regioni. Un ottimo viatico in vista della fase finale vera e propria del campionato italiano, ospitata a Loano n a il 19 e il 22 maggio. Qui, al cospetto di altre 17 compagini, il team pescaese ha vinto tutte le gare, battendo per 6-0 il Quarto Tempo, per 6-2 il Briantea 84 e per 5-0 il Rossoverde. Ma non è tutto, perché anche a livello individuale sono arriva- te grandi soddisfazioni. Rappresentate dal trofeo Fair play assegnato al portiere Francesco Leocata, mentre per le loro qualità tecniche si sono messi in evidenza Matteo Simoni, per i gol realizzati, e Simone Di Giovanni per il suo senso tattico. Qualità che non sono di certo sfuggite ai selezionatori della Nazionale Fisdir, presenti a Loano. Che, nel sottolineare la crescita tecnica e di personalità dei ragazzi e la loro buona organizzazione di gioco, hanno assicurato la convocazione del terzetto pescarese ai Mondiali Trisome Game di Firenze traill5eil 22 luglio. Stefano De Cristofaro I festeggiamenti della squadra pescarese dell 'Asd Parco de Riseis COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 8 MESTRINO Il Gabibbo con Isola: 3 giorni di solidarietà (Ba.T.) Entusiasmo alle stelle ieri mattina in palestra a Mestrino dove l'intramontabile Gabibbo ha coinvolto 350 alunni dell'elementare "Don Bosco" per presentare l'evento sportivo e benefico che il Comune di Mestrino e 42 associazioni, con un gruppo di lavoro di 18 persone, hanno organizzato per il 10,11 e 12 giugno allo stadio di Mestrino. Evento il cui ricavato andrà a favore dell'Isola che c'è, associazione che sostiene l'impegno dell'Hospice pediatrico di Padova. Una tre giorni dove lo sport, con la partecipazione della nazionale pallavolo dei dializzati, le giovani atlete paralimpiche del sitting volley, la nazionale calcio cerebrolesi, la musica dei Nomadi e la solidarietà andranno a braccetto. Evento clou domenica 12 alle 16 con la partita fra la Nazionale Calcio Tv e il team dell'Isola che c'è. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9 HOCKEY IN CARROZZINA Coco Loco a tutto gas: terzo tricolore di fila La finale li vedeva opposti ai Black Lions veneziani che sono riusciti a resistere metà partita ai padovani, dominatori alla distanza. Così il Coco Loco ha conquistato a Ugnano il suo terzo scudetto. HOCKEY IN CARROZZINA Vittadello: «Adesso abbiamo bisogno del massimo sostegno» Coco Loco, terzo scudetto di fila In finale i gol di Salvo eFarcasel (doppietta) costringono alla resa i Black Lions veneziani (m.zi.) Terzo scudetto consecutivo e terzo titolo dell'anno per la Coco Loco. La squadra padovana ha vinto a Lignano Sabbiadoro le finali del campionato italiano di hockey in carrozzina motorizzata, bissando il titolo dell'anno scorso. Dopo la Supercoppa e la Coppa Italia, vinta sempre a Lignano superando in finale 5-3 i Thunder Roma, i "pappagalli" mettono così in bacheca un altro trofeo. A Lignano la semifinale ancora con i Thunder non è mai davvero in bilico, con la tripletta di Farcasel e la doppietta di Salvo che decidono la partita per il 5-1 finale per la Coco Loco. In finale invece regna l'equilibrio con i Black Lions di Venezia, squadra giovane e in crescita. Reti inviolate nei primi due tempi, con la Coco Loco che alza l'intensità però dopo la metà gara. I tre gol dei gialloneri padovani arrivano tutti nella terza frazione. Segna prima Salvo, poi dopo nemmeno due minuti raddoppia Farcasel, che firma anche il 3-0 dopo altri sette minuti. Si arriva all'ultimo tempo con Venezia che prova ad accorciare le distanze e la Coco loco che non si limita a gestire il vantaggio. Padova sfiora la quarta marcatura, ma sono i Black Lions ad andare a segno su rigore. La difesa giallonera però non concede più nulla e il 3-1 alla sirena finale consente al seguito padovano di far partire i festeggiamenti per il terzo titolo consecutivo. «Questa vittoria conferma la bontà del lavoro che stiamo facendo grazie all'impegno di tutti - spiega il presi- COMITATO ITALIANO PARALIMPICO dente, allenatore e giocatore Luca Vittadello - Abbiamo però bisogno di sostegno e aiuto da parte della città. Economico, ma anche di volontari che ci diano una mano dal punto di vista logistico e magari di un allenatore che possa dedicarsi a tempo pieno a guidare la squadra». Dopo due anni nel doppio ruolo e due titoli italiani, Vittadello vorrebbe infatti concentrarsi solo su quello di atleta. Questa la formazione del Coco Loco Padova per la terza volta di fila campione d'Italia: Claudio Salvo, Elisa Baratti, Giorgio Bottacin, Fabio Toniolo, Luca Vittadello, Luca Toniolo, Matteo Agheorghesei, Emanuel Farcasel, Nicola Schiavolin, Sofia Dalla Pozza, Andrea Schiaroli, Marco Spolaore, Mahdi Silka. Pag. 10 P*j OGNISPORT Chi cerca, chi va sul sicuro I COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 11 SITTING VOILEY La "Carta del tifoso" a Trecenta porta a ventidue le sottoscrizioni (M. Sca.) Momento importante per il volley polesano vissuto pomeriggio al palasport di Trecenta. È stata sottoscritta la "Carta del tifoso" (nella foto) con la annesse linee guida per un tifo consapevole e responsabile. A firmare il progetto ideato da Cuoredarena, sono state le associazione Vinci l'epilessia di Rovigo e Polisportiva Qui Sport Trecenta. In campo si è poi giocato un quadrangolare di sitting volley, che ha visto impegnate Vero Sitting Volley Rovigo, Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati Aned e i suppoter di Imoco Volley Cuoredarena Aps. Si sono poi aggiunti i giovani dell'Avis proviciale. Organizzatrice dell'evento è stata Nadia Baia, presidente di Vinci l'Epilessia, atleta di Vero sitting volley e della nazionale di sitting volley. La firma della Carta del Tifoso tra Cuoredarena Conegliano, Vinci l'Epilessia Rovigo e Polisportiva Qui Sport Trecenta, porta a 22 le sottoscrizioni, con 15 patrocini presenti. «Voglio dire grazie a chi ha dedicato un pò di tempo ed è venuto ad assistere all'evento - afferma Nadia Baia - alla Nazionale italiana pallavolo trapiantati e dializzati, a Cuoredarena active social supporters, Avis gruppo giovani provinciale, Aido provinciale, Aned sport, Fondazione Carobbi Cereggati, Fipav Rovigo. Grazie agli atleti di Vero Sitting Volley Rovigo, alla Polisportiva Qui Sport Trecenta, per credere in questo movimento, in questo sport e sostenere in tutti i modi possibili le attività». COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 12 IL PROGETTO. Alla media Carta tutti gli allievi «disabili per un giorno» Conoscere l'handicap Gli allievi in carrozzina Sport e studio sperimentando le difficoltà motorie Anna Madron Disabili per un giorno. Spostandosi su una sedia a rotelle o mangiando la merenda con gli occhi bendati. Ci hanno provato gli alunni della scuola media Carta coinvolti insieme a tutti gli insegnanti in un progetto educativo pensato per accorciare le distanze con il mondo dell'handicap che rischia di restare distante e sfocato. Ecco allora che il comprensivo 8 diretto da Cristina Sottil ha proposto agli studenti "Specialmenteabili", iniziativa ideata come ampliamento delle attività realizzate tema della disabilità. «I ragazzi sono stati divisi in gruppi, ognuno dei quali ha sperimentato cosa significa muoversi, fare sport, mangiare, scrivere quando ci si trova in condizioni svantaggiate», spiegano Nicola Infanti, Francesco Cola e Nadia Damian, insegnanti referenti del progetto realizzato con il comitato genitori e con associazioni che promuovono lo sport per disabili. Tra gli obiettivi, «fare esperienza di pratiche sportive accessibili a chi è affetto da disabilità, scoprire modalità comunicative alternative, riflettere sul- Una delle attività che sono state compiute dagli studenti, MADRON la presenza delle barriere, imparare a conoscere se stessi attraverso l'altro». Ad ogni gruppo è stata assegnata una postazione dove era prevista la presenza di un genitore e di esperti pronti ad intervenire quando gli studenti hanno provato ad andare in bici senza vedere, camminare a coppie legati braccio e gambe interne, percorrere un tratto attrezzato da seduti, senza vedere e senza sentire, giocare a pallacanestro muovendosi con la carrozzina, giocare a tennis da tavolo senza l'uso delle gambe. Oltre alle attività motorie gli al- lievi della Carta si sono cimentati con la traduzione di testi in braille, hanno realizzato disegni usando soltanto una mano (non quella "forte") o indossando dei guantoni, hanno assaggiato cibi al buio senza poterli vedere. «Niente di più efficace per sentirsi partecipi e vicini ai compagni più deboli e meno fortunati», spiegano gli insegnanti sottolineando che i lavori realizzati dagli alunni saranno esposti all'interno dei locali della sede del Gruppo sportivo non vedenti, in via Vaccaril07- • © RIPRODUZIONE RISERVATA SANITÀ VENETO COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 13 Una tre giorni di solidarietà con il Gabibbo I MESTRINO Incontenibile la gioia degli alunni della scuola elementare di Mestrino quando ieri mattina in palestra è arrivato il Gabibbo, che insieme a Moreno Morello è venuto a promuovere il Tughedda Event 2016, una tre giorni, organizzata dal Progetto da Zero e promossa dal Comune, dal 10 al 12 giugno: sport e spettacolo per solidarietà. L'11 giugno ci sarà il concerto dei Nomadi e il 12 alle 16 la partita tra la nazionale Conduttori Tv e l'Isola che c'è Team, allo stadio comunale che sarà intitolato a Francesco Bertocco, il capitano del Mestrino scomparso tre anni fa. E a dimostrale che lo sport può essere rinascita, ci saranno partite e tornei di discipline paralimpiche con la nazionale di Sitting volley, la nazionale Volley trapiantati dializzati e il Calcio veneto for disable. I fondi raccolti saranno devoluti all'Isola che c'è, che aiuta l'hospice pediatrico di Padova, primo o unico in Italia ad occuparsi delle cure palliative e del sostegno ai bambini affetti da malattie e sindromi gravi e incurabili, «che non devono essere invisibili, ma aiutati» dice Stefania Bettin, presidente dell'associazione e mamma di Francesco. Divertimento e sport e la consapevolezza che a volte la vita pone di fronte alle difficoltà, ma da queste possono nascere bel- lissime esperienze. Se è vero che Nadia Baia non può più camminare, è anche vero che grazie al sitting volley, pallavolo che si gioca seduti a terra, ha la sensazione di avere ancora l'uso delle gambe. Uno dei promotori delle iniziative a sostegno dell'Isola che c'è è Maurizio Meneghetti, che quattro anni fa perse il figlio Alberto in un incidente. Aveva promesso un grande evento in suo nome: eccolo. È tornato sui campi di calcio Mattia Martinello, ex calciatore del Mestrino, caduto davanti al Colosseo mentre festeggiava il compleanno due anni fa. Adesso gioca, insieme a Marco Bevilacqua, nella Calcio Veneto for Disable. (cri.s.) I Gabibbo nella palestra della scuola elementare di Mestrino La "casolina" Stefania va in pensione COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 14 Allenamenti e piscine tra i padiglioni RiminiWellness mostra i muscoli Giovedì parte la kermesse dedicata al benessere: 400 aziende presenti Filippo Graziosi • RIMINI MUOVE miliardi di euro e fa muovere milioni di appassionati. Il mondo del wellness è pronto a mostrare i muscoli a Rimini. Da giovedì nei padiglioni della Fiera torna l'appuntamento con RiminiWellness, giunto all'undicesima edizione. E i numeri sono davvero imponenti: 16 padiglioni aperti e un totale di 400 aziende. Saranno 96mila i metri quadrati di spazi indoor, mentre quelli all'esterno si fermano a 66mila, 45 i palchi e quattro piscine, con PRIMATO Ci sarà la più grande area acqua mai realizzati in uno spazio al coperto la più grande area acqua mai realizzata indoor: 350 metri quadrati di vasche, per un totale di 1.200 metri cubi d'acqua; più di 1.500 ore di lezione. In programma 196 convegni e attività di formazione; 115 programmi singoli, per un to- tale di 1.960 singole sessioni di allenamento in quattro giorni. E poi un intero padiglione adibito a FoodWell Expo, l'evento culinario che completa l'offerta della kermesse; 20 chilometri di costa 'in movimento' e oltre 100 eventi notturni. INFINE più di 13mila metri quadrati per RiminiSteel, la parte più dura di Riminiwellness, riservata agli sport da combattimento, le arti marziali, e la cultura fisica. L'elemento principale di questa edizione sarà l'acqua. RiminiWellness offre la più ampia superficie dedicata al fitness in piscina tra le manifestazioni del settore. Tanti i protagonisti attesi a Rimini: a tagliare il nastro saranno il vicecampione del mondo della Superbike Marco Melandri, il campione olimpico di scherma Aldo Montano e il caporal maggiore scelto Monica Contraffatto, atleta dell'Esercito ferita in Afghanistan che parteciperà alle Paralimpiadi. Grande attesa anche per James D'Silva, l'inventore del metodo Garuda, un mix di pilates, yoga, danza e thai chi, famoso per essere il maestro dei vip: da Madonna a Sting (e consorte) sono tante le stelle internazionali stregate dai metodi di allenamento dell'ex ballerino. E IL wellness in Italia scoppia di salute. I lavoratori occupati sono oltre 120mila, con 40mila imprese e un fatturato di 14 miliardi di euro. Solo in Romagna, in quello che è il primo distretto per competenze sul benessere e la qualità della vita, si contano 2.500 imprese, 8.700 persone impiegate e il 10% di popolazione attiva rispetto alla media italiana. Inoltre l'Emilia Romagna, assieme al Piemonte, è la regione con il maggior numero di start-up innovative del settore wellness (11 su 54), ossia il 20% del totale nazionale. Gli spazi Ospite Saranno 16 i padiglioni aperti, con 400 aziende presenti; 350 i metri quadrati di vasche per un totale di 1.200 metri cubi d'acqua Grande attesa per James D'Silva, l'inventore del metodo Garuda, un mix di pilates, yoga, danza e thai chi, famoso per essere il maestro dei vip COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 15 •*mj r * 11! -i-m'' * % .^>t.' •>..?• FORMA SMAGLIANTE L'undicesima edizione di Rimini Wellness prevede un totale di 1.960 singole sessioni di allenamento in quattro giorni. Taglieranno il nastro Marco Melandri, Aldo Montano e Monica Contraffatto COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 16 TAPPA DEL PERCORSO CICLOTURISTICO Assaggi di Pampepato lungo la 'Bike long ride' .^ SARÀ il tipico Pampepato, il gustoso ambasciatore di Ferrara a Londra. Ha fatto tappa anche a Ferrara, la Città delle Biciclette per eccellenza, la "Bike Long Ride", con destinazione finale Londra il progetto di promozione cicloturisti ca itinerante, seguito anche dalla trasmissione Icarus di Sky Sport, che arrivata domenica scorsa all'ombra del Castello Estense è ripartita ieri mattina da piazza Castello A fare gli onori di casa al gruppo di ciclisti impegnati nell'impresa (2100 km complessivi, con tappe in dieci città italiane, sei francesi e due inglesi) è stato Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara, affiancato da Zeno Govoni, proprietario dell'Albergo 'Annunziata', Simone Zannini, organizzatore della 'Gran Fondo del Po' e della ciclo storica 'Furiosa' e dal designer costruttore Ciro Patricelli della CP Bikes & Design, start up ferrarese nel mondo delle due ruote: un modo insomma per dare anche un "tocco" estense a questa esperienza internazionale. «Ferrara è una città fantastica - ha esordito Mauro Fumagalli, tour operator f ri marchigiano promotore del progetto - la nostra è l'idea semplice cioè quella di realizzare una vera e propria fiera itinerante del cicloturismo portando poi con noi tappa dopo tappa qualcosa della città che abbiamo attraversato fino al momento clou a Londra». E A RAPPRESENTARE Ferrara il suo dolce più apprezzato e conosciuto: cioè il Pampepato: «E' un progetto di valorizzazione che ha trovato il supporto della Confcommercio e Federalberghi e che avrà una sua visibilità mediatica attraverso Sky in un ottica che va oltre i confini nazionali», ha spiegato Urban. A salutare il team in partenza (tra i ciclisti impegnati anche la campionessa paralimpica Antonella Rutigliano) il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto: «Il cicloturismo è un fenomeno di nicchia sempre più importante all'interno dei flussi turistici. Per questo ogni azione strutturale e marketing di valorizzazione trova il nostro sostegno». La Long Ride è prevista in arrivo nella capitale inglese il 13 giugno. re. fé. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17 LA POLEMICA Atri resta senza eventi sportivi e deve accodarsi agli altri Comuni ATRI - Il Movimento Civico "Atri non si tocca" torna a farsi sentire con una nota diffusa sulla propria pagina Facebook. In apertura del comunicato un'analisi delle attività e dei risultati sportivi conseguiti dai due vicini comuni costieri: «dopo aver parlato di Silvi che grazie a finanziamenti a fondo perduto creerà a breve una cittadella dello sport che ospiterà l'unico centro di formazione federale della FIGC in Abruzzo, oggi parliamo di un altro comune a noi vicino: Pineto. Sta attuando una politica dello sport invidiabile che porta riscontri sia in campo turistico e di indotto economico che di visibilità per la città. A Pineto - continua il Movimento Atri non si tocca - vi è stato il meeting nazionale di ciclismo giovanile (con oltre 3000 atleti), vi è stato il raduno della nazionale di ciclismo paralimpico capitanata da Alex Zanardi, vi sarà il campionato nazionale di bocce per disabili, sono in corso i Giochi Nazionali per trapiantati e dializzati, a breve ci sarà il Torneo Mariani-Pavone, la Notte bianca dello sport con migliaia di persone che invadono le vie di Pineto! ! !». I rappresentanti del movimento civico puntano il dito sul bilancio sportivo della città ducale. «Ad Atri... poco o niente ad eccezione dell'Atri Cup. Tutto questo ci fa vedere spesso il Sindaco Astolfi partecipare a conferenze stampa organizzate dal comune di Pineto per promuovere i propri eventi sportivi. Astolfi, come sindaco, ed Atri nel settore dello sport sono costrette a vivere di luce riflessa e ringraziare Pineto che, per il Torneo Mariani-Pavone, hanno scelto un impianto sportivo di Atri per far disputare alcune gare. Sembrano crederci più loro che il nostro Comune che in 10 anni non è riuscito neanche a sistemare la problematica dell'illuminazione esistente». La nota termina con alcune domande rivolte direttamente al primo cittadino ducale: «sindaco Astolfi ma veramente ci vogliamo ridurre a vivere di luce riflessa? Quando partecipa alle conferenze stampa degli altri comuni per questi eventi non si rende conto che ad Atri qualcosa non va? Non si rende conto che non ci sono idee? Gli altri membri della giunta hanno capito in che direzione stiamo andando? Vogliamo veramente vivere solo di luce riflessa... o vogliamo essere protagonisti? Sveglia perché ci state condannando ad essere subalterni e le elezioni si stanno avvicinando». Luciano Alonzo n COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 18 HANDBIKE L'ATLETA HA CORONATO UNA MEMORABILE IMPRESA Trevisani non smette di stupire: è decimo alla celebre Maratona del Passatore NANNI VEGUA • MATERA. Antonio Trevisani nonfiniscepiù di stupire e corona una nuova memorabile impresa. Sabato scorso, il ciclista paralimpico materano ha partecipato alla storica Maratona del Passatore, la Firenze-Faenza, portando a compimento il lungo e tortuoso percorso di 100 km e conquistando il quarto posto. Trevisani, tesserato con la Paralimpica Calia Italia Matera A.S.D., su un totale di oltre 2600 partecipanti, ha concluso la sua prova in quel di Faenza in sei ore e ventitre minuti, sfidando il durissimo Appennino Tosco-Emiliano e portando a casa la prestigiosa decima piazza. «Ho partecipato a questa gara per sfidare i miei limiti - ha affermato Trevisani -. Il percorso di montagna era molto difficile, nascondeva molte insidie sopratutto per le pendenze che andavano dal 15 al 27 per cento e quindi molto dure da sostenere, ma io ho deciso di affrontarlo con grande coraggio e determinazione, con l'obiettivo di stimolare altre persone a praticare sport paralimpico e non". Dopo gli ottimi piazzamenti fatti registrare nelle tappe del giro d'Italia e l'ultima buona partecipazione al campionato italiano, per l'atleta materano arriva anche la consacrazione in questa durissima prova di forza e resistenza, alfinedi guardare al futuro con maggiore ottimismo e convinzione. "Ho raggiunto il mio obiettivo di terminare la maratona più lunga e difficile d'Europa, scalando l'Appennino toscano per arrivare a Faenza. È stata veramente dura - ricorda Trevisani -, non riesco neanche io a capire come abbia potuto conquistare il quarto posto su 2500 partecipanti. L'emozione più grande è stata all'arrivo, dove una città intera e un maxi schermo indicavano il mio arrivo. Ho ancora le braccia indolenzite e i crampi che durante le salite tentavano di fermarmi, ma, pur spossato, sono soddisfatto». UNA GARA NAZIONALE Antonio Trésani durante una manifestazione nel corso dell'ultima stagione ,\Pozzovivo,unGiro in chiaroscuro COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 19 Rehm, un balzo verso Rio «Le protesi non mi aiutano» •Secondo le ricerche commissionate dal saltatore tedesco non si può determinare se ci sono vantaggi o svantaggi. La Iaaf decide il 17 giugno Markus Rehm è nato a Gòppingen (Ger) il 22/8/1988. Detiene il record del mondo di salto in lungo paralimpico con 8.40, a Londra 2012 Rutherford ha vinto l'oro con 8.31 Claudio Arrigoni I l sogno resiste. Era già diventato da tempo un obiettivo per Markus Rehm, amputato alla gamba destra sotto il ginocchio, fra i migliori saltatori in lungo del mondo. Stacca con la protesi in fibra di carbonio e questo ha fatto nascere sospetti di vantaggi tecnologici. Ieri sono state resi noti i risultati di studi condotti sulle sue prestazioni. Secondo le ricerche è «difficile, se non impossibile» stabilire se vi siano vantaggi e definire con chiarezza i vantaggi e gli svantaggi dell'utilizzo della protesi: vi è meno efficienza nella fase di corsa e maggiore in quella di salto. «Si tratta di due movimenti diversi, non possono essere compensati», ha spiegato il professor Potthast PRO E CONTRO Allo stacco è dell'Università dello Sport di Colonia, coinvolta negli studi, promossi da una tv giapponese, insieme a Istituto di Scienza avanzata di Tokyo e University of Colorado-Boulder. Sono stati presi in esame tre saltatori con protesi e tre senza. «Non si può determinare un vantaggio dato dalle protesi e questo mi rende felice. Non ho abbandonato la speranza di essere all'Olimpiade. Non per le medaglie, ma per lo sport paralimpico»: Rehm, «Biade Jumper» come «Biade Runner» era Oscar Pistorius, spera di diventare il secondo atleta con protesi in fibra di carbonio a partecipare a entrambi i Giochi. LA DECISIONE Ora la Federazione Internazionale di atletica dovrà decidere. Lo farà entro il 17 giugno, quando si riunirà il Consiglio a Vienna. Non potrà non tener conto di questi studi, che però sono aperti a diverse interpretazioni. C'era anche un italiano fra gli scienziati che hanno condotto le analisi, Paolo Taboga, che lavora con Alena Grabowski, responsabile dell'Applied Biomechanics Lab della University of Colorado Boulder: «Gli atleti con protesi rallentano meno, risultando più efficaci al momento dello stacco, quelli non amputati sono più veloci nella rincorsa. Opinione personale, ma direi supportata dai dati raccolti finora: secondo me Markus dovrebbe partecipa- più efficiente • Rehm usa protesi Ossur Cheetah Extreme in fibra di carbonio per lame e invaso (ha COMITATO ITALIANO PARALIMPICO re, i dati evidenziano come non ci sia un netto vantaggio e come le performance tra atleti non amputati e atleti con protesi siano comparabili, seppur ottenute con mezzi diversi». Le nuove regole Iaaf, introdotte ad agosto, prevedono sia l'atleta che li utilizza a dover dimostrare che dispositivi tecnologici non diano vantaggi. Cosa fatta da Rehm, che ha sempre voluto evitare la via giudiziaria, di rivolgendosi al Tas come Pistorius. IL CURRICULUM Nello sport paralimpico è già da tempo un fenomeno: 2012, Paralimpiade di Londra, oro e record del mondo con 7.35; 2013, Mondiali paralimpici di atletica a Lione, oro e record con 7.95; 2014, Assoluti di Germania, campione con 8.24 metri (la Federazione tedesca lo ha poi bloccato, in attesa di indicazioni Iaaf); 2015, Mondiali paralimpici a Doha, oro e record con 8.40. Avrebbe vinto a Londra 2012, dove Rutherford fece 8.31. Il suo concorrente più vicino saltò a 6.69. C'era anche l'azzurro Roberto La Barbera: 7° con 6.36 metri. Perse la gamba mentre faceva wakeboard nell'estate 2003, a 14 anni: cadde in acqua perdendo la corda e l'elica di una barca gli maciullò la gamba. Iniziò con l'atletica nel 2008. «Non avrei mai voluto che accadesse, ma l'incidente mi ha reso la persona che sono oggi. E in un certo senso devo esser grato». gomma piuma all'interno), con curvatura accentuata per sprint brevi e soletta Nike Spike Pad. Pesano circa 2 kg (918 g le lame, ca. 800 g l'invaso). Pag. 20 ( ^ La protesi è passiva, rende meno dell'energia immessa (ca. 90/95%). In partenza, non avendo la caviglia, accelera meno e nella fase di corsa è più lento (più di un secondo sui 100 metri). Nella gamba con protesi ha meno controllo, non sentendo il terreno. o La protesi crea una maggiore efficienza nel salto: l'atleta guadagna velocità verticale e perde meno velocità orizzontale nella fase di stacco, se viene fatta (come è per Rehm e la quasi totalità degli atleti amputati) con la protesi, dal terreno. COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 21 Gambetta in Messico: una nuova impresa nel nome di Amref Da Cancun il campione raggiunge in canoa l'isola di Holbox I fondi raccolti destinati all'emergenza acqua in Kenya in Messico. Un'avventura che è stata accolta con entusiasmo daFrancesco Gambella porta a ca- gli stessi messicani. Hanno orgasa un altro trofeo della solidarie- nizzato una conferenza stampa tà. Ma soprattutto riporta il sorriso a chi ancora in Africa deve fa- con le autorità locali come se re i conti con l'emergenza ac- fossi un campione di calcio. Una qua. Il campione di kayak ha cosa davvero inaspettata. Ma messo a segno un'altra impresa per loro l'impresa rappresentanel nome di Amref, l'organizza- va tanto anche per la promoziozione umanitaria che oltre mez- ne del territorio. Una terra merazo secolo si occupa di sanità in vigliosa ricca di bellezze naturali Africa. Tre giorni nei mari del e di storia». La traversata di 203 chilomeMessico a sfidare le correnti del golfo, la fatica e i pericoli. Dopo tri a bordo di un kayak si è svolta le traversate dell'Oceano India- in tre giorni. «Siamo partiti alle 6 no e del Lago Vittoria, dopo le del mattino da Playa del Carmen tante sfide nel Mediterraneo per raggiungere Cancun: due Gambella ha realizzato in Messi- metri di onda e vento contro. co la Yucatàn Kayak Expedition Non sono riuscito a fare le soste 2016. Da Playa del Carmen fino programmate perché era pericoall'isola di Holbox. «Il viaggio è loso avvicinarsi alla barca d'apandato oltre le più rosee aspetta- poggio con al timone Jorge, uno tive - racconta l'atleta al rientro skipper molto esperto che stua Olbia - grazie a un gruppo di dia gli squali toro e balena preimprenditori italiani che opera senti in quelle acque. A Cancun » OLBIA ho cambiato skipper, Marvin, anche lui molto bravo. Fortunatamente il meteo è tornato a favore, ho fatto una sosta in un villaggio di pescatori, tra iguana e pellicani, e poi ho tagliato il traguardo sull'isola di Holbox». Come tutte le avventure targate Gambella anche la Yucatàn Kayak Expedition 2016, patrocinata dalla Fick, ha avuto un risvolto solidale, sempre nel nome di Amref. «Ho sempre negli occhi quello che ho visto negli anni in Africa. E anche in America Latina ho voluto sfidare il mare per quei bambini, quelle madri, per dare voce e aiuto concreto all'appello di Peter Ondiba, capo progetto di Amref nella Contea di Kitui, che prima di partire ha chiesto a tutti noi amici di aiutare il Kenya e la sua sete di acqua pulita». Per Gambella si è trattato di un ritorno nel Caribe messicano dopo 16 anni, quando compì la traversata dal Messico a Cuba. Da allora sono stati numerosi i paesi toccati dalle sue imprese: Polinesia, Indonesia, Tanzania, Kenya, Uganda. L'ultima nel giugno 2015, insieme al campione paralimpico Riccardo Marchesini: da Ostia a Porto San Paolo in tre giorni. Con le sue imprese che abbinano sport, turismo e solidarietà, Gambella - che è anche socio onorario dello Yacht club Porto Rotondo - ha sostenuto i progetti di Amref a favore di bambini di strada, scuole e salute delle mamme. E ora le imprese estreme nel nome di Amref sono diventate 6: il Giro d'Italia in canoa, la Malindi Mombasa, la Lake Victoria Kayak Expedition, la Zanzibar Kayak Expedition, la Ostia-Porto San Paolo e l'ultima in Messico, (alpi.) In alto Gambella durante la traversata A sinistra all'arrivo a Holbox, a destra durante un'intervista COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 22 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 23 LE OLIMPIADI BRASILIANE. Serata dedicata all'evento con in pole diversi siciliani Il Panathlon lancia la volata olimpica Verso Rio 2016. Ieri successo del convegno con relatori il gen. Gianni Gola e il col. Enzo Parrinello LORENZO MAGRI Il Panathlon Catania lancia la volata olimpica ai campioni siciliani. Ieri, il tradizionale meeting sportivo del lunedì di fine maggio organizzato dal club service etneo diretto da Antonio Mauri con a fianco l'instancabile consigliere Ignazio Russo con la collaborazione del Cus Catania presente ieri con il presidente Luca Di Mauro e dal Cusi Sicilia presente col prof. Michele Bevilacqua, ha avuto come tema «Olimpiadi: verso Rio 2016». Un incontro moderato sapientemente dal collega Paolo Di Caro che ha visto salire sul palco dei relatori il generale Gianni Gianni, ex presidente della Fidai nazionale e i colonnello Vincenzo Parrinello, vicepresidente della Fidai nazionale e comandante del Gs Fiamme Gialle e in platea tanti campioni siciliani del passato che hanno vestito l'azzurro alle Olimpiadi come la «Freccia dell'Etna» Alessandro Cavallaro, campione europeo juniores dei 200 e azzurro ai Giochi di Sydney affiancato dal suo tecnico Filippo Di Mulo; Maddalena Musumeci oro con il Setterosa ai Giochi di Atene 2004; Walter Arena e Dario Privitera ex azzurri di marcia e in una staffetta ideale verso Rio, l'ex azzurro di scherma e tricolore assoluto di spada Gigi Mazzone, adesso componente dello staff tecnico azzurro. «Una spedizione azzurra nella scherma - spiega Gigi Mazzone - che parlerà siciliano con ben sette atleti, gli spadisti Rossella Ramingo, Paolo Pizzo, Enrico Garozzo e Marco Fichera; i fiorettisti Daniele Garozzo e Giorgio Avola e la sciabolatrice Loreta Gulotta per la gioia del presidente nazionale il modicano Giorgio Scarso e del sottoscritto che dopo una carriera in azzurro da atleta, adesso sono rimasto nel team con altri incarichi e potrò provare con grande entusiasmo l'esperienza olimpica». «L'Italia si prepara a calare tutti i suoi assi - ha tenuto a sottolineare il Generale Gianni Gola, cittadino onorario di Catania, che oltre a presidente Fidai è stato per anni presidente del Cism, massimo organismo internazionale dello sport militare - in una 31 s edizione delle Olimpiadi che a Rio si prepara a regalare grandi emozioni e che speriamo possa concluidersi con un buon botitno di medaglie azzurre». Il col. Vincenzo Parrinello ha sottolineato come sarà ancora importante il contributo degli atleti con le stellette nella spedizione azzurra. «Ancora non si possono dare numeri precisi - ha sottolineato il col. Parrinello ma è indubbio che anche ai Giochi di Rio 2016 il numero di atleti militari in azzurro sarà come sempre massiccio. Il Gs Fiamme Gialle è in corsa in diverse discipline e la settimana scorsa ha fatto festa per la conquista del «pass» olimpico del giovane messinese Elios Manzi nello judo». La rappresentativa siciliana ai Giochi di Rio è destinata a battere tutti i precedenti record di partecipazione, visto che oltre ai sette schermidori e di Elios Manzi nello judo, già certi del viaggio in Brasile ci sono il fresco vincitore del Giro d'Italia Vincenzo Nibali e la ginnasta Carlotta Ferlito e vicini a staccare il «pass» olimpico almeno due pesisti di un terzetto composto da Mirco Scarantino, Genny Pagliaro e Nino Pizzolato. In corsa ci sono diversi siciliani nel Settebello e nel Setterosa di pallanuoto da Valentino Gallo a Valeria Palmieri e Rosaria Aiello; nel pugilato continua il sogno del catanese Salvatore Cavallaro, mentre nella canoa paralimpica già sicuro di andare a Rio è il megarese della Poi. Catania, Salvatore Ravalli e si spera nell'ennesimo exploit della canoista siracusana Irene Burgo, tornata dalla Coppa del Mondo di Racice con un doppio bronzo nel Kl 1000 e Kl 500 di prestigio. Sicilia azzurra. Interessante iniziativa del Panathlon Catania in ottica Giochi di Rio con grandi personaggi dello sport (nella foto, in alto da sn il col. Enzo Parrinello, Alessandro Cavallaro e Marcello Maugeri; in seconda fila da sn. Gigi Mazzone, Antonio Aventaggiato, Antonio Mauri, Maddalena Musmeci, il generale Gianni Gola e Ignazio Russo) nazionale e siciliano (Foto Orietta Scardino) COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 24 Pentagoni si migliora e "vede" gli Europei Sfiora il personale ad Asti prima di Grosseto Atletica RAFFAELLA LANZA VERCELLI M arco Pentagoni migliora il suo personale nel salto in lungo: ad Asti l'atleta portacolori delPAshd Novara ha messo a segno un salto di 5.02 metri. Ben mezzo metro in più rispetto all'ultimo salto, di 4,50 metri, che era valso a Marco, dieci giorni fa, la convocazione agli Europei Paraolimpici che si terranno a Grosseto dal 10 al 16 giugno prossimi. «Ho superato i cinque metri e sono felicissimo. Era da settimane che con la mia allenatrice stavo lavorando in questa direzione - racconta Marco Pentagoni -. Tra l'altro praticamente ho superato anche il minimo richiesto per le Paralimpiadi di Rio. So che queste rimarranno un sogno, visto che ho solo diciassette anni, ma la soddisfazione è grande. Non pensavo di fare un salto così importante. In questo periodo mi sto alle- nando con grande intensità e i frutti di questo lavoro si vedono in gara. Devo dire grazie ad Angela Clementelli, la mia allenatrice: mi fa sudare tanto, ma la gioia per i risultati raccolti è immensa». La misura Il giovane vercellese, che nel 2013 a soli quattordici anni perse la gamba destra, dopo una brutta caduta da un tetto su cui era salito per cercare di recuperare un pallone mentre stava giocando con alcuni amici, sta migliorando giorno dopo giorno. Tra l'altro ai prossimi Europei gareggerà nel salto in lungo e nei 100 metri. «La misura ottenuta ad Asti mi dà grande fiducia in vista degli Europei - dice Marco -. Lì gareggerò con atleti di grande spessore. Ragazzi di venti o trent'anni che hanno la mia disabilità, ma un fisico più importante e maggiore esperienza in que- ste competizioni. Io ci vado con un po' d'ansia e di agitazione, ma senza aspettarmi nulla in termini di risultati. Vado per fare una bella gara e vivere emozioni intense. Mi guarderò attorno: so che ci sono campioni importanti in gara. La federazione mi ha fatto un regalo immenso con questa convocazione: ho toccato il cielo con un dito. Me la sono sudata e meritata. E son contento che gara dopo gara, miglioro sempre più». Pentagoni pensa ai giochi di Rio: «So che alle Paraolimpiadi brasiliane non andrò, ma quelle di Tokyo potrebbero essere un traguardo raggiungibile. E poi penso anche ai Mondiali del prossimo anno: non mi dispiacerebbe viverli da protagonista. Ma ora mi aspettano gli Europei di Grosseto: la mi attenzione ora è tutta su questa competizione». COMITATO ITALIANO PARALIMPICO e SY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Pag. 25 •BK/ r Un sogno grande In alto Marco Pentagoni sul gradino più alto del podio e qui sopra indica la medaglia vinta ad Asti. Ha raggiunto il minimo per le Paraolimpiadi di Rio ma difficilmente ci sarà vista l'età I li f i li Bn W u t o M i COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 26 A RIO CI VANNO FIRMATI e tute da ginnastica quest'anno vano di gran moda, ma per gli atleti clic Ipartccipano alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (5-21 agosto) sono veri must have. 1. molte portano la firma di stiRisultato: capi supertecnici ma anche superbelli (alcuni, già in vendita nei negozi e online). Gli Azzurri sono impeccabili grazie a Giorgio Armani, marchio EA7, che ha pensato all'intero guardaroba (per le gare, le occasioni fònnali, il tempo Ubero) della nostra squadra olimpica e di quella paralimpica. Ogni atleta è "armanizzato" da capo a piedi con tu- te, giubbini wateiproof, polo a manica corta e lunga, bermuda, pantaloni cargo e due modelli di scarpe da running. Il team inglese, come a Londra 201 2, rimane fedele a Stella McCartnev, che ha studiato le nuove divise in team con Adidas. Tutti i capi sono in un tessuto speciale leggerissimo che non pesa sulle performance e tiene gli atleti più freschi. I francesi, ca va sans dire, vestono Lacoste: elegantissimi in bianco e blu, con il coccodrillo che per l'occasione si tinge di biancorosso-blu, come la bandiera francese. 1 colori dei vessilli nazionali sono pre- senti in tutte le dirise griffate. Anche in quelle che H&M Ira disegnato per if team svedese: gialle e blu (come da bandiera, appunto) e realizzate in poliestere riciclato, amico dell'ambiente. Voliamo oltreoceano con gli Stati Uniti firmati Ralph Laureili accanto agli iconici capi casual come polo e bermuda, nella collezione olimpica la griffe ha incluso cinture e braccialetti. Infine, DSquared2, che peri canadesi ha puntato su bianco, rosso e foglia d'acero, hi attesa che salgano sul podio dopo le gare, chi vince per voi la medaglia d'oro fashion? T 28_06 GIUGNO 2016 COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 27 DATA lunedì 30 maggio 2016 SITO WEB www.gazzetta.it INDIRIZZO http://www.gazzetta.it/Paralimpici/30-05-2016/paralimpiadi-l-orgoglio-craven-rio-2016-cambiera-vita-chi-vedra-150892904057.shtml Menu Video Foto Risultati Live! Gazza Gold Mondo Gazzetta Shop Seguici PARALIMPICI PARALIMPICI Vai alla sezione PARALIMPICI Paralimpiadi, Craven fiero:... Accedi Cerca Francesco, l’ingegnere sogna una medaglia nella... Lo scudetto del basket torna di Cantù, Roma... DAL 7 AL 18 SETTEMBRE Ascolta Paralimpiadi, l’orgoglio di Craven: “Rio 2016 cambierà la vita a chi le vedrà” Il presidente del comitato paralimpico internazionale: “Dopo il successo del 2012, ridefinirà ciò che è umanamente possibile. Pistorius? Molti campioni hanno iniziato vedendolo, ciò che è successo due anni fa non c’entra con lo sport. Zanardi atleta immenso, grandioso che Roma corra per il 2024. Contemporaneità con i Giochi? Ormai non ha più senso” 0 30 MAGGIO 2016 MILANO APPROFONDIMENTI PIÙ LETTI PIÙ COMMENTATI Quando cominciò a fare sport dicevano ancora “handicappati”. Oggi chiede di non usare il termine disabile. Il percorso di Phil Craven, numero uno dello Altrisport sport paralimpico mondiale, è stato entusiasmante. Anni con dentro Oscar Pistorius, il più grande di sempre, e Londra 2012, la più bella fra le Caironi portabandiera Paralimpiadi Rio Paralimpiadi. Con la sua guida il Comitato Paralimpico Internazionale ha fatto il salto di qualità. Come è successo in Italia grazie a Luca Pancalli: dalla La vita della Caironi diventa un film Federdisabili al Cip, ora Ente Pubblico, con un passaggio epocale. La Paralimpiade è il secondo evento mondiale per numero di atleti, gare, discipline. A Roma 1960 si svolse per la prima volta nella stessa città della Olimpiade e occorse attendere Seul 1988 perché questo si ripetesse. Da allora è sempre così: pochi giorni dopo i Giochi Olimpici luoghi e impianti tornano a riempirsi. Come accadrà a Rio fra 100 giorni, dal 7 al 18 Caironi: “Zanardi è un riferimento” LA CIVILTÀ DEL DESIDERIO €1,99 settembre: sono attesi 4350 atleti da 170 Paesi a competere in 22 sport. Sir Phil Craven, tre lustri da Presidente Ipc. “Il focus è sugli atleti. La chiave: puntare sullo sport e non sulla disabilità. Lo sport paralimpico cambia la società nelle radici. La Paralimpiade è l’evento sportivo numero uno per guidare verso l’inclusione sociale”. Londra è stata la più bella Paralimpiade. Ora Rio 2016. ACQUISTA ORA “Una festa dello sport nello scenario perfetto per lo spirito paralimpico. Trasformeranno il Sud America per sempre. Lo slogan è ‘unmissable Games’, Giochi da non perdere: ispireranno il mondo e ridefiniranno quello che la gente crede sia umanamente possibile”. Ci saranno campioni con prestazioni incredibili. “Molti fanno sport a tempo pieno, come i campioni olimpici, e questo permette grandi prestazioni. Prometto a chi li vedrà un cambiamento di vita”. Un evento con record non solo sportivi. Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario “A Londra furono venduti 2,76 milioni di biglietti. I Giochi di Rio saranno CIP in WEB tramessi in 120 Paesi, per la prima volta fra gli estivi diretta negli Usa, per Pag. 28 Ci saranno campioni con prestazioni incredibili. DATA lunedì 30 maggio 2016 SITO WEB www.gazzetta.it “Molti fanno sport a tempo pieno, come i campioni olimpici, e questo INDIRIZZO http://www.gazzetta.it/Paralimpici/30-05-2016/paralimpiadi-l-orgoglio-craven-rio-2016-cambiera-vita-chi-vedra-150892904057.shtml permette grandi prestazioni. Prometto a chi li vedrà un cambiamento di vita”. Un evento con record non solo sportivi. “A Londra furono venduti 2,76 milioni di biglietti. I Giochi di Rio saranno tramessi in 120 Paesi, per la prima volta fra gli estivi in diretta negli Usa, per 4 miliardi di persone, superando Londra”. Fra pochi giorni l’Italia ospita un grande evento, gli Europei di atletica a Grosseto. “Sarà bello tornare in Italia. Non dimenticherò mai Torino 2006. Li avete preparati bene, dal programma di educazione nelle scuole alla formazione dei volontari”. Ci saranno oltre 600 atleti da 40 Paesi, molti protagonisti a Rio. “Fra quelli da battere c’è Martina Caironi. Ho voglia di rivederla. Peccato manchi Assunta Legnante”. Ci sarà il tedesco Markus Rehm. Amputato di gamba, vuole partecipare alle Olimpiadi nel lungo, ma non si sa se potrà farlo. Oggi comunica i risultati delle analisi sulle protesi. Anche la cubana Omara Durand: non ha protesi come Rehm, ma una guida ed è necessaria una corsia in più. “Due grandissimi atleti. Giusto facciano di tutto per seguire questo desiderio, mosso da una grande passione. Ipc però non appartiene al mondo olimpico. Io giocavo a basket in carrozzina, il mio amore era per quello. Lo sport migliora le persone. Questo è ciò che conta”. Ma Ipc appoggia le richieste di Markus e Omara? “Non spingiamo in questa direzione, ma chi ha un obiettivo deve provare a raggiungerlo”. A Londra 2012 chiese ai giornalisti di non usare la parola disabile. “Nello sport contano e si vedono le abilità. Ci sono atleti: il prefisso para non è necessario nello sport, ma serve ancora per indicare una condizione”. Rio, i primi Giochi senza Pistorius. Al di là del caso giudiziario, rimane l’atleta paralimpico più importante della storia. “Peackok, che lo battè a Londra, cominciò perché vide correre Oscar. Ha ispirato molti, è il più conosciuto. Quel che successe a febbraio 2014 non c’entra con lo sport. Ora il movimento paralimpico è andato avanti, ci sono nuove stelle mondiali”. Anche fra gli atleti italiani: Alex Zanardi e Francesca Porcellato nell’handbike, Martina Caironi e Assunta Legnante nell’atletica, Bebe Vio nella scherma, Cecilia Camellini e Federico Morlacchi nel nuoto. “Zanardi è un immenso atleta e un grande uomo. Ho sempre ammirato Francesca, la volevo anche nella commissione per le classificazioni. Tutti i campioni citati contribuiscono alla società oltre lo sport”. Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione propri e di terze parti per le sue funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Accetto Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione propri e di terze parti per le sue funzionalità e per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. 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I grandi progressi nascono dalle giuste scelte di un leader. Pancalli ha esperienza, capacità di amministrazione e leadership. Guida il movimento in Italia con strategia e impegno. Ho grande rispetto per lui”. Roma 2024: una candidatura importante non solo per il movimento paralimpico italiano. Qui si svolse la prima, nel 1960. “Avevo 10 anni, ma ricordo l’Olimpiade a Roma. Grandioso avere città così importanti a concorrere. Ho conosciuto Giovanni Malagò e Luca di Montezemolo, un incontro molto utile”. Le disabilità più gravi: lo sport paralimpico permette di gareggiare a tutti, grazie a discipline come la boccia e regole negli sport di squadre per evitare discriminazioni. Nell’atletica sembra stiano scomparendo. “Daremo sempre supporto a chi ha disabilità gravi, non le toglieremo mai dai programmi. Ma tocca ai comitati nazionali promuovere le attività sul territorio e avere atleti”. C’è chi vuole unificare Olimpiade e Paralimpiade e far svolgere nello stesso periodo. “Un punto di vista che appartiene al passato, quando si pensava che così si acquisisse valore e attenzione. Ora non è necessario, i Giochi paralimpici hanno ragione di esistere per come sono. Non sono contro o a favore una unificazione, ma credo che la Paralimpiade abbia un ruolo preciso”. Come immagina il futuro del movimento paralimpico? “C’è chi crede che migliorarsi sia solo diventare più grandi. Ci sono altri aspetti. Bisogna concentrarsi sulle persone e non sul denaro. Quelli di Rio saranno i Giochi della gente”. Claudio Arrigoni © RIPRODUZIONE RISERVATA POTREBBE INTERESSARTI Raccomandato da GAZZETTA DELLO SPORT GAZZETTA DELLO SPORT Olimpiadi, appello di 125 scienziati: “Rinviate Rio per Zika”. No dell’Oms Doping, Taborre squalificato Giro d'Italia, 21ª tappa, per quattro anni Nizzolo declassato. Vittoria ad Arndt GAZZETTA DELLO SPORT Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario CONTENUTO PUBBLICITARIO CONTENUTO PUBBLICITARIO CIP WEB CONTENUTO PUBBLICITARIO Pag. 30 GAZZETTA DELLO SPORT GAZZETTA DELLO SPORT GAZZETTA DELLO SPORT DATA lunedì 30 maggio 2016 Olimpiadi, appello di 125 Doping, Taborre squalificato Giro d'Italia, 21ª tappa, SITOscienziati: WEB www.gazzetta.it “Rinviate Rio per per quattro anni Nizzolo declassato. Vittoria Zika”. No dell’Oms ad Arndt INDIRIZZO http://www.gazzetta.it/Paralimpici/30-05-2016/paralimpiadi-l-orgoglio-craven-rio-2016-cambiera-vita-chi-vedra-150892904057.shtml CONTENUTO PUBBLICITARIO CONTENUTO PUBBLICITARIO CONTENUTO PUBBLICITARIO CRITICAL MENTION VICTORIA50.IE AIG INSURANCE Critical Mention What's making you look older than you are? 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