Cuneo - Colle della Maddalena - Parco Naturale Alpi Marittime
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Cuneo - Colle della Maddalena - Parco Naturale Alpi Marittime
CUNEO – COLLE DELLA MADDALENA Località di partenza: Cuneo – stazione ferroviaria (alt. m. 548) Località di arrivo: Colle della Maddalena (alt. m. 1996) Lunghezza percorso: km 70.3 Dislivello complessivo in salita: m. 1620 Caratteristiche del percorso: La lunghezza di questo percorso (oltre 70 km da Cuneo al colle che mette in comunicazione Francia e Italia) non deve incutere timore per il ciclista allenato. Si sale infatti con una lunga progressione, sfruttando nella prima parte la strada militare sul lato destro del fiume Stura che consente di pedalare in tranquillità e di evitare il traffico, e seguendo la SS 21 dopo l’abitato di Vinadio. Il traffico da questo punto è meno intenso, almeno nei giorni feriali, ma occorre prestare grande attenzione all’ingombrante presenza dei mezzi pesanti. Si sale verso Pianche, si passa sotto alcuni paravalanghe e, sempre con pendenze contenute, si transita all’esterno dei centri abitati di Sambuco e Pietraporzio. Una prima serie di tornanti si incontra prima dell’abitato di Bersezio. Dopo un tratto in falsopiano, la strada inizia a salire in maniera decisa nei 4 km dopo Argentera, che con una seconda serie di tornanti e una pendenza intorno all’8% conducono all’ultimo ampio pianoro in vista del piccolo lago e del successivo colle della Maddalena (col de Larche per i Francesi - m. 1996). Il vento, che generalmente spira al mattino verso valle e inverte la direzione nelle ore centrali della giornata, può appesantire o facilitare in maniera sensibile la pedalata. Descrizione dettagliata del percorso: L’itinerario parte dal piazzale della stazione ferroviaria di Cuneo. Nel primo tratto si segue il percorso della pista ciclabile situata sul lato di corso Monviso. Alla seconda rotatoria si attraversa il corso e si prosegue sulla pista ciclabile ricavata sul marciapiede di corso Gramsci. Dopo trecento metri si attraversa corso Gramsci a destra e si prosegue per un breve tratto in via Bongioanni. Nel vicino incrocio con via Riberi s’imbocca sul lato sinistro la pista ciclabile della via vecchia di Borgo San Dalmazzo. Alla prima rotatoria si attraversa la carreggiata a destra, percorrendo ancora un brevissimo tratto di pista a fianco di via Pertini. Dopo poche decine di metri. si attraversa a sinistra via Pertini e s’imbocca via Alta che costeggia la caserma “I. Vian” del II° Reggimento Alpini. Si prosegue lungo via Auriate, attraverso il quartiere residenziale della frazione San Rocco Castagnaretta. Nell’incrocio con via San Maurizio si svolta a destra fino a raggiungere il semaforo che regola l’attraversamento di corso De Gasperi. Si prosegue dritto in via San Maurizio costeggiando il muro di cinta del cimitero di san Rocco. Dopo trecento metri, sulla sinistra si trova l’ingresso del camping comunale di Cuneo “Bisalta”. Nell’incrocio con via Tetto Romano si prosegue lungo via San Maurizio che più avanti prende il nome di via del Mulino. Ci si immette in via XI settembre sulla destra, lungo una strada più ampia e di maggior traffico (circonvallazione di Borgo San Dalmazzo) che si percorre per circa 700 metri. Si svolta a sinistra in via Candela, strada rurale già nel Comune di Borgo San Dalmazzo. Nel quadrivio più avanti si svolta a destra in via Tesoriere. Nell’incrocio di via Asti si accede al quartiere residenziale a nord di Borgo San Dalmazzo. Si svolta a destra per un breve tratto fino alla prima rotatoria (è presente una ciclabile sul lato sinistro della strada). Alla rotatoria si prende la direzione a sinistra, via Ambovo, che si percorre per tutta la lunghezza. Si contorna una piccola rotatoria che regola l’incrocio con via Cavour, deviando subito dopo a destra in via Mercantour. Al primo incrocio si svolta a sinistra in via Monte Gelas, dove si coglie la veduta del santuario di Monserrato sulla collina di fronte. Si percorre un brevissimo tratto di via Perona, sulla sinistra, arrivando all’incrocio con corso Mazzini. Si attraversa cautamente corso Mazzini, dotato sul lato opposto della pista ciclabile e si prende la stretta via dei Boschi (km 9.8 - m. 645). Lungo via dei Boschi si perviene alla borgata Turutun sottano e si prosegue a monte sulla stradina ciclabile asfaltata. Raggiunta via Tetto Suppa si entra nella frazione Beguda. Si percorre la strada interna della frazione Beguda per 500 metri, quindi si svolta a sinistra riprendendo la stradina a monte. Poco oltre la borgata tetto Barale ha inizio un breve tratto di sterrato (in attesa di sistemazione). Prima di Tetto Bandet si svolta a destra verso la strada statale. Si imbocca sulla sinistra la SS 21 per un breve tratto. Poco dopo si svolta a sinistra e si attraversa la borgata di Piano Quinto. La stradina conduce nuovamente verso la SS 21, che si evita svoltando a sinistra lungo una leggera salita verso il bivio per la borgata Bedoira. Si prosegue lungo la strada militare con una discesa sul fianco della gola dell’Olla che conduce fino al bivio per Moiola (ponte di S.Membotto), dove si prosegue diritto. Con un modesto dislivello si raggiunge un punto panoramico aperto verso la valle superiore, quindi si attraversano boschi di castagni e si passa a fianco di una copiosa fontana. In moderata salita si perviene al bivio della frazione Festiona e si prosegue dritto. Poco oltre si incontra ( e si ignora) il bivio per la Madonna del Colletto. Si raggiunge il primo bivio per Demonte (km 25.8 - m. 739) e si tiene la sinistra proseguendo il percorso lungo la strada militare. La strada si inerpica tra i boschi e ridiscende all’altezza del secondo bivio per Demonte. Si transita a fianco delle borgate di Perdioni e Forani (camping “Il Castagneto”). Anche al bivio per Aisone si prosegue dritto. Si attraversa il ponte di ferro sullo Stura presso il bivio di Pratolungo. Si risale verso Vinadio e ci si immette sulla SS 21 sulla sinistra. Una leggera salita conduce al piazzale antistante l’ingresso al Forte Albertino (km 37.8 m. 912). Dopo una breve discesa si giunge al bivio per Sant’Anna e il Colle della Lombarda (che si ignora). Si attraversa una galleria artificiale (para-valanghe) e si giunge con moderata salita alla frazione Pianche. La salita si fa più impegnativa lungo la sponda sinistra della valle caratterizzata da parecchie gallerie para-valanghe, fino al primo bivio di Sambuco (km 47 - m.1082). Il paese, dotato di strutture ricettive, è raggiungibile con una salita di circa 1 km. Ai piedi del Monte Bersaio si giunge poi al secondo bivio di Sambuco. Contornata da vaste pinete la valle si apre nella confluenza del rio del Piz, dove sorge il paese di Pietraporzio (km 51.7 - m. 1230) presso un bacino lacustre artificiale (strutture ricettive, hotel, camping, ostello gioventù). Con una salita costante si giunge a Pontebernardo, presso il bivio da cui si diparte la strada che risale il vallone omonimo. Oltre l’aspra gola delle Barricate (praticabile in parte la vecchia sede stradale), inizia una serie di tornanti che accede all’ampio bacino superiore dove è situato il villaggio di Prinardo (Villaggio Primavera). Un’ulteriore serie di tornanti raggiunge il pianoro superiore e la località di Bersezio (sede del comune di Argentera) con una salita abbastanza impegnativa (bivio di via Maestra). Dopo un tratto pianeggiante si giunge al semaforo all’inizio del paese di Argentera (km.63.6 - m. 1671). Si affrontano dieci tornanti abbastanza pedalabili, mentre nella strettoia che segue la pendenza si fa più impegnativa, fino allo sbocco sul bacino terminale che ospita un piccolo lago (e un ristorante). Con l’ultima breve salita si raggiunge infine il culmine del Colle della Maddalena su cui è posto il confine italo-francese (km. 70.3 - m. 1996). Scheda a cura dell’associazione Bicingiro, affiliata Fiab, Cuneo.