ottobre 2 0 1 0 - Rotary Club Prato
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ottobre 2 0 1 0 - Rotary Club Prato
Motto del Mese di Ottobre: "Dietro le cose deve esserci un ché di profondamente nascosto" (Albert Einstein) Nota introduttiva del Presidente: spesso accadono, o non accadono, cose che vorremmo, o non vorremmo accadessero; che dipendono o non dipendono dai nostri comportamenti o dalle nostre scelte più o meno consapevoli. Viviamo affaccendati nelle nostre vicende quotidiane mentre nostri simili vivono situazioni disperate o hanno avuto al contrario momenti esaltanti che ci hanno lasciato testimonianze delle quali oggi possiamo usufruire per il nostro piacere e benessere. Non possiamo fare a meno di apprezzare quello che ci è stato lasciato e che fa parte della cultura nostra e dell’umanità intera; dobbiamo nel contempo assolutamente chiederci come la vita sarà influenzata da quello che facciamo e pensiamo e di quanto impegno poniamo per il progresso. Da qui la necessità di andare a scoprire il perché e “ i perché “ per agire al meglio di quello che ci è dato di fare. L’arte, la scienza, la tecnica e quindi l’istruzione sono alla base di questo agire. La curiosità e l’interesse per quello che sta dietro le cose è il carburante, anzi l’energia per sviluppare questo processo. O T T O B R E 2 0 1 0 Citando un’altra frase famosa di Aristotele :”E’ dallo stupore che inizia la conoscenza “si può sintetizzare quello che precede. Dove stupore è anche immagine dolorosa di certe situazioni che l’uomo contribuisce a creare così come si può al contrario fare ogni sforzo per il bene inteso in senso più ampio possibile. Foresto Guarducci 1 PROGRAMMA DEL MESE DI OTTOBRE KASHMIR: il paradiso è qui! Sembra che così esclamasse l'imperatore Moghul quando conquistò questa regione a nord dell'India. Ma sui nostri giornali ha fatto notizia negli ultimi tempi per alluvioni e scontri interreligiosi. Ce ne parla Massimo Macherelli che con la moglie Lara quest'estate ha visitato questa e altre regioni indiane.. 5 ottobre Conviviale diurna Hotel Palace ore 13,00 Gianni Limberti, che partecipò nel 1981 ad una spedizione sull'Himalaya in Kashmir e Laddak, ci illustra il progetto di recupero della scuola elementare di un villaggio che li ospitò e che è stato distrutto dalle recenti alluvioni 12 ottobre Visita al Prosegue la scoperta delle realtà della nostra città: Visita al MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO. Seguirà cena all’interno del complesso Monumentale di San Domenico il nostro socio Marco Borgioli ci parlerà di: PRODUZIONE ALIMENTARE: SOSTENIBILITA’ E PROSPETTIVE A seguire il Tesoriere illustrerà il Bilancio Consuntivo 2009-2010 ai soci dopodichè si provvederà alla votazione; Questa comunicazione vale quale convocazione di Assemblea. Museo dell’opera del Duomo di Prato ore 19,00 O T T O B R E 2 0 1 0 19 ottobre Conviviale diurna Hotel Palace ore 13,00 IL FUTURO DEI GIOVANI NELL'UNIVERSITÀ ANCHE ALLA LUCE DELLA RIFORMA GELMINI Il mondo universitario sta cambiando. Quali prospettive si aprono e quali difficoltà emergono dalla riforma. Ce ne parlerà il Prof. Francesco Saverio Cataliotti 26 ottobre Conviviale serale Hotel Palace ore 20,15 A tutte le conviviali sono attesi i soci, le gentili signore, gli ospiti e i soci del Rotaract. 2 Fatterelli e riflessioni di Gianni Limberti DUE ROTARIANI E UNA LAPIDE Per la mia rubrichetta di questo mese ho fatto il cattivo scolaro ed ho ... copiato il compito. Scartabellavo vecchi numeri dell'Archivio Storico Pratese e mi sono imbattuto in due rotariani di spicco. L'autore dello scritto, Aurelio Angeli per trantacinque anni chirurgo primario all'ospedale di Prato – dal 1929 al 1964 - ma anche finissimo scrittore. Tre i suoi romanzi : Vivere e amare, del 1964, il corposo Gli amori, edito nel 1967 con una bellissima copertina di Rinaldo Burattin e Il letto di Eva, del 1968. Angeli, padre di Brunella, la moglie del nostro socio Luciano Pedrizzetti, è stato fra i fondatori del nostro Club (5 maggio 1957), che ha presieduto nell'annata 1959/60 e del quale cessò di far parte nel 1980. È scomparso il 16 gennaio 1991. Nel discorso di chiusura della sua annata rotariana ebbe a dire : Vedo il “Club ideale” in quello che meglio ottiene di fare, dei soci, una sola grande famiglia e che attraverso l'opera di guida dei suoi Presidenti, punta al più importante dei suoi compiti di servizio sociale : la preparazione dei giovani verso un sano equilibrio dei rapporti umani per una società meglio preparata a vivere con amore nell'ordine morale e civile Augusto Ganassi, per lungo tempo primario e docente universitario di anatomia patologica, rotariano “di prima classe”, ha presieduto il nostro Club nell'annata 1980/81, è stato delegato del Governatore del distretto 2070 per il gruppo Arno ed ha concorso, assieme ad altri rotariani – fra i quali il sottoscritto - a dar vita nel 1995 al secondo Rotary Club a Prato, il Filippo Lippi, dove ha scelto di rimanere anche dopo la sua costituzione formale. Nel numero I-II dell'Archivio del 1978 compare l'articolo Storia di una lapide e di un gesuita. Scrive il prof. Angeli : Il nostro ospedale ha inaugurato recentemente il suo magnifico Istituto di anatomia patologica di cui è validissimo primario e direttore il prof. Augusto Ganassi : si tratta di un complesso moderno ed efficiente che fa onore alla nostra città. Nella Foto: Augusto Ganassi. 3 Su una parete della sala di dissezione del nuovo reparto figura una grande lapide dove si leggono questi cinque perfetti esametri latini : che Angeli così traduce : QUESTO È IL LUOGO DOVE LA MORTE SI COMPIACE DI AIUTARE LA VITA; SAZIA DI SANGUE ESSA VI ABBANDONA LE SUE SPOGLIE AFFINCHÉ I CADAVERI DEI TRAPASSATI PRESERVINO SANI I LORO CONCITTADINI. QUI UNA MANO DISCRETA, CON FERMO IMPEGNO, DISVELA LE INSIDIE DELLE MALATTIE E STA DI FRONTE AL DESTINO CHE INCALZA La medesima iscrizione era stata posta, quasi tre secoli prima, nel 1686 a Tolosa nella “torre dell'anatomia”, così chiamata perché ospitava la saletta di dissezione cadaverica. I versi furono dettati da un gesuita, padre Jacques Vanière al quale la “officina di farmacia” (diciamo il patologo) dell'ospedale francese li aveva commessi fornendogli la prosa di un suo testo guida. Angeli richiama la nostra attenzione sulla data del 1686 per constatare come in quell'epoca non fosse ancora venuta in luce la grande figura di Giovan Battista Morgagni (16821771) che, a giusto merito, è stato poi considerato padre e fondatore dell'anatomia patologica. La sua opera fondamentale, De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis fu pubblicata solo nel 1761. Se rileggiamo attentamente l'iscrizione, ci accorgeremo con facilità che in essa manca qualche cosa : non v'è alcun riferimento, neanche sottinteso, al concetto di un ragionamento clinico unitario che debba derivare dal legame fra l'indagine cadaverica e i dati anamnestici e obiettivi sul malato. Ganassi evidentemente ha fatto questa scelta con l'intendimento di porre storicamente in luce il processo evolutivo dell'anatomia patologica nell'ambito della medicina ospitaliera. Nella Foto: Costituzione del Rotary Prato. Il Governatore mette il distintivo al prof. Angeli 4 Lo studio e la dissezione del corpo umano affascina da sempre anche grandi artisti. Basterà ricordare che poco più di cinquant'anni prima della lapide di Tolosa, Rembrandt dipinse la Lezione di anatomia (1632) commissionatogli dall'Ordine dei Medici di Amsterdam. Rappresenta il prof. Nicolaes Tulp, titolare della locale cattedra di anatomia, mentre esegue la dissezione del corpo di un giustiziato, un famigerato criminale impiccato ad Amsterdam nel gennaio del 1632. Il dr. Tulp è ritratto nel momento in cui espone agli astanti il funzionamento dei tendini del braccio sinistro : per maggior chiarezza, li afferra con delle grosse pinze, e a sua volta, con la mano sinistra, mima il movimento delle dita reso possibile dai tendini stessi Prosegue Angeli nel suo articolo : L'amico Ganassi mi parlò per la prima volta di questa lapide in un incontro conviviale rotariano ponendomi sottocchio una breve iscrizione latina disposta in tre righe : l'aveva vista scolpita su una parete dell'Istituto di anatomia patologica di Tolosa e se la ricordava a memoria. Chi ne era l'autore ? Rembrandt "Lezione di anatomia del dottor Tulp" Feci vedere quei versi all'amico Cesare Grassi che, in certo senso, amo anche considerare mio maestro di latino; e dalla nostra conversazione saltò fuori evidente che le tre brevi righe nel loro insieme costituivano due perfetti esametri dattilici e che senza alcun dubbio, per considerazioni storiche e semantiche, dovevano essere state dettate fra il sei e il settecento. Ma l'autore rimaneva ignoto. La soluzione dell'enigma venne quando Ganassi scrisse personalmente al direttore della cattedra di anatomia patologica in Tolosa, il prof. Jacques Fabre. Questi rispose molto gentilmente dopo aver fatto accurate ricerche archiviali e poté mandare al collega italiano una precisa documentazione : l'autore dei versi era il gesuita J. Vanière, di cui inviava ampi cenni biografici. Univa il testo completo dei versi latini e indicava la data dell'apposizione della lapide a Tolosa. La lettera del prof. Fabre a Ganassi concludeva con questa espressione : J'ai eu grand plaisir a effectuer ces recherches pour vous en pensant qu'un peu de notre ville serait au bord de l'Arno. Sarebbe stato troppo pretendere che un professore di Tolosa negli anni settanta sapesse che a Prato c'è il Bisenzio e non l'Arno ... Apparve allora chiaro, conclude Angeli, che la citazione del Ganassi non erano altro che i due ultimi esametri della iscrizione così come figurava all'origine nell'antica Torre dell'Anatomia di Tolosa e come ora figura nel luogo giusto anche a Prato. Le parole ebbero a Tolosa una tinta dorata e furono scolpite sul marmo nero; quelle odierne pratesi sono di bronzo e fanno spicco sul marmo bianchissimo. Sono due lapidi da considerare come simboliche di due epoche divise da tre secoli di storia : un fondo cupo davanti al pauroso mistero della morte, un fondo luminoso per la consapevole tristezza del moderno positivismo scientifico. Dobbiamo alla gentilezza del dott. Brunero Begliomini la possibilità di riprodurre la lapide di cui si parla. Gianni Limberti 5 Conviviale del 14 settembre: “ Visita al Laboratorio per Affresco di Vainella con il Presidente Giampiero Nigro” 6 Conviviale del 28 settembre: “Serata dedicata alle energie alternative da fonti rinnovabili” 7 Festeggiano il compleanno Giovanni Galli 2 Ottobre Guglielmo Muratori 2 Ottobre Mario Maselli 7 Ottobre Aldo Facchini 15 Ottobre Giuseppe Gori 18 Ottobre Simone Ricci 24 Ottobre Renzo Guazzini 26 Ottobre Domenico A. Mazzone 28 Ottobre Ermanno Gatti 29 Ottobre Roberto Pieraccini 31 Ottobre Renato D'Ambra 31 Ottobre ROTARY INTERNATIONAL SEDE MONDIALE: ONE ROTARY CENTER 1560 SHERMAN AVENUE EVANSTON, Illinois 60201 USA Presidente Internazionale: RAY KLINGINSMITH (Rotary Club Kirksville, Missouri, Stati Uniti d'America) Ufficio Europa-Africa: Rotary International Vitikonerstrasse 15 – CH 8032 ZURIGO www.rotary.org Annata Rotariana 2010-2011 (54° anno) Distretto 2070 Governatore: VINICIO FERRACCI, R.C. Livorno Assistente del Governatore: Nello Mari (R.C. Pistoia Montecatini Terme "Marino Marini") per i Rotary Club area Toscana 1: Prato – Prato “Filippo Lippi” – Empoli Fucecchio S.Croce sull’Arno, Pistoia Montecatini, Pistoia Montecatini “Marino Marini”, San Miniato. Segreteria 2010-2011 Distretto 2070 Via dei Cordai 7 57121 LIVORNO Tel. 0039 0586 1980435/6 Fax 0039 0586 1980437 e-mail: [email protected] web: www.rotary2070.org ROTARY CLUB PRATO c/o Hotel Palace, Via Pier della Francesca, 71 – 59100 Prato Segreteria: Tel.: 334 2354722 Fax: 0574 445496 E-mail: [email protected] [email protected] web: www.rotaryprato.it RIUNIONI CONVIVIALI: HOTEL PALACE – PRATO Via Pier della Francesca 71 Il 1° e 3° martedì di ogni mese, ore 13.00 Il 2° e 4° martedì alle ore 20,15 …tanti auguri a tutti! 8