Appunti di viaggio della IIIF
Transcript
Appunti di viaggio della IIIF
Storia, arte e lingua tedesca a Pagina 2 (15-19 aprile 2016) DALLA SCUOLA Berlino A.S. 2015/2016 S.M.S. Luigi Settembrini - I.C. "via Sebenico" Roma S. M.S . " Lu i gi S et t em b r in i " Di ri g en t e S c ol as ti c o M as s im o L a R occ a 1 Ke La cronaca del viaggio La Cronaca del viaggio di Sofia Bernabei Berlino per me . . . di Zoe Angelini, Sofia Bernabei, Filippo Del Tosto, Andrea di Paolo , Elena Nervi e Paola Pisu I luoghi della memoria Il Pergamon Museum Il cielo sopra Berlino di Filippo Del Tosto e Francesco Suglia Il Neues Museum di Zoe Angelini e Elena Nervi La Gemälde Galerie di Andrea Di Paolo e Paola Pisu La Topographie des Terrors di Francesco Ciannavei Il giorno della partenza ci siamo dati appuntamento alle ore 6.30 con le professoresse nell’area partenze dell’aeroporto di Ciampino. Poco prima delle ore 7.00 sono arrivati gli ultimi ritardatari. Ci siamo preoccupati perché il dipendente dell’agenzia che doveva consegnarci i biglietti non si è presentato. Dopo circa dieci minuti di attesa finalmente siamo potuti andare a fare il controllo alla dogana. Per fortuna non hanno fermato nessuno e avevamo tutto in regola. Dopo una lunga attesa, alle ore 9.07 eravamo in volo per Berlino. Arrivati all’aeroporto di Schönefeld abbiamo preso un pullman che ci ha portato in ostello. Il nostro ostello era nel quartiere di Schöneberg, a Berlino ovest. Un piccolo disagio è stato il non trovare le nostre stanze pronte. Ha anche incominciato a piovere, quindi ci siamo affrettati a cercare un ristorante al chiuso dove poter mangiare. Dopo pranzo abbiamo fatto una passeggiata verso Charlottenburg, lungo il Kudamm, un lungo viale di negozi. Le professoresse ci hanno dato del tempo libero per fare shopping. Io e la professoressa Iannace, sotto la pioggia, ci siamo dirette verso l’ufficio della società dei trasporti per comprare i biglietti per i giorni seguenti. Poi siamo tornati in ostello e dopo cena siamo andati a dormire, dato che eravamo tutti esausti. La mattina seguente abbiamo usato la metro che è stata molto efficiente. In quella mattinata siamo andati a visitare il Museo Egizio e il Pergamon Museum. Dopo aver pranzato ognuno per conto proprio, siamo andati a visitare il Reichstag, sede del parlamento tedesco, e la sua famosa cupola di vetro. Eravamo tutti molto stanchi, quindi abbiamo deciso di tornare in ostello. Per cena alcuni sono andati a prendere il Kebab e altri hanno comprato un panino al supermercato. La stessa sera un compagno dell’altra classe si è accorto di aver perso la carta d’identità, subito le professoresse hanno cercato una soluzione. La mattina seguente siamo andati all’Ambasciata italiana per rifare il documento. 2 Ci hanno lasciato girare per uno dei parchi più belli di Berlino, il Tiergarten. Dopo aver risolto la faccenda del documento siamo andati a vedere i bellissimi quadri della Gemaelde Galerie. A coppie dovevamo completare una scheda e fare l’analisi di due quadri a nostra scelta. Quest’esperienza alla Gemaelde Galerie è piaciuta a tutta la classe. Abbiamo pranzato al ristorante del museo e dopodiché ci siamo recati a fare una visita guidata ai resti del Muro. La visita è stata davvero interessante e ci ha colpito molto. Con qualche fermata di autobus siamo arrivati al Schusterjunge, dove abbiamo mangiato molto bene. Dopo cena siamo andati alla Potzdamer Platz, dove abbiamo preso il gelato e la cioccolata calda. C’è stato un incidente, purtroppo una mia compagna, si è fatta una leggera ustione alla mano e quindi siamo velocemente tornati in ostello. Per fortuna la mattina seguente le era passato il dolore e abbiamo continuato il nostro viaggio a Berlino con felicità. Siamo andati a visitare il museo Topographie des Terrors. Non lo abbiamo trovato molto interessante, e molti di noi si sono annoiati. Abbiamo mangiato un buonissimo Kebab per pranzo e poi ci siamo recati al Gedenkstaette Deutscher Wiederstand. Ci hanno parlato della Rosa Bianca e di altri oppositori al regime. Dopo una lunga, ma interessante visita guidata, abbiamo fatto una passeggiata nel Tiergarten e ci siamo diretti al ristorante Schleusenkrug. Dopo cena siamo stati un po’ in giro per il parco e infine siamo tornati in ostello, perché era ora di fare le valigie per la partenza. La mattina seguente abbiamo fatto una ricca colazione e ci siamo preparati i panini per il pranzo, poi ci siamo diretti allo Zoo, dove eravamo liberi di vedere quello che ci andava. Alle ore 15.30 un pullman ci ha portato in L'ostello aeroporto. I controlli sono stati particolarmente severi. Siamo tornati a Roma felici del nostro viaggio ma tutti ammalati. Per fortuna non ci sono stati incidenti, né problemi di sicurezza. I mezzi di trasporto sono stati molto veloci ed efficaci e anche i ristoranti e l’ostello sono stati all’altezza delle nostre esigenze. Die Fahrt nach Berlin war sehr schön. Wir haben uns richtig amüsiert und viel Interessantes unternommen. Wir sind mit der 3.D nach Berlin geflogen vom 15. April bis zum 19. April. Wir haben im Acama Hostel in Schöneberg übernachtet und uns dort wohl gefühlt. Unsere Mahlzeiten haben außerhalb des Hostel eingenommen. Die Verkehrsmittel funktionieren hervorragend. Sofia Bernabei Berlino per me ….. Fila 10 posto E. Seduta fra la professoressa e Sofia, mi accorgo di non sentire più il freddo sofferto negli ultimi quattro giorni. Con la stanchezza nelle gambe, il raffreddore negli occhi e nella voce, ripercorro tutti i fotogrammi di questo viaggio. La prima foto è quella dell’incontro al desk delle partenze dell’aeroporto. Gli sguardi assonnati per l’orario lasciano il posto ai sorrisi, alle chiacchiere e agli abbracci. I nostri genitori fanno i disinvolti ma è evidente che non si rassegnano al fatto che possiamo andare in vacanza anche senza di loro. Il primo impatto con Berlino è con il freddo, che ci accompagnerà per tutto il viaggio. Questo però non ci impedisce di metterci in marcia fin da subito. Dopo un pranzo vicino all’ostello, passeggiamo per il Kudamm, via dello shopping di Berlino. Nel tardo pomeriggio prendiamo finalmente possesso delle camere. Nonostante la stanchezza per l’alzataccia, la situazione nuova di convivenza ci fa stare sveglie fino a tardi. Il percorso d’istruzione inizia a ritmi serrati la mattina seguente. Ben due musei da visitare: il Neues Museum e il Pergamon Museum. Nel primo, usufruendo delle audioguide, possiamo apprezzare le opere sia interne che architettoniche del Museo liberamente, scegliendo il percorso preferito fra le origini storiche dell’umanità. 3 Al Pergamon, la porta di Ishtar colpisce la nostra attenzione per la sua maestosità e per la storia che ha portato con sé. intona per regalarci di nuovo la nostra lingua e ricordarci che a breve vivremo l’attesa di un esame. Rientriamo a Roma con le luci della sera. Le porte automatiche degli arrivi di Ciampino si aprono sugli sguardi di attesa dei nostri genitori. Trascino verso casa la valigia con dentro gli abiti stropicciati e un’esperienza da raccontare. Zoe Angelini Dopo un pranzo a base di pollo, trascorriamo il pomeriggio al Reichstag, esempio dell’organizzazione e della modernità tedesca. La sede del Parlamento, infatti, è rinata sulle macerie del vecchio edificio, incendiato da Hitler e bombardato durante la seconda guerra mondiale, con una ristrutturazione dell'architetto britannico Sir Norman Foster che vi ha delineato alcuni interni e la famosa struttura della cupola di vetro. Per la sera c’è in programma una cena a base di kebab o cibo orientale ma la grande stanchezza ci fa optare per una spesa veloce al supermercato vicino all’ostello, da consumare in stanza. Con il passare dei giorni, mi accorgo che mi piace analizzare i rapporti fra i miei compagni e quelli miei con loro, in un contesto diverso dalla nostra aula. La domenica è dedicata prima alla Gemälde Gallerie e poi al Museo all’aperto del Muro di Berlino. Ho studiato la storia del Muro, ho visto mille immagini del suo abbattimento, ma trovarmi di fronte ad un pezzo di quella innaturale separazione mi fa sentire l’angoscia delle divisioni dei popoli e dell’impotenza di fronte alla malvagità delle dittature e dei poteri forti. La sera, dopo cena, arriviamo con la metro a Potsdamerplatz, la prima piazza europea ad utilizzare il semaforo. Anche i giorni successivi sono intensi. Facciamo un piccolo ma toccante viaggio negli orrori del Terzo Reich, passando per la Mostra del Terrore e arrivando al Memoriale, dedicato alle storie di chi si è ribellato, anche solo con gesti simbolici, alla dittatura nazista. L’ultimo giorno lo trascorriamo allo Zoo, prima di ritagliare un po’ di tempo per cercare il regalo di compleanno per mia madre. Le foto di questo viaggio sono anche i momenti di relax, cene e passeggiate, condivisi fra di noi e con le insegnanti, con le quali possiamo esprimere le nostre sensazioni su Berlino. Dopo aver ripercorso tutti gli scatti di questo viaggio, riaccendo i pensieri sul presente, su questo aereo che ci riporta a casa, mentre tutti si lasciano andare ad un canto familiare che il comandante Ho visitato quattro volte a Berlino. Le altre tre ero andata con la mia famiglia e questo soggiorno berlinese è stato il mio primo viaggio d’istruzione con la scuola. Andare a Berlino è stato un po’ come essere a casa, perché per me il tedesco non è una lingua straniera e la cultura tedesca non mi è estranea. C’erano tanti posti che ho riconosciuto e alcuni musei in cui siamo stati già li avevo visitati. Berlino è una bella città perché è piena di contrasti. Dietro ad un monumento storico, trovi il grattacielo appena costruito, moderno tutto vetro ed acciaio. Poi giri l’angolo e vedi una altissima gru in un grande cantiere e accanto un museo storico. Berlino cambia sempre, tutte le volte che torni a visitarla ha qualcosa di nuovo. Per è stata un’esperienza positiva e mi sono divertita molto, anche con i miei compagni e mi ha fatto molto piacere aiutarli parlando tedesco. I luoghi che mi hanno colpito di più sono stati la cupola del Reichstag, i resti del Muro e la Gedenkstaette Deutscher Widerstand. Il panorama dalla cupola del Reichstag è mozzafiato. La guida che ci ha illustrato i resti del Muro è stata veramente molto brava e mi ha impressionata con il suo racconto. Alla Gedenkstaette Deutscher Widerstand abbiamo avuto una guida che ha spiegato in modo molto coinvolgente la storia della Resistenza contro il nazismo. Questo argomento mi ha interessata molto. Secondo me i mezzi di trasporto di Berlino sono efficientissimi. Naturalmente il cibo berlinese è buonissimo. Il mio giudizio personale sull’ostello è positivo, perché era comodo e la colazione era molto ricca. Spero di tornare presto a Berlino. Sofia Bernabei 4 "Il cielo diviso" L'esperienza di Berlino mi è piaciuta molto poiché era una città che ancora non avevo visitato e quindi mi ha fatto piacere andarla a vedere; anche se Berlino in sé non ha molti monumenti come Roma o Londra, la sua caratteristica è che sono molto evidenti i segni della seconda guerra mondiale. Il viaggio dell'andata e il raggiungimento dell'ostello sono stati abbastanza tranquilli anche se appena arrivati di fronte all'edificio del nostro alloggio abbiamo incontrato una persona alquanto strana: ci parlava in tedesco facendo gesti e noi non capivamo. In seguito siamo dovuti andare in giro per la città poiché le camere non erano ancora pronte perciò in un primo momento abbiamo pranzato in un ristorante in zona, e dopo al Kunfurstedamm, simile a via del Corso, in cui vi sono negozi di tutti i tipi. Dopo aver visitato una chiesa distrutta a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, poiché pioveva siamo ritornati in ostello, dove abbiamo preso possesso delle camere e poco dopo abbiamo cenato. Il giorno seguente ci siamo recati al museo egizio e al museo di Pergamo dove poi abbiamo preso il bus 100 che ci ha portati di nuovo a Kunfursterdamm per pranzare. Qui assieme ad alcuni miei compagni, abbiamo avuto un imprevisto: poiché eravamo saliti al secondo piano dell'autobus non abbiamo visto che gli altri erano scesi alla fermata precedente, così siamo rimasti sull'autobus ma poi siamo scesi subito alla fermata successiva e ci siamo ricongiunti al gruppo. Dopo aver pranzato al KFC siamo andati in giro per negozi ed a seguire abbiamo ripreso con le insegnanti, il bus 100 che ci ha portati alla sede del Parlamento tedesco, il Reichstag. Qui abbiamo avuto un'audio-guida in italiano che ci spiegava tutto ciò che si vedeva dalla cupola dell'edificio. A fine giornata siamo andati a mangiare in un locale tipico tedesco e dopo siamo andati al centro commerciale "die Arkaden" in cui si trova una delle migliori gelaterie di Berlino. Poco prima di andare a dormire si viene a sapere che Guglielmo della 3D aveva perso la carta d'identità. Il giorno successivo siamo andati alla Gemälde Galerie e abbiamo visitato quella zona in cui c'erano più di un centro commerciale e molti grattacieli; il pomeriggio siamo andati alla Bernauerstrasse, ovvero un centro di documentazione del muro di Berlino dove una guida ci ha spiegato in italiano tutto gli eventi storici accaduti a Berlino dopo la seconda guerra mondiale. La sera siamo rimasti in ostello ed insieme ad alcuni miei compagni sono andato al supermercato a comprare qualcosa per la cena. Lunedì siamo dovuti andare al consolato italiano per avere un documento provvisorio per un ragazzo della 3D che aveva perso l'originale, e dato che quest'ultimo era vicino al Tiergarten la mia classe si è recata nel parco dove abbiamo passeggiato. In seguito siamo andati alla Topografia del Terrore, ovvero un posto in cui era narrata la storia della Germania ed in particolare il nazismo. Poi siamo andati a pranzare con un kebab e nel pomeriggio le insegnanti ci hanno portato a fare una visita guidata al memoriale delle persone che si sono ribellate al nazismo. La sera siamo andati a cenare in un ristorante tedesco nel mezzo del Tiergarten e poi siamo tornati in ostello per preparare le valigie. L'ultimo giorno abbiamo visitato lo zoo di Berlino e mi è piaciuto molto poiché vi erano moltissimi animali e all'acquario ho potuto vedere dei pesci mai visti prima; abbiamo pranzato con un panino che ci eravamo preparati in ostello e poi siamo andati in giro per negozi. Io, oltre ad aver comprato qualche souvenir, mi sono comprato anche delle magliette. Alle 16 siamo ritornati in ostello per prendere le valigie e poi un pullman ci 5 ha portato all'aeroporto di Schoenefeld da cui siamo partiti con l'aereo verso le 18:30. Sono arrivato a Roma alle 20:35 con una bellissima esperienza alle spalle. Mi è dispiaciuto molto però andare a Berlino e non vedere la porta di Brandeburgo e Alexanderplatze. Filippo Del Tosto Il 15 aprile io e la mia classe ci siamo svegliati presto per poter prendere un aereo e andare a Berlino. Ora non starò qui a spiegarvi cosa abbiamo fatto di preciso giorno per giorno, ma vorrei esprimervi le mie opinioni su questo viaggio. Prima di partire ci era stato consegnato un programma con sopra scritto le diverse tappe: non lo abbiamo rispettato, ma io direi che è stato un bene più che un male. Il programma, difatti, si presentava troppo faticoso e forse un po' noioso per noi alunni, per fortuna le professoresse lo hanno capito e ci hanno lasciato molti spazi liberi come il primo giorno dove siamo potuti andare da soli per una strada in cui era possibile fare shopping. Quest'opportunità che le professoresse ci hanno dato ci ha fatto sentire più responsabili e felici. Si sente molto parlare di Berlino come una bellissima città, ma, almeno a noi alunni, ha dato una sensazione di malinconia. Nessuno mette in dubbio che sia una bellissima città ma, forse per il cielo cupo e grigio, forse per la caduta del Muro ancora troppo vicina, ci è apparsa un po' triste. Riguardo al cibo non ho critiche da esprimere: in quasi tutti i posti in cui siamo andati ho sempre mangiato bene e con un costo non troppo eccessivo. I luoghi da visitare erano tanti e tutti colmi di storia da raccontare; per vedere per esempio la Gemäldegalerie serviva tantissimo tempo: i quadri all'interno di essa erano tantissimi. Se devo però scegliere il luogo più bello dove siamo andati la scelta si fa difficile, ma credo che la cupola del Reichstag li superi tutti: la vista che la cupola offre mentre se in cima è a dir poco spettacolare. Se devo riassumere in poche parole il viaggio a Berlino non saprei quali usare: è stato fantastico ma anche divertente ad eccezione di qualche inconveniente. Ringrazio le professoresse per averci sopportato ma anche i miei compagni per avermi fatto divertire cosi tanto. Andrea Di Paolo Il viaggio d’istruzione a Berlino è stato il primo che ho fatto con la mia classe. Abbiamo scelto Berlino poiché, studiando tedesco come seconda lingua a scuola, è stata vista come un’opportunità per praticare e migliorare questa lingua. Ci siamo affidati ad un’agenzia che ha provveduto alle prenotazioni e al soggiorno a Berlino. Siamo partiti venerdì mattina con un volo Ryanair e già abbiamo riscontrato i primi problemi: ad alcuni alunni erano stati assegnati posti sull’uscita d’emergenza. Per il resto il volo è stato tranquillo (abbiamo passato la maggior parte del tempo a dormire!). Atterrati a Berlino, tramite un pullman, siamo arrivati in ostello. Anche lì l’agenzia non aveva avvisato l’ostello del nostro arrivo e quindi le camere non erano ancora disponibili. Dopo aver lasciato le valigie, abbiamo fatto un giro della città: abbiamo visto la Gedächtniskirche, il quartiere di Schoeneberg e la via piena di negozi, durante la quale le professoresse ci hanno lasciato un’ora per fare shopping. Accompagnati dalla pioggia, siamo ritornati in ostello e abbiamo cenato lì. Questo primo giorno, mi sono sentita in dovere di descriverlo perché è stato il più stancante e, in assoluto, quello che ci ha provati di più. I restanti quattro giorni li abbiamo trascorsi in città visitando i monumenti più importanti (avendo poco tempo a disposizione non abbiamo visto tutto): sabato abbiamo visitato i Musei e la Cupola del Reichstag, domenica la Gemälde Gallerie e il Muro di Berlino con la spiegazione della guida, lunedì la Topografia del Terrore, il Tiegarten e la Gedenkstatte Deutscher Widerstand e martedì il famosissimo Zoo di Berlino. Durante le visite, avevamo l’audioguida o una vera e propria guida, altrimenti le professoresse si erano preparate una lezione apposita per quel determinato museo o monumento. 6 città un luogo incantato, e mi ha dato quasi la sensazione che il tempo si fermasse. Come ho accennato prima, inizialmente ero un po’ scettica riguardo la riuscita di questo campo scuola; pensavo che avremmo perso moltissimo tempo in sciocchezze, come per esempio aspettare la mattina che tutti fossero pronti e cose del genere. Topographie des Terrors E’ stato un viaggio molto interessante dal punto di vista culturale e artistico. Accanto a questo, ci siamo divertiti molto e abbiamo imparato ad essere responsabili: per i pranzi e le cene, le professoresse ci consegnavano dieci o quindici euro da spendere per mangiare. Con questo sistema, siamo stati attenti ai soldi e abbiamo fatto funzionare il cervello per quanto riguarda i calcoli. Berlino, che dire: sarà anche una della più famose capitali europee, ma io l’ho sentita come una città spenta e piena di malinconia. Questa esperienza è stata utile da più punti di vista: infatti oltre ad aver visitato una meravigliosa città, l'unione tra i nostri compagni di classe si è consolidata maggiormente. Solitamente, ogni volta che la nostra famiglia va da qualche parte, o in questo caso ci vado solo io, i miei genitori mi chiedono un voto da uno a dieci sul viaggio. In questo caso il mio giudizio è di otto e mezzo: mezzo voto in meno perché mi sono venuti il mal di gola e la tosse, e un altro voto in meno perché mi sarebbe piaciuto vedere un po’ di altre cose, come per esempio il “Checkpoint Charlie” e l’East Side Gallery, ma capisco che, stando solo quattro giorni a Berlino, non abbiamo potuto visitare tutto. Paola Pisu I luoghi della Memoria Il Pergamonmuseum Questo viaggio è servito sotto molti aspetti: come ho già detto, ci ha reso responsabili, attenti alla cultura, più uniti come classe. Elena Nervi Da venerdì 15 aprile al martedì successivo, la mia classe e la terza D sono andate a Berlino. Già prima di partire ero piuttosto eccitata: era il mio primo campo scuola e, a dir la verità, non avrei mai pensato che saremmo riusciti a fare questo viaggio. Il mio entusiasmo ha subito un crollo quando, dopo essere arrivati, ha iniziato a piovere: e se avesse piovuto durante tutta la nostra permanenza? Oltre a essere scomodo, ci avrebbe rallentato molto e avremmo visto poco o nulla. Stando con i compagni, ho presto dimenticato i miei dubbi. Il resto dei giorni è filato liscio e senza pensieri, nonostante mi sia venuto il mal di gola. Questo viaggio mi è piaciuto molto, ed è stato decisamente molto meglio di quello che mi aspettavo. Ci siamo divertiti moltissimo ed è stata un'esperienza da non dimenticare. Il posto che mi è piaciuto di più è stata la cupola del Parlamento, soprattutto per i suoi paesaggi: da lì la foschia e i nuvoloni grigi facevano sembrare la L'Isola dei musei (Museumsinsel): è un complesso che ospita tra i più importanti musei di Berlino come il Pergamon Museum, l'Alte Nationalgalerie, il Bode-Museum, l'Altes Museum ed infine il Neues Museum che sono stati costruiti negli anni dal 1824 al 1930. Il suo nome è dovuto alla sua presenza tra il fiume di Berlino, la Sprea, e un canale nato da una sua derivazione. Grazie ai suoi svariati reperti storici di grande importanza culturale, l'isola dei musei nel 1999 è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Il Museo di Pergamo: il museo di Pergamo si trova nella Museuminsel ed è uno dei più importanti e famosi musei di Berlino. Prende il nome dalla città di Pergamo, nell'odierna Turchia. Al suo interno sono custoditi grandi reperti storici quali la porta di Ishtar, la porta del Mercato di Mileto e 7 l'Altare di Pergamo, quest'ultimo attualmente chiuso per ristrutturazione. Filippo Del Tosto e Francesco Suglia L'Altes Museum L' Aegyptisches Museum di Berlino è uno dei più ricchi musei del mondo. Nel 2010 il museo è stato spostato nel Neues Museum, sull’Isola dei musei (Museuminsel) nel quartiere Mitte. Gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, il Neues Museum (Nuovo Museo) ha riaperto i battenti nell’ottobre del 2009, dopo sei anni di lavori di restauro guidati dall’architetto David Chipperfield, che ha voluto mantenere intatto lo stile neoclassico dell’edificio, conservando la facciata e buona parte degli interni lasciando bene in vista le tracce della movimentata storia di questo museo, distrutto dai bombardamenti nel 1945 e lasciato in stato di abbandono durante i quarant’anni di regime comunista. Il Neues Museum è disposto su quattro livelli. La collezione del Museo è una delle più importanti del mondo. Essa presenta i tesori del Museo Egizio e della collezione papirologica, insieme alle collezioni del Museo di preistoria e di protostoria e a parti della collezione di antichità. Il Busto di Nefertiti è il reperto più importante del museo, sorvegliato a vista e conservato all’interno di una teca e non è possibile nemmeno fotografarla. Il Busto della regina Nefertiti è un reperto che risale a 3.400 anni fa, ma solo dal 1912 il reperto si trova in Germania, quando l’archeologo Ludwig Borchardt la portò dall’Egitto. Ancora oggi esiste una contenzioso tra Germania ed Egitto per riportare il busto di Nefertiti nel suo paese d’origine. Zoe Angelini e Elena Nervi La Gemäldegalerie La domenica del 17 Aprile io e la mia classe ci siamo recati alla Gemälde galerie, una galleria d'arte di Berlino. Per arrivarci abbiamo usufruito della metropolitana e siamo scesi alla fermata di Postdamplatz e abbiamo continuato a piedi per un centinaio di metri. Prima di entrare la professoressa Galassi ci ha riassunto brevemente cosa avremmo visto all'interno di quella galleria d'arte. La Gemäldegalerie fu fin da principio il reparto più importante del museo vecchio, aperto nel 1830. Nel 1904 la Gemäldegalerie fu trasferita nel Fiedrich-Museum mentre 26 anni più tardi nel 1930 gran parte della raccolta fu depositata nel Pergamonmuseum e nel Deutsches Museum per ragioni di spazio. Negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale l'edificio venne raso al suolo dalle fiamme e si persero più di 400 dipinti. Quando Berlino venne divisa alcuni dipinti andarono ad Ovest altri ad Est ma con la Riunificazione i dipinti vennero depositati nell'odierna Gemäldegalerie, nel Kulturforum. All'interno della Gemäldegalerie sono racchiusi quadri sia di scuola italiana che di scuola fiamminga e olandese. Quella Italiana offre quadri di Raffaello, di Masaccio, di Giotto e Caravaggio solo per menzionarne qualcuno. Per quanto riguarda la scuola Fiamminga e Olandese sono presenti quadri di Bruegel il Vecchio, di Bosch e di Rembrandt. Erano chiaramente molti i quadri all'interno della Gemäldegalerie ma uno molto suggestivo era quello di Giovanni Baglione “Amore divino sconfigge amore profano”, fortemente influenzato dalla tecnica di Caravaggio. Il quadro rappresenta l'Amore divino nell'atto di uccidere l'amore profano: quest'ultimo infatti si trova per terra del tutto nudo e privo della sua armatura, al suo fianco si trova il suo arco spezzato. L'amore divino è nell'atto di mandare la freccia nella sua mano contro l'amor profano e ucciderlo. 8 Topographie des Terrors Durante il viaggio d'istruzione a Berlino abbiamo visitato svariati musei, tra i quali il museo chiamato “Topographie des Terrors” o, in italiano Topografia del Terrore. Il secondo quadro su cui ci siamo soffermati è la ‘Vigilia di San Pietro’ di Giovanni Antonio Canal (Canaletto). Il dipinto è delle dimensioni di 1.90x1.40 metri circa e sono stati usati colori a olio. E’ rappresentato un paesaggio notturno di uomini su barche; il colore predominante è il blu scuro. La nostra terza tappa è ‘Giovane donna con collana di perle’ di Jan Vermeer. Come ci suggerisce il titolo, il quadro (di 60x75 centimetri circa), rappresenta una donna con una collana di perle che si guarda in uno specchio. I colori dominanti sono il giallo e il bianco. Il quarto quadro che abbiamo scelto di descrivere non è molto famoso, ma ci è piaciuto. E’ intitolato ‘Paesaggio con cascata’ di Jacob van Ruisdael. Jacob Izaaksoon van Ruisdael o Ruysdael (nato ad Harleem nel 1628 circa e morto ad Amsterdam nel 1682) è stato un paesaggista olandese. Il dipinto a olio rappresenta una cascata, come ci dice il titolo; i colori prevalenti sono il verde, il blu e l’arancione. Essa è costruita letteralmente sull'ex sede delle S.S, fatta esplodere nel 1987; all'entrata vi sono ancora dei frammenti dell'ex hotel Prinz-Albrecht, ex sede delle S.S nella Prinz-Albrecht-Straße 9. La topografia del terrore non ha quadri, statue o reperti archeologici, fatta eccezione per i residui dell'ex sede delle S.S, aveva invece svariati pannelli che narravano delle tragedie causate dalle “torture” delle S.S. e dalla Gestapo. I pannelli cominciano a narrare la storia della Germania dal 1933 fino al 1989 quando venne abbattuto il Muro. I pannelli riguardanti Hitler narravano di come cominciò la sua carriera da dittatore, come la terminò e gli attentati rivolti alla sua persona. Hitler, cominciò la sua scalata al potere nel 1933 diventando dittatore; egli visse la prima e la seconda guerra mondiale: la prima da soldato e la seconda da stratega. Questi sono i quattro quadri che abbiamo deciso di rappresentare nel nostro lavoro. Nonostante non siano i più famosi o i più conosciuti li abbiamo scelti perché ci hanno colpito più degli altri. Andrea di Paolo e Paola Pisu I pannelli narravano anche del muro, delle fughe assurde di certe persone per passare da Berlino Est a Berlino Ovest durante la Guerra Fredda. Una delle fughe a mio parere più improbabile e folle, fu quella di un uomo che costruì una mongolfiera. Egli fece cucire a sua moglie il pallone, lui costruì la cesta ed il burners (parte che produce la fiamma), preso dal panico fece accidentalmente cadere le zavorre e morì di freddo. Francesco Ciannavei