Appunti di viaggio della IIIF

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Appunti di viaggio della IIIF
Storia, arte e lingua tedesca a
Pagina
2 (15-19 aprile 2016)
DALLA SCUOLA
Berlino
A.S. 2015/2016
S.M.S. Luigi Settembrini - I.C.
"via Sebenico" Roma
S. M.S . " Lu i gi S et t em b r in i
" Di ri g en t e S c ol as ti c o M as s im o L a R occ a
1
Ke
La cronaca del viaggio
La Cronaca del viaggio
di Sofia Bernabei
Berlino per me . . .
di Zoe Angelini, Sofia Bernabei,
Filippo Del Tosto, Andrea di
Paolo , Elena Nervi e Paola Pisu
I luoghi della memoria
Il Pergamon Museum
Il cielo sopra Berlino
di Filippo Del Tosto e Francesco
Suglia
Il Neues Museum
di Zoe Angelini e Elena Nervi
La Gemälde Galerie
di Andrea Di Paolo e Paola Pisu
La Topographie des Terrors
di Francesco Ciannavei
Il giorno della partenza ci siamo dati appuntamento alle ore 6.30 con le
professoresse nell’area partenze dell’aeroporto di Ciampino. Poco prima delle ore
7.00 sono arrivati gli ultimi ritardatari. Ci siamo preoccupati perché il dipendente
dell’agenzia che doveva consegnarci i biglietti non si è presentato. Dopo circa dieci
minuti di attesa finalmente siamo potuti andare a fare il controllo alla dogana. Per
fortuna non hanno fermato nessuno e avevamo tutto in regola. Dopo una lunga
attesa, alle ore 9.07 eravamo in volo per Berlino. Arrivati all’aeroporto di Schönefeld
abbiamo preso un pullman che ci ha portato in ostello. Il nostro ostello era nel
quartiere di Schöneberg, a Berlino ovest. Un piccolo disagio è stato il non trovare le
nostre stanze pronte. Ha anche incominciato a piovere, quindi ci siamo affrettati a
cercare un ristorante al chiuso dove poter mangiare. Dopo pranzo abbiamo fatto
una passeggiata verso Charlottenburg, lungo il Kudamm, un lungo viale di negozi.
Le professoresse ci hanno dato del tempo libero per fare shopping. Io e la
professoressa Iannace, sotto la pioggia, ci siamo dirette verso l’ufficio della società
dei trasporti per comprare i biglietti per i giorni seguenti. Poi siamo tornati in
ostello e dopo cena siamo andati a dormire, dato che eravamo tutti esausti. La
mattina seguente abbiamo usato la metro che è stata molto efficiente. In quella
mattinata siamo andati a visitare il Museo Egizio e il Pergamon Museum. Dopo
aver pranzato ognuno per conto proprio, siamo andati a visitare il Reichstag, sede
del parlamento tedesco, e la sua famosa cupola di vetro. Eravamo tutti molto
stanchi, quindi abbiamo deciso di tornare in ostello. Per cena alcuni sono andati a
prendere il Kebab e altri hanno comprato un panino al supermercato. La stessa
sera un compagno dell’altra classe si è accorto di aver perso la carta d’identità,
subito le professoresse hanno cercato una soluzione. La mattina seguente siamo
andati all’Ambasciata italiana per rifare il documento.
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Ci hanno lasciato girare per uno dei parchi più belli
di Berlino, il Tiergarten. Dopo aver risolto la
faccenda del documento siamo andati a vedere i
bellissimi quadri della Gemaelde Galerie. A coppie
dovevamo completare una scheda e fare l’analisi di
due quadri a nostra scelta. Quest’esperienza alla
Gemaelde Galerie è piaciuta a tutta la classe.
Abbiamo pranzato al ristorante del museo e
dopodiché ci siamo recati a fare una visita guidata
ai resti del Muro. La visita è stata davvero
interessante e ci ha colpito molto. Con qualche
fermata di autobus siamo arrivati al Schusterjunge,
dove abbiamo mangiato molto bene. Dopo cena
siamo andati alla Potzdamer Platz, dove abbiamo
preso il gelato e la cioccolata calda. C’è stato un
incidente, purtroppo una mia compagna, si è fatta
una leggera ustione alla mano e quindi siamo
velocemente tornati in ostello. Per fortuna la
mattina seguente le era passato il dolore e abbiamo
continuato il nostro viaggio a Berlino con felicità.
Siamo andati a visitare il museo Topographie des
Terrors. Non lo abbiamo trovato molto
interessante, e molti di noi si sono annoiati.
Abbiamo mangiato un buonissimo Kebab per
pranzo e poi ci siamo recati al Gedenkstaette
Deutscher Wiederstand.
Ci hanno parlato della Rosa Bianca e di altri
oppositori al regime. Dopo una lunga, ma
interessante visita guidata, abbiamo fatto una
passeggiata nel Tiergarten e ci siamo diretti al
ristorante Schleusenkrug. Dopo cena siamo stati
un po’ in giro per il parco e infine siamo tornati in
ostello, perché era ora di fare le valigie per la
partenza. La mattina seguente abbiamo fatto una
ricca colazione e ci siamo preparati i panini per il
pranzo, poi ci siamo diretti allo Zoo, dove eravamo
liberi di vedere quello che ci andava. Alle ore 15.30
un pullman ci ha
portato
in
L'ostello
aeroporto.
I
controlli sono stati
particolarmente
severi.
Siamo
tornati a Roma felici
del nostro viaggio
ma tutti ammalati.
Per fortuna non ci
sono stati incidenti,
né
problemi
di
sicurezza. I mezzi di trasporto sono stati molto
veloci ed efficaci e anche i ristoranti e l’ostello sono
stati all’altezza delle nostre esigenze.
Die Fahrt nach Berlin war sehr schön. Wir haben
uns richtig amüsiert und viel Interessantes
unternommen. Wir sind mit der 3.D nach Berlin
geflogen vom 15. April bis zum 19. April. Wir haben
im Acama Hostel in Schöneberg übernachtet und
uns dort wohl gefühlt. Unsere Mahlzeiten haben
außerhalb des Hostel eingenommen. Die
Verkehrsmittel funktionieren hervorragend.
Sofia Bernabei
Berlino per me …..
Fila 10 posto E.
Seduta fra la professoressa e Sofia, mi accorgo di
non sentire più il freddo sofferto negli ultimi
quattro giorni.
Con la stanchezza nelle gambe, il raffreddore negli
occhi e nella voce, ripercorro tutti i fotogrammi di
questo viaggio.
La prima foto è quella dell’incontro al desk delle
partenze dell’aeroporto. Gli sguardi assonnati per
l’orario lasciano il posto ai sorrisi, alle chiacchiere e
agli abbracci.
I nostri genitori fanno i disinvolti ma è evidente
che non si rassegnano al fatto che possiamo andare
in vacanza anche senza di loro.
Il primo impatto con Berlino è con il freddo, che ci
accompagnerà per tutto il viaggio.
Questo però non ci impedisce di metterci in marcia
fin da subito. Dopo un pranzo vicino all’ostello,
passeggiamo per il Kudamm, via dello shopping di
Berlino.
Nel tardo pomeriggio prendiamo finalmente
possesso delle camere. Nonostante la stanchezza
per l’alzataccia, la situazione nuova di convivenza
ci fa stare sveglie fino a tardi.
Il percorso d’istruzione inizia a ritmi serrati la
mattina seguente. Ben due musei da visitare: il
Neues Museum e il Pergamon Museum.
Nel primo, usufruendo delle audioguide, possiamo
apprezzare le opere sia interne che architettoniche
del Museo liberamente, scegliendo il percorso
preferito fra le origini storiche dell’umanità.
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Al Pergamon, la porta di Ishtar colpisce la nostra
attenzione per la sua maestosità e per la storia che
ha portato con sé.
intona per regalarci di nuovo la nostra lingua e
ricordarci che a breve vivremo l’attesa di un esame.
Rientriamo a Roma con le luci della sera. Le porte
automatiche degli arrivi di Ciampino si aprono
sugli sguardi di attesa dei nostri genitori.
Trascino verso casa la valigia con dentro gli abiti
stropicciati e un’esperienza da raccontare.
Zoe Angelini
Dopo un pranzo a base di pollo, trascorriamo il
pomeriggio
al
Reichstag,
esempio
dell’organizzazione e della modernità tedesca. La
sede del Parlamento, infatti, è rinata sulle macerie
del vecchio edificio, incendiato da Hitler e
bombardato durante la seconda guerra mondiale,
con una ristrutturazione dell'architetto britannico
Sir Norman Foster che vi ha delineato alcuni
interni e la famosa struttura della cupola di vetro.
Per la sera c’è in programma una cena a base di
kebab o cibo orientale ma la grande stanchezza ci
fa optare per una spesa veloce al supermercato
vicino all’ostello, da consumare in stanza.
Con il passare dei giorni, mi accorgo che mi piace
analizzare i rapporti fra i miei compagni e quelli
miei con loro, in un contesto diverso dalla nostra
aula.
La domenica è dedicata prima alla Gemälde
Gallerie e poi al Museo all’aperto del Muro di
Berlino.
Ho studiato la storia del Muro, ho visto mille
immagini del suo abbattimento, ma trovarmi di
fronte ad un pezzo di quella innaturale separazione
mi fa sentire l’angoscia delle divisioni dei popoli e
dell’impotenza di fronte alla malvagità
delle
dittature e dei poteri forti.
La sera, dopo cena, arriviamo con la metro a
Potsdamerplatz, la prima piazza europea ad
utilizzare il semaforo.
Anche i giorni successivi sono intensi. Facciamo un
piccolo ma toccante viaggio negli orrori del Terzo
Reich, passando per la Mostra del Terrore e
arrivando al Memoriale, dedicato alle storie di chi
si è ribellato, anche solo con gesti simbolici, alla
dittatura nazista.
L’ultimo giorno lo trascorriamo allo Zoo, prima di
ritagliare un po’ di tempo per cercare il regalo di
compleanno per mia madre.
Le foto di questo viaggio sono anche i momenti di
relax, cene e passeggiate, condivisi fra di noi e con
le insegnanti, con le quali possiamo esprimere le
nostre sensazioni su Berlino.
Dopo aver ripercorso tutti gli scatti di questo
viaggio, riaccendo i pensieri sul presente, su questo
aereo che ci riporta a casa, mentre tutti si lasciano
andare ad un canto familiare che il comandante
Ho visitato quattro volte a Berlino. Le altre tre ero
andata con la mia famiglia e questo soggiorno
berlinese è stato il mio primo viaggio d’istruzione
con la scuola. Andare a Berlino è stato un po’ come
essere a casa, perché per me il tedesco non è una
lingua straniera e la cultura tedesca non mi è
estranea. C’erano tanti posti che ho riconosciuto e
alcuni musei in cui siamo stati già li avevo visitati.
Berlino è una bella città perché è piena di contrasti.
Dietro ad un monumento storico, trovi il
grattacielo appena costruito, moderno tutto vetro
ed acciaio. Poi giri l’angolo e vedi una altissima gru
in un grande cantiere e accanto un museo storico.
Berlino cambia sempre, tutte le volte che torni a
visitarla ha qualcosa di nuovo.
Per è stata un’esperienza positiva e mi sono
divertita molto, anche con i miei compagni e mi ha
fatto molto piacere aiutarli parlando tedesco. I
luoghi che mi hanno colpito di più sono stati la
cupola del Reichstag, i resti del Muro e la
Gedenkstaette Deutscher Widerstand. Il panorama
dalla cupola del Reichstag è mozzafiato. La guida
che ci ha illustrato i resti del Muro è stata
veramente molto brava e mi ha impressionata con
il suo racconto. Alla Gedenkstaette Deutscher
Widerstand abbiamo avuto una guida che ha
spiegato in modo molto coinvolgente la storia della
Resistenza contro il nazismo. Questo argomento
mi ha interessata molto. Secondo me i mezzi di
trasporto di Berlino
sono efficientissimi.
Naturalmente il cibo berlinese è buonissimo. Il mio
giudizio personale sull’ostello è positivo, perché era
comodo e la colazione era molto ricca. Spero di
tornare presto a Berlino.
Sofia Bernabei
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"Il cielo diviso"
L'esperienza di Berlino mi è piaciuta molto poiché
era una città che ancora non avevo visitato e quindi
mi ha fatto piacere andarla a vedere; anche se
Berlino in sé non ha molti monumenti come Roma
o Londra, la sua caratteristica è che sono molto
evidenti i segni della seconda guerra mondiale. Il
viaggio dell'andata e il raggiungimento dell'ostello
sono stati abbastanza tranquilli anche se appena
arrivati di fronte all'edificio del nostro alloggio
abbiamo incontrato una persona alquanto strana:
ci parlava in tedesco facendo gesti e noi non
capivamo.
In seguito siamo dovuti andare in giro per la città
poiché le camere non erano ancora pronte perciò
in un primo momento abbiamo pranzato in un
ristorante in zona, e dopo al Kunfurstedamm,
simile a via del Corso, in cui vi sono negozi di tutti
i tipi. Dopo aver visitato una chiesa distrutta a
causa dei bombardamenti della seconda guerra
mondiale, poiché pioveva siamo ritornati in ostello,
dove abbiamo preso possesso delle camere e poco
dopo abbiamo cenato.
Il giorno seguente ci siamo recati al museo egizio e
al museo di Pergamo dove poi abbiamo preso il bus
100 che ci ha portati di nuovo a Kunfursterdamm
per pranzare. Qui assieme ad alcuni miei
compagni, abbiamo avuto un imprevisto: poiché
eravamo saliti al secondo piano dell'autobus non
abbiamo visto che gli altri erano scesi alla fermata
precedente, così siamo rimasti sull'autobus ma poi
siamo scesi subito alla fermata successiva e ci
siamo ricongiunti al gruppo. Dopo aver pranzato al
KFC siamo andati in giro per negozi ed a seguire
abbiamo ripreso con le insegnanti, il bus 100 che ci
ha portati alla sede del Parlamento tedesco, il
Reichstag. Qui abbiamo avuto un'audio-guida in
italiano che ci spiegava tutto ciò che si vedeva dalla
cupola dell'edificio. A fine giornata siamo andati a
mangiare in un locale tipico tedesco e dopo siamo
andati al centro commerciale "die Arkaden" in cui
si trova una delle migliori gelaterie di Berlino. Poco
prima di andare a dormire si viene a sapere che
Guglielmo della 3D aveva perso la carta d'identità.
Il giorno successivo siamo andati alla Gemälde
Galerie e abbiamo visitato quella zona in cui
c'erano più di un centro commerciale e molti
grattacieli; il pomeriggio siamo andati alla
Bernauerstrasse,
ovvero
un
centro
di
documentazione del muro di Berlino dove una
guida ci ha spiegato in italiano tutto gli eventi
storici accaduti a Berlino dopo la seconda guerra
mondiale. La sera siamo rimasti in ostello ed
insieme ad alcuni miei compagni sono andato al
supermercato a comprare qualcosa per la cena.
Lunedì siamo dovuti andare al consolato italiano
per avere un documento provvisorio per un
ragazzo della 3D che aveva perso l'originale, e dato
che quest'ultimo era vicino al Tiergarten la mia
classe si è recata nel parco dove abbiamo
passeggiato. In seguito siamo andati alla
Topografia del Terrore, ovvero un posto in cui era
narrata la storia della Germania ed in particolare il
nazismo. Poi siamo andati a pranzare con un kebab
e nel pomeriggio le insegnanti ci hanno portato a
fare una visita guidata al memoriale delle persone
che si sono ribellate al nazismo. La sera siamo
andati a cenare in un ristorante tedesco nel mezzo
del Tiergarten e poi siamo tornati in ostello per
preparare le valigie.
L'ultimo giorno abbiamo visitato lo zoo di Berlino e
mi è piaciuto molto poiché vi erano moltissimi
animali e all'acquario ho potuto vedere dei pesci
mai visti prima; abbiamo pranzato con un panino
che ci eravamo preparati in ostello e poi siamo
andati in giro per negozi. Io, oltre ad aver
comprato qualche souvenir, mi sono comprato
anche delle magliette. Alle 16 siamo ritornati in
ostello per prendere le valigie e poi un pullman ci
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ha portato all'aeroporto di Schoenefeld da cui
siamo partiti con l'aereo verso le 18:30. Sono
arrivato a Roma alle 20:35 con una bellissima
esperienza alle spalle. Mi è dispiaciuto molto però
andare a Berlino e non vedere la porta di
Brandeburgo e Alexanderplatze.
Filippo Del Tosto
Il 15 aprile io e la mia classe ci siamo svegliati presto
per poter prendere un aereo e andare a Berlino.
Ora non starò qui a spiegarvi cosa abbiamo fatto di
preciso giorno per giorno, ma vorrei esprimervi le
mie opinioni su questo viaggio.
Prima di partire ci era stato consegnato un
programma con sopra scritto le diverse tappe: non
lo abbiamo rispettato, ma io direi che è stato un
bene più che un male.
Il programma, difatti, si presentava troppo faticoso
e forse un po' noioso per noi alunni, per fortuna le
professoresse lo hanno capito e ci hanno lasciato
molti spazi liberi come il primo giorno dove siamo
potuti andare da soli per una strada in cui era
possibile fare shopping. Quest'opportunità che le
professoresse ci hanno dato ci ha fatto sentire più
responsabili e felici.
Si sente molto parlare di Berlino come una
bellissima città, ma, almeno a noi alunni, ha dato
una sensazione di malinconia. Nessuno mette in
dubbio che sia una bellissima città ma, forse per il
cielo cupo e grigio, forse per la caduta del Muro
ancora troppo vicina, ci è apparsa un po' triste.
Riguardo al cibo non ho critiche da esprimere: in
quasi tutti i posti in cui siamo andati ho sempre
mangiato bene e con un costo non troppo eccessivo.
I luoghi da visitare erano tanti e tutti colmi di storia
da raccontare; per vedere per esempio la
Gemäldegalerie serviva tantissimo tempo: i quadri
all'interno di essa erano tantissimi.
Se devo però scegliere il luogo più bello dove siamo
andati la scelta si fa difficile, ma credo che la cupola
del Reichstag li superi tutti: la vista che la cupola
offre mentre se in cima è a dir poco spettacolare.
Se devo riassumere in poche parole il viaggio a
Berlino non saprei quali usare: è stato fantastico ma
anche divertente ad eccezione di qualche
inconveniente.
Ringrazio le professoresse per averci sopportato ma
anche i miei compagni per avermi fatto divertire
cosi tanto.
Andrea Di Paolo
Il viaggio d’istruzione a Berlino è stato il primo che
ho fatto con la mia classe. Abbiamo scelto Berlino
poiché, studiando tedesco come seconda lingua a
scuola, è stata vista come un’opportunità per
praticare e migliorare questa lingua. Ci siamo
affidati ad un’agenzia che ha provveduto alle
prenotazioni e al soggiorno a Berlino. Siamo partiti
venerdì mattina con un volo Ryanair e già abbiamo
riscontrato i primi problemi: ad alcuni alunni
erano stati assegnati posti sull’uscita d’emergenza.
Per il resto il volo è stato tranquillo (abbiamo
passato la maggior parte del tempo a dormire!).
Atterrati a Berlino, tramite un pullman, siamo
arrivati in ostello. Anche lì l’agenzia non aveva
avvisato l’ostello del nostro arrivo e quindi le
camere non erano ancora disponibili. Dopo aver
lasciato le valigie, abbiamo fatto un giro della città:
abbiamo visto la Gedächtniskirche, il quartiere di
Schoeneberg e la via piena di negozi, durante la
quale le professoresse ci hanno lasciato un’ora per
fare shopping. Accompagnati dalla pioggia, siamo
ritornati in ostello e abbiamo cenato lì. Questo
primo giorno, mi sono sentita in dovere di
descriverlo perché è stato il più stancante e, in
assoluto, quello che ci ha provati di più.
I restanti quattro giorni li abbiamo trascorsi in città
visitando i monumenti più importanti (avendo
poco tempo a disposizione non abbiamo visto
tutto): sabato abbiamo visitato i Musei e la Cupola
del Reichstag, domenica la Gemälde Gallerie e il
Muro di Berlino con la spiegazione della guida,
lunedì la Topografia del Terrore, il Tiegarten e la
Gedenkstatte Deutscher Widerstand e martedì il
famosissimo Zoo di Berlino.
Durante le visite, avevamo l’audioguida o una vera
e propria guida, altrimenti le professoresse si erano
preparate una lezione apposita per quel
determinato museo o monumento.
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città un luogo incantato, e mi ha dato quasi la
sensazione che il tempo si fermasse.
Come ho accennato prima, inizialmente ero un po’
scettica riguardo la riuscita di questo campo
scuola; pensavo che avremmo perso moltissimo
tempo in sciocchezze, come per esempio aspettare
la mattina che tutti fossero pronti e cose del
genere.
Topographie des Terrors
E’ stato un viaggio molto interessante dal punto di
vista culturale e artistico. Accanto a questo, ci
siamo divertiti molto e abbiamo imparato ad essere
responsabili: per i pranzi e le cene, le professoresse
ci consegnavano dieci o quindici euro da spendere
per mangiare. Con questo sistema, siamo stati
attenti ai soldi e abbiamo fatto funzionare il
cervello per quanto riguarda i calcoli. Berlino, che
dire: sarà anche una della più famose capitali
europee, ma io l’ho sentita come una città spenta e
piena di malinconia.
Questa esperienza è stata utile da più punti di
vista: infatti oltre ad aver visitato una meravigliosa
città, l'unione tra i nostri compagni di classe si è
consolidata maggiormente.
Solitamente, ogni volta che la nostra famiglia va da
qualche parte, o in questo caso ci vado solo io, i
miei genitori mi chiedono un voto da uno a dieci
sul viaggio. In questo caso il mio giudizio è di otto
e mezzo: mezzo voto in meno perché mi sono
venuti il mal di gola e la tosse, e un altro voto in
meno perché mi sarebbe piaciuto vedere un po’ di
altre cose, come per esempio il “Checkpoint
Charlie” e l’East Side Gallery, ma capisco che,
stando solo quattro giorni a Berlino, non abbiamo
potuto visitare tutto.
Paola Pisu
I luoghi della Memoria
Il Pergamonmuseum
Questo viaggio è servito sotto molti aspetti: come
ho già detto, ci ha reso responsabili, attenti alla
cultura, più uniti come classe.
Elena Nervi
Da venerdì 15 aprile al martedì successivo, la mia
classe e la terza D sono andate a Berlino.
Già prima di partire ero piuttosto eccitata: era il
mio primo campo scuola e, a dir la verità, non avrei
mai pensato che saremmo riusciti a fare questo
viaggio. Il mio entusiasmo ha subito un crollo
quando, dopo essere arrivati, ha iniziato a piovere:
e se avesse piovuto durante tutta la nostra
permanenza? Oltre a essere scomodo, ci avrebbe
rallentato molto e avremmo visto poco o nulla.
Stando con i compagni, ho presto dimenticato i
miei dubbi. Il resto dei giorni è filato liscio e senza
pensieri, nonostante mi sia venuto il mal di gola.
Questo viaggio mi è piaciuto molto, ed è stato
decisamente molto meglio di quello che mi
aspettavo. Ci siamo divertiti moltissimo ed è stata
un'esperienza da non dimenticare.
Il posto che mi è piaciuto di più è stata la cupola
del Parlamento, soprattutto per i suoi paesaggi: da
lì la foschia e i nuvoloni grigi facevano sembrare la
L'Isola dei musei
(Museumsinsel):
è un complesso
che ospita tra i
più importanti
musei di Berlino
come
il
Pergamon
Museum, l'Alte Nationalgalerie, il Bode-Museum,
l'Altes Museum ed infine il Neues Museum che
sono stati costruiti negli anni dal 1824 al 1930. Il
suo nome è dovuto alla sua presenza tra il fiume di
Berlino, la Sprea, e un canale nato da una sua
derivazione. Grazie ai suoi svariati reperti storici di
grande importanza culturale, l'isola dei musei nel
1999 è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio
dell'umanità.
Il
Museo
di
Pergamo: il museo
di Pergamo si trova
nella Museuminsel
ed è uno dei più
importanti e famosi
musei di Berlino.
Prende il nome
dalla città di Pergamo, nell'odierna Turchia. Al suo
interno sono custoditi grandi reperti storici quali la
porta di Ishtar, la porta del Mercato di Mileto e
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l'Altare di Pergamo, quest'ultimo attualmente
chiuso per ristrutturazione.
Filippo Del Tosto e Francesco Suglia
L'Altes Museum
L' Aegyptisches
Museum
di
Berlino è uno dei
più ricchi musei
del mondo. Nel
2010 il museo è
stato spostato nel
Neues
Museum,
sull’Isola
dei
musei
(Museuminsel) nel quartiere Mitte. Gravemente
danneggiato durante la seconda guerra mondiale, il
Neues Museum (Nuovo Museo) ha riaperto i
battenti nell’ottobre del 2009, dopo sei anni di
lavori di restauro guidati dall’architetto David
Chipperfield, che ha voluto mantenere intatto lo
stile neoclassico dell’edificio, conservando la
facciata e buona parte degli interni lasciando bene
in vista le tracce della movimentata storia di questo
museo, distrutto dai bombardamenti nel 1945 e
lasciato in stato di abbandono durante i
quarant’anni di regime comunista. Il Neues
Museum è disposto su quattro livelli. La
collezione del Museo è una delle più importanti del
mondo. Essa presenta i tesori del Museo Egizio e
della collezione papirologica, insieme alle
collezioni del Museo di preistoria e di
protostoria e a parti della collezione di
antichità.
Il Busto di
Nefertiti è
il reperto
più
importante
del museo,
sorvegliato a
vista
e
conservato
all’interno di
una teca e non è possibile nemmeno fotografarla. Il
Busto della regina Nefertiti è un reperto che risale
a 3.400 anni fa, ma solo dal 1912 il reperto si trova
in
Germania,
quando
l’archeologo Ludwig
Borchardt la portò dall’Egitto. Ancora oggi esiste
una contenzioso tra Germania ed Egitto per
riportare il busto di Nefertiti nel suo paese
d’origine.
Zoe Angelini e Elena Nervi
La Gemäldegalerie
La
domenica
del
17
Aprile io
e la mia
classe ci
siamo
recati alla
Gemälde
galerie, una galleria d'arte di Berlino. Per arrivarci
abbiamo usufruito della metropolitana e siamo scesi
alla fermata di Postdamplatz e abbiamo continuato
a piedi per un centinaio di metri.
Prima di entrare la professoressa Galassi ci ha
riassunto brevemente cosa avremmo visto
all'interno di quella galleria d'arte.
La Gemäldegalerie fu fin da principio il reparto più
importante del museo vecchio, aperto nel 1830.
Nel 1904 la Gemäldegalerie fu trasferita nel
Fiedrich-Museum mentre 26 anni più tardi nel 1930
gran parte della raccolta fu depositata nel
Pergamonmuseum e nel Deutsches Museum per
ragioni di spazio. Negli ultimi giorni della Seconda
Guerra Mondiale l'edificio venne raso al suolo dalle
fiamme e si persero più di 400 dipinti.
Quando Berlino venne divisa alcuni dipinti
andarono ad Ovest altri ad Est ma con la
Riunificazione i dipinti vennero depositati
nell'odierna Gemäldegalerie, nel Kulturforum.
All'interno della Gemäldegalerie sono racchiusi
quadri sia di scuola italiana che di scuola
fiamminga e olandese. Quella Italiana offre quadri
di Raffaello, di Masaccio, di Giotto e Caravaggio
solo per menzionarne qualcuno. Per quanto
riguarda la scuola Fiamminga e Olandese sono
presenti quadri di Bruegel il Vecchio, di Bosch e di
Rembrandt.
Erano chiaramente molti
i quadri all'interno della
Gemäldegalerie ma uno
molto suggestivo era
quello
di
Giovanni
Baglione
“Amore
divino sconfigge amore
profano”,
fortemente
influenzato dalla tecnica
di Caravaggio.
Il quadro rappresenta
l'Amore divino nell'atto
di uccidere l'amore profano: quest'ultimo infatti si
trova per terra del tutto nudo e privo della sua
armatura, al suo fianco si trova il suo arco spezzato.
L'amore divino è nell'atto di mandare la freccia nella
sua mano contro l'amor profano e ucciderlo.
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Topographie des Terrors
Durante il viaggio d'istruzione a Berlino abbiamo
visitato svariati musei, tra i quali il museo
chiamato “Topographie des Terrors” o, in italiano
Topografia del Terrore.
Il secondo quadro su cui ci siamo soffermati è la
‘Vigilia di San Pietro’ di Giovanni Antonio Canal
(Canaletto). Il dipinto è delle dimensioni di
1.90x1.40 metri circa e sono stati usati colori a olio.
E’ rappresentato un paesaggio notturno di uomini
su barche; il colore predominante è il blu scuro.
La nostra terza tappa è ‘Giovane donna con collana
di perle’ di Jan Vermeer.
Come ci suggerisce il
titolo, il quadro (di
60x75 centimetri circa),
rappresenta una donna
con una collana di perle
che si guarda in uno
specchio.
I
colori
dominanti sono il giallo
e il bianco.
Il quarto quadro che abbiamo scelto di descrivere
non è molto famoso, ma ci è piaciuto. E’ intitolato
‘Paesaggio con cascata’ di Jacob van Ruisdael.
Jacob Izaaksoon van Ruisdael o Ruysdael (nato ad
Harleem nel 1628 circa e morto ad Amsterdam nel
1682) è stato un paesaggista olandese.
Il dipinto a olio rappresenta una cascata, come ci
dice il titolo; i colori prevalenti sono il verde, il blu
e l’arancione.
Essa è costruita letteralmente sull'ex sede delle S.S,
fatta esplodere nel 1987; all'entrata vi sono ancora
dei frammenti dell'ex hotel Prinz-Albrecht, ex sede
delle S.S nella Prinz-Albrecht-Straße 9. La
topografia del terrore non ha quadri, statue o
reperti archeologici, fatta eccezione per i residui
dell'ex sede delle S.S, aveva invece svariati pannelli
che narravano delle tragedie causate dalle “torture”
delle S.S. e dalla Gestapo.
I pannelli cominciano a narrare la storia della
Germania dal 1933 fino al 1989 quando venne
abbattuto il Muro. I pannelli riguardanti Hitler
narravano di come cominciò la sua carriera da
dittatore, come la terminò e gli attentati rivolti alla
sua persona.
Hitler, cominciò la sua scalata al potere nel 1933
diventando dittatore; egli visse la prima e la
seconda guerra mondiale: la prima da soldato e la
seconda da stratega.
Questi sono i quattro quadri che abbiamo deciso di
rappresentare nel nostro lavoro. Nonostante non
siano i più famosi o i più conosciuti li abbiamo
scelti perché ci hanno colpito più degli altri.
Andrea di Paolo e Paola Pisu
I pannelli narravano anche del muro, delle fughe
assurde di certe persone per passare da Berlino Est
a Berlino Ovest durante la Guerra Fredda. Una
delle fughe a mio parere più improbabile e folle, fu
quella di un uomo che costruì una mongolfiera.
Egli fece cucire a sua moglie il pallone, lui costruì
la cesta ed il burners (parte che produce la
fiamma), preso dal panico fece accidentalmente
cadere le zavorre e morì di freddo.
Francesco Ciannavei