30. MARASTONI - Bollettino Emilia
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30. MARASTONI - Bollettino Emilia
XI CONGRESSO REGIONALE 21-23 Marzo 2013 – Rimini Work in progress La responsabilità professionale: novità legislative, contrattuali, Linee Guida e procedure operative Tecniche non farmacologiche di riduzione del dolore in travaglio Ost. Marastoni Dott.ssa Vanessa Rimini, V.M. 2013 LA FUNZIONE SPECIFICA DEL DOLORE NELLA FISIOLOGIA DEL PARTO NATURALE: IL DOLORE COME …. Stimolatore endocrino: ossitocina ed endorfine Guida attraverso il parto e protettore di madre e bambino (funzione fisica) Espressione della separazione e sfogo (funzione psichica) Elemento del processo di trasformazione personale Stimolatore dell’energia sessuale (funzione energetica) Rimini, V.M. 2013 Il dolore è un elemento sgradito dalle donne, ma una grande RISORSA durante un parto spontaneo. La sua soppressione crea una serie di complicanze nel processo del parto, ma soprattutto inibisce la reattività della donna, la rende più debole e perde una grande occasione per fare un’esperienza importante su di sé. 3 Rimini, V.M. 2013 L’analgesia fisiologica si basa soprattutto sul: mettere le donne nelle condizioni di poter reagire attivamente al dolore; sul riconoscimento e potenziamento delle loro risorse; sulla scelta informata; sull'uso di mezzi naturali; sulla cura dell’ambiente (inteso come luogo e come persone) della nascita, che a sua volta può offrire delle risorse. Non annulla il dolore, ma lo mantiene ai minimi fisiologici. Rimini, V.M. 2013 4 FUOCO: PIANO DINAMICO ED AFFETTIVO “Il movimento libero, incondizionato, riduce fortemente il dolore. La reattività e l’atteggiamento attivo è espressione del fuoco, infatti più un travaglio è acceso più attiva ed espressiva è la donna. L’attività riduce il dolore. Il fuoco determina la dinamica delle contrazioni, stimola il simpatico e porta il bambino verso il mondo, fuori. Il fuoco è l’elemento della trasformazione, brucia il vecchio, accende il nuovo, porta luce e calore.” Verena Schmid “Il dolore del parto, una nuova interpretazione della fisiologia e della funzione del 5 dolore, per la donna moderna. Metodi di analgesia naturale”, Verena Schmid Rimini, V.M. 2013 LIBERTA’ DI MOVIMENTO E POSIZIONI ANTALGICHE Studio RCT condotto nel 1997 su 517 donne in travaglio ha dimostrato che le posizioni verticali durante il periodo espulsivo determinano una percezione minore del dolore intenso. De Jong P, Johanson R, Baxen P, Adrians V, van der Westhuisen S, Jones P. Randomised trial comparing the uprightand supine positions for the second stage of labour. Br J Obstet Gynaecol 1997. 6 Rimini, V.M. 2013 LIBERTA’ DI MOVIMENTO E POSIZIONI ANTALGICHE Una RS pubblicata nel 2009 ha identificato 21 RCT (3706 donne) in cui le donne venivano randomizzate ad assumere la posizione eretta e a muoversi liberamente durante la prima fase del travaglio o a rimanere supine e ricevere le cure a letto. L'utilizzo dell'analgesia epidurale è risultata significativamente inferiore nelle donne che assumevano la posizione eretta. 7 Rimini, V.M. 2013 ACQUA “L’immersione in acqua induce l’affidamento, l’abbandono e produce l’intimità necessaria all’apertura emozionale e fisica. Scioglie le tensioni muscolari e dà maggiore libertà al movimento, favorisce la dinamica e il processo di apertura nel parto.” Verena Schmid 8 Rimini, V.M. 2013 IMMERSIONE IN ACQUA Una revisione sistematica su 8 RCT che includono quasi 3000 madri dimostra che l’immersione in acqua, rispetto alla non immersione, durante il I stadio del travaglio riduce il ricorso ai metodi analgesici farmacologici senza incremento della durata del travaglio, dei parti operativi e degli esiti perinatali sfavorevoli. Uno solo degli RCT tratta anche il parto in acqua, ma lo studio è troppo limitato per dare indicazioni utili. Quindi, l’immersione in acqua durante il I stadio comporta chiari vantaggi per la madre. Anche in caso di distocia,l’immersione in acqua rispetto all’amniorexi e all’infusione di ossitocina riduce il dolore, senza incremento della lunghezza del travaglio e del tasso dei parti operativi. Elizabeth R Cluett, Ruth M Pickering, Kathryn Getliffe, Nigel James St George Saunders. Randomised controlled trial of labouring in water compared with standard of augmentation for management of dystocia in first stage of labour. BMJ 2004. 9 Rimini, V.M. 2013 TERRA: PIANO MATERIALE CORPOREO “Il contatto con la terra, il radicamento, permette di far defluire le tensioni e di prendere energia dalla terra che si accumula nella pancia e dà forza e direzione.” Verena Schmid 10 Rimini, V.M. 2013 PRESSIONI E MASSAGGI Il suggerimento, basato su un piccolo RCT di 28 persone in travaglio, è che il massaggio da parte del partner riduce ansia, dolore, la durata del travaglio e quella del ricovero. La partecipazione del partner può influenzare positivamente la qualità dell’esperienza della donna. Field T, Hernandez-Reif M,Taylor S et al. Labor pain is reduced by massage therapy. J Psychosom Obstet Gynaecol 1997. I risultati della ricerca degli studi randomizzati sia di controllo che clinici, definiscono efficace l’utilizzo della digitopressione sui punti BL-32 e SP-6 in travaglio di parto sia per il contenimento del dolore sia per la diminuzione della durata del travaglio. L’applicazione della tecnica sembra non avere effetti collaterali, favorisce un travaglio più breve con maggiore gradibilità materna, un buon outcome neonatale e una maggiore soddisfazione 11 professionale dell’ostetrica. Rimini, V.M. 2013 AGOPUNTURA Due RS valutano l'efficacia dell'agopuntura nel controllo del dolore durante il travaglio. La prima revisione riporta una riduzione statistica del bisogno di analgesia intraparto nelle donne trattate con agopuntura (1). La seconda revisione (10 RCT, 2038 donne) rileva, nel confronto fra agopuntura e nessun intervento (2 RCT), una riduzione del dolore misurato con la scala visuale VAS (da 0 nessun dolore a 100 il massimo dolore possibile) pari a 10.56 punti (2). L'utilizzo dell'agopuntura, confrontato con altre tecniche di analgesia, risulta ridurre il ricorso alla meperidina e a ogni altra analgesia. 1. Smith CA, et al. Complementary and alternative therapies for pain management in labour. Cochrane Database Syst Rev 2006[Medline]. 2. Cho SH, et al. Acupuncture for pain relief in labour: a systematic review and meta12 analysis. BJOG 2010[Medline]. Rimini, V.M. 2013 LA CONTRO-IRRITAZIONE La contro-irritazione consiste in una iniezione sottocutanea di una soluzione ipertonica che provoca un dolore intenso momentaneo scatenando meccanismi inibitori e produzione di endorfine. Strategia molto usata nei paesi scandinavi (l’RCT cui si fa riferimento è svedese) per alleviare il dolore, in particolare il dolore alla schiena. Gli RCT hanno evidenziato che le donne che hanno ricevuto, utilizzando una siringa da insulina con acqua sterile che produce un lieve ponfo, in 4 punti nel basso schiena, due sulle fossette di Venere e due a circa 3 dita di distanza dai precedenti verso il basso, dopo una iniziale sensazione di pizzicore/bruciore, hanno ricevuto un incredibile sollievo dal dolore. La prima iniezione si è dimostrata estremamente efficace e a volte la sua durata è arrivata fino a due ore. 13 Rimini, V.M. 2013 Una RS pubblicata nel 2009 di 8 RCT evidenzia l'efficacia dell'intervento nel ridurre il dolore severo alla schiena misurata con la scala visuale VAS. Non si rileva invece una riduzione significativa dell'utilizzo di analgesici/anestetici intraparto. Lo studio rileva una significativa riduzione nel ricorso al taglio cesareo nelle donne esposte al blocco intradermico. Hutton EK, et al. Sterile water injection for labour pain: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. BJOG, 2009 [Medline]. 14 Rimini, V.M. 2013 ELETTROANALGESIA O TENS (Trans Cutaneous Electrical Nerve Stimulation) La TENS è un metodo abbastanza diffuso ed in Canada è ampiamente utilizzata per le donne in travaglio. Dopo una lunga sperimentazione attualmente è stata abbandonata, forse perché richiede una continua attenzione e la presenza costante di un operatore, inoltre riduce la mobilità della donna. Recedenti studi randomizzati ne hanno dimostrato uno scarso effetto analgesico confrontato con gruppi senza TENS. Ma non è stato compreso negli studi l’indice di gradimento delle donne, che invece sembra essere molto alto, perché la TENS fornisce la sensazione di riuscire a gestire e controllare il dolore. 15 Rimini, V.M. 2013 ARIA, PIANO SOTTILE MENTALE E SENSORIALE “Piano dell’adattabilità e della flessibilità. Durante il parto l’elemento aria può agire da inibitore del parto e stimolatore della percezione dolorosa, se rimane nella sua dimensione mentale. La respirazione è il suo strumento principale e uno degli strumenti ad effetto analgesico maggiore. Anche l’utilizzo della voce produce delle vibrazioni profonde, ad effetto antalgico.” Verena Schmid Rimini, V.M. 2013 16 VOCE Seppur non esistono studi di confronto al riguardo, molte madri riportano di trovare grande giovamento con l’uso delle tecniche di respirazione, vocalismi e gemiti, visualizzazione, ripetizione di affermazioni positive quali ”il mio corpo è forte e ce la farà”, perché esse aiutano ad aumentare il senso di farcela, di riuscire. Occorre però esercitarsi su tali tecniche prima del travaglio. AROMOTERAPIA Uno studio osservazionale su 8058 donne in travaglio, la più grande ricerca sull’uso dell’aromoterapia, che ha utilizzato dieci oli essenziali somministrati alle partecipanti per via inalatoria o transcutanea, ha dimostrato che due oli essenziali (salvia e camomilla), sono efficaci nell’alleviare il dolore. Burns EE, Blamey C, Ersser SJ, Barnetson L, Lloyd AJ. An investigation into the use of aromatherapy in intrapartum midwifery practice. J Altern Complement Med 2000. Rimini, V.M. 2013 AUTOIPNOSI Una revisione sistematica, comprendente 3 RCT (189 donne) che prevedevano diverse modalità di auto ipnosi nell’ultimo trimestre di gravidanza, dimostra la efficacia dell’ipnosi nel ridurre il dolore nel corso del travaglio, rilevando: incremento della soddisfazione materna; minor ricorso a analgesia farmacologica; maggior tasso di parti vaginali spontanei; minor ricorso a parto pilotato con ossitocina; assenza di segnalazione di effetti collaterali; L’ipnosi non interferisce con la durata del travaglio o con la forza delle spinte. Mantle F. The role of hypnosis in pregnancy and childbirth. In: Tiran D, Mack S eds. Complementary therapies forpregnancy and childbirth. Bailliere Tindall 2000. 18 Rimini, V.M. 2013 CONTINUTA’ ASSISTENZIALE DURANTE GRAVIDANZA E PARTO Una revisione sistematica Cochrane su 2 RCT che includono 1815 madri dimostra che ricevere assistenza durante la gravidanza, il parto ed il puerperio da parte della stessa ostetrica o da parte dello stesso gruppo di ostetriche, rispetto ad un’assistenza fornita in modo frammentato da operatori diversi,comporta molti vantaggi, fra i quali quello di dover ricorrere significativamente meno ai metodi analgesici farmacologici. Hodnett ED. Continuity of caregivers for care during pregnancy and childbirth. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2005, Issue 1. 19 Rimini, V.M. 2013 SUPPORTO CONTINUO IN TRAVAGLIO Una RS della Cochrane su 15 RCT che includono quasi 13.000 madri dimostra che ricevere un supporto continuo, da parte di un’ostetrica, determina diversi vantaggi, fra i quali una riduzione significativa del ricorso all’analgesia farmacologica, dei parti operativi vaginali, dei tagli cesareo. Uno studio considera che, se vissuto in maniera traumatizzante, lo stress del parto può avere caratteristiche simili a quelle da incidente stradale e può manifestarsi con incubi, paura ed ansietà. In base alle prove di efficacia esistenti, prima di offrire l’epidurale o altra analgesia farmacologica, la persona in travaglio dovrebbe sempre ottenere la presenza in continua di una operatrice di supporto, oltre la presenza del proprio partner. Hodnett ED. Continuous support for women during childbirth. The Cochrane Database of Systematic Reviews 2004,Issue 2. Rimini, V.M. 2013 20 La ricerca scientifica che si è occupata del tema “sostegno durante il travaglio” ha messo in evidenza i seguenti punti riguardanti il dolore e i vissuti durante il parto: minor richiesta di analgesici durante il travaglio; maggiore auto-gratificazione rispetto all’esperienza ; il processo di “empowerment” (potenziamento) della donna risulta maggiore; durata dell’allattamento superiore a sei settimane; riduzione delle depressioni post-partum a sei settimane; minori difficoltà di accudimento del neonato e nella relazione madre-neonato; diminuzione di relazioni terapeutiche insoddisfacenti tra ostetrica/donna e partner. Cochrane database Rimini, V.M. 2013 21 Uno studio randomizzato ha preso in esame il parere delle donne riguardo i fattori che contribuiscono ad una positiva esperienza del parto, valutato attraverso la somministrazione di un questionario a 615 mamme al quale risposero 412. I punti fondamentali riconosciuti dalle donne furono: il supporto; il controllo attivo del dolore; l’alleviamento del dolore; la partecipazione ai corsi di preparazione al parto. 22 Rimini, V.M. 2013 “ Il parto naturale è difficile, però il corpo della donna è predisposto per questa funzione. Quando una donna partorisce senza droghe, senza anestesia, senza interventi medici, strumentali, apprende di essere forte e potente. Apprende la fiducia in sé. Apprende a fidarsi di sé stessa anche di fronte a potenti personaggi autoritari. Una volta che realizza la propria forza e il proprio potere, avrà un’attitudine diversa verso il dolore, le malattie, il disagio, la fatica, le situazioni difficili, per il resto della sua vita.” Paulina Perez, special women Rimini, V.M. 2013 23