CasoStudioKartell_GruppoJiabei
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. la ricerca come nascita. di shangguan chao jiang jiabei roberto manzari dong mi huang qin enrico rondinelli maicol zoia DA RICERCA DI BASE A RICERCA CLINICA indice . PERCHE’ KARTELL introduzione . GIULIO NATTA & GIULIO CASTELLI la genialità italiana & l’intuito pop . POLIMERI la ricerca di base . AZINEDA KARTELL un nuovo stile di vita . LA PLASTICA IN CASA il materiale dei prodotti pop . RIFERIMENTI FORME EFUNZIONI anni ‘60 - ‘80 . OLTRE LA CHIMICA anni ‘90 . LA PLASTICA A NUOVA VITA le nuove direzioni . MAPPA la ricerca di Kartell . SITOGRAFIA PERCHE’ KARTELL introduzione Kartell è stata l’azienda che per prima ha importato la ricerca dei polimeri nel settore del design, da vera “pioniera” nel campo delle tecnologie per la lavorazione dei materiali plastici e dei procedimenti impiegati in altri settori dell’industria. Grazie alla ricerca sui materiali, Kartell ha applicato nuovi metodi di lavorazione, nuove tecnologie alla produzione di prodotti per l’arredamento e non solo: una continua evoluzione ha portato a scoperte inedite sia a livello di prestazione che di estetica: satinatura, trasparenza, flessibilità, resistenza, morbidezza, texturizzazione, colore, rivoluzionando i canoni di bellezza nel mondo contemporaneo Joe Colombo, 1965 Giulio NATTA Giulio CASTELLI Nato a Porto Maurizio nel 1903. Nel 1921 frequentò i corsi di ingegneria chimica industriale presso il Regio Istituto Tecnico Superiore (oggi Politecnico di Milano) dove si laureò nel 1924 a soli 21 anni. Nato a Milano nel 1920, allievo del Nobel per la chimica Giulio Natta, Castelli si laurea in ingegneria chimica nel 1949. Nello stesso anno fonda l’azienda Kartell, nota internazionalmente per la produzione di oggetti e arredi in materiale plastico che da subito si distingue per la carica innovativa e la grande cura nei suoi progetti, chiamando a collaborare, tra gli altri, i fratelli Castiglioni, Gae Aulenti, Joe Colombo, Marco Zanuso, Richard Sapper, Philippe Starck. Nel 1956 contribuisce alla fondazione dell’Associazione per il Disegno Industriale, che promuove il premio Compasso d’oro, per anni uno dei maggiori riconoscimenti nel settore, e che grande rilievo ha avuto per far conoscere il design italiano nel mondo. la genialità italiana Giulio Natta Dopo essersi dedicato per molti anni all’attività di ricerca nel campo della chimica ricevette il premio Nobel il 10 dicembre 1963 a Stoccolma per la realizzazione del polipropilene isotattico. intuito pop Giulio Castelli POLIMERI la ricerca di base La figura di Giulio Natta con la sua invenzione del polipropilene costituisce una spinta significativa nell’introduzione dei polimeri nella vita quotidiana. Nel 1925 accettò una borsa di studio presso il laboratorio del prof. Seemann a Friburgo. Qui entrò in contatto con il gruppo di lavoro di Hermann Staudinger che si occupava di macromolecole. In quegli anni lo studio sulle macromolecole era ancora pionieristico. Negli anni successivi Natta si dedicò a una intensa e proficua attività di ricerca applicata senza trascurare di sviluppare anche la parte teorica. Dopo il termine della seconda guerra mondiale, Natta entro in contatto con il mondo industriale degli USA dove comprese appieno le nuove potenzialità e possibilità offerte dagli idrocarburi insaturi, ora disponibili in enormi quantità. Inizio, su questi temi, una collaborazione con la Montecatini. Dal 1948 approfondì gli studi sulle sintesi e le proprietà dei composti macromolecolari. Nel 1952, dopo avere ascoltato una conferenza di Karl Ziegler sulla polimerizzazione dell’etilene in presenza di composti alchilati di alluminio, Natta si convinse della possibilità di controllare la struttura della catena polimerica durante la sintesi. Iniziò così una collaborazione tra i gruppi di lavoro di Natta, Ziegler e la Montedison che condusse nel 1954 alla realizzazione del polipropilene isottattico. AZIENDA KARTELL un nuovo stile di vita Nasce con l’intento di “produrre oggetti che avessero caratteristiche innovative, intese come applicazione di nuove tecnologie produttive, rivolte all’economia del materiale e all’efficienza del processo”. L’attività inizia con la produzione di autoaccessori, casalinghi, apparecchi d’illuminazione e articoli da laboratorio. porta sci K101, 1949 spremilimoni Ks1481, Gino Colombini, 1957 LA PLASTICA IN CASA il materiale dei prodotti pop La vera e propria rivoluzione avviene con l’introduzione delle materie plastiche nell’ambiente domestico. Nasce nel ’51 il Settore Casalinghi: i pezzi più esemplificativi del design Kartell degli anni cinquanta sono infatti i casalinghi di Gino Colombini, responsabile in quegli anni dell’ufficio tecnico Kartell, che trova la “giusta forma” per i nuovissimi materiali e crea oggetti capaci di unire l’utile al bello e di contribuire al cambiamento del paesaggio domestico in atto. paletta 1067, G. Colombini, 1955 secchio tondo con coperchio Ks1146, G. Colombini, 1954 RIDEFINIRE FORME E FUNZIONI anni ‘60 - ‘80 elementi componibili A.C.Ferrieri, 1969 La sortita nel campo dell’arredamento procura all’azienda premi internazionali e una vasta notorietà all’estero, che suggeriscono di iniziare ad estendere la sua presenza sui mercati europei. Nel 1972, invitata dal museo of Modem Art di New York, Kartell partecipa alla mostra “Italy: The New Domestic Landscape” con la produzione di tre prototipi di proposte abitative d’avanguardia disegnati da Gae Aulenti, Ettore Sottsass, e Marco Zanuso, e con parecchi pezzi di produzione che vengono inseriti nella collezione permanente del museo. elementi componibili A.C.Ferrieri, 1969 Negli anni ‘80 con lo slogan “Plastica come scienza” Kartell sostiene la divisione Labware che rappresenta in questi anni più di un terzo dell’ attività produttiva, dall’altra, pur continuando a misurarsi con il progresso tecnologico, approfondisce gli aspetti soft della produzione Habitat. sedia 4867, Joe Colombo, 1968 sedia dr.Globe, Philippe Starck, 1988 OLTRE LA CHIMICA anni ‘90 Negli anni ‘90 Kartell arricchisce la collezione grazie al contributo dei diversi designer, di provenienza internazionale, con cui inizia a collaborare. Puntando sulla versatilità del materiale plastico, accentuata dalle sempre più ardite sfide tecnologiche, rivela nuove capacità espressive proponendo una finitura “ad hoc” per ogni prodotto. Vengono cosi prodotti oggetti che rispondono a nuove esigenze e seducono per l’appeal del loro design. sedia LaMarie, P.Starck, 1999 tavolo carrello Battista, A.Citterio, 1991 LA PLASTICA A NUOVA VITA le nuove direzioni Le applicazioni di questo materiale sono ormai difficili da elencare in una sola pagina. Superata la fase degli anni del dopoguerra fino ad arrivare agli ultimi anni ‘80, Kartell è sempre riuscita ad innovare per forma e per applicazione di questo interessante materiale. A partire dagli Anni 2000 l’azienda milanese , ha deciso di utilizzare i polimeri per la progettazione di accessori d’abbigliamento come le scarpe. E’ un’idea interessante che permette di comprendere come la forte ricerca di base fatta sui polimeri ancora oggi riesca a determinare nuovi campi di applicazione. stivale Sofia, 2010 Forte di un catalogo prodotti così ampio ed ancora in crescita, quale sarà il futuro dell’azienda? RICERCA DI BASE nascita dei polimeri RICERCA APPLICATA utilizzo del componente per la produzione di oggetti e complementi d’arredo MAPPA della ricerca di Kartell SETTORI INTERVENTO DEL DESIGN . produzione polimaterica RICERCA CLINICA oltre la chimica: ricerca di nuovi settori, forme, materiali, colori, applicazioni . nuove frontiere della tecnologia . archistar . nuovi settori di applicazione SITOGRAFIA http://www.educational.rai.it http://temi.repubblica.it http://www.adi-design.org http://www.kartell.it http://www.designindex.it http://www.connox.com http://kartell.sieper.com.au http://www.squidoo.com