Rassegna Stampa - Ufficio Scolastico di Foggia
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RASSEGNASTAMPA martedì 3 novembre 2015 ACURADELL’ UFFI CI O STAMPA Data articolo Testata Titolo UNIFG 01/11/2015 FOGGIATODAY.IT Foggia, dall'Unifg laurea honoris causa per Alberto Mieli 1 01/11/2015 TELERADIOERRE Foggia: UniFg conferisce la Laurea Honoris Causa a Mieli, il sopravvissuto di Auschwitz 3 Unifg, laurea honoris causa ad Alberto Mieli. Sopravvissuto ad Auschwitz, commosse Wojtyla 4 01/11/2015 LA GAZZETTA DI CAPITANATA Laurea «ad honorem» al sopravvissuto alla Shoah 6 02/11/2015 GAZZETTADELMEZZOGIORNO.IT UniFg laurea ad honorem sopravvissuto alla Shoa 7 02/11/2015 GAZZETTADIPARMA.IT Shoah: Università Foggia, laurea honoris causa a superstite 9 02/11/2015 STATO QUOTIDIANO Università Foggia: Laurea Honoris Causa al sopravvissuto Alberto Mieli 10 L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli, deportato e sopravvissuto a 13 03/11/2015 IT.EURONEWS.NET Ateneo Foggia, laurea honorem superstite 14 03/11/2015 ILIKEPUGLIA.IT L'Università di Foggia conferirà laurea honoris causa ad Alberto Mieli, sopravvissuto ad Auschwitz 15 Laurea al sopravvissuto alla Shoah Mieli fece commuovere Wojtyla 16 Unifg, laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli: l'uomo che commosse Wojtyla 20 Ateneo Foggia, laurea honorem superstite 22 01/11/2015 IMMEDIATO.NET 02/11/2015 QUOTIDIANO ONLINE 03/11/2015 CORRIEREMEZZOGIORNO.IT 03/11/2015 ZEROVENTIQUATTRO.IT 03/11/2015 ANSA domenica 01 novembre 2015 Invia un contributo Cerca nel sito Romano di famiglia ebrea, deportato ad Auschwitz a 17 anni. La cerimonia si terrà l'1 dicembre a Studi umanistici, la proposta della laurea partita dalle scuole della Capitanata in cui Mieli ha conversato con gli studenti Redazione · 31 Ottobre 2015 All'età di 17 anni Alberto Mieli fu arrestato e torturato perché trovato in possesso di un francobollo della resistenza. Dopo alcuni giorni fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz - Birkenau (nei pressi di Cracovia, Polonia). Sul suo braccio gli fu tatuata la matricola 180060 e da allora, fino al giorno della sua liberazione, non fu più una persona ma un numero. Uno dei tantissimi, spogliati di qualsiasi dignità e finiti nello struggente “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il cui incipit campeggia a imperitura memoria proprio all'ingresso della fabbrica di sterminio celebre in tutto il mondo. Alberto Mieli L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in “Filologia, Letterature e Storia” ad Alberto Mieli. Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nella Capitale nel novembre del 1943, deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico “suo malgrado” come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall'iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente passato si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. L'indicazione è stata prontamente recepita e formalizzata dai professori Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico dell'Università di Foggia. L'autorizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, attraverso il Ministro Stefania Giannini, al conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è giunta lo scorso 18 settembre. La cerimonia ufficiale conferimento è stata fissata per martedì 1 dicembre 2015, dalle 10,00 in poi, presso l'aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi 176 a Foggia, naturalmente alla presenza del reduce dall'orrore della persecuzione razziale. “Ne sono estremamente onorato – ha commentato Alberto Mieli alla notizia dell'ufficialità del riconoscimento accademico – e sarò felice di essere all'Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili”. Quando Mieli conobbe Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, questi gli domandò come avesse potuto scampare a quell’inferno. “Santità a questa domanda non so rispondere – racconta Mieli –. Lui allora si commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo”. Alla cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa prenderanno parte molti giovani. Oltre a quelli dell'Università di Foggia, anche studenti Unifg 1 rappresentanti dei vari istituti scolastici di Foggia e della Capitanata. “Sono stati i giovani a ispirare questo grande evento di civiltà e memoria, mostrando grande interesse e partecipazione nelle “Giornate della memoria” che si tengono a gennaio (poiché il 27 gennaio 1945 l'arrivo dell'esercito russo all'interno del campo di Auschwitz ha sancito la fine dell'orrore). Vogliono essere protagonisti della trasmissione della memoria, ora che i testimoni diretti stanno scomparendo”, argomenta il prof. Stefano Picciaredda, titolare della cattedra di Storia contemporanea all'Università di Foggia. “Mieli è un uomo che umanamente e storicamente ha davvero molto da raccontare ai nostri studenti. Ha sperimentato l'abisso, l'orrore e la rinascita. La sua passione nel testimoniare il male più profondo della storia merita tutta la nostra attenzione e la nostra ammirazione. Faremo in modo che per lui sia una giornata di festa, e di giustizia: ripareremo in parte allo scandalo delle leggi razziali che lo allontanarono dagli studi”. Alberto Mieli è affettuosamente soprannominato Zi Pucchio, proprio per le sue radici profondamente romane. Il 16 ottobre 1943 era scampato al rastrellamento del ghetto di Roma, un mese più tardi però cadde nella rete difascisti e Gestapo. Riuscì a salvarsi perché inviato a lavorare nelle fabbriche di guerra di Sosnowiec, nell'attuale Repubblica Ceca: il trasferimento da Auschwitz a Sosnowiec avvenne a piedi, una marcia di 620 km durata circa due mesi e compiuta sia di notte che di giorno. Durante questo tragitto, almeno altri 100 deportati morirono di stenti. Alberto Mieli si salvò, insieme a pochi altri. Alberto Mieli lauree honoris causa università di foggia G +1 Questa funzionalità richiede un browser con la tecnologia JavaScript attivata. Commient Una “tassa d’ingresso” per entrare ad Orsara: i ‘Fucacoste e Cocce Priatorje’ costano 3 euro Cuor di Zafferano, la storia di un foggiano che ha investito nella sua terra: “L’America è qui” Il 115 saluta Alessandro Paolucci: l’esperto delle tecniche SAF va in pensione Uccisa mentre attraversava la strada: un anno dopo la fermata della morte è ancora lì 2 domenica 01 novembre 2015 Cultura Serie A: Bologna-Caserta 85-90 Isis, i tagliagole arrivano in Turchia: sgozzati due attivisti siriani CULTURA UniFg conferisce la Laurea Honoris Causa a Mieli, il sopravvissuto di Auschwitz FOGGIA, 31/10/2015 09:17:33 di Redazione Tweet L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in “Filologia, Letterature e Storia” ad Alberto Mieli, romano di famiglia ebrea, deportato ad Auschwitz all'età di 17 anni. Alberto, figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, fu arrestato nella Capitale nel novembre del 1943 e deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen. Miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall'iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente passato si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. La cerimonia ufficiale conferimento si terrà martedì 1 dicembre dalle ore 10,00 presso l'aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Mieli si dice onorato: “sarò felice di essere all'Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili”. VIDEO 3 Unifg domenica 01 novembre 2015 Facebook Twitter Google+ RSS l'Immediato Youtube Cultura Unifg, laurea honoris causa ad Alberto Mieli. Sopravvissuto ad Auschwitz, commosse Wojtyla 31 ottobre 2015 · All'età di 17 anni Alberto Mieli fu arrestato e torturato perché trovato in possesso di un francobollo della resistenza. Dopo alcuni giorni fu deportato nel campo di sterminio di (nei pressi di Cracovia, Polonia). Sul suo braccio gli fu tatuata la matricola 180060 e da allora, fino al giorno della sua liberazione, non fu più una persona ma un numero. Uno dei tantissimi, spogliati di qualsiasi dignità e finiti nello struggente "Se questo è un uomo" di Primo Levi, il cui incipit campeggia a imperitura memoria proprio all'ingresso della fabbrica di sterminio celebre in tutto il mondo. "Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici. Considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no". L'Università di Foggia conferirà la laurea honoris causa in "Filologia, Letterature e Storia" ad Alberto Mieli. Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nella Capitale nel novembre del 1943, deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall'iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente Unifg 4 passato si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. L'indicazione è stata prontamente recepita e formalizzata dai professori Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico dell'Università di Foggia. L'autorizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, attraverso il Ministro Stefania Giannini, al conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è giunta lo scorso 18 settembre. La cerimonia ufficiale conferimento è stata fissata per martedì 1 dicembre 2015, dalle ore 10,00 in poi, presso l'aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi 176 a Foggia, naturalmente alla presenza del reduce dall'orrore della persecuzione razziale. "Ne sono estremamente onorato – ha commentato Alberto Mieli alla notizia dell'ufficialità del riconoscimento accademico – e sarò felice di essere all'Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili". Quando Mieli conobbe , Karol Wojtyla, questi gli domandò come avesse potuto scampare a quell'inferno. "Santità a questa domanda non so risponderle – racconta Mieli –. Lui allora si commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo". Alla cerimonia di conferimento della laurea honoris causa prenderanno parte molti giovani. Oltre a quelli dell'Università di Foggia, anche studenti rappresentanti dei vari istituti scolastici di Foggia e della Capitanata. "Sono stati i giovani a ispirare questo grande evento di civiltà e memoria, mostrando grande interesse e partecipazione nelle "Giornate della memoria" che si tengono a gennaio (poiché il 27 gennaio 1945 l'arrivo dell'esercito russo all'interno del campo di Auschwitz ha sancito la fine dell'orrore, NdR). Vogliono essere protagonisti della trasmissione della memoria, ora che i testimoni diretti stanno scomparendo - argomenta Stefano Picciaredda, titolare della cattedra di Storia contemporanea all'Università di Foggia –. Mieli è un uomo che umanamente e storicamente ha davvero molto da raccontare ai nostri studenti. Ha sperimentato l'abisso, l'orrore e la rinascita. La sua passione nel testimoniare il male più profondo della storia merita tutta la nostra attenzione e la nostra ammirazione. Faremo in modo che per lui sia una giornata di festa, e di giustizia: ripareremo in parte allo scandalo delle leggi razziali che lo allontanarono dagli studi". Alberto Mieli è affettuosamente soprannominato Zi Pucchio, proprio per le sue radici profondamente romane. Il 16 ottobre 1943 era scampato al rastrellamento del ghetto di Roma, un mese più tardi però cadde nella rete di fascisti e Gestapo. Riuscì a salvarsi perché inviato a lavorare nelle fabbriche di guerra di Sosnowiec, nell'attuale Repubblica Ceca: il trasferimento da Auschwitz a Sosnowiec avvenne a piedi, una marcia di 620 km durata circa due mesi e compiuta sia di notte che di giorno. Durante questo tragitto, almeno altri 100 deportati morirono di stenti. Alberto Mieli si salvò, insieme a pochi altri. 5 sandei Rubrica: FOGGIA CITTA^ pag. 5 - domenica 01 novembre 2015 6 Unifg lunedì 02 novembre 2015 Cerca nel sito DALLA HOMEPAGE GdM Edicola Archivio Storico GdM Multimedia Gazzettaffari Battaglia Treni Newspapergame Cucina Quadretti Selvaggi Programmi Tv Contatti HOME BARI BAT BRINDISI FOGGIA LECCE TARANTO MATERA POTENZA SPORT ITALIA MONDO ECONOMIA SPETTACOLO ENGLISH Legale Servizi Vivi Città LaGazzetta.TV Meteo Oroscopo Analisi Blog Forum Sondaggi Foto Ascolta FLASH NEWS-24 UniFg laurea ad honorem sopravvissuto alla Shoa Vai alla sezione Vai alla sezione L'Università di Foggia conferisce la laurea Honoris Causa al sopravvissuto Alberto Mieli. La cerimonia si svolgerà a Foggia il primo dicembre a Studi umanistici. L’Ateneo ha accolto la proposta della laurea partita dalle scuole della Capitanata in cui Mieli ha conversato con gli studenti. Dice il prof. Stefano Picciaredda: «Mieli è una figura che umanamente e storicamente ha molto da dire ai nostri studenti. La sua passione nel testimoniare il male più profondo della storia merita tutta la nostra attenzione e la nostra ammirazione». Alberto Mieli fu arrestato e torturato a 17 anni perché trovato in possesso di un francobollo della resistenza. Deportato nel campo di sterminio di Auschwitz - Birkenau (Polonia), sul braccio gli fu tatuata la matricola 180060 e da allora, fino al giorno della liberazione, divenne un numero, uno dei tanti, spogliati di qualsiasi dignità. L'Università di Foggia conferirà ad Alberto Mieli la laurea Honoris Causa in «Filologia, Letterature e Storia». Nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nel novembre del 1943, deportato ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la seconda guerra mondiale. L'indicazione della laurea ad honorem è stata recepita e formalizzata dai docenti Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa prima dal dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico; l’autorizzazione del ministero dell'istruzione, attraverso il ministro Stefania Giannini, al Unifg Vai alla sezione SEGUICI SU GLI ARTICOLI PIÙ LETTI PIÙ COMMENTATI 7 conferimento della laurea è giunta lo scorso 18 settembre. La cerimonia è stata fissata per martedì 1 dicembre, alle 10, nell’aula magna del dipartimento di Studi umanistici. «Ne sono estremamente onorato - ha commentato Alberto Mieli - sarò felice di essere all'Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili». Quando Mieli conobbe Papa Giovanni Paolo II, Wojtyla gli domandò come avesse potuto scampare a quell’inferno, «Santità a questa domanda non so risponderle - racconta Mieli –. Lui allora si commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo». 01 Novembre 2015 © RIPRODUZIONE RISERVATA COMMENTA INVIA A UN AMICO EDICOLA DIGITALE Giornale online Archivio Storico Sul Pc Sul Pc Su iPad Su iPad Su iPhone Acquista Con Android Acquista SITEMAP HOMEPAGE LAGAZZETTA.TV FOTOGALLERY OPINIONI VIVI LA CITTA' SERVIZI E ALTRO Bari Bat Brindisi Foggia Lecce Taranto Matera Potenza Sport Italia Mondo Economia Spettacolo News in English Notiziari Puglia Basilicata Italia Mondo Economia Spettacolo Sport Calcio Meteo Almanacco e Oroscopo Salute e Alimentazione Motori Ceri una volta Puglia Basilicata Sport Le Bellissime Le Analisi Forum Blog Sondaggi Appuntamenti Musica e Concerti Teatri e Danza Cinema Giornale Edicola Abbonamenti Speciale Abbonamento Archivio Storico Multimedia Legale Enti e Aste Oroscopo Meteo NewspaperGame Contatti Servizi Immobili Pubblici Programmi Tv Mobile Rss Google Plus Facebook Twitter FeedBurner Edisud S.p.A., Piazza Moro 37, 70122 Bari, Cap. Soc. € 5.000.000,00 I.V. REA Bari n.192794 Iscr. Trib. Bari Reg. Soc. N. 12372 El. 1/81 P.I.e c.f. 02492480724 (Cookie policy e privacy) 8 lunedì 02 novembre 2015 6° 15 NEWS ° EVENTI SPORT SOLDI SERVIZI PARMATUBE RISTORANTI invia PARMA1913 ULTIME NOTIZIE DA NON PERDERE! 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La proposta di laurea ad honorem a Mieli è scaturita dalla iniziativa di studenti di scuole della Capitanata, in cui Mieli, la cui storia commosse Wojtyla, si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. oggi domani Vai alle previsioni dei prossimi giorni Cerca il meteo del tuo Comune Vai Accoltella la moglie e fugge: ritrovato cadavere Video Lascia il tuo commento Testo Da una tragedia è nato un amore Caratteri rimanenti: 2500 INVIA Sara Loreni canta sul balcone: arrivano i vigili Video L'accoltellatore di Fidenza doveva essere agli arresti Urta auto in sosta e fugge: i vigili bussano alla sua porta Accoltella la moglie e Unifg 9 lunedì 02 novembre 2015 Cerca... MANFREDONIA 2 NOV 2015, 15:53 L'UOMO CHE COMMOSSE WOJTYLA Università Foggia: Laurea Honoris Causa al sopravvissuto Alberto Mieli Romano di famiglia ebrea, deportato ad Auschwitz all'età di 17 anni, numero di matricola 180060 ph UNIFG 10 Unifg Di: Redazione Condividi Foggia. All’età di 17 anni Alberto Mieli fu arrestato e torturato perché trovato in possesso di un francobollo Tweet della resistenza. Dopo alcuni giorni fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau (nei pressi di Cracovia, Polonia). Sul suo braccio gli fu tatuata la matricola 180060 e da allora, fino al giorno della sua liberazione, non fu più una persona ma un numero. Uno dei tantissimi, spogliati di qualsiasi dignità e finiti nello struggente “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il cui incipit campeggia a imperitura memoria proprio all’ingresso della fabbrica di sterminio celebre in tutto il mondo. «Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici. Considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no». L’Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in “Filologia, Letterature e Storia” ad Alberto Mieli. Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nella Capitale nel novembre del 1943, deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall’iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente passato si è recato per testimoniare l’orrore della Shoah. L’indicazione è stata prontamente recepita e formalizzata dai proff. Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico dell’Università di Foggia. L’autorizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica, attraverso il Ministro Stefania Giannini, al conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è giunta lo scorso 18 settembre. La cerimonia ufficiale conferimento è stata fissata per martedì 1 dicembre 2015, dalle ore 10,00 in poi, presso l’aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi 176 a Foggia, naturalmente alla presenza del reduce dall’orrore della persecuzione razziale. «Ne sono estremamente onorato – ha commentato Alberto Mieli alla notizia dell’ufficialità del riconoscimento accademico – e sarò felice di essere all’Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili». Quando Mieli conobbe Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, questi gli domandò come avesse potuto scampare a quell’inferno. «Santità a questa domanda non so risponderle – racconta Mieli –. Lui allora si commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo». Alla cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa prenderanno parte molti giovani. Oltre a quelli dell’Università di Foggia, anche studenti rappresentanti dei vari istituti scolastici di Foggia e della Capitanata. «Sono stati i giovani a ispirare questo grande evento di civiltà e memoria, mostrando grande interesse e partecipazione nelle “Giornate della memoria” che si tengono a gennaio (poiché il 27 gennaio 1945 l’arrivo dell’esercito russo all’interno del campo di Auschwitz ha sancito la fine dell’orrore, NdR). Vogliono essere protagonisti della trasmissione della memoria, ora che i testimoni diretti stanno scomparendo – argomenta il prof. Stefano Picciaredda, titolare della cattedra di Storia contemporanea all’Università di Foggia –. Mieli è un uomo che umanamente e storicamente ha davvero molto da raccontare ai nostri studenti. Ha sperimentato l’abisso, l’orrore e la rinascita. La sua passione nel testimoniare il male più profondo della storia merita tutta la nostra attenzione e la nostra ammirazione. Faremo in modo che per lui sia una giornata di festa, e di giustizia: ripareremo in parte allo scandalo delle leggi razziali che lo allontanarono dagli studi». Alberto Mieli è affettuosamente soprannominato Zi Pucchio, proprio per le sue radici profondamente romane. Il 16 ottobre 1943 era scampato al rastrellamento del ghetto di Roma, un mese più tardi però cadde nella rete di fascisti e Gestapo. Riuscì a salvarsi perché inviato a lavorare nelle fabbriche di guerra di Sosnowiec, nell’attuale Repubblica Ceca: il trasferimento da Auschwitz a Sosnowiec avvenne a piedi, una marcia di 620 km durata circa due mesi e compiuta sia di notte che di giorno. Durante questo tragitto, almeno altri 100 deportati morirono di stenti. Alberto Mieli si salvò, insieme a pochi altri. FOTOGALLERY 11 Redazione Stato Quotidiano.it 0 Vota questo articolo: Lascia una risposta L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati * Nome * Email * Sito web Commento INVIA COMMENTO Nota. Si informano i lettori che la testata giornalistica Statoquotidiano (www.statoquotidiano.it) è responsabile solo dei contenuti multimediali (video, foto etc) e dei testi presenti nella sezione "Articoli" e "Documenti". Non è in alcun modo responsabile dei contenuti e dei commenti presenti in tutte le sezioni del sito. 12 lunedì 02 novembre 2015 Foggia FOGGIA seguici su L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli, deportato e sopravvissuto ad Auschwitz + PER APPROFONDIRE: foggia , laurea , alberto mieli , auschw itz L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in «Filologia, Letterature e Storia» ad Alberto Mieli, deportato e sopravvissuto ad Auschwitz. La cerimonia è stata fissata per martedì 1 dicembre 2015, presso l'aula magna del Dipartimento di Studi umanistici, Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione, a Foggia, alla presenza del reduce dall'orrore della persecuzione razziale. A Foggia ci saranno almeno dieci sopravvissuti a Auschwitz. Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nella Capitale nel novembre del 1943, deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico suo malgrado come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall'iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente passato si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. L'indicazione è stata recepita e formalizzata dai professori Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico dell'Università di Foggia. L'autorizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca scientifica, attraverso il ministro Stefania Giannini, al conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è giunta lo scorso 18 settembre. «Ne sono estremamente onorato - ha commentato Alberto Mieli alla notizia dell'ufficialità del riconoscimento accademico - e sarò felice di essere all'Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili». Quando Mieli conobbe Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, questi gli domandò come avesse potuto scampare a quell'inferno. «Santità a questa domanda non so risponderle - racconta Mieli -. Lui allora si commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Lunedì 02 Novembre 2015 alle 22:02 Ultimo aggiornamento: 22:02 13 Unifg martedì 03 novembre 2015 <> Italiano 03/11/2015 NOTIZIE AFFARI EUROPEI BUSINESS REPORTAGES SPORT CULTURA NO COMMENT SCI-TECH Africa Americhe Asia Europa Medio Oriente homepage FlashNews Ricerca I programmi Servizio Meteo Ateneo Foggia, laurea honorem superstite Ateneo Foggia, laurea honorem superstite euronews LIVE Ultimo Notiziario euronews RADIO Roma 22° / 13° C C Altre previsioni del tempo… ANSA, 02/11 11:52 CET I più visti 1 2 3 4 5 Napoli, un tesoro archeologico svelato ai piedi del Vesuvio Una nuova materia scolastica: la Felicità Egitto, aereo russo caduto sul Sinai: gli ultimi istanti sui social media Germania: oltre 500 migranti in un paese di 100 residenti Vaticano, due arresti eccellenti per la fuga di documenti riservati Alberto Mieli tornò da Auschwitz, sua storia commosse Wojtyla eurovibes Podcast (A N ) S– FA O G, 2GN I O–A L’Università V di Foggia conferirà laLaurea Honoris Causa in “Filologia, Letterature e Storia” adAlberto Mieli, deportato e sopravvissuto ad Auschwitz. Lacerimonia si terrà il 1 dicembre 2015, nell’aula magna, aFoggia, alla presenza del reduce dall’orrore della persecuzionerazziale. La proposta di laurea ad honorem a Mieli è scaturitadalla iniziativa di studenti di scuole della Capitanata, in cuiMieli, la cui storia commosse Wojtyla, si è recato pertestimoniare l’orrore della Shoah. euronews pubblica le notizie d'agenzia ma non interviene sui contenuti degli articoli messi in rete. Gli articoli sono disponibili su euronews.net per un periodo limitato. Copyright 2015 ANSA. euronews NOTIZIE AFFARI EUROPEI BUSINESS REPORTAGES SPORT CULTURA NO COMMENT SCI-TECH 14 Unifg martedì 03 novembre 2015 M a r 3t e Nd oì ,v 2e 0m 1b 50r 7e - : 1 O5 r e I L D i r e t t o r a : I K E A N N A M A R I F A A CF CE IR AR ME OT T NI O T I Z I E CRONACA POLITICA SVILUPPO LAVORO AMBIENTE ISTRUZIONE CULTURA E SPETTACOLI DONNE SALUTE TURISMO ENOGASTRONOMIA SPORT LIFESTYLE HOME SELFIE EDITORIALI FIRME SPECIALI I LIKE VIDEO I LIKE CONSUMATORI Cerca nel sito I LIKE GREEN I LIKE FOOD GOOD NEWS L'Università di Foggia conferirà laurea honoris causa ad Alberto Mieli, sopravvissuto ad Auschwitz La cerimonia si terrà il 1 dicembre 2015, nell'aula magna, alla presenza del reduce dall'orrore della persecuzione razziale Pubblicato in ISTRUZIONE il 02/11/2015 da Redazione Tweet Università di Foggia, Laurea Honoris Causa, Alberto Mieli, Auschwitz, deportato, Puglia, ilikepuglia Foggia L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in "Filologia, Letterature e Storia" ad Alberto Mieli, deportato e sopravvissuto ad Auschwitz. La cerimonia si terrà il 1 dicembre 2015, nell'aula magna, a Foggia, alla presenza del reduce dall'orrore della persecuzione razziale. La proposta di laurea ad honorem a Mieli è scaturita dalla iniziativa di studenti di scuole della Capitanata, in cui Mieli, la cui storia commosse Wojtyla, si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. (ANSA) Discutiamone su Facebook Lascia un Commento FIRME L'attesa e il racconto di Lucia de Marco Analisi della Legge Regionale sulle spese del personale dei Gruppi consiliari Unifg 15 martedì 03 novembre 2015 UNIVERSITA’ Mezzogiorno, 2 novembre 2015 - 14:28 Laurea al sopravvissuto alla Shoah Mieli fece commuovere Wojtyla A- 0 0 TOTALE VOTI 0 0 0 A+ 0 L’Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in «Filologia, Letterature e Storia» ad Alberto Mieli. Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nella Capitale nel novembre del 1943, deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. 16 Unifg La storia di Mieli L’idea La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall’iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente passato si è recato per testimoniare l’orrore della Shoah. L’indicazione è stata prontamente recepita e formalizzata dai professori Saverio Russo e Stefano Picciaredda, quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico dell’Università di Foggia. L’autorizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica, attraverso il Ministro Stefania Giannini, al conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è giunta lo scorso 18 settembre. L’appuntamento La cerimonia ufficiale conferimento è stata fissata per martedì 1 dicembre 2015, dalle ore 10 in poi, presso l’aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi 176 a Foggia, naturalmente alla presenza del reduce dall’orrore della persecuzione razziale. «Ne sono estremamente onorato – ha commentato Alberto Mieli alla notizia dell’ufficialità del riconoscimento accademico – e sarò felice di essere all’Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili». Quando Mieli conobbe Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, questi gli domandò come avesse potuto scampare a quell’inferno. «Santità a questa domanda non so risponderle – racconta Mieli –. Lui allora si 17 commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo». I partecipanti Alla cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa prenderanno parte molti giovani. Oltre a quelli dell’Università di Foggia, anche studenti rappresentanti dei vari istituti scolastici di Foggia e della Capitanata. «Sono stati i giovani a ispirare questo grande evento di civiltà e memoria, mostrando grande interesse e partecipazione nelle “Giornate della memoria” che si tengono a gennaio (poiché il 27 gennaio 1945 l’arrivo dell’esercito russo all’interno del campo di Auschwitz ha sancito la fine dell’orrore, NdR). Vogliono essere protagonisti della trasmissione della memoria, ora che i testimoni diretti stanno scomparendo - argomenta il prof. Stefano Picciaredda, titolare della cattedra di Storia contemporanea all’Università di Foggia –. Mieli è un uomo che umanamente e storicamente ha davvero molto da raccontare ai nostri studenti. Ha sperimentato l’abisso, l’orrore e la rinascita. La sua passione nel testimoniare il male più profondo della storia merita tutta la nostra attenzione e la nostra ammirazione. Faremo in modo che per lui sia una giornata di festa, e di giustizia: ripareremo in parte allo scandalo delle leggi razziali che lo allontanarono dagli studi». La storia Alberto Mieli è affettuosamente soprannominato Zi Pucchio, proprio per le sue radici profondamente romane. Il 16 ottobre 1943 era scampato al rastrellamento del ghetto di Roma, un mese più tardi però cadde nella rete di fascisti e Gestapo. Riuscì a salvarsi perché inviato a lavorare nelle fabbriche di guerra di Sosnowiec, nell’attuale Repubblica Ceca: il trasferimento da Auschwitz a Sosnowiec avvenne a piedi, una marcia di 620 km durata circa due mesi e compiuta sia di notte che di giorno. Durante questo tragitto, almeno altri 100 deportati morirono di stenti. Alberto Mieli si salvò, insieme a pochi 18 altri. GLI ARGOMENTI DOPO AVER LETTO QUESTO ARTICOLO MI SENTO... PARTECIPA ALLA DISCUSSIONE c aratteri rim an en ti: S c rivi q u i il tu o c o m m en to INVIA CONTRIBUTI 19 martedì 03 novembre 2015 ULTIME Unifg, laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli: l’uomo che commosse … Wojtyla NAVIGATE Unifg, laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli: l’uomo che commosse Wojtyla BY ADMIN ON 2 NOVEMBRE 2015 · 0 COSTUME & SOCIETÀ, SUD E MEDITERRANEO All’età di 17 anni Alberto Mieli fu arrestato e torturato perché trovato in possesso di un francobollo della resistenza. Dopo alcuni giorni fu deportato nel campo di sterminio di Auschwitz – Birkenau (nei pressi di Cracovia, Polonia). Sul suo braccio gli fu tatuata la matricola 180060 e da allora, fino al giorno della sua liberazione, non fu più una persona ma un numero. Uno dei tantissimi, spogliati di qualsiasi dignità e finiti nello struggente “Se questo è un uomo” di Primo Levi, il cui incipit campeggia a imperitura memoria proprio all’ingresso della fabbrica di sterminio celebre in tutto il mondo. «Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici. Considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no». L’Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in “Filologia, Letterature e Storia” ad Alberto Mieli. Figlio di Umberto e Rosa Moresco, nato a Roma il 22 dicembre 1925, arrestato nella Capitale nel novembre del 1943, deportato prima ad Auschwitz e poi a Mauthausen, miracolosamente sopravvissuto alla Shoah, storico «suo malgrado» come spesso si definisce ironicamente, Alberto Mieli è divenuto uno dei testimoni principali della strage compiuta dai tedeschi ai danni degli ebrei (e di altre popolazioni e gruppi) durante la Seconda guerra mondiale. La proposta di Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è scaturita anche dall’iniziativa di diversi comuni e scuole della Capitanata, in cui Mieli nel recente passato si è recato per testimoniare l’orrore della Shoah. L’indicazione è stata prontamente recepita e formalizzata dai proff. Saverio Russo e Stefano Picciaredda , quindi condivisa unanimemente prima dal Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione e poi dal Senato accademico dell’Università di Foggia. L’autorizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica, attraverso il Ministro Stefania Giannini, al conferimento della Laurea Honoris Causa ad Alberto Mieli è giunta lo scorso 18 settembre. La cerimonia ufficiale conferimento è stata fissata per martedì 1 dicembre 2015, dalle ore 10,00 in poi, presso l’aula magna del Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi 176 a Foggia , naturalmente alla presenza del reduce dall’orrore della persecuzione razziale. «Ne sono estremamente onorato – ha commentato Alberto Mieli alla notizia dell’ufficialità del riconoscimento accademico – e sarò felice di essere all’Università di Foggia per testimoniare, ancora una volta, quanto sia importante non cancellare le tracce del passato e della memoria: soprattutto quando sono così orribili». Quando Mieli conobbe Papa Giovanni Paolo II, Karol Wojtyla, questi gli domandò come avesse potuto scampare a quell’inferno . «Santità a questa domanda non so risponderle – racconta Mieli –. Lui allora si commosse e si mise a piangere, io lo feci un attimo dopo». Alla cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa prenderanno parte molti giovani. Oltre a quelli dell’Università di Foggia, anche studenti Unifg 20 Alla cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa prenderanno parte molti giovani. Oltre a quelli dell’Università di Foggia, anche studenti rappresentanti dei vari istituti scolastici di Foggia e della Capitanata. «Sono stati i giovani a ispirare questo grande evento di civiltà e memoria, mostrando grande interesse e partecipazione nelle “Giornate della memoria” che si tengono a gennaio (poiché il 27 gennaio 1945 l’arrivo dell’esercito russo all’interno del campo di Auschwitz ha sancito la fine dell’orrore, NdR). Vogliono essere protagonisti della trasmissione della memoria, ora che i testimoni diretti stanno scomparendo – argomenta il prof. Stefano Picciaredda, titolare della cattedra di Storia contemporanea all’Università di Foggia –. Mieli è un uomo che umanamente e storicamente ha davvero molto da raccontare ai nostri studenti. Ha sperimentato l’abisso, l’orrore e la rinascita. La sua passione nel testimoniare il male più profondo della storia merita tutta la nostra attenzione e la nostra ammirazione. Faremo in modo che per lui sia una giornata di festa, e di giustizia: ripareremo in parte allo scandalo delle leggi razziali che lo allontanarono dagli studi». Alberto Mieli è affettuosamente soprannominato Zi Pucchio, proprio per le sue radici profondamente romane. Il 16 ottobre 1943 era scampato al rastrellamento del ghetto di Roma, un mese più tardi però cadde nella rete di fascisti e Gestapo. Riuscì a salvarsi perché inviato a lavorare nelle fabbriche di guerra di Sosnowiec, nell’attuale Repubblica Ceca: il trasferimento da Auschwitz a Sosnowiec avvenne a piedi, una marcia di 620 km durata circa due mesi e compiuta sia di notte che di giorno. Durante questo tragitto, almeno altri 100 deportati morirono di stenti. Alberto Mieli si salvò, insieme a pochi altri. RELATED POSTS 27 OTTOBRE 2015 0 Dalla Calabria il Consumo consapevole dell’olio extra vergine d’oliva grazie a “RevOILution” 21 martedì 03 novembre 2015 Ultima Ora Foto Video Ateneo Foggia, laurea honorem superstite Alberto Mieli tornò da Auschwitz, sua storia commosse Wojtyla Redazione ANSA FOGGIA 02 novembre 2015 11:52 NEWS (ANSA) - FOGGIA, 2 NOV - L'Università di Foggia conferirà la Laurea Honoris Causa in "Filologia, Letterature e Storia" ad Alberto Mieli, deportato e sopravvissuto ad Auschwitz. La cerimonia si terrà il 1 dicembre 2015, nell'aula magna, a Foggia, alla presenza del reduce dall'orrore della persecuzione razziale. La proposta di laurea ad honorem a Mieli è scaturita dalla iniziativa di studenti di scuole della Capitanata, in cui Mieli, la cui storia commosse Wojtyla, si è recato per testimoniare l'orrore della Shoah. RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA Condividi Suggerisci COMMENTI ULTIMA ORA 22 Unifg