Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
Rassegna Stampa
Venerdì 07 ottobre 2016
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 07 ottobre 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
La Repubblica
17
"ho perso una gamba per la pace in afghanistan ma vorrei tornare lì"
Alessandro Retico
1
La Stampa
29
Nicole e i suoi fratelli, campioni "con un cromosoma in più"
Gianluca Nicoletti
4
La Stampa
29
"sono felice della mia vita l'importante è impegnarsi sempre"
Simona Romagnoli
7
La Repubblica(roma)
4
Sport per disabili, il comune non stanzia i fondi
8
Francesco Verni
Corriere Del Veneto (ve) 18, 1 Ghiaccio show intimissimi on ice
9
Il Tirreno Pistoia
16
Domani integrasport al campo scuola con disabili e bambini
11
La Nuova Sardegna
42
Parte la lettera di rinuncia ai giochi malagò: anche il papa è con lo sport
12
La Serenissima
10
Il comitato paralimpico sammarinese domenica alla festa di casole
13
La Sicilia
25
Al cannizzaro la "giornata dello sport" dedicata alle discipline paralimpiche
14
Sette
83
Tutto quello che abbiamo perso senza roma 2024
Top
60, 6 Io, senza avambracci e gambe per colpa della meningite, vi dico: "la vita è bellissima"
Corriere Della Sera
Dossier
54
Un (bel) giorno nella vita dell'italia
Claudio Arrigoni
15
16
Paolo Di Stefano
18
CIP WEB
Sanmarinonotizie.com
Web
Alla festa di Casole anche quest’anno ci sarà il Comitato Paralimpico Sammarinese
Admin
22
Libertas.sm
Web
San Marino. Il Comitato Paralimpico a Casole con "Let's play different"
Fonte Comitato Paralimpico
Sammarinese
23
Liberoquotidiano.it
Web
Roma 2024: martedi' conferenza stampa Coni e comitato promotore
Di Glauco Maggi
24
Agi.it
Web
Autismo, al via stagione sportiva Progetto Filippide
Agi Agenzia Giornalistica Italia 25
Lanuovaferrara.gelocal.it Web
Paracanoa, tornano i campionati italiani
26
Umbrialeft.it
Web
Olimpiadi Rio 2016: gli atleti umbri nominati ambasciatori dello sport
Redazione
28
Cronacacomune.it
Web
Giovedì
29
Roma.corriere.it
Web
Torna l'appuntamento ferrarese con i Campionati Italiani Paracanoa discesa e il
Campionato Regionale Marathon
Bilancio, l’assessore Mazzillo in aula per rispondere sull’emergenza conti
Postgenovaonline.com
Web
Malagò: Scuse da Raggi? Una donna non deve mai chiedere scusa
Di Egle Brando
32
Avinews.it
Web
GLI ATLETI OLIMPICI NOMINATI AMBASCIATORI DELLO SPORT UMBRO
Redazione
33
Di Maria Rosaria Spadaccino 31
L'intervista. Il caporal maggiore
Monica Contrafatto è uno dei 650 militari
italiani feriti nei 15 anni di uerra
"Ho perso una gamba
per la pace in Afghanistan
ma vorrei tornare lì
MJ
ho mai premuto un grilletto, eravamo in
missione umanitaria. C'erano molte altre
L soldato Monica e l'Afghanistan. «Ci so- donne insieme a me. I compiti: dare coperno stata due volte in missione, la secon- tura ai genieri che costruivano ponti, strada ci ho lasciato una gamba. Ma non mi de, acquedotti, scuole, assistenza alimentapesa questo, semmai il fatto che senza una re e sanitaria alla popolazione, parlavamo
gamba non ci posso tornare». Il Caporal con i capi villaggio. C'è un senso tutto diverMaggiore scelto dell'Esercito, Primo Reggi- so del mondo lì. Non parli della guerra e
mento Bersaglieri, Monica Graziana Con- quasi non la senti, cerchi solo di risolvere i
trafatto, 35 anni, è andata invece alle Para- problemi. Una bottiglia d'acqua fa felice e
limpiadi di Rio: bronzo nei 100 metri piani grato un bambino per sempre, altro che
vinti dalla portabandiera azzurra Martina l'ultimo modello di cellulare o playstation.
Caironi. «Non voglio essere pensata come Capisci che le priorità sono altre, senza doquella che ha avuto l'incidente, la reduce, verne discutere. Ti dai da fare e basta. Quelma quella che non ha smesso di amare il lo che facevo mi piaceva moltissimo. La seproprio lavoro e che nella tragedia si è cer- ra tornavo al campo, avevamo internet,
cata altra vita». Monica è una dei 650 mili- ma nessuno di noi stava ore a smessaggiatari italiani feriti nell'interminabile guerra re. Parlavamo, tanto. Tra commilitoni si
iniziata esattamente 15 anni fa. Un donna crea un legame strano. Se stai lì stai con i
soldato, da sempre: «Da bambina non gio- tuoi, nel posto dove devi stare. È difficile
cavo con le bambole, ma a fare il poliziotto. spiegare cosa ti porta a fare scelte così coA 15 anni la folgorazione: vidi i bersaglieri me persona. Forse basta dire che ci sono annel mio paese, a Gela in Sicilia, per i Vespri data vuota e sono tornata piena».
siciliani, un'operazione per mantenere l'orPer il soldato Monica la città diventa stradine pubblico. Facevo ragioneria all'epoca, niera. «Appena tornata in Italia sono entrapoi mi sono iscritta all'Università di Cata- ta in un negozio. Mi sentivo spaesata». Il Cania a Scienze motorie. Ho abbandonato do- poral Maggiore Contrafatto ha nostalgia.
po 30 esami, per arruolarmi. Non che i miei «Sono tornata nel 2012, ma stavolta nel Gufossero entusiasti: mio papà lavorava al Pe- listan, provincia di Farah. Noi e le montatrolchimico di Gela e mia madre casalinga, gne. Ci occupavamo di rendere le strade sigente semplice che però non mi ha mai cure, controllavamo che non ci fossero miostacolato. Neanche alla mia prima missio- ne. Non è che lì vai in vacanza, non pensi a
ne».
quello che può succedere. Eravamo lì da
Era il 2010. Schindand, provincia di He- neanche un mese, era marzo, la nostra barat. «Ci sono rimasta sei mesi. Non avevo se viene attaccata, tre colpi di mortaio, il sepaura né pregiudizi se non quello che mi condo mi prende. Non capisco subito, mi
aspettavo di trovare solo deserto. Invece il sembra una cavoiata, non sento dolore,
paesaggio era bellissimo. Case costruite penso a un graffio alla mano. Il collega Salnel fango, un cielo stellato che noi non ve- vatore De Luca mi prende e porta via, subidiamo più, le nostre città piene di luci artifi- to dopo il colpo che mi avrebbe uccisa». Inciali cancellano lo sguardo. Lì invece vedi vece "solo" schegge nella gamba destra
tutto meglio, anzi quadruplicato. La natu- che verrà amputata e l'arteria femorale sora e le persone. Non tutti sono Taliban. Non stituita, l'intestino tagliato di 50 centime-
ALESSANDRA RETICO
I
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 1
tri, la mano ricostruita con un osso della
gamba. «Poteva andarmi peggio». Sì: il sergente Michele Silvestri, vicino a lei, è morto. Lei prima in un ospedale a Ramstein in
Germania, tre giorni di coma farmacologico. «Quando mi svegliai c'erano i miei genitori, la mia prima preoccupazione fu di dire
a mia madre che avevo due tatuaggi di cui
lei non sapeva. Lei, contrarissima mi disse
che no, i tatuaggi proprio non le piacevano.
Adesso ne ho sette». Poi a Roma all'ospedale militare del Celio ( «andavo in giro in carrozzina e col fischietto») ha scoperto lo
sport: «Beccai per caso il canale che trasmetteva le Paralimpiadi di Londra, Martina Caironi che vinceva l'oro. Non ne sapevo
niente ma mi dissi: anch'io». Anche Monica, il soldato che corre.
IL FUTURO
Non voglio
essere una
reduce ma
una che si è
cercata una
nuova vita
11
IL DOSSIER
IN MISSIONE
Vedi tutto
meglio: la
natura e le
persone.
Nonsono
tutti Taliban
REPUBBLICA
Su "Repubblica" ieri
un articolo di
Bernardo Valli
accompagnato da un
dossier di fatti e cifre
per ricordare i 15 anni
dall'inizio della
guerra in Afghanistan
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 2
Monica Contrafatto, 35 anni, bronzo nei 100 mt alle Paralimpiadi Rio
650
Iferitiitaliani in Afghanistan
Lastima di militari e personale di
intelligencerimastiferiti in combattimento
o per incidenti durante la missione
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 3
Nicole e i suoifratelli,campioni
"con un cromosoma in più"
"Vietato dire non ce la faccio", il libro della giovane atleta diventata simbolo
esce in occasione della giornata nazionale della sindrome di Down
il caso
GIANLUCA NICOLETTI
ROMA
I
l vero coraggio di Nicole Orlando è essere riuscita a raccontare anche la sua nascita. Il suo libro autobiografico
parte con un aneddoto: appena
il padre seppe che gli era nata
una bambina con sindrome di
Down chiese subito al medico
se fosse possibile operarla. Alla
notizia che lei così sarebbe restata per sempre, scatta un piano B. Di corsa a pregare la Madonnina del santuario di Oropa,
sulla montagna vicino a Biella.
Non ci si chiede mai che possa
accadere nella testa di un genitore quando piomba la certezza
che suo figlio non corrisponderà mai agli standard che più frequentemente collocano l'umanità nel recinto dei «normali».
E' invece il caso di chiedersi
perché una campionessa di atletica come Nicole, che certo ha
regalato ai suoi genitori un'infinità di soddisfazioni in più di
ogni suo coetaneo cromosomaticamente tipico, voglia raccontare la sua storia proprio dal
primo vagito. Avrebbe potuto
iniziare dal medagliere che si è
guadagnata per i suoi incredibili successi da velocista, tanto
che per portarsi dietro i suoi
trofei s'immagina dovrà usare il
forziere dei pirati.
Nel risvolto di copertina in
realtà è già scritto tutto quello
che può colpire l'immaginario
del lettore; di quando il presidente Mattarella l'ha citata nel
discorso di Capodanno, o del
periodo in cui era la star indiscussa di Ballando con le stelle.
Dei suoi incontri con il Papa.
Gloria e onore a bizzeffe, ma
non è quella la parte più importante. L'aspetto straordinario è
che Nicole rovescia lo schema
classico per cui nei media si
parla di una persona per convenzione definita «disabile»,
vale a dire gli elementi che fanno di quella persona «una notizia». Nascere particolari è già
abbastanza difficile, non perché sempre e comunque oggettivamente lo sia a priori. E' scomodo adattarsi a un mondo che
sembra essere costruito a misura della media più rappresentata dei suoi abitanti, ovvero di
chi può assicurarsi misure antropometriche e capacità cognitive omogenee alla maggior
parte degli abitanti della terra.
Chi esce dalla norma deve sempre e comunque compensare
con un talento extra-ordinario.
0 si è supereroi in qualcosa o si
è destinati all'emarginazione.
Ecco quindi che chi ha un intruso nella coppia 21 dei cromosomi, nella migliore delle ipotesi è liquidato con un pietistico
«poverino è malato». Nicole che
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
corre veloce come il vento, anzi
corre meglio se il vento ce l'ha
contrario, vola più alto perché
sa che le persone come lei in
Italia sono 48.000 e fanno parte
del mondo che viviamo, la loro
condizione genetica è un fatto
naturale e quindi la parte più
importante del racconto di Nicole è proprio il naturale percorso di lei bambina attraverso
le banali tappe della vita.
E' certo che Nicole sia stata
anche fortunata. Ha avuto una
famiglia che la considerava come un «oracolo», piuttosto che
come un figlio da tenere nascosto, e questo non accade purtroppo spesso. Ha avuto una
scuola realmente (e raramente)
inclusiva, che le ha permesso
serenamente di maturare e fortificare l'orgoglio per il suo stato. Ha avuto i tempi giusti per
elaborare quel concetto di «curiosità» che lei associa alla sua
sindrome. Ha anche avuto una
volontà fuori dell'ordinario per
vincere la più difficile delle
guerre, quella di essere accettata con entusiasmo dal mondo,
non solo tollerata in nome di un
diritto dei più deboli.
Non tutti i ragazzi che nascono
come Nicole con qualcosa in più,
o qualcosa in meno, possono diventare campioni, ma è giusto
che abbiano i loro idoli, è meraviglioso che ci sia anche una Nicole
tra i loro splendidi modelli.
L'esempio dell'eccellenza fortifica
la speranza di una vita assai più
dignitosamente felice di quello
che l'oblio sociale, ben più sovente, riserva alle persone speciali.
0
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Pag. 4
21
il cromosoma
responsabile
della sindrome di Down,
detta anche
«trisomia 21»
perché invece
di una coppia
di cromosomi
ce ne sono tre
48
mila le
persone
affette da
sindrome di
Down in
Italia
Il libro
Nicole Orlando
con Alessia
Cruciani
ha scritto per
Piemme
«Vietato dire
non ce la
faccio»
in libreria da
ieri in
occasione della
Giornata
nazionale delle
persone con
sindrome di
Down (9
ottobre)
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 5
Il libro
Un caso
editoriale
«Mio fratello
rincorre i
dinosauri»
Einaudi di
Giacomo
Mazzariol che
racconta in
modo buffo e
affettuoso il
fratello malato
Ifilm
L'apripista è
stato Pascal
Duquenne,
miglior
interprete a
Cannes nel '96
per l'«Ottavo
giorno». Oggi
sono anche
nelle serie Glee
e American
Horror Story
La moda
Madeline
Stuart,
australiana, 19
anni, è
diventata
modella
nonostante la
sindrome di
Down. Su
Facebook ha
oltre 330 mila
fan
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 6
"Sono felice della mia vita
l'importante è impegnarsi sempre"
La Orlando: a volte le cose spaventano, ma poi passa
SIMONA ROMAGNOLI
BIELLA
T
rasparente come un
cristallo e forte come
un diamante: Nicole
Orlando conquista tutti con la
sua genuina purezza, perché
le sue emozioni corrono appena sotto la pelle e si vedono,
sempre, nella loro autenticità.
Con spavalderia sorprendente, si getta in ogni impresa,
non solo in quelle sportive, dove eccelle da sempre, ma anche in quelle che apparentemente potrebbero rivelarsi più
ardue, soprattutto quella quotidiana di vivere «controvento»,
portando il peso di «un cromosoma in più», dice lei. Un peso
che in realtà pare non avvertire, perché a guidarla è un motto
perentorio e deciso: Vietato dire
non ce la faccio. Non sorprende,
quindi, che la frase sia diventata il titolo della sua nuova impresa, un libro, in cui si racconta con l'aiuto della giornalista
sportiva Alessia Cruciani.
Da dove è nata l'idea di fare la
scrittrice?
«Non è stata una mia idea. La
casa editrice Piemme me lo ha
proposto. Ha detto che la mia
era una bella storia, una grande
impresa da raccontare. E così
abbiamo iniziato. Ho incontrato
Alessia diverse volte. Mi ha seguita a Roma per "Ballando con
le stelle" e poi a Firenze durante i Trisome Games ed è venuta
anche a casa».
Come avete lavorato insieme?
«Alessia si è fatta raccontare
tante cose di me dalla mia famiglia, dai miei amici, dai miei
professori, dai miei allenatori e
poi ne abbiamo parlato insieme.
Mi ha chiesto commenti e registrava tutto. È stato emozionante rivedere le foto e ricordare tante storie anche di quando
ero piccola. Sono tutte storie
belle e a volte anche molto divertenti».
Troveremo anche qualche piccolo segreto?
«No, nessun segreto. E poi di
certe cose, quelle più personali,
parlo solo con le mie amiche, solo tra donne. Non le dico nemmeno alla mamma. Perché, certo, è una donna, ma comunque è
la mamma».
Insomma, il libro evenuto bene?
«È bellissimo e non vedo l'ora di
farlo vedere a tutti. C'è dentro
tutta la mia storia e quando l'ho
visto la prima volta finito mi sono molto emozionata. Subito mi
ha fatto piangere, perché mi sono commossa, ma adesso sono
felice, felicissima».
Di cosa hai voluto parlare ?
«È una storia che parla soprattutto di sport, ma anche di amore di me e della mia famiglia. Di
quanto è importante starsi vicini e volersi bene per aiutarsi a
superare anche i momenti più
difficili. A volte le cose ci spaventano e pensiamo di non farcela, ma se poi ci impegniamo
con tutti noi stessi, con tutto il
cuore e magari con l'aiuto di chi
ci sta vicino e ci vuole bene, riusciamo a superare la paura, a
vincere o comunque a fare qualcosa che ci piace e ci rende felici. Io sono felice. Felice per le
medaglie che ho vinto, felice per
aver imparato a ballare, per tutto quello che ho fatto. Ora sono
felice anche per aver raccontato la mia storia in questo libro».
Inizia ora un altro periodo di
grandi impegni anche in tv.
«Ma la mia vera passione è o
sport perché è sulla pista di atletica che esprimo al meglio me
stessa».
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Simbolo
Nicole
Orlando,
classe 1993: il
presidente
Mattarella,
l'ha citata nel
suo discorso di
fine anno come
esempio di
positività per il
nostro Paese
Ha ottenuto
grande
popolarità
partecipando
all'ultima
edizione di
Ballando con
le stelle su Rai
1 (foto in alto a
sinistra)
medaglie
d'oro
e 1 argento vinti
ia Nicole Orlando ai Mondiali
per atleti con
sindrome di
Down in Sudafrica nel novembre scorso (foto
grande una
premiazione)
IrìiJLiÉ^
I Nicole e i suoi thtfdli campioni
I
"con un citìmosoma in più"
Pag. 7
LA POLEMICA
Sport per disabili, il Comune non stanzia i fondi
LAURA MARI
P
ER oltre quattordici anni
ha dato speranza a chi vive
isolato dal mondo, aiutando centinaia di ragazzi e adulti
affetti da autismo o sindrome di
Down. Ma quest'anno, a causa
dell'immobilismo del Campidoglio, le attività del Progetto Filippide, associazione benemerita
del Cip-Comitato paralimpico italiano, rischiano di non partire.
Dal 2002 questo centro pilota
propone lo sport come "medicina" e canale per l'integrazione
sociale. Sono oltre 145, infatti, i
giovani autistici dai 2 ai 12 anni
e trentacinque adulti dai 20 ai
53 anni, che frequentano i corsi
di atletica leggera e nuoto
dell'associazione. Lezioni che
vengono organizzate gratuitamente, allo stadio Paolo Rosi o
nelle piscine del Foro Italico, grazie al contributo del Campidoglio. Nel corso dell'anno gli atleti, poi, gli atleti gareggiano in im-
portanti manifestazioni sportive come, ad esempio, la Maratona di Roma. Quest'anno, però, le
attività potrebbero essere sospese perché l'arnministrazione
Raggi non ha ancora convocato i
vertici dell'associazione. «Nei
mesi scorsi abbiamo inviato al
Comune la documentazione, ma
finora non abbiamo avuto risposta» denuncia Pintus.
A fine settembre il Progetto Filippide ha presentato al Coni,
con il presidente Giovanni Malagò, l'accademia di nuoto sincronizzato "Trisomina 21" per ragazze tra i 10 e i 13 anni affette
da sindrome di Down. «Al posto
della sindaca è dell'assessore alle Politiche sociali, Baldassarre,
è venuto un loro rappresentante
che, però, non ci ha più contattato» racconta 0 responsabile
dell'associazione.
Così Nicola Pintus ha preso
carta e penna e ha scritto una lettera a Raggi. «Non si può trattare il sociale in questo modo - si
legge nella missiva - con un silenzio senza rispetto che danneggia
disabili e famiglie, lasciando i ragazzi a casa e trattandoli come
cittadini di serie B».
L'obiettivo del progetto Filippide, che in otto regioni italiane
coinvolge altri 600 atleti, è di
usare la pratica sportiva come
medicina. «I risultati sono evidenti e molti medici hanno ridotto l'uso di farmaci ai giovani autistici che corrono o nuotano da
noi» racconta il responsabile.
Dal centro pilota sono usciti anche molti iridati, come Sofia Malatesta, numero uno nel nuoto
paralimpico o Camilla Ferlito,
campionessa nazionale nei 400
a ostacoli indoor e outdoor.
Se non arriveranno i finanziamenti del Comune, però, del Progetto Filippide resteranno solo
ricordi «eia politica - dice Pintus
amareggiato - avrà dimostrato
ancora una volta di non avere interesse per i diritti e la dignità
dei dis abili».
IL PROGETTO
Il progetto Filippide
per atleti autistici e
con sindrome di
Down, dopo 14 anni
di attività rischia di
chiudere per la
mancanza di fondi
dal Comune. Sono
oltre 145 i giovani
autistici da 2 a 12
anni e 35 gli adulti
dai20ai53anni
coinvolti
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Pag. 8
A Verona
In Arena oggi e domani si incontrano musica, moda e pattinaggio. Presente
Carolina Kostner, musa delle precedenti edizioni. Ospite speciale Bocelli
Tra i protagonisti del cast Evgcni Plushcnko, due volte campione olimpico
GHIACCIO SHOW
INTIMISSIMION ICE
In scena
Carolina
Kostner,
una delle
protagoniste
di Intimissimi
on Ice
C
ampioni olimpici, premi
Oscar, una voce da Grammy e l'Arena di Verona.
C'è un solo spettacolo che unisce tutti questi elementi: «Intimissimi on ice», oggi e domani nell'anfiteatro veronese per
far vivere «One amazing day»
(ore 20.30, info www.eventiverona.it). Per due serate l'Arena diventerà di nuovo una pista su ghiaccio per uno spettacolo, prodotto dal presidente
del Gruppo Calzedonia Sandro
Veronesi, dove musica, moda e
pattinaggio si incontrano, richiamando ogni anno un red
carpet di livello internazionale. Lo show 2016 si intitola
«One amazing day» perché
racconterà del viaggio fantastico in ventiquattro ore dei
due protagonisti Bel e Hero;
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
una danza che accompagnerà
gli spettatori dalle prime luci
dell'alba a quelle del tramonto.
Dopo essere stati invitati ad un
misterioso ballo in maschera,
Bel e Hero si troveranno ad affrontare un cammino attraverso mondi fantastici e incantati,
fino all'ultimo atto: qui una sala da ballo e un cielo stellato
faranno da sfondo al finale a
sorpresa. Tra i protagonisti del
cast di pattinatori ci sarà Evgeni Plushenko, due volte campione olimpico, due volte medaglia d'argento alle Olimpiadi
e unico Dattinatore al mondo
Pag. 9
ad aver vinto quattro medaglie
Olimpiche. Oltre allo «Zar del
Ghiaccio» arriverà, come
«new entry» la pattinatrice
finlandese Kiira Korpi che interpreterà Bel, protagonista
dello show. Stephane Lambiel
sarà invece Hero, riconfermandosi protagonista indiscusso come nelle precedenti
edizioni. Presente nello show
anche Carolina Kostner, musa
delle precedenti edizioni, a cui
verrà riservato un ruolo importante all'interno dello show, e
altre stelle del pattinaggio artistico internazionale, come il
gruppo italiano di pattinaggio
sincronizzato Hot Shivers. La
special guest della doppia data
veronese sarà Andrea Bocelli,
una delle voci italiane più
amate al mondo, che accompagnerà con il suo canto le
performance dei pattinatori,
durante i momenti più importanti dello show.
n team creativo dell'edizione 2016 è tra i più importanti
della storia dello spettacolo. I
costumi dello show sono firmari da Milena Canonero, costumista italiana che ha vinto
quattro premi Oscar per i migliori costumi (su un totale di
nove nomination). Le pellicole
premiate con l'Oscar sono state Barry Lyndon di Stanley Kubrick, Orizzonti di gloria di
Hugh Hudson, Maria Antonietta di Sofia Coppola e Gran
Budapest Hotel di Wes Anderson. In Arena si potrà godere
di una scenografia e palcoscenico completamente rinnova-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
ti. L'allestimento è stato affidato alla Srufish Entertainment
Architects che ha realizzato i
concerti di Rolling Stones, U2,
Madonna, Lady Gagà e Queen.
Alla regia di «Intimissimi on
ice» ci sarà Kim Gavin, forza
creativa dietro ai concerti dei
Take That alle cerimonie di
apertura e chiusura delle
Olimpiadi e Paralimpiadi di
Londra 2012. Riconfermate le
coreografie di Nathan Clarice,
già coreografo e co-direttore
per le cerimonie di Londra
2012 e di X Factor Uk. Sandro
Veronesi, Balich Worldwide
Shows e Opera on Ice firmano
ancora la parte di produzione e
coproduzione esecutiva dello
spettacolo.
Francesco Verni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pag. 10
Domani Integrasport
al campo scuola
con disabili e bambini
Avere dei problemi fisici non
ti impedisce di essere come gli
altri. E non ti impedisce nemmeno di correre, giocare a
scherma o fare la staffetta, per
esempio. A volte, la forza di volontà può essere più implacabile di qualsiasi blocco fisico.
Proprio per questo, domani il
campo scuola di Pistoia aprirà
le porte a disabili e non vedenti per Integrasport, l'evento organizzato dall'associazione
Dis. Attiva-Disabilità Attiva di
Pistoia, in collaborazione con
il Cesvot e il Coni e con il patrocinio del Comune di Pistoia.
Dalle 15 in poi la giornata
avrà inizio con una staffetta di
200 metri, dove un normodotato, un bambino, un non vedente e un disabile intellettivo
gareggeranno insieme. Poi ci
sarà una corsa di 100 metri, un
incontro di judo tra non vedenti, una gara di scherma,
una partita di sitting volley
(pallavolo seduti), un torneo
di bocce, un puntatore laser e
un torneo di scacchi. L'evento
è gratuito e aperto a tutta la
cittadinanza.
«Siamo veramente contenti
di questa iniziativa - commenta Emanuela Mastrandrea,
^|a:. . .«Ilii; ^_:,.
La pista d'atletica del campo scuola
presidente dell'associazione
pistoiese Dis. Attiva - oltre alla
dimostrazione di vari sport paralimpici, chiunque potrà partecipare alle gare sia nella propria fisicità sia provando la fisicità di disabili e non vedenti,
per esempio bendandosi gli
occhi per giocare a scherma.
Attendiamo una partecipazione numerosa per un pomeriggio di divertimento e un po'
sui generis».
Dis. Attiva è un'organizzazione no profit con sede in via
dei Cancellieri, nata quasi due
anni fa con la volontà di aiutare le persone con qualsiasi tipo di disabilità, dalla sclerosi
multipla ai non vedenti, soprattutto dal punto di vista
economico.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Alessandra Tuci
Pag. 11
Parte la lettera di rinuncia ai Giochi
Malagò: anche il Papa è con lo sport
Giovanni Malagò
» ROMA
«È stato clamoroso quanto
detto l'altro ieri dal Santo Padre nel riconoscere non solo
l'importanza dello sport ma
l'importanza del movimento
olimpico e delle Olimpiadi in
particolare ed è in totale contrapposizione con quello che
è successo anche ieri». Così il
presidente del Coni, Giovanni
Malagò ai microfoni di Sky
Sport ha commentato l'invio
da parte del sindaco di Roma
Virginia Raggi della lettera al
Ciò con la quale si chiede il ritiro della candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024. Il
numero uno dello sport italiano sottolinea come l'assegnazione della Ryder Cup 2022,
ottenuta qualche mese fa, sia
stata frutto di «un eccellente
gioco di squadra».
«La Ryder Cup è la dimostrazione di quanto non è successo con la candidatura olimpica - sottolinea Malagò -. Siamo riusciti ad ottenere questo
importante evento perché c'è
stato un eccellente lavoro di
squadra tra le varie componenti, Federgolf, Coni, Governo e amministrazione locale.
Se per la Ryder si fosse deciso
in questi giorni state sicuri che
non sarebbe mai venuta a Ro-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
ma».
Il presidente del Coni, il numero 1 del Comitato Italiano
Paralimpico e vicepresidente
di Roma 2024, Luca Pancalli, e
la Coordinatrice Generale di
Roma 2024, Diana Bianchedi
hanno fatto sapere che terranno una conferenza stampa sul
tema «Candidatura Roma
2024» martedì nel Salone
d'Onore del Coni. Ad anticipare la convocazione della conferenza stampa che metterà fine
al sogno olimpico, era stato
nei giorni scorsi lo stesso Malagò. «Parlerò con Bach a fine
settimana e farò una conferenza nella quale racconterò tutto».
Con l'invio della lettera di rinuncia firmata da Virginia
Raggi anche per il Coni le
Olimpiadi - amarezza a parte sono ormai un capitolo chiuso.
Pag. 12
Il Comitato Paralimpico Sammarinese domenica alla Festa di Casole
Ci sarà anche il Comitato Paralimpico Sammarinese alla tradizionale Festa di San Donnino a Casole. Domenica dalle ore 15.30 in
poi, il Comitato sarà presente con u n proprio
stand, ove sarà allestita una pesca con fantastici premi per autofinanziare le attività sportive delle persone con disabilità fìsica.
Il Comitato Paralimpico proporrà anche
(pioggia permettendo) il gioco all'aperto
"Let's play different", ideato e realizzato dai
giovani del Leo Club, che va ad arricchire la
proposta educativa dedicata ai bambini e ai
ragazzi delle scuole elementari e medie per
l'anno scolastico in corso 2016/2017.
"La quotidianità ha molte sfaccettature, che
spesso non cerchiamo neanche di capire:
allacciati le scarpe con una mano, descrivi l'ambiente che ti circonda attraverso gli
odori o riconosci un oggetto ad occhi chiusi,
ad esemrrio. La realtà assume forme straordinarie nei panni di
chi sfrutta abilità diverse - sottolineano
il presidente Daniela
Del Din e il segretario
generale Maria Rita
Morganti -". In questo
modo, sperimentando
situazioni di handicap, unite alla voglia
di giocare e a superare ogni limite, i bambini possono alzare il
proprio livello di conoscenza e autostima. L'attività del Comitato Paralimpico Sammarinese procede negli
istituti scolastici sammarinesi con il progetto
"Paralympic School Day", con il testimonial,
l'atleta paralimpico Simone Baldini, vincitore del challenge Roth 2016, categoria PT1 di
Triathlon, in Germania.
Un'occasione in più per fare parte della grande festa di Casole, che in una delle località
più storiche della Repubblica di San Marino,
vuole risvegliare in tutti, anche nei più giovani , l'amore per le antiche tradizioni del nostro Paese, che ci accompagnano fino ad oggi.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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I N PROGRAMMA OGGI NELL'UNITÀ SPINALE UNIPOLARE
Al Cannizzaro la "Giornata dello sport"
dedicata alle discipline paralimpiche
Pratica di svariate discipline sportive e testimonianze di commissari tecnici e atleti paralimpici reduci
dai Giochi di Rio: sono i momenti principali della
"Giornata dello Sport" che si svolgerà oggi nell'Unità
Spinale Unipolare (edificio S) dell'ospedale Cannizzaro di Catania, con lo scopo di promuovere lo sport
paralimpico quale mezzo d'integrazione delle persone con disabilità, in condizioni di uguaglianza e
pari opportunità.
La palestra sportiva, il salone al quarto piano e il
cortile dell'USU si trasformeranno in campi da gioco
a partire dalle ore 9.30.
Dopo i saluti istituzionali, con gli interventi del
dott. Angelo Pellicano (direttore generale dell'Azienda ospedaliera Cannizzaro), della dott. ssa Maria Pia Onesta (direttore dell'USU) e dei rappresentanti del Comitato Italiano Paralimpico, nonché dopo l'approfondimento di aspetti come la psicologia
dello sport, alle 10.30 sono previste le testimonianze degli azzurri Raimondo Alecci e Salvo Ravalli,
reduci dall'esperienza delle Paralimpiadi di Rio de
Janeiro, entrambi pazienti dell'Unità Spinale della
struttura catanese.
Raimondo Alecci, catanese residente a Valverde,
tesserato con l'Asd Albatros Merlino, nove titoli ita-
liani nel palmares, ai Giochi ha rappresentato l'Italia
nel tennistavolo classe 6, in singolo e in doppio, e ha
ben figurato nelle fasi eliminatorie. L'augustano Salvo Ravalli, appartenente al Circolo Canoa Catania,
vicecampione europeo nel 2015, a Rio ha gareggiato
nella canoa velocità (categoria KL1 ), fermandosi alla
semifinale nella quale ha ottenuto il quinto tempo.
Coordinata dalla dott.ssa Elide La Scala, medico
fisiatra dell'Unità Spinale, la Giornata dello Sport
prevede fino al pomeriggio prove pratiche, dimostrazioni, gare e tornei di numerose discipline sportive, quali: tennis in carrozzina, basket in carrozzina, tennis-tavolo, nuoto, tiro con l'arco, handbike,
danza sportiva, tiro a volo, tiro a segno, sitting volley, rugby in carrozzina, paracanoa, tchouckball
(sport di recente introduzione in Italia).
Oltre ad AUSpiCa (Associazione Unità Spinale
Cannizzaro) e Comitato Italiano Paralimpico, alla
realizzazione dell'evento collaborano varie federazioni (Finp, Fitav, Fitarco, Fitet) e realtà sportive
(Cus Cus Basket, Circolo Canoa Catania, Tiro a segno
sezione Catania, Come Ginestre, Viaggio in Italia,
Sitting Volley, Wheel Chair Rugby Catania, Lega Navale Italiana).
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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Tutto quello
che abbiamo
perso senza
Roma 2024
Non potremo mostrare le nostre abilità in
modo che ognuno sia
risorsa per la società
culturale, economico e sociale. Un'occasione
irripetibile di ripensare l'intera città in termini
di accessibilità, di immagine della disabilità, di
vivibilità delle periferie». Vivere e mostrare una
Paralimpiade è un investimento sul futuro, sulle
Quelle parole non sono state dette: Giochi Paragenerazioni che crescono. Avere una visione del
limpici. Perché laverà occasione persa è questa.
futuro per poterlo costruire partendo dal preNon partecipare alla corsa verso Roma 2024 fa
sente dovrebbe essere il compito della politica.
perdere una possibile e straordinaria opportuniQuesto fa la Paralimpiade: porta fuori dalle case
tà: cambiare la cultura e mostrare le abilità perchi ha disabilità, non solo per fare sport, anche
ché ognuno, nella propria condizione, sia risorsa
per fare la spesa. È la cultura che cambia. Laverà
per la società. La stessa che hanno avuto Rio ora
grande e probabilmente irripetibile, almeno a
e Londra prima. E tutte le città che hanno potuto
breve termine, occasione persa è stata questa:
ospitare i Giochi. Luca Pancalli, il Presidente del
non per ciò che arriva dalle Olimpiadi, ma per
Comitato Paralimpico, lo aveva fatto presente:
ciò che fanno nascere i Giochi Paralimpici.
«Le ParalimDiadi Dossono essere uno tsunami
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO NEL FIORETTO INDIVIDUALE
1 viaggio di ritorno
da Rio per Bebé
Vio, 19 anni, è stata un'altra emozione che si è aggiunta
alle tante vissute
durante le Paralimpiadi
in Brasile. A dare il benvenuto a bordo di un volo
Alitalia alla campionessa - oro nel fioretto individuale - è stata la voce
di Jovanotti. Il suo cantante preferito le ha dedicato il singolo Ragazza
Magica, perché Bebé,
con il suo sorriso e il suo
coraggio, è riuscita a trasformare "tutta la vita in
un capolavoro".
La tua è una storia
di determinazione e
di energia. Cosa ci
vuole per trasformare
la sofferenza in successo? Come vivi la
tua vita oggi?
«•Prima di tutto devi
scegliere di godertela
al massimo: se non sei
tu a dire che vuoi vivere bene, non vivrai mai
bene. Come ripeto sempre, la vita è una figata e
purtroppo molte persone
si abbattono facilmente
quando si trovano davanti a degli intoppi, non
si rendono conto che a
tutto c'è una soluzione.
Il segreto è porsi continuamente degli obiettivi,
raggiungerli e, la volta
dopo, puntare ancora più
in alto. Bisogna mettersi in gioco e non mollare
mai (Bebé ha contratto la
meningite quando aveva
11 anni e, a causa della
.
malattia, le sono stati lia la percentuale di peramputati gli avambracci sone che non ricorre alla
vaccinazione sta aumene le gambe, ndr)».
tando e questa tendenza,
a lungo andare, potrebbe
Iist'ttfe
portare a conseguenze
il Merititi
piuttosto serie. Basta un
Hai posato per la dato per argomentare il
campagna #WinFor- mio messaggio: sopravviMeningitis, nelle im- ve solo il 4 per cento delmagini scattate da le persone colpite da una
Anne Geddes. Che meningite fulminante».
messaggio vuoi traCi racconti un ricorsmettere?
do legato alle Para«Vaccinatevi e vacci- limpiadi, medaglie a
nate i vostri bambini parte?
perché questa patologia
«Sarebbero troppi i riè prevenibile grazie ai cordi da raccontare, è
vaccini. Purtroppo in Ita- stata un'esperienza paz-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
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L
ALLE PARALIMPIADI DI RIO, CI INVITA A LOTTARE E CI SPIEGA ANCHE PERCHÉ. E POI FA
I
linaiIETTIVI DA RAGGIUNGERE UNO ALLA VOLTA E METTETEVI
fO COSI SAREI CHIUSA IN CASA SU UNA CARROZZINA!»
zesca. Forse il momen«Ah,
domandona
to migliore, medaglie a Com'è risaputo, il mio
parte, come avete detto sogno sarebbe quello di
voi!, è stata la cerimonia "spodestare" Luca Pandi chiusura quando ho calli e Giovanni Malagò
avuto l'onore di fare da diventando un giorno
portabandiera al team Presidente del CIP e poi
italiano. Diciamo che la del CONI e unificare i
bandiera era un po' pe- due Comitati sportivi,
santina, ma entrare al l'olimpico e il paralimpiMaracanà sventolando- co, in un unico Comitato
la... wow, è stato indi- Sportivo Italiano, perché
lo sport è uno solo ed è
menticabile».
uguale per tutti. Hanno ancora due manda«COMI farò
ti quindi possono stare
tranquilli, ma il 2028 artiti art in fir»
Che cosa vorresti riva in un attimo».
fare da grande?
Hai gareggiato in-
dossando un braccialetto per Roma
capitale per le Olimpiadi 2024. Cosa ne
pensi della decisione
dell'Amministrazione
Comunale di n o n far
svolgere i giochi i n
città?
«Come potete immaginare sono delusa, Roma
2024 potrebbe essere
un'occasione di miglioramento e di accrescimento
non solo per la capitale
ma per tutta l'Italia. Mi
dispiace davvero molto
quando si parte prevenuti e non si prova nean-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
che a mettersi in gioco.
Anche per Expo, di cui
sono stata Ambassador,
ci sono state un sacco
di discussioni, ma alla
fine sono stati sei mesi
molto importanti e certe possibilità, secondo
me, non bisogna farsele
scappare. Non dobbiamo aver paura di fallire,
bisogna crederci e fare
del nostro meglio per realizzare questo stupendo progetto nel migliore
dei modi. Se io avessi
avuto paura, oggi sarei
ancora su una carrozzina chiusa in casa».
Pag. 17
Un (bel) Riorno nella vita dell'Italia
Istantanee di bellezza
tra il 28 e il 29 settembre
nel mare quotidiano
di cattive notizie.
Lo stupore di una turista,
una gara autunnale,
un gesto di solidarietà:
quel mondo per il quale
il pittore Ingres
invitava a inginocchiarsi
di Paolo Di Stefano
è ma si vede con difficoltà: bisogna saperlo
vedere, il bello, perché è anche negli occhi di
chi lo guarda: negli occhi della ragazza che si
fanno sorprendere dall'incanto di un vicolo veneziano, li bello dell'Italia, quando non è guastato dall'incuria e dell'inciviltà, non è solo nei
muri, nel patrimonio artistico, storico, paesaggistico che giustamente qualcuno (troppo pochi?) cerca di difendere con i denti, facendone
battaglie, appelli, denunce.
È anche nelle persone, ma purtroppo bisogna
andare a cercarselo. Difficile, ammettiamolo
pure, trovarlo sui giornali: la notizia di alto
gradimento è per definizione, chissà perché, la
cattiva notizia, da che stampa è stampa le prime
pagine sono piene di stragi, incidenti, scontri,
agguati, catastrofi naturali e innaturali. Ma non
è bellezza la prima vendemmia della legalità, il
29 settembre scorso, nelle terre confiscate al
boss della mafia Michele Greco? Il Feudo Verbumcaudo, intitolato a Placido Rizzotto, è indubbiamente il bello che resta come nascosto nelle
pieghe della malinconica quotidianità.
«Dal letame nascono i fior», cantava De André in una bella canzone. E non apre il cuore
sapere che lo stesso giorno si inaugurava a Villa
Erba di Cernobbio l'Orticolario, l'esposizione
autunnale di fiori, piante rare da collezione? Del
resto, non c'è soltanto la primavera: anche l'autunno porta colori di un fulgore inimmaginabile. In una bellissima poesia, Giovanni Raboni
dice: «L'autunno ha a volte luci così terse / e,
sugli alberi, rossi di così / atroce dolcezza che
il cuore / si spezzerebbe vedendoli».
Bisogna avere il coraggio di dire che l'autunno può essere più bello della primavera, ma
bisogna saperlo vedere. Lo splendore del vero,
la chiamava Platone: una corsa ciclistica tra
Milano e Torino colta dal fotografo non in
un'area metropolitana ma in un punto in cui la
natura ci sorprende come fosse dipinta da van
Gogh. Ci siamo dimenticati che il vero degli
uomini e delle donne è bello quando è semplicemente vero 0 veramente semplice.
Un sorriso, per esempio. Quello di un giocatore famoso che per una sera si preoccupa dei
terremotati, e diventando cameriere si mette a
distribuire piatti di amatriciana ai tavoli dei
commensali. 0 il sorriso dei campioni olimpici
e dei paralimpici riuniti insieme, per un giorno,
al Quirinale. Bisogna andare a cercarsela, la
bellezza: è il dono di un giorno che il cielo ci
invidia, diceva il poeta francese Lamartine. Bisognerebbe mettersi d'impegno per farsi invidiare dal cielo. Bisogna essere disponibili a farsi
abbagliare dal piccolo commerciante che scrive
una frase molto semplice e molto vera, capace
di scuotere la nostra pigrizia di consumatori
non si sa se più pigri o più coatti. Il pittore
Ingres invitava a studiare il bello in ginocchio:
bisogna avere rispetto della bellezza, amarla,
venerarla come una rivelazione arrivata dall'alto.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
'B RIPRODUZIONE RISERVATA
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SWBwPl^i^^^r*^15
Finestre
1 Karlie Kloss ha
pubblicato sul
suo profilo
Instagram
questa foto
intitolata
semplicemente«
Venezia»
2 Da Instagram
arriva anche la
fotodipaixao
porfutebol: un
cartello per far
riflettere sulla
difficile realtà dei
piccoli esercizi
commerciali
3 Un'immagine
che viene da
«Orticolario»,
esposizione
autunnale di
fiori, piante rare,
insolite e da
collezione,
utensili e arredi
a Villa Erba,
Cernobbio,
Como (foto
Duilio Piaggesi)
4 Volontari
e istituzioni
nel Feudo
Verbumcaudo
per la prima
vendemmia
della legalità, a
fine settembre,
nelle terre
confiscate al
boss mafioso
Michele Greco
(foto ANSA)
Im&^gmW'
5 II gruppo
durante una fase
della recente
Milano-Torino
(foto Anso/
Claudio Perì)
SPapa
Francesco saluta
un gruppo di
giovani preti al
termine della
sua udienza
settimanale
in Piazza
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Pag. 21
DATA
SITO WEB
INDIRIZZO
giovedì 6 o obre 2016
www.sanmarinonotizie.com
http://www.sanmarinonotizie.com/2016/10/06/alla-festa-di-casole-anche-questanno-ci-sara-il-comitato-paralimpico-sammarinese/
Alla festa di Casole anche quest’anno ci sarà il Comitato
Paralimpico Sammarinese
[c.s.] Il Comitato Paralimpico Sammarinese sarà presente domenica 9 ottobre alla tradizionale Festa di
San Donnino a Casole, dalle 15.30 in poi, con un proprio stand, ove sarà allestita una pesca con fantastici
premi per auto nanziare le attività sportive di persone con disabilità sica.
Il Comitato Paralimpico proporrà – pioggia permettendo – anche il gioco all’aperto “Let’s play different”,
ideato e realizzato dai giovani del Leo Club, che va ad arricchire la proposta educativa dedicata ai bambini e
ragazzi delle scuole elementari e medie per l’anno 2016/2017. “La quotidianità ha molte sfaccettature, che
spesso non cerchiamo neanche di capire: allacciati le scarpe con una mano, descrivi l’ambiente che ti
circonda attraverso gli odori o riconosci un oggetto ad occhi chiusi… La realtà assume forme straordinarie
nei panni di chi sfrutta abilità diverse”, sottolineano il Presidente Daniela Del Din e il Segretario Generale
Maria Rita Morganti. In questo modo sperimentando situazioni di handicap, unite alla voglia di giocare e a
superare ogni limite, i bambini possono alzare il proprio livello di conoscenza e autostima.
L’attività del Comitato Paralimpico Sammarinese, procede negli istituti scolastici sammarinesi con il
progetto “Paralympic School Day”, con il testimonial, l’atleta paralimpico Simone Baldini, vincitore del
challenge Roth 2016, categoria PT1 di Triathlon, in Germania.
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Pag. 22
DATA
SITO WEB
INDIRIZZO
giovedì 6 o obre 2016
www.libertas.sm
http://www.libertas.sm/san-marino.-il-comitato-paralimpico-a-casole-con-lets-play-different.html
San Marino. Il Comitato Paralimpico a Casole con "Let's
play different"
San Marino. Il Comitato Paralimpico a Casole con
SAN MARINO. Il Comitato Paralimpico Sammarinese sarà presente domenica 9 ottobre 2016 alla
tradizionale Festa di San Donnino a Casole, dalle 15.30 in poi, con un proprio stand, ove sarà allestita una
pesca con premi per auto nanziare le attività sportive di persone con disabilità sica.
Il Comitato Paralimpico proporrà – pioggia permettendo - anche il gioco all’aperto “Let’s play different”,
ideato e realizzato dai giovani del Leo Club, che va ad arricchire la proposta educativa dedicata ai bambini e
ragazzi delle scuole elementari e medie per l’anno 2016/2017. “La quotidianità ha molte sfaccettature, che
spesso non cerchiamo neanche di capire: allacciati le scarpe con una mano, descrivi l'ambiente che ti
circonda attraverso gli odori o riconosci un oggetto ad occhi chiusi… La realtà assume forme straordinarie
nei panni di chi sfrutta abilità diverse”, sottolineano il Presidente Daniela Del Din e il Segretario Generale
Maria Rita Morganti. In questo modo sperimentando situazioni di handicap, unite alla voglia di giocare e a
superare ogni limite, i bambini possono alzare il proprio livello di conoscenza e autostima.
L’attività del Comitato Paralimpico Sammarinese, procede negli istituti scolastici sammarinesi con il
progetto “Paralympic School Day”, con il testimonial, l’atleta paralimpico Simone Baldini, vincitore del
challenge Roth 2016, categoria PT1 di Triathlon, in Germania.
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giovedì 6 o obre 2016
www.liberoquotidiano.it
http://www.liberoquotidiano.it/news/ultim-ora/11986085/roma-2024-martedi-conferenza-stampa-coni-e-comitato-promotore.html
Roma 2024: martedi' conferenza stampa Coni e
comitato promotore
(AGI/ITALPRESS) - Roma, 6 ott. - Il Coni ha reso noto che il presidente Giovanni Malago', il numero 1 del
Comitato italiano paralimpico e vicepresidente di Roma 2024, Luca Pancalli, e la coordinatrice generale del
comitato promotore di Roma 2024, Diana Bianchedi, terranno una conferenza stampa sul tema
"Candidatura Roma 2024" martedi' prossimo 11 ottobre, con inizio alle ore 12,15 al Salone d'Onore del
Coni. Ad anticipare la convocazione della conferenza stampa che mettera' ne al sogno olimpico era stato
nei giorni scorsi lo stesso Malago'. "Parlero' con Bach a ne settimana e faro' una conferenza stampa con
tutti i dettagli, forse martedi' della prossima settimana. Cosi' raccontero' tutto", aveva infatti detto il
numero 1 dello sport italiano. (AGI) Vic
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INDIRIZZO
giovedì 6 o obre 2016
www.agi.it
http://www.agi.it/cronaca/2016/10/06/news/autismo_al_via_stagione_sportiva_progetto_filippide-1141876/
Autismo, al via stagione sportiva Progetto Filippide
Roma - Parte la stagione 2016-2017 del Progetto Filippide, l'associazione del Comitato Paralimpico che
avvia all'attività sportiva persone con patologia autistica e malattie rare. In occasione dell'inaugurazione, è
stato dato il via anche all'Accademia di nuoto sincronizzato "Trisomina21" per atlete con la sindrome di
down di età compresa tra i 10 e i 13 anni, ed è stata premiata la squadra di nuoto sincronizzato del
Progetto Filippide, che ha conquistato il titolo campione del mondo in occasione dei 'Trisome Games'
svoltisi a luglio Firenze.
Il centro pilota del Progetto Filippide ha preso avvio a Roma nel 2002 con 6 atleti e, nel tempo, è cresciuto
sempre di più no a divenire quello che è oggi, vale a dire un progetto collaudato che avvia alla pratica
sportiva oltre 45 atleti in età pediatrica (dai 2-3 anni già con diagnosi accertata no a 12 anni) e 35 adulti.
Oltre a questi atleti del Centro pilota, il Progetto Filippide ne accoglie altri con sindrome autistica che, pur
non inseriti nelle attività uf ciali nanziate dal Comune di Roma, vengono seguiti in un'attività sportiva
strutturata. (AGI)
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Pag. 25
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INDIRIZZO
giovedì 6 o obre 2016
lanuovaferrara.gelocal.it
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/10/06/news/paracanoa-tornano-i-campionati-italiani-1.14206335
Paracanoa, tornano i campionati italiani
FERRARA. Domenica 9 ottobre arrivano a Ferrara i Campionati Italiani Paracanoa discesa e il Campionato
Regionale Marathon. Organizzata dal Canoa Club Ferrara, la manifestazione "Smart Dock" dal richiamo
nazionale animerà la darsena di San Paolo, con gare dalle 9 e per tutta la mattinata. I Campionati Italiani
Paracanoa Discesa e Regionale Marathon sono stati presentati in Comune alla presenza di Mauro Borghi
(presidente Canoa Club Ferrara), Simone Merli (assessore allo Sport), Luciana Pareschi (presidente
Coni Ferrara) e Francesco Alberti (delegato provinciale Cip - Comitato Italiano Paralimpico).
Il campionato italiano di discesa per atleti disabili festeggia a Ferrara 25 anni. Era il 1991 quando, per la
prima volta, gli atleti di paracanoa si contendevano la prima edizione del campionato internazionale in città,
lungo la darsena di San Paolo. La paracanoa, ormai presente alle Olimpiadi, torna anche quest'anno a
Ferrara, grazie all'impegno del presidente del Canoa Club Ferrara e primo promotore della manifestazione,
Mauro Borghi. Da oltre trent'anni, infatti, l'associazione ferrarese unisce lo sport all'entusiasmo e allo
spirito di sacri cio e solidarietà di atleti e tecnici. Il Canoa Club Ferrara è una società sportiva
dilettantistica per gli amanti della canoa.
Con sede in via Darsena 61, come club dà la possibilità di imparare e praticare tutte le specialità della
canoa (slalom, discesa, polo, velocità e dragon boat), oltre a organizzare vacanze, gite all'estero e
settimane bianche). Il Canoa Club organizza attività e corsi per la pratica sportiva di persone disabili
all'interno del Centro CASP per avviamento allo Sport Paralimpico che ha sede presso l'Oasi di Vigarano
Pieve sede estiva del Club.
Il 9 ottobre, al Campionato Italiano di Parcanoa, parteciperanno una trentina di atleti, con disabilità sia
siche che mentali. Il percorso si effettuerà sul Po di Volano, dalla sede del Canoa Club Ferrara, con giro di
boa al ponte della Pace e ritorno. La gara fa parte del circuito acqua mossa, specialità Discesa. Quanto al
Campionato regionale di Marathon, saranno presenti quaranta atleti dai 14 anni no agli over 60. Il loro
percorso si svolgerà sul canale Boicelli, per un totale di 20 chilometri, dalla sede del Canoa Club Ferrara al
Centro Canoe Beppe Mazza, alla chiusa del Po.
La gara rientra nel circuito acqua piatta, specialità Marathon. I campionati di domenica si inseriscono
all'interno del più ampio progetto ‘Smart Dock. Tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara',
vincitore dell'edizione 2016 del bando regionale ‘Giovani per il territorio' promosso dall'Istituto per i beni
artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Smart Dock intende avviare, partendo dagli ex
magazzini uviali e dalla darsena di San Paolo, un processo di rigenerazione urbana ‘dal basso' del
lungo ume cittadino, attraverso una serie di iniziative culturali, sportive e ludiche, che coinvolgono
attivamente la cittadinanza.
Il percorso di riappropriazione civica di questa parte di città è cominciato nel marzo 2015 con una serie di
iniziative co- nanziate dalla Provincia di Ferrara, dall'associazione Basso Pro lo, associazione Amf (Scuola
di Musica Moderna), consorzio Wunderkammer, associazione Fiumana, con il patrocinio del Comune di
Ritaglio Stampa Ad uso Esclusivo del destinatario
Ferrara e la collaborazione del Dipartimento di Architettura/CITER e una nutrita rete di partner, tra cui anche
il Canoa Club. Dopo un lungo periodo di abbandono,
gli ex magazzini uviali del palazzo Savonuzzi
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rappresentano oggi un importante presidio culturale nella parte di città tra la darsena e il quartiere
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magazzini uviali e dalla darsena di San Paolo, un processo di rigenerazione urbana ‘dal basso' del
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lungo umeobre 2016
cittadino, attraverso una serie di iniziative culturali, sportive e ludiche, che coinvolgono
giovedì 6 o
attivamente
la cittadinanza.
lanuovaferrara.gelocal.it
http://lanuovaferrara.gelocal.it/ferrara/cronaca/2016/10/06/news/paracanoa-tornano-i-campionati-italiani-1.14206335
Il percorso di riappropriazione civica di questa parte di città è cominciato nel marzo 2015 con una serie di
iniziative co- nanziate dalla Provincia di Ferrara, dall'associazione Basso Pro lo, associazione Amf (Scuola
di Musica Moderna), consorzio Wunderkammer, associazione Fiumana, con il patrocinio del Comune di
Ferrara e la collaborazione del Dipartimento di Architettura/CITER e una nutrita rete di partner, tra cui anche
il Canoa Club. Dopo un lungo periodo di abbandono, gli ex magazzini uviali del palazzo Savonuzzi
rappresentano oggi un importante presidio culturale nella parte di città tra la darsena e il quartiere
Giardino, caratterizzata da una bassa identità del luogo e un diffuso senso di insicurezza. L'obiettivo di
questa nuova fase del progetto ‘Smart Dock', iniziata a maggio e che procederà con diverse iniziative no a
dicembre 2016, è quello di avviare a Ferrara con i cittadini, le associazioni e l'Amministrazione un percorso
di sensibilizzazione alla gestione e riorganizzazione dello spazio pubblico della darsena come luogo
d'incontro e socializzazione intergenerazionale. Un percorso che non poteva non passare anche dallo sport,
che unisce e rende vivo e competitivo un luogo come la darsena.
Ferrara via del lavoro.n.10
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Pag. 27
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SITO WEB
INDIRIZZO
giovedì 6 o obre 2016
www.umbrialeft.it
http://www.umbrialeft.it/notizie/olimpiadi-rio-2016-atleti-umbri-nominati-ambasciatori-dello-sport
Olimpiadi Rio 2016: gli atleti umbri nominati
ambasciatori dello sport
PERUGIA – "Oggi è sicuramente la giornata dell'orgoglio umbro e la Regione Umbria vuole ringraziare i
nostri protagonisti nell'avventura olimpica di Rio 2016 atleti, tecnici e dirigenti per il contributo di
professionalità, impegno e dedizione che hanno profuso in questi anni".
La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, insieme al vicepresidente con delega allo sport, Fabio
Paparelli, al presidente del Coni dell'Umbria, Domenico Ignozza ed al presidente del Comitato Paralimpico
umbro, Francesco Emanuele, ha ricevuto oggi, mercoledì 5 ottobre, nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, gli
umbri che a vario titolo hanno partecipato "con risultati tra l'altro lusinghieri" alle recenti Olimpiadi
brasiliane.
Erano presenti Raffaele Bergamasco, Commissario tecnico della nazionale di pugilato, Mario Valentini,
Commissario tecnico della nazionale di ciclismo paralimpico, Fabio Morbidini, sioterapista della nazionale
di pugilato e gli atleti Jenny Narcisi, Riccardo Menciotti, Diana Bacosi, Laura Giombini, Andrea Santarelli ed
Ivan Zaytsev.
"In questa occasione – ha affermato la presidente Marini – abbiamo voluto istituire un simbolico titolo di
Ambasciatore dello Sport Umbro che conferiamo ai nostri rappresentanti. E lo facciamo con molta
soddisfazione perché è un titolo che ha un suo valore morale, visto il messaggio che si trasmette ai giovani
ed ai giovanissimi, ed è anche una richiesta di "aiuto" per promuovere al meglio la nostra Regione ed il
nostro territorio in occasione degli eventi nazionali ed internazionali”.
“Siamo orgogliosi di voi – ha sottolineato la presidente – ed i vostri risultati sicuramente ci aiutano a
portare avanti una giusta politica dello sport a favore dei più giovani che si può realizzare attraverso la
stretta collaborazione tra istituzioni. Così come è avvenuto quando abbiamo deciso insieme di introdurre
l'educazione e l'attività motoria nelle scuole primarie della nostra Regione".
"Abbiamo ancora negli occhi e, nel cuore, le immagini dei successi conseguiti nelle recenti Olimpiadi e
Paralimpiadi di Rio, e una gioia particolare per i grandi risultati conseguiti dagli atleti umbri – ha affermato
il vicepresidente Paparelli -. Le nostre due delegazioni tornano da questi straordinari eventi sportivi
arricchite da un'esperienza unica che rimarrà indelebile. Un oro e due argenti il palmares conseguito che,
per una piccola regione come l'Umbria, rappresentano davvero un record”.
“Quella di oggi è una festa dello sport umbro – ha concluso Paparelli - ed il titolo di Ambasciatore dello
sport dell'Umbria spero possa essere motivo di orgoglio ma anche di impegno a promuovere, nelle
occasioni uf ciali ma soprattutto tra i più giovani, una visione dello sport positiva e autentica".
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giovedì 6 o obre 2016
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http://www.cronacacomune.it/notizie/29322/campionato.html
Torna l'appuntamento ferrarese con i Campionati Italiani
Paracanoa discesa e il Campionato Regionale Marathon
Si è svolto in mattinata (govedì 6 ottobre) nella residenza municipale la conferenza stampa di
presentazione del "Campionato italiano di paracanoa e Regionale Marathon", un'iniziativa del Canoa Club
Ferrara ASD.
All'incontro con i giornalisti erano presenti Simone Merli assessore comunale allo Sport, Luciana Pareschi
Delegata CONI Point Ferrara, Mauro Borghi presidente Canoa Club Ferrara e Francesco Alberti delegato
provinciale CIP.
(Comunicazione a cura degli organizzatori)
Smart Dock lo sport scorre lungo il ume
Smart Dock è anche riappropriarsi della darsena attraverso lo sport. È anche canoa, con un protagonismo
giovanile che corre veloce lungo il ume. Domenica 9 ottobre arrivano a Ferrara i Campionati Italiani
Paracanoa discesa e il Campionato Regionale Marathon. Organizzata dal Canoa Club Ferrara, la
manifestazione dal richiamo nazionale animerà la darsena di San Paolo, con gare dalle 9 e per tutta
la mattinata.
Presentati oggi in Comune i Campionati Italiani Paracanoa Discesa e Regionale Marathon, hanno
partecipato: Mauro Borghi (presidente Canoa Club Ferrara), Simone Merli (assessore allo Sport), Luciana
Pareschi (presidente Coni Ferrara) e Francesco Alberti (delegato provinciale Cip - Comitato Italiano
Paralimpico).
Il campionato italiano di discesa per atleti disabili festeggia a Ferrara 25 anni. Era il 1991 quando, per la
prima volta, gli atleti di paracanoa si contendevano la prima edizione del campionato internazionale in città,
lungo la darsena di San Paolo. La paracanoa, ormai presente alle Olimpiadi, torna anche quest'anno a
Ferrara, grazie all'impegno del presidente del Canoa Club Ferrara e primo promotore della manifestazione,
Mauro Borghi. Da oltre trent'anni, infatti, l'associazione ferrarese unisce lo sport all'entusiasmo e allo
spirito di sacri cio e solidarietà di atleti e tecnici. Il Canoa Club Ferrara è una società sportiva
dilettantistica per gli amanti della canoa. Con sede in via Darsena 61, come club dà la possibilità di
imparare e praticare tutte le specialità della canoa (slalom, discesa, polo, velocità e dragon boat), oltre a
organizzare vacanze, gite all'estero e settimane bianche). Il Canoa Club organizza attività e corsi per la
pratica sportiva di persone disabili all'interno del Centro CASP per avviamento allo Sport Paralimpico che
ha sede presso l'Oasi di Vigarano Pieve sede estiva del Club.
Il 9 ottobre, al Campionato Italiano di Parcanoa, parteciperanno una trentina di atleti, con disabilità sia
siche che mentali. Il percorso si effettuerà sul Po di Volano, dalla sede del Canoa Club Ferrara, con giro di
boa al ponte della Pace e ritorno. La gara fa parte del circuito acqua mossa, specialità Discesa. Quanto al
Campionato regionale di Marathon, saranno presenti quaranta atleti dai 14 anni no agli over 60. Il loro
percorso si svolgerà sul canale Boicelli, per un totale di 20 chilometri, dalla sede del Canoa Club Ferrara al
Centro Canoe Beppe Mazza, alla chiusa del Po. La gara rientra nel circuito acqua piatta, specialità
Marathon.
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campionati
di domenica
si inseriscono all'interno del più ampio progetto ‘Smart Dock. Tattiche di riuso
intelligente della darsena di Ferrara', vincitore dell'edizione 2016 del bando regionale ‘Giovani per il
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territorio' promosso dall'Istituto per i beni artistici,
culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Smart
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siche che mentali. Il percorso si effettuerà sul Po di Volano, dalla sede del Canoa Club Ferrara, con giro di
boa al ponte della Pace e ritorno. La gara fa parte del circuito acqua mossa, specialità Discesa. Quanto al
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Campionato
regionale di Marathon, saranno presenti quaranta atleti dai 14 anni no agli over 60. Il loro
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percorso si svolgerà sul canale Boicelli, per un totale di 20 chilometri, dalla sede del Canoa Club Ferrara al
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Centro Canoe Beppe Mazza, alla chiusa del Po. La gara rientra nel circuito acqua piatta, specialità
Marathon.
I campionati di domenica si inseriscono all'interno del più ampio progetto ‘Smart Dock. Tattiche di riuso
intelligente della darsena di Ferrara', vincitore dell'edizione 2016 del bando regionale ‘Giovani per il
territorio' promosso dall'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. Smart
Dock intende avviare, partendo dagli ex magazzini uviali e dalla darsena di San Paolo, un processo di
rigenerazione urbana ‘dal basso' del lungo ume cittadino, attraverso una serie di iniziative culturali, sportive
e ludiche, che coinvolgono attivamente la cittadinanza. Il percorso di riappropriazione civica di questa parte
di città è cominciato nel marzo 2015 con una serie di iniziative co- nanziate dalla Provincia di Ferrara,
dall'associazione Basso Pro lo, associazione Amf (Scuola di Musica Moderna), consorzio Wunderkammer,
associazione Fiumana, con il patrocinio del Comune di Ferrara e la collaborazione del Dipartimento di
Architettura/CITER e una nutrita rete di partner, tra cui anche il Canoa Club.
Dopo un lungo periodo di abbandono, gli ex magazzini uviali del palazzo Savonuzzi rappresentano oggi un
importante presidio culturale nella parte di città tra la darsena e il quartiere Giardino, caratterizzata da una
bassa identità del luogo e un diffuso senso di insicurezza. L'obiettivo di questa nuova fase del progetto
‘Smart Dock', iniziata a maggio e che procederà con diverse iniziative no a dicembre 2016, è quello di
avviare a Ferrara con i cittadini, le associazioni e l'Amministrazione un percorso di sensibilizzazione alla
gestione e riorganizzazione dello spazio pubblico della darsena come luogo d'incontro e socializzazione
intergenerazionale. Un percorso che non poteva non passare anche dallo sport, che unisce e rende vivo e
competitivo un luogo come la darsena.
Per contatti sulla manifestazione: Mauro Borghi, 347.7872736
Per informazioni sul progetto Smart Dock: Anja Rossi, uf cio stampa, 340.4190867
Immagini scaricabili:
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roma.corriere.it
http://roma.corriere.it/notizie/politica/16_ottobre_05/nuovo-assessore-bilancio-risponde-relazione-conti-2b8dd2ec-8b2d-11e6-b60082bab359d14d.shtml
Bilancio, l’assessore Mazzillo in aula per rispondere
sull’emergenza conti
Sarà un debutto di fuoco per il neo-assessore al Bilancio, Andrea Mazzillo, con la sindaca dovrà rispondere
sulla relazione presentata dal Pd su i conti di Roma capitale. «Oggi è un momento importante per la giunta spiega Paolo Ferrara, capogruppo M5S - la sindaca presenta in Aula i due nuovi assessori e poi ci saranno i
chiarimenti chiesti dall’opposizione sulla relazione del ragionere generale Stefano Fermante». Sempre
secondo Ferrara Mazzillo avrebbe già cominciato il lavoro iniziato dall’ex-assessore Marcello Minenna. «i
primi provvedimi arriveranno già nei prossimi giorni. La nostra priorità è il debito storico che vogliamo
negoziare ed intendiamo parlare con il governo sul fatto che Roma ha necessità di risorse. Renzi deve dare
risposte alla città».
E se la giunta sarebbe chiusa, allo staff della Raggi manca ancora qualche pezzo, «presto annunceremo
altri tecnici», dice il vice sindaco, Daniele Frongia, che non manca di rinnova la ducia sua e della sindaca
«nei confronti dell’assessore all’ambiente, Paola Muraro». Poi replica alle critiche di chi li accusa di non
stare lavorando al risanamento della città, «se siamo in ritardo con il bilancio di previsione? Siamo solo al
75° giorno di governo di una città che abbiamo trovato distrutta. Stiamo lavorando velocemente, siamo
riusciti a fare una variazione per dare risorse sul sociale ai Municipi e ora lavoriamo per nuovi fondi in vista
del previsionale. Finalmente a Roma si potrà farà una vera previsione di spesa».
Intanto ieri a palazzo Senatorio è girato il nome, come capogabinetto -anche se il Campidoglio non
conferma -, di Marco Agostini, 45 anni, manager, dirigente del consorzio Sintesi (cooperativa sociale onlus),
Agostini è uno storico attivista delM5s e all’epoca delle prime comunarie nel 2013 è stato a capo della
comunicazione del Movimento. E se è stata ssata al 12 ottobre l’audizione dell’onorevole Stefano
Vignaroli in commissione ecoma e, invece è stata rimandata al prossimo 19 ottobre, l’audizione della
Raggi in commissione antima a, prevista per ieri.
Uno slittamento motivato dal tenore degli appuntamenti di ieri: la sindaca Raggi ha incontrato il presidente
della Repubblica Federale Democratica di Etiopia, Mulatu Teshome Wirtu, con cui ha parlato di rifugiati,
istruzione, turismo. Poi nel pomeriggio ha partecipato al primo incontro mondiale su sport e fede, dal tema
«Sport at the service of humanity», a cui hanno partecipato, tra gli altri, il segretario generale delle Nazioni
Unite, Ban Ki-moon, e il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach. Il sindaco, a poca
distanza dal presidente del Coni, Giovanni Malagò e dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca
Pancalli ha ricevuto la stretta di mano del Papa.
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postgenovaonline.com
http://postgenovaonline.com/2016/10/06/malag-scuse-da-raggi-una-donna-non-deve-mai-chiedere-scusa.html
Malagò: Scuse da Raggi? Una donna non deve mai
chiedere scusa
"È da irresponsabili dire sì a questa candidatura".
"Abbiamo controllato le agenzie e abbiamo visto che alle 12.15 la sindaca è uscita dal ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti", ha aggiunto il presidente del Coni, "quindi alle 15.07 - dopo 37 minuti e
con una conferenza stampa ssata alle 15.30 - credo che doverosamente abbiamo detto che se la
sindaca voleva parlarci avrebbe potuto darci un po' più di tempo e mostrare un po' più di rispetto per il
mondo che rappresentiamo". "Me l'hanno riferito, ma onestamente non penso di essere un coatto.Penso
che la mia vita e il mio stile dicano qualcosa di diverso, ma rispettiamo le opinioni di tutti". "Anche sulla
vicenda degli assessori non ho mai fatto polemica con il sindaco di Roma perché lei ha vinto le elezioni e io
faccio il tifo per l'Italia: se Roma va bene son contento, se va male mi spiace".
Dal momento in cui Virginia Raggi ha annunciato il suo no alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del
2024 è in corso un dibattito che potrebbe durare ancora a lungo. Noi dobbiamo decidere se continuare a
sperare di candidarci ad avere le Olimpiadi oppure a staccare le spina. "Vogliamo che lo sport sia di tutti
e per tutti". Quello che e' impressionante e' l'idea che non si facciano le cose perche' c'e' il rischio che si
rubi. Nonostante ciò la delegazione pro-Olimpiade, composta oltre che dallo stesso Malagò, anche da
Luca Pancalli (presidente del Comitato Italiano Paralimpico) e da Diana Bianchedi (coordinatrice del
comitato promotore) si era recato presso il Campidoglio in un disperato tentativo di persuasione.
"Dispiace molto che proprio il presidente, proprio mentre entravo nel Palazzo, abbia preferito andare via".
"Ci adegueremmo ad una decisione che comunque consideriamo ingiusta e sbagliata".
Non lo dice apertamente il presidente del Coni Giovanni Malagò, arrivato questa mattina in Sardegna
in occasione della giunta nazionale del Coni e della giornata inaugurale del Trofeo Coni, ma lo fa capire
benissimo. In altre parole, un siciliano o un lombardo pagherebbero a Roma con le rispettive tasse per far
svolgere a Roma un evento, i cui introiti resterebbero con nati in città quasi interamente. Anche le
motivazioni sono note.
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www.avinews.it
http://www.avinews.it/2016/10/06/gli-atleti-olimpici-nominati-ambasciatori-dello-sport-umbro/
GLI ATLETI OLIMPICI NOMINATI AMBASCIATORI DELLO
SPORT UMBRO
(Avi News) – Magione, 4 ott. – In un affollato Salone d’Onore di Palazzo Donini la presidente della Regione
Umbria Catiuscia Marini insieme al vicepresidente Paparelli, al presidente del Coni Umbria Domenico
Ignozza ed al presidente del Comitato paralimpico umbro Francesco Emanuele, hanno conferito agli atleti
Jenny Narcisi, Riccardo Menciotti, Diana Bacosi, Laura Giombini, Andrea Santarelli ed Ivan Zaytsev il titolo
di ambasciatori dello sport umbro. Insieme a loro erano presenti, e hanno avuto un riconoscimento dalla
Regione, Raffaele Bergamasco, commissario tecnico della nazionale di pugilato, Mario Valentini,
commissario tecnico della nazionale di ciclismo paralimpico, Fabio Morbidini, sioterapista della nazionale
di pugilato.
Nel suo intervento la presidente Marini ha evidenziato come la giornata fosse per l’Umbria “la giornata
dell’orgoglio” e quest’orgoglio è stato sottolineato con la nomina di ambasciatori delle sport umbro agli
atleti umbri che hanno partecipato ai giochi olimpici di Rio e che si sono contraddistinti “per il contributo di
professionalità, impegno e dedizione che hanno profuso in questi anni”. Inoltre, la presidente ha affermato
che il titolo di ambasciatore “ha un suo valore morale, visto il messaggio che si trasmette ai giovani ed ai
giovanissimi, ed è anche una richiesta di ‘aiuto’ per promuovere al meglio la nostra Regione ed il nostro
territorio in occasione degli eventi nazionali ed internazionali”.
Il vicepresidente Paparelli ha sottolineato la soddisfazione e l’emozione provata per i successi olimpici
‘umbri’ mettendo in evidenza come gli atleti delle regione “tornano da questi straordinari eventi sportivi
arricchiti da un’esperienza unica che rimarrà indelebile. Un oro e due argenti il palmares conseguito che, per
una piccola regione come l’Umbria, rappresentano davvero un record”.
Agostino Marotti
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