Testi di riferimento
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Testi di riferimento 1) 2) 3) 4) 5) 6) Principles of Bioinorganic Chemistry S.J. Lippard, J. M. Berg University Science Book (1994). Bioinorganic Chemistry Bertini, Gray, Lippard, Valentine University Science Book (1994). Inorganic Biochemistry- An introduction J.A. Cowan Wiley-VCH (1997) BIOINORGANIC CHEMISTRY. A short course Rosette M.Roat-Malone Wiley-Interscience (2002) Quimica Bioinorganica J. Sergio Casas et al. Editorial Sintesis (2004) Concepts and Models in Bioinorganic Chemistry Kraatz-Metzler-Nolte (Eds) Wiley-VCH (2006) Contenuti del corso 1. Parte introduttiva. Elementi inorganici nei sistemi biologici. Aspetti essenziali della chimica di coordinazione. Complessi metallo-biomolecola. Aspetti essenziali delle biomolecole più significative (macrocicli naturali, proteine, acidi nucleici). 2. Biochimica dello zinco: Zn nei sistemi viventi; principali enzimi (carbossipeptidasi A, fosfatasi alcalina, anidrasi carbonica); complessi modello. 3. Biochimica del ferro: principali funzioni biologiche; trasporto e immagazzinamento del Fe e di O2; trasferimenti elettronici e processi enzimatici. 4. Biochimica del rame: trasporto di O2 (emocianine) e funzioni redox. Metallo-enzimi protettori (Cu,Zn-superossido dismutasi). 5. Biochimica del Mo e W: trasferimenti di O e attivazione dell’N. 6. Biochimica del manganese. Aspetti catalitici (Mn-SOD) e fotosintesi. 7. Biochimica del cobalto: vitamina B12. 8. Cenni di chimica tossicologica di metalli (Cd, Hg e Pb) e non metalli. 9. Composti metallici nella terapia e nella diagnostica: composti antitumorali a base di Pt (cisplatino) e antiartritici (Au). Metalli nella radiodiagnostica (99mTc) e radioterapia. 10. Cenni sui principali metodi di indagine nella ricerca bioinorganica 10 La chimica bioinorganica E’ la disciplina che interfaccia la chimica inorganica e la biologia La biologia è generalmente associata con la chimica organica, ma elementi inorganici (in particolare i metalli) sono essenziali per i processi vitali Delle oltre 4000 proteine di cui è nota la struttura, il 52% contengono metalli Elemento essenziale: è un elemento necessario per il mantenimento della vita. La sua assenza determina la morte o un severo malfunzionamento dell’organismo Criteri per definire l’essenzialità: 1) La rimozione dell’elemento dalla dieta dell’organismo esaminato determina un danno fisiologico: l’organismo non può né crescere né completare il suo ciclo vitale in assenza dell’elemento in questione 2) La deficienza fisiologica può essere rimossa per l’aggiunta di uno specifico elemento 3) Ad un particolare elemento è associato una specifica funzione biochimica Gli elementi chimici in BIOLOGIA Sono note quasi 2 milioni di differenti specie di organismi viventi: - Animali 1.032.000 - Piante 248.400 - Funghi 69.000 - Protozoi 30.800 - Alghe 20.900 - Batteri 4.800 - Virus 1.000 L’analisi chimica ha mostrato che 11 elementi appaiono approssimativamente costanti e predominanti in tutti i sistemi biologici: H, C, N, O, P, S, Na, K, Mg, Ca, e Cl [nel corpo umano essi costituiscono il 99.9 % del numero totale di atomi presenti e 4 di essi costituiscono il 99 % del totale ( H, 62.8; O, 25.4; C, 9.4; N, 1.4; altri 1 %)] Oltre a questi 11 elementi, che sono assolutamente essenziali, sono necessari altri 10 elementi per la maggior parte degli esseri viventi (ma non tutti): Mn, Fe, Co, Ni, Cu, Zn, Mo, B, Si, Se Composizione % in peso di alcuni elementi essenziali per l’uomo (adulto) Ossigeno 53.6 Carbonio 16.0 Idrogeno 13.4 Azoto 2.4 Sodio, potassio, zolfo 0.10 Cloro 0.09 Silicio, magnesio 0.04 Ferro, fluoro 0.005 Zinco 0.003 Rame, bromo 2 ·10-4 2 ·10-5 Piombo, cobalto 2 ·10-6 Selenio, manganese, Arsenico, nichel E. Frieden J. Chem. Ed. 1985, 62, 917-923 Curve dose-risposta degli elementi essenziali Ogni elemento essenziale segue una curva dose-risposta (diagramma di Bertrand, 1912) 1. L’assenza dell’elemento porta alla morte dell’organismo 2. Con una assunzione limitata l’organismo sopravvive ma può mostrare limitate funzionalità 3. Aumentando la quantità di nutriente si arriva ad una funzionalità ottimale dell’organismo osservato 4. Un eccesso di nutriente provoca dapprima una piccola tossicità che in presenza di un più grande eccesso porta alla morte La quantità giornaliera di un elemento essenziale è specifica per ogni elemento e può variare dai microgrammi ai grammi (vedi Se e F nell’uomo) Elementi essenziali, tossici e di interesse farmacologico Classificazione degli elementi essenziali 1. Elementi strutturali (bulk elements): H, C, N, O, P, S 2. Macrominerali e ioni: Na, K, Mg, Ca, Cl, PO43-, SO42- 3. Tracce: Fe, Zn, Cu 4. Ultra tracce (non metalli): F, I, Se, Si, As, B 5. Ultra tracce (metalli): Mn, Mo, Co, Cr, V, Cd, Sn, Pb, Li Tecniche di indagine sempre più accurate hanno permesso di considerare essenziali anche elementi che in passato erano ritenuti tossici Elementi essenziali per l’uomo Aspetti strutturali e funzionali dei metalli in biologia I metalli associati a proteine definiscono dei siti attivi delle biomolecole che possono essere così classificati: 1. Strutturali: determinano la configurazione e la struttura terziaria e/o quaternaria della proteina 2. Uptake, binding e rilascio di metalli in forma solubile 3. Trasferimento di elettroni (uptake, cessione e immagazzinamento di elettroni) 4. Binding, trasporto e trasferimento di diossigeno 5. Catalitici: i metallo enzimi sono delle metalloproteine che svolgono una specifica funzione catalitica. Il ruolo dei metalli in biologia può riguardare anche: - la comunicazione: ioni metallici funzionano come bussole per l’orientamento (in batteri magnetotattici) - interruttori di specifiche funzioni cellulari (ioni del I e II gruppo), bilanci elettrici e osmotici - interazioni di ioni metallici con acidi nucleici - metalli in medicina