El Rufian El Rufian

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El Rufian El Rufian
Attualità
periodico indipendente
hotel • ristorante • meeting
Anno XXXVI - n. 2 - FEBBRAIO 2014 - distribuzione gratuita
www.ilbassoadige.it - e-mail: [email protected] - 37045 Legnago (Verona)
UOMINI E DONNE: SE NON VI
CAPITE è COLPA DEL CERVELLO
I CONTROLLORI
DELL’IGNORANZA
è da poco trascorso San Valentino festa degli innamorati che, al di là del business esagerato, rappresenta
sempre un’ottima occasione per celebrare l’amore. Ma,
a volte, vivere in coppia, non è affatto semplice anzi
risulta un’impresa assai ardua. Le cause? La poca voglia
di comunicare ma anche un motivo scientifico.
Uomini e donne rassegnatevi, non ci capiremo mai.
Questo il risultato di uno studio tedesco fatto dal Dipartimento di psichiatria dell’ University Hospital di Bochum
in Germania che ha messo di fronte il cervello dell’uomo
e quello della donna. Si è ,così, scoperto, che c’è un
motivo strutturale, legato proprio alla forma dell’organo
cerebrale, se i maschi hanno qualche difficoltà di troppo a capire le emozioni del gentil sesso, impiegando
il doppio del tempo a comprendere i sentimenti che le
donne esprimono con lo sguardo rispetto a quanto invece
occorre loro per comprendere un altro uomo. Gli studiosi
sono giunti a queste conclusioni dopo aver sottoposto 22
soggetti di sesso maschile di età compresa tra i 21 e i 52
anni di età a un confronto fra test di lettura dei processi
mentali innescati dagli occhi con immagini di risonanza
magnetica del cervello.
(continua a pag. 3)
Non mi capita spesso di guardare il programma
televisivo d’inchiesta “Lucignolo”, in onda su
Italia 1, ma mi aveva incuriosito il tema della
serata, un’indagine giornalistica sull’ignoranza dei
professori italiani: perché no, dopo tutto? Suvvia,
ammettiamolo: un piccolo sottofondo carognesco ce
l’abbiamo tutti, chi più chi meno.
Le interviste funzionavano così: il giornalista
poneva a dei professori fermati davanti alle loro
scuole domande di ordine generale sulla qualità
degli insegnanti, ma - e qui stava il trucco - nella
formulazione dell’intervistatore era mescolato un
errore, (una data, un nome, l’attribuzione di una frase
celebre…); il malcapitato ovviamente rispondeva alla
domanda, senza far rilevare l’errore all’interlocutore,
e in sovraimpressione apparivano il dato errato e
quello corretto. Dopo di che iniziavano a scorrere
i messaggi inviati dal pubblico da casa: “asini!”
“ignoranti!” “povera scuola” eccetera. Premesso che
di insegnanti ignoranti ce ne sono e non è possibile
negarne l’esistenza, è ovvio che una svista può
sempre sfuggire, una data essere ricordata male.
Nessuno, poi, ha pensato che magari la persona
intervistata era concentrata a capire il senso della
domanda e a formulare una risposta che non fosse
scontata, e non aveva rilevato l’errore altrui; ovvero,
come si fa talora in classe, aveva semplicemente
lasciato correre? Mi spiego: qualche volta, spiegando
storia, mi scappa di dire “persiani” al posto di
“spartani”. Poi guardo le facce perplesse degli alunni,
capisco, mi scuso e mi correggo. Anche un 1961 al
posto di 1861 può sfuggire.
(continua a pag. 5)
di M. De Carli
di A. Costantini
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LA COMPAGNIA TEATRALE
I Salvadeghi (Malmauri)
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Vigo di Legnago
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PIANOLIBERO
I pensionati italiani
scelgono l’acqua
“del Sindaco”
Pag. 3
IL PENSIERO DEBOLE
DEI NUOVI CHIERICI
di A. Panziera
Pag. 4
STORIA DELLA LIRA
Parte 2
di P. Braggio
Pag. 6
“GENERARE FUTURO”
36A GIORNATA
PER LA VITA
F. Occhi
Pag. 8
CONCORSO
RADICCHIO
D’ARGENTO
di M. Ferraccioli
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Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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periodico indipendente
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I pensionati italiani scelgono l’acqua “del Sindaco”
La beve il 77,7%. Mariotti: “Un trend in continua crescita”
Il 77,7% dei pensionati
italiani beve acqua del rubinetto, di questi il 54,2% la
consuma quotidianamente.
Il 17,2% la beve occasionalmente e solo il 6,3% raramente. La scelta viene così
motivata: il 35,2% la preferisce perché è buona, il 28,8%
perché è una soluzione comoda e il 25,2% per i maggiori e
più accurati controlli rispetto
a quella imbottigliata. A rilevarlo è “Aqua Italia”, che dal
2006 scatta periodicamente
Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi
una fotografia del consumo
dell’acqua del rubinetto nel
nostro paese, in collaborazione con l’Istituto indipendente
Cra Nielsen. In particolare,
continua Aqua Italia, il 18,5%
degli intervistati dichiara di
avere almeno un dispositivo
di trattamento dell’acqua nella propria abitazione. La tipologia più gettonata è la caraffa
filtrante, acquistata nel 9,9%
dei casi, seguita dai sistemi
con filtro per l’eliminazione
del cloro (6,3%). Verona si
conferma nella media nazionale. “Questi
dati confermano la qualità dell’acqua del
Sindaco, buona, sicura e certamente più
economica rispetto a quella in bottiglia, dice Massimo Mariotti, presidente di Acque
Veronesi, la società che gestisce il sistema
idrico oltre che a Verona, anche in altri 73
comuni della provincia - Su questa statistica hanno probabilmente influito, da un lato
la crisi che spinge sempre più famiglie ad
utilizzare risorse più vantaggiose, dall’altro
le numerose campagne di sensibilizzazione
su un corretto uso dell’acqua promosse dalle
società di gestione”.
A cura Ufficio Stampa Acque Veronesi
UOMINI E DONNE: SE NON VI CAPITE è COLPA DEL CERVELLO
(segue da pag. 1)
Hanno così scoperto che, anche in presenza
di questi segnali, nei volontari non si “accendevano” alcune aree del sistema limbico,
come l’ippocampo e la parte frontale della
corteccia cingolata.
Questo studio ha confermato che ci sono
differenze di genere in alcune aree del cervello. In effetti, quando i test sono stati effettuati
fra gli uomini, si è attivata in modo più evidente l’amigdala, l’area limbica del cervello
che presiede alle emozioni e all’empatia
con gli altri. Insomma, il cervello maschile
dimostra di riconoscere in qualche modo una
similitudine tra i pensieri degli altri uomini
e il proprio personale vissuto. è stata invece
rilevata una maggiore lentezza dei maschi
a comprendere le emozioni del gentil sesso.
Attenzione, però, a non farla diventare una
scusa!
Pur accettando il dato di fatto che il cervello maschile e quello femminile siano
oggettivamenti diversi a livello neurologico
non dobbiamo dimenticare che la costruzione
dell’empatia fra due persone è il risultato di
un processo affettivo, emozionale e culturale
che riesce a conquistare traguardi che la natura da sola non riesce a raggiungere.
A differenza del mondo animale, per nostra
fortuna, nell’essere umano non contano solo
gli ormoni e il Dna, ma processi più sofisticati, alla base del suo essere libero. In particolare, in un rapporto di coppia, il linguaggio
non verbale assume un ruolo decisivo quanto
quello verbale.
Ogni giorno, per parlare con il nostro partner, utilizziamo alcuni codici di comunicazione definiti dal contesto sociale e culturale
in cui siamo cresciuti e in cui viviamo, e altri
universali, come per esempio il bacio, la
danza, il sorriso, il contatto fisico e in generale le attività del corteggiamento. Codici che
ci permettono, se lo vogliamo veramente, di
spezzare le catene dell’incomunicabilità.
Il vero segreto per riuscire a comprendere
l’altro e comunicare con lui nel modo corretto
è imparare a riconoscere il suo linguaggio, i
suoi silenzi, il significato profondo delle sue
parole e dei suoi gesti, l’implicito e il non
detto. Tutti elementi che una vera coppia
riesce a cogliere proprio perchè è nata in
presenza di un linguaggio comune originario.
Ma per farlo è fondamentale l’impegno e
soprattutto una forte motivazione di fondo da
entrambe le parti.
Certamente maschi e femmine hanno caratteristiche ben diverse e talvolta sembrano
essere due pianeti differenti. Gli uomini tendono per natura a formare delle tribù perchè
originariamente erano dei cacciatori che agivano in clan, mentre le donne, che avevano
il compito di difendere il prodotto del concepimento, hanno sviluppato una dimensione
più privata a difesa del focolare. Ciò spiega
perchè i primi tendono ad essere più camerateschi e a fare quasi sempre gruppo, mentre le
seconde vivono maggiormente la dimensione
privata e sono più competitive tra loro.
Gli uomini hanno equilibrio e capacità di
adattarsi agli alti e bassi della vita quotidiana.
Hanno anche tendenza al dominio, coscienziosità, socialità, vigilanza, discrezione (farsi
coinvolgere nelle situazioni emotive altrui è
un tratto femminile), flessibilità rispetto al
cambiamento e perfezionismo.
Le donne, invece, sono più attente agli altri
e meno riservate. Hanno molta sensibilità,
intuito ed attenzione per i sentimenti altrui.
Sono anche più apprensive, ansiose ed inclini
ai sensi di colpa. A differenza di quanto si
crede hanno più fiducia in se stesse rispetto
agli uomini ma sono più impazienti e facili
prede delle frustrazioni che la vita comporta.
Infine vivacità, allegria, entusiasmo e spontaneità risultano solitamente più componenti
femminile che maschili.
Insomma fermo restando che uomini e
donne hanno caratteristiche differenti sarebbe auspicabile che ogni persona accettasse
i propri limiti e quelli altrui senza cercare
di modificare o plasmare l’altro secondo le
proprie esigenze. Al contrario si dovrebber
far leva sulle diversità per creare maggiore
sinergia e sviluppare a pieno le potenzialità
della coppia.
Certo, come detto sopra, non è una cosa
semplice ma con impegno, costanza e buona
volontà si possono ottenere ottimi risultati.
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Stadio Bentegodi | Domenica 19 gennaio 2014 | Chievo - Parma
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FONDATO NEL 1979
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Foto di Paolo Pravadelli.
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Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto
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20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto:
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Presidente Onorario:
Vice Presidente:
Segretario:
Consiglieri:
Gianni Galetto
Alessandro Belluzzo
Francesco Occhi
Giuseppe Mutti
Armandino Bocchi
Renzo Peloso
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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periodico indipendente
IL PENSIERO DEBOLE DEI NUOVI CHIERICI
Per prima cosa voglio tranquillizzare tutti i
lettori allarmati da un titolo che può generare
equivoci: non mi addentrerò in complesse e
per me improbabili disquisizioni sulla valenza
ed attualità dei concetti filosofici postmoderni
di Gianni Vattimo e Pier Aldo Rovatti, non
possedendone se non in misura marginale le
conoscenze e le capacità di analisi. Nella mia
accezione l’aggettivo debole non rappresenta
una categoria filosofica ma una valutazione
di merito, di consistenza, di praticabilità di
una certa scuola di pensiero che sembra
coinvolgere un numero crescente di persone.
Interamente voluto è invece il riferimento ai
chierici di Julien Benda (Le trahison des clercs
- Il tradimento dei chierici, edito nel 1927).
Come noto, al centro del libro di Benda vi è
il ruolo degli intellettuali (nella sua scrittura
definiti appunto chierici, per l’identificazione
di origine medioevale delle due figure) nella
Società, il loro essenziale contributo nella
elaborazione e nella difesa dei pilastri morali
della medesima, il loro essere custodi di valori
universali quali ragione, giustizia, verità.
Il chierico però non deve scendere in campo
per questa o quella parte politica, non si
deve sporcare le mani assumendo incarichi
di potere, pena la perdita di credibilità come
guida morale, come punto di riferimento per
la salvaguardia del credo democratico. Il
rischio o l’accusa di tradimento scaturisce da
questa eventualità, l’adesione ad un partito,
ad una fazione per proprio tornaconto o
interesse personale e colpisce coloro i quali
vengono meno a questo impegno inteso quasi
come una missione ecclesiale. Oggi la figura
dell’intellettuale ha assunto sembianze un
po’ differenti e si fa fatica a identificarne
il ruolo con quello attribuitogli da Benda.
Sono perlopiù altre le fonti che plasmano e
influenzano idee e costumi in una Società. In
primo luogo i media, soprattutto la televisione
e ultimamente la rete, le cui verità vengono
spesso contrabbandate come assolute ed
incontrovertibili. Poi ci sono gli attori, i
professionisti nell’utilizzazione di queste
nuove forme di vangelo, che hanno fatto
della capacità ed abilità nel comunicare la
chiave delle loro fortune e del loro successo.
Sono appunto i nuovi chierici, tali non per
l’acutezza e la profondità del loro pensiero,
per la capacità di analisi o per l’efficacia
della sintesi, ma esclusivamente per la
indubbia destrezza nel manovrare e spesso
nel manipolare i più avanzati strumenti di
comunicazione, miscelando sapientemente
come ai tempi dell’antica Roma in tutte le
loro possibili declinazioni il panem per la
pancia ed i circenses per lo spirito. Forse non
è un caso che fra gli aspiranti nuovi chierici
compaiano, non solo in Italia, personaggi
che provengono dal mondo dello spettacolo,
comici di professione o per vocazione, nani,
ballerine e saltimbanchi dilettanti, segno
inequivocabile che le nostre sorti ed il nostro
destino oscillano in modo imprevedibile
fra commedia, tragedia e farsa. Però il loro
linguaggio, la loro vis polemica, l’indubbia
furbizia espressiva e la coltivata capacità di
cogliere gli umori del pubblico fanno premio
sui contenuti, spesso modesti o inesistenti
ovvero deprimenti, e annichiliscono la forza
della ragione. Esempi? Tanti, in ogni campo
e tutti convergenti nella medesima direzione.
Iniziamo dal rispetto condiviso e praticato
delle Regole, base di ogni forma di civile
confronto fra le parti; nelle scorse settimane
abbiamo assistito alla trasformazione delle
nostre Camere in una sorta di palestra saloon,
dove i deputati si rincorrevano, scavalcavano
i banchi, si prendevano a sberle, sputavano e
mordevano i malcapitati commessi. Tralascio
gli epiteti, gli insulti, le urla nonché l’uso della
forza per impedire i lavori nelle Commissioni
o le interviste alla stampa. Giustificare queste
pratiche con un uso esuberante dell’esercizio
dei diritti democratici pare un po’ pretestuoso,
così come inveire contro un gran numero di
deputate accusandole di ricoprire la carica
grazie a favori di lewinskyana memoria
non sembra proprio un complimento da
gentiluomini rappresentanti delle Istituzioni.
Sicuramente quelle scene e quelle immagini,
che hanno fatto il giro del mondo, non
rappresentano un bello spot per attrarre
investitori esteri ma forse ai protagonisti
di queste manifestazioni goliardiche la
cosa interessa poco o nulla. In realtà questi
“maitre a penser de noantri” un modello
di sistema economico lo hanno individuato,
magari un po’ autarchico, ma sicuramente
efficace per risollevare le sorti del nostro
disastrato Paese: facciamo come l’Argentina,
applichiamo le sue ricette e usciremo vittoriosi
dalla crisi. Sappiamo ahimé come sta per
finire: l’Argentina è sull’orlo dell’ennesimo
default, la Banca Centrale ha bruciato tutte
le sue riserve in una difesa disperata quanto
inutile del peso che si è svalutato nelle ultime
settimane del 30% su tutte le principali
valute, l’inflazione ormai galoppa al 25%.
Se queste sono le ricette, il piatto che ne
consegue è un intruglio non commestibile.
Visto il precedente, non deve stupire il can
can penoso sul decreto IMU BANKITALIA,
in opposizione al quale sono state dette una
sequela di stupidaggini e falsità. Premesso
che vi è stato un deficit preoccupante di
informazione da parte del Governo e del
Ministro dell’Economia, assolutamente non
giustificato dalla complessità della materia,
le accuse di voler privatizzare la nostra Banca
Centrale, di volerla vendere agli stranieri e di
aver regalato soldi alle Banche sottraendoli
ai cittadini sono, come si direbbe in giudizio,
destituite di ogni fondamento. Banca d’Italia
rimarrà un Istituto di diritto pubblico, gli
operatori esteri non potranno acquistarne o
detenerne neanche un’azione, la rivalutazione
delle quote in mano alle Banche socie (il
cui valore di libro risaliva agli anni ’30),
non comporterà alcun onere per il Bilancio
dello Stato e quindi per i cittadini; anzi,
sulla plusvalenza che si materializzerà con
questa operazione sui conti degli Istituti di
Credito coinvolti, l’erario incasserà circa un
miliardo di euro. Siccome il vangelo dei nuovi
chierici non contempla atti di contrizione,
è impensabile assistere a qualche forma di
ravvedimento operoso mentre è assai più
verosimile ipotizzare un veloce avvicinamento
verso la rappresentazione nella quale essi
sono maestri impareggiabili: la comica finale.
Andrea Panziera
ALLA CASA DI RIPOSO DI ISOLA RIZZA LETTURE DALLA TRADIZIONE A CURA DI LETTRICI ABC
La narrazione affascina sempre, a qualunque età. Transitando questo assioma, le lettrici
Renata Nalin e Luisa Vighini hanno accolto
l’invito delle educatrici della Casa di Riposo di
Isola Rizza e hanno incontrato gli ospiti intrattenendoli con letture tratte dalla tradizione locale.
L’iniziativa ha visto la luce nel 2013 e, avendo
fatto emergere il profondo legame affettivo che
ciascuno ha con la narrazione, prosegue nel
nuovo anno con cadenza bimestrale. L’ultimo
incontro risale a mercoledì 22 gennaio, il prossimo sarà in marzo. Vengono letti proverbi, fole,
poesie, dialoghi, prevalentemente in dialetto. Si
tratta per lo più di testi della tradizione veneta
che rientrano in quell’immaginario collettivo
che fa parte della cultura e delle memorie del
territorio. Sono nati nelle stalle, al caldo degli
animali e alla luce della lucerna a petrolio,
per allietare le lunghe e fredde sere invernali e
hanno accompagnato grandi e piccini in mondi
interessanti, emotivamente forti, dove ne succedono di tutti i colori. I racconti della tradizione
conducono nella realtà del mondo contadino
ove affonda le proprie radici la cultura del
nostro territorio, un mondo in cui la narrazione
e la creatività hanno consentito di migliorare
la qualità dell’esistenza povera di consumi ma
ricca di relazioni.
Durante gli incontri con gli ospiti, non mancano i travestimenti che trasformano le lettrici
del Gruppo ABC di Legnago da parona a paron,
da vecia a buteleto, da morosa a sposa. Perché
le narrazioni delle sere del lungo inverno contadino hanno personaggi ben caratterizzati che
necessitano di qualche scialle, di una gonna
lunga e di almeno una giacca sgualcita.
I racconti, riascoltati in età adulta, permettono di rivivere la magia di un mondo di sogni
sui quali si è costruita l’esistenza, di ritrovare
compagni mai scordati e di ripercorrere sentieri
dove migliaia di persone hanno camminato.
“C’era una volta…” in un batter d’occhio trasporta dal mondo reale, dalla stanza in cui ci
si trova, al passato, agli anni trascorsi. Anche
grazie alla magia dell’imperfetto, tempo verbale
per eccellenza del racconto, per cui il protagonista el fasea, el disea, el nasea.
A ogni incontro il rito si ripete: la narrazione risveglia in chi ascolta e in chi legge echi
dell’infanzia e della giovinezza, così remote
eppure così in corso. Per questo gli appuntamenti proseguono.
Bona note, cristiani!
R. N.
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
periodico indipendente
I CONTROLLORI DELL’IGNORANZA
(segue da pag. 1)
Figurarsi quando a parlare non siamo noi, ma qualcun altro; però,
ci hanno sempre insegnato (ma è un dato di puro buon senso) che non
si interrompe mai un ragazzo, soprattutto in situazioni di stress, per
una svista che sia chiaramente frutto di un lapsus, una distrazione;
caso mai, lo si fa rilevare dopo, con calma. A maggior ragione,
mi sarebbe sembrata una forma di maleducazione sbertucciare un
giornalista che non è un nostro allievo; arrivo a dire che facevano
quasi una figura peggiore, da pedanti insopportabili, gli insegnanti
che rinfacciavano l’errore nella formulazione.
Qui mi permetto di inserire un’osservazione personale, ma che
penso possa valere per tutti, o almeno per molti: quando qualcuno ci
fornisce un dato, siamo istintivamente portati a pensare che sia lui ad
aver ragione; magari ricordiamo male, magari lui intendeva una cosa
diversa. In effetti, il mio Professore di Storia Antica all’Università di
Padova, Franco Sartori, un vero leone della ricerca, ci ripeteva che
di fronte a un testo, per esempio un’iscrizione o un brano letterario,
occorre sempre valutare tutte le possibilità, nessuna esclusa, prima
di pensare all’errore altrui.
Torniamo a Lucignolo. “La guerra del Vietnam è terminata nel
1972”. Il professore non correggeva l’informazione? ecco apparire
il dato “esatto”: 1975. E giù con “ignorante”, “povera scuola”,
“asino”... Un momento. Di quale fine della guerra parliamo? Degli
accordi di pace fra Nord-Vietnam e USA? Dell’uscita di scena
dell’America? Della conquista di Saigon? Degli ultimi focolai
di resistenza dell’esercito sud-vietnamita? Dell’invasione della
Cambogia da parte del Nord-Vietnam?
Che ignoranti i professori! Non sanno che il primo Presidente
della Repubblica non è stato Einaudi. Beh, io avrei pensato che
effettivamente il primo presidente a pieno titolo fu proprio Einaudi,
essendo stato De Nicola Capo di Stato provvisorio. È la stessa
5
ragione per cui i quizzoni che mandano in solluchero la moderna
pedagogia di Stato sembrano fatti apposta per mettere in crisi le
menti più riflessive (a volte magari troppo riflessive), quelle persone,
per intenderci, che si chiedono “sì, ma non è tutto vero o tutto falso,
ci sono situazioni ambigue, zone d’ombra, sfumature di grigio”.
E già che ci siamo: cosa significa conoscere la storia? Avere tutte
le date in testa? Tutti i nomi ben incasellati? Non so se sia così. A
me la storia piace, andavo piuttosto bene a scuola e ho letto diversi
libri, ne ho persino scritto qualcuno; aggiungo che la insegno da 34
anni. Eppure, mi capita spesso di dover controllare o ricontrollare un
dato. Oppure dover ammettere onestamente con gli allievi che non
lo ricordo, e farlo cercare da loro sul testo. Perché sapere la storia
vuol dire conoscere le cause degli eventi, le conseguenze, la loro
concatenazione, se vogliamo anche piccoli aneddoti su personaggi,
dettagli su armi e vesti, modi di vita, strutture mentali. Anche le date,
certo, ci mancherebbe altro, ma quelle si possono ripescare dove e
come si vuole. Altre cose, invece, bisogna saperle. E non basta un
ripassino prima della lezione.
Tornando ai giornalisti, purtroppo, molti di loro concepiscono la
presunta “missione” come un sostitutivo socialmente accettato del
bullismo che probabilmente esercitavano quand’erano più giovani, in
classe o in caserma verso chi non si poteva difendere. Sicuramente
a questo punto mi citeranno gli eroi dell’informazione caduti in
Afghanistan o in Iraq; tanto di cappello, ma continuo a pensare che
tendere agguati a persone per il dubbio piacere di ridicolizzarle non
sia un bel mestiere.
O forse la colpa è nostra, di noi insegnanti: se ad ogni attacco a
tradimento reagissimo con una rappresaglia di tipo “tedesco” ossia
dieci giornalisti alla berlina con le loro cretinate appese al collo
per ognuno di noi, forse imparerebbero ad aver più rispetto della
categoria.
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ritrova e mantieni il peso forma
azioni stimolanti sul metabolismo.
Le azioni salutari del caffè verde
sono dimostrate da un gran numero di studi.
In particolare i chicchi di caffè non
tostati ( caffè verde) racchiudono
un prezioso fitocomplesso dalle
importanti proprietà in particolare
favorisce:
AZIONE DI CONTROLLO DEL
PESO CORPOREO:
Da sinistra: Dott.ssa Tedesco Chiara, Dott.ssa Girardello Caterina, Dott.ssa Ferrante Marzia.
la sua azione dipende in parte
dalla caffeina che favorisce la riduzione dei
CAFFè VERDE (Coffea arabica) semi e.s.
grassi accumulati nei tessuti, ma l’azione più
Presenta notevoli differenze rispetto al caffè
importante è però data dall’acido clorogenico
tostato che normalmente beviamo durante
che modula il metabolismo degli zuccheri: ne
la giornata , una tra queste è che apporta un
riduce l’assorbimento intestinale e aumenta
basso contenuto di caffeina, inoltre contiene
la tolleranza al glucosio.
diverse molecole antiossidanti che normalUno studio condotto su 16 adulti per 22
mente vengono perse durante il processo di
settimane ha dimostrato che l’acido clorotostatura, tra queste la più importante è l’agenico determina una riduzione significacido clorogenico, polifenolo metabolizzato
tiva del peso, dell’indice di massa corpodall’organismo, responsabile delle benefiche
rea e della percentuale di grassi.
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incrementa l’energia e la forza fisica, promuove
uno stato di benessere generale ed un pieno di
vigore per tutto l’organismo.
AZIONE ANTI-IPERTENSIVA
a differenza del caffè tostato non provoca innalzamento della pressione ma ne favorisce la
riduzione grazie all’azione dell’acido clorogenico che aumenta la biodisponibilità dell’ossido
nitrico implicato nella vasodilatazione e nell’aumento del flusso sanguigno.
AZIONE ANTIOSSIDANTE
contrasta l’accumulo di radicali liberi con una
azione neuroprotettiva e cardioprotettiva.
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formulati con un estratto di altissima qualità e
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fisica favoriscono il controllo del peso apportando vitalità e potenza muscolare, senza gli effetti collaterali di un abuso di caffeina. Le Dott.
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Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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periodico indipendente
BIBLIO FILIA - ALLA SCOPERTA DEI LIBRI di Sergio Bissoli - Parte 34
I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI
UMBERTO MORUCCHIO
Murano (Venezia) 1893 - Milano 1979
LA VETRINA DELLE BAMBOLE
PARLANTI Editore Corbaccio 1933.
Raccolta di racconti. Questo bel racconto dà
il titolo alla raccolta.
Parlate piano, che la sera è un po’ triste e
ogni rumore la offende. E’ una di quelle sere
in cui non si riesce a far nulla. Si accende
una sigaretta, si aspira il fumo pigramente, si
contemplano gli inafferrabili ghirigori che si
snodano, si sfilacciano e si sciolgono in una
nebbiolina appena visibile. E basta. Anche
il pensiero é fermo. Solo il ricordo é vivo.
E scintilla fuori di noi, dietro quelle cortine
di trasparenze un po’ azzurre, che il fumo
ha tessuto nella stanza, come qualche cosa
di ormai estraneo, da cui ci siamo ormai
staccati, non importa se con indifferenza
o rimpianto. Triste dolcezza del ricordare.
Visioni del passato che si snodano ai nostri
occhi in bioccoli lenti, pigri ma tenaci. Quelli
che noi fummo; quelli che furono con noi, per
un tratto del nostro cammino, e poi via, non
si sa dove; le cose che ci appartennero, nella
realtà o nel desiderio, tutto, tutto si rifà vivo,
mentre rigano le nostre finestre le lacrime
silenziose della sera malata. Triste dolcezza
del ricordare... Ed ecco, d’improvviso, di
tutte quelle immagini un sola si indugia, nel
fascio della nostra lampada, quasi vogliosa di
intrattenersi con noi.
Succede anche a me, questa sera, di essere il
trastullo di un ricordo lontano, entrato furtivamente nella mia stanza, forse fra un dondolio,
fuori, di campane attediate.
Ecco: io mi rivedo fanciullo di pochi anni,
in una sera come questa. Ho gli occhi trasognati e curiosi dei bimbi che li aprono per
la prima volta, meravigliati, sul mondo. Col
rammarico che gli occhi siano tanto piccoli
per la visione di un mondo tanto grande. Sì,
è una sera come questa, ma io non sono solo:
è con me lo zio Franco, che mi conduce per
mano attraverso le vie luminose di una brulicante metropoli.
Io non so se l’immagine che io vedo sia proprio la sua: forse è quale potevo formarmela
bambino, forse quale l’ha colorita l’ombra del
cipresso che lo attirò d’improvviso, fuori della
mia luce, nell’ombra. Certo lo zio Franco,
che questa sera io rivedo con un bimbo per
mano attraverso le vie luminose di una bru-
licante metropoli, non era un uomo come gli
altri. Taciturno, cupo, ma con negli occhi il
riverbero caldo di una fiamma di bontà. Di
lui ricordo sopra tutto, quel riverbero, e la
massa dei capelli serpentini e la delicatezza
quasi femminea della sua mano, quando mi
spianava la fronte. Pareva che egli desse qualche preoccupazione alla nonna, che lo amava
teneramente, ma con la gelosia di chi presente
sempre e dappertutto pericoli. E pareva che la
povera donna non avessee torto, perchè anche
il babbo, che era il suo figliolo maggiore,
rimproverava spesso il fratello con corruccio
quasi paterno e una volta, mi ricordo, lo fece
persino piangere ed io non ne capii il perchè.
Doveva essere un uomo terribile, dunque,
lo, zio Franco. Eppure a nessuno dei miei
zii, io volevo il bene che volevo a lui; forse,
perchè intuivo, senza spiegarmelo, che egli
era rimasto, dentro, un bambino come me, un
bambino coi baffi; che è la cosa più bella, ma
anche più terribile, che ci sia.
Tutti i giorni, o quasi, mi conduceva con sè
a passeggio e mi mostrava tutti i prodigi della
vita e aveva per ogni cosa delle parole che
neppure il babbo sapeva trovare.
(continua nel prossimo numero)
STORIA DELLA LIRA di Pierantonio Braggio - Parte 2
• Nel 1865, il Regno d’Italia – Vittorio
Emanuele II – partecipa all’Unione Monetaria
Latina, di cui fanno parte Francia, Belgio e
Svizzera, e successivamente, diversi altri Stati
europei, ognuno con una propria moneta d’oro,
dello stesso peso di fino – 5,805 g e del valore nominale di 20 unità monetarie nazionali.
Noto, in merito, il pezzo da 20 lire del Regno
d’Italia e, per la Svizzera, il suo 20 franchi
“Helvetia”… Motivo della creazione dell’Unione è di fare in modo che, negli scambi fra
le nazioni aderenti, le monete relative circolino
liberamente, senza dovere, ogni volta, fare
riferimento al corso del cambio, trattandosi
di metallo prezioso coniato, il cui titolo, peso
e valore sono noti ad ogni operatore, il quale,
fra l’altro, è certo di non incorrere in perdite di cambio. La prima guerra mondiale fa
cadere l’Unione Monetaria Latina, che cessa
ufficialmente il 1° gennaio 1927. Restano in
circolazione, comunque, e tuttora, centinaia di
migliaia di monete d’oro del tempo.
• 1866: s’introduce, a causa delle spese per l’unificazione, amministrative e militari, il corso
forzoso, che esclude la possibilità del cambio
del biglietto in metallo pregiato, corso che dura
sino al 1891, quando, a garanzia del valore
della moneta, è accantonato metallo prezioso
per un 50% del valore nominale dei biglietti,
di cui è prevista l’emissione.
Fra il 1893 ed il 1920, e, quindi, successivamente, sono emessi, nel Regno d’Italia, biglietti, detti “Buoni di cassa”, da 1 e 2 lire…, onde
limitare la necessità di moneta metallica…,
della quale, v’è forte scarsità.
• 1866: con la cessione del Lombardo-Veneto
da parte dell’Austria al Regno d’Italia, unica
a circolare, con potere liberatorio nello stesso,
è la lira al posto delle monete degli Stati in
precedenza esistenti: Ducato di Modena, con
tallero, scudo, bolognino, soldo (di Reggio)
e denari; Ducato di Parma, con soldo e lira;
Granducato di Toscana, con ruspone, zecchino,
francesone, fiorino, Paolo, soldo, quattrino;
Regno Lombardo-Veneto, con diversi valori
e denominazioni anche in tedesco, ma, non
ultima, la lira austriaca, e Regno delle Due
Sicilie, con ducato, tarì, carlino, grano, piastra
e tornese. La lira del Regno d’Italia circolerà
dal 1870 anche nell’ex Stato Pontificio, che,
peraltro, già disponeva di una lira, come propria moneta, ma introdotta dopo la doppia, lo
scudo, il testone, il doppio Giulio, lo zecchino,
il grosso, il baiocco ed il quattrino.
(continua nel prossimo numero)
I Lions club di legnago ospitano giuseppina tripodi al castello bevilacqua
giuseppina tripodi: “la lezione di rita levi-montalcini”
la storia di una donna calabrese che ha dedicato il suo impegno al premio nobel rita levi-montalcini
Giovedì 13 febbraio, in occasione del meeting del Lions Club di Legnago, è stata ospite
al Castello Bevilacqua Giuseppina Tripodi, la
diretta e fidata collaboratrice di Rita Levi Montalcini, che per l’occasione ha presentato il libro
“La lezione di Rita Levi-Montalcini - Una vita
tra scienza e solidarietà”.
Giuseppina Tripodi nasce a Reggio Calabria
nel 1951 e per quasi mezzo secolo ha vissuto a
fianco della nota scienziata, premio Nobel per la
medicina e senatrice a vita. Infatti è la giovane
calabrese che nel 1986 raccoglie la documentazione sulla scoperta che valse alla studiosa
il premio Nobel per la medicina riguardante il
fattore di accrescimento della fibra nervosa. Per
volontà delle gemelle Levi-Montalcini, Tripodi
siede nel Consiglio di Amministrazione della
Fondazione Rita Levi-Montalcini costituita nel
1992, nella quale svolge il ruolo di consigliere
delegato adoperandosi nell’organizzazione di
eventi al fine di raccogliere fondi in favore degli
abitanti dell’Africa. L’obiettivo dalla onlus della famiglia Levi-Montalcini è quello di incentivare lo sviluppo e l’istruzione e fino ad oggi più
di dodicimila persone sono state aiutate.
Giuseppina Tripodi non ha mai abbandonato
la sua vena di scrittrice firmando numerosi libri
insieme alla professoressa, dei quali si ricorda-
no in particolare: “I nuovi magellani dell’era
digitale” (2006), “La clessidra della vita di Rita
Levi-Montalcini” (2008) e “Le tue antenne”
(2008).
Dopo ben 44 anni di attività lavorativa trascorsa assieme, Giuseppina Tripodi nel suo libro “La lezione di Rita Levi-Montalcini – Una
vita tra scienza e solidarietà”, evidenzia l’impegno sociale della grande neurologa e ci regala
un ritratto inedito della scienziata la quale mette
come senso profondo della sua vita la centralità
della persona, valore che guida l’impegno del
Lions Club.
A. M.
periodico indipendente
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
“La Parete”, Un coro che porta
Verona in Italia ed all’estero
L’amore per la musica, per il canto, per le tradizioni,
per la Città degli Scaligeri e per la storia,
alla base delle esibizioni.
La musica risuona dolcemente, come il fresco canto dell’usignolo. Il canto, sostenuto da madre musica, esprime riflessioni
e fatti, che nel caso de “La Parete”, sono particolarmente legati
al territorio veneto e veronese. Un canto-messaggio, che piace, che attira e che profondamente soddisfa, specie quando
ciascun componente il coro, s’immedesima in quanto sta cantando e dà tutto se stesso per conferire massima espressione
alle caratteristiche della vita, agli usi, alle tradizioni e, nel complesso, alla storia d’un più che lontano passato. Una storia che
fu, ma che alla mente piace ricordare…
Tutto ciò hanno capito, ormai innumeri volte, coloro che, in
piazze, chiese e teatri hanno avuto modo di partecipare alle
esibizioni d’un coro, che sa interpretare magistralmente il contenuto della canzone, per porgerlo, graziosamente e piacevolmente, all’ascoltatore.
Un gruppo di
amici, amanti della montagna, delle
gite fra il suo verde
e delle canzoni ad
essa legate, ha creato nel 1971 il coro
“La Parete” - intendendo come tale, la
parete appunto d’un
dirupo - nell’ambito
di incontri parrocchiali, a Santa Lucia
Extra, Verona. Promotore principale
dell’iniziativa è stato
Sergio Mazzi - ora, maestro ufficiale del Coro - sostituito per alcuni
anni da Claudio Bernardi. Sede attuale de “La Parete” è la Baita
Alpina “La Tradotta”, in Santa Lucia - sito: www.corolaparete.it.
Se base principale della vita del Coro è il canto di canzoni popolari, strettamente collegate alla tradizione e al mondo veneto, e riportate in un volumetto, edito dal Coro stesso - “La
Parete” s’impegna pure in attività di vario contenuto. In esse,
attraverso il canto, mezzo canoro di unione amichevole ed
espressione dell’anima, la stessa fa conoscere Verona in Italia
e all’estero - molte, infatti, le presenze in Austria, in Croazia, in
Francia (dato il gemellaggio di Verona con la città di Nîmes), in
Germania (nel quadro del gemellaggio con Monaco di Baviera)
e in Polonia (Ribnik), dando origine a scambi di reciproca conoscenza - il Coro svolge attività di solidarietà e di contatto con
i Veneti da più di un secolo, ormai, residenti nelle Americhe e
che, fatto importantissimo, non solo si esprimono in un dialetto
molto vicino a quelli nostrani attuali, ma curano anche tradizioni, talvolta pure nelle nostre terre dimenticate, quale simbolo di
massimo attaccamento all’antica vita veneta, diventata ormai
storia. Avvenimento straordinario è stato l’incontro, avvenuto
Fustellificio Cozza s.r.l.
Strada La Rizza, 22
Verona
nel novembre scorso, dal 14
al 28, in Brasile, dove il gruppo
de “La Parete”, invitato dalla locale Associazione Veronesi nel Mondo
del presidente Periclés Puccini, è stato accolto con grande entusiasmo, con calore e, molto spesso, con
non poca commozione. Un momento d’altissimo contenuto
morale ha goduto il Coro, presentando canzoni e musiche venete, in cinque concerti, affollati di oriundi veneti, in altrettante
città brasiliane degli Stati di Rio Grande do Sul, di Paraná e di
Santa Catarina.
Molto numerosi i concerti tenuti sino ad oggi fuori Verona e
in ambienti molto prestigiosi, come a Monaco, si diceva, nel
Deutsches Museum, e a Firenze, in Palazzo Vecchio, mentre
la prossima attesa
esibizione è prevista nel Duomo di
Napoli… Tali concerti - dai quali traspare la passione
ed il gusto del canto, percepito dall’ascoltatore - fra i
quali, alcuni eseguiti anche in occasione di feste natalizie,
durante le quali,
fra l’altro, gruppi di
cantori si sono esibiti alla luce della
stella e dinanzi ad
un presepio mobile
- sono già stati registrati su due CD, mentre un ulteriore terzo
dischetto, a grande richiesta, è in preparazione.
Quanto a doverosa solidarietà, il Coro mira ad esprimere il
meglio del suo lato interiore: nel 2000, venti ragazzini cechi,
provenienti dal Togo, Africa, sono stati condotti a Piazza San
Pietro, in occasione del Giubileo; a Togoville, quindi, assieme
all’Associazione Santa Lucia, “La Parete” collabora fattivamente con il locale Centro Ragazzi Cechi…, non dimenticando
che di forte aiuto sono anche le adozioni a distanza… Ciò, nella convinzione che il canto, la musica, l’amicizia e la passione
a nulla servono, se si trascura il Prossimo, cui, per volontà dei
soci del sodalizio canoro, sempre va riservato il primo posto…
Forse non abbiamo scritto tutto, non abbiamo posto nella
dovuta evidenza la grande portata che assume il canto trasformato in azione sotto i suoi diversi aspetti, costretti a ciò, dalla
necessaria economia di spazio, ma possiamo assicurare che
Verona può andare più che orgogliosa della presenza de “La
Parete” fra i numerosissimi elementi creatori di cultura, attivi
nella città scaligera. La quale, come accennato, ha nel Coro di
Santa Lucia, ottimamente guidato dal presidente Danilo Storchi, anche un ambasciatore molto incisivo, un portavoce che
bene la rappresenta all’estero, così come è di recente avvenuto anche ad Innsbruck, dove grazie alla collaborazione di
Innsbruck Tourismus, i canti veronesi hanno ottenuto il massimo consenso in chiese e sotto il centrale e storico Tettuccio
d’Oro. Con l’avvenuta, dianzi ricordata presenza fra i Veneti
di Brasile, dagli stessi apprezzatissima, possiamo senz’altro
parlare di “La Parete International”, come pezzo itinerante e
altamente messaggero di Verona.
Pierantonio Braggio
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Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
periodico indipendente
“GENERARE FUTURO” 36A GIORNATA PER LA VITA E DINTORNI
A CURA DEL CENTRO AIUTO VITA DI LEGNAGO
Sono state giornate, settimane e mesi molti intensi per il “Centro Aiuto Vita” “Sono i progetti condivisi con 215 famiglie, che hanno visto la nascita di
di Legnago. Infatti dopo aver ricevuto il premio “Il Basso Adige” lo scorso 52 bambini nel 2013, e ancor di più sono i progetti di quell’ascolto alla
ottobre, come chi opera con grande professionalità, ma soprattutto con amore Vita nei colloqui di prevenzione IVG che hanno visto un cambio di rotta
e condivisione verso il prossimo, i tanti volontari del Centro e con loro il per 15 donne su 130 incontrate -riprende il presidente del Centro Aiuto Vita
presidente ed il direttivo dell’associazione, hanno organizzato tutta una serie Roberto Veronese- Sono numeri forse piccoli rispetto al dramma dell’aborto
di iniziative per festeggiare la 36ma Giornata per la Vita per condividere il che tocca ancora più di 110.000 situazioni ogni anno in Italia, ma sono dati
tema, il messaggio e le riflessioni proposte dai Vescovi su questo argomento che vanno letti nello sforzo immane. Non ci sono dati certi, ma il pensare
che ci sono quasi 40 Centri Aiuto Vita nel Veneto e 13 nella provincia e
di grande attualità e di estrema importanza.
diocesi di Verona, non può
“Non possiamo negare che
che legarsi ad uno dei tassi di
eventi come quello del preabortività (numero di aborti
mio del Basso Adige, come
ogni 1000 nati vivi) più bassi
l’evento accanto all’attore
d’Italia (140 contro 206).
televisivo Fiorello, come la
Il Centro Aiuto Vita in tutti
commedia un CUORE PER
questi anni - passando anche
LA VITA nel contesto del
momenti veramente difficili
2013 che segnava 25 anni di
dal punto vista economico attività, hanno dato una spinha puntato alla massima trata notevole alla conoscenza
del Centro Aiuto Vita - ci Nella foto: il coro di Legnago (a sinistra) e il coro di Terranegra (a destra).
sparenza, rendicontando ogni
racconta Roberto Veronese Presidente del Centro Aiuto Vita di Legnago- euro utilizzato e guadagnando anno dopo anno credibilità fino a ottenere il
ed anche le tecnologie, i siti internet , i social netowrk come facebook MARCHIO MERITA FIDUCIA sulla rendicontazione. Inoltre ha sempre
segnano il passo a tanti “Mi piace”. Ed il messaggio della Vita - partendo riservato uno spazio speciale alla sensibilizzazione perché la difesa della Vita
dai figli e dall’educazione che si può generare come genitori, ha posto la passa dalla cultura.
questione della condivisione e solo educando al dialogo tra le generazioni Domenica 2 quindi - oltre alle consuete messe distribuite con varie testimopotremo unire in modo fecondo la speranza e le fatiche dei giovani con la nianze - si è approdati nel pomeriggio alla premiazione del Concorso per
saggezza, l’esperienza di vita e la tenacia degli anziani.” Così, l’apertura di le scuole “MI DONO QUINDI SONO” che ha portato circa 700 persone a
questa giornata per la Vita, è stata contrassegnata dal tema dell’incontro e riempire il salone delle Scuole Elementari di Asparetto. La grande attenzione
dell’incrocio tra le varie realtà presenti sul territorio. Già da fine 2013 i Cori degli insegnanti, l’entusiasmo del parroco don Francesco Lonardi e la collaGiovanili avevano accettato la sfida dell’incontro con una riunione mensile borazione delle famiglie hanno determinato il grande successo dell’iniziativa
con i responsabili dei Centri Aiuto Vita. Partendo dalle verifiche delle pre- con 1200 lavori da valutare
cedenti esperienze, dalla voglia di porsi al servizio, di conoscere le realtà e Alla sera la trasferta presso la Parrocchia di S.Pietro di Morubio per la
le peculiarità delle comunità è nata l’iniziativa X-LIFE. Un semplice- ma visione del film BELLA, capace di toccare i cuori per la sua semplicità e per
importante incrocio di esperienze per cui ogni coro portava l’animazione in i suoi colori e soprattutto capace di rievocare nella sua bontà la famiglia e
una comunità diversa dalla sua. Annunciata domenica 19 gennaio a Minerbe l’attenzione alla Vita.
si è concretizzata in ben 11 Chiese domenica 26 gennaio” (Coro di Vigo Il giorno dopo sono arrivate foto di disegni e di segni portati in occasione
presso la Parrocchia di Asparetto - ore 11.00, Coro di Asparetto presso la delle Messe. Per questo anno avevamo predisposto la VALIGIA come segno
Parrocchia a San Pietro di Legnago ore 11.00, Coro di S. Pietro presso la di Viaggio e di cammino, come mezzo per essere pieni di attenzioni e di
Parrocchia di Casette - ore 11.15, Coro di Casette presso la Parrocchia possibilità verso il futuro”.
di Boschi S. Anna ore 10.00, Coro di Boschi S. Anna presso la Parrocchia Una ulteriore tappa per coltivare la Vita e per meravigliarsi come ci propone
di Vigo - ore 9.30, Coro Voci di Gioia - Bovolone presso la Parrocchia di il messaggio “Si tratta di accogliere con stupore la vita, il mistero che la
Angiari - ore 10.00, Coro di Angiari presso la Parrocchia di Castagnaro - abita, la sua forza sorgiva, come realtà che sorregge tutte le altre, che è data
ore 10.30, Corale S. Nicola - Castagnaro presso la Parrocchia di Legnago e si impone da sé e pertanto non può essere soggetta all’arbitrio dell’uomo”,
- ore 10.00, Coro di Legnago presso Parrocchia di Vangadizza - ore 10.30, è stato quindi l’appuntamento per la 12a edizione del FESTIVAL CORI
Coro di Vangadizza presso la Parrocchia di Bovolone - ore 10.15, Coro di GIOVANI - SEGUI LA VITA - che si è svolto il 9 febbraio alle 16.30 nel
Terranegra presso la Parrocchia di Porto - ore 9.00).
TEATRO SOCIALE di Villa Bartolomea e che ha visto 10 cori alternarsi
Da tutti è emerso un messaggio unanime di esperienza da ripetere e altamen- nel palco (Coro degli Angeli - S. Caterina di Bionde, Coro “La Sorgente”
te costruttiva. L’entusiasmo di spostarsi, la voglia di coinvolgere e pregare di Minerbe, Coro Giovani - Boschi S. Anna e S. Marco, Corale San Nicola
con altre comunità con il canto, la possibilità di conoscersi reciprocamente di Castagnaro, Coro Giovanile di Terranegra, Coro Giovani - S. Pietro
e quindi imparare i pregi e i limiti di ogni location…. Sono stati punti che Legnago, Coro Giovani - Vangadizza, Coro Sin-Tonia - Villa Bartolomea,
hanno aiutato i giovani ad apprezzare anche la loro comunità e a capire quan- Coro Giovani Asparetto, Giovani S. Michele - Angiari) con canzoni a tema
to sia importante il servizio che fanno. La disponibilità ha quindi permesso di per fare riflettere. Insieme delle testimonianze, dei dati e flash per ripensare
portare un servizio alla Vita. Infatti i cori stessi hanno annunciato la Giornata al tema delle Vita. L’evento è stato reso possibile grazie al supporto del
per la Vita con stralci del messaggio dei Vescovi e una piccola testimonianza. Comune di Villa Bartolomea che ha concesso il patrocinio, alla Parrocchia
Quindi la settimana è proseguita con incontri del Centro con diversi gruppi: S.Bartolomeo e al Gruppo Alpini che hanno ospitato tutti per un momento
molti sono stati i gruppi di adolescenti che - anche per prepararsi all’evento conviviale.
del Meeting per la Vita al Pala Riso hanno voluto proporre degli stimoli, tra
Francesco Occhi
cui il film OCTOBER BABY che richiama la storia di Janna Jensen sopravvissuta all’aborto. Un film che tocca il cuore e che aiuta a guidare al futuro.
Ancora in lingua inglese - con sottotitoli in Italiano - mantiene un fascino e
l’attenzione alta di tutti i ragazzi. Quindi gli adolescenti, e da questa edizione
i giovani e le famiglie (0-99 anni), si sono ritrovati al PALARISO di Isola
della Scala con il meeting invernale - Festa per la Vita. Oltre alla S.Messa
con il Vescovo, un momento di animazione e il Concerto START NOW dei
GEN VERDE. Un vero stimolo a partire e a credere alla Vita. Una serie di
messaggi inseriti in un concerto ricco di professionalità e umanità. Domenica
2 febbraio poi le comunità hanno aperto il cuore alla Vita con molte iniziative
di raccolte fondi , perché , come ci dicono i Vescovi servono risorse e forze:
“Ogni figlio è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per la
famiglia e per la società. Generare la vita è generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si può uscire mettendo i genitori
nella condizione di realizzare le loro scelte e i loro progetti.
LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749
periodico indipendente
Per chi ama l’intrigo e la suspense da non perdere è la serata di Venerdì 21 febbraio,
alle ore 20.30, con la “Cena con Delitto”- Rocca Bolina. Una straordinaria occasione
Anno
AnnoXXXI
XXXVI
- n.- n.
9 -2Settembre
- Febbraio2009
2014 per diventare detective per una notte, mettendo alla prova il proprio intuito e9le proprie
capacità investigative per riuscire a smascherare il colpevole. La serata sarà ambientata
nell’affascinante e suggestivo castello, dove sarete deliziati da una cena che, sicuramente, conquisterà i palati più sopraffini.
Cena con delitto
Venerdì 21 febbraio 2014 ore 20.30
Antipasto
Carpaccio di cervo con crema di topinambur
Primo piatto
Ravioli ripieni ai carciofi
spadellati con cipolla rossa di Tropea e fonduta di stracchino
Secondo piatto
Tournedos di manzo al pepe rosa con erbette provenzali
Dessert
Crema catalana con biscotti di credenza
Caffè, acqua gasata e naturale, vino in bottiglia
Costo a persona € 49,00
Compresi acqua e vino
(su prenotazione)
Sabato 1 marzo 2014, invece, si vuol passare una serata spensierata e in allegria per
festeggiare il Carnevale. Carnevale dei Folli trasformerà Castello Bevilacqua in una corte
nobiliare dove si alterneranno personaggi colorati, bizzarri e divertenti come i giullari,
i saltimbanchi, maghi e musici, che faranno rivivere la tipica atmosfera gioiosa del
Carnevale veneziano. Se per la cena sarete deliziati da prelibatezze tipiche del Carnevale,
il dopo cena sarà altrettanto gioioso e divertente con intrattenimento musicale fino a
tarda notte.
Carnevale dei Folli
Sabato 1 marzo 2014 ore 20.30
Aperitivo di benvenuto
Primo piatto
Uno scherzo di pizza con risotto arlecchino
Secondo piatto
Bocconi di pollo fritto con chips di verdure servito su carta paglia
Dessert
Composizione di dolci carnevaleschi accompagnati da vino appassito
Caffè, acqua gasata e naturale, vino in bottiglia
Costo a persona € 39,00
(Bambini da 0 a 3 anni gratuiti - da 4 a 10 anni € 20,00 a bambino con posto a sedere)
Compresi acqua e vino
(su prenotazione)
Corso di Wedding Planner base 15-22-29 marzo 2014 dalle 09:30 alle 16:30
Corso Avanzato di Wedding Planner 10-17-24 maggio 2014 dalle 09:30 alle 16:30
Giovedì 27 febbraio 2014 non bisogna mancare alla seconda serata degustazione del Ristorante all’Antica Ala. Se il primo ha riscosso un grande successo con “Pane e salame…e buon vino”,
questa volta si vuole cambiar genere tuffandosi nel mondo degli gnocchi. Durante la serata si assaggeranno tanti sapori, tante consistenze e profumi di gnocchi diversi per tipologia, metodo di
preparazione e ingredienti necessari per un sugo sempre azzeccato. Dall’antipasto al dolce questa serata sarà davvero prelibata.
Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra
nuova destinazione nel cuore della storia.
Regalatevi un soggiorno in una delle 7
splendide junior suite, e scoprite i nostri
pacchetti Classic, Romance, Wellness e
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i giorni dal lunedì sera alla domenica, per
un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le
tipicità della tradizione locale, in un’ottica
di valorizzazione dei prodotti del territorio.
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Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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Prosa
Musica
Prosa
periodico indipendente
Danza
Musica
Danza
mercoledì 20 novembre 2013 ore 20,45 mercoledì 20 novembre 2013 oresabato
sabato 2 novembre 2013 ore 20,45
sabato 19 ottobre 2013 ore 20,45 sabato 2 novembre 2013 ore 20,45
20,45 19 ottobre 2013 ore 20,45
Omaggio ad Angelo Ephrikian
Casanova Multimedia
Käfig Brasil
Omaggio ad Angelo Ephrikian Käfig Brasil
Casanova Multimedia
Centre
Chorégraphique
National
de
Créteil
Giuliano
Carmignola
I
Sonatori
de
la
Gioiosa
Marca
Il discorso del Re
Centre Chorégraphique National de Créteil
Giuliano Carmignola - I Sonatori de la Gioiosa Marca
Il discorso del Re
et du Val-de-Marne - Compagnie Käfig et du Val-de-Marne - Compagnie Käfig
musiche di Corelli e Vivaldi
di David Seidler - con Luca Barbareschi di David Seidler - con Luca Barbareschi
musiche di Corelli e Vivaldi
musica
prosa
Martedì 25 febbraio 2014, ore 20.45
Mercoledì 5 marzo 2014, ore 20.45
martedì 14 gennaio 2014 ore 20,45
sabato
23alnovembre
Ore 20.00, al Ridotto del Teatro: giovedì 14 novembre 2013 ore 20,45
Ore 20.00,
Ridotto del Teatro: 2013 ore 20,45
giovedì 14 novembre 2013 ore 20,45
martedì 14 gennaio
2014 ore 20,45
Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità.
Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità.
Lirico Incanto
Teatro de Gli Incamminati - Diablogues Teatro de Gli Incamminati - Diablogues
Contemporary Tango
Lirico Incanto
DeVeneto
AloeJazzQuartet
L’uomo, la bestia e la virtù
Un concerto per strumento solista e orchestra, un dialogo costanCompagnia
Sturno
Festival,
BallettoMauri
di Roma
Max De Aloe Quartet
L’uomo, laAssociazione
bestia eMiles-Padova
la virtù JazzMax
tra linee melodiche e strutture provenienti dalla penna di Paolo
Orchestra di Padova e del VenetoIlejazz
Parmaconcerti
Teatro
per le famiglie di Luigi Pirandello
Glauco Mauri Roberto Sturno
incontra Verdi e WagnerteSilvestri
di Luigi Pirandello
e dai temi Il
e dalle
presentieneiWagner
lavori di Piecon Kledy Kadiu
jazzimprovvisazioni
incontra Verdi
perpianoearchi
ranunzi.
Un’interazione continua, sempre alla ricerca di un equilibrio tra im-
Una pura formalità
sabato 23 novembre 2013 ore 20,45
Contemporary Tango
La libera versione teatrale del celebre film di Giuseppe Tornatore del
Balletto di1994,
Roma
realizzata da una delle maggiori personalità degli ultimi cinquant’anni del teatro italiano, ripropone tutta la forza drammatica
con Kledy Kadiu
della sceneggiatura e del suo misterioso intreccio.
Un racconto intenso, dal ritmo incalzante, illuminato da emozionanti
colpi di scena e da una commossa visione della vita.
provvisazione e scrittura, sempre attenta a valorizzare idee e nuove
10 dicembre 2013 ore 20,45
lunedì 27 gennaio 2014 ore 20,45
venerdì
gennaioTornatore
2014 ore 20,45
dal film31
di Giuseppe
Nella trasposizione
di Mauri l’inquietante storia si avvale di
possibilità martedì
del linguaggio10
jazzistico
attraverso2013
il valoreore
della20,45
comdicembre
lunedì 27 gennaio
2014
oreMorricone,
20,45martedì
venerdì 31 gennaio
2014 oreteatrale
20,45
musiche
di Ennio
Armando Trovajoli,
ricchezze espressive diverse da quelle della pellicola, facendo assuposizione. Khatia Buniatishvili
versione
teatraleBallet
e regia di Glauco Mauri
Kremer,
Giedre Dirvanauskaite,
Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile
di Torino
Stuttgart
Enrico Pieranunzi
e Paolo
SilvestriGidon
mere alla parola un valore non solo di racconto ma anche di invito
Enrico Pieranunzi, pianista
compositore,
jazzista diDirvanauskaite,
livello interGidoneKremer,
Giedre
Khatia Buniatishvili
Teatro
Stabile
del Veneto
- Teatro
Stabile
di Torino
Stuttgart Ballet
alla fantasia e alle domande.
nazionale e interprete classico, da sempre pone al centro delle sue
InScena
musiche
di
Liszt
e
Schubert
Società per Attori con la partecipazione produttiva di Lugano
Gala
primi Vezzoso,
ballerini
con
(in o.a.)con
Paolo iBenvenuto
Amedeo D’Amico, Marco Fiore
la partecipazione
musiche
di Lisztnecessario
e Schubert
Società per
Attoridicon
un intreccio
di dialoghi e monologhi, attraverso mosse e controinterpretazioni la scrittura
come strumento
per la comuGala con i Inprimi
ballerini
Orchestra
Padova
e del Venetoproduttiva di Lugano InScena
Glauco Mauri, Giuseppe Nitti, Roberto Sturno
mosse, ruoli, trappole, menzogne, contraddizioni e scontri, la trama
nicazione e l’espressione; Paolo Silvestri, da parte sua, ha sempre
RIII - Riccardo Terzo
Paolo Silvestri,
direzione e arrangiamenti
RIII - Riccardo
Terzo
resta oscura fino al suo sconvolgente epilogo, nel quale si ricompuntato alla definizione di un territorio musicale, dove far incontrare
scene di Giuliano Spinelli
pongono
i
pezzi
lacerati di una vita: un capovolgimento radicale che
il
bisogno
di
nuova
musica
scritta
e
di
un
repertorio
specifico,
tagliadi William Shakespeare - con Alessandro
Gassmann
sabato
11
gennaio
2014
ore
20,45
in
Viaggio
con
Salieri
Pieranunzi, pianoforte
costumi di Irene
di WilliamEnrico
Shakespeare
- con Alessandro Gassmann
sabato
11 gennaio
2014
oree dei
20,45
conMonti
Salieri
stempera in una serenità inaspettata e commovente la suspense di
to sulle esigenze
e le motivazioni
stilistiche
dei solisti
gruppi- in Viaggio
sabato
29di marzo
2014 ore 20,45
Mauro Beggio, batteria
Un viaggio alla Corte di Vienna
con Salieri,
che sembrava
un giallo.
con cui collabora.
sabato 29 marzoquello
2014
ore 20,45
musicheSalieri,
Germano Mazzocchetti
domenica 23 febbraio 2014 ore 16.00
Un
viaggio
alla
Corte
di
Vienna
con
Luca Bulgarelli, contrabbasso
Workwithinwork - Absolutely Free Workwithinwork - Absolutely Free
martedì 11 febbraio
2014 ore 20,45
Factory
martedì 11 febbraio 2014 ore 20,45 Eybler e Mozart
Eybler e Mozart
CENERENTOLA
Società
per attori
Aterballetto
Società per attori
Aterballetto
La Locandiera
La Locandiera
martedì
25
febbraio
2014
ore
20,45
di Carlo Goldoni - con Nancy Brilli
martedì 25 febbraio 2014 ore 20,45
di Carlo Goldoni - con Nancy Brilli
perpianoearchi
Che Festa a Teatro!
perpianoearchi
Che Festa a Teatro!
Enrico Pieranunzi - Orchestra di Padova Enrico
e del Veneto
mercoledì 5 marzo 2014 ore 20,45
Pieranunzi - Orchestra di Padova e del Veneto
mercoledì 5 marzo 2014 ore 20,45
musiche
di
Morricone,
Trovajoli,
Pieranunzi
e
Silvestri
venerdì
20
dicembre
2013
ore
20,45
Compagnia Mauri Sturno
musiche di Morricone, Trovajoli, Pieranunzi e Silvestri
venerdì 20 dicembre 2013 ore 20,45
Compagnia Mauri Sturno
fuori abbonamento
Una pura formalità
fuori abbonamento
Una pura formalità
dal film di Giuseppe Tornatore
Magical Mistery Orchestra
dal film di Giuseppe Tornatore
lunedì 10 marzo 2014 ore 20,45 - in Viaggio
con10Salieri
Magical Mistery Orchestra
“Già il film
ha una
sua struttura
lunedì
marzo
2014
ore
20,45
in
Viaggio
con
Salieri
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
sospesa
fra cinema e teatro e questodedicato ai Beatles
concerto-spettacolo
con Glauco Mauri e Roberto Sturno
Buffi si nasce
concerto-spettacolo dedicato ai Beatles
Buffi si nasce “Enrico Pieranunzi:
mi ha molto aiutato nel lavoro.
E
come
negli
“incontri”
fortunati,
Bruno Praticò e Marco Bussi, bassi - I Fiati
Associati
liricamenteBussi,
inventivobassi - I Fiati Associati
Bruno
PraticòilepiùMarco
venerdì 21 marzo 2014 ore 20,45
la storia così magnificamente
tra
i
pianisti
contemporanei”.
venerdì 21 marzo 2014 ore 20,45
musiche di Mozart, Salieri, Cimarosa, Rossini,
Donizetti
raccontata
nel film, haDonizetti
fatto germogliare
musiche
di Mozart,
Salieri, Cimarosa,
Rossini,
Teatro Stabile del Veneto - Teatri e Umanesimo
dicembre
in me28
emozioni
inaspettate 2013 ore 20,45
Stuart Broomer - All About Jazz sabato
TeatroLatino
StabileSpa
del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa
sabato 28 dicembre 2013 ore 20,45
che diventavano sempre più mie”.
Sior Tita paron
fuori
abbonamento
Sior Tita paron
fuori abbonamento
Glauco Mauri
di Gino Rocca
Lo Schiaccianoci
di Gino Rocca
Lo Schiaccianoci
Canzoni d’Italia
Canzoni d’Italia
Royal Ballet of Moscow - The Crown of Royal
RussiaBallet of Moscow - The Crown of Russia
Teatro Brillante
Teatro Brillante
Esec_Salieri_2013-2014.indd 51
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52
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20
mercoledì 18 dicembre 2013 ore 20,45 mercoledìteatro
brillante 2013 ore 20,45
18 dicembre
Lunedìmercoledì
10 marzo 2014,
20.45
Sabato 15 marzo 2014, ore 20.45martedì 31 dicembre 2013 ore 21,45
27ore
novembre
2013 ore 20,45 mercoledì 27 novembre 2013 ore 20,45
Penso che un sogno così...
martedì 31 dicembre 2013 ore 21,45
Penso
che un sogno così...
Ore 20.00, al Ridotto
del Teatro:
Ore 20.00, al Ridotto del Teatro:
fuori abbonamento
La Pirandelliana
Giuseppe Fiorello
fuori abbonamento
La Pirandelliana
Giuseppe
Fiorello
Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità.
Conversazioni
sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità.
Quando la moglie è in vacanza
Concerto di San Silvestro
Quando la moglie è in vacanza
Concerto di San Silvestro
di George Axelrod - con Massimo Ghini eddiElena
Santarelli
Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
George
AxelrodVienna,
- con Massimo
Ghini
ed
ElenaIISantarelli
7 febbraio
1786.
ha deciso
mettere in comLa coppia
più surreale
della scena
italianaVeneta
porta al Salieri il suo
Lo studio Martini
sabato
25Giuseppe
gennaio
2014
ore di20,45
Orchestra
Regionale
Filarmonia
Esec_Salieri_2013-2014.indd 67
07/08/13 12:04
sabato
25
gennaio
2014
ore
20,45
petizione l’opera italiana contro il singspiel tedesco. Nel castello di
uragano di sana follia che trascina il pubblico di tutte le età.
direttore Stefano Romani
Il Signor G e l’amore
direttore
Romani
sabato 14 dicembre 2013 ore 20,45
Schönbrunn debuttano il divertimento teatrale in “Prima la musica” Il Signor G e l’amore
Cochi
e Renato Stefano
- uno con le
sue velleità da sofisticato viveur, l’altro
sabato 14 dicembre 2013
ore 20,45 Rossana
Casale
di Salieri e il singspiel
“Der Schauspieldirektor”
di Mozart e in encon l’imbambolata ingenuità da eterno fanciullone - hanno fatto la
Teatro Musica Novecento
Rossana Casale
Teatro Musica Novecento
trambe si rivela fondamentale
presenzaGaber
dei “bassi buffi”, cantanti
storia del cabaret italiano; le loro battute, i loro gesti e le loro frasi
tributo a laGiorgio
La vedova allegra
tributo
a
Giorgio
Gaber
così
in
voga,
all’epoca,
che
un
personaggio
del
singspiel
mozartiano
sono diventate intramontabili tormentoni.
di e con Cochi PonzoniEvento
e Renato Pozzetto
La vedova allegra
Speciale
Musiche di Operetta
Mozart, Salieri,
chiama proprio Buff.
E dopo
una lunga separazione artistica, da qualche anno condividono
Evento
Speciale
in tre Cimarosa,
atti di LeonRossini,
e SteinDonizetti Operetta in tre attisi di
Leonbuffo,
e Stein
Al basso
fin dalla fine del Seicento, sono affidate parti essennuovamente il palcoscenico, registrando una raffica di “sold out” ed
regia di Cochi e Renato
zialmente comiche,
la sua voce
leggera
adatta meglio ai
un entusiasmo sempre crescente per il loro intelligente umorismo.
sabatoperché
15 febbraio
2014
oresi20,45
domenica
3
novembre
2013
ore
18,00
sabato
15
febbraio
2014
ore
20,45
Bruno sabato
Praticò e15
Marco
Bussi,
bassi
domenica
3 novembrestile
2013
orescivolare
18,00 con leggerezza, sulle
marzo
2014
ore 20,45
musicalmente più ardui. Ma è con gli strepitosi personaggi
Nel loro inconfondibile
fanno
sabato 15 marzo 2014passaggi
ore 20,45
Lucio & Lucio
di Rossini che il “buffo” riveste un’importanza vitale nello svolgi- Lucio & Lucio
note di musiche create ad hoc, le loro storie grottesche, così assurde
fuori abbonamento
Lo studio Martini
fuori
abbonamento
Lo studio Martinimento della vicenda,
“Battisti
Dalla
mentre incontra
gli autori ottocenteschi
gli affidano “Battisti incontra Dalla
da sembrare
vere, in uno spettacolo composto da alcuni autentici caSerata Telethon
I Fiati Associati
Quelli del cabaret
ruoli che danno al pubblico
sorta
di tregua
tra nata”
le vicende più
pisaldi
della comicità
italiana ma, soprattutto, da un repertorio freSerata
Telethon
Quelli del cabaret
Storia diunauna
tournée
mai
Storia di una tournée mai nata” un grande Concerto a favore di un grande
tragiche.
sco e innovativo
che non mancherà di strappare risate ed applausi.
Massimo Mercelli,
di e conflauto
Cochi e Renato
di e con Cochi e Bruno
Renato
undaProgetto
grande
favore
di un grande Progetto
Bruno
Contebassi buffi del mondo, e il talen- Bruno Conte
Praticò, uno dei
più celebri
Come
sempre Concerto
con Cochi e aRenato
succede.
Fabio Bagnoli, oboe
musica
07/08/13 12:03
Progetti sostenuti da
Quelli del cabaret
Buffi si nasce
tuoso Marco Bussi - il maestro e il suo allievo - interpretano le più
importanti pagine liriche scritte per la loro vocalità, sottolineando
l’ironia e l’umorismo delle differenti situazioni sceniche.
Riccardo Crocilla, clarinetto
Paolo Carlini, fagotto
Paolo Faggi, corno
Gli spettacoli saranno preceduti, alle oreGli20:00
spettacoli saranno preceduti, alle ore 20:00
da una conversazione introduttiva al Ridotto
delconversazione
Teatro.
da una
introduttiva al Ridotto del Teatro.
Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante sabato 14 e lunedì 16 settembre - Prosa, Danza, Musica martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 settembre. Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 24 settembre. Prosa, Danza, Musica da mercoledì 25 settembre. Formula Libero da martedì 1 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da martedì 8 ottobre.
Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante sabato 14 e lunedì 16 settembre - Prosa, Danza, Musica martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 settembre. Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 24 settembre. Prosa, Danza, Musica da mercoledì 25 settembre. Formula Libero da martedì 1 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da martedì 8 ottobre.
Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30.
Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30.
Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it
Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it
Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected]
Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected]
L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri
in collaborazione con
e la partecipazione di
Soci Costituenti e Fondatori
L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri
in collaborazione con
Soci Partecipanti
Soci Costituenti e Fondatori
e la partecipazione di
“In palcoscenico c’è un magnifico attore
che canta, Bruno Praticò.
La voce è leggera ma musicale e sorretta da una
consapevolezza interpretativa bellissima.
E si vede che tutto quel che fa nasce da lui,
non è sovrimposto e non è casuale”.
manifesto_generale_2013-14.indd 1
manifesto_generale_2013-14.indd 1
“Noi siamo quelli che nel ’63, senza saperlo,
hanno inventato il cabaret...
Siamo qui con voi perché la vita è bella e noi
Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea
siam
sempre
giroVillainBartolomea
cerca dell’ombrella”.
Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo
Veronese,
Roverchiara,in
Terrazzo,
Soci Partecipanti
Cochi e Renato
02/09/13 11:43
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Michelangelo Zurletti - La Repubblica
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54
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30
07/08/13 12:03
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
periodico indipendente
La quota di iscrizione
per partecipare al corso è di € 50.00
da versarsi presso la segreteria
del Centro Ambientale Archeologico
La nonna
(dal lunedì al venerdì 9.00-13.00/15.00-18.00).
È possibile in alternativa seguire
L’avaro di Moliere
singole lezioni al costo di € 7.00 ciascuna.
11
“BONJOUR PARIS”
CONCLUDE LA RASSEGNA DI PROSA
SABATO 9 OTTOBRE 2010
ARMATHAN
Legnago
SABATO 12 FEBBRAIO 2011
Una escort di scorta
GLI INSOLITI NOTI
M u s e i
SABATO 6 NOVEMBRE 2010
L’AQUILONE
SABATO 18 DICEMBRE 2010
Biciclette
Informazioni specifiche circa l’escursione
SABATO 5 MARZO 2011
Gli attori
preferiscono le farse
THEAMA TEATRO
Sabato 15
marzo
2014, alle
21.00,
finale
ad Aquileia
del 30
marzoal teatro Mignon di Porto-Legnago (VR), la stagione di prosa
2013-14(orari,
raggiunge
la dirittura
d’arrivo con un’altra commedia brillante, stavolta in lingua italiatrasporti,
costi aggiuntivi)
saranno
forniterecitata
durante le
lezioni.
na: “Bonjour
Paris”,
dalla
compagnia veronese Armathan con Marco Cantieri autore,
regista e interprete. Nella pièce, partendo dall’idea-base di rivalutare il sogno ad occhi aperti
Offerta speciale per studenti fino a 25 anni
come espressione
di completo,
autentica libertà, si mette in scena il caso di due anziani: Orazio e Sibilla
€ 25.00 il ciclo
che, ritrovandosi
improvvisamente
tra le mani il biglietto vincente di una lotteria, personificano
€ 4.00 la singola
lezione.
promozione
fino una
ai 27 anni
bene lo La
stato
d’animoè estesa
di come
coppia ormai imprigionata in una vecchiaia ricca solo di
i possessori
della Verona
povertà per
traballi
paurosamente
di Giovani
fronte Card
al caleidoscopio di opportunità offerte dalla fortuna.
Certo i soldi
- dice qualcuno - non fanno la felicità, ma, tra l’incassare la vincita e così volare
Il corso verrà attivato al raggiungimento
a Parigi di
per
rivivere
una nuova giovinezza per essere quello che avevano sempre sognato o
almeno
10 iscritti.
l’aggrapparsi inconsciamente alla libertà di sognare, la scelta non è facile, con quel biglietto
termine degli
incontri
verrà
rilasciato
vincenteAlscivolante
qua
e là di
mano
in mano come una viscida saponetta. Eccoli lì allora i
l’attestatovecchietti:
di partecipazione.
nostri simpatici
stanno per diventare ricchi, rivedere finalmente Parigi, realizzare i
Per ottenerlo è obbligatoria la frequenza*.
loro sogni, ma…sono così sicuri di volerlo fare? Nelle sue note di regia Cantieri riprendendo
*È previsto
un tetto massimo
di due assenze.all’infanzia la prerogativa esclusiva - o quasi - di sognal’annotazione
comune
che attribuisce
Rotary Club Legnago
re, sembra qui estendere tale facoltà agli anziani, chiedendosi se i vecchi sognino, trovino
Luogo degli incontri:
ancora laSala
forza
di fantasticare conciliando la giovinezza di spirito in un corpo che, ogni giorno
Conferenze
sempre più,
denuncia
la Archeologico
sua debolezza. Il tutto fatto in modo divertente e divertito, dove visi
Centro Ambientale
non lisciMuseo
e tonici
risultano affascinanti perché raccontano, in silenzio, storie di vita con il sorriCivico
Viadi
Fermi,
10 -già
Legnago
(Vr)
so leggero
chi ha
compreso
ciò che conta nella vita. Il costo del singolo biglietto per lo
spettacolo è di 8 euro per gli adulti, con riduzione per ragazzi e studenti. Il tutto acquistabile
Orario delle lezioni:
in pre-vendita
presso
il bar del Circolo NOI Salutis di Porto, mediante prenotazione telefonica
dalle 18.00
alle 20.00
(3283688610), tramite e-mail - [email protected] - o al botteghino prima di ogni recita.
informazioni:
0442.601460
Alla fine Per
della
messa in Tel.
scena,
mutuo scambio di opinioni sulla pièce e la vita teatrale in [email protected]
rale tra spettatori
ed artisti durante uno snack insieme.
info@ centroambientalearcheologico.it
Carla Faccio
TEATROIMPIRIA
SABATO 26 MARZO 2011
SABATO 22 GENNAIO 2011
Il letto ovale
Cena di famiglia
(cognate)
LAVANTEATRO
NAUTILUS
°
4 CORSO DI
ARCHEOLOGIA
2° ciclo
Febbraio - Marzo 2014
Sala Conferenze
Centro Ambientale Archeologico
“ASTOR PIAZZOLLA MUSICA E DANZA”
di Eriberto Verardi
BRUNO
Morì a Verona il 17 dicembre 1935.
Raccolte di Poesie e Sonetti:
IN RIVA A L’ADESE - LE CIACOLE DE LA
SIORA BEPA - EL CALVARIO DE UNA PORA
MAMA - EL FANTASMA - SCHERZI E LACRIME
LE CICALE.
FIN COL MALE
Parla la siora Bepa:
Lo so che g’ò ’na tosse che spaventa,
che la me crussia da ’na setimana,
ma lo stesso bison che me scancana,
se vòi magnar ’na feta de polenta!
Me tocarà guarirla su ’sta brenta
Amaya Ugarteche
ne ‘Il
infagotada
nelCorsaro’. me scial de lana
argentino, quasi a voler ricordare e mantenere il senso di innovazione tipico di
Piazzolla.
Lo spettacolo è arricchito da musicisti degni dell’importanza del Tango. La
vena artistica e la spregiudicata
capacità di esecuzione musicale è affidata al trio Tangox3: al
pianoforte Giannantonio Mutto,
al bandoneòn Luca Degani e
al violoncello Leonardo Sapere
che faranno ritornare alla mente
gli anni di una Buenos Aires
cosmopolita e tanghera.
Ci sarà inoltre la partecipazione della prima ballerina della
Fondazione Arena di Verona,
Amaya Ugarteche che ha già
collaborato in passato con il
Balletto di Verona e che ritorna
questa volta nelle vesti di ballerina tanguera.
Questo spettacolo rappresenta una ulteriore sfida per il “Balletto di Verona”,
scuola giovanissima, attiva da appena
tre anni ma che ha riscosso già tanti
successi con i propri allievi, vincitori di
borse di studio nelle accademie europee più importanti come Montecarlo,
Berlino, Londra, Mosca.
de no esporme vuole
massa a tramontana
Questo espettacolo
essere un
che gh’è un vento che supia e che tormenta.
omaggio al grande compositore di
tango, universalmente
considerato
Mi ghe l’ò dito ancó
a la me paronal’inme la sentiva
de sgobare,
novatore che
delnotango
argentino
sia sotto
star cucià par tera
bona.
l’aspetto de
compositivo
cheun’ora
sotto
l’aspetto dell’arrangiamento
musicale
grazie
Signore! Gnanca che l’avesse ofesa!
alla contaminazione
con
la
musica
La me g’à dito che dovèa lustrare jazz
e la musica
classica.
e dopo
de far subito la spesa.
Bruno Tosi
Il coreografo ed ideatore del progetto Eriberto Verardi ha voluto dare una Legnago - TEATRO SALIERI
lettura stilizzata del tradizionale tango 22 febbraio 2014 – ore 20,30
MUSEI E BIBLIOTECA PUBBLICA
LEGNAGO (Verona)
e-mail: [email protected]
www.fondazione-fioroni.it
Regione del Veneto
provincia
verona
di
TOSI
“Il Balletto di Verona” insieme all’associazione ”Salieri Danza” propone con
il patrocinio
Comune
di 1893.
Legnago
Nacque a del
Legnago
il 17 febbraio
Combattè
lo spettacolo
Piazzolla
musica
sul Carso e “Astor
al Piave nella
1a Guerra Mondiale,
subendo una ferita che fu causa di invalidità.
e danza”.
FONDAZIONE FIORONI
ASSESSORATO ALLA CULTURA E IDENTITà VENETA
MANIFESTAZIONI LOCALI, BENI AMBIENTALI
Città di Legnago
La Fondazione Fioroni
promuove
il XXXIX premio di
POESIA
in DIALETTO
VENETO
BRUNO
TOSI
Scadenza 31 marzo 2014
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
12
periodico indipendente
MAGNUM CONTACT SHEETS
In mostra il Novecento, attraverso gli scatti
dei suoi più grandi fotografi. In sette sezioni
corrispondenti a decenni l’agenzia fotografica Magnum presenta 150 opere: 60 i contact sheets esposti accanto alla scelta finale.
E così nelle sale di Palazzo Leoni Montanari sfilano gli eventi che hanno fatto la storia del XX
secolo: dall’ormai famoso sbarco in Normandia
di Robert Capa, alla Primavera di Praga ritratta
dall’occhio di Josef Koudelka, dalla Parigi in
rivolta universitaria del 1968, fino alla rivolta
di Piazza Tienammen. Altri scatti sono dedicati alla strage del 11 settembre di New York
ripresa dalla fotocamera di Thomas Hoepker.
A fianco degli eventi gli uomini che furono
protagonisti degli stessi: nelle sale delle Galleria d’Italia vi saranno i ritratti dei personaggi
più imfluenti del Novecento: Che Guevara
immortalato da René Burri, Malcolm X da
Eve Arnold, Martin Luther King da Leonard
Freed, Margaret Thatcher da Peter Marlow. Le opere sono accompagnate da altri documenti
per comprenderne l’importanza nella storia del
secolo e della fotografia: articoli, libri e riviste.
di rinunciare alla sua carriera di ingegnere per
dedicarsi completamente alla fotografia. Con
la sua vecchia Rolleiflex inizia a sperimentare
un lungo lavoro documentario sui paesaggi e le
realtà sociali del suo paese ma sono i fatti tragici della “Primavera di Praga”
(1968) che gli assicurano il
successo mondiale. Con coraggio estremo ed occhio lucidissimo, persino nei momenti
di più alta tensione, Koudelka
documenta l’entrata delle truppe sovietiche a Praga e il pugno
di ferro con cui le forze militari
del patto di Varsavia soffocano
il tentativo riformista ceco. I
negativi di quegli scatti lasciano l’Europa in modo clandestino attraverso emissari dell’agenzia Magnum Photo, finendo
per essere pubblicati sul “Sunday Times” in modo anonimo, per il timore di
possibili ripercussioni sul fotografo e la sua
famiglia. Quegli scatti divengono i simboli di
una denuncia internazionale e nel 1969 vengoApprofondimento: Josef Koudelka nasce a no premiati con il prestigioso “Robert Capa
Boskovice ( Repubblica Ceca ) il 10 Gennaio Gold Medal”.Grazie all’interessamento dell’a1938. Inizialmente la fotografia lo impegna genzia Magnum, Koudelka ottiene un visto con
solo saltuariamente. Dopo aver conseguito un permesso di lavoro di alcuni mesi in Inghilterra,
titolo accademico presso l’Università Tecnica di dove immediatamente chiede asilo politico. Per
Praga lavora come ingegnere aeronautico nella una decade lavora per la Magnum Photo girocapitale e a Bratislava. In quel periodo inizia ad vagando per l’Europa con uno zaino, un sacco
ottenere commissioni di fotografia teatrale da a pelo e le sue macchine fotografiche. Il suo
alcune riviste di teatro. Soltanto nel 1967 decide interesse principale sono le persone e, in parti-
colare, le minoranze etniche come gli zingari,
ai quali dedica un’importante rassegna dal
titolo “Gypsies” (1975). La poetica fotografica
di Koudelka è compenetrata da una forte sensibilità antropologica e un’attenzione verso le
realtà sociali più umili dense
di poetica umanità. Tutto nei
suoi scatti assume un valore
simbolico che quasi trascende i soggetti. Le scene di
vita quotidiana, le processioni
religiose, le cerimonie funebri
del mondo contadino e zingaro, obbligano la sensibilità
dello spettatore a soffermarsi
sui particolari mai banali di
un realismo crudo e poetico
al tempo stesso. Un bianco e
nero sporco, granuloso, denso
di plasticità, portatore di un
lirismo semplice ma efficace,
umile e dignitoso. I bianchi e i grigi del suo
scatto luminoso si posano sui soggetti con pennellate attente, capaci di far risaltare le espressioni dei soggetti in modo quasi giottesco. Grazie ad autori quali Koudelka, la fotografia
incarna al meglio il suo valore documentario;
il réportage apre al ritratto e alla notazioni paesistiche raffinate, unendo in un singolo scatto
armonie, forme e vibranti emozioni . Caterina Berardi
Vicenza. Palazzo Leoni Montanari.
Fino all’11 maggio 2014
“BRAIN” AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO
Direttamente dall’American Museum of Natural History di New York e unica tappa italiana, una grande esposizione
di carattere internazionale che,
con l’aiuto delle neuroscienze,
aiuta a rivelare, anche a un pubblico non specialistico, i meccanismi che regolano le nostre
percezioni, emozioni, opinioni e
sentimenti.
Allestita nel Museo Civico di
Storia Naturale, ad oggi il più
grande museo di storia naturale
d’Italia e tra i più importanti
d’Europa, la mostra, prodotta
dall’Assessorato alla Cultura
del Comune di Milano, 24 ORE Cultura
– Gruppo 24 ORE e Codice. Idee per la
cultura, è curata da Rob De Salle, condirettore dei Molecular Systematics Laboratories e
curatore della Divisione di Zoologia Invertebrati dell’AMNH; Joy Hirsch, direttore del
Program for Imaging & Cognitive Sciences e
docente presso la Columbia University; Margaret Zellner, neuro scienziata comportamentale e psicoanalista, professore associato presso The Rockefeller University.
Il visitatore, passo dopo passo, giunge alla
scoperta dello stupefacente strumento che è il
cervello e delle immense potenzialità e capacità che esso ci offre, da un coinvolgente allestimento sensoriale con exhibit, installazioni,
giochi e filmati: un omuncolo di quasi due
metri mostra quanta parte del cervello sia dedicato al senso del tatto; un’opera video multime-
diale in cui un cervello in resina chiara mostra
le aree funzionali che si accendono nella mente
di una ragazza che sostiene un
provino di ballo; uno schermo
dei movimenti neuronali che
evidenzia le modalità di connessione e comunicazione delle
cellule cerebrali tra di loro;
un modello dell’area sottocorticale del cervello – la regione
che include le parti più “antiche” del cervello – che illustra
la modalità attraverso cui il cervello elabora il linguaggio, la
memoria e il processo decisionale; e, per la prima vola in un
museo, un impianto di stimolazione cerebrale
profonda.
Brain. Il cervello: istruzioni per l’uso è suddivisa in sette sezioni:
Introduzione
Dopo essersi imbattuti in un cervello umano
conservato i visitatori passano attraverso un’installazione di Daniel Canogar che simula l’attività dei neuroni con un sistema luminoso.
L’opera – quasi settecento chili di fili elettrici
appesi a una struttura che si estende per oltre
dieci metri – è stata creata usando materiali
riciclati.
Teatro introduttivo - Il cervello sensibile; Il
cervello emozionale; Il cervello pensante; Il
cervello mutevole; Il cervello del futuro
Infine, i visitatori hanno la possibilità di
rilassarsi sprofondando sulle sedute biomorfe
della Lounge del cervello per sperimenta-
re il sorprendente finale della mostra: delle
proiezioni fluttuanti di immagini di risonanza
magnetica che raccontano la storia di quattro
persone: un’interprete delle Nazioni Unite che
passa incessantemente dall’arabo all’inglese,
un musicista di musica classica che suona; una
rock star che si esibisce e un giocatore di basket
che in campo si muove in risposta alle azioni di
gioco. Osservando le immagini delle risonanze
magnetiche, i visitatori riescono a intravedere
come potrebbe funzionare il loro stesso cervello
in situazioni simili.
Federica Tirapelle
Milano. Museo di Storia Naturale.
Fino al 13 Aprile 2014
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di Tavellin Angelo
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“CESARE D’ORO”
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periodico indipendente
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
13
La “Opus Film”, casa di produzione polacca, e “IDA”,
pluripremiato film di Pawel Pawlikowski
Un binomio di successo che ricorda l’avvincente storia del cinema in Polonia
è un caso interessante che ci piace raccontare premio ad ogni Festival. Arriverà anche in Italia il
perché associa il nuovo cinema polacco con i film 13 marzo per la Parthenos distribuzione.
europei anni ’30-’50 che avevano una visione del
La storia di Ida è piuttosto inconsueta: Polonia,
cinema come arte.
1962. La novizia Anna, diciottenne cresciuta in un
La “Opus Film” ha rapporti con i migliori convento perché orfana, è prossima a prendere i
professionisti in campo tecnico in Europa da voti. Scopre di avere una zia. Si tratta di Wanda,
tempo. Con oltre 18 anni
ex magistradi produzione commerciale
to comunista,
dispone di una vasta rete
responsabile
di premiati registi, direttori
di numerose
della fotografia, scenografi,
condanne a
costumisti, truccatori, diretmorte nei contori di casting, assistenti
fronti di reliregisti, con anni di espegiosi. Ha semrienza internazionale. Il
pre nascosto
fondatore di “Opus Film”,
le sue origini
Piotr Dzieciol, si è laureato
ebraiche. E
presso l’Università di Wromentre Anna
claw e la Scuola Nazionale
scoprirà di
di Cinema polacco di Lodz. Da sinistra: Pawel Pawlikowski, Ewa Puszczynska, Piotr Dzieciol. essere anche
Produttore televisivo e cinematografico con una lei ebrea e di chiamarsi in realtà Ida, Wanda dal
esperienza di oltre 30 programmi, dispone di canto suo dovrà confrontarsi con decisioni prese
una serie TV e ricopre il ruolo di presidente del ai tempi della guerra che ancora la perseguitano.
consiglio di amministrazione della FPCA. Nel
Partiamo da alcune dichiarazioni base di Paw2004 è diventato un membro della European Film likowski: “Ida è un film che parla d’identità,
Academy.
famiglia, fede, colpa, socialismo e musica. Volevo
La produzione cinematografica è il cuore dell’at- fare un film sulla storia che non venisse percepito
tività della Opus che, infatti, ha prodotto i recenti come un film storico; un film con una morale ma
lungometraggi polacchi più importanti. La casa senza una lezione da impartire. Ma, soprattutto, cinematografica collabora con giovani registi che continua il regista – volevo tenermi alla larga dalla
vogliono fare il loro primo film, ma anche con solita retorica che caratterizza il cinema polacco”.
registi famosi per una produzione artistica già Sono importanti queste affermazioni perché già
concordata. Anche i documentari sono una parte aprono un dibattito complesso: sull’”identità” che
importante dell’attività dell’azienda, focalizzati è un aspetto che coinvolge la casa di produzione e
soprattutto sui percorsi di persone, sul mondo con- di cui parleremo di seguito con un esponente della
temporaneo e sulla storia. Recentemente la Opus Opus Film, e sul cinema polacco, su cui dissentiaha iniziato ad esplorare un nuovo campo artistico mo, almeno in parte, dal parere di Pawlikowski.
come l’animazione. Il primo progetto è diretto Infatti non mi sembra che ci sia retorica nel linda un giovane artista polacco Jacek-Rokosz. Ciò guaggio di alcuni registi storici come Agnieszka
premesso, si inserisce anche Pawel Pawlikowski, Holland, Rudolph Maté, Andrzey Munk, oppure in
regista polacco di Varsavia, ma cresciuto successi- Wajda, Zanussi, Zulawski e nemmeno nel primo
vamente tra Germania, Italia e Regno Unito, dove Polanski. Certamente Pawlikowski è riuscito a fare
si trasferisce nel 1977. Studia letteratura e filosofia una ricostruzione del passato accurata, un passato
tra Londra e Oxford ma, dopo gli studi, esordisce dolorosamente controverso. E con i ricordi e le
nella regia. Realizza numerosi documentari e emozioni dei personaggi, con i suoni e le immagini
tre lungometraggi. Comincia a ottenere diversi ha costruito una visione d’arte. Il suo cinema ricorriconoscimenti, tra i quali due Bafta Awards e un da più la Danimarca di Dreyer e la sua “Passione di
Fipresci. Nel 2013 gira “IDA” che consegue un Giovanna d’Arco” (1928), meno la Svezia bergma-
niana del “Posto delle fragole” (1957).
Per proseguire sull’identità del cinema polacco
ci siamo confrontati con Ewa Puszczynska, produttrice e responsabile dello sviluppo della “Opus
Film”.
Il Cinema polacco ha il suo posto importante
nella storia del cinema. Ritiene che l’industria cinematografica di oggi continui ad essere
all’altezza della sua fama?
“L’Industria cinematografica polacca oggi sta
cercando il suo posto nel mercato locale così
come a livello internazionale. Da un lato produciamo ambiziosi film artistici che circolano tra il
pubblico dei festival, dall’altro copiamo il cinema
americano senza il loro budget e ciò significa
produrre spazzatura locale. Dobbiamo trovare il
modo di parlare con il nostro pubblico offrendo
loro una vera avventura emotiva e intellettuale,
come ha detto Agnieszka Holland. Le nostre storie
nazionali parlano in modo universale”.
Negli ultimi tre film della produzione della
vostra casa cinematografica (intendo “The Congress”, 2013, “IDA”, “Aglaja”, 2012), c’è un filo
comune che li unisce: la ricerca di un’identità
(nella fede, la famiglia, la politica, ecc.). Era
consapevole di questa sensazione?
“Sì, ero consapevole di questa sensazione. La
ricerca di identità è un problema che è sempre stato
nei miei interessi. Identità personale, culturale contro “alieni” all’interno delle società.”
“A mio parere è un aspetto molto importante e
un soggetto universale sia delle nazioni moderne che dei singoli esseri umani per definire chi
siamo e come le circostanze storiche, geografiche,
influenzino la nostra identità”.
La Opus Film ha i suoi studi. “Ida” è stato
girato in quegli studi o in altre sedi?
“Ida è stato interamente girato in location in
Polonia. La maggior parte del film è stato girato a
Lodz e dintorni. Il convento è stato girato nel sudest della Polonia, nei pressi di Zamość”.
Roberto Tirapelle
IDA di Pawel Pawlikowski (Pol./Dan. 2013); 80’;
B/N - LONDON FILM FESTIVAL - MIGLIOR FILM; TORONTO
FILM FESTIVAL - FIPRESCI; VARSAVIA FILM FESTIVAL
- MIGLIOR FILM; FESTIVAL DI GIJON - MIGLIOR FILM,
MIGLIOR SCENEGGIATURA, MIGLIOR DIREZIONE
ARTISTICA, MIGLIOR ATTRICE AGATA KULESKA
Paolo Bruni, Presidente di CSO, riceve l’Ambasciatore italiano a Berlino Elio Menzione
in visita allo stand Italy per l’inaugurazione dello spazio ICE - CSO - FRUITIMPRESE
“Lo stand Italy - dichiara Paolo
Bruni - organizzato da CSO in collaborazione con ICE e Fruitimprese, ospita le imprese leader italiane dell’ortofrutta e rappresenta
un momento di grande sinergia tra
istituzioni, aziende e operatori finalizzato a mostrare, con questa grande vetrina, il sistema ortofrutticolo
italiano che vanta una posizione di
primo piano del mondo a livello
produttivo ma può e deve ancora
crescere sul fronte della internazionalizzazione. Ritengo che unire le
forze e presentare insieme la vetrina
Italia sia strategico per il nostro
Paese”. L’Ambasciatore Elio Menzione al termine del giro dichiara
“è con vero piacere che prendo
parte a questa importante iniziativa
berlinese dove si presenta il meglio
dell’ortofrutta italiana”.
Serenella Toso
Nella foto da sinistra: Paolo Bruni (Presidente CSO), Elio Menzione (Ambasciatore
italiano a Berlino), Marco Salvi (Presidente Fruitimprese), Fabio Casciotti (Direttore
ICE Berlino).
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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periodico indipendente
CIAO ALEARDO MERLIN, IL BASSO ADIGE TI RICORDA CON AFFETTO
Quando una persona ti lascia,
quello che ricordi di lui sono i
momenti belli vissuti assieme,
le tante battaglie combattute per
dare valore e forza ad una grande
terra come il Basso Veronese,
l’amore per la politica e la
passione per il proprio lavoro.
Questo era Aleardo Merlin che
fino all’ultimo ha lottato contro
il male che dieci anni fa lo aveva
colpito. E l’ultima sua uscita pubblica l’ha voluta riservare proprio
agli amici de “Il Basso Adige” in occasione della cerimonia di
consegna del premio lo scorso 27 ottobre 2013 quando a riceverlo
al Castello di Bevilacqua furono Mario Crocco, Massimo Bubola,
il Centro Aiuto Vita di Legnago ed Anerio Tosano. E lui quel
giorno non aveva voluto mancare alla cerimonia proprio perché
padrino di un vincitore lui che, ancora nel 2005, aveva ritirato il
premio, insignito di questa onorificenza per i suoi meriti e per il suo
impegno politico ed amministrativo.
Aleardo Merlin si è spento a fine gennaio all’età di 66 anni
e con lui se n’è andato uno degli amministratori impegnati in
prima linea del Triveneto, forte di una grande esperienza come
amministratore, lui che da segretario comunale, è poi divenuto
sindaco e presidente dell’Anciveneto. Tutti lo ricordano come
presidente della Provincia ed anche dell’Autostrada BresciaPadova, quindi vice dell’Autobrennero. Tuttavia, nonostante i vari
incarichi e il tanto impegno, Merlin ai richiami della “Bassa” non
si è mai negato, anzi ha voluto ribadire con forza le proprie radici
e la necessità di lavorare per alzare la testa convinto che proprio
questa terra fosse ricca di eccellenze. Ecco quindi che il premio
Basso Adige rappresentava e rappresenta un trampolino di lancio,
un momento di grande visibilità per chi è riuscito ad elevarsi e a
far sentire la propria voce in campo economico, sociale, culturale
e sportivo.
Ricordo ancora nel 2008 un’intervista fatta a casa sua, a Vigasio,
assieme al presidente del Basso Adige Gianni Galetto durante uno
splendido pomeriggio di maggio, seduti sotto un gazeebo. Ricordo
la passione con la quale ci raccontava la sua nomina a presidente
della Provincia di Verona a capo del movimento dei sindaci prima
dell’elezione di Elio Mosele, o di come vedeva il futuro della
Transpolesana “Vede –mi diceva- l’idea di riqualificare questa
strada e di acquisirla era già stata prospetta da tempo nel futuro
diventerà snodo indispensabile per la viabilità dell’intero territorio.
Quasi tutti gli enti locali sono d’accordo ed esiste un sistema
meccanizzato legato al pedaggio con l’esenzione per i residenti per
15 anni. Da studi effettuati le strade a pedaggio non disincentivano
l’automobilista al loro utilizzo ma anzi il traffico pesante ne trova
beneficio transitando su strade a tre corsie costantemente ben
tenute. Inoltre è ormai assodato che chi rovina il manto stradale
sono i camion che non andranno più a transitare nella viabilità
ordianaria, ma lungo il nuovo tratto autostradale”. E ad una mia
domanda su come facesse a a conciliare la sua esperienza di
segretario comunale con quella di amministratore, sorridendo mi
rispose: “Vede l’esperienza da segretario mi ha aiutato tantissimo
specie quando ho lavorato da primo cittadino a Roverchiara, senza
dubbio l’esperienza più bella e coinvolgente proprio perchè a diretto
contatto con la gente”. Da quell’intervista, i momenti e le occasioni
per incontrarci sono state molte ed il suo entusiasmo per i nuovi
incarichi e per il lavoro svolto non è venuto mai meno anche quando
la malattia lo affaticava e a volte gli impediva di essere presente. Il
suo rapporto come amministratore provinciale accanto ad Antonio
Pastorello, un altro amico de “Il Basso Adige”, è sempre stato ricco
di lavoro e di impegno e non è diminuito neppure negli ultimi tempi.
In chiesa, a salutarlo per l’ultima volta in un fredda giornata di
fine gennaio erano in tanti; c’era il nostro giornale, c’erano tanti
politici ed amministratori e tra loro quel giorno non v’era divisione,
non c’erano schieramenti contrapposti, ma solo tanta gente accorsa
per dare l’ultimo saluto ad un uomo che ha messo la propria vita
al servizio della collettività perché dentro di lui aveva un sogno,
perché voleva fare qualcosa per questa terra, perché era convinto
fosse ricca di eccellenze, persuaso della caparbietà, della forza
e della volontà ferrea di queste persone pronte a guardare avanti
verso il futuro combattendo sempre, come aveva fatto lui per dieci
lunghi anni di malattia, tenace fino all’ultimo prima di cedere
a quel male subdolo che lo aveva colpito. Ciao Aleardo non ti
dimenticheremo. Francesco Occhi
ULSS 21: “NATI PER LEGGERE”
LA LETTURA PRECOCE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DI UNA BUONA SALUTE
“Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del Progetto nazionale “Nati per Leggere” sviluppato nella nostra Ulss dal Dipartimento di Prevenzione, diretto dal Dott. Paolo Coin - spiega il Dott. Massimo Piccoli,
Direttore Generale dell’Azienda Ulss 21 di
Legnago - Sono stati infatti donati circa
400 libri dal titolo “Guarda che faccia” ai
bambini e ai loro genitori che si sono recati
negli ambulatori dei Punti Sanità dell’Ulss
21 per la seconda vaccinazione. Con il dono
del libro, accompagnato dalle informazioni
degli operatori sanitari, si è voluto promuovere la lettura in famiglia fin dai primi mesi
di vita dei bambini”.
Evidenze scientifiche hanno dimostrato
che la lettura a voce alta, con una certa continuità, può incidere positivamente sull’intero
processo di crescita, migliorando la qualità
di vita e la salute dei bambini. Influisce positivamente sia sullo sviluppo cognitivo che
relazionale, favorendo la comprensione del
linguaggio, la capacità di lettura, la memoria
e la curiosità.
La programmazione locale del progetto
nazionale “Nati per leggere” è promosso dal
Dipartimento di Prevenzione e coordinato
dall’Assistente Sanitaria Giuliana Faccini
che sta costruendo sul nostro territorio una
rete di alleanze e collaborazioni tra operatori di strutture che
si occupano di salute, educazione e cultura, con la finalità
di raggiungere e informare il
maggior numero possibile di
genitori.
Fanno parte della rete gli
operatori-educatori del “percorso nascita” che incontrano
i futuri genitori durante i corsi
di preparazione al parto, i pediatri di libera scelta in occasione dei primi
bilanci di salute dei bimbi e le biblioteche
comunali che possono aiutare nella scelta
dei libri più idonei.
“Il valore aggiunto del progetto è stata la
partecipazione degli insegnanti e studenti
dell’indirizzo delle Scienze Umane (psicopedagogico) del liceo Cotta di Legnago
- precisa il Dott. Paolo Coin - che, proprio
per il percorso scelto, sono particolarmente
orientati al rapporto con i bambini. Gli stu-
denti che hanno partecipato al corso di formazione per diventare “Lettori Volontari”,
potranno sperimentarsi e contestualmente
rappresentare una risorsa per le
strutture del territorio (biblioteche, spazi mamma, scuole,
ecc.) che organizzano occasioni di lettura per bambini e genitori. Sviluppare nel cittadino
capacità e competenze, che lo
mettano in grado di tutelare la
propria salute attraverso scelte
consapevoli, è uno dei compiti
principali del Dipartimento di
Prevenzione, soprattutto in un
Paese come il nostro che, come ha ribadito
una recente indagine promossa dall’OCSE,
è ultimo tra 24 paesi quanto a competenze di
lettura. Sono allo studio nuove iniziative che
prevedono il coinvolgimento dei pediatri di
libera scelta e delle amministrazioni comunali del territorio dell’Ulss 21”.
Massimo Piccoli
Per informazioni: Giuliana Faccini, tel. 0442 634220
E-mail: [email protected].
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
periodico indipendente
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Scenari Europei per la X edizione del “Concorso Radicchio D’Argento”
L’annuale concorso gastronomico interregionale apre i propri confini anche a Francia e Austria.
Obiettivo: promuovere e valorizzare “l’oro rosso” delle terre venete, attraverso sinergie e progetti in chiave 2015.
Avrà luogo mercoledì 26 febbraio 2014 la Xa edizione del “Concorso Gastronomico Radicchio D’Argento”, nella prestigiosa cornice del Castello di Bevilacqua (VR).
Turismo, salute e bellezza saranno i temi cardine della tavola rotonda dal titolo “Alimentazione e bellezza in attesa dell’EXPO
2015”, prevista per le ore 18:00, alla presenza di Autorità ed esperti
di Gastronomia di fama nazionale.
Un impegno comune, quello di diffondere la conoscenza delle numerose proprietà del prodotto “Radicchio Rosso” attraverso percorsi focalizzati sull’importanza di una sana alimentazione e della
prevenzione della salute fisica e mentale. Da qui l’ideazione di
ambiziosi progetti, tra cui quelli di creare delle sinergie di rete
tra le Provincie di Verona, Treviso e Chioggia per dare vita ad un
centro innovativo per la divulgazione dei benefici del Radicchio
Veneto Igp nel contesto dell’edizione del 2015 dell’EXPO di Milano, nonché attività di marketing territoriale che, valorizzando la
ricchezza storica e culturale delle nostre terre venete, incentivino
il turismo rurale.
Non solo Italia, ma anche Europa tra gli obiettivi di questo seminario: Francia e Austria sono infatti i primi due paesi Europei invitati a
In un tempo molto lontano, nella fecondissima
valle del Tartaro, sorgeva la fiorente città di
Carpanea, difesa da sette ordini di mura e da
cento altissime torri.
Al Dio Appio, nume tutelare, che proteggeva
la città dalle acque che la circondavano,ogni
giorno venivano portati doni dal popolo e dalla
bellissima figlia del Re, promessa sposa ad un
sacerdote del tempio.
Giorno dopo giorno,tesori su tesori si
accumulavano, fin quando il Re, geloso di
tanta ricchezza, rapi la statua del Nume e
dall’alto di una torre la scagliò nell’acqua.
Priva della protezione di Appio la città fu
sommersa dalle acque ed in esse perirono il
Re, la Principessa, i Sacerdoti ed il popolo
partecipare, con l’intento di consolidare la collaborazione con l’associazione F.I.C.E. Italia e U.C.E.T. Europa al fine di promuovere iniziative nei luoghi deputati al prestigio dell’alta gastronomia
esaltando tutti i prodotti IGP locali, tra i quali il prezioso protagonista dell’evento.
Alla tavola rotonda seguirà una sontuosa Cena di Gala presso l’incantevole cornice del Castello di Bevilacqua, nella quale i ristoranti
in gara saranno chiamati a presentare le loro specialità a base di radicchio. Tra i partecipanti, una giuria di esperti decreterà il vincitore
del “Trofeo Radicchio d’Argento”. La Cena, accompagnata da una
degustazione di vini D.O.C., è aperta a tutti al costo di 30,00 euro.
Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare il Castello di
Bevilacqua al numero 0442/93655.
L’iniziativa, aperta a tutti i ristoranti di Veneto, Lombardia, Emilia
Romagna e Trentino Alto Adige, è organizzata dal Consorzio delle
Pro Loco del Basso Veronese con la collaborazione della Regione
del Veneto, della Provincia di Verona, della Camera di Commercio
di Verona, della Federazione Coldiretti di Verona e del Consorzio
del Radicchio di Verona.
Monica Ferraccioli
Carpanea
Il mito della citta distrutta
tutto.
La Dea dell’amore, commossa dalla triste
sorte della Città di Carpanea e della sua bella
e sfortunata Principessa chiese aiuto al Dio del
Fiume, che affidò ad alcune Ondine il potere di
riportare in vita la città, affinché la Principessa
potesse coronare il suo sogno d’amore.
Esse tentarono con ogni mezzo la disperata
impresa, ma invano: era ormai troppo tardi!
Stavano per ritornare ad immergersi nella
corrente del fiume ,quando si accorsero che le
acque lentamente si ritiravano e che dalla terra
scura nasceva un tenero bianco germoglio.
Al dolce ritmo di danza, una delle Ondine
rubò il colore rosa dell’aurora al sorgere del
sole e colorò il cuore del piccolo germoglio,
poi con il porpora caldo del tramonto gli fece
intorno una rossa corona.
Era il regalo più prezioso che questa
prosperosa valle potesse ricevere: una piccola
pianta nata dall’amore, bella come una rosa,
buona come la generosità degli Dei, una pianta
che oggi è conosciuta con il nome di…
Enrica Claudia De Fanti
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Radicchio
Rosso
di Verona
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Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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periodico indipendente
“EMOZIONI PER UN Sì”
APPUNTAMENTO PER I FUTURI SPOSI L’8 E IL 9 MARZO AL CASTELLO BEVILACQUA
Sabato 8 e domenica 9 marzo, presso la favolosa location del Castello Bevilacqua (VR), si
terrà la VI edizione della fiera dedicata ai futuri
sposi “Emozioni di un sì”, dove un pool di esperti con esperienza pluriennale nel settore wedding
vi guideranno alle varie scelte che faranno del
vostro matrimonio il giorno perfetto. La rassegna
dedicata ai futuri sposi presenta tutte le migliori
proposte per organizzare la loro giornata: abiti
da cerimonia, bomboniere, viaggi di nozze, allestimenti floreali e tanto altro ancora. Il Castello
aprirà le sue porte ai futuri sposi sabato alle ore
15.00, e d’ora in poi sarà un susseguirsi di eventi
creati ad hoc per rendere queste due giornate ancora più coinvolgenti: alle 16.00 appuntamento
con “Dolci momenti”, a cura della Pasticceria
Tosato, per degustare deliziose mini porzioni
di dolci nuziali; alle 17.00 Castello Bevilacqua
Academy, in collaborazione con il Ristorante
All’Antica Ala, presenteranno “A tavola con stile”, uno show dedicato alla buona cucina e agli
errori più frequenti in cucina abbinati con ottimi
consigli di Galateo. Alle 18.00 una meravigliosa cascata di “Petali d’amore”, con cui potrete
vincere favolosi premi; la giornata si concluderà
alle 20,30 con un menù degustazione creato appositamente per i futuri sposi. Domenica 9 marzo l’evento dedicato agli sposi comincerà alle
10.00; a pranzo i futuri sposi avranno un’altra
occasione per poter assaporare i piatti della nostra cucina, e poi alle 16.00 potranno assistere a
“Magie Floreali” a cura di Fioreria Floridea, in
cui stile e creatività accompagneranno gli sposi
ad assaporare alle 16.30 le dolcezze della Pastic-
ceria Tosato con un piccolo corso di Cake Design
e una prelibata degustazione di dolci nuziali. Alle
17.00 si ripeterà “Magie Floreali”, concludendo
la giornata con una splendida coreografia di fuochi piro musicali. Non va dimenticato che anche
domenica a cena i futuri sposi verranno accolti,
su prenotazione, al menù degustazione creato ad
hoc per l’occasione dal Ristorante All’Antica
Ala. L’ingresso alla fiera è gratuito e alle prime
200 coppie sarà riservato un gradito omaggio.
Special guest dell’evento sarà Martina Caparrotto, la sposa vincitrice della quinta puntata del
programma “Quattro Matrimoni in Italia”, che ci
racconterà la storia del suo matrimonio e di tutti i
retroscena che non sono andati in onda.
A. M.
UN’OPPORTUNITà PER La ostiglia - treviso
La crisi acuta, economica ed ambientale, nel
percorso ferroviario attraversato dalla OSTIGLIA - TREVISO è caratterizzata da una
costante disattenzione da parte del territorio in
generale. Una risposta è costituita dal Comitato
“Valore ai 4 fiumi” il cui SCOPO è sviluppare
l’utilizzo sociale, ambientale, culturale, turistico
ed economico del tracciato ferroviario Ostiglia
– Treviso nelle sue varie forme, valorizzando
un’economia Green Ecosostenibile. Ad esempio, il COMITATO agirà attraverso campagne
di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e
di tutti gli Operatori Pubblici e Privati e degli
Organismi Istituzionali facendoli aderire in
maniera diretta od indiretta. Con la valorizzazione del bene comune costituito dal tracciato
“OSTIGLIA-TREVISO” si favorisce lo SCOPO
generando uno scambio volontario di valore per
tutta la comunità in sintonia con l’intero economia del territorio circostante.
In particolare, invito ad esaminare le pagine
del sito intitolate:
• “Progetto”, descrizione operativa molto sintetica dell’iniziativa ;
• “Analisi Ostiglia - Cologna V.ta” descrizione
grafica dello stato attuale del tracciato e che
con alcuni ingegneri stiamo esaminando per
sintetizzare uno “Studio di fattibilità” necessario per accedere a finanziamenti a fondo
perso dell’Horizon 2014-2020.
Per informazioni contattare:
Tiziano De Togni, promotore e segretario.
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Una grande azienda italiana, una grande produzione di oli vegetali
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Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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Trent’anni dallo storico record di Francesco Moser
MOSER - SARONNI, DUELLO INFINITO
a trent’anni dallo storico record di Le sfide sportive degli anni ’70-’80 rivivono al Castello Bevilacqua
In molti abbiamo ancora impresso nella memoria
e negli occhi le avvincenti sfide che ci coinvolgevano e ci appassionavano negli anni ’70 e ’80, anni
in cui i protagonisti del ciclismo erano gli indimenticabili Francesco Moser e Giuseppe Saronni che
nella loro rivalità sportiva davano vita a suggestive
competizioni paragonabili ad intensi duelli degni di
nota come quelli tra Coppi e Bartali. Erano gli anni
in cui gli appassionati di ciclismo si schieravano a
favore di uno o l’altro, con la stessa forza che oggi
ci si lega ad una squadra di calcio.
Ed è proprio a questa coppia di campioni che il
giornalista rai Beppe Conti ha dedicato un libro
intitolato “MoserSaronni - Duello infinito” che è
stato presentato in occasione del meeting del Lions
Club di Legnago in data martedì 28 gennai,o con la
speciale partecipazione di Francesco Moser il quale
ha festeggiato i 30 anni dallo storico record sulla
massima distanza percorsa in un’ora di 51,151km
che da 12 anni apparteneva a Eddy Merckx. Con
273 vittorie su strada da professionista, Francesco
Moser precede Giuseppe Saronni (193) e Mario
Cipollini (189) e risulta a tutt’oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi all’attivo. È
inoltre terzo assoluto a livello mondiale, alle spalle
di Eddy Merckx (426) e Rik Van Looy (379). Nel
1994, a sei anni dal suo ritiro dall’attività di ciclista
professionista, cercò più volte di riappropriarsi del
record ormai conquistato da altri atleti, ma non riuscì nell’intento.
“E’ stato un vero piacere poter incontrare uno
sportivo del calibro di Francesco Moser” ci spiega
il presidente del Lions Club di Legnago Roberto
Iseppi “che assieme all’autore del libro presentato
durante la serata, ci hanno fatto rivivere quegli indimenticabili istanti in cui lo sport era un momento di
condivisione di ideali e valori genuini”.
Anna Marinello
Anche Bonimba, Luppi e Fincatti alla risottata amarcord
ad Ostiglia con molti ex giocatori del Legnago
Ostiglia. Serata amarcord giovedì 6
febbraio alla risotteria Lucchi di Ostiglia organizzata da Giamberto Moietta,
ex dirigente di varie società calcistiche
come Sampietrese, Ostiglia, Legnago,
Forlimpopoli, Poggese. Una settantina i
presenti con ospiti illustri quali Roberto
Boninsegna , Livio Luppi e Riccardo Prisciantelli e gli allenatori Paolo Marchi ,
Tito Baracchi e Marco Brogiato. Presenti
anche molti giocatori noti a Legnago
(Paolo Moro, Andrea Osti, Paolo Morbioli, Omar Mucchi, Paride Siliprandi,
Andrea Colombini, Luca Bottura) gli
ex dirigenti del Legnago Paolo Frattini,
Moreno Moschetta, Sergio Fincatti ora
nel Mantova e il giornalista Aldo Navarro.
Il Legnago 1982-83 nel girone C della
prima categoria si classificò secondo con
41 punti a 6 punti dalla capolista La Pral
e il portiere Omar Mucchi fu il portiere
meno battuto del girone.Nell’estate 1983
la fusione fra Legnago e Salus.
A.N.
Nella foto Navarro: Foto di gruppo con
ex giocatori, Giamberto Moietta e Sergio
Fincatti, ora dirigente del Mantova
La Dolce Vita – Pizza e cucina vi aspetta sabato 8 marzo ad una
serata speciale dedicata a tutte le donne, in cui potrete scegliere
tra un menù di quattro portate, la pizza Mimosa oppure tra tutte le
proposte presenti nel listino.
Costruita nel XVI secolo, Villa Bevilacqua fu una delle tenute della
famiglia Bevilacqua di Santa Anastasia. La sua funzione era quella di
casa di villeggiatura. Villa Bevilacqua apre le porte ai suoi ospiti per
banchetti, ricevimenti e cerimonie. Ampi spazi, sale luminose ed un
parco che circonda tutta la struttura, la rendono una piccola oasi di
tranquillità ed armonia nel centro della cittadina omonima.
Nella splendida atmosfera di Villa Bevilacqua gli sposi hanno la
possibilità di coronare il loro sogno d’amore, non dimenticandosi che
ci sono numerosi sconti pensati appositamente per loro. Per tutte le
coppie di futuri sposi che scelgono di festeggiare le nozze lontano
dai calori estivi, avranno uno sconto del 5% sui menù del banchetto
nuziale fino al 30 aprile 2014; per i matrimoni che vengono celebrati
durante la settimana ci sarà uno sconto del 10%.
Infine se si sceglie la domenica per convolare a nozze lo staff di villa
Bevilacqua renderà quella giornata ancora più speciale regalando uno
sconto del 5% sui menù del banchetto di nozze.
Informazioni e prenotazioni:
Villa Bevilacqua
Via Roma, 63 - 37040 Bevilacqua (VR) - T. 044293324 - F.
0442642192
[email protected] - www.villabevilacqua.com
Menù 8 MARZO
Sabato 8 marzo 2014
Antipasto
Tortella di sfoglia con speck, trilogia di asparagi e salsa allo zafferano
Primo piatto
Cannelloni con pasta all’uovo con spuma di ricotta di pecora e melanzane,
coulis di pomodoro e olio al basilico
Secondo piatto
Suprema di pollo con bouquet di asparagi e patate al forno
Dessert
Mimosa con cuore di lamponi
Costo a persona e 25,00
Inclusi 0,75L acqua a coppia e coperto - Su prenotazione
Pizza Mimosa
Ingredienti: mozzarella, curcuna, seppie e gamberetti
Ristorante - Pizzeria “La Dolce Vita”
Via Roma, 63 - Bevilacqua (Verona) - Tel. 0442 640545
www.pizzerialadolcevita.it - [email protected]
Chiuso il lunedì (tutto il giorno)
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CERERE
Eccoci giunti alla quattordicesima puntata della rubrica di AstroMitologia del Basso
Adige. Oggi descriveremo la dea Cerere.
Cerere, che nella mitologia greca corrisponde a
Demetra, era la dea del grano, dell’agricoltura,
della fertilità, protettrice dei raccolti, della gioventù, nonché creatrice del ciclo delle stagioni.
Era figlia di Saturno/Crono e di Rea e sorella
di Plutone, Giove, Nettuno, Giunone ed Estia.
Aveva una figlia, Proserpina/Persefone, la dea
della primavera che ebbe con Giove. Le sue
sacerdotesse erano chiamate Melisse. Cerere
era solitamente raffigurata su di un carro con
una corona di spighe sulla testa, una fiaccola
in una mano e un canestro ricolmo di grano
e di frutta nell’altra. Inoltre era rappresentata
come una matrona severa e maestosa, nonché
bella. Nella mitologia greco/romana si pensava
che tutti i fiori, la frutta e gli animali selvatici
fossero suoi doni, tanto che gli antichi pensavano che fosse stata proprio lei ad insegnare
agli uomini la coltivazione dei campi (semina,
aratura, mietitura) ed a tramandare i Misteri,
che gli hanno consentito di coltivare speranze
per la vita terrena e per quella dopo la morte.
Il mito di Cerere era già presente nel pantheon
dei popoli italici preromani e nell’antica isola
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
di Creta e solo in seguito fu identificata con la
dea Cerere/Demetra. I suoi principali luoghi di
culto erano, sia per i romani sia per i greci, le
zone rurali dove gli abitanti (in parte perché
beneficiavano direttamente della sua assistenza,
in parte perché nelle campagne c’è una maggiore tendenza a mantenere in vita le antiche
tradizioni) la veneravano quasi come principale
divinità. Cerere è spesso associata alla dea
Tellus, la dea della terra, in quanto la festa di
Tellus era separata da un intervallo di quattro
giorni da quelli di Cerialia, che si celebravano il
12 aprile. Durante la sua festa venivano offerti
frutta e miele e sacrificati buoi e maiali. Cerere
era legata anche al mondo dei morti attraverso
il Caereris mundus, una fossa che veniva aperta
soltanto in tre giorni particolari dell’anno: il
24 agosto, il 5 ottobre e l’8 novembre. Questi
giorni erano dies religiosi, cioè giorni dove ogni
attività pubblica veniva sospesa perché si pensava l’apertura della fossa mettesse il mondo
dei vivi in comunicazione con quello dei morti. Inoltre in quei giorni
non si compivano battaglie e non si
tenevano comizi. Infatti l’apertura
della fossa era un momento delicato
e pericoloso per gli uomini antichi,
ma non tanto per paura che i morti
uscissero invadendo il mondo dei
vivi, ma perché il mondo dei morti
avrebbe attratto i vivi nel mondo sotterraneo,
specialmente in occasione di scontri bellici.
Tra gli episodi mitologici più famosi della dea
del raccolto possiamo citare il rapimento di sua
figlia Proserpina. In questo leggendario episodio si racconta che Plutone, non riuscendo a
trovar moglie (essendo il dio dell’oltretomba)
rapisce Proserpina mentre stava raccogliendo
dei fiori (si pensa presso Enna). Cerere, disperata per la scomparsa della figlia, la cercò a lungo
e, dopo aver saputo del rapimento, abbandonò
CAPO VERDE,
TERRA D’AMORE
La liaison tra il mondo musicale di Capo Verde, il produttore Alberto
Zeppieri e l’Accademia Recording Studio di Verona (che fa capo
all’ingegnere del suono Roberto Cetoli e all’insegnante di canto - e a
sua volta cantante - Karin Mensah) continua
con sorprendente continuità e immancabili
soddisfazioni artistiche. A dimostrazione che
quando le cose sono fatte con la testa e col cuore,
il risultato diventa quasi un passaggio obbligato
per il successo.
Nello studio d’incisione veronese c’è molto
fermento perché si stanno per completare
registrazioni e missaggi di quella che si
preannuncia come tappa fondamentale del
percorso culturale e musicale che fa riferimento
al progetto “Capo Verde, terra d’amore”: un album Lura
tutto orientato al matrimonio tra morna, coladeira e jazz. Come sempre
a beneficio del Programma Alimentare Mondiale dell’ONU, che assiste
l’infanzia dei Paesi più bisognosi di aiuto, tra i quali l’Africa.
Un progetto ambizioso, un filo diretto tra la musica popolare
capoverdiana e gli esponenti più prestigiosi del jazz italiano ed europeo,
un esperimento che può sembrare ardito - quello di Cetoli e Zeppieri -
periodico indipendente
l’Olimpo adirata e scatenò una tremenda carestia su tutta la Terra. Quindi Giove, per paura
della fine del genere umano dovuto alla carestia, tentò di riappacificare Plutone e Cerere
e mandò il messaggero Mercurio al fratello
ordinandogli di restituire Proserpina alla madre,
a patto che ella non si fosse nutrita del cibo dei
morti. Plutone apparentemente non si oppose
all’ordine del re degli dèi ma offrì all’affamata
Proserpina, prima di ritornare dalla madre, un
melograno, frutto degli Inferi. La ninfa durante
il tragitto di ritorno mangiò pochi grani del frutto, così il tranello di Plutone per farla rimanere
con lui si compì. All’esplodere ancora dell’ira
di Cerere, Giove propose un nuovo accordo:
visto che Proserpina non aveva mangiato tutto il
frutto, sarebbe rimasta nell’Oltretomba soltanto
per un numero di mesi equivalente al numero
di semi (sei) da lei mangiati. La proposta fu
accettata da entrambe le parti e la ninfa quindi
poté così trascorrere sei mesi con la madre
sulla Terra e sei mesi con il marito
negli Inferi. Questo mito spiegava
per gli antichi l’alternanza delle
stagioni: quando Proserpina stava
con la madre Cerere la natura rinasceva donando frutti in abbondanza
(in primavera/estate), invece quando trascorreva i mesi con il marito
negli Inferi lontana dalla madre, la
natura si addormentava e diventava fredda e
sterile (in autunno/inverno). Per finire la puntata della rubrica ricordo che, in onore della
dea del raccolta, il più grande asteroide (ora
pianeta nano) della Fascia Principale degli asteroidi, compresa tra le orbite di Marte e Giove, è
stato chiamato come lei. Nel prossimo numero
della rubrica parleremo del dio del vino Bacco/
Dioniso. Arrivederci al prossimo mitologico
numero!!
Gianluigi Viviani
Capo Verde
Corner
che però sembra avere in mano tutti gli elementi vincenti. Gli artisti che
hanno già aderito alla speciale compilation “Capo Verde, terra d’amore
– in Jazz” sono in assoluto tra i più rappresentativi e significativi del
mondo jazz: musicisti curiosi e attenti, che si
guardano attorno con vivo interesse per tutto ciò
che è nuovo e che hanno accettato con entusiasmo
questa nuova sfida.
Spiccano i nomi di Paolo Fresu (la cui tromba
duetterà con la vellutata voce di Ornella Vanoni),
Fabrizio Bosso (a pennellare una delicata traccia
di Fabio Concato), Enrico Pieranunzi (in un brano
solo piano e voce, con Karin Mensah in bella
evidenza), Gino Paoli con le trame pianistiche di
Remo Anzovino, Stefano Bollani con la jazzista
polacca Dorota Miskiewicz, il cubano Omar Sosa
con Petra Magoni & Ferruccio Spinetti, Franca Masu in quintetto con
l’accordeon di Fausto Beccalossi, Antonella Ruggiero con Ivan Ciccarelli
e Mark Harris, Nick the Nighfly inconfondibile voce di Radio Monte
Carlo, i capoverdiani Nancy Vieira, Mariana Ramos e Teofilo Chantre
(che hanno registrato proprio a Verona), Carmen Souza, Lura e Cesaria
Evora, immenso bonus conclusivo di un disco che farà storia.
periodico indipendente
Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014
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di Montagana
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