El Rufian El Rufian
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El Rufian El Rufian
Attualità periodico indipendente hotel • ristorante • meeting Anno XXXVI - n. 2 - FEBBRAIO 2014 - distribuzione gratuita www.ilbassoadige.it - e-mail: [email protected] - 37045 Legnago (Verona) UOMINI E DONNE: SE NON VI CAPITE è COLPA DEL CERVELLO I CONTROLLORI DELL’IGNORANZA è da poco trascorso San Valentino festa degli innamorati che, al di là del business esagerato, rappresenta sempre un’ottima occasione per celebrare l’amore. Ma, a volte, vivere in coppia, non è affatto semplice anzi risulta un’impresa assai ardua. Le cause? La poca voglia di comunicare ma anche un motivo scientifico. Uomini e donne rassegnatevi, non ci capiremo mai. Questo il risultato di uno studio tedesco fatto dal Dipartimento di psichiatria dell’ University Hospital di Bochum in Germania che ha messo di fronte il cervello dell’uomo e quello della donna. Si è ,così, scoperto, che c’è un motivo strutturale, legato proprio alla forma dell’organo cerebrale, se i maschi hanno qualche difficoltà di troppo a capire le emozioni del gentil sesso, impiegando il doppio del tempo a comprendere i sentimenti che le donne esprimono con lo sguardo rispetto a quanto invece occorre loro per comprendere un altro uomo. Gli studiosi sono giunti a queste conclusioni dopo aver sottoposto 22 soggetti di sesso maschile di età compresa tra i 21 e i 52 anni di età a un confronto fra test di lettura dei processi mentali innescati dagli occhi con immagini di risonanza magnetica del cervello. (continua a pag. 3) Non mi capita spesso di guardare il programma televisivo d’inchiesta “Lucignolo”, in onda su Italia 1, ma mi aveva incuriosito il tema della serata, un’indagine giornalistica sull’ignoranza dei professori italiani: perché no, dopo tutto? Suvvia, ammettiamolo: un piccolo sottofondo carognesco ce l’abbiamo tutti, chi più chi meno. Le interviste funzionavano così: il giornalista poneva a dei professori fermati davanti alle loro scuole domande di ordine generale sulla qualità degli insegnanti, ma - e qui stava il trucco - nella formulazione dell’intervistatore era mescolato un errore, (una data, un nome, l’attribuzione di una frase celebre…); il malcapitato ovviamente rispondeva alla domanda, senza far rilevare l’errore all’interlocutore, e in sovraimpressione apparivano il dato errato e quello corretto. Dopo di che iniziavano a scorrere i messaggi inviati dal pubblico da casa: “asini!” “ignoranti!” “povera scuola” eccetera. Premesso che di insegnanti ignoranti ce ne sono e non è possibile negarne l’esistenza, è ovvio che una svista può sempre sfuggire, una data essere ricordata male. Nessuno, poi, ha pensato che magari la persona intervistata era concentrata a capire il senso della domanda e a formulare una risposta che non fosse scontata, e non aveva rilevato l’errore altrui; ovvero, come si fa talora in classe, aveva semplicemente lasciato correre? Mi spiego: qualche volta, spiegando storia, mi scappa di dire “persiani” al posto di “spartani”. Poi guardo le facce perplesse degli alunni, capisco, mi scuso e mi correggo. Anche un 1961 al posto di 1861 può sfuggire. (continua a pag. 5) di M. De Carli di A. Costantini Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il Fascicolo Informativo disponibile sul sito www.cattolicaprevidenza.com LA COMPAGNIA TEATRALE I Salvadeghi (Malmauri) n a i f u R l E Vigo di Legnago pre sen ta PIANOLIBERO I pensionati italiani scelgono l’acqua “del Sindaco” Pag. 3 IL PENSIERO DEBOLE DEI NUOVI CHIERICI di A. Panziera Pag. 4 STORIA DELLA LIRA Parte 2 di P. Braggio Pag. 6 “GENERARE FUTURO” 36A GIORNATA PER LA VITA F. Occhi Pag. 8 CONCORSO RADICCHIO D’ARGENTO di M. Ferraccioli Pag. 15 NATI PER LEGGERE di M. Piccoli Pag. 16 GUZZO VENICIO LEGNAGO - Via Matteotti, 75 - Tel. e Fax 0442 600788 VENDITA • LEGNAGO VANGADIZZA - casa con terreno agricolo e rustici di pertinenza; •PORTO - Appartamento trilocale + garage, primo e ultimo piano. 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TREGNAGO MONTEFORTE LEGNAGO LAZISE COSTERMANO DOMEGLIARA ILLASI SOAVE CEREA PASTRENGO AFFI S.AMBROGIO VERONA VERONA VERONA VERONA VERONA VERONA VERONA X01 X02 X03 X04 X05 X06 X07 ROVERCHIARA ISOLA RIZZA OPPEANO IL BUS VELOCE CHE TI PORTA IN CITTÀ SCOPRILO SU atv.verona.it i A NOT BUS E N ZIO PRE 8 8,00 - 17,0 045 rdì: ì-vene luned 2 2-85 2 9 7 0 05 Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 periodico indipendente 3 I pensionati italiani scelgono l’acqua “del Sindaco” La beve il 77,7%. Mariotti: “Un trend in continua crescita” Il 77,7% dei pensionati italiani beve acqua del rubinetto, di questi il 54,2% la consuma quotidianamente. Il 17,2% la beve occasionalmente e solo il 6,3% raramente. La scelta viene così motivata: il 35,2% la preferisce perché è buona, il 28,8% perché è una soluzione comoda e il 25,2% per i maggiori e più accurati controlli rispetto a quella imbottigliata. A rilevarlo è “Aqua Italia”, che dal 2006 scatta periodicamente Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi una fotografia del consumo dell’acqua del rubinetto nel nostro paese, in collaborazione con l’Istituto indipendente Cra Nielsen. In particolare, continua Aqua Italia, il 18,5% degli intervistati dichiara di avere almeno un dispositivo di trattamento dell’acqua nella propria abitazione. La tipologia più gettonata è la caraffa filtrante, acquistata nel 9,9% dei casi, seguita dai sistemi con filtro per l’eliminazione del cloro (6,3%). Verona si conferma nella media nazionale. “Questi dati confermano la qualità dell’acqua del Sindaco, buona, sicura e certamente più economica rispetto a quella in bottiglia, dice Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi, la società che gestisce il sistema idrico oltre che a Verona, anche in altri 73 comuni della provincia - Su questa statistica hanno probabilmente influito, da un lato la crisi che spinge sempre più famiglie ad utilizzare risorse più vantaggiose, dall’altro le numerose campagne di sensibilizzazione su un corretto uso dell’acqua promosse dalle società di gestione”. A cura Ufficio Stampa Acque Veronesi UOMINI E DONNE: SE NON VI CAPITE è COLPA DEL CERVELLO (segue da pag. 1) Hanno così scoperto che, anche in presenza di questi segnali, nei volontari non si “accendevano” alcune aree del sistema limbico, come l’ippocampo e la parte frontale della corteccia cingolata. Questo studio ha confermato che ci sono differenze di genere in alcune aree del cervello. In effetti, quando i test sono stati effettuati fra gli uomini, si è attivata in modo più evidente l’amigdala, l’area limbica del cervello che presiede alle emozioni e all’empatia con gli altri. Insomma, il cervello maschile dimostra di riconoscere in qualche modo una similitudine tra i pensieri degli altri uomini e il proprio personale vissuto. è stata invece rilevata una maggiore lentezza dei maschi a comprendere le emozioni del gentil sesso. Attenzione, però, a non farla diventare una scusa! Pur accettando il dato di fatto che il cervello maschile e quello femminile siano oggettivamenti diversi a livello neurologico non dobbiamo dimenticare che la costruzione dell’empatia fra due persone è il risultato di un processo affettivo, emozionale e culturale che riesce a conquistare traguardi che la natura da sola non riesce a raggiungere. A differenza del mondo animale, per nostra fortuna, nell’essere umano non contano solo gli ormoni e il Dna, ma processi più sofisticati, alla base del suo essere libero. In particolare, in un rapporto di coppia, il linguaggio non verbale assume un ruolo decisivo quanto quello verbale. Ogni giorno, per parlare con il nostro partner, utilizziamo alcuni codici di comunicazione definiti dal contesto sociale e culturale in cui siamo cresciuti e in cui viviamo, e altri universali, come per esempio il bacio, la danza, il sorriso, il contatto fisico e in generale le attività del corteggiamento. Codici che ci permettono, se lo vogliamo veramente, di spezzare le catene dell’incomunicabilità. Il vero segreto per riuscire a comprendere l’altro e comunicare con lui nel modo corretto è imparare a riconoscere il suo linguaggio, i suoi silenzi, il significato profondo delle sue parole e dei suoi gesti, l’implicito e il non detto. Tutti elementi che una vera coppia riesce a cogliere proprio perchè è nata in presenza di un linguaggio comune originario. Ma per farlo è fondamentale l’impegno e soprattutto una forte motivazione di fondo da entrambe le parti. Certamente maschi e femmine hanno caratteristiche ben diverse e talvolta sembrano essere due pianeti differenti. Gli uomini tendono per natura a formare delle tribù perchè originariamente erano dei cacciatori che agivano in clan, mentre le donne, che avevano il compito di difendere il prodotto del concepimento, hanno sviluppato una dimensione più privata a difesa del focolare. Ciò spiega perchè i primi tendono ad essere più camerateschi e a fare quasi sempre gruppo, mentre le seconde vivono maggiormente la dimensione privata e sono più competitive tra loro. Gli uomini hanno equilibrio e capacità di adattarsi agli alti e bassi della vita quotidiana. Hanno anche tendenza al dominio, coscienziosità, socialità, vigilanza, discrezione (farsi coinvolgere nelle situazioni emotive altrui è un tratto femminile), flessibilità rispetto al cambiamento e perfezionismo. Le donne, invece, sono più attente agli altri e meno riservate. Hanno molta sensibilità, intuito ed attenzione per i sentimenti altrui. Sono anche più apprensive, ansiose ed inclini ai sensi di colpa. A differenza di quanto si crede hanno più fiducia in se stesse rispetto agli uomini ma sono più impazienti e facili prede delle frustrazioni che la vita comporta. Infine vivacità, allegria, entusiasmo e spontaneità risultano solitamente più componenti femminile che maschili. Insomma fermo restando che uomini e donne hanno caratteristiche differenti sarebbe auspicabile che ogni persona accettasse i propri limiti e quelli altrui senza cercare di modificare o plasmare l’altro secondo le proprie esigenze. Al contrario si dovrebber far leva sulle diversità per creare maggiore sinergia e sviluppare a pieno le potenzialità della coppia. Certo, come detto sopra, non è una cosa semplice ma con impegno, costanza e buona volontà si possono ottenere ottimi risultati. GIOCA IN SERIE A Stadio Bentegodi | Domenica 19 gennaio 2014 | Chievo - Parma periodico indipendente www.ilbassoadige.it e-mail: [email protected] FONDATO NEL 1979 Direttore responsabile:ROBERTO TIRAPELLE Direttore editoriale: GIANNI GALETTO Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona. Sede in Legnago (VR) - Corso della Vittoria, 36 Pubblicità tel. 349 3157148. Foto di Paolo Pravadelli. Grafica, impaginazione e stampa: Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR) “Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il 20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto: Presidente: Presidente Onorario: Vice Presidente: Segretario: Consiglieri: Gianni Galetto Alessandro Belluzzo Francesco Occhi Giuseppe Mutti Armandino Bocchi Renzo Peloso Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 4 periodico indipendente IL PENSIERO DEBOLE DEI NUOVI CHIERICI Per prima cosa voglio tranquillizzare tutti i lettori allarmati da un titolo che può generare equivoci: non mi addentrerò in complesse e per me improbabili disquisizioni sulla valenza ed attualità dei concetti filosofici postmoderni di Gianni Vattimo e Pier Aldo Rovatti, non possedendone se non in misura marginale le conoscenze e le capacità di analisi. Nella mia accezione l’aggettivo debole non rappresenta una categoria filosofica ma una valutazione di merito, di consistenza, di praticabilità di una certa scuola di pensiero che sembra coinvolgere un numero crescente di persone. Interamente voluto è invece il riferimento ai chierici di Julien Benda (Le trahison des clercs - Il tradimento dei chierici, edito nel 1927). Come noto, al centro del libro di Benda vi è il ruolo degli intellettuali (nella sua scrittura definiti appunto chierici, per l’identificazione di origine medioevale delle due figure) nella Società, il loro essenziale contributo nella elaborazione e nella difesa dei pilastri morali della medesima, il loro essere custodi di valori universali quali ragione, giustizia, verità. Il chierico però non deve scendere in campo per questa o quella parte politica, non si deve sporcare le mani assumendo incarichi di potere, pena la perdita di credibilità come guida morale, come punto di riferimento per la salvaguardia del credo democratico. Il rischio o l’accusa di tradimento scaturisce da questa eventualità, l’adesione ad un partito, ad una fazione per proprio tornaconto o interesse personale e colpisce coloro i quali vengono meno a questo impegno inteso quasi come una missione ecclesiale. Oggi la figura dell’intellettuale ha assunto sembianze un po’ differenti e si fa fatica a identificarne il ruolo con quello attribuitogli da Benda. Sono perlopiù altre le fonti che plasmano e influenzano idee e costumi in una Società. In primo luogo i media, soprattutto la televisione e ultimamente la rete, le cui verità vengono spesso contrabbandate come assolute ed incontrovertibili. Poi ci sono gli attori, i professionisti nell’utilizzazione di queste nuove forme di vangelo, che hanno fatto della capacità ed abilità nel comunicare la chiave delle loro fortune e del loro successo. Sono appunto i nuovi chierici, tali non per l’acutezza e la profondità del loro pensiero, per la capacità di analisi o per l’efficacia della sintesi, ma esclusivamente per la indubbia destrezza nel manovrare e spesso nel manipolare i più avanzati strumenti di comunicazione, miscelando sapientemente come ai tempi dell’antica Roma in tutte le loro possibili declinazioni il panem per la pancia ed i circenses per lo spirito. Forse non è un caso che fra gli aspiranti nuovi chierici compaiano, non solo in Italia, personaggi che provengono dal mondo dello spettacolo, comici di professione o per vocazione, nani, ballerine e saltimbanchi dilettanti, segno inequivocabile che le nostre sorti ed il nostro destino oscillano in modo imprevedibile fra commedia, tragedia e farsa. Però il loro linguaggio, la loro vis polemica, l’indubbia furbizia espressiva e la coltivata capacità di cogliere gli umori del pubblico fanno premio sui contenuti, spesso modesti o inesistenti ovvero deprimenti, e annichiliscono la forza della ragione. Esempi? Tanti, in ogni campo e tutti convergenti nella medesima direzione. Iniziamo dal rispetto condiviso e praticato delle Regole, base di ogni forma di civile confronto fra le parti; nelle scorse settimane abbiamo assistito alla trasformazione delle nostre Camere in una sorta di palestra saloon, dove i deputati si rincorrevano, scavalcavano i banchi, si prendevano a sberle, sputavano e mordevano i malcapitati commessi. Tralascio gli epiteti, gli insulti, le urla nonché l’uso della forza per impedire i lavori nelle Commissioni o le interviste alla stampa. Giustificare queste pratiche con un uso esuberante dell’esercizio dei diritti democratici pare un po’ pretestuoso, così come inveire contro un gran numero di deputate accusandole di ricoprire la carica grazie a favori di lewinskyana memoria non sembra proprio un complimento da gentiluomini rappresentanti delle Istituzioni. Sicuramente quelle scene e quelle immagini, che hanno fatto il giro del mondo, non rappresentano un bello spot per attrarre investitori esteri ma forse ai protagonisti di queste manifestazioni goliardiche la cosa interessa poco o nulla. In realtà questi “maitre a penser de noantri” un modello di sistema economico lo hanno individuato, magari un po’ autarchico, ma sicuramente efficace per risollevare le sorti del nostro disastrato Paese: facciamo come l’Argentina, applichiamo le sue ricette e usciremo vittoriosi dalla crisi. Sappiamo ahimé come sta per finire: l’Argentina è sull’orlo dell’ennesimo default, la Banca Centrale ha bruciato tutte le sue riserve in una difesa disperata quanto inutile del peso che si è svalutato nelle ultime settimane del 30% su tutte le principali valute, l’inflazione ormai galoppa al 25%. Se queste sono le ricette, il piatto che ne consegue è un intruglio non commestibile. Visto il precedente, non deve stupire il can can penoso sul decreto IMU BANKITALIA, in opposizione al quale sono state dette una sequela di stupidaggini e falsità. Premesso che vi è stato un deficit preoccupante di informazione da parte del Governo e del Ministro dell’Economia, assolutamente non giustificato dalla complessità della materia, le accuse di voler privatizzare la nostra Banca Centrale, di volerla vendere agli stranieri e di aver regalato soldi alle Banche sottraendoli ai cittadini sono, come si direbbe in giudizio, destituite di ogni fondamento. Banca d’Italia rimarrà un Istituto di diritto pubblico, gli operatori esteri non potranno acquistarne o detenerne neanche un’azione, la rivalutazione delle quote in mano alle Banche socie (il cui valore di libro risaliva agli anni ’30), non comporterà alcun onere per il Bilancio dello Stato e quindi per i cittadini; anzi, sulla plusvalenza che si materializzerà con questa operazione sui conti degli Istituti di Credito coinvolti, l’erario incasserà circa un miliardo di euro. Siccome il vangelo dei nuovi chierici non contempla atti di contrizione, è impensabile assistere a qualche forma di ravvedimento operoso mentre è assai più verosimile ipotizzare un veloce avvicinamento verso la rappresentazione nella quale essi sono maestri impareggiabili: la comica finale. Andrea Panziera ALLA CASA DI RIPOSO DI ISOLA RIZZA LETTURE DALLA TRADIZIONE A CURA DI LETTRICI ABC La narrazione affascina sempre, a qualunque età. Transitando questo assioma, le lettrici Renata Nalin e Luisa Vighini hanno accolto l’invito delle educatrici della Casa di Riposo di Isola Rizza e hanno incontrato gli ospiti intrattenendoli con letture tratte dalla tradizione locale. L’iniziativa ha visto la luce nel 2013 e, avendo fatto emergere il profondo legame affettivo che ciascuno ha con la narrazione, prosegue nel nuovo anno con cadenza bimestrale. L’ultimo incontro risale a mercoledì 22 gennaio, il prossimo sarà in marzo. Vengono letti proverbi, fole, poesie, dialoghi, prevalentemente in dialetto. Si tratta per lo più di testi della tradizione veneta che rientrano in quell’immaginario collettivo che fa parte della cultura e delle memorie del territorio. Sono nati nelle stalle, al caldo degli animali e alla luce della lucerna a petrolio, per allietare le lunghe e fredde sere invernali e hanno accompagnato grandi e piccini in mondi interessanti, emotivamente forti, dove ne succedono di tutti i colori. I racconti della tradizione conducono nella realtà del mondo contadino ove affonda le proprie radici la cultura del nostro territorio, un mondo in cui la narrazione e la creatività hanno consentito di migliorare la qualità dell’esistenza povera di consumi ma ricca di relazioni. Durante gli incontri con gli ospiti, non mancano i travestimenti che trasformano le lettrici del Gruppo ABC di Legnago da parona a paron, da vecia a buteleto, da morosa a sposa. Perché le narrazioni delle sere del lungo inverno contadino hanno personaggi ben caratterizzati che necessitano di qualche scialle, di una gonna lunga e di almeno una giacca sgualcita. I racconti, riascoltati in età adulta, permettono di rivivere la magia di un mondo di sogni sui quali si è costruita l’esistenza, di ritrovare compagni mai scordati e di ripercorrere sentieri dove migliaia di persone hanno camminato. “C’era una volta…” in un batter d’occhio trasporta dal mondo reale, dalla stanza in cui ci si trova, al passato, agli anni trascorsi. Anche grazie alla magia dell’imperfetto, tempo verbale per eccellenza del racconto, per cui il protagonista el fasea, el disea, el nasea. A ogni incontro il rito si ripete: la narrazione risveglia in chi ascolta e in chi legge echi dell’infanzia e della giovinezza, così remote eppure così in corso. Per questo gli appuntamenti proseguono. Bona note, cristiani! R. N. Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 periodico indipendente I CONTROLLORI DELL’IGNORANZA (segue da pag. 1) Figurarsi quando a parlare non siamo noi, ma qualcun altro; però, ci hanno sempre insegnato (ma è un dato di puro buon senso) che non si interrompe mai un ragazzo, soprattutto in situazioni di stress, per una svista che sia chiaramente frutto di un lapsus, una distrazione; caso mai, lo si fa rilevare dopo, con calma. A maggior ragione, mi sarebbe sembrata una forma di maleducazione sbertucciare un giornalista che non è un nostro allievo; arrivo a dire che facevano quasi una figura peggiore, da pedanti insopportabili, gli insegnanti che rinfacciavano l’errore nella formulazione. Qui mi permetto di inserire un’osservazione personale, ma che penso possa valere per tutti, o almeno per molti: quando qualcuno ci fornisce un dato, siamo istintivamente portati a pensare che sia lui ad aver ragione; magari ricordiamo male, magari lui intendeva una cosa diversa. In effetti, il mio Professore di Storia Antica all’Università di Padova, Franco Sartori, un vero leone della ricerca, ci ripeteva che di fronte a un testo, per esempio un’iscrizione o un brano letterario, occorre sempre valutare tutte le possibilità, nessuna esclusa, prima di pensare all’errore altrui. Torniamo a Lucignolo. “La guerra del Vietnam è terminata nel 1972”. Il professore non correggeva l’informazione? ecco apparire il dato “esatto”: 1975. E giù con “ignorante”, “povera scuola”, “asino”... Un momento. Di quale fine della guerra parliamo? Degli accordi di pace fra Nord-Vietnam e USA? Dell’uscita di scena dell’America? Della conquista di Saigon? Degli ultimi focolai di resistenza dell’esercito sud-vietnamita? Dell’invasione della Cambogia da parte del Nord-Vietnam? Che ignoranti i professori! Non sanno che il primo Presidente della Repubblica non è stato Einaudi. Beh, io avrei pensato che effettivamente il primo presidente a pieno titolo fu proprio Einaudi, essendo stato De Nicola Capo di Stato provvisorio. È la stessa 5 ragione per cui i quizzoni che mandano in solluchero la moderna pedagogia di Stato sembrano fatti apposta per mettere in crisi le menti più riflessive (a volte magari troppo riflessive), quelle persone, per intenderci, che si chiedono “sì, ma non è tutto vero o tutto falso, ci sono situazioni ambigue, zone d’ombra, sfumature di grigio”. E già che ci siamo: cosa significa conoscere la storia? Avere tutte le date in testa? Tutti i nomi ben incasellati? Non so se sia così. A me la storia piace, andavo piuttosto bene a scuola e ho letto diversi libri, ne ho persino scritto qualcuno; aggiungo che la insegno da 34 anni. Eppure, mi capita spesso di dover controllare o ricontrollare un dato. Oppure dover ammettere onestamente con gli allievi che non lo ricordo, e farlo cercare da loro sul testo. Perché sapere la storia vuol dire conoscere le cause degli eventi, le conseguenze, la loro concatenazione, se vogliamo anche piccoli aneddoti su personaggi, dettagli su armi e vesti, modi di vita, strutture mentali. Anche le date, certo, ci mancherebbe altro, ma quelle si possono ripescare dove e come si vuole. Altre cose, invece, bisogna saperle. E non basta un ripassino prima della lezione. Tornando ai giornalisti, purtroppo, molti di loro concepiscono la presunta “missione” come un sostitutivo socialmente accettato del bullismo che probabilmente esercitavano quand’erano più giovani, in classe o in caserma verso chi non si poteva difendere. Sicuramente a questo punto mi citeranno gli eroi dell’informazione caduti in Afghanistan o in Iraq; tanto di cappello, ma continuo a pensare che tendere agguati a persone per il dubbio piacere di ridicolizzarle non sia un bel mestiere. O forse la colpa è nostra, di noi insegnanti: se ad ogni attacco a tradimento reagissimo con una rappresaglia di tipo “tedesco” ossia dieci giornalisti alla berlina con le loro cretinate appese al collo per ognuno di noi, forse imparerebbero ad aver più rispetto della categoria. PARAFARMACIA Dott.ssa Caterina Girardello Piazza Garibaldi - Angolo Via G. Matteotti - Legnago - Tel. 0442 601770 ERBORISTERIA • OMEOPATIA • SANITARIA • DERMOCOSMESI Caffè verde ritrova e mantieni il peso forma azioni stimolanti sul metabolismo. Le azioni salutari del caffè verde sono dimostrate da un gran numero di studi. In particolare i chicchi di caffè non tostati ( caffè verde) racchiudono un prezioso fitocomplesso dalle importanti proprietà in particolare favorisce: AZIONE DI CONTROLLO DEL PESO CORPOREO: Da sinistra: Dott.ssa Tedesco Chiara, Dott.ssa Girardello Caterina, Dott.ssa Ferrante Marzia. la sua azione dipende in parte dalla caffeina che favorisce la riduzione dei CAFFè VERDE (Coffea arabica) semi e.s. grassi accumulati nei tessuti, ma l’azione più Presenta notevoli differenze rispetto al caffè importante è però data dall’acido clorogenico tostato che normalmente beviamo durante che modula il metabolismo degli zuccheri: ne la giornata , una tra queste è che apporta un riduce l’assorbimento intestinale e aumenta basso contenuto di caffeina, inoltre contiene la tolleranza al glucosio. diverse molecole antiossidanti che normalUno studio condotto su 16 adulti per 22 mente vengono perse durante il processo di settimane ha dimostrato che l’acido clorotostatura, tra queste la più importante è l’agenico determina una riduzione significacido clorogenico, polifenolo metabolizzato tiva del peso, dell’indice di massa corpodall’organismo, responsabile delle benefiche rea e della percentuale di grassi. AZIONE TONICA incrementa l’energia e la forza fisica, promuove uno stato di benessere generale ed un pieno di vigore per tutto l’organismo. AZIONE ANTI-IPERTENSIVA a differenza del caffè tostato non provoca innalzamento della pressione ma ne favorisce la riduzione grazie all’azione dell’acido clorogenico che aumenta la biodisponibilità dell’ossido nitrico implicato nella vasodilatazione e nell’aumento del flusso sanguigno. AZIONE ANTIOSSIDANTE contrasta l’accumulo di radicali liberi con una azione neuroprotettiva e cardioprotettiva. I nostri integratori a base di CAFFè VERDE sono formulati con un estratto di altissima qualità e ad alta biodisponibilità. Associato ad una corretta dieta ipocalorica e ad una regolare attività fisica favoriscono il controllo del peso apportando vitalità e potenza muscolare, senza gli effetti collaterali di un abuso di caffeina. Le Dott. sse della Parafarmacia Girardello rimangono a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento. Vi ricordiamo inoltre che ogni mese è presente in parafarmacia una Dott.ssa Nutrizionista qualificata messa a vostra disposizione per un consulto gratuito. Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 6 periodico indipendente BIBLIO FILIA - ALLA SCOPERTA DEI LIBRI di Sergio Bissoli - Parte 34 I GRANDI SCRITTORI ITALIANI DIMENTICATI UMBERTO MORUCCHIO Murano (Venezia) 1893 - Milano 1979 LA VETRINA DELLE BAMBOLE PARLANTI Editore Corbaccio 1933. Raccolta di racconti. Questo bel racconto dà il titolo alla raccolta. Parlate piano, che la sera è un po’ triste e ogni rumore la offende. E’ una di quelle sere in cui non si riesce a far nulla. Si accende una sigaretta, si aspira il fumo pigramente, si contemplano gli inafferrabili ghirigori che si snodano, si sfilacciano e si sciolgono in una nebbiolina appena visibile. E basta. Anche il pensiero é fermo. Solo il ricordo é vivo. E scintilla fuori di noi, dietro quelle cortine di trasparenze un po’ azzurre, che il fumo ha tessuto nella stanza, come qualche cosa di ormai estraneo, da cui ci siamo ormai staccati, non importa se con indifferenza o rimpianto. Triste dolcezza del ricordare. Visioni del passato che si snodano ai nostri occhi in bioccoli lenti, pigri ma tenaci. Quelli che noi fummo; quelli che furono con noi, per un tratto del nostro cammino, e poi via, non si sa dove; le cose che ci appartennero, nella realtà o nel desiderio, tutto, tutto si rifà vivo, mentre rigano le nostre finestre le lacrime silenziose della sera malata. Triste dolcezza del ricordare... Ed ecco, d’improvviso, di tutte quelle immagini un sola si indugia, nel fascio della nostra lampada, quasi vogliosa di intrattenersi con noi. Succede anche a me, questa sera, di essere il trastullo di un ricordo lontano, entrato furtivamente nella mia stanza, forse fra un dondolio, fuori, di campane attediate. Ecco: io mi rivedo fanciullo di pochi anni, in una sera come questa. Ho gli occhi trasognati e curiosi dei bimbi che li aprono per la prima volta, meravigliati, sul mondo. Col rammarico che gli occhi siano tanto piccoli per la visione di un mondo tanto grande. Sì, è una sera come questa, ma io non sono solo: è con me lo zio Franco, che mi conduce per mano attraverso le vie luminose di una brulicante metropoli. Io non so se l’immagine che io vedo sia proprio la sua: forse è quale potevo formarmela bambino, forse quale l’ha colorita l’ombra del cipresso che lo attirò d’improvviso, fuori della mia luce, nell’ombra. Certo lo zio Franco, che questa sera io rivedo con un bimbo per mano attraverso le vie luminose di una bru- licante metropoli, non era un uomo come gli altri. Taciturno, cupo, ma con negli occhi il riverbero caldo di una fiamma di bontà. Di lui ricordo sopra tutto, quel riverbero, e la massa dei capelli serpentini e la delicatezza quasi femminea della sua mano, quando mi spianava la fronte. Pareva che egli desse qualche preoccupazione alla nonna, che lo amava teneramente, ma con la gelosia di chi presente sempre e dappertutto pericoli. E pareva che la povera donna non avessee torto, perchè anche il babbo, che era il suo figliolo maggiore, rimproverava spesso il fratello con corruccio quasi paterno e una volta, mi ricordo, lo fece persino piangere ed io non ne capii il perchè. Doveva essere un uomo terribile, dunque, lo, zio Franco. Eppure a nessuno dei miei zii, io volevo il bene che volevo a lui; forse, perchè intuivo, senza spiegarmelo, che egli era rimasto, dentro, un bambino come me, un bambino coi baffi; che è la cosa più bella, ma anche più terribile, che ci sia. Tutti i giorni, o quasi, mi conduceva con sè a passeggio e mi mostrava tutti i prodigi della vita e aveva per ogni cosa delle parole che neppure il babbo sapeva trovare. (continua nel prossimo numero) STORIA DELLA LIRA di Pierantonio Braggio - Parte 2 • Nel 1865, il Regno d’Italia – Vittorio Emanuele II – partecipa all’Unione Monetaria Latina, di cui fanno parte Francia, Belgio e Svizzera, e successivamente, diversi altri Stati europei, ognuno con una propria moneta d’oro, dello stesso peso di fino – 5,805 g e del valore nominale di 20 unità monetarie nazionali. Noto, in merito, il pezzo da 20 lire del Regno d’Italia e, per la Svizzera, il suo 20 franchi “Helvetia”… Motivo della creazione dell’Unione è di fare in modo che, negli scambi fra le nazioni aderenti, le monete relative circolino liberamente, senza dovere, ogni volta, fare riferimento al corso del cambio, trattandosi di metallo prezioso coniato, il cui titolo, peso e valore sono noti ad ogni operatore, il quale, fra l’altro, è certo di non incorrere in perdite di cambio. La prima guerra mondiale fa cadere l’Unione Monetaria Latina, che cessa ufficialmente il 1° gennaio 1927. Restano in circolazione, comunque, e tuttora, centinaia di migliaia di monete d’oro del tempo. • 1866: s’introduce, a causa delle spese per l’unificazione, amministrative e militari, il corso forzoso, che esclude la possibilità del cambio del biglietto in metallo pregiato, corso che dura sino al 1891, quando, a garanzia del valore della moneta, è accantonato metallo prezioso per un 50% del valore nominale dei biglietti, di cui è prevista l’emissione. Fra il 1893 ed il 1920, e, quindi, successivamente, sono emessi, nel Regno d’Italia, biglietti, detti “Buoni di cassa”, da 1 e 2 lire…, onde limitare la necessità di moneta metallica…, della quale, v’è forte scarsità. • 1866: con la cessione del Lombardo-Veneto da parte dell’Austria al Regno d’Italia, unica a circolare, con potere liberatorio nello stesso, è la lira al posto delle monete degli Stati in precedenza esistenti: Ducato di Modena, con tallero, scudo, bolognino, soldo (di Reggio) e denari; Ducato di Parma, con soldo e lira; Granducato di Toscana, con ruspone, zecchino, francesone, fiorino, Paolo, soldo, quattrino; Regno Lombardo-Veneto, con diversi valori e denominazioni anche in tedesco, ma, non ultima, la lira austriaca, e Regno delle Due Sicilie, con ducato, tarì, carlino, grano, piastra e tornese. La lira del Regno d’Italia circolerà dal 1870 anche nell’ex Stato Pontificio, che, peraltro, già disponeva di una lira, come propria moneta, ma introdotta dopo la doppia, lo scudo, il testone, il doppio Giulio, lo zecchino, il grosso, il baiocco ed il quattrino. (continua nel prossimo numero) I Lions club di legnago ospitano giuseppina tripodi al castello bevilacqua giuseppina tripodi: “la lezione di rita levi-montalcini” la storia di una donna calabrese che ha dedicato il suo impegno al premio nobel rita levi-montalcini Giovedì 13 febbraio, in occasione del meeting del Lions Club di Legnago, è stata ospite al Castello Bevilacqua Giuseppina Tripodi, la diretta e fidata collaboratrice di Rita Levi Montalcini, che per l’occasione ha presentato il libro “La lezione di Rita Levi-Montalcini - Una vita tra scienza e solidarietà”. Giuseppina Tripodi nasce a Reggio Calabria nel 1951 e per quasi mezzo secolo ha vissuto a fianco della nota scienziata, premio Nobel per la medicina e senatrice a vita. Infatti è la giovane calabrese che nel 1986 raccoglie la documentazione sulla scoperta che valse alla studiosa il premio Nobel per la medicina riguardante il fattore di accrescimento della fibra nervosa. Per volontà delle gemelle Levi-Montalcini, Tripodi siede nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Rita Levi-Montalcini costituita nel 1992, nella quale svolge il ruolo di consigliere delegato adoperandosi nell’organizzazione di eventi al fine di raccogliere fondi in favore degli abitanti dell’Africa. L’obiettivo dalla onlus della famiglia Levi-Montalcini è quello di incentivare lo sviluppo e l’istruzione e fino ad oggi più di dodicimila persone sono state aiutate. Giuseppina Tripodi non ha mai abbandonato la sua vena di scrittrice firmando numerosi libri insieme alla professoressa, dei quali si ricorda- no in particolare: “I nuovi magellani dell’era digitale” (2006), “La clessidra della vita di Rita Levi-Montalcini” (2008) e “Le tue antenne” (2008). Dopo ben 44 anni di attività lavorativa trascorsa assieme, Giuseppina Tripodi nel suo libro “La lezione di Rita Levi-Montalcini – Una vita tra scienza e solidarietà”, evidenzia l’impegno sociale della grande neurologa e ci regala un ritratto inedito della scienziata la quale mette come senso profondo della sua vita la centralità della persona, valore che guida l’impegno del Lions Club. A. M. periodico indipendente Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 “La Parete”, Un coro che porta Verona in Italia ed all’estero L’amore per la musica, per il canto, per le tradizioni, per la Città degli Scaligeri e per la storia, alla base delle esibizioni. La musica risuona dolcemente, come il fresco canto dell’usignolo. Il canto, sostenuto da madre musica, esprime riflessioni e fatti, che nel caso de “La Parete”, sono particolarmente legati al territorio veneto e veronese. Un canto-messaggio, che piace, che attira e che profondamente soddisfa, specie quando ciascun componente il coro, s’immedesima in quanto sta cantando e dà tutto se stesso per conferire massima espressione alle caratteristiche della vita, agli usi, alle tradizioni e, nel complesso, alla storia d’un più che lontano passato. Una storia che fu, ma che alla mente piace ricordare… Tutto ciò hanno capito, ormai innumeri volte, coloro che, in piazze, chiese e teatri hanno avuto modo di partecipare alle esibizioni d’un coro, che sa interpretare magistralmente il contenuto della canzone, per porgerlo, graziosamente e piacevolmente, all’ascoltatore. Un gruppo di amici, amanti della montagna, delle gite fra il suo verde e delle canzoni ad essa legate, ha creato nel 1971 il coro “La Parete” - intendendo come tale, la parete appunto d’un dirupo - nell’ambito di incontri parrocchiali, a Santa Lucia Extra, Verona. Promotore principale dell’iniziativa è stato Sergio Mazzi - ora, maestro ufficiale del Coro - sostituito per alcuni anni da Claudio Bernardi. Sede attuale de “La Parete” è la Baita Alpina “La Tradotta”, in Santa Lucia - sito: www.corolaparete.it. Se base principale della vita del Coro è il canto di canzoni popolari, strettamente collegate alla tradizione e al mondo veneto, e riportate in un volumetto, edito dal Coro stesso - “La Parete” s’impegna pure in attività di vario contenuto. In esse, attraverso il canto, mezzo canoro di unione amichevole ed espressione dell’anima, la stessa fa conoscere Verona in Italia e all’estero - molte, infatti, le presenze in Austria, in Croazia, in Francia (dato il gemellaggio di Verona con la città di Nîmes), in Germania (nel quadro del gemellaggio con Monaco di Baviera) e in Polonia (Ribnik), dando origine a scambi di reciproca conoscenza - il Coro svolge attività di solidarietà e di contatto con i Veneti da più di un secolo, ormai, residenti nelle Americhe e che, fatto importantissimo, non solo si esprimono in un dialetto molto vicino a quelli nostrani attuali, ma curano anche tradizioni, talvolta pure nelle nostre terre dimenticate, quale simbolo di massimo attaccamento all’antica vita veneta, diventata ormai storia. Avvenimento straordinario è stato l’incontro, avvenuto Fustellificio Cozza s.r.l. Strada La Rizza, 22 Verona nel novembre scorso, dal 14 al 28, in Brasile, dove il gruppo de “La Parete”, invitato dalla locale Associazione Veronesi nel Mondo del presidente Periclés Puccini, è stato accolto con grande entusiasmo, con calore e, molto spesso, con non poca commozione. Un momento d’altissimo contenuto morale ha goduto il Coro, presentando canzoni e musiche venete, in cinque concerti, affollati di oriundi veneti, in altrettante città brasiliane degli Stati di Rio Grande do Sul, di Paraná e di Santa Catarina. Molto numerosi i concerti tenuti sino ad oggi fuori Verona e in ambienti molto prestigiosi, come a Monaco, si diceva, nel Deutsches Museum, e a Firenze, in Palazzo Vecchio, mentre la prossima attesa esibizione è prevista nel Duomo di Napoli… Tali concerti - dai quali traspare la passione ed il gusto del canto, percepito dall’ascoltatore - fra i quali, alcuni eseguiti anche in occasione di feste natalizie, durante le quali, fra l’altro, gruppi di cantori si sono esibiti alla luce della stella e dinanzi ad un presepio mobile - sono già stati registrati su due CD, mentre un ulteriore terzo dischetto, a grande richiesta, è in preparazione. Quanto a doverosa solidarietà, il Coro mira ad esprimere il meglio del suo lato interiore: nel 2000, venti ragazzini cechi, provenienti dal Togo, Africa, sono stati condotti a Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo; a Togoville, quindi, assieme all’Associazione Santa Lucia, “La Parete” collabora fattivamente con il locale Centro Ragazzi Cechi…, non dimenticando che di forte aiuto sono anche le adozioni a distanza… Ciò, nella convinzione che il canto, la musica, l’amicizia e la passione a nulla servono, se si trascura il Prossimo, cui, per volontà dei soci del sodalizio canoro, sempre va riservato il primo posto… Forse non abbiamo scritto tutto, non abbiamo posto nella dovuta evidenza la grande portata che assume il canto trasformato in azione sotto i suoi diversi aspetti, costretti a ciò, dalla necessaria economia di spazio, ma possiamo assicurare che Verona può andare più che orgogliosa della presenza de “La Parete” fra i numerosissimi elementi creatori di cultura, attivi nella città scaligera. La quale, come accennato, ha nel Coro di Santa Lucia, ottimamente guidato dal presidente Danilo Storchi, anche un ambasciatore molto incisivo, un portavoce che bene la rappresenta all’estero, così come è di recente avvenuto anche ad Innsbruck, dove grazie alla collaborazione di Innsbruck Tourismus, i canti veronesi hanno ottenuto il massimo consenso in chiese e sotto il centrale e storico Tettuccio d’Oro. Con l’avvenuta, dianzi ricordata presenza fra i Veneti di Brasile, dagli stessi apprezzatissima, possiamo senz’altro parlare di “La Parete International”, come pezzo itinerante e altamente messaggero di Verona. Pierantonio Braggio 7 8 Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 periodico indipendente “GENERARE FUTURO” 36A GIORNATA PER LA VITA E DINTORNI A CURA DEL CENTRO AIUTO VITA DI LEGNAGO Sono state giornate, settimane e mesi molti intensi per il “Centro Aiuto Vita” “Sono i progetti condivisi con 215 famiglie, che hanno visto la nascita di di Legnago. Infatti dopo aver ricevuto il premio “Il Basso Adige” lo scorso 52 bambini nel 2013, e ancor di più sono i progetti di quell’ascolto alla ottobre, come chi opera con grande professionalità, ma soprattutto con amore Vita nei colloqui di prevenzione IVG che hanno visto un cambio di rotta e condivisione verso il prossimo, i tanti volontari del Centro e con loro il per 15 donne su 130 incontrate -riprende il presidente del Centro Aiuto Vita presidente ed il direttivo dell’associazione, hanno organizzato tutta una serie Roberto Veronese- Sono numeri forse piccoli rispetto al dramma dell’aborto di iniziative per festeggiare la 36ma Giornata per la Vita per condividere il che tocca ancora più di 110.000 situazioni ogni anno in Italia, ma sono dati tema, il messaggio e le riflessioni proposte dai Vescovi su questo argomento che vanno letti nello sforzo immane. Non ci sono dati certi, ma il pensare che ci sono quasi 40 Centri Aiuto Vita nel Veneto e 13 nella provincia e di grande attualità e di estrema importanza. diocesi di Verona, non può “Non possiamo negare che che legarsi ad uno dei tassi di eventi come quello del preabortività (numero di aborti mio del Basso Adige, come ogni 1000 nati vivi) più bassi l’evento accanto all’attore d’Italia (140 contro 206). televisivo Fiorello, come la Il Centro Aiuto Vita in tutti commedia un CUORE PER questi anni - passando anche LA VITA nel contesto del momenti veramente difficili 2013 che segnava 25 anni di dal punto vista economico attività, hanno dato una spinha puntato alla massima trata notevole alla conoscenza del Centro Aiuto Vita - ci Nella foto: il coro di Legnago (a sinistra) e il coro di Terranegra (a destra). sparenza, rendicontando ogni racconta Roberto Veronese Presidente del Centro Aiuto Vita di Legnago- euro utilizzato e guadagnando anno dopo anno credibilità fino a ottenere il ed anche le tecnologie, i siti internet , i social netowrk come facebook MARCHIO MERITA FIDUCIA sulla rendicontazione. Inoltre ha sempre segnano il passo a tanti “Mi piace”. Ed il messaggio della Vita - partendo riservato uno spazio speciale alla sensibilizzazione perché la difesa della Vita dai figli e dall’educazione che si può generare come genitori, ha posto la passa dalla cultura. questione della condivisione e solo educando al dialogo tra le generazioni Domenica 2 quindi - oltre alle consuete messe distribuite con varie testimopotremo unire in modo fecondo la speranza e le fatiche dei giovani con la nianze - si è approdati nel pomeriggio alla premiazione del Concorso per saggezza, l’esperienza di vita e la tenacia degli anziani.” Così, l’apertura di le scuole “MI DONO QUINDI SONO” che ha portato circa 700 persone a questa giornata per la Vita, è stata contrassegnata dal tema dell’incontro e riempire il salone delle Scuole Elementari di Asparetto. La grande attenzione dell’incrocio tra le varie realtà presenti sul territorio. Già da fine 2013 i Cori degli insegnanti, l’entusiasmo del parroco don Francesco Lonardi e la collaGiovanili avevano accettato la sfida dell’incontro con una riunione mensile borazione delle famiglie hanno determinato il grande successo dell’iniziativa con i responsabili dei Centri Aiuto Vita. Partendo dalle verifiche delle pre- con 1200 lavori da valutare cedenti esperienze, dalla voglia di porsi al servizio, di conoscere le realtà e Alla sera la trasferta presso la Parrocchia di S.Pietro di Morubio per la le peculiarità delle comunità è nata l’iniziativa X-LIFE. Un semplice- ma visione del film BELLA, capace di toccare i cuori per la sua semplicità e per importante incrocio di esperienze per cui ogni coro portava l’animazione in i suoi colori e soprattutto capace di rievocare nella sua bontà la famiglia e una comunità diversa dalla sua. Annunciata domenica 19 gennaio a Minerbe l’attenzione alla Vita. si è concretizzata in ben 11 Chiese domenica 26 gennaio” (Coro di Vigo Il giorno dopo sono arrivate foto di disegni e di segni portati in occasione presso la Parrocchia di Asparetto - ore 11.00, Coro di Asparetto presso la delle Messe. Per questo anno avevamo predisposto la VALIGIA come segno Parrocchia a San Pietro di Legnago ore 11.00, Coro di S. Pietro presso la di Viaggio e di cammino, come mezzo per essere pieni di attenzioni e di Parrocchia di Casette - ore 11.15, Coro di Casette presso la Parrocchia possibilità verso il futuro”. di Boschi S. Anna ore 10.00, Coro di Boschi S. Anna presso la Parrocchia Una ulteriore tappa per coltivare la Vita e per meravigliarsi come ci propone di Vigo - ore 9.30, Coro Voci di Gioia - Bovolone presso la Parrocchia di il messaggio “Si tratta di accogliere con stupore la vita, il mistero che la Angiari - ore 10.00, Coro di Angiari presso la Parrocchia di Castagnaro - abita, la sua forza sorgiva, come realtà che sorregge tutte le altre, che è data ore 10.30, Corale S. Nicola - Castagnaro presso la Parrocchia di Legnago e si impone da sé e pertanto non può essere soggetta all’arbitrio dell’uomo”, - ore 10.00, Coro di Legnago presso Parrocchia di Vangadizza - ore 10.30, è stato quindi l’appuntamento per la 12a edizione del FESTIVAL CORI Coro di Vangadizza presso la Parrocchia di Bovolone - ore 10.15, Coro di GIOVANI - SEGUI LA VITA - che si è svolto il 9 febbraio alle 16.30 nel Terranegra presso la Parrocchia di Porto - ore 9.00). TEATRO SOCIALE di Villa Bartolomea e che ha visto 10 cori alternarsi Da tutti è emerso un messaggio unanime di esperienza da ripetere e altamen- nel palco (Coro degli Angeli - S. Caterina di Bionde, Coro “La Sorgente” te costruttiva. L’entusiasmo di spostarsi, la voglia di coinvolgere e pregare di Minerbe, Coro Giovani - Boschi S. Anna e S. Marco, Corale San Nicola con altre comunità con il canto, la possibilità di conoscersi reciprocamente di Castagnaro, Coro Giovanile di Terranegra, Coro Giovani - S. Pietro e quindi imparare i pregi e i limiti di ogni location…. Sono stati punti che Legnago, Coro Giovani - Vangadizza, Coro Sin-Tonia - Villa Bartolomea, hanno aiutato i giovani ad apprezzare anche la loro comunità e a capire quan- Coro Giovani Asparetto, Giovani S. Michele - Angiari) con canzoni a tema to sia importante il servizio che fanno. La disponibilità ha quindi permesso di per fare riflettere. Insieme delle testimonianze, dei dati e flash per ripensare portare un servizio alla Vita. Infatti i cori stessi hanno annunciato la Giornata al tema delle Vita. L’evento è stato reso possibile grazie al supporto del per la Vita con stralci del messaggio dei Vescovi e una piccola testimonianza. Comune di Villa Bartolomea che ha concesso il patrocinio, alla Parrocchia Quindi la settimana è proseguita con incontri del Centro con diversi gruppi: S.Bartolomeo e al Gruppo Alpini che hanno ospitato tutti per un momento molti sono stati i gruppi di adolescenti che - anche per prepararsi all’evento conviviale. del Meeting per la Vita al Pala Riso hanno voluto proporre degli stimoli, tra Francesco Occhi cui il film OCTOBER BABY che richiama la storia di Janna Jensen sopravvissuta all’aborto. Un film che tocca il cuore e che aiuta a guidare al futuro. Ancora in lingua inglese - con sottotitoli in Italiano - mantiene un fascino e l’attenzione alta di tutti i ragazzi. Quindi gli adolescenti, e da questa edizione i giovani e le famiglie (0-99 anni), si sono ritrovati al PALARISO di Isola della Scala con il meeting invernale - Festa per la Vita. Oltre alla S.Messa con il Vescovo, un momento di animazione e il Concerto START NOW dei GEN VERDE. Un vero stimolo a partire e a credere alla Vita. Una serie di messaggi inseriti in un concerto ricco di professionalità e umanità. Domenica 2 febbraio poi le comunità hanno aperto il cuore alla Vita con molte iniziative di raccolte fondi , perché , come ci dicono i Vescovi servono risorse e forze: “Ogni figlio è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per la famiglia e per la società. Generare la vita è generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si può uscire mettendo i genitori nella condizione di realizzare le loro scelte e i loro progetti. LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749 periodico indipendente Per chi ama l’intrigo e la suspense da non perdere è la serata di Venerdì 21 febbraio, alle ore 20.30, con la “Cena con Delitto”- Rocca Bolina. Una straordinaria occasione Anno AnnoXXXI XXXVI - n.- n. 9 -2Settembre - Febbraio2009 2014 per diventare detective per una notte, mettendo alla prova il proprio intuito e9le proprie capacità investigative per riuscire a smascherare il colpevole. La serata sarà ambientata nell’affascinante e suggestivo castello, dove sarete deliziati da una cena che, sicuramente, conquisterà i palati più sopraffini. Cena con delitto Venerdì 21 febbraio 2014 ore 20.30 Antipasto Carpaccio di cervo con crema di topinambur Primo piatto Ravioli ripieni ai carciofi spadellati con cipolla rossa di Tropea e fonduta di stracchino Secondo piatto Tournedos di manzo al pepe rosa con erbette provenzali Dessert Crema catalana con biscotti di credenza Caffè, acqua gasata e naturale, vino in bottiglia Costo a persona € 49,00 Compresi acqua e vino (su prenotazione) Sabato 1 marzo 2014, invece, si vuol passare una serata spensierata e in allegria per festeggiare il Carnevale. Carnevale dei Folli trasformerà Castello Bevilacqua in una corte nobiliare dove si alterneranno personaggi colorati, bizzarri e divertenti come i giullari, i saltimbanchi, maghi e musici, che faranno rivivere la tipica atmosfera gioiosa del Carnevale veneziano. Se per la cena sarete deliziati da prelibatezze tipiche del Carnevale, il dopo cena sarà altrettanto gioioso e divertente con intrattenimento musicale fino a tarda notte. Carnevale dei Folli Sabato 1 marzo 2014 ore 20.30 Aperitivo di benvenuto Primo piatto Uno scherzo di pizza con risotto arlecchino Secondo piatto Bocconi di pollo fritto con chips di verdure servito su carta paglia Dessert Composizione di dolci carnevaleschi accompagnati da vino appassito Caffè, acqua gasata e naturale, vino in bottiglia Costo a persona € 39,00 (Bambini da 0 a 3 anni gratuiti - da 4 a 10 anni € 20,00 a bambino con posto a sedere) Compresi acqua e vino (su prenotazione) Corso di Wedding Planner base 15-22-29 marzo 2014 dalle 09:30 alle 16:30 Corso Avanzato di Wedding Planner 10-17-24 maggio 2014 dalle 09:30 alle 16:30 Giovedì 27 febbraio 2014 non bisogna mancare alla seconda serata degustazione del Ristorante all’Antica Ala. Se il primo ha riscosso un grande successo con “Pane e salame…e buon vino”, questa volta si vuole cambiar genere tuffandosi nel mondo degli gnocchi. Durante la serata si assaggeranno tanti sapori, tante consistenze e profumi di gnocchi diversi per tipologia, metodo di preparazione e ingredienti necessari per un sugo sempre azzeccato. Dall’antipasto al dolce questa serata sarà davvero prelibata. Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra nuova destinazione nel cuore della storia. Regalatevi un soggiorno in una delle 7 splendide junior suite, e scoprite i nostri pacchetti Classic, Romance, Wellness e Gourmet. Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti i giorni dal lunedì sera alla domenica, per un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le tipicità della tradizione locale, in un’ottica di valorizzazione dei prodotti del territorio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 - [email protected] - www.castellobevilacqua.com Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 10 Prosa Musica Prosa periodico indipendente Danza Musica Danza mercoledì 20 novembre 2013 ore 20,45 mercoledì 20 novembre 2013 oresabato sabato 2 novembre 2013 ore 20,45 sabato 19 ottobre 2013 ore 20,45 sabato 2 novembre 2013 ore 20,45 20,45 19 ottobre 2013 ore 20,45 Omaggio ad Angelo Ephrikian Casanova Multimedia Käfig Brasil Omaggio ad Angelo Ephrikian Käfig Brasil Casanova Multimedia Centre Chorégraphique National de Créteil Giuliano Carmignola I Sonatori de la Gioiosa Marca Il discorso del Re Centre Chorégraphique National de Créteil Giuliano Carmignola - I Sonatori de la Gioiosa Marca Il discorso del Re et du Val-de-Marne - Compagnie Käfig et du Val-de-Marne - Compagnie Käfig musiche di Corelli e Vivaldi di David Seidler - con Luca Barbareschi di David Seidler - con Luca Barbareschi musiche di Corelli e Vivaldi musica prosa Martedì 25 febbraio 2014, ore 20.45 Mercoledì 5 marzo 2014, ore 20.45 martedì 14 gennaio 2014 ore 20,45 sabato 23alnovembre Ore 20.00, al Ridotto del Teatro: giovedì 14 novembre 2013 ore 20,45 Ore 20.00, Ridotto del Teatro: 2013 ore 20,45 giovedì 14 novembre 2013 ore 20,45 martedì 14 gennaio 2014 ore 20,45 Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità. Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità. Lirico Incanto Teatro de Gli Incamminati - Diablogues Teatro de Gli Incamminati - Diablogues Contemporary Tango Lirico Incanto DeVeneto AloeJazzQuartet L’uomo, la bestia e la virtù Un concerto per strumento solista e orchestra, un dialogo costanCompagnia Sturno Festival, BallettoMauri di Roma Max De Aloe Quartet L’uomo, laAssociazione bestia eMiles-Padova la virtù JazzMax tra linee melodiche e strutture provenienti dalla penna di Paolo Orchestra di Padova e del VenetoIlejazz Parmaconcerti Teatro per le famiglie di Luigi Pirandello Glauco Mauri Roberto Sturno incontra Verdi e WagnerteSilvestri di Luigi Pirandello e dai temi Il e dalle presentieneiWagner lavori di Piecon Kledy Kadiu jazzimprovvisazioni incontra Verdi perpianoearchi ranunzi. Un’interazione continua, sempre alla ricerca di un equilibrio tra im- Una pura formalità sabato 23 novembre 2013 ore 20,45 Contemporary Tango La libera versione teatrale del celebre film di Giuseppe Tornatore del Balletto di1994, Roma realizzata da una delle maggiori personalità degli ultimi cinquant’anni del teatro italiano, ripropone tutta la forza drammatica con Kledy Kadiu della sceneggiatura e del suo misterioso intreccio. Un racconto intenso, dal ritmo incalzante, illuminato da emozionanti colpi di scena e da una commossa visione della vita. provvisazione e scrittura, sempre attenta a valorizzare idee e nuove 10 dicembre 2013 ore 20,45 lunedì 27 gennaio 2014 ore 20,45 venerdì gennaioTornatore 2014 ore 20,45 dal film31 di Giuseppe Nella trasposizione di Mauri l’inquietante storia si avvale di possibilità martedì del linguaggio10 jazzistico attraverso2013 il valoreore della20,45 comdicembre lunedì 27 gennaio 2014 oreMorricone, 20,45martedì venerdì 31 gennaio 2014 oreteatrale 20,45 musiche di Ennio Armando Trovajoli, ricchezze espressive diverse da quelle della pellicola, facendo assuposizione. Khatia Buniatishvili versione teatraleBallet e regia di Glauco Mauri Kremer, Giedre Dirvanauskaite, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile di Torino Stuttgart Enrico Pieranunzi e Paolo SilvestriGidon mere alla parola un valore non solo di racconto ma anche di invito Enrico Pieranunzi, pianista compositore, jazzista diDirvanauskaite, livello interGidoneKremer, Giedre Khatia Buniatishvili Teatro Stabile del Veneto - Teatro Stabile di Torino Stuttgart Ballet alla fantasia e alle domande. nazionale e interprete classico, da sempre pone al centro delle sue InScena musiche di Liszt e Schubert Società per Attori con la partecipazione produttiva di Lugano Gala primi Vezzoso, ballerini con (in o.a.)con Paolo iBenvenuto Amedeo D’Amico, Marco Fiore la partecipazione musiche di Lisztnecessario e Schubert Società per Attoridicon un intreccio di dialoghi e monologhi, attraverso mosse e controinterpretazioni la scrittura come strumento per la comuGala con i Inprimi ballerini Orchestra Padova e del Venetoproduttiva di Lugano InScena Glauco Mauri, Giuseppe Nitti, Roberto Sturno mosse, ruoli, trappole, menzogne, contraddizioni e scontri, la trama nicazione e l’espressione; Paolo Silvestri, da parte sua, ha sempre RIII - Riccardo Terzo Paolo Silvestri, direzione e arrangiamenti RIII - Riccardo Terzo resta oscura fino al suo sconvolgente epilogo, nel quale si ricompuntato alla definizione di un territorio musicale, dove far incontrare scene di Giuliano Spinelli pongono i pezzi lacerati di una vita: un capovolgimento radicale che il bisogno di nuova musica scritta e di un repertorio specifico, tagliadi William Shakespeare - con Alessandro Gassmann sabato 11 gennaio 2014 ore 20,45 in Viaggio con Salieri Pieranunzi, pianoforte costumi di Irene di WilliamEnrico Shakespeare - con Alessandro Gassmann sabato 11 gennaio 2014 oree dei 20,45 conMonti Salieri stempera in una serenità inaspettata e commovente la suspense di to sulle esigenze e le motivazioni stilistiche dei solisti gruppi- in Viaggio sabato 29di marzo 2014 ore 20,45 Mauro Beggio, batteria Un viaggio alla Corte di Vienna con Salieri, che sembrava un giallo. con cui collabora. sabato 29 marzoquello 2014 ore 20,45 musicheSalieri, Germano Mazzocchetti domenica 23 febbraio 2014 ore 16.00 Un viaggio alla Corte di Vienna con Luca Bulgarelli, contrabbasso Workwithinwork - Absolutely Free Workwithinwork - Absolutely Free martedì 11 febbraio 2014 ore 20,45 Factory martedì 11 febbraio 2014 ore 20,45 Eybler e Mozart Eybler e Mozart CENERENTOLA Società per attori Aterballetto Società per attori Aterballetto La Locandiera La Locandiera martedì 25 febbraio 2014 ore 20,45 di Carlo Goldoni - con Nancy Brilli martedì 25 febbraio 2014 ore 20,45 di Carlo Goldoni - con Nancy Brilli perpianoearchi Che Festa a Teatro! perpianoearchi Che Festa a Teatro! Enrico Pieranunzi - Orchestra di Padova Enrico e del Veneto mercoledì 5 marzo 2014 ore 20,45 Pieranunzi - Orchestra di Padova e del Veneto mercoledì 5 marzo 2014 ore 20,45 musiche di Morricone, Trovajoli, Pieranunzi e Silvestri venerdì 20 dicembre 2013 ore 20,45 Compagnia Mauri Sturno musiche di Morricone, Trovajoli, Pieranunzi e Silvestri venerdì 20 dicembre 2013 ore 20,45 Compagnia Mauri Sturno fuori abbonamento Una pura formalità fuori abbonamento Una pura formalità dal film di Giuseppe Tornatore Magical Mistery Orchestra dal film di Giuseppe Tornatore lunedì 10 marzo 2014 ore 20,45 - in Viaggio con10Salieri Magical Mistery Orchestra “Già il film ha una sua struttura lunedì marzo 2014 ore 20,45 in Viaggio con Salieri con Glauco Mauri e Roberto Sturno sospesa fra cinema e teatro e questodedicato ai Beatles concerto-spettacolo con Glauco Mauri e Roberto Sturno Buffi si nasce concerto-spettacolo dedicato ai Beatles Buffi si nasce “Enrico Pieranunzi: mi ha molto aiutato nel lavoro. E come negli “incontri” fortunati, Bruno Praticò e Marco Bussi, bassi - I Fiati Associati liricamenteBussi, inventivobassi - I Fiati Associati Bruno PraticòilepiùMarco venerdì 21 marzo 2014 ore 20,45 la storia così magnificamente tra i pianisti contemporanei”. venerdì 21 marzo 2014 ore 20,45 musiche di Mozart, Salieri, Cimarosa, Rossini, Donizetti raccontata nel film, haDonizetti fatto germogliare musiche di Mozart, Salieri, Cimarosa, Rossini, Teatro Stabile del Veneto - Teatri e Umanesimo dicembre in me28 emozioni inaspettate 2013 ore 20,45 Stuart Broomer - All About Jazz sabato TeatroLatino StabileSpa del Veneto - Teatri e Umanesimo Latino Spa sabato 28 dicembre 2013 ore 20,45 che diventavano sempre più mie”. Sior Tita paron fuori abbonamento Sior Tita paron fuori abbonamento Glauco Mauri di Gino Rocca Lo Schiaccianoci di Gino Rocca Lo Schiaccianoci Canzoni d’Italia Canzoni d’Italia Royal Ballet of Moscow - The Crown of Royal RussiaBallet of Moscow - The Crown of Russia Teatro Brillante Teatro Brillante Esec_Salieri_2013-2014.indd 51 Esec_Salieri_2013-2014.indd 07/08/13 12:03 52 Esec_Salieri_2013-2014.indd 07/08/13 12:03 19 Esec_Salieri_2013-2014.indd 07/08/13 12:03 20 mercoledì 18 dicembre 2013 ore 20,45 mercoledìteatro brillante 2013 ore 20,45 18 dicembre Lunedìmercoledì 10 marzo 2014, 20.45 Sabato 15 marzo 2014, ore 20.45martedì 31 dicembre 2013 ore 21,45 27ore novembre 2013 ore 20,45 mercoledì 27 novembre 2013 ore 20,45 Penso che un sogno così... martedì 31 dicembre 2013 ore 21,45 Penso che un sogno così... Ore 20.00, al Ridotto del Teatro: Ore 20.00, al Ridotto del Teatro: fuori abbonamento La Pirandelliana Giuseppe Fiorello fuori abbonamento La Pirandelliana Giuseppe Fiorello Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità. Conversazioni sullo spettacolo con storie, aneddoti e curiosità. Quando la moglie è in vacanza Concerto di San Silvestro Quando la moglie è in vacanza Concerto di San Silvestro di George Axelrod - con Massimo Ghini eddiElena Santarelli Orchestra Regionale Filarmonia Veneta George AxelrodVienna, - con Massimo Ghini ed ElenaIISantarelli 7 febbraio 1786. ha deciso mettere in comLa coppia più surreale della scena italianaVeneta porta al Salieri il suo Lo studio Martini sabato 25Giuseppe gennaio 2014 ore di20,45 Orchestra Regionale Filarmonia Esec_Salieri_2013-2014.indd 67 07/08/13 12:04 sabato 25 gennaio 2014 ore 20,45 petizione l’opera italiana contro il singspiel tedesco. Nel castello di uragano di sana follia che trascina il pubblico di tutte le età. direttore Stefano Romani Il Signor G e l’amore direttore Romani sabato 14 dicembre 2013 ore 20,45 Schönbrunn debuttano il divertimento teatrale in “Prima la musica” Il Signor G e l’amore Cochi e Renato Stefano - uno con le sue velleità da sofisticato viveur, l’altro sabato 14 dicembre 2013 ore 20,45 Rossana Casale di Salieri e il singspiel “Der Schauspieldirektor” di Mozart e in encon l’imbambolata ingenuità da eterno fanciullone - hanno fatto la Teatro Musica Novecento Rossana Casale Teatro Musica Novecento trambe si rivela fondamentale presenzaGaber dei “bassi buffi”, cantanti storia del cabaret italiano; le loro battute, i loro gesti e le loro frasi tributo a laGiorgio La vedova allegra tributo a Giorgio Gaber così in voga, all’epoca, che un personaggio del singspiel mozartiano sono diventate intramontabili tormentoni. di e con Cochi PonzoniEvento e Renato Pozzetto La vedova allegra Speciale Musiche di Operetta Mozart, Salieri, chiama proprio Buff. E dopo una lunga separazione artistica, da qualche anno condividono Evento Speciale in tre Cimarosa, atti di LeonRossini, e SteinDonizetti Operetta in tre attisi di Leonbuffo, e Stein Al basso fin dalla fine del Seicento, sono affidate parti essennuovamente il palcoscenico, registrando una raffica di “sold out” ed regia di Cochi e Renato zialmente comiche, la sua voce leggera adatta meglio ai un entusiasmo sempre crescente per il loro intelligente umorismo. sabatoperché 15 febbraio 2014 oresi20,45 domenica 3 novembre 2013 ore 18,00 sabato 15 febbraio 2014 ore 20,45 Bruno sabato Praticò e15 Marco Bussi, bassi domenica 3 novembrestile 2013 orescivolare 18,00 con leggerezza, sulle marzo 2014 ore 20,45 musicalmente più ardui. Ma è con gli strepitosi personaggi Nel loro inconfondibile fanno sabato 15 marzo 2014passaggi ore 20,45 Lucio & Lucio di Rossini che il “buffo” riveste un’importanza vitale nello svolgi- Lucio & Lucio note di musiche create ad hoc, le loro storie grottesche, così assurde fuori abbonamento Lo studio Martini fuori abbonamento Lo studio Martinimento della vicenda, “Battisti Dalla mentre incontra gli autori ottocenteschi gli affidano “Battisti incontra Dalla da sembrare vere, in uno spettacolo composto da alcuni autentici caSerata Telethon I Fiati Associati Quelli del cabaret ruoli che danno al pubblico sorta di tregua tra nata” le vicende più pisaldi della comicità italiana ma, soprattutto, da un repertorio freSerata Telethon Quelli del cabaret Storia diunauna tournée mai Storia di una tournée mai nata” un grande Concerto a favore di un grande tragiche. sco e innovativo che non mancherà di strappare risate ed applausi. Massimo Mercelli, di e conflauto Cochi e Renato di e con Cochi e Bruno Renato undaProgetto grande favore di un grande Progetto Bruno Contebassi buffi del mondo, e il talen- Bruno Conte Praticò, uno dei più celebri Come sempre Concerto con Cochi e aRenato succede. Fabio Bagnoli, oboe musica 07/08/13 12:03 Progetti sostenuti da Quelli del cabaret Buffi si nasce tuoso Marco Bussi - il maestro e il suo allievo - interpretano le più importanti pagine liriche scritte per la loro vocalità, sottolineando l’ironia e l’umorismo delle differenti situazioni sceniche. Riccardo Crocilla, clarinetto Paolo Carlini, fagotto Paolo Faggi, corno Gli spettacoli saranno preceduti, alle oreGli20:00 spettacoli saranno preceduti, alle ore 20:00 da una conversazione introduttiva al Ridotto delconversazione Teatro. da una introduttiva al Ridotto del Teatro. Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante sabato 14 e lunedì 16 settembre - Prosa, Danza, Musica martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 settembre. Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 24 settembre. Prosa, Danza, Musica da mercoledì 25 settembre. Formula Libero da martedì 1 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da martedì 8 ottobre. Biglietteria: Rinnovo Abbonamenti Diamante sabato 14 e lunedì 16 settembre - Prosa, Danza, Musica martedì 17, mercoledì 18 e giovedì 19 settembre. Nuovi Abbonamenti Diamante da martedì 24 settembre. Prosa, Danza, Musica da mercoledì 25 settembre. Formula Libero da martedì 1 ottobre - Biglietti Singoli per tutta la Stagione da martedì 8 ottobre. Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30. Orari: Il primo giorno di apertura delle vendite dei nuovi abbonamenti, formule libero e biglietti singoli, è possibile acquistare solo di persona, alla biglietteria del Teatro, dalle 15.30 alle 18.00. Dal martedì al venerdì la mattina solo al telefono, con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 15.30 alle 18.00. Il sabato, di persona, dalle 10.30 alle 12.30. Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it Nei giorni di spettacolo al telefono con carta di credito dalle 10.30 alle 12.30 e di persona dalle 17.00 fino ad inizio della rappresentazione, esclusivamente per la vendita e il ritiro dei biglietti per la serata. I nuovi abbonamenti e i singoli biglietti anche online su www.teatrosalieri.it Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected] Tel. 0442 25477 - Fax 0442 625584 - www.teatrosalieri.it - [email protected] L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri in collaborazione con e la partecipazione di Soci Costituenti e Fondatori L’attività del Teatro Salieri è organizzata da Fondazione Culturale Antonio Salieri in collaborazione con Soci Partecipanti Soci Costituenti e Fondatori e la partecipazione di “In palcoscenico c’è un magnifico attore che canta, Bruno Praticò. La voce è leggera ma musicale e sorretta da una consapevolezza interpretativa bellissima. E si vede che tutto quel che fa nasce da lui, non è sovrimposto e non è casuale”. manifesto_generale_2013-14.indd 1 manifesto_generale_2013-14.indd 1 “Noi siamo quelli che nel ’63, senza saperlo, hanno inventato il cabaret... Siamo qui con voi perché la vita è bella e noi Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, Roverchiara, Terrazzo, Villa Bartolomea siam sempre giroVillainBartolomea cerca dell’ombrella”. Comuni di Angiari, Bevilacqua, Boschi Sant’Anna, Castagnaro, Cerea, Gazzo Veronese, Roverchiara,in Terrazzo, Soci Partecipanti Cochi e Renato 02/09/13 11:43 02/09/13 11:43 Michelangelo Zurletti - La Repubblica Esec_Salieri_2013-2014.indd 53 Esec_Salieri_2013-2014.indd 07/08/13 12:03 54 Esec_Salieri_2013-2014.indd 07/08/13 12:03 29 Esec_Salieri_2013-2014.indd 07/08/13 12:03 30 07/08/13 12:03 Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 periodico indipendente La quota di iscrizione per partecipare al corso è di € 50.00 da versarsi presso la segreteria del Centro Ambientale Archeologico La nonna (dal lunedì al venerdì 9.00-13.00/15.00-18.00). È possibile in alternativa seguire L’avaro di Moliere singole lezioni al costo di € 7.00 ciascuna. 11 “BONJOUR PARIS” CONCLUDE LA RASSEGNA DI PROSA SABATO 9 OTTOBRE 2010 ARMATHAN Legnago SABATO 12 FEBBRAIO 2011 Una escort di scorta GLI INSOLITI NOTI M u s e i SABATO 6 NOVEMBRE 2010 L’AQUILONE SABATO 18 DICEMBRE 2010 Biciclette Informazioni specifiche circa l’escursione SABATO 5 MARZO 2011 Gli attori preferiscono le farse THEAMA TEATRO Sabato 15 marzo 2014, alle 21.00, finale ad Aquileia del 30 marzoal teatro Mignon di Porto-Legnago (VR), la stagione di prosa 2013-14(orari, raggiunge la dirittura d’arrivo con un’altra commedia brillante, stavolta in lingua italiatrasporti, costi aggiuntivi) saranno forniterecitata durante le lezioni. na: “Bonjour Paris”, dalla compagnia veronese Armathan con Marco Cantieri autore, regista e interprete. Nella pièce, partendo dall’idea-base di rivalutare il sogno ad occhi aperti Offerta speciale per studenti fino a 25 anni come espressione di completo, autentica libertà, si mette in scena il caso di due anziani: Orazio e Sibilla € 25.00 il ciclo che, ritrovandosi improvvisamente tra le mani il biglietto vincente di una lotteria, personificano € 4.00 la singola lezione. promozione fino una ai 27 anni bene lo La stato d’animoè estesa di come coppia ormai imprigionata in una vecchiaia ricca solo di i possessori della Verona povertà per traballi paurosamente di Giovani fronte Card al caleidoscopio di opportunità offerte dalla fortuna. Certo i soldi - dice qualcuno - non fanno la felicità, ma, tra l’incassare la vincita e così volare Il corso verrà attivato al raggiungimento a Parigi di per rivivere una nuova giovinezza per essere quello che avevano sempre sognato o almeno 10 iscritti. l’aggrapparsi inconsciamente alla libertà di sognare, la scelta non è facile, con quel biglietto termine degli incontri verrà rilasciato vincenteAlscivolante qua e là di mano in mano come una viscida saponetta. Eccoli lì allora i l’attestatovecchietti: di partecipazione. nostri simpatici stanno per diventare ricchi, rivedere finalmente Parigi, realizzare i Per ottenerlo è obbligatoria la frequenza*. loro sogni, ma…sono così sicuri di volerlo fare? Nelle sue note di regia Cantieri riprendendo *È previsto un tetto massimo di due assenze.all’infanzia la prerogativa esclusiva - o quasi - di sognal’annotazione comune che attribuisce Rotary Club Legnago re, sembra qui estendere tale facoltà agli anziani, chiedendosi se i vecchi sognino, trovino Luogo degli incontri: ancora laSala forza di fantasticare conciliando la giovinezza di spirito in un corpo che, ogni giorno Conferenze sempre più, denuncia la Archeologico sua debolezza. Il tutto fatto in modo divertente e divertito, dove visi Centro Ambientale non lisciMuseo e tonici risultano affascinanti perché raccontano, in silenzio, storie di vita con il sorriCivico Viadi Fermi, 10 -già Legnago (Vr) so leggero chi ha compreso ciò che conta nella vita. Il costo del singolo biglietto per lo spettacolo è di 8 euro per gli adulti, con riduzione per ragazzi e studenti. Il tutto acquistabile Orario delle lezioni: in pre-vendita presso il bar del Circolo NOI Salutis di Porto, mediante prenotazione telefonica dalle 18.00 alle 20.00 (3283688610), tramite e-mail - [email protected] - o al botteghino prima di ogni recita. informazioni: 0442.601460 Alla fine Per della messa in Tel. scena, mutuo scambio di opinioni sulla pièce e la vita teatrale in [email protected] rale tra spettatori ed artisti durante uno snack insieme. info@ centroambientalearcheologico.it Carla Faccio TEATROIMPIRIA SABATO 26 MARZO 2011 SABATO 22 GENNAIO 2011 Il letto ovale Cena di famiglia (cognate) LAVANTEATRO NAUTILUS ° 4 CORSO DI ARCHEOLOGIA 2° ciclo Febbraio - Marzo 2014 Sala Conferenze Centro Ambientale Archeologico “ASTOR PIAZZOLLA MUSICA E DANZA” di Eriberto Verardi BRUNO Morì a Verona il 17 dicembre 1935. Raccolte di Poesie e Sonetti: IN RIVA A L’ADESE - LE CIACOLE DE LA SIORA BEPA - EL CALVARIO DE UNA PORA MAMA - EL FANTASMA - SCHERZI E LACRIME LE CICALE. FIN COL MALE Parla la siora Bepa: Lo so che g’ò ’na tosse che spaventa, che la me crussia da ’na setimana, ma lo stesso bison che me scancana, se vòi magnar ’na feta de polenta! Me tocarà guarirla su ’sta brenta Amaya Ugarteche ne ‘Il infagotada nelCorsaro’. me scial de lana argentino, quasi a voler ricordare e mantenere il senso di innovazione tipico di Piazzolla. Lo spettacolo è arricchito da musicisti degni dell’importanza del Tango. La vena artistica e la spregiudicata capacità di esecuzione musicale è affidata al trio Tangox3: al pianoforte Giannantonio Mutto, al bandoneòn Luca Degani e al violoncello Leonardo Sapere che faranno ritornare alla mente gli anni di una Buenos Aires cosmopolita e tanghera. Ci sarà inoltre la partecipazione della prima ballerina della Fondazione Arena di Verona, Amaya Ugarteche che ha già collaborato in passato con il Balletto di Verona e che ritorna questa volta nelle vesti di ballerina tanguera. Questo spettacolo rappresenta una ulteriore sfida per il “Balletto di Verona”, scuola giovanissima, attiva da appena tre anni ma che ha riscosso già tanti successi con i propri allievi, vincitori di borse di studio nelle accademie europee più importanti come Montecarlo, Berlino, Londra, Mosca. de no esporme vuole massa a tramontana Questo espettacolo essere un che gh’è un vento che supia e che tormenta. omaggio al grande compositore di tango, universalmente considerato Mi ghe l’ò dito ancó a la me paronal’inme la sentiva de sgobare, novatore che delnotango argentino sia sotto star cucià par tera bona. l’aspetto de compositivo cheun’ora sotto l’aspetto dell’arrangiamento musicale grazie Signore! Gnanca che l’avesse ofesa! alla contaminazione con la musica La me g’à dito che dovèa lustrare jazz e la musica classica. e dopo de far subito la spesa. Bruno Tosi Il coreografo ed ideatore del progetto Eriberto Verardi ha voluto dare una Legnago - TEATRO SALIERI lettura stilizzata del tradizionale tango 22 febbraio 2014 – ore 20,30 MUSEI E BIBLIOTECA PUBBLICA LEGNAGO (Verona) e-mail: [email protected] www.fondazione-fioroni.it Regione del Veneto provincia verona di TOSI “Il Balletto di Verona” insieme all’associazione ”Salieri Danza” propone con il patrocinio Comune di 1893. Legnago Nacque a del Legnago il 17 febbraio Combattè lo spettacolo Piazzolla musica sul Carso e “Astor al Piave nella 1a Guerra Mondiale, subendo una ferita che fu causa di invalidità. e danza”. FONDAZIONE FIORONI ASSESSORATO ALLA CULTURA E IDENTITà VENETA MANIFESTAZIONI LOCALI, BENI AMBIENTALI Città di Legnago La Fondazione Fioroni promuove il XXXIX premio di POESIA in DIALETTO VENETO BRUNO TOSI Scadenza 31 marzo 2014 Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 12 periodico indipendente MAGNUM CONTACT SHEETS In mostra il Novecento, attraverso gli scatti dei suoi più grandi fotografi. In sette sezioni corrispondenti a decenni l’agenzia fotografica Magnum presenta 150 opere: 60 i contact sheets esposti accanto alla scelta finale. E così nelle sale di Palazzo Leoni Montanari sfilano gli eventi che hanno fatto la storia del XX secolo: dall’ormai famoso sbarco in Normandia di Robert Capa, alla Primavera di Praga ritratta dall’occhio di Josef Koudelka, dalla Parigi in rivolta universitaria del 1968, fino alla rivolta di Piazza Tienammen. Altri scatti sono dedicati alla strage del 11 settembre di New York ripresa dalla fotocamera di Thomas Hoepker. A fianco degli eventi gli uomini che furono protagonisti degli stessi: nelle sale delle Galleria d’Italia vi saranno i ritratti dei personaggi più imfluenti del Novecento: Che Guevara immortalato da René Burri, Malcolm X da Eve Arnold, Martin Luther King da Leonard Freed, Margaret Thatcher da Peter Marlow. Le opere sono accompagnate da altri documenti per comprenderne l’importanza nella storia del secolo e della fotografia: articoli, libri e riviste. di rinunciare alla sua carriera di ingegnere per dedicarsi completamente alla fotografia. Con la sua vecchia Rolleiflex inizia a sperimentare un lungo lavoro documentario sui paesaggi e le realtà sociali del suo paese ma sono i fatti tragici della “Primavera di Praga” (1968) che gli assicurano il successo mondiale. Con coraggio estremo ed occhio lucidissimo, persino nei momenti di più alta tensione, Koudelka documenta l’entrata delle truppe sovietiche a Praga e il pugno di ferro con cui le forze militari del patto di Varsavia soffocano il tentativo riformista ceco. I negativi di quegli scatti lasciano l’Europa in modo clandestino attraverso emissari dell’agenzia Magnum Photo, finendo per essere pubblicati sul “Sunday Times” in modo anonimo, per il timore di possibili ripercussioni sul fotografo e la sua famiglia. Quegli scatti divengono i simboli di una denuncia internazionale e nel 1969 vengoApprofondimento: Josef Koudelka nasce a no premiati con il prestigioso “Robert Capa Boskovice ( Repubblica Ceca ) il 10 Gennaio Gold Medal”.Grazie all’interessamento dell’a1938. Inizialmente la fotografia lo impegna genzia Magnum, Koudelka ottiene un visto con solo saltuariamente. Dopo aver conseguito un permesso di lavoro di alcuni mesi in Inghilterra, titolo accademico presso l’Università Tecnica di dove immediatamente chiede asilo politico. Per Praga lavora come ingegnere aeronautico nella una decade lavora per la Magnum Photo girocapitale e a Bratislava. In quel periodo inizia ad vagando per l’Europa con uno zaino, un sacco ottenere commissioni di fotografia teatrale da a pelo e le sue macchine fotografiche. Il suo alcune riviste di teatro. Soltanto nel 1967 decide interesse principale sono le persone e, in parti- colare, le minoranze etniche come gli zingari, ai quali dedica un’importante rassegna dal titolo “Gypsies” (1975). La poetica fotografica di Koudelka è compenetrata da una forte sensibilità antropologica e un’attenzione verso le realtà sociali più umili dense di poetica umanità. Tutto nei suoi scatti assume un valore simbolico che quasi trascende i soggetti. Le scene di vita quotidiana, le processioni religiose, le cerimonie funebri del mondo contadino e zingaro, obbligano la sensibilità dello spettatore a soffermarsi sui particolari mai banali di un realismo crudo e poetico al tempo stesso. Un bianco e nero sporco, granuloso, denso di plasticità, portatore di un lirismo semplice ma efficace, umile e dignitoso. I bianchi e i grigi del suo scatto luminoso si posano sui soggetti con pennellate attente, capaci di far risaltare le espressioni dei soggetti in modo quasi giottesco. Grazie ad autori quali Koudelka, la fotografia incarna al meglio il suo valore documentario; il réportage apre al ritratto e alla notazioni paesistiche raffinate, unendo in un singolo scatto armonie, forme e vibranti emozioni . Caterina Berardi Vicenza. Palazzo Leoni Montanari. Fino all’11 maggio 2014 “BRAIN” AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO Direttamente dall’American Museum of Natural History di New York e unica tappa italiana, una grande esposizione di carattere internazionale che, con l’aiuto delle neuroscienze, aiuta a rivelare, anche a un pubblico non specialistico, i meccanismi che regolano le nostre percezioni, emozioni, opinioni e sentimenti. Allestita nel Museo Civico di Storia Naturale, ad oggi il più grande museo di storia naturale d’Italia e tra i più importanti d’Europa, la mostra, prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e Codice. Idee per la cultura, è curata da Rob De Salle, condirettore dei Molecular Systematics Laboratories e curatore della Divisione di Zoologia Invertebrati dell’AMNH; Joy Hirsch, direttore del Program for Imaging & Cognitive Sciences e docente presso la Columbia University; Margaret Zellner, neuro scienziata comportamentale e psicoanalista, professore associato presso The Rockefeller University. Il visitatore, passo dopo passo, giunge alla scoperta dello stupefacente strumento che è il cervello e delle immense potenzialità e capacità che esso ci offre, da un coinvolgente allestimento sensoriale con exhibit, installazioni, giochi e filmati: un omuncolo di quasi due metri mostra quanta parte del cervello sia dedicato al senso del tatto; un’opera video multime- diale in cui un cervello in resina chiara mostra le aree funzionali che si accendono nella mente di una ragazza che sostiene un provino di ballo; uno schermo dei movimenti neuronali che evidenzia le modalità di connessione e comunicazione delle cellule cerebrali tra di loro; un modello dell’area sottocorticale del cervello – la regione che include le parti più “antiche” del cervello – che illustra la modalità attraverso cui il cervello elabora il linguaggio, la memoria e il processo decisionale; e, per la prima vola in un museo, un impianto di stimolazione cerebrale profonda. Brain. Il cervello: istruzioni per l’uso è suddivisa in sette sezioni: Introduzione Dopo essersi imbattuti in un cervello umano conservato i visitatori passano attraverso un’installazione di Daniel Canogar che simula l’attività dei neuroni con un sistema luminoso. L’opera – quasi settecento chili di fili elettrici appesi a una struttura che si estende per oltre dieci metri – è stata creata usando materiali riciclati. Teatro introduttivo - Il cervello sensibile; Il cervello emozionale; Il cervello pensante; Il cervello mutevole; Il cervello del futuro Infine, i visitatori hanno la possibilità di rilassarsi sprofondando sulle sedute biomorfe della Lounge del cervello per sperimenta- re il sorprendente finale della mostra: delle proiezioni fluttuanti di immagini di risonanza magnetica che raccontano la storia di quattro persone: un’interprete delle Nazioni Unite che passa incessantemente dall’arabo all’inglese, un musicista di musica classica che suona; una rock star che si esibisce e un giocatore di basket che in campo si muove in risposta alle azioni di gioco. Osservando le immagini delle risonanze magnetiche, i visitatori riescono a intravedere come potrebbe funzionare il loro stesso cervello in situazioni simili. Federica Tirapelle Milano. Museo di Storia Naturale. Fino al 13 Aprile 2014 Autoservizi - Pullman di Tavellin Angelo DITTA PREMIATA CON IL “CESARE D’ORO” GITE VIAGGI GRAN TURISMO AIR CONDITIONED COMFORT Legnago - Tel. e Fax 0442 20648 periodico indipendente Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 13 La “Opus Film”, casa di produzione polacca, e “IDA”, pluripremiato film di Pawel Pawlikowski Un binomio di successo che ricorda l’avvincente storia del cinema in Polonia è un caso interessante che ci piace raccontare premio ad ogni Festival. Arriverà anche in Italia il perché associa il nuovo cinema polacco con i film 13 marzo per la Parthenos distribuzione. europei anni ’30-’50 che avevano una visione del La storia di Ida è piuttosto inconsueta: Polonia, cinema come arte. 1962. La novizia Anna, diciottenne cresciuta in un La “Opus Film” ha rapporti con i migliori convento perché orfana, è prossima a prendere i professionisti in campo tecnico in Europa da voti. Scopre di avere una zia. Si tratta di Wanda, tempo. Con oltre 18 anni ex magistradi produzione commerciale to comunista, dispone di una vasta rete responsabile di premiati registi, direttori di numerose della fotografia, scenografi, condanne a costumisti, truccatori, diretmorte nei contori di casting, assistenti fronti di reliregisti, con anni di espegiosi. Ha semrienza internazionale. Il pre nascosto fondatore di “Opus Film”, le sue origini Piotr Dzieciol, si è laureato ebraiche. E presso l’Università di Wromentre Anna claw e la Scuola Nazionale scoprirà di di Cinema polacco di Lodz. Da sinistra: Pawel Pawlikowski, Ewa Puszczynska, Piotr Dzieciol. essere anche Produttore televisivo e cinematografico con una lei ebrea e di chiamarsi in realtà Ida, Wanda dal esperienza di oltre 30 programmi, dispone di canto suo dovrà confrontarsi con decisioni prese una serie TV e ricopre il ruolo di presidente del ai tempi della guerra che ancora la perseguitano. consiglio di amministrazione della FPCA. Nel Partiamo da alcune dichiarazioni base di Paw2004 è diventato un membro della European Film likowski: “Ida è un film che parla d’identità, Academy. famiglia, fede, colpa, socialismo e musica. Volevo La produzione cinematografica è il cuore dell’at- fare un film sulla storia che non venisse percepito tività della Opus che, infatti, ha prodotto i recenti come un film storico; un film con una morale ma lungometraggi polacchi più importanti. La casa senza una lezione da impartire. Ma, soprattutto, cinematografica collabora con giovani registi che continua il regista – volevo tenermi alla larga dalla vogliono fare il loro primo film, ma anche con solita retorica che caratterizza il cinema polacco”. registi famosi per una produzione artistica già Sono importanti queste affermazioni perché già concordata. Anche i documentari sono una parte aprono un dibattito complesso: sull’”identità” che importante dell’attività dell’azienda, focalizzati è un aspetto che coinvolge la casa di produzione e soprattutto sui percorsi di persone, sul mondo con- di cui parleremo di seguito con un esponente della temporaneo e sulla storia. Recentemente la Opus Opus Film, e sul cinema polacco, su cui dissentiaha iniziato ad esplorare un nuovo campo artistico mo, almeno in parte, dal parere di Pawlikowski. come l’animazione. Il primo progetto è diretto Infatti non mi sembra che ci sia retorica nel linda un giovane artista polacco Jacek-Rokosz. Ciò guaggio di alcuni registi storici come Agnieszka premesso, si inserisce anche Pawel Pawlikowski, Holland, Rudolph Maté, Andrzey Munk, oppure in regista polacco di Varsavia, ma cresciuto successi- Wajda, Zanussi, Zulawski e nemmeno nel primo vamente tra Germania, Italia e Regno Unito, dove Polanski. Certamente Pawlikowski è riuscito a fare si trasferisce nel 1977. Studia letteratura e filosofia una ricostruzione del passato accurata, un passato tra Londra e Oxford ma, dopo gli studi, esordisce dolorosamente controverso. E con i ricordi e le nella regia. Realizza numerosi documentari e emozioni dei personaggi, con i suoni e le immagini tre lungometraggi. Comincia a ottenere diversi ha costruito una visione d’arte. Il suo cinema ricorriconoscimenti, tra i quali due Bafta Awards e un da più la Danimarca di Dreyer e la sua “Passione di Fipresci. Nel 2013 gira “IDA” che consegue un Giovanna d’Arco” (1928), meno la Svezia bergma- niana del “Posto delle fragole” (1957). Per proseguire sull’identità del cinema polacco ci siamo confrontati con Ewa Puszczynska, produttrice e responsabile dello sviluppo della “Opus Film”. Il Cinema polacco ha il suo posto importante nella storia del cinema. Ritiene che l’industria cinematografica di oggi continui ad essere all’altezza della sua fama? “L’Industria cinematografica polacca oggi sta cercando il suo posto nel mercato locale così come a livello internazionale. Da un lato produciamo ambiziosi film artistici che circolano tra il pubblico dei festival, dall’altro copiamo il cinema americano senza il loro budget e ciò significa produrre spazzatura locale. Dobbiamo trovare il modo di parlare con il nostro pubblico offrendo loro una vera avventura emotiva e intellettuale, come ha detto Agnieszka Holland. Le nostre storie nazionali parlano in modo universale”. Negli ultimi tre film della produzione della vostra casa cinematografica (intendo “The Congress”, 2013, “IDA”, “Aglaja”, 2012), c’è un filo comune che li unisce: la ricerca di un’identità (nella fede, la famiglia, la politica, ecc.). Era consapevole di questa sensazione? “Sì, ero consapevole di questa sensazione. La ricerca di identità è un problema che è sempre stato nei miei interessi. Identità personale, culturale contro “alieni” all’interno delle società.” “A mio parere è un aspetto molto importante e un soggetto universale sia delle nazioni moderne che dei singoli esseri umani per definire chi siamo e come le circostanze storiche, geografiche, influenzino la nostra identità”. La Opus Film ha i suoi studi. “Ida” è stato girato in quegli studi o in altre sedi? “Ida è stato interamente girato in location in Polonia. La maggior parte del film è stato girato a Lodz e dintorni. Il convento è stato girato nel sudest della Polonia, nei pressi di Zamość”. Roberto Tirapelle IDA di Pawel Pawlikowski (Pol./Dan. 2013); 80’; B/N - LONDON FILM FESTIVAL - MIGLIOR FILM; TORONTO FILM FESTIVAL - FIPRESCI; VARSAVIA FILM FESTIVAL - MIGLIOR FILM; FESTIVAL DI GIJON - MIGLIOR FILM, MIGLIOR SCENEGGIATURA, MIGLIOR DIREZIONE ARTISTICA, MIGLIOR ATTRICE AGATA KULESKA Paolo Bruni, Presidente di CSO, riceve l’Ambasciatore italiano a Berlino Elio Menzione in visita allo stand Italy per l’inaugurazione dello spazio ICE - CSO - FRUITIMPRESE “Lo stand Italy - dichiara Paolo Bruni - organizzato da CSO in collaborazione con ICE e Fruitimprese, ospita le imprese leader italiane dell’ortofrutta e rappresenta un momento di grande sinergia tra istituzioni, aziende e operatori finalizzato a mostrare, con questa grande vetrina, il sistema ortofrutticolo italiano che vanta una posizione di primo piano del mondo a livello produttivo ma può e deve ancora crescere sul fronte della internazionalizzazione. Ritengo che unire le forze e presentare insieme la vetrina Italia sia strategico per il nostro Paese”. L’Ambasciatore Elio Menzione al termine del giro dichiara “è con vero piacere che prendo parte a questa importante iniziativa berlinese dove si presenta il meglio dell’ortofrutta italiana”. Serenella Toso Nella foto da sinistra: Paolo Bruni (Presidente CSO), Elio Menzione (Ambasciatore italiano a Berlino), Marco Salvi (Presidente Fruitimprese), Fabio Casciotti (Direttore ICE Berlino). Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 14 periodico indipendente CIAO ALEARDO MERLIN, IL BASSO ADIGE TI RICORDA CON AFFETTO Quando una persona ti lascia, quello che ricordi di lui sono i momenti belli vissuti assieme, le tante battaglie combattute per dare valore e forza ad una grande terra come il Basso Veronese, l’amore per la politica e la passione per il proprio lavoro. Questo era Aleardo Merlin che fino all’ultimo ha lottato contro il male che dieci anni fa lo aveva colpito. E l’ultima sua uscita pubblica l’ha voluta riservare proprio agli amici de “Il Basso Adige” in occasione della cerimonia di consegna del premio lo scorso 27 ottobre 2013 quando a riceverlo al Castello di Bevilacqua furono Mario Crocco, Massimo Bubola, il Centro Aiuto Vita di Legnago ed Anerio Tosano. E lui quel giorno non aveva voluto mancare alla cerimonia proprio perché padrino di un vincitore lui che, ancora nel 2005, aveva ritirato il premio, insignito di questa onorificenza per i suoi meriti e per il suo impegno politico ed amministrativo. Aleardo Merlin si è spento a fine gennaio all’età di 66 anni e con lui se n’è andato uno degli amministratori impegnati in prima linea del Triveneto, forte di una grande esperienza come amministratore, lui che da segretario comunale, è poi divenuto sindaco e presidente dell’Anciveneto. Tutti lo ricordano come presidente della Provincia ed anche dell’Autostrada BresciaPadova, quindi vice dell’Autobrennero. Tuttavia, nonostante i vari incarichi e il tanto impegno, Merlin ai richiami della “Bassa” non si è mai negato, anzi ha voluto ribadire con forza le proprie radici e la necessità di lavorare per alzare la testa convinto che proprio questa terra fosse ricca di eccellenze. Ecco quindi che il premio Basso Adige rappresentava e rappresenta un trampolino di lancio, un momento di grande visibilità per chi è riuscito ad elevarsi e a far sentire la propria voce in campo economico, sociale, culturale e sportivo. Ricordo ancora nel 2008 un’intervista fatta a casa sua, a Vigasio, assieme al presidente del Basso Adige Gianni Galetto durante uno splendido pomeriggio di maggio, seduti sotto un gazeebo. Ricordo la passione con la quale ci raccontava la sua nomina a presidente della Provincia di Verona a capo del movimento dei sindaci prima dell’elezione di Elio Mosele, o di come vedeva il futuro della Transpolesana “Vede –mi diceva- l’idea di riqualificare questa strada e di acquisirla era già stata prospetta da tempo nel futuro diventerà snodo indispensabile per la viabilità dell’intero territorio. Quasi tutti gli enti locali sono d’accordo ed esiste un sistema meccanizzato legato al pedaggio con l’esenzione per i residenti per 15 anni. Da studi effettuati le strade a pedaggio non disincentivano l’automobilista al loro utilizzo ma anzi il traffico pesante ne trova beneficio transitando su strade a tre corsie costantemente ben tenute. Inoltre è ormai assodato che chi rovina il manto stradale sono i camion che non andranno più a transitare nella viabilità ordianaria, ma lungo il nuovo tratto autostradale”. E ad una mia domanda su come facesse a a conciliare la sua esperienza di segretario comunale con quella di amministratore, sorridendo mi rispose: “Vede l’esperienza da segretario mi ha aiutato tantissimo specie quando ho lavorato da primo cittadino a Roverchiara, senza dubbio l’esperienza più bella e coinvolgente proprio perchè a diretto contatto con la gente”. Da quell’intervista, i momenti e le occasioni per incontrarci sono state molte ed il suo entusiasmo per i nuovi incarichi e per il lavoro svolto non è venuto mai meno anche quando la malattia lo affaticava e a volte gli impediva di essere presente. Il suo rapporto come amministratore provinciale accanto ad Antonio Pastorello, un altro amico de “Il Basso Adige”, è sempre stato ricco di lavoro e di impegno e non è diminuito neppure negli ultimi tempi. In chiesa, a salutarlo per l’ultima volta in un fredda giornata di fine gennaio erano in tanti; c’era il nostro giornale, c’erano tanti politici ed amministratori e tra loro quel giorno non v’era divisione, non c’erano schieramenti contrapposti, ma solo tanta gente accorsa per dare l’ultimo saluto ad un uomo che ha messo la propria vita al servizio della collettività perché dentro di lui aveva un sogno, perché voleva fare qualcosa per questa terra, perché era convinto fosse ricca di eccellenze, persuaso della caparbietà, della forza e della volontà ferrea di queste persone pronte a guardare avanti verso il futuro combattendo sempre, come aveva fatto lui per dieci lunghi anni di malattia, tenace fino all’ultimo prima di cedere a quel male subdolo che lo aveva colpito. Ciao Aleardo non ti dimenticheremo. Francesco Occhi ULSS 21: “NATI PER LEGGERE” LA LETTURA PRECOCE COME STRUMENTO DI PREVENZIONE E PROMOZIONE DI UNA BUONA SALUTE “Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del Progetto nazionale “Nati per Leggere” sviluppato nella nostra Ulss dal Dipartimento di Prevenzione, diretto dal Dott. Paolo Coin - spiega il Dott. Massimo Piccoli, Direttore Generale dell’Azienda Ulss 21 di Legnago - Sono stati infatti donati circa 400 libri dal titolo “Guarda che faccia” ai bambini e ai loro genitori che si sono recati negli ambulatori dei Punti Sanità dell’Ulss 21 per la seconda vaccinazione. Con il dono del libro, accompagnato dalle informazioni degli operatori sanitari, si è voluto promuovere la lettura in famiglia fin dai primi mesi di vita dei bambini”. Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la lettura a voce alta, con una certa continuità, può incidere positivamente sull’intero processo di crescita, migliorando la qualità di vita e la salute dei bambini. Influisce positivamente sia sullo sviluppo cognitivo che relazionale, favorendo la comprensione del linguaggio, la capacità di lettura, la memoria e la curiosità. La programmazione locale del progetto nazionale “Nati per leggere” è promosso dal Dipartimento di Prevenzione e coordinato dall’Assistente Sanitaria Giuliana Faccini che sta costruendo sul nostro territorio una rete di alleanze e collaborazioni tra operatori di strutture che si occupano di salute, educazione e cultura, con la finalità di raggiungere e informare il maggior numero possibile di genitori. Fanno parte della rete gli operatori-educatori del “percorso nascita” che incontrano i futuri genitori durante i corsi di preparazione al parto, i pediatri di libera scelta in occasione dei primi bilanci di salute dei bimbi e le biblioteche comunali che possono aiutare nella scelta dei libri più idonei. “Il valore aggiunto del progetto è stata la partecipazione degli insegnanti e studenti dell’indirizzo delle Scienze Umane (psicopedagogico) del liceo Cotta di Legnago - precisa il Dott. Paolo Coin - che, proprio per il percorso scelto, sono particolarmente orientati al rapporto con i bambini. Gli stu- denti che hanno partecipato al corso di formazione per diventare “Lettori Volontari”, potranno sperimentarsi e contestualmente rappresentare una risorsa per le strutture del territorio (biblioteche, spazi mamma, scuole, ecc.) che organizzano occasioni di lettura per bambini e genitori. Sviluppare nel cittadino capacità e competenze, che lo mettano in grado di tutelare la propria salute attraverso scelte consapevoli, è uno dei compiti principali del Dipartimento di Prevenzione, soprattutto in un Paese come il nostro che, come ha ribadito una recente indagine promossa dall’OCSE, è ultimo tra 24 paesi quanto a competenze di lettura. Sono allo studio nuove iniziative che prevedono il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta e delle amministrazioni comunali del territorio dell’Ulss 21”. Massimo Piccoli Per informazioni: Giuliana Faccini, tel. 0442 634220 E-mail: [email protected]. Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 periodico indipendente 15 Scenari Europei per la X edizione del “Concorso Radicchio D’Argento” L’annuale concorso gastronomico interregionale apre i propri confini anche a Francia e Austria. Obiettivo: promuovere e valorizzare “l’oro rosso” delle terre venete, attraverso sinergie e progetti in chiave 2015. Avrà luogo mercoledì 26 febbraio 2014 la Xa edizione del “Concorso Gastronomico Radicchio D’Argento”, nella prestigiosa cornice del Castello di Bevilacqua (VR). Turismo, salute e bellezza saranno i temi cardine della tavola rotonda dal titolo “Alimentazione e bellezza in attesa dell’EXPO 2015”, prevista per le ore 18:00, alla presenza di Autorità ed esperti di Gastronomia di fama nazionale. Un impegno comune, quello di diffondere la conoscenza delle numerose proprietà del prodotto “Radicchio Rosso” attraverso percorsi focalizzati sull’importanza di una sana alimentazione e della prevenzione della salute fisica e mentale. Da qui l’ideazione di ambiziosi progetti, tra cui quelli di creare delle sinergie di rete tra le Provincie di Verona, Treviso e Chioggia per dare vita ad un centro innovativo per la divulgazione dei benefici del Radicchio Veneto Igp nel contesto dell’edizione del 2015 dell’EXPO di Milano, nonché attività di marketing territoriale che, valorizzando la ricchezza storica e culturale delle nostre terre venete, incentivino il turismo rurale. Non solo Italia, ma anche Europa tra gli obiettivi di questo seminario: Francia e Austria sono infatti i primi due paesi Europei invitati a In un tempo molto lontano, nella fecondissima valle del Tartaro, sorgeva la fiorente città di Carpanea, difesa da sette ordini di mura e da cento altissime torri. Al Dio Appio, nume tutelare, che proteggeva la città dalle acque che la circondavano,ogni giorno venivano portati doni dal popolo e dalla bellissima figlia del Re, promessa sposa ad un sacerdote del tempio. Giorno dopo giorno,tesori su tesori si accumulavano, fin quando il Re, geloso di tanta ricchezza, rapi la statua del Nume e dall’alto di una torre la scagliò nell’acqua. Priva della protezione di Appio la città fu sommersa dalle acque ed in esse perirono il Re, la Principessa, i Sacerdoti ed il popolo partecipare, con l’intento di consolidare la collaborazione con l’associazione F.I.C.E. Italia e U.C.E.T. Europa al fine di promuovere iniziative nei luoghi deputati al prestigio dell’alta gastronomia esaltando tutti i prodotti IGP locali, tra i quali il prezioso protagonista dell’evento. Alla tavola rotonda seguirà una sontuosa Cena di Gala presso l’incantevole cornice del Castello di Bevilacqua, nella quale i ristoranti in gara saranno chiamati a presentare le loro specialità a base di radicchio. Tra i partecipanti, una giuria di esperti decreterà il vincitore del “Trofeo Radicchio d’Argento”. La Cena, accompagnata da una degustazione di vini D.O.C., è aperta a tutti al costo di 30,00 euro. Per informazioni o prenotazioni è possibile contattare il Castello di Bevilacqua al numero 0442/93655. L’iniziativa, aperta a tutti i ristoranti di Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, è organizzata dal Consorzio delle Pro Loco del Basso Veronese con la collaborazione della Regione del Veneto, della Provincia di Verona, della Camera di Commercio di Verona, della Federazione Coldiretti di Verona e del Consorzio del Radicchio di Verona. Monica Ferraccioli Carpanea Il mito della citta distrutta tutto. La Dea dell’amore, commossa dalla triste sorte della Città di Carpanea e della sua bella e sfortunata Principessa chiese aiuto al Dio del Fiume, che affidò ad alcune Ondine il potere di riportare in vita la città, affinché la Principessa potesse coronare il suo sogno d’amore. Esse tentarono con ogni mezzo la disperata impresa, ma invano: era ormai troppo tardi! Stavano per ritornare ad immergersi nella corrente del fiume ,quando si accorsero che le acque lentamente si ritiravano e che dalla terra scura nasceva un tenero bianco germoglio. Al dolce ritmo di danza, una delle Ondine rubò il colore rosa dell’aurora al sorgere del sole e colorò il cuore del piccolo germoglio, poi con il porpora caldo del tramonto gli fece intorno una rossa corona. Era il regalo più prezioso che questa prosperosa valle potesse ricevere: una piccola pianta nata dall’amore, bella come una rosa, buona come la generosità degli Dei, una pianta che oggi è conosciuta con il nome di… Enrica Claudia De Fanti Ristorante - Pizzeria Radicchio Rosso di Verona iacere di servirvi FESTA DI CARNEVALE SABATO 1 MARZO 2014 SERATA CON ORCHESTRA AREA 22 Siamo a vostra completa disposizione per cerimonie Per prenotazioni telefonare ai numeri 0442 601299 o 392 9402052 Via Rovigo, 50 - Vigo di Legnago - www.zonaroristorante.it FRITTELLE E GALANI PER TUTTI FESTA DELLA DONNA SABATO 8 MARZO 2014 CON UN PICCOLO PENSIERO A TUTTE LE DONNE VENERDì 14 MARZO 2014 Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 16 periodico indipendente “EMOZIONI PER UN Sì” APPUNTAMENTO PER I FUTURI SPOSI L’8 E IL 9 MARZO AL CASTELLO BEVILACQUA Sabato 8 e domenica 9 marzo, presso la favolosa location del Castello Bevilacqua (VR), si terrà la VI edizione della fiera dedicata ai futuri sposi “Emozioni di un sì”, dove un pool di esperti con esperienza pluriennale nel settore wedding vi guideranno alle varie scelte che faranno del vostro matrimonio il giorno perfetto. La rassegna dedicata ai futuri sposi presenta tutte le migliori proposte per organizzare la loro giornata: abiti da cerimonia, bomboniere, viaggi di nozze, allestimenti floreali e tanto altro ancora. Il Castello aprirà le sue porte ai futuri sposi sabato alle ore 15.00, e d’ora in poi sarà un susseguirsi di eventi creati ad hoc per rendere queste due giornate ancora più coinvolgenti: alle 16.00 appuntamento con “Dolci momenti”, a cura della Pasticceria Tosato, per degustare deliziose mini porzioni di dolci nuziali; alle 17.00 Castello Bevilacqua Academy, in collaborazione con il Ristorante All’Antica Ala, presenteranno “A tavola con stile”, uno show dedicato alla buona cucina e agli errori più frequenti in cucina abbinati con ottimi consigli di Galateo. Alle 18.00 una meravigliosa cascata di “Petali d’amore”, con cui potrete vincere favolosi premi; la giornata si concluderà alle 20,30 con un menù degustazione creato appositamente per i futuri sposi. Domenica 9 marzo l’evento dedicato agli sposi comincerà alle 10.00; a pranzo i futuri sposi avranno un’altra occasione per poter assaporare i piatti della nostra cucina, e poi alle 16.00 potranno assistere a “Magie Floreali” a cura di Fioreria Floridea, in cui stile e creatività accompagneranno gli sposi ad assaporare alle 16.30 le dolcezze della Pastic- ceria Tosato con un piccolo corso di Cake Design e una prelibata degustazione di dolci nuziali. Alle 17.00 si ripeterà “Magie Floreali”, concludendo la giornata con una splendida coreografia di fuochi piro musicali. Non va dimenticato che anche domenica a cena i futuri sposi verranno accolti, su prenotazione, al menù degustazione creato ad hoc per l’occasione dal Ristorante All’Antica Ala. L’ingresso alla fiera è gratuito e alle prime 200 coppie sarà riservato un gradito omaggio. Special guest dell’evento sarà Martina Caparrotto, la sposa vincitrice della quinta puntata del programma “Quattro Matrimoni in Italia”, che ci racconterà la storia del suo matrimonio e di tutti i retroscena che non sono andati in onda. A. M. UN’OPPORTUNITà PER La ostiglia - treviso La crisi acuta, economica ed ambientale, nel percorso ferroviario attraversato dalla OSTIGLIA - TREVISO è caratterizzata da una costante disattenzione da parte del territorio in generale. Una risposta è costituita dal Comitato “Valore ai 4 fiumi” il cui SCOPO è sviluppare l’utilizzo sociale, ambientale, culturale, turistico ed economico del tracciato ferroviario Ostiglia – Treviso nelle sue varie forme, valorizzando un’economia Green Ecosostenibile. Ad esempio, il COMITATO agirà attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli Operatori Pubblici e Privati e degli Organismi Istituzionali facendoli aderire in maniera diretta od indiretta. Con la valorizzazione del bene comune costituito dal tracciato “OSTIGLIA-TREVISO” si favorisce lo SCOPO generando uno scambio volontario di valore per tutta la comunità in sintonia con l’intero economia del territorio circostante. In particolare, invito ad esaminare le pagine del sito intitolate: • “Progetto”, descrizione operativa molto sintetica dell’iniziativa ; • “Analisi Ostiglia - Cologna V.ta” descrizione grafica dello stato attuale del tracciato e che con alcuni ingegneri stiamo esaminando per sintetizzare uno “Studio di fattibilità” necessario per accedere a finanziamenti a fondo perso dell’Horizon 2014-2020. Per informazioni contattare: Tiziano De Togni, promotore e segretario. Cell. 335 6581919 Una grande azienda italiana, una grande produzione di oli vegetali ITALIA ITALIA ROMANIA MAROCCO w w w. to p a g r i . i t 14_191_Pag_BassoAdige_21x14,6.indd 1 13/02/14 09.31 periodico indipendente Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 17 Trent’anni dallo storico record di Francesco Moser MOSER - SARONNI, DUELLO INFINITO a trent’anni dallo storico record di Le sfide sportive degli anni ’70-’80 rivivono al Castello Bevilacqua In molti abbiamo ancora impresso nella memoria e negli occhi le avvincenti sfide che ci coinvolgevano e ci appassionavano negli anni ’70 e ’80, anni in cui i protagonisti del ciclismo erano gli indimenticabili Francesco Moser e Giuseppe Saronni che nella loro rivalità sportiva davano vita a suggestive competizioni paragonabili ad intensi duelli degni di nota come quelli tra Coppi e Bartali. Erano gli anni in cui gli appassionati di ciclismo si schieravano a favore di uno o l’altro, con la stessa forza che oggi ci si lega ad una squadra di calcio. Ed è proprio a questa coppia di campioni che il giornalista rai Beppe Conti ha dedicato un libro intitolato “MoserSaronni - Duello infinito” che è stato presentato in occasione del meeting del Lions Club di Legnago in data martedì 28 gennai,o con la speciale partecipazione di Francesco Moser il quale ha festeggiato i 30 anni dallo storico record sulla massima distanza percorsa in un’ora di 51,151km che da 12 anni apparteneva a Eddy Merckx. Con 273 vittorie su strada da professionista, Francesco Moser precede Giuseppe Saronni (193) e Mario Cipollini (189) e risulta a tutt’oggi il ciclista italiano con il maggior numero di successi all’attivo. È inoltre terzo assoluto a livello mondiale, alle spalle di Eddy Merckx (426) e Rik Van Looy (379). Nel 1994, a sei anni dal suo ritiro dall’attività di ciclista professionista, cercò più volte di riappropriarsi del record ormai conquistato da altri atleti, ma non riuscì nell’intento. “E’ stato un vero piacere poter incontrare uno sportivo del calibro di Francesco Moser” ci spiega il presidente del Lions Club di Legnago Roberto Iseppi “che assieme all’autore del libro presentato durante la serata, ci hanno fatto rivivere quegli indimenticabili istanti in cui lo sport era un momento di condivisione di ideali e valori genuini”. Anna Marinello Anche Bonimba, Luppi e Fincatti alla risottata amarcord ad Ostiglia con molti ex giocatori del Legnago Ostiglia. Serata amarcord giovedì 6 febbraio alla risotteria Lucchi di Ostiglia organizzata da Giamberto Moietta, ex dirigente di varie società calcistiche come Sampietrese, Ostiglia, Legnago, Forlimpopoli, Poggese. Una settantina i presenti con ospiti illustri quali Roberto Boninsegna , Livio Luppi e Riccardo Prisciantelli e gli allenatori Paolo Marchi , Tito Baracchi e Marco Brogiato. Presenti anche molti giocatori noti a Legnago (Paolo Moro, Andrea Osti, Paolo Morbioli, Omar Mucchi, Paride Siliprandi, Andrea Colombini, Luca Bottura) gli ex dirigenti del Legnago Paolo Frattini, Moreno Moschetta, Sergio Fincatti ora nel Mantova e il giornalista Aldo Navarro. Il Legnago 1982-83 nel girone C della prima categoria si classificò secondo con 41 punti a 6 punti dalla capolista La Pral e il portiere Omar Mucchi fu il portiere meno battuto del girone.Nell’estate 1983 la fusione fra Legnago e Salus. A.N. Nella foto Navarro: Foto di gruppo con ex giocatori, Giamberto Moietta e Sergio Fincatti, ora dirigente del Mantova La Dolce Vita – Pizza e cucina vi aspetta sabato 8 marzo ad una serata speciale dedicata a tutte le donne, in cui potrete scegliere tra un menù di quattro portate, la pizza Mimosa oppure tra tutte le proposte presenti nel listino. Costruita nel XVI secolo, Villa Bevilacqua fu una delle tenute della famiglia Bevilacqua di Santa Anastasia. La sua funzione era quella di casa di villeggiatura. Villa Bevilacqua apre le porte ai suoi ospiti per banchetti, ricevimenti e cerimonie. Ampi spazi, sale luminose ed un parco che circonda tutta la struttura, la rendono una piccola oasi di tranquillità ed armonia nel centro della cittadina omonima. Nella splendida atmosfera di Villa Bevilacqua gli sposi hanno la possibilità di coronare il loro sogno d’amore, non dimenticandosi che ci sono numerosi sconti pensati appositamente per loro. Per tutte le coppie di futuri sposi che scelgono di festeggiare le nozze lontano dai calori estivi, avranno uno sconto del 5% sui menù del banchetto nuziale fino al 30 aprile 2014; per i matrimoni che vengono celebrati durante la settimana ci sarà uno sconto del 10%. Infine se si sceglie la domenica per convolare a nozze lo staff di villa Bevilacqua renderà quella giornata ancora più speciale regalando uno sconto del 5% sui menù del banchetto di nozze. Informazioni e prenotazioni: Villa Bevilacqua Via Roma, 63 - 37040 Bevilacqua (VR) - T. 044293324 - F. 0442642192 [email protected] - www.villabevilacqua.com Menù 8 MARZO Sabato 8 marzo 2014 Antipasto Tortella di sfoglia con speck, trilogia di asparagi e salsa allo zafferano Primo piatto Cannelloni con pasta all’uovo con spuma di ricotta di pecora e melanzane, coulis di pomodoro e olio al basilico Secondo piatto Suprema di pollo con bouquet di asparagi e patate al forno Dessert Mimosa con cuore di lamponi Costo a persona e 25,00 Inclusi 0,75L acqua a coppia e coperto - Su prenotazione Pizza Mimosa Ingredienti: mozzarella, curcuna, seppie e gamberetti Ristorante - Pizzeria “La Dolce Vita” Via Roma, 63 - Bevilacqua (Verona) - Tel. 0442 640545 www.pizzerialadolcevita.it - [email protected] Chiuso il lunedì (tutto il giorno) 18 CERERE Eccoci giunti alla quattordicesima puntata della rubrica di AstroMitologia del Basso Adige. Oggi descriveremo la dea Cerere. Cerere, che nella mitologia greca corrisponde a Demetra, era la dea del grano, dell’agricoltura, della fertilità, protettrice dei raccolti, della gioventù, nonché creatrice del ciclo delle stagioni. Era figlia di Saturno/Crono e di Rea e sorella di Plutone, Giove, Nettuno, Giunone ed Estia. Aveva una figlia, Proserpina/Persefone, la dea della primavera che ebbe con Giove. Le sue sacerdotesse erano chiamate Melisse. Cerere era solitamente raffigurata su di un carro con una corona di spighe sulla testa, una fiaccola in una mano e un canestro ricolmo di grano e di frutta nell’altra. Inoltre era rappresentata come una matrona severa e maestosa, nonché bella. Nella mitologia greco/romana si pensava che tutti i fiori, la frutta e gli animali selvatici fossero suoi doni, tanto che gli antichi pensavano che fosse stata proprio lei ad insegnare agli uomini la coltivazione dei campi (semina, aratura, mietitura) ed a tramandare i Misteri, che gli hanno consentito di coltivare speranze per la vita terrena e per quella dopo la morte. Il mito di Cerere era già presente nel pantheon dei popoli italici preromani e nell’antica isola Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 di Creta e solo in seguito fu identificata con la dea Cerere/Demetra. I suoi principali luoghi di culto erano, sia per i romani sia per i greci, le zone rurali dove gli abitanti (in parte perché beneficiavano direttamente della sua assistenza, in parte perché nelle campagne c’è una maggiore tendenza a mantenere in vita le antiche tradizioni) la veneravano quasi come principale divinità. Cerere è spesso associata alla dea Tellus, la dea della terra, in quanto la festa di Tellus era separata da un intervallo di quattro giorni da quelli di Cerialia, che si celebravano il 12 aprile. Durante la sua festa venivano offerti frutta e miele e sacrificati buoi e maiali. Cerere era legata anche al mondo dei morti attraverso il Caereris mundus, una fossa che veniva aperta soltanto in tre giorni particolari dell’anno: il 24 agosto, il 5 ottobre e l’8 novembre. Questi giorni erano dies religiosi, cioè giorni dove ogni attività pubblica veniva sospesa perché si pensava l’apertura della fossa mettesse il mondo dei vivi in comunicazione con quello dei morti. Inoltre in quei giorni non si compivano battaglie e non si tenevano comizi. Infatti l’apertura della fossa era un momento delicato e pericoloso per gli uomini antichi, ma non tanto per paura che i morti uscissero invadendo il mondo dei vivi, ma perché il mondo dei morti avrebbe attratto i vivi nel mondo sotterraneo, specialmente in occasione di scontri bellici. Tra gli episodi mitologici più famosi della dea del raccolto possiamo citare il rapimento di sua figlia Proserpina. In questo leggendario episodio si racconta che Plutone, non riuscendo a trovar moglie (essendo il dio dell’oltretomba) rapisce Proserpina mentre stava raccogliendo dei fiori (si pensa presso Enna). Cerere, disperata per la scomparsa della figlia, la cercò a lungo e, dopo aver saputo del rapimento, abbandonò CAPO VERDE, TERRA D’AMORE La liaison tra il mondo musicale di Capo Verde, il produttore Alberto Zeppieri e l’Accademia Recording Studio di Verona (che fa capo all’ingegnere del suono Roberto Cetoli e all’insegnante di canto - e a sua volta cantante - Karin Mensah) continua con sorprendente continuità e immancabili soddisfazioni artistiche. A dimostrazione che quando le cose sono fatte con la testa e col cuore, il risultato diventa quasi un passaggio obbligato per il successo. Nello studio d’incisione veronese c’è molto fermento perché si stanno per completare registrazioni e missaggi di quella che si preannuncia come tappa fondamentale del percorso culturale e musicale che fa riferimento al progetto “Capo Verde, terra d’amore”: un album Lura tutto orientato al matrimonio tra morna, coladeira e jazz. Come sempre a beneficio del Programma Alimentare Mondiale dell’ONU, che assiste l’infanzia dei Paesi più bisognosi di aiuto, tra i quali l’Africa. Un progetto ambizioso, un filo diretto tra la musica popolare capoverdiana e gli esponenti più prestigiosi del jazz italiano ed europeo, un esperimento che può sembrare ardito - quello di Cetoli e Zeppieri - periodico indipendente l’Olimpo adirata e scatenò una tremenda carestia su tutta la Terra. Quindi Giove, per paura della fine del genere umano dovuto alla carestia, tentò di riappacificare Plutone e Cerere e mandò il messaggero Mercurio al fratello ordinandogli di restituire Proserpina alla madre, a patto che ella non si fosse nutrita del cibo dei morti. Plutone apparentemente non si oppose all’ordine del re degli dèi ma offrì all’affamata Proserpina, prima di ritornare dalla madre, un melograno, frutto degli Inferi. La ninfa durante il tragitto di ritorno mangiò pochi grani del frutto, così il tranello di Plutone per farla rimanere con lui si compì. All’esplodere ancora dell’ira di Cerere, Giove propose un nuovo accordo: visto che Proserpina non aveva mangiato tutto il frutto, sarebbe rimasta nell’Oltretomba soltanto per un numero di mesi equivalente al numero di semi (sei) da lei mangiati. La proposta fu accettata da entrambe le parti e la ninfa quindi poté così trascorrere sei mesi con la madre sulla Terra e sei mesi con il marito negli Inferi. Questo mito spiegava per gli antichi l’alternanza delle stagioni: quando Proserpina stava con la madre Cerere la natura rinasceva donando frutti in abbondanza (in primavera/estate), invece quando trascorreva i mesi con il marito negli Inferi lontana dalla madre, la natura si addormentava e diventava fredda e sterile (in autunno/inverno). Per finire la puntata della rubrica ricordo che, in onore della dea del raccolta, il più grande asteroide (ora pianeta nano) della Fascia Principale degli asteroidi, compresa tra le orbite di Marte e Giove, è stato chiamato come lei. Nel prossimo numero della rubrica parleremo del dio del vino Bacco/ Dioniso. Arrivederci al prossimo mitologico numero!! Gianluigi Viviani Capo Verde Corner che però sembra avere in mano tutti gli elementi vincenti. Gli artisti che hanno già aderito alla speciale compilation “Capo Verde, terra d’amore – in Jazz” sono in assoluto tra i più rappresentativi e significativi del mondo jazz: musicisti curiosi e attenti, che si guardano attorno con vivo interesse per tutto ciò che è nuovo e che hanno accettato con entusiasmo questa nuova sfida. Spiccano i nomi di Paolo Fresu (la cui tromba duetterà con la vellutata voce di Ornella Vanoni), Fabrizio Bosso (a pennellare una delicata traccia di Fabio Concato), Enrico Pieranunzi (in un brano solo piano e voce, con Karin Mensah in bella evidenza), Gino Paoli con le trame pianistiche di Remo Anzovino, Stefano Bollani con la jazzista polacca Dorota Miskiewicz, il cubano Omar Sosa con Petra Magoni & Ferruccio Spinetti, Franca Masu in quintetto con l’accordeon di Fausto Beccalossi, Antonella Ruggiero con Ivan Ciccarelli e Mark Harris, Nick the Nighfly inconfondibile voce di Radio Monte Carlo, i capoverdiani Nancy Vieira, Mariana Ramos e Teofilo Chantre (che hanno registrato proprio a Verona), Carmen Souza, Lura e Cesaria Evora, immenso bonus conclusivo di un disco che farà storia. periodico indipendente Anno XXXVI - n. 2 - Febbraio 2014 19 di Montagana FilialeFiliale di Montagnana Tel. 0429 179300 [email protected] Filiale di Terrazzo Filiale di Albaredo Tel. 045 7000200 [email protected] Filiale di Urbana Filiale di Bevilacqua Tel. 0442 93622 Filiale di Cerea [email protected] Filiale di Bonavicina Tel. 045 7155199 Filiale di Casale Di Scodosia [email protected] Filiale di Bovolone Tel. 045 6902097 Filiale di Bovolone [email protected] Filiale di Merlara Filiale di Casale di Scodosia Tel. 0429 878000 [email protected] Filiale di Legnago Filiale di Cerea - Tel. 0422 320745 [email protected] Filiale di Megliadino San Filiale di ColognaFidenzio Veneta - Tel. 0442 411624 [email protected] Filiale di SanaiPietro Di045 Legnago Filiale di Cologna Colli - Tel. 6152033 [email protected] Filiale di Isola della Scala - Tel. 045 6631266 [email protected] Filialedidi Minerbe Filiale di Bevilacqua Filiale di Roveredo Guà - Tel. 0442 468511 Filiale di Legnago - Tel. 0442 631603 [email protected] [email protected] Filiale di Bonavicina Filiale di San Bonifacio Filiale di San Bonifacio - Tel. 045 7611900 Filiale di Lonigo - Tel. 0444 437031 [email protected] Filiale di Cologna Veneta Filiale di [email protected] San Giovanni Lupatoto Filiale di S. Giovanni Lupatoto - Tel. 045 8753684 Filiale di Mantova - Tel. 0376 244950 Filiale di Mantova Filiale di Verona [email protected] [email protected] FilialeFiliale di S. Pietro di Legnago - Tel. 0442 28900 Filiale di Minerbe - Tel. 0442 641777 di Santo Stefano di Filiale di Villafontana [email protected] [email protected] Zimella Filiale di S. Stefano di Zimella - Tel. 0442 490192 Filiale di Merlara - Tel. 0429Scala 85474 Filiale di Isola Della [email protected] [email protected] Filiale di Porto Mantovano Filiale di Roveredo Di Gua’ Filiale di Terrazzo - Tel. 0442 95777 Filiale di Megliadino S. Fidenzio Filiale di Lonigo [email protected] Tel. 0429 841184 - [email protected] Filiale di Villafranca Filiale di Urbana - Tel. 0429 878787 Filiale di Nogara - Tel. 0442 511437 Filiale di Padova [email protected] [email protected] Filiale di Pressana Filiale di di Verona - Tel. 045 8059611 Filiale di Padova - Tel. 049 656480 Filiale Colognola Ai Colli Filiale di Nogara [email protected] [email protected] di Albaredo Filiale diFiliale Villafranca - Tel. 045 6305847 Filiale di Porto Mantovano - Tel. 0376 1724100 [email protected] [email protected] Filiale di Pressana - Tel. 0442 85766 Filiale di Villafontana - Tel. 045 7146155 [email protected] [email protected] IC10553 Crediveneto risponde in maniera semplice, immediata ed economica alle esigenze di liquidità delle imprese agricole tramite una linea di credito rotativa a condizioni agevolate. 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