La Vecchia - Coviolo (via Fratelli Rosselli)
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La Vecchia - Coviolo (via Fratelli Rosselli)
Y Istituto Superiore Tecnico Agrario “Antonio Zanelli”, Reggio Emilia Alessandro Lolli. La sua più grande passione sono gli animali, infatti adora la campagna e apprezza meno la città; anche il calcio lo entusiasma molto, proprio come stare in compagnia degli amici e soprattutto giocare in due alla playstation o al computer. La Vecchia - Coviolo (via Fratelli Rosselli) Per arrivare a Coviolo tu parti da "La Vecchia", dalla fermata di Via Orlandini. Mentre aspetti puoi vedere in alto sulla collina di Monte Vecchio, la chiesa di Paderna dedicata a San Michele Arcangelo che dal 1052 domina il paese e che è stata ristrutturata nel 1998. Da lassù potrai scorgere La Vecchia con la sua pianta a forma di elicottero: la cabina formata dalla piccola sub-frazione della Casoletta; il motore formato dal centro di La Vecchia, il cuore: la piazza rossa; la coda formata dalla SS 63 e le pale costituite dalla località di Montalto, un piccolo borgo situato in collina. Finalmente è arrivata la corriera di linea ACT ed incomincia il viaggio. Dai f inestrini puoi seguire il torrente Crostolo che costeggia la strada e, oltre le sue rive, estesi campi arati o incolti e qualche quercia sparsa. Il paesaggio ti invita a fuggire dal mondo reale, dagli impegni quotidiani, per nasconderti all'ombra e lasciarti cullare dal soffice, delicato vento che spesso in questi luoghi ti tiene compagnia. Il viaggio prosegue ed entri in contatto visivo con la pineta di Vezzano sul Crostolo. Qui sembra di addentrarsi in una lussureggiante foresta di pini marittimi, molto piccoli a confronto di quelli della stessa specie, proprio perché cresciuti in montagna. In questi luoghi, a volte, attraversando la strada, mettono fine alla loro esistenza cervi e caprioli, procurando danni costosissimi alle auto da cui vengono investiti. All'interno della pineta vivono anatre, oche, cigni, mentre l'orso, l'aquila e la volpe non ci sono più. Esci dal paesaggio della pineta e ritorni al mondo urbanizzato, arrivi a Vezzano s/C 57 Y La Vecchia - Coviolo (via Fratelli Rosselli) e ti accorgi che cominciano a transitare molte auto. Nel centro del paese c'è la piazza con il monumento dedicato alle persone che hanno dato la vita per la patria durante la II° guerra mondiale; ogni anno per l'anniversario della Liberazione vengono portati dei f iori per non dimenticare questi valorosi uomini. Proseguendo sulla SS.63 arrivi a Puianello: già molto prima dell'incrocio del semaforo si è formato un lungo serpentone di auto. Tra Puianello e Rivalta trovi Villa d'Este, una lussuosa e grande villa circondata da un fossato utilizzato anticamente per la difesa e ora per l'allevamento dei pesci; qui la domenica gare di pesca e gnocco fritto attirano i reggiani a trascorrere spensieratamente la giornata. Raggiunta Rivalta ti sembra di essere in mezzo a tanti asteroidi vaganti che percorrono una galassia, perché le auto sono addirittura triplicate. Ormai sei arrivato nel caos più totale, cioè alle porte della città di Reggio Emilia, con migliaia di persone dirette al lavoro su auto forzatamente incolonnate per ore. Dopo avere superato il ponte di San Pellegrino, sulla destra vedi l'Ospedale intitolato a Lazzaro Spallanzani, qui sei all'inizio di Viale Umberto I°; ora le auto sono come sciami di moscerini sulla frutta che si muovono molto lentamente mentre succhiano linfa vitale e proseguendo così finalmente arrivi alla caserma Zucchi e riparti con l'autobus diretto a Coviolo dove all'inizio del paese incontri la mia scuola: l'Istituto Tecnico Agrario "A. Zanelli". 58