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CONFSAL - Vigili del Fuoco
Federazione Nazionale Autonoma Vigili del Fuoco
Roma, 17 marzo 2008
LA VOCE DELLA SEGRETERIA NAZIONALE
di franco giancarlo
QUANDO GLI ASINI SI CREDONO PUROSANGUE!!!
Da varie realtà territoriali ci viene riferito che i nostri quadri sindacali, regionali e
provinciali, vengono avvicinati, sentiti e contattati da una Organizzazione Sindacale che
prospetta loro una serie di discutibili quanto falsi argomenti per convincerli a lasciare la
Confsal Vigili del Fuoco. Si tratta di offerte del tipo:
• Passa con noi e avrai un cellulare nuovo in omaggio con 25 euro di ricarica
gratis;
• Uniamoci per essere più forti, 2 OO.SS. sono insieme più forti di 1, inoltre ti
garantiremo posizioni di privilegio migliori di quelle che attualmente rivesti;
• Non siete più rappresentativi, venite con noi.
A tale riguardo prima di raccontarvi una simpatica storiella ci sembra opportuno fare
alcune riflessioni:
• sulla prima offerta viene spontaneo pensare che quando non si hanno altre
argomentazioni si ricorre ai più svariati espedienti. In questo caso sembra di
trovarsi di fronte all’annuncio presente sui giornali AAA….. cercasi. A
buon intenditor poche parole…
• Sulla seconda situazione ribadiamo con forza che come Federazione
Nazionale Confsal Vigili del Fuoco portiamo avanti una prospettiva di
unitarietà quotidianamente con i lavoratori e non sottobanco con sistemi di
basso profilo!
E’ risaputo infatti che siamo una Federazione Nazionale autonoma, senza dogmi,
vincoli politici e organizzativi e padroni di sorta, dotati di autonomia organizzativa, politica
economica ed amministrativa.
Dipendiamo da noi stessi e basta. Decidiamo in completa autonomia, a differenza di
altri, a chi assegnare gli incarichi sindacali a tutti i livelli con l’unico obiettivo di migliorare
la nostra condizione di lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
• Sul terzo tentativo, peraltro andato a vuoto come gli altri, vogliamo solo
dirvi che durante la recente chiusura del CCNL avvenuta giovedì notte
siamo stati l’unica Organizzazione Sindacale presente al tavolo della
trattativa, a chiedere subito la nuova misurazione della rappresentatività
sindacale nazionale. E visto che ciò avverrà a brevissimo la resa dei conti è
vicina e si dimostrerà ancora una volta che il tempo è galantuomo e che le
bugie hanno le gambe corte!
00179 – Roma – Via Genzano, 133 – tel. 06 78384720 – fax n. 06 n7842893
e-mail : [email protected] - Web : www.confsalvigilidelfuoco.it
-2Quanto sopra esposto sarebbe più che sufficiente per sgombrare il campo da attacchi
provenienti da un sindacato di bassa lega che ha una visione limitata del ruolo dei lavoratori
e dell’essenza stessa del sindacalismo. Avrete tutti ben compreso la pochezza di chi usa
certi espedienti, strumenti e linguaggi schizofrenici e deliranti da dilettanti allo sbaraglio ma
a questo punto non possiamo proprio fare a meno di raccontarvi nei dettagli la simpatica
storia che vi avevamo preannunciato.
“Dopo tantissimo tempo, ho incontrato qualche mese fa un compagno d’infanzia.
Ultimo della classe, figlio d’agricoltori ma con una grande passione per i cavalli, era
emigrato in America ed aveva fatto i soldi.
Rientrato in Sicilia, aveva comprato nel suo paese d’origine nella provincia di
Palermo, un rudere con annesso podere insieme ad un grande maneggio.
L’aveva ristrutturato ed aveva acquistato oltre 50 cavalli d’ogni genere e razza.
Con piacere sono stato invitato a casa sua dove ho trascorso un’intera giornata, nel
corso della quale con orgoglio mi ha fatto visitare le sue proprietà.
Mi ha portato in cima ad una collina e mi ha fatto vedere in basso il grande maneggio
e i suoi “gioielli”.
Bellissimi purosangue arabi, altezzosi e dal pelo lucidissimo, mastodontici esemplari
portati dall’America, altre razze fra iraniani, maculati, dal pelo bianchissimo oppure nero
corvino.
C’erano anche una decina di puledri nati da genitori con importanti credenziali e dal
costo di migliaia di euro … insomma una fortuna spesa per coronare la sua grande passione.
Siamo scesi ed entrati nel maneggio per vederli più da vicino.
Nel girare in mezzo a quegli splendidi esemplari, mentre raccontava la sua storia da
emigrato fortunato ma attaccato alle origini, sono rimasto colpito nel vedere due asini
vecchi, spennacchiati, storpi e quasi ciechi che confusi fra questi bellissimi animali
ragliavano e ancora ragliavano.
La curiosità non mi ha trattenuto dal chiedere all’amico Franco come mai in mezzo a
tanta grazia, tanto denaro speso e molti sacrifici ci fossero queste due bestie.
Con garbo ed educazione mi ha raccontato la storia dei due animali.
Il padre agricoltore un giorno aveva trovato nel podere due giovani “scecchi” (così
vengono chiamati gli asini in Sicilia).
Affezionatosi, si era servito per anni di loro per limitare la fatica dell’arare i campi
per renderli più fertili.
I due “scecchi”, per tanti anni hanno svolto un lavoro egregio.
Per riconoscenza nei confronti del genitore e per compassione Franco aveva tenuto
con se queste due bestie invece di mandarle al macello.
Alla fine sono rimasto colpito dalla sua risposta: vedi caro Antonio, ormai questi
“scecchi” sono vecchi e decrepiti … lasciamogli credere tenendoli insieme nel maneggio
che anch’essi siano cavalli di razza.
Vedi amico mio, loro ragliano credendosi uguali a tutti gli altri animali.
Lasciamoli ragliare così come hanno sempre fatto, tanto, scecchi sono e scecchi
resteranno fino alla fine!!!.”
Un saluto affettuoso a tutti voi. Dimenticavamo di consigliarvi che nel caso vi
dovessero contattare con offerte del tipo di quelle sopra illustrate potreste rispondere che i
cavalli di razza non hanno bisogno di incentivi di nessun genere per vincere le corse!!!
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