Money transfer e contributi sociali
Transcript
Money transfer e contributi sociali
LEGA NORD – LEGA LOMBARDA Gruppo consiliare Comune di Bergamo Bergamo, 07/01/2014 Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Bergamo Rag. Guglielmo Redondi Oggetto: problematiche relative ai money transfer e contributi sociali IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: - i contributi sociali assegnati dai comuni vedono beneficiati in larga parte cittadini stranieri; - da un’analisi condotta su alcuni Comuni campione della provincia di Bergamo è emerso che i beneficiari dei contributi sociali come affido minori, fondo affitti, assistenza domiciliare ed educativa, mensa, libri di testo, trasporto sociale e scolastico, contributi maternità, bonus gas/energia ecc. sono per il 66,5% di cittadinanza italiana e per il 33,5% stranieri; - se si calcola la quota procapite tra i residenti italiani e quelli stranieri, il dato rivela che gli immigrati beneficiano di contributi tre volte superiori rispetto agli italiani, ovvero 114 euro contro 32 euro in un’area dove la presenza media di stranieri è di circa il 12% della popolazione; - diversi Comuni segnalano sempre più casi di immigrati richiedenti aiuti economici che al tempo stesso inviano abitualmente denaro, frutto spesso di attività in nero o illecite, nel proprio paese d’origine tramite i money transfer, aggirando così i controlli bancari imposti dall’Isee e truffando di fatto l’Amministrazione Comunale che concede buoni economali a soggetti che non ne avrebbero diritto; - questi comportamenti penalizzano fortemente non solo i cittadini italiani indigenti, ma anche gli stranieri disagiati, ma onesti e corretti; - mentre per gli italiani non è possibile effettuare pagamenti al di sopra di mille euro, i dati rilevati dalla Guardia di finanza relativamente ai money transfer sono preoccupanti e rivelano che quasi il 50% delle somme trasferite è frutto di evasione fiscale, lavoro sommerso, contraffazione; - secondo una stima della commissione parlamentare antimafia, ogni anno sfuggono ai controlli circa 3 miliardi di euro, poco meno della metà dei circa 6,5 miliardi inviati all’estero con i money transfer; - aggirare i controlli e i vincoli stabiliti dalla legge per inviare denaro con i money transfer è molto semplice visto che è emerso che molto spesso vengono utilizzate fotocopie di documenti di diverse persone per eseguire in più tranche il trasferimento di denaro a uno stesso destinatario; - la L. 94/09, inoltre, all'art. 1 comma 20 prevede che "...gli agenti money transfer...acquisiscono e conservano per dieci anni copia del titolo di soggiorno se il soggetto che ordina l'operazione è un cittadino extracomunitario. ... In mancanza del titolo gli agenti effettuano, entro dodici ore, apposita segnalazione all'autorità locale di pubblica sicurezza, trasmettendo i dati identificativi del soggetto”, quindi è possibile inviare denaro addirittura senza documenti; IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA - a calcolare la suddivisione dei contributi tra cittadini italiani e stranieri e nel caso di palese disparità nelle quote procapite a provvedere a interventi di equità, viste le difficoltà economiche che da tempo colpiscono non solo gli immigrati ma anche i residenti italiani; - a richiedere nella documentazione Isee non solo il saldo del conto corrente bancario al 31/12, ma anche l’estratto conto dell’ultimo anno riportante tutti i movimenti bancari, in modo da verificare l’effettiva disponibilità economica di chi chiede il contributo; - a richiedere nell’Isee i redditi relativi agli eventuali immobili all’estero, attraverso certificati o attestazioni rilasciati dalla competente autorità dello Stato estero corredati da traduzione in lingua italiana, autenticata dall’autorità consolare italiana, che ne attesti la conformità all’originale, salvo che le Convenzioni internazionali dispongano diversamente come previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 394/1999 che stabilisce, appunto, che “la documentazione relativa a beni mobili e immobili eventualmente posseduti all’estero da cittadini extracomunitari non potrà essere prodotta in autocertificazione”; SOLLECITA GOVERNO E PARLAMENTO - a istituire una banca dati nazionale delle transazioni effettuate dai money transfer autorizzandone l’accesso a personale incaricato nei vari comuni per accertare se chi chiede dei bonus economali è solito inviare denaro all’estero; - a vincolare tassativamente l’invio di denaro nei money transfer alla presentazione di un documento d’identità abrogando, al comma 20 dell’art. 1 della legge 94/09, la possibilità di poter inviare denaro tramite money transfer anche in assenza dello stesso (“In mancanza del titolo gli operatori del money transfer effettuano, entro dodici ore, apposita segnalazione all'autorità locale di pubblica sicurezza, trasmettendo i dati identificativi del soggetto. Il mancato rispetto di tale disposizione è sanzionato con la cancellazione dall'elenco degli agenti in attività finanziaria ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n. 374”) al fine di ridurre i rischi di evasione fiscale. Alberto Ribolla (Capogruppo Lega Nord)