Quando sono stata invitata alla cerimonia di consegna dei diplomi di
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Quando sono stata invitata alla cerimonia di consegna dei diplomi di
Quando sono stata invitata alla cerimonia di consegna dei diplomi di Dottorato, ho immediatamente cercato di ricordare cosa fosse stato detto alla cerimonia del mio Dottorato, quando mi sono ricordata che non c’ero ! Per questo è stato un doppio onore partecipare e condividere il raggiungimento del vostro traguardo, perché se c’è qualcosa che ricordo bene è che sono stati anni impegnativi: lavorare alla tesi, supportare l’attività didattica, magari lavorare ad altri progetti, convegni… Quindi: Congratulazioni! E’ fatta! Purtroppo dove dire che il carico di lavoro dopo non è cambiato molto, o almeno non nella mia esperienza personale, che vorrei condividere con voi, con particolare enfasi sul ruolo che il Dottorato ha avuto nella mia vita professionale. Dal Disegno Industriale al Training degli Astronauti Sono istruttrice al Centro di Addestramento Astronauti dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) in Germania dal 2007. Come membro del Columbus Payload Team, il mio compito consiste nel preparare gli astronauti, che andranno sulla ISS, nell’esecuzione degli esperimenti ai quali sono stati assegnati. Gli astronauti hanno background diversi e non possono essere esperti in tutte le discipline nelle quali si troveranno ad eseguire esperimenti in orbita, per questo motivo hanno bisogno di training. Per poter preparare questo tipo di addestramento io stessa devo imparare ad eseguire l’esperimento. C’è un momento di studio della documentazione seguito da una fase di interazione con lo scienziato che ha proposto l’esperimento, con l’azienda che ha costruito l’hardware di volo e con tutti gli esperti coinvolti. Il mio “prodotto” è un corso che integra diversi tipi di input e che spiega all’astronauta gli obiettivi scientifici dell’esperimento e come eseguirlo, in maniera pratica, dandogli la possibilità provare la sequenza a terra, con l’uso di simulatori e repliche fedeli delle attrezzature che troverà a bordo. Questo lavoro mi ha permesso di fare delle esperienze uniche. Ho lavorato con la maggior parte degli astronauti che hanno volato sulla ISS; ho provato la incredibile sensazione della microgravità con i voli parabolici ed ho supportato il lancio di Samantha Cristoforetti in Kazakhstan. Ma cos’ha tutto questo a che fare con il Disegno Industriale? Nel corso della storia abbiamo pochi ma illustri esempi di architetti e disegnatori industriali impegnati nel migliorare la qualità abitativa in microgravità: uno viene proprio dalla Facoltà di Disegno Industriale, dove i professori Trabucco e Dominoni hanno progettato un sistema di vestiario per attività intra veicolari. Ho seguito il corso di laurea specialistica in Design per la Microgravità con loro, e da li è nata la mia passione per questo inusuale ambito del Disegno Industriale. Con la mia ricerca però abbiamo cercato di spingerci oltre l’orbita della ISS. L’obiettivo del mio dottorato era la formalizzazione del ruolo del Disegnatore Industriale nell’ambito dell’esplorazione umana e robotica dei pianeti. Ho attivato numerose collaborazioni italiane ed estere, con Università e industrie del settore per poter essere coinvolta nella progettazione di architetture complesse. Alla fine ho ipotizzato diversi modi nei quali il Disegnatore Industriale avrebbe potuto contribuire nel settore spaziale: l’istruttore degli astronauti non era uno di quelli, ma se non fosse stato per questo dottorato non sarei un istruttore oggi. Come il dottorato mi ha aiutata nel mio lavoro Come istruttore ho imparato molto sul campo, grazie ai corsi (che sono tappe obbligate nel percorso di formazione di un istruttore dell’ESA) e dai miei stessi colleghi istruttori, ma la formazione dottorale ha influenzato il mio modo di analizzare le problematiche. Il dottorato soprattutto mi ha insegnato come pormi difronte ad un nuovo argomento di ricerca, a reperire le informazioni e ad essere più strutturata e quindi autonoma. Tutte le collaborazioni attivate in quegli anni e la costante partecipazione a convegni, mi hanno permesso creare un network di contatti molto utili. Il dottorato mi ha insegnato a lavorare in teams multidisciplinari e multiculturali, a relazionarmi con linguaggi tecnici diversi ed a familiarizzare con il tipico mondo degli acronimi. Grazie al dottorato, e al suo mix di esperienze pratiche e teoriche ho avuto la possibilità di vedere i processi di progettazione e le principali metodologie usate in questo settore caratterizzato da complessità e multidisciplinarità. Il dottorato mi ha anche permesso di fare errori. Questo non significa che non ne abbia più fatti, ne ho fatti altri, ma almeno non ho ripetuto i più ovvi. In conclusione, dopo otto anni da istruttore degli astronauti, non so se io possa ancora considerarmi una Disegnatrice Industriale, non sono più aggiornata e con il tempo si tende anche a dimenticare una parte del sapere specifico, ma sono ancora un Dottore di Ricerca, nella mia impostazione mentale. Auguro a tutti i neo-dottori di provare la stessa sensazione tra dici anni, ovunque la loro carriera li porti. Manuela Aguzzi PhD in Disegno Industriale e Comunicazione Multimediale