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settembre 2011
pag. 12
Numero unico
Distribuzione gratuita
Domenica 18 settembre
Sabato 17 settembre
Piazza Matteotti dalle ore 18
Piazza Matteotti
Ore 21,30 (replica ore 22,50)
Dal “DON CHISCIOTTE” di Ludwig Minkus
Centro Studi Danza
Coreografie di M.Paola Fiorucci e Marzia Magi
Ore 11,00
ESIBIZIONI DELLE TRUPPE RISORGIMENTALI
Organi Ore 21,00
CONCERTO del Chorus Fractae Ebe Igi
Ore 22,00 - Proclamazione della Taverna vincitrice
del Palio “Fratta dell’Ottocento”
Ore 22,30 – CONCERTO della Fanfara della Banda Civica
Piazza XXV Aprile
Ore 21,00 (replica ore 22,00)
– CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ
Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti
del “Circolistico” di Senigallia
Piazza XXV Aprile
Piazza delle Erbe – Caffè Concerto, la piazzetta
delle illusioni. Magia, danza e poesia
Ore 21,00 (replica ore 22,30) LA CARMEN: amore e morte
Compagnia di Danza
“L’elfo ballerino” diretta da Sabina Moni
Ore 21,30 KENZO ... IL MAGO
Cabaret magico, micromagia, illusionismo
Ore 21,00 (replica ore 22,00)
– CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ
Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti del “Circolistico” di Senigallia
Piazza del Mercato
Dalle ore 18,00 - BALLI POPOLARI IN FESTA
– Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga
Ore 21,00 - BALLI POPOLARI IN FESTA
– Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga
Dalle ore 21,00 – I FABBRI DELLA FRATTA
Arte, forza e fantasia
Piazza del Mercato
Ore 21,00 (replica ore 22,30)
UNA GIORNATA IMMAGINARIA
PER L’UNITÀ D’ITALIA
Accademia dei Riuniti – Regia di Giampiero Frondini
con la partecipazione degli eserciti austriaci e napoleonici
Museo di Santa Croce
Dalle ore 21,00
- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE
Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice
Franchetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello
- Esposizione nuove TARGHE STRADALI
dedicate di personaggi storici di Umbertide
Itineranti
ESERCITI RISORGIMENTALI
La vita quotidiana delle truppe, tra battaglie, esercitazioni
e bivacchi.
MUSICA DA STRADA
L’eterno fascino della musica meccanica (Organi di Barberia, organetti, pianole etc.)
Piazza delle Erbe
Ore 18,00 - KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, micromagia, illusionismo
Ore 21,00 (replica ore 22,30) – CAFFE CONCERTO
Ore 21,30 – CAN CAN: l’ultima follia da Parigi
- “The Dilettanti dancers”
Ore 22,00 KENZO ... IL MAGO Cabaret magico, micromagia, illusionismo
I ponti
Ore 21,30 e ore 22,30 – Musica sotto i Ponti
a cura di Nero Fratta Sax
Museo di Santa Croce
Ore 18,00 – INCONTRO CON L’AUTORE
- Presentazione del libro “La dama e il compasso” di Alessandra Oddi Baglioni - Cangemi editore
Dalle ore 21,00
- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE Filantropia
ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti, a
cura di Tela Umbra – Città di Castello
- Esposizione nuove TARGHE STRADALI
dedicate di personaggi storici di Umbertide
Palazzo Comunale
Dalle ore 21,30 – DA FRATTA A UMBERTIDE:
la notte che Umbertide cambiò nome
Rievocazione della seduta del Consiglio Comunale
che decretò il cambiamento del nome della città.
Itinerante
MUSICA DA STRADA
L’eterno fascino della musica meccanica
(Organi di Barberia, organetti, pianole etc.)
FONDO EUROPEO AGRICOLO
PER LO SVILUPPO RURALE
“L’Europa investe nelle zone rurali”
REPUBBLICA REGIONE
ITALIANA
UMBRIA
CAMERA DI
COMMERCIO
PERUGIA
AZIENDA SERVIZI
INTERCOMUNALI
TIP. CALDARI - UMBERTIDE
GRUPPO
NAZIONALE LOCALE
ALTA UMBRIA srl
Zibaldone con cronache, curiosità, ricette e quant’ altro dell’Ottocento umbertidese
A cura di Adriano Bottaccioli
Rievocazione storica della “Fratta dell’Ottocento”
UMBERTIDE 15-16-17-18 SETTEMBRE 2011
Numero speciale per
il 150° anniversario
dell’Unità d’Italia
I VOLONTARI DI UMBERTIDE
ALLE GUERRE PER L’INDIPENDENZA
... entusiastica invero e intensa fu sempre
la partecipazione degli umbertidesi alla
grande opera del patrio riscatto e l’opera loro si
esplicò oltre che nel prendere parte attiva ai moti
anche nel favorire lo sconfinamento dei
volontari, aiutandoli finanziariamente, ricoverandoli, soccorrendoli in ogni modo.
Tra gli altri meritano speciale menzione
i Vibi, allora ricchissima famiglia, che
molto spesero per la causa italiana e che
pagarono anche di persona. Uno di essi,
capitano Luigi, ferito alla difesa di Roma,
fu ricoverato all’Ospedale Santo Spirito e
poi a quello dei Pellegrini, dove morì. In
questo ospedale fu amorosamente curato
dalla grande Giulia Modena1 e un’altra
eroina, la principessa Cristina di Belgiojoso ne dette comunicazione alla famiglia,
in Umbertide, ma il prezioso autografo,
benché ricercato minuziosamente, non s’è
potuto rinvenire.
(I volontari di Umbertide alle guerre per l’Indipendenza. - Archivio Storico del Risorgimento Italiano - Archivio di Stato di Perugia)
1) Giulia Modena (1818-1869), moglie del famoso attore Gustavo, fervente mazziniano, si distinse, assieme a
Cristina di Belgiojoso, per l’assistenza prestata ai feriti
delle guerre per l’indipendenza, anticipando l’iniziativa
di Florence Nigthingale formando un corpo di infermiere volontarie operanti già nel 1849.
Dalla cronaca del tempo: Umbertide
– 22 maggio 1866 - Partiranno oggi,
dopo il lauto pranzo allestito per l’occasione dal Comitato delle donne umbertidesi, i giovani volontari che hanno
coraggiosamente scelto di accorrere al
fronte, per cacciare dal nostro paese
la soldataglia austro-ungarica, che in
più occasioni ha spadroneggiato con
arroganza sulle nostre terre. Ai giovani
volontari, durante la cerimonia di saluto
della cittadinanza, che si terrà davanti
al Municipio, le signore e signorine del
Comitato doneranno un Tricolore di
seta finissima con ricamata la scritta:
LE DONNE UMBERTIDESI AI
LORO VOLONTARI – 1866
C H I P E R L A PA T R I A M U O R . . .
(Parole di Paolo Pola – Musica di F.S. Mercadante - 1826)
Aspra del militar
benché la vita,
al lampo dell’acciar
gioja l’invita.
Chi per la patria muor
vissuto è assai;
la fronda dell’allor
non langue mai.
Più tosto che languir
per lunghi affanni,
è meglio di morir
Sul fior degli anni
Chi muore e che non dà
di gloria un segno
alla futura età,
Di fama è indegno
Vuole la tradizione che questo inno
fosse cantato dai due eroi, Attilio ed
Emilio Bandiera, all’annuncio della
loro condanna a morte che fu eseguita, tramite fucilazione e per ordine di
Re Ferdinando II, il 25 luglio 1844 in
località Vallone di Rovito (Cosenza).
L’inno, tratto dall’opera “Donna Ca-
ritea di Spagna”, entrò a far parte del
vasto repertorio di canti risorgimentali che accompagnarono le gesta dei
volontari, molti dei quali, come il
presente ed il più noto coro del Nabucco, erano popolari arie d’opera
che ben si adattavano agli ideali dei
patrioti.
Il garibaldino umbertidese Torello Maccarelli
settembre 2011
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pag. 11
numero unico
ELENCO DEI VOLONTARI UMBERTIDESI
PRIMA GUERRA
D’INDIPENDENZA 1848 -1849
Insurrezione contro gli Austriaci a Milano e Venezia – Coalizione di alcuni stati italiani guidata
da Carlo Alberto di Savoia – Il Granduca Leopoldo II abbandona la Toscana e viene sostituito da
un Governo provvisorio – Papa Pio IX si rifugia
a Gaeta e la sua fuga consente la proclamazione
della Repubblica Romana - Insuccesso delle truppe
piemontesi ed alleate - Carlo Alberto abdica a favore
di Vittorio Emanuele II
Agostini Giuseppe, capitano a Venezia
e a Roma - Banelli Giovanni - Baldacci
Luigi – Benedetti Antonio – Benedetti
Settimio – Bettoni Domenico – Caracchini
Domenico (legione Garibaldi) – Cencini
Filippo (idem) – Cristoferi Angelo Antonio
– Facchini Giovanni Domenico – Faticoni
Alessandro (legione Roselli) – Igi Domenico – Igi Giovanbattista – Lotti Antonio
– Lotti Carlo – Lotti Domenico – Livi Gabriele – Mastriforti Domenico – Mercanti
Francesco (colonna Zambianchi) – Pasquali Antonio – Romitelli Fioravante – Romitelli Luigi – Romitelli Tito (nel 1831 aveva
preso parte alla rivoluzione di Rimini)
– Rovinati Giuseppe – Tonanni Settimio –
Vibi Luigi (capitano, morto a Roma)
SECONDA GUERRA
D’INDIPENDENZA 1859
Camillo Benso Conte di Cavour riesce a
coinvolgere l’Imperatore Napoleone III nella
guerra contro gli Austriaci - Dopo l’armistizio di Villafranca i Francesi ottengono la
Il bianco mostra ch’ella è santa e pura
il rosso che col sangue è a pugnar presta
e quel’altro color che vi s’innesta
che mai mancò la speme alla sventura
(Giovan Battista Niccolini – sec.XIX)
Sui limiti schiusi, su i troni distrutti
piantiamo i comuni tre nostri color !
Il verde la speme tant’anni pasciuta,
il rosso la gioia d’averla compiuta,
il bianco la fede fraterna d’amor
(Giovanni Berchet 1831)
Lombardia - Cavour dà le dimissioni da Primo
Ministro – Grazie ai Plebisciti i Ducati di
Parma e Piacenza, quello di Modena e Reggio,
la Legazione della Romagna e l’ex Granducato
di Toscana, sono annessi al Regno di Sardegna,
mentre Nizza e la Savoia passano ai Francesi Venezia resta sotto gli Austriaci, il Papa torna
a governare sullo Stato Pontificio e il Regno
delle Due Sicilie, viene governato dal figlio Francesco II. – Cavour viene richiamato al governo.
Baldacci Domenico – Barcaroli Domenico (20° reggimento) – Bastianelli
Mauro – Boldrini Giovanni - Baracchini
Giovanni (20° reggimento) – Carotini
Serafino – Censi Amerigo – Ciangottini
Bartolomeo (20°reggimento) – Cristoferi Angelo Antonio – Faticoni Alessandro
– Garognoli Giovanbattista (20° reggimento) – Giappichelli Genesio (caporale nel
Genio) – Igi Domenico – Igi Giovanbattista
– Igi Giuseppe fu Antonio – Igi Settimio –
Magnanelli Agostino – Mencarelli Gervasio
– Natali Filippo (caporale 34° reggimento)
– Polidori Luigi (44° reggimento) – Porrini Enrico – Reggiani Aristide (caporale
maggiore del 38° reggimento) – Santini
Giuseppe – Santini Leopoldo – Valdambrini Giovanni – Valeri Luigi – Vespucci
Americo – Vibi Gervasio
TERZA GUERRA
D’INDIPENDENZA 1866
Spedizione di Garibaldi contro lo Stato Pontificio fermata dall’esercito italiano per timore
di interventi da parte dei Francesi – Alleanza
IL TRICOLORE
IN POESIA
Il tricolore della Repubblica Romana
Il bianco l’è la fé che ci incatena
il rosso l’allegria dei nostri cuori
ci metterò una foglia di verbena
ch’io stesso alimentai di freschi umori.
(Francesco dall’Ongaro – 1847)
con la Prussia contro l’Austria ed annessione
del Veneto al Regno d’Italia – Nel 1870 fu
annessa anche Roma
Barattini Mariano – Barcaroli Domenico
– Benedetti Odoardo – Mercanti Giuseppe – Burelli Alessandro – Caneschi
Tommaso – Censi Amerigo – Ciangottini
Bartolomeo – Crisostomi Nazzareno – Frati Valeriano – Gili Silvio – Igi
Giuseppe di Giovanbattista (caporale)
– Maccarelli Macario (prigioniero a Condino) – Mastriforti Ruggiero – Moretti
Giovanbattista – Polidori Luigi – Santini
Giuseppe – Santini Pio – Testi Luigi –
Valdambrini Giovanni
TERZA GUERRA
D’INDIPENDENZA 1867
Barattini Mariano – Barcaroli Domenico
(prigioniero) – Bartoccini Sante – Bellezzi
Giacomo – Benedetti Orlando – Burelli
Alessandro (sottotenente farmacista) –
Caneschi Pericle – Caneschi Tommaso –
Checconi Luigi (prigioniero) – Ciangottini
Michelangelo – Fornaci Salvatore – Fratini
Giuseppe – Giappichelli Genesio – Cili Silvio – Igi Giovanbattista (morto a Mentana)
– Latterini Reginico – Maccarelli Macario
– Maccarelli Torello – Martinelli Massimo
– Migliorati Giovanni – Morelli Giovanbattista – Polidori Luigi – Porrini Domenico
– Rometti Settimio – Rovinati Giuseppe –
Santini Pio (tenente) – Testi Luigi – Tonanni Agostino – Troni Giuliano – Valdambrini Giovanni – Vespucci Americo
Se una rosa vermiglia o un gelsomino
a una foglia d’allor metti vicino
i tre colori avrai più cari e belli
a noi che in quei ci conosciam fratelli
i tre color avrai che fremer fanno
chi ancora si ostina ad esser tiranno.
(Domenico Carbone 1848)
... e subito quei colori parlarono alle
anime generose e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù onde la patria
sta e si augusta: il bianco, la fede serena
alle idee che fanno divina l’anima nella
costanza dei savi; il verde, la perpetua
rifioritura della speranza a frutto di bene
nella gioventù de’ poeti; il rosso, la passione ed il sangue dei martiri e degli eroi...
(Giosuè Carducci – Discorso tenuto in occasione
del 1° centenario della nascita del Tricolore – Reggio Emilia 1897)
Umbertide, 15-16-17-18 Settembre 2011
Giovedi 15 settembre
Venerdì 16 settembre
Piazza Matteotti
Piazza Matteotti
Ore 20,30 - SI ALZA IL SIPARIO SULLA FESTA
Dalle ore 21,30 – LA CARMEN: amore e morte
Compagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina
Moni – Musiche di George Bizet
Alzabandiera alla presenza delle Regie autorità civili e militari, della
Fanfara della banda civica, dei garibaldini, dei rappresentanti delle
Taverne ed Osterie e del pubblico che accorrerà numeroso.
CAN CAN: l’ultima follia di Parigi - “The Dilettanti dancers”
INTERVENTI MUSICALI dei Nero Fratta Sax
L’ordine pubblico sarà garantito dal 1° Battaglione di Fanteria di
Linea del Ducato di Modena.
Piazza XXV Aprile
Dalle ore 21,15 – FAVOLAGIOCANDO
Spettacolo per bambini
Piazza del Mercato
Dalle ore 21,30 – CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ
Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti
del “Circolistico” di Senigallia
Dalle ore 21,00 – I FABBRI DELLA FRATTA
Arte, forza e fantasia
Piazza XXV Aprile
Dalle ore 21,00 BALLI POPOLARI IN FESTA
– Gruppo balli popolari “La Frullana” di Pietralunga
Piazza del Mercato
Dalle ore 21,30 - CIRCO ARENA DEI FRATELLI PETTÈ
Il più piccolo spettacolo del mondo con gli artisti
del “Circolistico” di Senigallia
Dalle ore 21,00
I FABBRI DELLA FRATTA
Arte, forza e fantasia
Piazza delle Erbe – Caffè degli Artisti
Dalle ore 22,00 (replica ore 22,50) – STRAUSS IERI ...E OGGI
Centro Studi Danza - Musica di Johann Strauss jr
- Coreografia di Maria Paola Fiorucci
Ore 21,00 –
CONCERTO Chorus Fractae Ebe Igi (1a parte)
Ore 21,30 – IL MAGICO MONDO DI KENZO Cabaret
magico, micromagia, illusionismo
Ore 22,00 – CONCERTO Chorus Fractae Ebe Igi (2a parte)
Ore 22,30 – IL MAGICO MONDO DI KENZO Cabaret
magico, micromagia, illusionismo
Piazza delle Erbe – Caffè degli Artisti
Museo di Santa Croce
Dalle ore 21,30 – LA CARMEN: amore e morte
Compagnia di Danza “L’elfo ballerino” diretta da Sabina Moni
– Musica di George Bizet
Dalle ore 22,00 – CAN CAN: l’ultima follia da Parigi
- “The Dilettanti dancers”
Dalle ore 22,30 – CAFFÈ CONCERTO
Dalle ore 21,00
- IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE Filantropia
ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti a
cura di Tela Umbra – Città di Castello
- Esposizione nuove TARGHE STRADALI
dedicate di personaggi storici di Umbertide
Museo di Santa Croce
Passeggiata lungo le mura
Dalle ore 21,00 - IL MERAVIGLIOSO MONDO DI ALICE
Filantropia ed educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti a cura di Tela Umbra – Città di Castello
- Esposizione nuove TARGHE STRADALI
dedicate di personaggi storici di Umbertide
Ore 21,00 e ore 22,30 – MUSICA SOTTO I PONTI
a cura di Nero Fratta Sax
Scalinata di Piazza del Mercato
I ponti
Ore 21,30 e ore 22,30 – MUSICA SOTTO I PONTI
Caffè Concerto - a cura del M° Nicola Lucarelli
A passo di corsa... con rappresentanza storica della Fanfara
Bersaglieri
Palazzo Comunale
Dalle ore 22,00 – DA FRATTA A UMBERTIDE:
la notte che Umbertide cambiò nome
Rievocazione della seduta del Consiglio Comunale
che decretò il cambiamento del nome della città.
Itineranti
ESERCITI RISORGIMENTALI - La vita quotidiana
delle truppe, tra battaglie, esercitazioni e bivacchi.
Palazzo Comunale Dalle
ore 21,30 – DA FRATTA A UMBERTIDE: la notte che
Umbertide cambiò nome Rievocazione della seduta del
Consiglio Comunale che decretò il cambiamento del
nome della città.
Le Taverne storiche
resteranno aperte
dalle ore 19,30
alle ore 24,00
settembre 2011
pag. 10
UN’OMBRA OFFUSCA IL SUCCESSO
DELLA PRIMA “STORIA DI UMBERTIDE”
I 100 ANNI CHE CAMBIARONO IL MONDO
Il prof. Giuseppe Mazzatinti critica aspramente l’opera di don Antonio Guerrini, curata dal
nepote Genesio Perugini e stampata dalla Tipografia Tiberina nel 1883
L’autorevole e colto intellettuale di origine eugubina, interviene pesantemente
nella polemica sollecitata dal consigliere
Filippo Natali sul contributo stanziato
dal Consiglio Comunale per la pubblicazione del volume. La sua critica non
è rivolta soltanto frutto della costatazione che molte delle notizie fornite
dal sacerdote sono, a suo dire, prive di
fondamento, ma soprattutto al fatto
che a giovarsi del successo ottenuto
dalla pubblicazione, sia stato il nepote
Genesio Perugini che ha raccolto le
carte del defunto e, per ottemperare ai
desideri espressi dallo stesso, le ha date
alla stampa senza curarsi di verificare le
fonti o, almeno di migliorarne la forma
scritta.
Eh, sì, perché a detta del professore il
testo è pieno di nefandezze ed infarcito
da termini roboanti e spropositati, per
fatti, figure e situazioni di scarsissimo
interesse storico. Un testo con “periodi
sgrammaticati e troppo rei, quasi ad ogni pagina”, altri gonfi di boria retorica come
questo: “Affinché poi nell’avvenire perenne
rimanesse monumento della ricuperata Terra
e non rinnovassero i Vitelli pretensioni sopra
di lei, o non addivenisse più guiderdone d’altri
Magnati per sanguinose gesta famosi...”.
Oppure stomachevoli e pretenziose
esibizioni letterarie come: Il puro cielo
d’Ausonia che sorrideva alla soavità di aure
tranquille, videsi ben presto onnubilare al
sorgere di un nembo che tutto ingombrava con
rutilante fragore il pontifical reggimento”. O,
ancora, bolzi come questo: “Il sec.XVII
nel fosco suo tramonto lasciò l’Europa sopra
il cratere d’immenso vulcano, al cui tremendo
scoppio poco mancherà che dessa non resti dalle
vorticose fiamme distrutta”.
Ma il dotto professore prosegue nella
disamina del volume della Storia di
Umbertide, definendo ironicamente
“idropici” periodi come questo che lui
segnala tra gli altri : “...Nel mercoledi Santo
il Sole col primo raggio illuminava un trionfale
vessillo, ove scorgeansi effigiati il mistico calice
d’oro, su cui innocenti colombe curvavano pietose
il candido collo, la soprastante candida cometa ,
l’autorevole feltro gentilizio e gli astri scintillanti; vivi simboli di religione, di mansuetudine, di
possanza”. L’autore, con questo periodo,
fregiato di tredici aggettivi insulsi, ha voluto dire che la Fratta nel 1830 ritornava
sotto il dominio pontificio. Cosa dire
poi, prosegue il Mazzatinti, dei molti
versi, sparsi in questa brutta esposizione della storia Frattense. Qua dentro
ve n’ha di svariate armonie e misure;
piani come questo: “dal perugino General
Consiglio”; tronchi come questo; “per dar
notturno assalto alla citta” ; o sdruccioli come
quest’altro: “dal vittorioso fiorentino esercito”.
A conclusione della sfavorevole recensione del prof. Mazzatinti, dalla quale
abbiamo estratto solo pochi esempi,
Filippo Natali si chiede se “dopo questo,
vi sarà nessuno che vorrà ostinarsi a ritenere la
Storia di Umbertide del Guerrini e del Perugini
per un bel lavoro storico -letterario, che giustificasse la spesa fatta coi denari del pubblico?”
FONTI BIBLIOGRAFICHE
Fonti bibliografiche :
“Umbertide nel secolo XIX”
di R.Codovini e R.Sciurpa –Comune di Umbertide – Gesp – 2001
“Umbertide nelle immagini “
a cura di Bruno Porrozzi - Pro
Loco Umbertide – 1977
“La storia di Umbertide giudicata dal Sig.Giuseppe Mazzatinti
nell’Archivio Storico per le Marche e l’Umbria”
Grifani – Donati – Città di Castello
1885 (copia anastatica a cura della
Digital Editor s.r.l.)
Archivio Fotografico del Comune
di Umbertide
pag. 3
numero unico
Aggiacente
Adiacente, limitrofa, contigua
Biacca
Materia di colore bianco, ricavata dal piombo
calcinato mediante aceto. Pur avendo elevata
tossicità, veniva usato per farne impiastri e
come colore dai pittori.
Bigattiera
Ambiente adibito all’allevamento di bachi da seta
Cartografo idrostatico
Era una specializzazione di Don Bartolomeo
Borghi, ingegnere del Comune di Umbertide,
che all’attività di scienziato e di sacerdote univa
quella, mal tollerata dalle autorità del tempo, di
fervente giacobino.
Facanapa
La maschera che dà nome al giornale satirico
umbertidese fece il suo debutto nel 1836 nel
veneziano Teatro della Minerva. Facanapa
è caratterizzato dal modo di parlare veloce,
storpiando le parole e creando ilarità con il suo
continuo muoversi con buffe piroette.
Ferrari, cappellari, cocciari, vetrari, cordari,
canepini, scarpari, bollettari
Venditori e fabbricanti di ferramenta, cappelli,
terracotte, vetri, corde, canapa, scarpe e chiodi.
Fitolacca
É una pianta con azione emetica, purgativa
e depurativa; in passato veniva impiegata nel
trattamento dei reumatismi, artrite, sifilide e
le cosiddette forme “scrofolose”. Pur avendo
proprietà tossiche, veniva frequentemente usata
per dare colore al vino.
Gioco della ruzzola
Gioco popolare già praticato dagli Etruschi che
consiste nel lanciare il più lontano possibile
un disco di legno (o una forma di formaggio
stagionato), imprimendogli velocità tramite una
fettuccia legata attorno ad un braccio.
Gioglio
(Lolium temulentum) Loglio, zizzania ubriacante
Malsanìa
Scarsità d’igiene, insalubrità.
Pannina e bracciatura
Il termine pannina indicava le pezze di lana o
stoffa e bracciatura qualsiasi tessuto che secondo
gli usi del tempo veniva venduto a braccia.
Pristinai
Fornai, prestinari
Zanelle
Canali per lo scolo delle acque piovane poste
ai lati delle strade
Zolfanelli fosforici, o pirofori
Fiammiferi in legno imbevuti di zolfo nella
parte superiore
Impossibile fare una sintesi di un secolo tanto ricco di avvenimenti e di profonde e radicali trasformazioni sotto il profilo sociale,
politico ed economico. Le notizie che riportiamo qui sotto sono soltanto un piccolo esempio di cosa accadeva in una cittadina come
la nostra che, pur consapevole di ciò che avveniva nel resto del mondo e spesso direttamente coinvolta in questi cambiamenti, doveva
fare i conti con i problemi di tutti i giorni
del Teatro e diventa socio dell’Accademia dei
Riuniti.
1811 - Una grossa piena del Tevere interrompe la strada per Città di Castello nei pressi di
Montalto. Per raggiungerla si dovrà passare
per il Molinello e poi, costeggiando il fiume,
nel vicino territorio di Montone.
L’Albero della Libertà
1800 - L’alba del secolo vede alcuni frattegiani
rinchiusi in carcere con l’accusa di essere giacobini; tra questi Don Bartolomeo Borghi “cartografo idrostatico” di Fratta. Il 19 luglio, in piena
estate, un forte temporale fa straripare la Reggia
causando notevoli disastri tra i quali l’abbattimento del muro di sostegno del terrapieno che
dà verso la Rocca e di quello che riparava il borgo di Santa Croce, che viene invaso dalle acque.
Il Governo di Perugia non dà aiuto alla popolazione, contribuendo ad esasperare gli animi già
inaspriti dalle passate vicende dell’Albero della
Libertà, abbattuto dai clericali che al suo posto
piantarono una croce. Ai piedi di questa apparve
ben presto una piccola coccarda tricolore, un
piccolo segno, quasi una premonizione, di ciò
che sarebbe avvenuto negli anni seguenti...
1801 - Scarseggiano pane e vino e altri beni di
consumo. Il cardinale Rivarola risponde picche
alle proteste degli abitanti e li obbliga a riparare
i danni causati dalla piena. La Fratta è luogo di
passaggio di truppe straniere e deve contribuire
al loro mantenimento. Agli Ebrei residenti nel
paese (in buona parte commercianti di maioliche), viene intimato di allontanarsi. Un paio di
galline costa 30 bajocchi.
1805 - Nonostante il pessimo stato dell’economia comunale si decide di commissionare ad
un sarto di Perugia nuovi costosi abiti che gli
Amministratori di Fratta dovranno indossare
nell’espletamento dei loro incarichi .
1809 - Fratta diventa Comune di terza classe
dell’Impero Francese. Viene nominato Maire il
cantante Domenico Bruni, mentre lo stemma
imperiale francese domina il Palazzo Comunale.
Grandi feste in onore del “despota” Napoleone
con luminarie, fuochi d’artificio e distribuzione
di “pollami a guisa di cuccagna”.
1810 - Le autorità francesi provvedono alla
creazione dell’anagrafe rendendo obbligatoria
la registrazione di nascite, morti e matrimoni.
Si istallano le tabelle delle vie ed i numeri civici.
L’autorità sopprime le Confraternite, istituendo
il “Burò di Beneficenza” e la “Società Materna”.
Il Comune eroga 10 scudi per la costruzione
1812 - I Francesi confiscano le opere d’arte delle
chiese di Fratta, tra queste l’ “Incoronazione
della Vergine” del Pinturicchio. Vengono
sequestrati anche i volumi della biblioteca del
Monastero di Montecorona. Si procede alla
vaccinazione contro il vaiolo.
1813 - Viene stabilito il pagamento del dazio
per l’uva vendemmiata. La gabella si aggiunge
alle tante altre cui sono sottoposti soprattutto i
meno abbienti. Il Fieno viene pagato 9 franchi
(francesi al quintale).
1814 - La coltivazione del tabacco è già ampiamente diffusa nel territorio di Fratta, così come
quella del guado usato per tingere i tessuti. Il
16 maggio Perugia ed i comuni circostanti
ritornano sotto il dominio del Papa.
1815 - A causa di cedimenti viene abbassata (di
45 palmi=11 mt. circa) la Torre dell’Orologio,
controporta della Campana. Viene eseguito il
selciato del Ponte sul Tevere. L’offerta per la
celebrazione di una Messa è di 15 bajocchi.
1817 - Si lamenta la mancanza di generi di
prima necessità, tra i quali anche le ghiande che
oltre a serivire da alimentazione per gli animali,
vengono utilizzate anche come cibo per la
povera gente.
1818 - La Rocca viene destinata a prigione ed
ospita mediamente una decina di carcerati. Viene abolito il “gioco dello steccato”, lotta cruenta e
crudele tra buoi e cani.
1825 - Vengono”lastricate” la piazza del Marchese e la via Dritta (piazza Matteotti e via Cibo).
Il Segretario Comunale G.Battista Burelli chiede
di essere collocato in pensione dopo 43 anni
di servizio, a patto che il suo posto venisse
occupato, come poi avvenne, dal figlio Ruggero.
1826 - Vengono emanate severe disposizioni
contro i mugnai che spesso “facevano le più
immorali azioni” nei confronti delle donne che
andavano a macinare il grano da loro.
1827 - Papa Leone XII stabilisce che il Gonfaloniere debba essere scelto tra “le primarie famiglie
del luogo” e cioè tra i più ricchi. Tra questi anche
il marchese Florenzi, marito di Marianna. Questa
era l’amante di Lodovico di Baviera ed ebbe in
regalo da lui il castello di Ascagnano.
Il gioco della Ruzzola
1828 - Si sistemano le cunette delle strade interne
per evitare le infiltrazioni di acque piovane nelle
case. Il vino viene pagato 2 scudi per una soma
da 300 libbre.
1831 - Viene ripristinato un lungo tratto del muro
di sostegno lungo il torrente Reggia, distrutto da
una piena nell’inverno precedente. Il cioccolato
costa 20 bajocchi la libbra.
1832 - Si vieta di giocare “alla ruzzola”, salvo che
nei posti stabiliti e cioè sulla strada montonese
nel tratto sotto Santa Maria.
1835 - Una grave epidemia di “colera”, proveniente da Toscana e Marche, colpisce il nostro
Comune. Il bilancio comunale registra 2.763
scudi di Entrata e 2.762 di Uscita.
1844 - Festeggiamenti per il secondo centenario
della “Guerra del Granduca” che dal 1641 al 1644
aveva pesantemente coinvolto i cittadini di
Fratta.
1845 - Muore il Canonico don Antonio Guerrini,
autore della prima “Storia di Umbertide”, completata, dopo la sua morte, dal nipote Genesio
Perugini. Il grano costa 8 scudi il rubbio. Il
granturco 1,10 scudi la mina
1846 - L’inverno particolarmente rigido seguito
da mesi primaverili particolarmente asciutti
prenanunciano la scarsità dei raccolti. Si acquista una partita di grano a Fano, ma la temuta
carestia è meno dannosa del previsto.
1847 - Viene istituita la Guardia Civica che è
composta da 180 uomini e controlla i territori
di Fratta, Montone e Pietralunga. Un fucile
militare costa 6 scudi.
1848 - Partono dalla Fratta 26 giovani volontari
per la Prima Guerra d’Indipendenza. Viene
istituito il “libretto di lavoro” per gli operai sopra
i 15 anni.
1849 - Muore a Roma il valoroso capitano di
Fratta, Luigi Vibi, ferito in combattimento
settembre 2010
pag. 4
durante la difesa della Repubblica Romana. Lo
stesso anno viene giustiziato dagli Austriaci, in
prossimità del muro di cinta del Convento di San
Francesco, Cipriano Angioloni, detto Berlicche.
1853 - Si stabilisce un nuovo Capitolato per il
commercio della “carne bassa” e quello del pane
che viene distinto tra quello “bianco” e quello
“bruno”. La celebrazione di una messa costa 15
bajocchi come 35 anni prima.
1854 - Tra i generi di cereali che il Comune
doveva procurarsi a “sfamo della popolazione”, il
granturco, per il minor costo, era il più richiesto
soprattutto dai poveri.
1857 - Quattro carabinieri vengono accusati di
ubriachezza molesta e di aver malmenato un
malcapitato e minacciato i suoi parenti ed i
clienti del Caffè Ungherini in piazza.
1859 - Un gruppo di 28 volontari umbertidesi
parte per la Seconda guerra d’Indipendenza. 100
mattoni costano 71 bajocchi, i coppi per il tetto
120 ogni cento.
1860 - Passano per la Fratta le truppe piemontesi
guidate dal gen. Manfredo Fanti che pernotta
in città ospite della famiglia Mavarelli. Il 4 ed il
5 novembre si vota per l’annessione al Regno
di Vittorio Emanuele II con 2564 favorevoli e
solo 4 contrari.
1861 - Il 14 novembre alle ore 10,30, dall’Ufficio
Postale di Fratta viene spedito il primo telegramma con il seguente testo: “Viva Vittorio
Emanuele – Felicità d’Italia – ecco le prime parole che
pronunciano sul concesso telegrafo gli abitanti di Fratta,
sudditi eternamente grati, eternamente fedeli”
1863 - In data 29 marzo 1863, Fratta cambia
nome e diventa Umbertide. La cera da candele
costa 6 lire al kg.
1866 - Altri volontari (29) partecipano alla Terza
guerra d’Indipendenza. A questi se ne aggiungono altri 31 nell’anno successivo.
1869 - Viene ingrandita, su progetto dell’Inge-
gnere Comunale Genesio Perugini, la Piazza del
Foro Boario o del Mercato per la spesa di 961
lire. L’olio costa 1,70 lire al kg.
1870 - Viene istituito il servizio di diligenza
giornaliero dei Fratelli Guardabassi per Perugia
e Città di Castello. Fino ad allora il servizio era
gestito dall’imprenditore Liborio Marignoli.
1880 - Gli ammalati di “pellagra” sono 576.
L’epidemia è dovuta a scarsa ed insana alimentazione. Frequenti i casi di follia provocati dalla
malattia.
1883 - Viene vietato il gioco della “Passatella” per
il timore di risse; allo stesso tempo si proibiscono
anche i “Pellegrinaggi religiosi”, ma questi per motivi
d’igiene (sic).
1885 - Vengono inaugurate le due sculture dei padri della Patria Vittorio Emanuele II e Giuseppe
Garibaldi, istallate sulla facciata del Comune.
1886 - Il 15 agosto viene inaugurata la Ferrovia
dell’Appennino Centrale. Velocità massima 35
km. all’ora. Cento uova costano 6 lire.
L’AVVISO DE LA COLLEGIÉTA
Hè letto quell’avviso appiccichèto
su la tabella de la Collegièta?
Ce dice ch’Arlechino infurïèto
vol fè t’a Fracanapa ‘na scenèta.
ed insieme col popolo ha giurèto
de fè de Fracanapa ‘n’insalèta
co’ na ricetta ch’esso ha preparèto
de certa roba là nella Pineta.
Basta, fiòlo mio. Staremo a vede’
chi fré de loro meio se la chèva.
Ma ch’Arlecchin le dia, ‘n ce posso crede.
Te ricordi a teètro che faceva?
Appena Fracanapa alzév’el piede,
il tu’ Arlecchino subito scappéva.
Ri-mo-re (31 dicembre 1893)
1888 - A causa delle ristrettezze del bilancio, il
Comune decide di vendere, a prezzi stracciati, i
libri della Biblioteca.Tra questi anche gli antichi
volumi requisiti ai Camaldolesi di Montecorona,
un patrimonio di valore inestimabile, mai più
recuperato.
1891 - Si comincia a parlare del 1° Maggio come
“Festa dei Lavoratori”, ma questa verrà celebrata
per la prima volta solo otto anni più tardi, nel
1899.
1899 - Il secolo termina con un’Amministrazione Comunale fortemente indebitata ed un
clima politico nazionale rovente, premessa per
il formarsi di quel fermento politico che porterà
all’associazionismo militante ed alla formazione
dei partiti. Un altro segno dei tempi è che il carcere situato nella Rocca di Umbertide conta, in
questa fine di secolo, oltre 65 detenuti: molti
di più di quanti ne ospitava 100 anni prima ...
Polizia e sicurezza
dei luoghi pubblici
Le botteghe dei pizzicagnoli devono essere
provvedute d’acqua, e fognoli, specialmente
per dar esito alle lavature dei pesci salati.
È proibito in essi lo accumulamento di
materie grasse.
I grandi depositi di salumi come fonti di
umidità, e di malsanìa saranno ventilati in
modo da impedire cattive esalazioni.
È proibito di vuotare le botti di olio, e di
vino nella pubblica via, dovendosi ciò eseguire nello interno dei magazzini.
La vuotatura dei pozzi neri, la ripulitura delle chiaviche, delle fogne, delle cloache non
potrà cominciarsi avanti le ore 12 di notte.
Le piante degli orti, e dei giardini, nello
interno dell’abitato saranno tenute a tale
distanza dalle abitazioni prospicienti in essi
da non impedire la necessaria insolazione,
e da evitare l’umidità prodotta dal loro
accumulamento.
è andato in aria. I nostri lettori crederanno
subito a una bomba. No. Semplicemente
l’esattore lo aveva messo all’asta, perché
i signori dell’Accademia non pagavano le
imposte. Queste cose non succedono alla
redazione Facanapa, che non ha nemmeno
in affitto, un bugigattolo dove riunirsi. (22
aprile 1894)
Salubrità degli alimenti
e delle bevande
Il commercio delle derrate alimentari, i luoghi di deposito di vendita dei commestibili
e delle bevande, come pure gli ambulanti e
coloro che in genere ne fanno il trasporto,
sono sottoposti per quanto riguarda l’igiene
alla sorveglianza dell’Autorità Municipale...
all’oggetto di assicurarsi che non vi sia cosa
capace di nuocere alla salute.
Saranno tolti dalla vendita fino a che non
siano completamente espurgati i grani contenenti semi assolutamente dannosi del gioglio
(Lolium temulentum) nonché del rafano silvestre
È proibito l’uso delle salamoie, dell’acqua
di gesso e del solfato di rame per la panificazione.
È proibito ai panettieri di servirsi nella confezione del pane di farine provenienti da
cereali guasti, od altrimenti corrotti, avariati
o raccolti sul lido del mare.
Le bilance nelle quali si pesa la pasta per
fare il pane di giusta misura dovranno avere
i piatti perfettamente stagnati, quando non
fossero di vetro, o di porcellana ... e dovranno
essere costantemente tenuti colla massima
nettezza, e ben conservati.
Condimenti
È severamente vietata la vendita del sale
adulterato con gesso crudo; del pepe sofisticato con biacca; del thè colorato con sali di rame;
dello zucchero misto a gesso, a zinco, o a sali di
piombo. Si esclude pure dal consumo l’aceto
artefatto per l’aggiunta degli acidi minerali,
dell’allume, dei sali di calce, dell’aro italico, o
reso impuro dalla presenza dell’arsenico e dai
sali di piombo e di rame provenienti dai vasi.
Paste, dolci, bomboni,
confetture ec.
Per abbellire le confetture non sarà fatto uso
di alcun metallo, eccettuato l’oro e l’argento
in foglie. Nemmeno potranno i venditori
valersi di polveri metalliche per brillantarle,
di carte colorate con sostanze venefiche per
involgerle, né di fili d’altro metallo che di
ferro per riunir e congegnarne i pezzi.
Si vieta pure l’uso degli acidi minerali per
la preparazione dei gelati o delle limonate.
Bevande diverse
Frutta, ortaggi e funghi
Tra un ballo e l’altro, torta e
maccheroni. I veglioni, dati a cura della
I Riuniti per poco non vanno in
aria... Per poco il Teatro dei Riuniti non
Il Foro Bovario di E. Freguglia (1875)
DAL REGOLAMENTO DELLA PUBBLICA IGIENE
DALLA CRONACA LOCALE
simpatica Società del ’64, non potevano
riuscire più splendidi ed attraenti. Il secondo
specialmente, rimarrà indimenticabile per il
fulgore delle bellezze, per la eleganza delle
toilettes, e per le quadriglie monstre dirette
con ammirabile precisione e sangue freddo dai nostri egregi cavalieri di sala dott.
Angelo Utili e rag. Ellero Pier Ottavio.
Oltre ogni dire indovinata la mascherata
dei Contadini, felicissima quella dei Pagliacci.
Festeggiata con entusiasmo la torta dei
Contadini, e accolti con delirio i maccheroni
dei Pagliacci, massime dal sig. Floriani, che
ne andava ancora in cerca ... dopo esserseli
finiti. Non facciamo i nomi delle signore e
signorine presenti, tutte vezzosissime. (11
febbraio 1894)
pag. 9
numero unico
È proibita l’introduzione nel Comune, e la
circolazione in esso di bestie malefiche e
feroci, che non sieno rinchiuse in apposite
gabbie.
Il commercio all’ingrosso di zolfanelli
fosforici, o pirofori è vincolato ad un permesso, che colla ingiunzione di speciali cautele si rilascia dal Sindaco, allorquando sia
riconosciuta l’idoneità del luogo di spaccio...
Nei luoghi abitati dove esistono, o dove
potranno essere permesse filande di bozzoli, è vietato di fare ammasso di larve, e
di bacocci, che dovranno esportarsi fuori
dell’abitato, nel tempo e nelle località indicate dal Sindaco. Alle stesse regole saranno
sottoposti anco gli avanzi dei letti delle
bigattiere.
La macerazione del lino e della canape, non
potrà aver luogo che in aperta campagna,
purché non sia fatta nelle acque che alimentano i pozzi dell’abitato...
Il bruciamento delle Stoppie non potrà praticarsi prima della fine d’agosto, onde non si
accrescano i calori della stagione con danno
della pubblica salute.
Non si potranno né vendere, né esporre in
vendita le frutta evidentemente immature o
fradicie, i legumi guasti o corrotti, le erbe, le
radici, i tuberi in stato di corruzione...
È proibito il traffico di funghi secchi, e di
quelli conservati in olio e sale. La vendita
dei funghi avrà luogo nel sito destinato al
mercato della frutta e degli erbaggi, previa
visita dell’incaricato comunale.
Alimenti animali
Ogni bottega posta all’interno dei luoghi
abitati, che sia destinata alla vendita delle
carni, dovrà essere selciata, colle pareti perfettamente intonacate di calce, ove non sia
possibile inverniciarle a lucido per un’altezza
inferiore a due metri tutto all’intorno, essere
imbiancate.
Coloro che apponessero alle carni bolli
levati da altri animali uccisi o già venduti o
in qualche modo cercassero di falsificarlo,
andranno soggetti alle pene di polizia, oltre il
sequestro delle carni, salvo le maggiori pene
portate dal Codice penale.
Non è permessa l’esposizione di pesce
fresco, per vendita in altri luoghi fuori di
quelli assegnati o consentiti dalle Autorità
comunali.
Ai pizzicagnoli, trattori, osti, friggitori, caffettieri e rivenditori di sale e tabacco è assolutamente proibito di fare uso di recipienti
di rame e di ottone non stagnati all’interno,
e di vasi di piombo.
È proibita la vendita del Vino artificialmente
modificato coll’aggiunta dei preparati di
rame, di piombo, del gesso e dell’allume, degli
acidi minerali, della infusione di mandorle amare, di lauro ceraso, di fitolacca dopo la fioritura,
dell’alcool in eccesso, dei sali terrosi, non che
di altre sostanze naturalmente disciolte nel
vino quando vi esistano in dose tripla della
normale. È esclusa dal consumo la Birra
adulterata per l’uso fatto nella fabbricazione di essa dei semi della sabadiglia, della
veratrina, dell’acido picrico, della stricnina, della
coloquintida, delle foglie di menianto mezzereo,
delle teste di papavero, dei sali calcarei, o dei
sali di rame, o di piombo provenienti dai vasi.
È proibita la vendita dell’Acquavite adulterata con il loglio, il lauro ceraso, lo stramonio,
l’allume e l’acido solforico.
Sarà ugualmente impedita la vendita
dell’Amaraschino o altro rosolio o liquore,
che contenga eccedenza d’acqua crobata
di lauro ceraso, nonché del verdolino ravvivato con Sali di rame, o che sia colorato
con sostanze vegetabili e minerali di azione
pericolosa e nociva.
Dal “Regolamento di Pubblica Igiene” del Comune di
Umbertide - Siena 1872 - Tip. Sordo-muti L. Lazzeri
settembre 2011
pag. 8
pag. 5
numero unico
attraentissime e si farà con gran pompa
quello che si usa per le navi della marina
militare. Interverrà pure il Gran-Soaffa il
quale terrà un discorso sulla “Storia della
Marineria fluviale, con speciale riguardo al
Tevere”. (8 aprile 1894)
DALREGOLAMENTODIPOLIZIAURBANA
È vietato di esporre oggetti in vendita,
fuori dei luoghi destinati, senza l’opportuno
permesso., come pure d’innalzare baracche,
anche provvisorie per qualsiasi titolo in luoghi
pubblici.
Nelle strade, piazze ed altri luoghi pubblici è
vietato di tenere fornelli, far cuocere vivande,
non meno che eseguire altri lavori tanto per
gli usi domestici, quanto per qualsivoglia industria, o mestiere, senza aver prima ottenuto
il permesso delle Autorità.
È vietato di sfrondare gli alberi delle passeggiate , quelli della piazza e del foro Boario,
salirvi sopra, ed in qualunque modo guastarli o
danneggiarli. Così dicasi delle siepi, arginelli ed
altre piante che servono ad abbellire i luoghi
pubblici....
a) La via Cavour dalla cantonata della casa
Reggiani fino alla casa Perugini è destinata
pei venditori di pannina, e generi di bracciatura
b) La piazza Umberto I (Piazza Matteotti)
per la Orificeria.
c) La via Cibo, dalla porta della Farmacia
Mavarelli fino alla casa Burelli, ed aggiacente strada Alberti per la Chincaglieria.
d) La piazzetta retro il Palazzo Comunale
(Piazza delle Erbe) , nella stessa via Alberti, pei fieni, erbaggi, frutta, pesce e
capretti.
e) La piazza aggiacente al foro bovario di
fronte alla Casa Mavarelli (ora Reggiani),
pei pollami, uova, cacciagione ecc.
f) La piazzetta sotto alla casa Tognaccini
aggiacente al mercato dei cereali in San
Francesco per la legna e carbone.
g) La piazza avanti alla Chiesa della Madonna della Reggia (Collegiata) e sue adiacenze pei ferrari, cappellari, cocciari, vetrari,
cordari, canepini, scarpari, bollettari ecc.
È vietato lasciar vagare per le strade dei luoghi
abitati polli, tacchini, anitre, porci ecc. come
pure lasciar vagare i cani senza collana, ed in
cui non vi siano le iniziali del nome, e cognome del proprietario.
Le falci, le seghe, i ferri, ed altri utensili taglienti
ed atti a ferire dovranno trasportarsi sempre
coperti, e riparati in modo da escludere qualunque pericolo di offesa o danno alle persone,
ed alle cose.
Il giuoco della Ruzzola, Ruzzoloni, Formaggio
ecc. non potrà farsi che dalla strada a ciò destinata, cioè dalla colonnetta di pietra apposta
per segnale sotto la fornace Cerrini nella
strada Montonese, fino all’altro presso la casa
Palchetti. Il gioco della Palla senza tamburello
potrà farsi in via Cavour dal fabbricato delle
pubbliche Scuole fino alla casa del conte Ranieri. Quello della palla col Tamburello, o del
Pallone nella piazza San Francesco, mercato
dei cereali.
È proibito di fare sdruccioli sul ghiaccio lungo
le strade, i viali e le piazze destinate al pubblico
passeggio.
h) I venditori di granaglie, pristinai , venditori di castagne tanto fresche che secche,
in una parola tutti i cereali nella piazza di
questo nome, antica denominazione, piazza San Francesco.
I proprietari ed inquilini delle botteghe e dei
piani terreni hanno però l’obbligo di spazzare
il tratto di strada fronteggiante la bottega, o
casa fino alla metà, e se fronteggiano una
piazza per metri tre in larghezza...
... Lo sgombro della neve è obbligatorio per
tutti gli abitanti del piano terreno e tenenti bottega come già detto per le spazzature. Questi
avranno anche l’obbligo di rompere il ghiaccio
davanti alle loro case o botteghe, oltre a quello
che si forma nelle gronde ed alle balconate. Il
tratto in cui fu rotto il ghiaccio dovrà essere
cosparso di sabbia, terra, o cenere.
I fornai, pristinai venditori di pasta in genere
dovranno tenere i loro negozi costantemente
provvisti di pane, e pasta in quantità proporzionata ai bisogni del rispettivo consumo
giornaliero. I fornai non potranno rifiutarsi
dal cuocere il pane dei privati, e dovranno
restituirlo cotto a dovere. I venditori di pane
dovranno tenere i loro negozi aperti al pubblico tutti i giorni dal levar del Sole fino a due
ore dopo l’Ave Maria.
I mercati e le fiere si faranno solo nelle
piazze, ed altri luoghi a ciò appositamente
destinati, che in Umbertide sono i seguenti :
i) Il piazzone pei Bestiami è quello che porta il nome di Foro Bovario, ed i Bestiami
saranno ripartiti nelle diverse specie per
mantenere l’ordine ed il transito libero.
È vietato di occupare il posto dei vicini, e
ciascun venditore dovrà contentarsi dell’area
che gli viene assegnata. Nei luoghi di mercati
e fiere dovrà sempre lasciarsi libero transito
ai passeggieri, e libero accesso alle case, botteghe e magazzini vicini, ne potrà mai per
qualsivoglia titolo ingombrarsi la strada Provinciale all’interno dell’abitato.
Nel trasporto delle persone, e delle merci
non si potranno adoperare vetture, carri,
ed altri veicoli che per vetustà, o vizio di
costruzione possano essere pericolosi. Nel
percorrere il Paese di notte tempo dovranno
i veicoli essere muniti di fanali, o lanterne accese e dovranno essere condotti al passo.
È vietato nell’interno dell’abitato di andare al
galoppo, ed anche al trotto serrato, o forzato
con bestie da tiro o da soma. Non si può affidare neppure momentaneamente la conduzione
di bestie a persone che per età, o stato normale
di ragione, o di forze siano incapaci di guidarle.
... e i Canottieri ci riprovano La So-
A prevenire ed allontanare i pericoli d’incendio tutti i camini, o canali dal fumo dovranno
essere spazzati una volta almeno in ogni anno
a diligenza dei proprietari od inquilini di case
secondo che sarà convenuto. Manifestandosi
un incendio, ogni persona che ne venga in
cognizione è tenuta a renderne immediatamente avvertita l’Autorità. Tutti quelli che si
trovano sul luogo dell’incendio sono obbligati
ad adoperarsi per la sua estinzione, se ne sono
giudicati capaci. I lavoranti per l’estinzione
dell’incendio potranno all’occorrenza introdursi nelle case e su i tetti vicini cogli utensili
impiegati per l’estinzione ed i proprietari saranno obbligati a permettere l’uso dei loro
pozzi, delle vasche, cisterne e simili.
La testata di “Facanapa” opera del famoso Yambo (Enrico Novelli) figlio dell’attore Ermete
... mentre l’Unione si scioglie ?
Il Circolo “L’Unione”, per la stessa ragione
per cui il Teatro è detto “dei Riuniti”, in
un paese dove tutto è disunione, non è più
quella bella cosa che s’immaginarono i suoi
fondatori e che in principio fu veramente.
I soci diminuiscono, gl’incassi del giuoco
sono cessati e c’è persino chi propone lo
scioglimento. Così andrebbe a perire miseramente una delle poche istituzioni che
si oppongono agli effetti di quella forza
centrifuga che allontana sempre di più i
cittadini l’uno dall’altro. E guardate destino !
Il Consiglio direttivo del Circolo si può dire
quasi la copia della Giunta comunale. Vi
troviamo come Presidente il signor dottor
Mavarelli Francesco e come consiglieri i
sigg. Ciro Mavarelli, Marzani Tertulliano,
Giuseppe Ramaccioni e il Dott. Cecchini.
Né vi manca il nostro carissimo amico, il sig.
Dal Bianco. Come si vede, in questo paese
non ci sono che tre o quattro che hanno
cervello, e senza di loro, è inutile, non si va
avanti. Si vede ancora che gli elettori avevano la voglia de la Giunta, come succede
alle donne gravide che poi le fanno ritrovare
nei neonati. Difatti, in altre circostanze, chi
sarebbe andato a pensare, per esempio, al
sig. Giuseppe Ramaccioni? E questo non
perché non abbia le qualità necessarie,
ohibò! nessuno lo pensa; ma perché in
tutto il tempo, da che è socio del Circolo,
non ha salito le scale, scommettiamo, tre
volte. Quindi non c’è dubbio che gli elettori
avevano la voglia. Adesso bisognerebbe che
se ne facessero venire un’altra. Quella di
rimandarli a casa, dal momento che portano
la jettatura. (20 maggio 1894)
Dal “Regolamento di Polizia Urbana” del Comune di
Umbertide - Siena 1873 - Tip. Sordo-muti L. Lazzeri
Amuleti contro la Jella
cietà dei Canottieri metterà in acqua stasera
la nuova lancia, di cui annunciammo già la
costruzione. Il varo verrà festeggiato dai soci
con una fraterna bicchierata, alla quale non
mancheranno naturalmente brindisi e urli.
Vi sarà anche della musica e tutto finirà con
una superba luminaria della spesa di circa 5
lire. (15 luglio 1894)
Il vino, a volte, fa dimenticare l’acqua... Ci pervengono lagnanze sull’uso Le donne reclamano il diritto di
dell’acqua potabile in Umbertide, che non è bagnarsi nel Tevere. Il caldo che s’’è
fatto tanto aspettare, è venuto con tanta
maggior violenza quanto più era desiderato
dopo le piogge che abbiamo avuto in addietro quasi di continuo. Non c’è che dire. Si
va a fuoco. In mezzo a tanta acqua, ci fosse
almeno un luogo, una capanna, una baracca,
per bagnarsi con un po’ di comodo ! Tutte
le speculazioni, in questo paese, sono state
tentate, meno quelle che avrebbero potuto
crescere il benessere del paese, recando un
sensibile beneficio, anche a chi se ne fosse
fatto imprenditore. Specialmente per le donne, non è meno questione di decenza che
di comodo. Il municipio, è vero, ha rimesso
fuori la solita ordinanza, che stabilisce le
Ma che latte è ? Riceviamo e pubbli- Colonne d’Ercole per i Canottieri, anzi per
chiamo integralmente: Caro Facanapa – si gli scafi guidati ecc.ecc., ma i bagni si fanno
vendono in paese generi alimentari guasti. male, ugualmente. (1 luglio 1894)
Il latte poi è assolutamente imbevibile e del
latte non ha né il colore, né il sapore. E si che
il latte si dà più specialmente agli ammalati
ed ai bambini. Tu, Facanapa, unisci un poco
la tua autorevole voce alla mia e fa cessare
una buona volta ‘sta birbonata !
regolato da nessun regolamento, mentre di
regolamenti ve n’è tanti per ogni altra cosa,
che non si sa come regolarsi. É ragionevole
che chi consuma per dieci debba pagare
come chi consuma per uno? Oltre che un’ingiustizia per i contribuenti, non è questa una
perdita per l’amministrazione? Si capisce che
preferiscasi il vino all’acqua, ma che lassù, in
Municipio, spingano l’odio per l’acqua fino
al non volerne sentir parlare nemmeno in
un regolamento, questo è troppo. Sig. Dal
Bianco, faccia lei, per carità. Gli altri è inutile,
non ce l’hanno buona con l’acqua e poi lei sa
fare così presto e così bene! (17 giugno 1894)
La piena del Tevere inghiotte due
barche La Società dei Canottieri del Tevere che fu così disgraziata con quelle due
lancie che furono acquistate in Firenze l’anno
scorso e che poi il Tevere si portò via in una
piena come due fuscelli di paglia inghiottendone una, la più piccola, e fracassando l’altra;
ha in una recente adunanza deliberato la
ricostruzione di una nuova lancia della stessa
forma e delle stesse dimensioni di quella
grande, ed ha già provveduto in proposito.
Avremo così, sulla fine del prossimo giugno,
la nuova lancia, la quale, non dubitiamo, avrà
più fortuna dell’antica. Siamo informati che
nell’occasione del varo avranno luogo feste
Bagnanti
“Facanapa”, giornale satirico umbertidese, uscì,
in 14 numeri, dal 3 dicembre 1893 al 15 luglio
1894. Aspramente critico verso l’Amministrazione pubblica e per nulla intimorito dalle varie
pressioni cui fu sottoposto, ci offre uno spaccato di
vita della Umbertide di fine ‘800, particolarmente
significativo e non privo di importanti insegnamenti
sul modo di rapportarsi con le istituzioni e con chi
le rappresenta.
settembre 2010
pag. 6
… andando per TAVERNE, LOCANDE ed OSTERIE
alla ricerca di ricette dimenticate e di sapori, profumi ed ambienti di altri tempi ! I piatti elencati qui sotto sono solo una parte di quelli proposti. I menu completi saranno esposti, giorno per
giorno, presso ogni locanda e comprenderanno in genere anche Torta sul panaro con salsicce
ed erba, prosciutto, Frittelle, Bruscatelle etc. Locande, Taverne ed Osterie resteranno aperte dalle
19,30 alle 24,00 (domenica 18 l’apertura sarà anticipata alle 17,30)
La vendita di alcolici sarà consentita soltanto se abbinata alla consumazione di cibo.
1) LOCANDA DELLA TORRE
Per riassaporare i piatti delle antiche
osterie di campagna: Fagioli con le
cotiche e quadrucci coi ceci, padelata
di maiale, spezzatino di cinghiale ed
altri piatti tradizionali.
2) ANTICA PASTICCERIA MIGLIORATI
Il solleticante profumo della vaniglia
vi inviterà all’assaggio di irresistibili
crostate, ciaramicola, fave dei morti,
petit fours, zuppa inglese etc.
3) TAVERNA DEGLI ANTICHI SAPORI
Esce profumo di buono dalle pentole
fumanti della sua cucina che offre una
ricca scelta di antipasti, paste ai fagioli ed ai ceci, coda di vitello al sugo,
anguilla alla brace ed altre specialità
caserecce.
4) OSTERIA DEL MATTATOIO
Un punto di riferimento per i mercanti
di bestiame e gli agricoltori che qui
convenivano per gustare tagliatelle al
sugo d’oca, coradelle d’agnello, stinchi
di maiale e altre specialità della casa.
5) OSTERIA DEI MILLE
Rancio “fuori ordinanza” per Camicie
Rosse ed ospiti per gustare zuppe di
roveja, cipolle e fave, tagliolini con
fagioli, polenta al sugo di carne, lampredotto, baccalà in umido e stracotto.
6) OSTERIA DELLA CORONA
Tradizionale luogo d’incontro per cittadini e forestieri, l’Osteria propone
gnocchi al sugo d’oca, polenta con
salsicce, spezzatino di pollo, stinco di
maiale, torcolo e vinsanto.
7) TAVERNA DELLA LUNA
Un nome esotico in onore dei clienti
stranieri e locali che apprezzano il suo
ricco “menu degustazione” con bruschette miste, zuppa di farro, padellata,
la tradizionale bandiera ed i dolci umbri.
8) OSTERIA DEI BRIGANTI
Figure ed ambienti pittoreschi per una
cucina semplice e ricca di sapori stuzzicanti come la Merenda ed il Tagliere
del Brigante, i fagioli con le cotiche, il
pollo all’arrabbiata e dolci a sorpresa.
9) ALLE DAME
Attorniato da briganti e donnine di
piacere il Circolo di beneficienza offre
dolci casalinghi come polentine, rocciate, maritozzi, brutti ma buoni assieme a rosolio di cannella o mandolino.
10) TAVERNA DEI TINTORI
In una raffinata cornice d’epoca vengono proposti piatti gustosi come antipasti
del tintore, crema di ceci, tagliatelle ai
porcini, polenta al sugo, pollo all’arrabbiata, baccalà in umido e dolci vari.
11) OSTERIA DEL MUSICANTE
Un gustoso menu tra squilli di tromba
e rullar di tamburi con pasta di fagioli
e salsicce, quadrucci e ceci, grigliata
mista di maiale, coradella, torta con salsicce ed erba e squisiti dolci casalinghi.
12) OSTERIA DEGLI ARTIGIANI
L’ambiente è quello del popolare
quartiere di San Giovanni, la cucina è
quella di casa con crostoni, parmigiana di melanzane, salsicce e patate al
forno, trippa, arrosto misto, pandolce
della Fratta
pag. 7
numero unico
I LUOGHI E GLI EVENTI
PIAZZA MATTEOTTI
- Inaugurazione e chiusura della edizione 2011 della
Rievocazione Storica “Fratta dell’800”
- Spettacoli di danza, concerti di Musica e cori risorgimentali - Premiazione del Palio delle Taverne
- Annullo speciale Postale “Fratta dell’800”
PALAZZO COMUNALE
- Rievocazione seduta del Consiglio per “Cambio del
nome da Fratta ad Umbertide” a cura degli studenti
del Liceo Scientifico Leonardo da Vinci
PIAZZA SAN FRANCESCO
- Concerto risorgimentale della Fanfara (venerdi
ore 21,30)
PIAZZA XXV APRILE
- Circo arena fratelli Petté con spettacoli di arte varia
- Canti e danze popolari
PIAZZA DELLE ERBE
- Caffè concerto
- La piazzetta delle illusioni
- Spettacoli di magia, danza e poesia
PIAZZA DEL MERCATO
- UNA GIORNATA IMMAGINARIA PER L’UNITÀ
D’ITALIA Accademia dei Riuniti – Regia di Giampiero
Frondini
Circo Arena Fratelli Petté con spettacoli di arte varia
- Canti e danze popolari
- I Fabbri della Fratta: arte forza e fantasia
SCALINATA DI PIAZZA DEL MERCATO
- “Strauss ieri... e oggi” - spettacolo di danza
LARGO VIBI
- Musiche da Operetta (venerdi e sabato dalle ore 22,00)
MUSEO DI SANTA CROCE
- Esposizione nuove targhe stradali dedicate ai
personaggi storici umbertidesi
- Presentazione del libro “La dama ed il compasso”
di Alessandra Oddi Baglioni - Cangemi editore
- Il meraviglioso mondo di Alice - Filantropia ed
educazione scolastica nell’opera di Alice Franchetti,
a cura di Tela Umbra
I PONTI
- “Musica sotto i ponti” con i Nero Fratta Sax
- La piccola Fanfara dei bersaglieri - Caffè Concerto
VIA SPUNTA
- “Casina dei piaceri” ospitata nell’atelièr di un
pittore della Belle Epoque
VICOLO MANCINI
- Il Borgo degli Artigiani, oggi come ieri: arti e
mestieri del passato - Rievocazione “Pranzo di matrimonio” con piatti tradizionali (Domenica 15 su
prenotazione)
VIA STELLA
- Il Banco di San Giovanni con fusaglie, il prodigioso
preparato Scanagatta e Pinocchietti e Lecca lecca
per bambini, kit patriottico.
- Appuntamento con le lettere d’amore al tavolo del
“Segretario Galante”
- Fogli volanti e Cantastorie del Banco di San Giovanni con rievocazione di episodi risorgimentali e
favole per bambini.
BOCCAJOLO E PIAZZA DEL TROCASCIO
- La Taverna dei Fióli a cura del Centro di Aggregazione Lucignolo (... ‘ndù se magna senza fa le
tigne e ‘n se paga gnente). Giochi dei bambini di una
volta, balli, letture animate (Via Leopoldo Grilli)
- Luci ed ombre Percorso attraverso filmati ed
immagini dei primi anni della “Nostra Italia” (ex
Monastero di S.Maria Nuova)
- Rievocazione Antichi Mestieri
- Giochi popolari a cura della Croce Rossa
- Coro e Spettacolo Teatrale (giovedi e venerdi) a
cura degli alunni Scuola Primaria Garibaldi
- Scampagnata al patollo (domenica Parco Lido
Tevere)
- Scartocciatura e Musica Popolare (domenica
Piazza Trocascio)
ITINERANTI
Truppe risorgimentali e Garibaldine, Fanfara della
Banda Civica e dei Bersaglieri, Bande di Briganti,
Musici, Cantastorie, Giocolieri etc.
MUSICA DI STRADA
L’eterno fascino della musica meccanica (organetti di
barberia, pianole ecc.)
Ogni sera le Taverne gestiranno in autonomia spettacoli ed animazioni. Si consiglia di consultare il
programma giornaliero delle manifestazioni esposto
presso le stesse.