Il vescovo chiede aiuto in diretta tv

Transcript

Il vescovo chiede aiuto in diretta tv
Il vescovo chiede aiuto in diretta tv
18-10-2010
«La città deve rivivere, non può essere condannata a diventare un dormitorio»
Riapre la chiesa delle Anime Sante. Molinari celebra la prima messa trasmessa da Rete4
L’AQUILA È la chiesa simbolo dei terremoti aquilani, visto che fu costruita dopo il sisma del 1703 in
ricordo delle vittime del crollo della chiesa di San Domenico, dove morirono ben 600 persone. Ieri
mattina nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, detta delle "Anime Sante", appena riaperta dopo lo
sciame sismico che nei mesi scorsi è tornato a infierire sugli aquilani esausti, l’arcivescovo Giuseppe
Molinari ha celebrato la prima Santa Messa dopo mesi di chiusura del luogo di culto ripristinato in parte
e messo in sicurezza ma ancora ben lungi dal quello che dovrà essere il restauro definitivo che la
riconsegnerà alla città in tutto il suo splendore. A riprendere l’evento le telecamere di Rete 4 che hanno
trasmesso in diretta la funzione religiosa alla quale hanno assistito molte persone, molte di più di quelle
che la chiesa riesce attualmente a contenere. L’arcivescovo Molinari, prima dell’inizio della funzione
religiosa, ha ricordato che l’Aquila ha ancora bisogno di aiuto per poter tornare ad essere una città nel
senso pieno del termine, e non un dormitorio. La storia della chiesa delle Anime Sante è legata
intrinsecamente agli eventi sismici che periodicamente interessano il territorio aquilano. La costruzione
iniziò 297 anni fa, il 10 ottobre 1713, dopo 10 anni dal terremoto del 1703. Autore del progetto fu
l'architetto Carlo Buratti. La costruzione fu completata molti anni più tardi . Nel 1770 iniziarono i lavori
per la facciata affidata al Leomporri. La cupola del Valadier fu realizzata solo nel 1805. Dopo il
terremoto del 6 aprile le immagini della cupola spaccata a metà hanno fatto il giro del mondo. Il
presidente francese Nicolas Sarkozy aveva promesso stanziamenti ingenti per la sua ricostruzione.
A.Bag.