Comunicato - TÜV Italia
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Comunicato Succhi di frutta per la stagione invernale 14 ottobre 2014 Come orientarsi sulle caratteristiche qualitative dei succhi di frutta: i consigli di TÜV SÜD Monaco di Baviera. Che siano di mela, di ciliegia o di frutta esotica, i succhi di frutta sono ritenuti prodotti sani e ricchi di sostanze nutrienti. Tuttavia la loro qualità dipende dal prodotto. Gli esperti agroalimentari di TÜV SÜD forniscono informazioni utili sugli aspetti qualitativi da non dimenticare al momento dell’acquisto. I tedeschi bevono circa 33 litri di succhi di frutta procapite all'anno rendendo la Germania il più grande paese consumatore di succhi di frutta al mondo. La scelta tra i prodotti disponibili sul mercato è molto ampia, e mentre i succhi di mela e arancia sono fra i più consumati, quelli di ananas, pompelmo e uva sono divenuti col tempo molto popolari, così come i succhi di rabarbaro, ciliegia, pere o mele cotogne prodotti da piccoli produttori locali. Ma nei succhi quale è l’effettivo contenuto di frutta? I dati presenti in etichetta possono fornire utili informazioni. La maggior parte dei consumatori sono consapevoli del fatto che questo tipo di prodotti sono commercializzati utilizzando definizioni diverse: bevande alla frutta, nettari di frutta e succhi di frutta. Queste diverse denominazioni forniscono una chiara indicazione del contenuto di frutta nel prodotto. "Tuttavia, esso può variare a seconda del tipo di frutta. Mentre i nettari di frutta ottenuti da mele devono contenere almeno il 50% di succo di frutta, nettari di banane o amarene possono contenerne rispettivamente tra il 25% ed il 35%", afferma il dottor Andreas Daxenberger, un esperto food di TÜV SÜD. In Germania il regolamento per i succhi di frutta e i soft drink definisce chiaramente i quantitativi consentiti di acqua e altri additivi, come zucchero e aromi. Il contenuto di succo è indicato nella lista degli ingredienti, ma non tutti i tipi di frutta sono adatti per un prodotto 100% succo di frutta, alcuni, come le banane, possono addensarlo eccessivamente, mentre altri, come il ribes rosso o nero, possono renderlo troppo acido. Il succo 100% di frutta non contiene additivi, coloranti, aromi, conservanti e zuccheri in aggiunta, con la sola eccezione dei succhi multivitaminici, che possono contenere vitamine aggiunte. Il succo è prodotto con due metodi differenti. Per "direct Juice", s’intende un prodotto ricavato dalla spremitura della frutta, filtrato, pastorizzato per essere conservato ed imbottigliato. Diverso è il ciclo produttivo dei succhi concentrati, dove i frutti vengono pressati, estratta l'acqua per ottenere un concentrato di frutta e sapore, ed il concentrato trasportato al luogo di produzione, dove viene aggiunta acqua per avere un "succo ottenuto da concentrato". Questo metodo di produzione è una scelta oculata, sia dal punto di vista economico che ambientale, soprattutto nel caso in cui i prodotti debbano subire lunghi trasporti, magari da altri continenti, essendo il volume del prodotto trasportato considerevolmente ridotto. confrontando i due, il direct juice ha un sapore più gradevole, malgrado le differenze qualitative tra i due metodi produttivi siano esigue. A differenza dai succhi, i nettari di frutta sono prodotti con un mix dal 25 al 50% di succo di frutta ed acqua, e fino ad un max del 20% di zucchero, mentre le bevande alla frutta hanno un contenuto minimo di frutta pari al 6%, dove il frutto si riduce ad essere un elemento aromatico. Altri ingredienti sono acqua, zucchero, aromi e acidi commestibili. Una volta aperto, il succo si mantiene integro in frigorifero per circa una settimana. Lieviti e muffe fanno fermentare il succo quindi occorre richiudere accuratamente il contenitore dopo l’uso. Bere direttamente Page 2 of 2 dalla bottiglia è assolutamente sconsigliato poichè può causare la trasmissione di germi attraverso un facile percorso di attacco e, in aggiunta, essi possono avariare il succo con la formazione di bolle, pellicole superficiali, muffe e di acidi che rendono il prodotto non più idoneo al consumo. Il succo fatto in casa, prodotto con l'aiuto di centrifughe, spremiagrumi è fresco al 100%. Tuttavia, come sottolinea Andreas Daxenberger, “i frutti utilizzati devono essere puliti, maturi e sani. I succhi prodotti in casa non sono pastorizzati, possono quindi fermentare in tempi molto rapidi e perciò devono essere consumati in tempi rapidi, e questo li rende adatti solo per un consumo immediato. Il succo fresco, fatto in casa, può essere conservato solo per poche ore. I proprietari di giardini con un surplus di produzione di frutta possono utilizzare spremiagrumi a vapore e conservare il succo fatto in casa per tutto l'inverno. In alternativa, possono trasferire i frutti a produttori locali di succhi per una piccola produzione”. Per informazioni xxxxxxxxxxxxxxxxxxx TÜV Italia Srl Industrie Service Via Carducci 125, pal.23, 20099, Sesto S. Giovanni Tel. +39(02) 24130 – 1 Fax +39 (02) 24130 – 396 E-mail [email protected] Internet www.tuv.it