Dicembre 2006 - Comune di Sesto San Giovanni
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Dicembre 2006 - Comune di Sesto San Giovanni
NOTIZIARIO COMUNALE A CURA DELL’AMMINISTRAZIONE DI SESTO S. GIOVANNI Dicembre 2006 - numero 5 Un Natale sestese Un mondo di auguri sotto l’albero Anno 3 - numero 5 Dicembre 2006 Sommario Registrazione n. 1759 presso Tribunale di Monza Distribuzione gratuita - Pubblicità inf. 50% Tiratura 40.000 copie 5 EDITORIALE Per una città più pulita 6 PRIMO PIANO Rifiuti, tocca al Core occuparsi della città Editore: Comune di Sesto S. Giovanni 9 PRIMO PIANO “Sì a un tavolo di confronto, no a un ticket imposto dall’alto” Direttore responsabile: Alberto Covini 10 DALLA CITTÀ Informagiovani, nuova sede nel cuore della città ... e anche on line!! Redazione testi: Ezio Gatti 13 DALLA CITTÀ Niente nuove tasse nel bilancio 2007 14 DALLA CITTÀ Viale Casiraghi si fa bello 15 L’INSERTO Sesto... scoprendo 19 DALLA CITTÀ Entro marzo 22 alloggi Comune, mano tesa ai morosi 20 SOCIALE Disabili, il Comune vuole valorizzare le potenzialità Registro Operatori di Comunicazione ROC n. 5896 21 Stampa: ............................................... AMBIENTE Media Valle del Lambro dalla Provincia 200mila euro 22 CULTURA Torna “Il Sacro in Musica” Cori e melodie di Natale 23 DALLA CITTÀ Quante bancarelle a Natale! 25 DALLA CITTÀ Teatro per la Pace Preado, giovani alla riscossa 26 CULTURA Ti ricordi di Malabrocca? 27 POLITICA La voce dei partiti 29 NUMERI UTILI Impaginazione e raccolta pubblicitaria: Eridania Editrice s.r.l. Via Meuccio Ruini, 2 - 42100 Reggio Emilia tel. 0522.232092 - 0522.926424 fax 0522.231833 www.eridania-editrice.it e-mail: [email protected] Distribuzione: Zeta S.r.l. Via Finocchiaro Aprile, 5 - 20124 Milano tel. 02.29005455 - fax 02.29062083 Questo notiziario è realizzato con carta senza legno WFC (Woodfree coated). Tutti i diritti riservati. È vietata ogni riproduzione anche parziale. I trasgressori verranno perseguiti a norma di legge. Eridania Editrice s.r.l. non si assume nessuna responsabilità diretta e indiretta sull’esattezza dei dati e dei nominativi contenuti nella presente pubblicazione, nonchè sul contenuto dei testi, degli slogan, sull’uso dei marchi e delle foto da parte degli inserzionisti. 6 14 21 25 26 EDITORIALE Per una città più pulita C’è bisogno dell’impegno di tutti i sestesi C ari sestesi, buttano per terra cartacce e immondizia. L’Amministra- questo numero di Notizie in Comune, l’ulti- zione comunale può - anzi deve - fornire un servizio mo di quest’anno, si apre con la notizia del efficiente e controllare i comportamenti scorretti, ma passaggio del servizio di pulizia della città da Aimeri al non può mettere un vigile e un operatore ecologico ad CORE, la società pubblica dei comuni che si occupa già ogni angolo di strada. dell’impianto di incenerimento di via Manin. E’ un passaggio importante: ci lasciamo alle spalle una gestione difficile, fatta da un’azienda che cinque anni fa si era aggiudicata l’appalto con un forte ribasso e che poi - dopo essere passata di mano varie volte - aveva dimostrato di non essere all’altezza di un compito così importante. Di fronte a queste difficoltà avevamo due strade: o La pulizia dell’ambiente nel quale viviamo parte da piccoli gesti quotidiani e dal senso civico di tutti noi. Per questo nei prossimi mesi inizieranno una serie di campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle case, per spiegare come fare al meglio la raccolta differenziata, quali numeri chiamare per farsi ritirare a domicilio i rifiuti ingombranti, quali sono gli orari della piattaforma sciogliere il contratto con Aimeri e dare vita ad una ecologica e così via. Se ognuno farà la sua piccola parte, nuova gara d’appalto, oppure creare una società pubblica Sesto sarà sicuramente una città più pulita. che si occupasse del servizio sotto il diretto controllo In questi giorni, infine, sono iniziati i lavori di demolizio- dell’Amministrazione. Abbiamo scelto la seconda strada ne della Campari. Fa un certo effetto passare su viale perché crediamo che le società pubbliche di pulizia ab- Gramsci, in via Campari o in via Sacchetti e vedere una biano dato prova di saper fare un ottimo servizio. fabbrica che ha sempre fatto parte dell’orizzonte dei Con la gestione del CORE tutti noi ci impegniamo a sestesi sparire sotto i colpi delle ruspe. Ma quando i fornire un servizio all’altezza di una grande città come lavori saranno terminati al posto di una fabbrica ormai Sesto San Giovanni, aumentando di oltre due milioni dismessa arriverà la sede nazionale della Campari, con all’anno la spesa per la pulizia (senza aumentare la tassa centinaia di nuovi lavoratori che opereranno a Sesto. E’ rifiuti) e attivando nuovi servizi. Sicuramente ci vorrà qualche mese per rodare la nuova macchina, ma già dalle prime settimane i miglioramenti sono visibili. Molto rimane da fare e, come Amministrazione comunale, faremo il possibile per migliorare ancora, ma per avere una città veramente pulita serve l’impegno di tutti i sestesi: è inutile infatti aumentare i cestini se non vengono usati nel modo corretto; è inutile il destino di una città del lavoro come la nostra quello di cambiare in continuazione, ma l’edificio storico della Campari del 1903 di viale Gramsci verrà mantenuto e diventerà il museo dell’azienda: una comunità che guarda al futuro non può dimenticare il suo passato. Questo è l’ultimo numero del giornale del Comune prima delle feste natalizie; ne approfitto dunque per fare migliorare la piattaforma ecologica o potenziare il ser- a tutti voi i miei più calorosi auguri di buone feste e per vizio gratuito di raccolta a domicilio se i rifiuti ingom- un anno nuovo di pace, di serenità e di soddisfazioni. branti vengono abbandonati per strada; è altrettanto inutile prevedere due passaggi al giorno degli operatori nelle zone più critiche se dieci minuti dopo alcuni incivili Giorgio Oldrini PRIMO PIANO Rifiuti, tocca al Core occuparsi della città Aimeri lascia, la pulizia delle strade è già migliorata F inalmente la pulizia di Sesto ritorna ad essere affidata in mani sestesi. Dopo un quinquennio difficile sotto la gestione Aimeri, il servizio di nettezza urbana passa sotto la responsabilità del Core, il consorzio per i recuperi energetici che già gestisce sul nostro territorio il termovalorizzatore di via Manin. Un passaggio atteso da molti, che segna anche una sorta di rivincita del “pubblico” nei confronti del privato nella gestione diretta di un servizio. Il Comune di Sesto è infatti azionista al 38% del consorzio (gli altri membri sono le amministrazioni di Cologno, Pioltello, Segrate e Cormano), e la gestione della pulizia cittadina gli è stata affidata “in house”, ovvero senza gara d’appalto, direttamente dall’amministrazione. Cinque anni la durata del contratto, che prevede da parte del comune un esborso di circa sette milioni di euro l’anno. “Quasi due in più rispetto all’appalto Aimeri - spiega l’assessore al Bilancio Pasqualino Di Leva -, che però oggi sarebbe stato fuori mercato. Il Core ha avanzato di gran lunga l’offerta più conveniente”. Intanto nel consorzio che gestisce l’igiene pubblica ci si è già attrezzati per spazzare via dalle strade della città il pessimo ricordo lasciato da Aimeri: “Contiamo di entrare a regime con il servizio nei primi mesi del 2007 - spiega Valentino Mejetta, che del consorzio è presidente - e punteremo soprattutto su un servizio di controllo più efficace che in passato”. A poche settimane dal cambio della guardia sulle strade di Sesto, i risultati sembrano già apprezzabili. “Abbiamo diviso la città in trenta zone - continua Mejetta -, in dieci di queste passiamo ogni giorno, nelle venti rimanenti a giorni alterni. In più copriamo meglio la pulizia delle aree verdi”. E i cittadini cominciano a vedere la differenza con la precedente gestione. Chi ha bisogno dell’intervento dei nostri operatori può chiamare il numero verde 800-329650 - spiega ancora Mejetta - e su appuntamento passeremo anche a ritirare i rifiuti ingombranti”. A proposito di rifiuti ingombranti, la piattaforma ecologica di via Copernico sarà ampliata e ammodernata. Ma si pensa già di costruirne una seconda, in un’altra parte della città, per facilitare il compito ai cittadini più lontani. In vista anche alcune novità sul versante dei cestini pubblici: “Contiamo di metterne di più e più capienti soprattutto in corrispondenza con PRIMO PIANO alcuni “punti caldi” della città, come bar e ristoranti d’asporto”. Al di fuori dei locali, inoltre si sta pensando al posizionamento di alcuni posacenere pubblici, per fornire ai mozziconi di sigarette una fine alternativa a quella sul marciapiede cittadino. “Ci sarà inoltre un occhio particolare sugli esercizi commerciali - anticipa l’assessore all’Ambiente Fabio Fimiani -: stiamo spiegando a negozi, supermercati e ristoranti come operare una corretta raccolta differenziata, ottimizzando anche gli orari di esposizione dei rifiuto con quelli di passaggio dei mezzi Core. Presto gli agenti di Polizia locale saranno chiamati a controllare che il tutto si svolga secondo le prescrizioni”. Non è accaduto di rado in passato, infatti, che fosse proprio il comune a rispondere con ammende alle irregolarità nella raccolta dei rifiuti. Il parere del sindaco Oldrini “Tornare pubblico è la scelta giusta” Sindaco, dopo cinque anni a un operatore privato, il servizio di igiene urbana torna a un’impresa pubblica: quindi non è vero che “privato è meglio”? E’ un po’ come se dovessimo pulire casa nostra: se ci viviamo dentro, stiamo più attenti. Dopo essersi aggiudicata l’appalto, Aimeri è passata di mano molte volte e ci siamo accorti ben presto che la pulizia delle strade e la raccolta rifiuti non era in cima alle sue priorità. Purtroppo questo è andato a discapito dei cittadini. Così per il prossimo quinquennio abbiamo deciso di affidarci a un’azienda pubblica, che per giunta appartiene per il 38% al Comune di Sesto. Questo ci darà certamente più garanzie sull’ef- ficacia del servizio. L’affidamento del servizio al Core costa sette milioni di euro l’anno, contro i cinque di Aimeri. Chi pagherà la differenza? Già prima le casse del Comune compensavano i proventi della tassa sui rifiuti, che non bastava a pagare il servizio completo. Continueremo con questa politica. Il Core è proprietà di cinque comuni, che vi portano i rifiuti da bruciare. Prevede un ampliamento del servizio di nettezza urbana anche al di là dei confini di Sesto? Questo dipenderà dalle decisioni dei singoli Comuni, noi ce lo auguriamo perché significherebbe una migliore integrazione economica, ambientale e territoriale. Comunque per ora il Core separerà bene le sue funzioni di termovalorizzatore al servizio dei comuni del Consorzio, da quella di gestore della nettezza urbana, servizio per i quale fa riferimento alla sola Sesto. Parla l’Assessore all’Ambiente Fabio Fimiani “Insisteremo sulla raccolta differenziata” Assessore , qual è il suo giudizio sull’attività del Core dopo il primo mese? Senz’altro positivo. Mi pare proprio che la situazione delle nostre strade sia cambiata già sensibilmente, ma continueremo a lavorare con il nuovo metodo perchè c’è ancora da fare. Aveva già prospettato un aumento nella raccolta differenziata: quali saranno le prossime mosse? Da quest’anno finalmente anche Sesto rispetta le quantità di raccolta differenziata del Decreto Ronchi. Ma vogliamo fare di più: abbiamo distribuito ai cittadini un opuscolo in sette lingue per aumentare la sensibilità di tutti alla divisione delle immondizie, e presto partiremo con la separazione dei poliaccoppiati (il Tetrapak, ndr.). Inoltre stiamo intensificando la pressione sugli esercenti commerciali, perché intensifichino la raccolta differenziata. Dopo una prima fase di monitoraggio, partiamo ora con le lettere di avviso. A gennaio scatteranno nuovi controlli e, eventualmente, le sanzioni. Ma la sensibilizzazione alla raccolta differenziata è un percorso lungo. Noi ovviamente agiremo con questi mezzi presso le utenze commerciali, che già da tempo conoscono i loro doveri in questo senso. Diverso sarà l’approccio con i privati. Insieme al Core stiamo prevedendo tutta una serie di incontri nelle scuole per educare bambini e famiglie al riciclaggio e a un approccio migliore con la raccolta dei rifiuti. PRIMO PIANO I SERVIZI DEL CORE Nettezza Urbana Servizi attivi Pulizia manuale delle aree pubbliche Pulizia manuale dei giardini Pulizia manuale meccanizzata delle aree pubbliche Lavaggio mercati Sgombero neve Raccolta inerti e scarichi abusivi Servizio stagionale raccolta foglie Fornitura e posa dei cartelli stradali Pulizia delle aree per i cani Manutenzione dei cestini Servizi attivabili Lavaggio strade Lavaggio piazze Pulizia e manutenzione delle fontane Pulizia e lavaggio in occasione di fiere e spettacoli Deaffissione e servizio antigraffiti Servizio di posa dei cestini Raccolta rifiuti solidi urbani Servizi attivi Servizi attivabili Opzione a: raccolta rifiuti solidi urbani (sacco nero) Opzione b: raccolta frazione umida + raccolta frazione secca residua (sacco azzurro) Raccolta degli indumenti smessi, abiti borse e scarpe Raccolta della frazione umida delle utenze speciali Raccolta della frazione secca delle utenze speciali Raccolta domiciliare degli ingombranti Raccolta domiciliare della plastica Raccolta domicialiare della carta e del cartone Raccolta domiciliare del vetro Raccolta dei rifiuti urbani pericolosi Raccolta degli olii e grassi animali e vegetali Asporto dei rifiuti cimiteriali Gestione della piattaforma per la raccolta differenziata Indagini conoscitive Campagne di informazione e sensibilizzazione Servizio trasporto dei rifiuti servizio di raccolta rifiuti per utenze speciali (imballaggi) Servizio di raccolta rifiuti solidi non ingombranti assimilati Servizio di raccolta cartone per le utenze speciali PRIMO PIANO “Sì a un tavolo di confronto, no a un ticket imposto dall’alto” Il Sindaco Giorgio Oldrini insieme ai colleghi dell’hinterland cerca una soluzione al problema del traffico e dello smog S indaco, come procederà questo faccia a faccia con Milano? Fino all’incontro in Provincia del 21 novembre il Comune di Milano non aveva mai ritenuto di doverci spiegare cosa stava facendo, le sue mosse le avevamo sapute dai giornali. Speriamo che la situazione ora cambi sensibilmente. Poche settimane fa voi Sindaci dell’hinterland vi siete trovati a Sesto: quali sono le vostre proposte? Nella riunione che abbiamo avuto a Sesto è stato fatto un piccolo miracolo: su quasi trenta sindaci presenti, appartenenti ad aree politiche diverse, tutti hanno approvato il documento finale. Chiediamo una regia comune su tutti i provvedimenti per abbattere l’inquinamento, di potenziare il trasporto pubblico, di togliere la differenza di prezzo della metropolitana tra Milano e l’hinterland, di intensificare l’utilizzo delle linee ferroviarie, di mettere in atto un piano parcheggi condiviso e di potenziare quelli di interscambio.Abbiamo ottenuto che della questione si discutesse in un tavolo unico tra Regione, Provincia, Milano e i comuni dell’hinterland. Le decisioni sul ticket, come tutte le altre che riguardano l’inquinamento, non si fermano al confine di Milano, ma ha bisogno di politiche di largo respiro e coordinate. Lei ha indicato il ticket come una “tassa che i cittadini dell’hinterland pagano a Milano”. Secondo le ultime versioni, però, anche i milanesi pagheranno. Come cambia la sua valutazione? Cambia poco, se non si tiene conto del potenziamento delle infrastrutture e non si attua una politica tariffaria nuova per i mezzi pubblici. problema. Siamo anzi sicuri che aggraverebbe la situazione dell’hinterland di Milano e su questo punto non mancheremo di far sentire fino in fondo la nostra voce. Se Milano tirerà dritta per la sua strada, quale sarà la vostra risposta? Io spero che la nostra presa di posizione possa contribuire ad avviare una discussione a 360 gradi sui problemi della mobilità, del trasporto pubblico e dell’inquinamento. Se così non fosse e il ticket venisse applicato danneggiando Sesto San Giovanni e i suoi abitanti, dovremo reagire con le opportune misure. Oggi le nostre strade, i nostri mezzi pubblici e l’ambiente nel quale viviamo sono quasi al collasso. E’ ovvio a tutti che lo status quo non giova a nessuno e che bisogna affrontare di petto la questione del traffico e dell’inquinamento. Quello sul quale noi non siamo d’accordo, è che l’introduzione del ticket d’ingresso possa risolvere, da sola, il DALLA CITTA’ Informagiovani, nuova sede nel cuore della città In un locale in via Marconi D a un’esigenza di carattere logistico (più spazio per le farmacie comunali in via Costa), è nato un trasloco di alto valore simbolico e una grande opportunità per Informagiovani, un servizio del Comune che in queste settimane sta spiccando il volo. Dal 14 di novembre Informagiovani è di casa al Rondò, più precisamente in via Marconi 8. Il locale che ospita il servizio è stato a lungo un negozio aperto al pubblico, sequestrato però di recente dall’autorità giudiziaria in quanto frutto d’investimenti di denaro illegale, e assegnato in un secondo momento al Comune. “Dal riciclaggio di soldi sporchi alla creazione di opportunità, lavorative e formative per i giovani - commenta l’assessore alla Cultura e Politiche giovanili Monica Chittò -, è un passo significativo verso la legalità e importante per chi vuole creare opportunità alle nuove generazioni”. Il nuovo centro è aperto lunedì, martedì e giovedì dalle 14.30 alle 18.30, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 14. Lunedì, dalle 14.30 alle 16.30, è anche attiva un’edicola informativa presso la sede del Quartiere 5, in via Campestre 250. “Abbiamo ampliato gli orari di apertura - spiegano i responsabili del centro -, ma non solo: grazie alle vetrine Informagiovani ha una maggiore visibilità, contiamo d’interagire presto con chi passa anche quando siamo chiusi, ad esempio con uno schermo su cui scorrano le offerte di lavoro”. I nuovi locali sono in centro, ben visibili e molto più frequentati: “In queste prime settimane abbiamo registrato un’alta affluenza di utenti - continuano da Informagiovani -, doppia rispetto a prima”. Più utenti, dunque: ma che cosa si cerca a Informagiovani? Il lavoro è il primo dei pensieri nella testa di chi entra nel centro, ma non l’unico. In molti si rivolgono rivolge al servizio in cerca di impiego, di uno stage, di un lavoretto stagionale, ma ne escono con le idee più chiare anche per quanto riguarda le opportunità formative, gli incontri culturali e per il tempo libero, oltre che sui viaggi, sulla musica e sulla solidarietà. Per i giovani dai 14 ai 35 anni la gamma d’informazione è davvero ampia: dal volontariato alle vacanze low cost, dal turismo responsabile alle rassegne di cinema e teatro. Informagiovani si presenta ufficialmente ai cittadini mercoledì 13 dicembre. Sarà un’inaugurazione serale, in cui prenderanno la parola il Sindaco Oldrini e l’assessore Chittò, sarà offerto un rinfresco e suonerà il gruppo folk Los Desperados. ...e anche on line!! Hai tra i 14 e i 35 anni? Corri su www.sestosg.net e trovi uno spazio fatto su misura per te! Il sito dell’informagiovani è ricchissimo di informazioni per orientarti sul lavoro, i viaggi, la cultura e il tempo libero, la musica, il volontariato, la scuola e la formazione, le opportunità all’estero… E in più puoi consultare uno spazio di news sempre aggiornato su quello che c’è di nuovo in giro e iscriverti alla newsletter dedicata ai giovani. Ecco le sezioni che trovi, ognuna piena notizie e di link utili sempre commentati: Cercare lavoro Tutto quello che ti serve per cercare lavoro: a chi rivolgerti, il curriculum, il 10 colloquio aziendale... Viaggi e vacanze Mille informazioni utili per organizzare un viaggio o una vacanza Solidarietà Se vuoi fare volontariato a Sesto e dintorni, darti da fare in un campo di lavoro, aiutare chi ha bisogno... Servizio civile e militare Che cosa sono, come fare richiesta, la normativa, la domanda... Musica Scuole, sale prova, concorsi, radio, fino a diventare una rock star! Istruzione e formazione Le superiori, la formazione professionale, i corsi universitari, post-diploma e del Fondo Sociale Europeo. Cultura e tempo libero Musica, cinema, teatro, musei, corsi e tanto altro... Abitare a Sesto Tutte le info se devi trasferirti a Sesto e dintorni per studio o lavoro Gite e escursioni Non sai cosa fare nel fine settimana? leggi le nostre proposte! Studio e lavoro all’estero Per imparare una lingua, conoscere un paese, fare un’esperienza lavorativa... DALLA CITTA’ Niente nuove tasse nel bilancio 2007 Di Leva: “Le finanze del Comune sono solide” “A bbiamo osservato prima con preoccupazione, poi con parziale sollievo la gestazione della legge Finanziaria”. Così l’Assessore al Bilancio Pasqualino Di Leva sintetizza lo stato d’animo di chi, nel Palazzo del Comune di Sesto, deve occuparsi ogni anno che i conti tornino. Assessore, quale Finanziaria per i Comuni? Dal Governo ci aspettavamo senza dubbio una considerazione diversa, ma va anche detto che le critiche degli Enti locali sono state ascoltate e accolte, seppur parzialmente. Il taglio si riduce da 3 a 2 milioni di euro, ma abbiamo ottenuto di sbloccare gli investimenti dal 2,45 al 12,45% e ottenuto che non si discuta più di tetti di spesa. Dunque avete gli elementi per presentare il bilancio preventivo 2007? Il bilancio è appena uscito dalla Giunta, lo faremo conoscere ai cittadini e contiamo di discuterne in Consiglio comunale il 18 dicembre. Come saranno divise le spese? Le spese correnti ammontano a 73,73 milioni di euro, con un aumento di circa 4 milioni rispetto all’anno scorso, dovuto all’adeguamento dei contratti e all’apertura di alcuni servizi su ambiente, mobilità e sociale. Gli investimenti assommeranno a poco meno di 24 milioni di euro, con particolare attenzione alla mobilità, all’ambiente, al sociale e alla cultura. La Finanziaria dà la possibilità ai Comuni di aumentare le imposte ai cittadini. Seguirete questa strada? Assolutamente no, non aumentere- mo le tasse dei nostri cittadini. D’altronde, grazie anche a un’accorta gestione delle finanze, Sesto poggia per il 98% su risorse proprie e solo per il 2% su investimenti esterni. Ritengo quindi che saremo in grado di fare fronte senza problemi alle spese previste per i prossimi anni. Principali voci di investimento, bilancio 2007 importo Elenco dei lavori (euro) Interventi programmati sul patrimonio stradale Interventi programmati sul patrimonio verde Riqualificazione verde scolastico Riqualificazione giardini pubblici Infrastrutture per ciclabilità e utenza debole Teleriscaldamento via Marx-Livorno 2 milioni 1 milione 900mila 200mila 350mila 200mila 1milione 913mila Manutenzione scuola media fratelli di Dio 1milione 164mila 1 milione Manutenzione scuola media Luini 50mila Manutenzione loculi cimiteri 1 milione Manutenzione Centro Socio500mila Educativo Ristrutturazione edificio in piazza 350mila Oldrini Completamento ristrutturazione 200mila villa Mylius Ampliamento e riqualificazione 250mila asili nido Manutenzione stabili comunali 800mila Sicurezza negli edifici scolastici 300mila Manutenzione straordinaria im100mila pianti sportivi 1 milione Terzo lotto cmitero Nuovo 700mila Pista ciclabile casa di ferie S. 400mila llende Completamento Mage e Omc 300mila Copertura e completamento 150mila Carroponte 5 milioni Contratto di quartiere 50mila Metropolitana 300mila 13 DALLA CITTA’ Viale Casiraghi si fa bello Lavori in strada per completare il terzo tratto V iale Casiraghi, atto terzo. Dopo la riqualificazione dei primi due tratti dell’arteria cittadina che dal Rondò conduce fino a viale Fulvio Testi, è finalmente giunta l’ora di riqualificare anche gli ultimi 700 metri (a partire dalle vie Toti-Petrarca fino alla rotonda finale che immette sul ring nord). I lavori sono già iniziati e dureranno all’incirca trecento giorni. In agenda c’è la riduzione della sede stradale a due corsie (una per senso di marcia) e l’allargamento dei marciapiedi, con la costruzione al tempo stesso di una pista ciclabile - che collegherà il centro alla circonvallazione di Sesto e alla pista che porta al parco nord e la piantumazione di due file di platani, al fine di stabilire una continuità urbanistica con i tratti del viale già sistemati in passato. Il costo complessivo dell’operazione ammonta a poco più di 580mila euro. Faranno la loro comparsa anche due nuove rotonde, che ormai sono diventate una costante nella regolazione del traffico cittadino. E con ottimi risultati, pare: gli incidenti lungo il viale sarebbero drasticamente diminuiti proprio grazie alla sostituzione degli incroci semaforici con le rotonde. La sistemazione dei marciapiedi comporterà anche una differente distribuzione dei posti macchina. 14 “Non ci sarà più il parcheggio selvaggio che conosciamo - spiega l’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Amato - ma faremo in modo di sistemare le auto con parcheggi a pettine, ricavando in questo modo almeno 200 posti”. Per tutta la durata dei lavori il traffico su viale Casiraghi non sarà interrotto, ma procederà a senso alternato, a seconda della corsia interessata dai cantieri. “Questo comporterà anche la deviazione della linea 700 dei mezzi pubblici” conclude l’assessore. L’INSERTO Sesto… scoprendo BREVI CENNI DI STORIA La storia della nostra città è relativamente recente, anche se le origini sono sicuramente antiche. La prima parte del nome deriva da un espressione latina che indica la distanza in miglia da Milano, la seconda parte è stata aggiunta nel medioevo per ribadire la dipendenza del territorio dalla Basilica di San Giovanni a Monza. Sono molto scarse le notizie sulla Sesto medioevale: era solo un piccolo borgo agricolo. Maggiori informazioni risalgono alla metà del 1500: durante la dominazione spagnola, a Sesto vivevano 437 persone. Il grosso della popolazione lavorava nei campi, il resto era costituito da artigiani e nullatenenti. Nel 1770 il censimento promosso dai nuovi dominatori, gli Asburgo, segnalava la popolazione sestese in 1277 individui, ancora in gran parte agricoltori. Nel 1800 Sesto si delinea tra le chiese di San Nicolao, S.Maria Assunta e Santo Stefano, con ville, corti e cascine. I campi sono coltivati a frumento e mais, ma sono presenti coltivazioni di viti e gelsi. Proprio dal gelso trae origine la prima attività manifatturiera di Sesto: la prima filanda viene aperta da Giuseppe Puricelli Guerra in un’ala della villa di famiglia. Negli anni seguenti se ne aggiungono altre, dove donne e bambine vengono impegnate in un lavoro duro e malsano con paghe basse. Nel frattempo, nel 1840, viene inaugurata la seconda ferrovia d’Italia, Milano-Monza e una delle sue fermate verrà realizzata a Sesto vicino al Rondò. Nel 1876 alla ferrovia si aggiunge la prima ippovia italiana (tram trainato da cavalli). Il cambio dei cavalli avviene al Rondò. L’ippovia viene elettrificata nel 1901 dalla società Edison. Nel 1880 Sesto raggiunge i 5000 abitanti. In questo periodo nascono le prime organizzazioni di lavoratori, vengono fondate la società di Mutuo Soccorso fra contadini e operai e la Società cattolica San Clemente. Nel 1891 sorge la più antica tra le grandi imprese l’Osva. L’industrializzazione sestese avviene ad opera di imprenditori milanesi: Breda, Marelli, Falck. Queste società hanno bisogno di molta mano d’opera e il fatto che Sesto sia collocata vicino a Milano, attraversata da una ferrovia e da una tramvia, costituisce un notevole vantaggio. L’insediamento delle fabbriche determina un notevole incremento della popolazione: dalle 6.952 unità del 1901 alle 13.667 del 1911. Alcune imprese investono capitali per la costruzione di alloggi per operai e impiegati.Viene impiegata questa politica edilizia essenzialmente per avere a disposizione una manodopera stabile. LE GRANDI INDUSTRIE Le prime grandi industrie sorte a Sesto furono: Breda nel 1903; Marelli nel 1905; Falck nel 1906. La Breda, fondata a Milano nel 1886 da Ernesto Breda, produce materiale ferroviario. Nel 1903 realizza a Sesto moderni impianti e durante la prima guerra mondiale, oltre alle locomotive a vapore ed elettriche, fabbrica proiettili e carri merci. Nel 1917 inizia la produzione di aerei per l’aviazione. Dopo la guerra, superata la crisi economica del 1929, inizia la nuova fase di crescita grazie alla produzione di materiale bellico (campagna d’Abissinia e 2° conflitto mondiale). Gli anni Cinquanta e Sessanta sono anni di crescita: produce tra l’altro l’elettrotreno ETR 300 “Settebello” e le carrozze per la Metropolitana milanese; inizia la produzione di componenti per l’industria nucleare. Negli anni Settanta la società punta soprattutto sulla fabbricazione di materiale militare per la difesa. La crisi arriva negli anni Ottanta. Nel 1994 la Finanziaria entra in amministrazione controllata. La Ercole Marelli nasce a Milano nel 1891 e produce materiale elettromeccanico; nel 1905 la Società apre a Sesto un grande stabilimento dove produce ventilatori, trasformatori, piccoli motori elettrici, elettro-pompe centrifughe. Durante la prima guerra mondiale produce magneti per aerei. Nel 1921 apre a Sesto il secondo stabilimento dove viene costruito materiale che serve per le apparecchiature utilizzate dalle centrali idro e termoelettriche. Alla fine degli anni Sessanta tuttavia l’abbassamento dei prezzi nel settore elettromeccanico costringe la società a una radicale ristrutturazione. Nel 1981 la Ercole Marelli fallisce; nel 1983 cessa di esistere. La Magneti Marelli nasce a Sesto nel 1919, grazie ad un accordo tra la Ercole Marelli e la Fiat; produce magneti per aviazione e automezzi militari, candele per automezzi, spinterogeni, dinamo, motorini d’avviamento, accumulatori. Nel 1930 la Magneti entra nel settore delle radiocomunicazioni con il marchio Radiomarelli.Tra il 1948 e il 1954 triplica la propria produzione. Fino alla crisi economica del 1964 produce con grande successo nei settori dell’automobile, della radio-televisione e dell’elettronica. Nel 1967 la Fiat rileva la maggioranza del suo capitale sociale e comincia una ristrutturazione che porta nel 1972 all’abbandono della produzione di radio e televisioni. Nel 1984, per contenere i costi di produzione cresciuti nel corso degli anni Settanta, vengono chiusi gli stabilimenti di Sesto San Giovanni. La Falck realizza a Sesto nel 1906 “Unione“ la prima delle grandi acciaierie. In un secondo tempo sorgeranno “Concordia”, “Vittoria” e “Vulcano”. Fino al 1943 la società ha uno sviluppo costante, ma da quell’anno si manifestano alcuni sintomi di crisi causati dall’arretratezza degli impianti e dalla difficoltà a reperire materie prime.Alla fine degli anni quaranta negli stabilimenti del Gruppo Falck (nove, di cui quattro a Sesto San Giovanni) lavorano 15.000 persone (9.000 a Sesto provenienti soprattutto dalle Prealpi lombarde e da altre zone. La crisi si risolve a partire dai primi anni cinquanta con l’ammodernamento degli impianti e la razionalizzazione delle attività produttive. Fino all’inizio degli anni settanta la società continua a produrre tra l’altro ghise normali e speciali, acciaio, tubi saldati e non, bulloneria. Le crisi della siderurgia mondiale nel 1971 e petrolifera nel 1974 creano serie difficoltà alla Falck che nel 1976 chiude lo stabilimento Vulcano. Da allora la crisi ha investito lentamente tutto il gruppo: nel 1980 gli occupati sono ancora 11.400, ma nel 1986 si riducono a 4.800 unità. I forni della Falck si spengono nel 1995. L’Osva è la più antica delle grandi imprese di Sesto fondata nel 1891: è una fonderia che produce cucine economiche, scaldabagni, rubinetterie e frigoriferi. Negli anni ’30 raggiunge la massima produzione e occupazione fino a cessare la produzione alla fine degli anni ’60. La storia della Campari comincia in un caffè di Novara, il caffè del15 L’INSERTO l’Amicizia, un locale che Gaspare Campari aveva acquistato nel 1860. Il suo mestiere era quello del liquorista; nato nel 1828 a Cassolnovo, in provincia di Pavia, da una famiglia di agricoltori, già quattordicenne si era recato a Torino per imparare l’arte dei liquori. Ed è proprio elaborando una serie straordinaria di elisir e di infusi che Gaspare sarà in grado di trovare la formula magica del suo primo e vero prodotto industriale: il Bitter all’uso d’Hollandia, un liquore dal brillante colore rosso, un gusto amaro-dolce. Gli ingredienti, frutta e radici di erbe aromatiche, insieme ad una media gradazione alcolica, lo trasformano immediatamente in un aperitivo dal gusto nuovo ed originale. Uno dei figli è Davide che, insieme a Guido, darà un impulso decisivo allo sviluppo dell’azienda L’immagine Campari comincia ad essere collegata ad alcuni grandi artisti e cartellonisti dell’epoca: Cesare Tallone, Leonetto Cappiello, Marcello Dudovich, Adolfo Hohenstein ed altri ancora. L’avventura internazionale decolla definitivamente con l’apertura del nuovo stabilimento a Sesto San Giovanni nel 1904. Gli anni dieci e venti sono importanti per il futuro dell’azienda. Ecco nascere nel 1932 il Campari Soda la cui inconfondibile forma del flacone, disegnata da Depero, entra nella storia della comunicazione pubblicitaria. Nel 1973 il livello produttivo dello stabilimento di Sesto San Giovanni raggiunge già 120 milioni di Campari Soda, mentre la potenzialità del reparto liquori è intorno ai 5 milioni di bottiglie all’anno. Alla fine del 1994 la Campari, con l’acquisizione delle attività della Bols Group Italia, allarga la propria presenza nel campo delle bevande alcooliche, rientrando, in termini di volumi, tra le prime 30 Società del mondo nel campo degli spirits. Il 15 aprile 2004 trasferisce la produzione a Novi Ligure. LO SVILUPPO Lo sviluppo industriale provoca a Sesto un grande cambiamento sociale e politico. La popolazione si raddoppia in pochi anni. La città si trasforma da piccolo borgo agricolo a importante centro industriale. L’improvviso arrivo di nuovi lavoratori mette in crisi l’ordinamento sociale. Sorgono, già nel 1904, luoghi d’incontro alternativi alla Parrocchia, quali ad es. il Circolo Avvenire, promulgatore di iniziative culturali e sociali. Anche i cattolici fondano il Circolo San Clemente che propone iniziative simili. Durante il periodo che precede la seconda guerra mondiale le fabbriche di Sesto diventano un luogo di rifugio per lavoratori antifascisti provenienti anche da altre regioni. La ripresa avviene solo a partire dalla metà degli anni ’30 in concomitanza con l’avventura coloniale. L’industria sestese si converte alla produzione di armi e, alla fine di quegli anni, nascono piccole e medie imprese meccaniche ed elettromeccaniche attirate dalla ricchezza di infrastrutture della città. Con l’inizio della seconda guerra mondiale l’antifascismo sestese si rafforza. Nell’imperversare della seconda guerra mondiale, la classe operaia reagisce con gli scioperi del marzo ’44. Seguono le deportazioni nei lager. Sesto San Giovanni è tra le Città decorate per la Guerra di Liberazione perchè è stata insignita il 18 giugno 1971 della Medaglia d’Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale. DAL DOPOGUERRA… Nelle prime elezioni amministrative è eletto sindaco Abramo Oldrini, ex operaio deportato della Breda. La giunta Oldrini (1946 / 1962) gestisce uno dei periodi più impegnativi della città, dalla crisi al boom economico. L’amministrazione si impegna ad attuare una politica sociale rivolta alla costruzione di opere pubbliche, case, scuole, un ospedale ed il rifacimento strade: vengono fondate la biblioteca e le scuole civiche di pittura e musica. Dal 1962 al 1970 l’Amministrazione Comunale affronta il problema della massiccia immigrazione di lavoratori meridionali che contribuisce ad una crescita impetuosa della popolazione residente (dal 1951 con 45.000 unità, al 1978 con più di 98.000). 16 …AD OGGI Nel 1996 nasce l’Agenzia Sviluppo Nord Milano, una società che opera per la riconversione delle aree dismesse e per la formazione di personale addetto alle nuove tecnologie. A Sesto negli anni ’90 si stabiliscono grandi società come ad es. l’Oracle, Alitalia,Wind, Epson . Uno sviluppo rilevante l’ottiene il settore terziario, imprese impegnate nel commercio all’ingrosso e nel trasporto merci. Parallelamente c’è un incremento sensibile delle attività creditizie e assicurative. Sesto non è più identificabile come la città delle fabbriche. Con la chiusura della Falck nel 1996 termina l’epopea delle grandi fabbriche sestesi. Da quel momento Sesto corre il rischio di veder dissipato il grande patrimonio storico, nel declino generale del suo sistema industriale. L’apertura della sede distaccata dell’Università Statale, sorta sull’area ex Marelli, da un senso concreto della trasformazione da una città operaia ad una città del lavoro, del sapere e della cultura. PER RICORDARE… MIL - Museo dell’Industria e del Lavoro Il MIL nasce con l’obiettivo di tutelare la memoria storica e nel contempo cooperare affinché la città del futuro, che si dovrà costruire, possa radicarsi sulla base dei valori elaborati nel corso del ‘900. La prima iniziativa è la collocazione in città dell’itinerario storico che consente al visitatore di percorrere i luoghi più significativi della nostra storia. Il percorso segnato dai Totem “ La città delle fabbriche” attraversa e illustra Sesto; parte dalle 5 porte storiche d’ingresso alla città, attraverso le quali si accede alle ex aree industriali, cascine, centro storico. Il Museo è collocato in un edificio del 1934, ex magazzino della Breda siderurgica. La struttura del Carroponte risale agli anni ’30 e veniva usata per movimentare i rottami ferrosi. Nel Carroponte è collocata, ancora funzionante su rotaie, la locomotiva Breda 830/017 del 1906. Lo spazio ospita svariate manifestazioni culturali (concerti spettacoli ecc.) oltre che la possibilità di percorrere i viali per l’intero perimetro del fabbricato. Si accede al Museo dall’ex portineria della Breda, attualmente Archivio e Bottega Sacchi. La collezione di Giovanni Sacchi entra a far parte del museo in quanto donata alla città di Sesto San Giovanni dallo stesso artista. Gli oggetti e i materiali raccolti riproducono fedelmente il laboratorio che ha rappresentato un luogo di grande importanza per il design industriale italiano. All’interno dell’edificio è situato l’originale maglio a vapore da 1500 kg, costruito intorno al 1910/20, di proprietà della Breda fucine. LE VILLE DI SESTO Villa Mylius Viene costruita intorno alla metà del XVIII secolo. La famiglia Mylius, di origine tedesca, vi si trasferisce verso la fine del settecento. Nell’ingresso e nei grandi saloni si potevano ammirare pregevoli affreschi. Per più di un secolo i Mylius danno un grande contributo alla vita culturale di Sesto. Il loro salotto, come nella migliore tradizione settecentesca, diventa un luogo d’incontro di letterati, artisti, scienziati, politici e commercianti. Personaggi come Monti, Manzoni, D’Azeglio, Cattaneo, Oriani e Hayez frequentano il salotto Mylius. I Mylius, imparentatesi con i Vigoni, L’INSERTO altra nobile famiglia milanese, fanno costruire villa Mylius-Vigoni a Menaggio, oggi sede del centro italo-tedesco che s’interessa dei vari settori della vita pubblica e culturale dei due paesi. Dopo la prima guerra mondiale, nel 1921, il Comune acquista l’edificio per farne la propria sede . Il giardino della villa viene completamente trasformato; le diverse specie trapiantate e le numerose piante secolari lo rendono un vero e proprio “giardino botanico”. Villa Zorn Fu costruita nei primi anni dell’ottocento dalla famiglia Marzorati che vi dimora per oltre mezzo secolo. Nel 1870 viene ceduta agli Zorn, ricca famiglia austriaca che viveva a Milano. Un esponente della famiglia, Gustav , che era un valente pittore di cavalli, si afferma alla fine degli anni ’80. La sua notorietà lo fa incontrare con il re Umberto I, che gli commissiona un ritratto e lo onora della sua presenza nella villa di Sesto. Il parco viene arricchito di nuove, pregiate e rare varietà di piante. All’inizio del nuovo secolo la residenza Zorn è la più bella villa di Sesto. La famiglia Zorn non è insensibile alle drammatiche condizioni della comunità contadina ed interviene generosamente in tante occasioni. Durante la prima guerra mondiale si trasferisce in Austria e vende la villa al Conte Silva di Cinisello. Solo nel 1947 diventa proprietà del Comune e per diversi anni ospita la sede della biblioteca centrale, oltre che diversi enti ed associazioni. Il grande parco è a tutt’oggi giardino pubblico. Villa Torretta Nel ‘500 era stata una sontuosa villa di campagna per i nobili milanesi. Nei secoli successivi il suo prestigioso ruolo decade, fino a divenire in parte dimora dei contadini che lavorano le campagne di questa parte della periferia milanese e, addirittura, negli anni della guerra, rifugio e alloggio per gli operai della Breda. Quando nel 1981 il Consorzio Parco Nord decide di rilevarla dalla Breda, questa costruzione, simbolo della città di Sesto San Giovanni, pur conservando ancora parecchi elementi di interesse architettonico e artistico, era ridotta a poco più di un rudere. Ed è stato per salvare questo prezioso patrimonio che, fin da subito, il Consorzio comincia ad occuparsi della ristrutturazione della villa, ben conscio della difficoltà di questa operazione. I lavori iniziano nel 1997 ed hanno fine nel 2002. Gli affreschi originariamente presenti nella villa, importante memoria storica dell’arte pittorica milanese del ‘700, sono stati ricollocati nei loro ambienti originari. In determinate occasioni è possibile la visita al pubblico e agli studiosi per ammirare i locali della villa e gli affreschi, finalmente recuperati a nuova vita e all’antico splendore. I dipinti meglio conservati sono quelli del grande salone rettangolare al primo piano dove, sotto il soffitto, lungo la parte alta delle pareti, corre una fascia di grandi riquadri dove vi sono raffigurate vedute di città e suggestivi luoghi di fantasia. Anche nel secondo salone, la fascia degli affreschi decora la sommità delle pareti: è possibile mirare vari stemmi gentilizi sontuosamente incorniciati, tra i quali lo stemma del re di Spagna Filippo IV e le insegne delle grandi famiglie milanesi come i Marino, gli Spinola,i Visconti e i Borromeo. Recentemente, sotto diversi strati di intonaci che si sono susseguiti nelle varie epoche, sono stati rinvenuti ulteriori pregevoli raffigurazioni pittoriche, segni di un passato sontuoso che faceva di Villa Tor- retta il luogo simbolo di Sesto San Giovanni. Villa Visconti D’Aragona Villa Visconti d’Aragona De Ponti nasce nel XVI secolo. La storia di questa villa è legata fortemente alla persona di Giovanni Antonio Parravicini, celebre collezionista e committente, che possedeva una ricca collezione di pitture, purtroppo disperse. Dal 1669 al 1721, per più di mezzo secolo, vi dimora e l’abbellisce con numerosi affreschi e decorazioni. In occasione delle sue nozze con Francesca Castiglioni, avvenute nel 1680, fa eseguire opere di grande valore: oltre agli stemmi degli sposi, il cigno dei Parravicini e il leone dei Castiglioni. Un salone è completamente affrescato con paesaggi e figure mitologiche che rappresentano: la Liberalità, la Sapienza, la Ricchezza e la Fortezza. Dopo la morte di Parravicini l’edificio diventa proprietà di altre famiglie nobili, i Visconti Borromeo e poi i Visconti D’Aragona, i quali la cedono nel 1873 alla intraprendente famiglia borghese dei De Ponti, che la possiede per quasi un secolo. All’epoca la villa è ripartita in tre corpi: uno ad uso industriale, filanda, un altro come abitazione patronale ed un ultimo dato in affitto con annessi cortile e giardino. Nel 1964 viene acquistata dal Comune che, dopo un accurato restauro, la destina come sede per la Biblioteca centrale, spazi per attività culturali e uffici per l’Assessorato alla Cultura. Villa Puricelli Guerra La prima notizia della villa Puricelli Guerra la troviamo nella mappa catastale ai tempi di Carlo VI nel 1721. La villa apparteneva all’ordine dei Gesuiti e sorgeva su una costruzione preesistente datata intorno all’anno mille. Nel 1797, diviene proprietario della villa Giuseppe Manara che era stato fornitore di viveri dell’armata francese in Italia. Alla morte di Manara i suoi figli vendono,nel 1812, la proprietà a Giuseppe Puricelli Guerra. La caratteristica che distingue la famiglia Puricelli Guerra è la capacità di non limitarsi semplicemente ad amministrare i propri possedimenti, ma renderli produttivi ed innovativi. Il vero e il più grande innovatore è Giuseppe Gerolamo: fu lui che nel 1840 installa nel bel mezzo della costruzione, tra la corte civile, dove vive il proprietario e quella rustica destinata ai contadini e ai loro attrezzi, una filanda. Nasce così la prima impresa manifatturiera di Sesto. Nella filanda vengono installati macchinari d’avanguardia, tra i quali le macchine a vapore, per la prima volta in una filanda italiana, grosso successo premiato dalla società “Arti e Mestieri “di Milano, per la produzione di seta e merletti di alta qualità. Molti dei dipinti sono realizzati da Giuseppe, quali gli affreschi e quadri all’interno della villa e medaglioni in cotto raffiguranti personaggi dei Promessi Sposi. 17 L’INSERTO Quando prende possesso della villa, “Peppino” decide di abbellirla: promuove la costruzione di un’ala in stile neogotico, i cui arconi a sesto acuto del piano terra, che si aprono sul giardino, sono chiusi da vetrate a piombo sulle quali si intrecciano le iniziali della famiglia. Al primo piano si trovano due locali affrescati con disegni a tempera. In una delle due stanze Peppino ha romanticamente fatto scrivere “Julia”, dedicato alla moglie Giulia . Sul pavimento a parquet gli intarsi lignei formano disegni raffinati. Nel 1876 la filanda raggiunge un livello manifatturiero di buone proporzioni; in quell’anno l’artista “Peppino” decide di vendere l’impresa alla ditta tedesca Majer. La villa continua ad avere il suo splendore fino all’arrivo del nuovo secolo, quando muore Giuseppe e lascia i suoi amati quadri al Museo di Milano ed i suoi beni alla moglie Giulia. Negli anni del primo novecento per la villa finisce il periodo di splendore e donna Giulia Tittoni nel 1923 è costretta a venderla; viene acquistata dalla Ercole Marelli, che l’adibisce a dopolavoro e ad abitazioni per alcuni dipendenti. Per la villa è l’inizio della fine. Viene abbattuto tutto il fabbricato che ospita la filanda e quello che forma la corte rustica. La parte della vetrata a sinistra della corte civile è destinata a dopolavoro, e poi, più avanti ad asilo per i bambini dei dipendenti della Magneti Marelli, mentre la parte che dà sulla strada e quella del granaio viene adibita ad appartamenti. Nel 1970 il Comune acquista la villa e ne destina un’ala ad “Ente Comunale di Assistenza”e, più tardi, alla “Comunità Alloggio”. Nel 1995, dopo un’accurata ristrutturazione, durante la quale vengono individuati muri databili attorno all’anno mille e un pavimento stradale del XIV e XV secolo, diventa sede di uffici comunali. Attualmente ospita il Settore Servizi Istituzionali e Comunicazione - l’ufficio commercio e l’URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico. Villa Pelucca La Pelucca si presenta come autentica villa perché la sua architettura non ha più nulla del castello fortificato né della cascina, se non altro per la presenza di una sala di rappresentanza e di una vasta decorazione pittorica. E’ arduo ricostruire oggi il profilo architettonico originale dell’edificio a causa di una profonda trasformazione avvenuta nel 1806, quando viene aggiunto un secondo piano e trasformato il corpo principale secondo il gusto neoclassico, per volontà del Vicerè d’Italia Eugenio di Beauharnais, che riserva a suo uso l’appartamento affrescato. Secondo il Mulazzani, la villa rappresenta il primo compiuto esempio di edificio Rinascimentale in Lombardia. Da un punto di vista artistico la fama della Pelucca è affidata agli affreschi di Bernardino Luini, pittore “delicatissimo e vago” secondo il Vasari, ispirato ad un sereno classicismo, certo uno dei Maestri della pittura lombarda del primo Cinquecento. Bernardino Luini (14801532) decora la villa intorno al 1520 su commissione di Girolamo Rabia. Gli affreschi originariamente distribuiti in quattro locali, compresa la cappella, vengono in parte staccati dal restauratore Barezzi nel 1821 e custoditi nella Pinacoteca di Brera; altri vengono portati alla luce nel 1906 da Beltrami e anch’essi collocati a Brera. Attualmente solo la controfacciata della cappella conserva la sinopia di “Santa Caterina portata dagli Angeli sul Monte Sinai”. Della villa Pelucca, attraverso il corso dei secoli, rimane ancora oggi il nome malgrado i numerosi cambiamenti di proprietà. Nel 1927 il nobile Achille Puricelli Guerra, la cui famiglia acquista la Villa nel 1816, la cede a Bianchi, Martinuzzi e De Ponti, rappresentanti del Comitato per la raccolta dei fondi per la Casa di Riposo, promosso dal Comune di Sesto San Giovanni. Proprio questo comitato la trasferisce a titolo gratuito alla Congregazione Comunale di Carità che assume l’onere di gestire la Casa di Riposo fino alla fondazione dell’IPAB nel 1949. 18 Villa Campari La villa, costruita nel 1826 dalla nobile famiglia Arese, assume l’appellativo di “Casa Alta”. Il conte Francesco Arese, conquistato dalle idee rivoluzionarie napoleoniche e risorgimentali, subisce il carcere dello Spielberg. Nel 1903 la villa diventa proprietà di Davide e Guido Campari, figli di Gaspare, fondatore della grande azienda, per stabilirvi la propria abitazione. Nell’ampio parco vi costruiscono la loro nuova, più vasta e moderna fabbrica di liquori. Le ragioni per cui i fratelli Campari per realizzare il loro progetto di espansione dell’azienda scelgono “Casa Alta” sono da attribuire, secondo alcuni storici dell’economia, a fattori tipicamente economici e infrastrutturali: come la linea tramviaria Milano- Monza per il trasporto della mano d’opera, i collegamenti con il nord Europa assicurati dalla ferrovia del Sempione, la presenza di un’abbondante falda di acqua purissima. Questo è confermato dal fatto che la scelta dei Campari viene ripetuta, negli anni immediatamente successivi dai Breda, Marelli e Falck. Fortunatamente la società Campari dimostra un eccezionale attaccamento alle proprie radici: compie infatti, per più di un decennio, un attento restauro, che conferisce nuova vita alla palazzina come dimora dell’ospitalità Campari e museo storico dell’azienda. La villa conserva all’esterno il suo aspetto originario di costruzione vagamente neoclassica, e al suo interno è ancora arredata con mobili, quadri e oggetti o già presenti nel 1903, all’atto dell’acquisto, o successivamente aggiunti dalla famiglia Campari. Davide Campari vi trasferisce lo studio che possiede in via Manzoni a Milano; particolarmente suggestiva è la ricostruzione del Caffè Ristorante Campari, già in galleria Vittorio Emanuele, realizzata sulla base di fotografie d’epoca. NATURA Al confine con i comuni di Bresso, Cinisello Balsamo e Milano sorge il vasto Parco Nord Milano di circa 600 ettari. La sua ideazione risale alla fine degli anni ‘60, ma è solo nel 1975 che viene riconosciuto dalla Regione Lombardia come parco regionale. La sua gestione è affidata ad un Consorzio composto dai sei comuni intorno al parco e dalla Provincia di Milano. Il parco sorge in un contesto tra i più densamente urbanizzati d’Europa, caratterizzato dalla presenza di storiche fabbriche (oggi quasi del tutto scomparse a seguito della deindustrializzazione) e grandi quartieri edilizi che, nel tempo, hanno saldato la periferia nord di Milano al suo hinterland senza alcun disegno urbanistico. Grazie all’istituzione del Parco, i residui appezzamenti agricoli scampati alla cementificazione e condannati a scomparire in breve tempo, sono stati in parte bonificati, rinverditi ed attrezzati per la fruizione pubblica; in parte sono rimasti intatti, a testimonianza delle profonde modificazioni subite dal territorio. I boschi più maturi, oltre 60 ettari, e i filari che bordano i percorsi ciclopedonali, sono composti da piante ora alte 15-20 metri. A cura dell’URP Ufficio Relazioni con il Pubblico DALLA CITTA’ Entro marzo 22 alloggi Via Boccaccio, otto appartamenti assegnati dal Comune I l cantiere di via Boccaccio (angolo via Donizetti) sta ormai per chiudere i lavori, e la cooperativa di costruzione Camagni-Olmini consegnerà entro marzo ventidue appartamenti in locazione a canone concordato (all’incirca 50 euro annui al metro quadro), come previsto dalla legge regionale 431/98. Di questi, quattordici verranno assegnati dalla cooperativa stessa, mentre otto andranno invece a famiglie indicate dal Comune, che aprirà dal 20 novembre al 22 dicembre un apposito bando. I criteri da soddisfare per l’assegnazione sono stati scelti da quelli indicati dalla Regione Lombardia all’interno del Piano casa: gli assegnatari saranno scelti tra famiglie sotto sfratto, giovani coppie e portatori di handicap, con un reddito non superiore ai 39 mila euro annui. Insieme agli appartamenti, in via Boccaccio troverà spazio anche un asilo nido di 220 metri quadri. “E’ un ulteriore passo i avanti nella concretizzazione del piano casa - commenta Demetrio Morabito,Vicesindaco con delega all’Urbanistica -, finora tutti i progetti che abbiamo presentato sono stati approvati dalla Regione”. Chi fosse interessato a presentare la domanda, può farlo ritirando la documentazione presso l’ufficio casa di via Benedetto Croce, l’uffici di relazioni con il pubblico e le sedi di circoscrizione. La domanda andrà poi presentata di persona all’ufficio casa previo appuntamento telefonico allo 02-24885243. Dopo via Boccaccio, in ordine di tempo toccherà all’apertura delle due operazioni Aler in via Bergomi e sull’area Transider, rispettivamente 14 alloggi (ricavati dai sottotetti) e 30 alloggi da assegnare a canone moderato secondo le liste presenti in Comune. Comune, mano tesa ai morosi Per recuperare il denaro previsti anche pagamenti a rate A ttualmente sono novecento sono gli alloggi di proprietà dell’amministrazione comunale. E novecento famiglie, assegnatarie della casa grazie all’inserimento nelle liste presso l’Ufficio casa, s’impegnano mensilmente a corrispondere un canone di affitto al Comune, commisurato a una serie di parametri, tra cui anche il reddito, ma comunque inferiore ai valori di mercato. Negli scorsi mesi il Servizio Gestione Patrimonio ha rilevato uno sco- stamento tra le entrate accertate e quelle effettivamente riscosse: in pratica, mancano all’appello oltre 500mila euro, dovuti al mancato pagamento degli affitti da parte dia alcune famiglie. Da marzo l’Amministrazione è attiva sul fronte della morosità, e cerca di venire incontro alle famiglie insolventi, proponendo l’eventuale rateizzazione, fino a 50 euro al mese, dell’importo dovuto al Comune. “I casi conclamati di morosità non sono più di un ottantina - spiega l’Assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Amato -, abbiamo già spedito loro una lettera e siamo convinti di recuperare presto il denaro mancante, anche per una questione di giustizia nei confronti di chi il canone lo paga, e soprattutto di chi ancora aspetta in lista d’attesa l’assegnazione di un alloggio”. Questione di principio, ma anche problemi reali. Il mezzo milione che manca servirà, tra l’altro, anche alla manutenzione degli stabili comunali. 19 SOCIALE Disabili, il Comune vuole valorizzarne le potenzialità U n servizio che permette ai giovani disabili di scoprire le proprie potenzialità e di integrarsi al meglio nel mondo dello studio e del lavoro. E’ quanto viene offerto da parte degli operatori del Comune di Sesto, insieme alla cooperativa Spazio Aperto, nel centro diurno per disabili (Cdd) di via Boccaccio a partire da questo settembre. Servizio Formazione e Autonomia è il nome dell’iniziativa. In pratica, questa consiste in un percorso personalizzato di durata massima di quattro anni, durante il quale i disabili autosufficienti nelle funzioni primarie (“Una ventina spiega l’Assessore ai Servizi alla persona Alessandro Pozzi - numero che esaurisce la domanda nella città”) che escono dalla scuola dell’obbligo e cui non si aprono automaticamente le porte delle scuole superiori, né quelle del lavoro, possono svolgere attività e laboratori. “Per molti di essi crediamo esistano potenzialità ancora da scoprire - continua l’assessore - che potranno significare in futuro un’esistenza più indipendente e magari anche più distante dal centro polivalente di via Boccaccio”. Il servizio Formazione e Autonomia non sostituisce l’aiuto della famiglia, ma lo affianca e mira al duplice obiettivo di alleviare parzialmente l’impegno dei genitori e dei parenti, e al tempo stesso di scoprire attitudini e capacità inespresse e sconosciute allo stesso disabile, spesso per un eccesso di protezione da parte dei famigliari. I disabili vanno aiutati, ma Badanti, lo sportello fino ad autunno Continua con successo il progetto dedicato alle assistenti familiari. Oltre al corso di formazione, in città è presente uno sportello del Comune che ha come obiettivo quello di fare incontrare domanda e offerta del servizio e al 20 tempo stesso monitorare un fenomeno che diventa sempre più importante nel settore sociosanitario. Lo sportello per assistenti familiari continua la sua attività fino a tutto il mese di giugno 2007. questo non vuol dire che non possano anche riuscire ad aiutarsi da sé. E’ la conquista dell’autonomia il più bel traguardo che si possa raggiungere. “in ogni caso - conclude l’assessore - l’intervento dello Sfa è condiviso in ogni sua parte con i familiari, che anzi collaborano alla sua implementazione durante gli orari di permanenza a casa del disabile”. Le attività svolte all’interno del centro, dall’orientamento temporale alle attività motorie, ai laboratori didattici, informatici, manuali, oltre che a valorizzare le capacità degli utenti, serviranno anche a “integrarli- conclude l’assessore - meglio in città, dove spesso chi ha bisogno si trova di fronte a barriere, architettoniche e mentali, che possono diventare insormontabili”. Tutto su Qualificare Volete scoprire tutto sul corso Equal - Qualificare per assistenti familiari, tenuto presso la sede Cgil di Sesto San Giovanni dal 2 maggio al 30 settembre 2006? Un esauriente articolo con tutte le informazioni è presente sul sito del Comune: www.sestosg.net AMBIENTE Media Valle del Lambro dalla Provincia 200mila euro Sarà Fimiani il presidente del Parco: “Entro primavera un tratto di ciclabile e la prima parte di verde” I l primo atto concreto sarà la sistemazione dei 21mila 900 metri quadri dell’area cosiddetta “Quarzo”, la porzione di parco della Media valle del Lambro che separa viale Italia da via Cadore e dai bordi della Tangenziale Nord.Verde nuovo, insomma, da aggiungere al bottino del parco della Media valle del Lambro. Insieme al verde, il rosa di una nuova pista ciclabile, con il prolungamento della tratta che va dal ponte che sorvola le corsie della tangenziale fino al cavalcavia Vulcano. “Si verrà a completare in questo modo una vera e propria autostrada ciclabile - spiega l’Assessore all’Ambiente Fa- bio Fimiani - che unisce il Parco Nord al Parco della Media Valle del Lambro”. Il grosso del finanziamento dei lavori sarà a carico della Provincia di Milano (200mila euro a fronte di un esborso di 40mila euro da parte delle casse comunali). “Questo progetto, prosegue Fimiani - sarà pronto entro la fine della prossima primavera, e ci aiuterà a migliorare la qualità della vita in un quartiere, come quello della Pelucca, che ha proprio nella scarsità di verde e di qualità ambientale uno dei suoi punti deboli”. Entro la fine dell’anno sarà pronto il piano generale del futuro parco a opera di Francesco Borella, architetto paesaggista e ideatore del Parco Nord. Fabio Fimiani, nel frattempo, è stato nominato presidente del parco per una durata di tre anni (prorogabile in futuro di altri tre). La carica, come le altre all’interno del direttivo del parco, verrà ricoperta a titolo gratuito, in un consiglio che vede la presenza anche degli assessori all’ambiente di Brugherio e Cologno Monzese. 21 CULTURA Torna “Il Sacro in Musica” Cori e melodie di Natale La nona edizione dell’evento fino al 23 dicembre L’ Avvento del Natale a Sesto già da nove anni si allieta sulle note de “Il Sacro in musica”, la rassegna corale e sinfonica dedicata proprio ai temi di carattere religioso. “Anche quest’anno abbiamo deciso di unire gli spirituals e i canti corali, frutto di una fervida creatività popolare, a composizioni più strutturate e celebri, opera di grandi come Mozart, Bach e Puccini - spiega l’Assessore alla Cultura Monica Chittò -, ma la novità è che abbiamo affiancato concerti il sabato sera alle rappresentazioni domenicali”. Com’è tradizione, i concerto si terranno nelle parrocchie della città, non solo in centro ma anche nelle chiese più periferiche e decentrate, per favorire la partecipazione di tutti. L’ingresso è gratuito in tutte le manifestazioni. Ecco le date e i luo- 22 ghi dell’iniziativa. Il programma completo è consultabile sul sito www. sestosg.net San Giovanni e si caratterizza per un repertorio fortemente personalizzato, scritto in larga parte dal direttore Renzo Bertoldo. PROGRAMMA Ensemble Vocale Calychantus L’ensemble è nato nel 1997. E’ composto da coristi di area milanese e varesina, tutti provenienti da qualificate esperienze corali. Le scelte danno largo spazio alla musica sacra e profana per coro a cappella, accanto allo spiritual, al folklore europeo toccando anche jazz e pop music. Sabato 16 dicembre, ore 21.00 Chiesa San Giorgio, via Migliorini 2 (Villaggio Falck) Coro La Miniera, di Sesto San Giovanni, diretto da Renzo Bertoldo Ensemble Vocale Calycanthus di Parabiago, diretto da Pietro Ferrario “Tra corolle di buio e di luce” Sabato 23 dicembre, ore 21.00 Chiesa San Giovanni Battista, via Savi Coro Wieck di Sondrio diretto da Domenico Innominato “Concerto di Natale” Coro La Miniera La Miniera nasce nel 1980 a Sesto Coro Wieck Il coro Clara Wieck dell’Associazione Musica Viva, si è costituito a Sondrio nel 1997. Il repertorio comprende composizioni polifoniche rinascimentali, romantiche e del Novecento a cappella o con accompagnamento strumentale. DALLA CITTA’ Quante bancarelle a Natale! Per tutto il mese: arte, cucina e solidarietà S i avvicina dicembre, e con lui anche il conto alla rovescia natalizio. Chi non vuole farsi trovare impreparato a ridosso delle festività ed essere costretto a un tour de force a rotta di collo per comprare regali e pacchettini, può dosare lo sforzo nei fine settimana a venire. Dalla prima domenica di dicembre infatti Sesto aprirà piazze e giardini a innumerevoli bancarelle, per soddisfare tutti i gusti della strenna natalizia. Non dimentichiamoci però i Creativi di casa nostra, che domenica 17 dicembre domenica dalle 8 alle 20 saranno nel piazzale della parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice, con replica domenica 24, a ridosso del Natale. E se a partire dal 6 dicembre chiunque potrà farsi incartare il regalo dai volontari della Sos Sesto dentro il Centro Commerciale Vulcano, il 9 e 10 dicembre in piazza Petazzi e piazza IV novembre sarà possibile acquistare stelle di Natale per sostenere l’Ail, l’associazione lotta contro le Leucemie, Linfomi e Mielomi. Sempre il 10 dicembre, ma in via Cesare da Sesto, si apre la serie di mercatini allestiti dall’Unione commercianti cittadina. Prodotti natalizi in mostra e in vendita dalle 8 alle 20. Chi ha in mente di festeggiare un Natale equo e solidale potrà sempre fare incetta di prodotti al mercatino allestito dall’associazione Chico Mendes e da Legambiente, sabato 16 e domenica 17 dalle 8 alle 20 in piazza Martiri di via Fani. La stessa domenica 17, dalle 8 alle 20, è previsto l’allestimento di bancarelle a cura dell’Unione Commercianti in via Picardi, nel tratto tra viale Matteotti e viale Casiraghi. Giovedì 21 e venerdì 22 è il turno del’associazione “Arti e mestieri”, che propone dalle 8 alle 20 in piazza Petazzi un mercatino di prodotti artigianali, etnici o comunque ispirati a un Natale differente da quello festeggiato “in serie” e cui siamo abituati. Da non sottovalutare, infine, per i cultori della corsa al regalo dell’ultimo momento, il mercatino last minute allestito dall’Unione commercianti il giorno della Vigilia nelle vie Puricelli Guerra, Cavour e Dante, dalle 8 alle 20. Babbo Natale, con tutti questi appuntamenti, non avrà che l’imbarazzo nella scelta dei regali; la nostra solidarietà va però anche alle povere renne che dovranno sobbarcarsi tutto il fardello il giorno della Vigilia. 23 Politerapico è anche Exfactory, 5.000 mq di benessere. Con le sedi di via Osio e di via Borgazzi, Politerapico è a Monza da oltre mezzo secolo al servizio della salute e da oggi... anche al servizio del benessere e della bellezza con Exfactory: un luogo speciale, con grandi e armoniosi spazi, dove ritrovare calma, tranquillità, serenità e bellezza in un’atmosfera piena d’energia... positiva, dove aiutare il corpo a lavorare nel miglior modo possibile per eliminare sedentarietà e stress. Exfactory propone specifici percorsi benessere e attività per dimagrimento, mantenimento in forma, miglioramento delle prestazioni fisiche e dello stato generale di salute, PALESTRA PISCINA ma anche le più avanzate attrezzature e i più innovativi e affidabili trattamenti per contrastare ogni inestetismo. Exfactory offre: • le più grandi e complete Therme Romane del nord Italia; • piscina con acque salsobromoiodiche anche attrezzata per ginnastica curativa e non in acqua; • palestra con le migliori e più moderne attrezzature; • estetica specializzata in trattamenti correttivi delle alterazioni della pelle e in cosmetica anti aging avanzata, con prodotti totalmente naturali. THERME Via Borgazzi, 87 - MONZA • Tel. 039 21 40 331 • www.exfactory.it ESTETICA DALLA CITTA’ Teatro per la Pace A Gorazde sul palco va in scena la Pace. La cittadina bosniaca, abitata da genti a prevalenza musulmana e devastata per anni dalla guerra, cerca di risollevarsi proprio attraverso la promozione di spettacoli teatrali ed è arrivata negli scorsi anni a creare un festival che sta assurgendo alla scena internazionale, attirando oltre ottocento realtà teatrali e l’attenzione di parecchie città europee (su tutte, la basca San Sebastian). Il Festival internazionale dell’amicizia di Gorazde 2006 ha ospitato Hybris, uno spettacolo della com- pagnia sestese Opus Personae già messo in scena in città nella scorsa stagione. “Pensiamo di proseguire su questa strada - spiega Demetrio Morabito, Vicesindaco con delega alla cooperazione internazionale -, stendendo un patto di amicizia con Gorazde che miri a promuovere questo festival e alla diffusione della cultura della pace”. In programma ci sarà anche una serie di laboratori teatrali legati a questa nuova iniziativa, che Opus Personae pensa di organizzare a Sesto. Preado, giovani alla riscossa Il laboratorio-ragazzi viaggia su quattro ruote S e girate per la città e vi imbattete in un capannello di ragazzi intorno a un pulmino colorato, vi trovate in una delle tappe di “Preado on the road”. Non dovete cambiare marciapiede, piuttosto avvicinatevi e guardate da vicino quello che ragazzi ed educatori sono capaci di fare insieme. “Preado” è un progetto del Comune nato nel 2002 e che in questi anni si è esteso a macchia d’olio in tutti i luoghi dove i ragazzi si ritrovano e stanno insieme. Ma che cos’è? Fisicamente, progetto e personale, operatori ed educatori della cooperativa Icaro 2000, passano tutti dentro al pulmino. E girano per le strade di Sesto, alla ricerca di ragazzi tra i 14 e i 17 anni, da coinvolgere ogni volta in un laboratorio: fotografia, arte, storia: non fa differenza. L’importante è svolgere un’attività e nel frattempo imparare il rispetto del prossimo e scoprire quale può essere la propria vocazione. Sì, perché molti tra i giovani di Preado hanno terminato la scuola dell’obbligo e ancora non sanno se proseguire o no. “Si tratta di ragazzi e ragazze in un’età difficile - spiega Monica Chit- tò, assessore alla Cultura e Politiche giovanili - che spesso hanno bisogno di essere coinvolti in questi laboratori, ma che di loro volontà non farebbero il passo di andare in qualche centro. In questo modi, invece, è il progetto che va da loro”. Le cifre per ora segnalano il successo dell’iniziativa: “Sono una cinquantina i ragazzi che stabilmente collaborano con Preado - spiega Chittò -; alcuni sono nuovi, ma molti hanno già fatto quest’esperienza in passato, e scelgono di proseguire con noi”. Un certo successo lo ha avuto anche il fatto che i frutti delle fatiche dei giovani sono stati valorizzati, ultimamente, con esposizioni organizzate in diversi luoghi della città: “La Notte Bianca doveva essere il vernissage della loro mostra fotografica, ma per via della pioggia quella data è saltata. Comunque abbiamo recuperato, e le foto dei ragazzi sono state esposte in due piazze cittadine - conclude l’assessore -, e con un gradimento tale da farci capire che anche in futuro sarà questa la strada da seguire”. 25 CULTURA Ti ricordi di Malabrocca? La ciclabile del Carroponte dedicata alla Maglia nera P alco e pedali. In altre parole la storia di Luigi Malabrocca, un racconto dai tratti un po’ epici e molto operai è passata nello spazio di un pomeriggio dal rosa delle piste ciclabili al rosso del sipario del Mil, dove il 26 novembre è stato messo in scena per la seconda volta “La maglia nera, gesta e ingegno di Luigi Malabrocca”, spettacolo di prosa e musica prodotto dal Teatro Filodrammatici di Milano. Malabrocca e Museo del Lavoro, ovvero un percorso comune che la leggendaria maglia nera e il nuovo museo-teatro di Sesto hanno coperto percorrendo assieme molte importanti tappe negli ultimi mesi. A cominciare dal 21 settembre 2006, data dell’inaugurazione del museo, guarda caso proprio con lo spettacolo dedicato a Malabrocca, che di lì a poco sarebbe entrato per sempre nella Storia del ciclismo italiano, dopo esserne stato per decenni una leggenda. All’inaugurazione della pista ciclabi- 26 le e dopo una biciclettata di rodaggio dal Rondò al Carroponte, passando per il parco Nord, Malabrocca è stato ricordato da un suo illustre collega, un certo Gianni Bugno maglia non nera ma Rosa nel 1990 e Iridata nel 1991 e nel 1992, oltre che da Alcide Cerato, presidente dei ciclisti professionisti di Federciclismo, e dal giornalista della Gazzetta dello Sport Marco Pastonesi, autore di numerosi libri dedicati al pedale e al Giro d’Italia. E dopo la pedalata e i discorsi, altre parole, ma questa volta recitate per tutti e gratuitamente da Matteo Caccia, del Teatro Filodrammatici. Sempre parole per lui, comunque, per chi ha reso la Maglia nera, riservata all’ultimo corridore nella classifica generale del giro d’Italia, un simbolo di riscatto per un’intera generazione di italiani che preferiva gli eroi del ciclismo ai nomi del calcio, adorava e litigava per Bartali e Coppi, ma finiva per identificarsi nella tenacia di chi arrivava in fondo a tutte le corse, magari distaccato di decine di minuti, ma sempre puntuale entro il tempo massimo consentito. POLITICA La voce dei partiti Olga Talamucci Avere una città pulita e un sistema di smaltimento dei rifiuti che tenda allo sviluppo sostenibile è un obiettivo che possiamo porci fin da subito e impegnarci a raggiungerlo nel secondo mandato del Sindaco Oldrini. Il passaggio dalla poco positiva gestione della ditta Aimeri alla Società Core, che già gestisce l’impianto del forno con il recupero dell’energia, sarà segnato da un primo periodo di prova che servirà a delineare più efficacemente l’organizzazione del servizio di igiene urbana. Al monitoraggio del servizi, oltre ai competenti uffici comunali, parteciperà anche una commissione consigliare speciale e i presidenti delle circoscrizioni, che hanno sull’argomento un ruolo fondamentale. Sarà predisposto il contratto di servizio, ottimo mezzo con il quale sviluppare un sistema di comunicazione efficace che sappia parlare sia ai cittadini italiani che a quelli che provengono da altre nazioni, agli amministratori dei condomini, alle associazioni dei commercianti, importante sarà focalizzare l’attenzione verso i bambini e le bambine. Il rispetto del contratto di lavoro e il mettere a disposizione strutture e mezzi decorosi per il personale, invitando al dialogo tra la dirigenza e i lavoratori per l’organizzazione del servizio , dovrebbero essere il segnale vero del cambiamento. Gli obiettivi da mettere in campo sono: aumento della raccolta differenziata, migliore gestione della piattaforma ecologica (forse ne sarà necessaria una seconda) lotta alle discariche abusive, migliore dislocazione dei cestini, la pulizia dei marciapiedi, revisione nell’organizzazione degli orari della raccolta, risolvere il problema della pulizia degli spazi verdi e massima diffusione delle informazioni sulle emissioni del forno. Programma ambizioso ma necessario per il bene della nostra città. Franca Landucci Lunedì 20 novembre, il Consiglio Comunale ha discusso (e approvato) una delibera della giunta, con la quale l’amministrazione riconosce un risarcimento di due milioni e mezzo di euro ai proprietari di un’area di Cascina Gatti, espropriata alla fine degli anni ottanta del novecento. Anche se la decisione è stata presa per evitare guai peggiori (gli exproprietari, infatti, si erano rivolti al tribunale e il rischio, per il Comune, era di essere condannato a pagare somme molto maggiori), resta comunque il fatto che tutti i cittadini sono chiamati a ‘pagare’ per scelte sbagliate delle passate amministrazioni. E’, però, incredibile che i consiglieri della maggioranza abbiano apertamente sostenuto in consiglio comunale che tutto è stato sempre fatto per il meglio e per un non meglio identificato ‘bene comune’; ma ancora più grave è il fatto che il nostro ineffabile sindaco si prepari a pagare il risarcimento non in soldi, ma in concessioni edilizie che vanno al di là delle previsioni del piano regolatore. I cittadini di Cascina Gatti, dunque, stiano attenti, perché una nuova colata di cemento è pronta a riversarsi nel loro quartiere, come ‘pagamento’ agli ex-proprietari delle aree espropriate: ancora una volta la giunta di sinistra presenta ai cittadini il conto da pagare per la sua incapacità amministrativa. Alessandra Tabacco “Sono i cittadini di Sesto San Giovanni, e solo loro, a doversi esprimere sulla realizzazione di una moschea nella nostra Città”. Il gruppo della Lega Nord da tempo si è dichiarato contrario alla costruzione di una moschea in via Vittorio Veneto, zona centrale della Città. La moschea sorgerebbe molto vicina alla chiesa di Santo Stefano, la Parrocchia storica di sesto. La Lega Nord chiede da mesi con interpellanze presentate al Sindaco, di impedire la realizzazione della moschea, anche a fronte della contrarietà dimostrata dagli stessi cittadini residenti, mentre per il momento non c’è stata ancora nessuna risposta scritta da parte dell’Amministrazione di centro sinistra, con il risultato che si sta creando paura e allarmismo tra i residenti. “Il problema credo sia sentito non solo dalla Lega Nord, che osteggia la possibilità di avere a Sesto una Moschea, ma dagli stessi sestesi”. Per questo ho chiesto all’amministrazione comunale di indire urgentemente una consultazione cittadina sull’argomento, in modo che siano gli stessi sestesi ad esprimere democraticamente se vogliono oppure no una moschea nella nostra città. Mi auguro che la ex-Stalingrado, con il buonismo e l’assurda tolleranza che dimostra la sinistra in questi casi, non diventi la Sesto musulmana, ovvero da città delle fabbriche a città dei minareti! Credo che ci siano problemi ben più seri ed importanti di cui occuparsi, anzitutto per migliorare la vita ai sestesi, al posto che impiegare il tempo per risolvere i problemi dei musulmani! Per quanto riguarda la Lega Nord l’impegno è quello di impedire che il Sindaco conceda la possibilità di realizzare una Moschea sia in via Veneto che in altre zone di Sesto. Lorenzo Gorgonzola La raccolta e trasporto dei rifiuti, la pulizia stradale e gli altri servizi di igiene urbana passano di mano. Dall’azienda Aimeri, la cui gestione è stata per vari motivi rovinosa, al Co.re (Consorzio Recuperi Energetici). Per la nostra amministrazione comunale, che fa parte del consorzio e ne ha designato i responsabili,sarà occasione di dimostrare se oltre al coraggio dell’investimento economico, si riuscirà complessivamente a garantire una miglior gestione aziendale, puntando sull’efficienza e sulla professionalità. Nessuna pregiu27 POLITICA diziale riguardo ad un servizio che torna pubblico, sono il controllo e “le persone che fanno la qualità …”, ma l’occasione è importante per dimostrare più efficienza del servizio “privato”. Oltre alla Commissione Speciale istituita con il compito di monitorare la situazione,rimandiamo ai cittadini l’onere di verificare sul campo. Co-raggio Re-ivestiamo, questa volta però con i risultati. Silvio La Corte La legge finanziaria per il 2007, in approvazione in questi giorni, contiene, tra l’altro, alcune interessanti novità che riguardano i servizi educativi per la prima infanzia: finanziamenti alla realizzazione di asili nido e sostegno alle cosiddette “sezioni primavera” nella scuola dell’infanzia, specificatamente rivolte ai bambini tra i 24 e i 36 mesi. Tale sperimentazione prevede personale adeguato nel numero e qualificato nella mansione, un numero ridotto di bimbi, strutture adeguate all’età. Sarebbe interessante che anche Sesto San Giovanni raccogliesse questa occasione che consente tre vantaggi: snellisce le liste di attesa dei nidi, diminuisce i costi per le famiglie (la scuola materna costa molto meno del nido), mantiene Sesto San Giovanni all’avanguardia nella sperimentazione educativa, con benefici positivi su tutta la collettività. 28 Gaspare Grassa Il Gruppo SDI condivide con quello del PRC la più numerosa rappresentanza, dopo i DS, della coalizione di maggioranza in Consiglio Comunale. Abbiamo sempre manifestato lealtà e comprensione nei confronti del Sindaco, supportato nelle scelte della sua Giunta dal contributo di idee e proposte della nostra componente politica più di quanto lo sia stato dalle altre. Costatiamo, ormai nella fase conclusiva del quinquennio, di aver avuto più oneri che onori. I prossimi mesi saranno decisivi per verificare il consenso e la soddisfazione dei cittadini sulla complessiva attività della Giunta e del Consiglio (spesso lasciato in disparte durante la costruzione delle scelte). Non dovranno esserci battute d’arresto né sulle scelte fatte (Piani Integrati d’Intervento, servizi affidati in house, impulso alla qualità dei servizi sociali, incremento ed efficacia della produttività della macchina comunale) né su quelle progettate per la città futura. Si tratta delle aree Falk e del progetto di Renzo Piano la cui attuazione interessa e dovrà corrispondere alle attese cittadine in quanto a qualità della vita, ma dovrà favorire l’assetto urbanistico, economico e sociale d’una area vasta come l’area metropolitana milanese e l’intera Lombardia. E’ indispensabile impedire eventuali speculazioni, dobbiamo prevenire comportamenti campanilistici e di basso profilo tali da non intralciare il percorso della riorganizzazione del nostro territorio e nel contempo il ruolo e lo sviluppo della città. Marco Galeone I Popolari - UDEUR già negli scorsi mesi si sono espressi in favore della ricandidatura del sindaco Giorgio Oldrini valutando molto positivamente l’attività sua e della Giunta. Ora che tutti i partiti del centrosinistra hanno indicato Giorgio Oldrini come prossimo candidato sindaco dell’Unione ci siamo messi all’opera per preparare la nostra bozza di programma. Pensiamo che la prossima amministrazione debba continuare la politica urbanistica e della casa iniziata in questi anni, arrivando rapidamente alla definizione del piano di ristrutturazione delle aree Falck, alla realizzazione del nuovo Piano di Governo del Territorio, di abitazioni per i cittadini meno abbienti e per le giovani coppie. Pensiamo vada potenziata l’assistenza agli anziani, ai bambini e ai giovani, che vada abbattuto l’inquinamento, migliorata la pulizia della città. Valutando il risultato positivo delle elezioni regionali, quando quattro partiti riformisti (Ds - Margherita - Socialisti e Udeur) hanno partecipato insieme nel segno dell’Ulivo, i Popolari dell’Udeur di Sesto sono disponibili a ripetere questo felice esperimento nelle prossime elezioni amministrative. NUMERI UTILI Uffici comunali Le emergenze Aem Gas Aem Gas Pronto Intervento Acquedotto Centralino Acquedotto Servizi Clienti Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato Pronto Intervento Polizia Locale Pronto Intervento Sanitario Soccorso Stradale Telecom Guasti Vigili del Fuoco Forze dell’ordine Polizia Locale Carabinieri Guardia di Finanza Polizia di Stato 800199955 025255 02895201 800428428 112 117 113 0226225050 118 116 187 115 0222475433 02249191 0224121300 0222470037 022405473 022488211 Trasporti A.T.M. Autolinea Linate/Malpensa Caronte autoservizi Informazione Trenitalia Radio Taxi Taxi 1° Maggio Taxi Rondò 800808181 022407954 892021 0224888 022421989 0226224458 Sanità Ambulanza S.O.S. A.S.L. informazioni sui servizi Guardia Medica Ospedale Ospedale - Uff. Relaz. con il Pubblico Ufficio d’Igiene Unità Operativa di Malattie Infettive Visite specialistiche Centro Unico Prenotazioni Pronto Farmacia Il tuo farmacista in linea 022425466 800777888 840500092 02262571 0226257240 0224982740 0226257532 0226257286 800801185 Assistenza casa Core S.p.a Rifiuti Ingombranti Esattoria Enel 800329650 0222470182 800900800 Animali Canile Intercomunale Monza 039835623 Centro Veterinario - Via C. Marx, 155 0224405353 Anagrafe Anziani Artigiani Asili nido Biblioteca Centrale Biblioteca dei Ragazzi Biblioteca Marx Centro Informazione Donna Centro Socio Educativo (C.S.E.) Centri di Vacanza - Bibbona Circoscrizione 1 (Rondò Torretta) Circoscrizione 2 (Rondinella/Baraggia/Restellone) Circoscrizione 3 (Isola del Bosco/delle Corti) Circoscrizione 4 - (Pelucca/Falck) Circoscrizione 5 (Cascina Gatti/Parpagliona) Commercio Concessioni Cimiteriali Difensore civico Edilizia Privata Edilizia Residenziale Pubblica ICI ICIAP Informagiovani/Gulliver OrientaLavoro Polizia Amministrativa Polizia Locale Scuole Civiche Segnaletica e semaforica Servizio Sociale Sport Stato Civile Stranieri Tarsu (Tassa Smaltimento Rifiuti) Tosap (Tassa Occupazione Suolo Pubblico) URP - Uff. Relaz. con il Pubblico URP Numero Verde 022496338 023658361 0224440412 022496355 0236574324 0222470092 022421560 0224885356 023657441 0224885262 0236574211 022489594 0224440433 022489412 022482779 0224440415 022496269 0224440460 022496266 0224885265 0224885601 0224885220 0236518954 0224440420 0224440418 02249191 0236574327 022496265 023657451 0224885246 022496336 0254412364 800801500 0224885602 0224885603 0224440460 0224440411 800304040 Servizi vari Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo 0224126540 Centro per l’Impiego 026605651 Inps 02249581 Parco Nord 022410161 Proxima 02266502 29