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The Language
Laboratory
®
The most natural way to learn another language
Queste sono scelte precise, compiute a valle
di uno studio serio e approfondito dei numerosi “perché” dietro ai tanti corsi di lingua
straniera poco fruttuosi.
La Dott.ssa J. C. Kruger sostiene, e dimostra
con il proprio lavoro ormai da 6 anni, che solo
con un atteggiamento totalmente attivo e
positivo si riesce ad imparare, solo con l’approccio leggero di un bambino si riesce a
memorizzare, e solo con una motivazione
sempre alta si può andare avanti nell’apprendimento. Nel metodo PML sono state elaborate tutte le finezze “non visibili”, evidenziate
dalla psicologia moderna, mettendo in gioco
la stimolazione subconscia, così da rendere l’allievo contento e altamente motivato:
esercizi di rilassamento, musica, coinvolgimento del corpo e persino creazioni proprie
aiutano ad interiorizzare le informazioni
nuove e danno vita alla lingua straniera.
The Language Laboratory presenta un rivoluzionario corso di lingua, che utilizza l’innovativo Metodo PML (Processo Madre Lingua) per
l’apprendimento della lingua straniera.
THE LANGUAGE LABORATORY:
THE MOST NATURAL WAY TO LEARN
ANOTHER LANGUAGE
Anne-Laure,
insegnante di Francese
e Inglese
METODO DI APPRENDIMENTO TRADIZIONALE:
LO STUDIO DELLA TEORIA
Tradizionalmente, quando si impara una lingua nuova si parte dalla scrittura e dalla lettura: l’apprendimento tradizionale è impostato
sulla grammatica e sulla memorizzazione dei
vocaboli. Le regole grammaticali teorizzano
dunque da subito la lingua impedendo così
che questa rientri nella percezione intuitiva
dello studente. In questo modo, la nuova lingua
si presenta allo studente come una struttura
astratta, il cui apprendimento si basa su
formule, in cui manca completamente la partecipazione emotiva; inoltre, studiando solamente le parole, intese come gruppi e impalcature di lettere scritte, la memoria può
fare riferimento solo a questo tipo di codice
verbale e non visivo. Anche qualora lo studente riesca a memorizzare le parole in modo
corretto, il processo mnemonico porterà
comunque ad un’associazione astratta, con il
rischio di dimenticare le parole o le
immagini ad esse associate: una
parola solamente scritta non
trasmette le stesse emozioni
di una parola collegata ad
esperienze vissute, ritmi,
Judith, insegnante di Tedesco,
Creatrice e Fondatrice di
The LanguageLaboratory
The Language Laboratory impiega e offre il
modo più naturale possibile per imparare
una nuova lingua: riprende infatti l’istintivo
processo di apprendimento che utilizziamo
inconsciamente per imparare la nostra lingua
madre da piccolissimi. Rispetto ai classici metodi di insegnamento della lingua straniera,
The Language Laboratory presenta numerosi
aspetti innovativi: nessun professore in cattedra, non si eseguono esercizi noiosi, non si sta
seduti per ore ascoltando l’insegnante prendendo appunti e non si usano libri.
Esattamente come nel naturale e primario
processo di apprendimento della nostra lingua
madre, con il Metodo PML (Processo Madre
Lingua) di The Language Laboratory si comincia dal parlato e si crea un ambiente sereno,
incoraggiante e ricreativo. Si dà spazio al
movimento e alla spontaneità, cioè alla lingua
stessa, ai suoi suoni, alle sue immagini, senza
doverla imbrigliare e codificare in segni e
simboli scritti.
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colori, movimenti, ricordi, profumi, che aiutano a fissarne il significato nella memoria a
lungo termine. Questo tipo di insegnamento
porta troppo spesso frustrazione e rassegnazione. Qual è dunque l’elemento determinante che manca al metodo di insegnamento tradizionale? Manca tutta la parte vissuta di una
lingua, la parte fondamentale che ne stimola
e agevola l’apprendimento naturale. La lingua
infatti, non può essere appresa come una materia scientifica o come la matematica, basandosi su memoria, logica e regole, poiché
contiene anche tutta l’identità e il bagaglio
socio-culturale di un popolo o di un paese.
parlare usando proprio questo metodo associativo, senza alcun legame con regole,
strutture e logica; è solo una volta avviata
ed assimilata questa prima fase del processo
di apprendimento, cioè quando egli sa già
parlare, che il bambino inizia a frequentare
la scuola per imparare a leggere e a scrivere,
aggiungendo tutte le impalcature e le strutture teoriche necessarie.
METODO THE LANGUAGE LABORATORY
Il “Processo Madre Lingua”: lo studente
come un bambino appena nato
Un bambino appena nato può essere paragonato ad un bicchiere vuoto che man mano
si riempie semplicemente con i suoni delle
parole, la melodia delle frasi, l’intonazione
della lingua. In una seconda fase il bambino
ascolta attivamente, elabora e cerca di riprodurre i suoni che sente; per poter parlare
deve capire quali movimenti della bocca gli
permettono di produrre determinati suoni.
Si esercita e, come un bicchiere che trabocca di informazioni, alla fine inizia a produrre
i suoni giusti. Così inizia a dare i nomi agli
oggetti. Le parole, finché non sono associate
ad un’esperienza diretta, restano soltanto
suoni poco afferrabili e astratti: ad esempio, non basta pronunciare la parola “palla”;
il bambino deve relazionarsi con l’oggetto
fisicamente, contestualmente, e solo allora la
parola assume un significato concreto, e viene
associata automaticamente all’oggetto
“palla”. Dunque è l’esperienza vissuta
attraverso tutti i cinque sensi che
funziona come un collante fissando
le parole nella memoria a
lungo termine: solo a
quel punto la parola
astratta diventa concreta, viva e reale.
Fino ai 6 anni circa, il
bambino impara a
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IL NUOVO METODO PML:
UN APPROCCIO NATURALE
Il metodo PML è basato su questo principio
di apprendimento naturale, diviso in quattro
stadi principali:
Ascolto
Ripetizione
Esperienza
Riproduzione
Bobby,
insegnante
di Inglese
• Ascolto
Per poter parlare bene una lingua, la prima
cosa da fare è sviluppare l’orecchio, concentrandosi sull’ascolto dei suoni. Per questo il
corso viene svolto completamente senza libri.
I nostri insegnanti sono madre lingua o bilingui, con un’ottima padronanza della lingua
e della pronuncia, in modo che i suoni che
lo studente ascolta e apprende siano quelli
corretti.
• Ripetizione
Dopo l’ascolto si passa alla ripetizione, utilizzando il metodo “dello specchio”.
Il metodo dello specchio consiste nella ripetizione da parte dello studente di quello che
viene pronunciato dall’insegnante; durante
la lezione parole e dialoghi verranno ripetuti
insieme più volte, in modo da assimilarne la
pronuncia corretta. Il lavoro prosegue a casa:
la nuova informazione appena appresa deve
essere ripetuta e ripassata durante il tempo
che intercorre fra una lezione e l’altra, in
modo da essere correttamente fissata nella
memoria a lungo termine.
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IL PROCESSO MADRE LINGUA:
IL FACILITATORE CON UN VALORE AGGIUNTO
Il punto forte del metodo PML consiste nell’
agevolare lo studente dislessico a superare i
propri limiti e nel fargli arrivare con intensità
la lingua che desidera imparare, per via diretta e senza la traduzione di mezzo. Come già
spiegato, si opera una scelta didattica “secondo natura”, iniziando con lo studio della
fonetica, della pronuncia della parola, della
melodia della frase, invece che imponendone
strutture e regole. Si tratta di un apprendimento letteralmente naturale: i suoni e
i significati, interiorizzati in modo visivo e
percettivo, diventano nostri e, quando servono, vengono utilizzati in modo spontaneo e
senza sforzo, perché facenti parte del vissuto
individuale.
• Esperienza
Dato che durante la lezione non è previsto
l’utilizzo di lavagna o quaderni e libri di
testo, per essere sicuri di aver trasmesso
effettivamente le informazioni fornite dall’insegnante è indispensabile coinvolgere i cinque
sensi. L’uso attivo del corpo, che comporta
per lo studente il vivere un’esperienza diretta
personale, è fondamentale per la memorizzazione; ogni frase viene accompagnata da
gesti e mimica facili, che aiutano a far intuire
il significato delle parole. In questo modo lo
studente comprende, apprende e traduce
istantaneamente il dialogo in concetti visivi.
I gesti e la mimica sono un ottimo supporto
alla codificazione del vocabolario e favoriscono un’associazione diretta tra un vocabolo
e il suo significato. E c’è di più; durante i
corsi l’esperienza non è legata solo a quello
che viene visto, ma anche a tutto ciò che “si
sente”: profumi, colori, sentimenti legati a
situazioni specifiche, provocano emozioni e
rimangono fissati nella memoria a lungo termine.
• Riproduzione
Coinvolgere il corpo aiuta a memorizzare più
a lungo l’informazione nuova: ecco che qui
entra in gioco il processo emotivo di “Role
Playing” (gioco di ruolo), guidato dall’insegnante.
Il Role Playing dà la possibilità di mettere in
pratica l’esperienza diretta con le parole: gli
studenti diventano attori di uno spettacolo
e la lingua, il copione. Gli studenti, quindi,
una volta memorizzate parole e significati,
mettono in scena un dialogo di fronte alla
classe, associando le parole ai gesti, dando
dimostrazione pratica della dimestichezza
acquisita con la lingua e fissando ulteriormente concetti e significati nella memoria a lungo
termine tramite l’emozione e il divertimento del piccolo atto di recitazione. Il nuovo
metodo PML rende divertente anche lo studio
della fonetica: durante la lezione si esercita
costantemente e naturalmente la pronuncia,
per dare la certezza di essere poi capiti.
Maria,
insegnante di
Inglese
Quindi, riassumendo:
chi partecipa ad un corso che usa il metodo
PML svilupperà un buon vocabolario di base,
un orecchio per la “melodia” della lingua,
un “feeling” per la costruzione della frase e
un’ottima pronuncia.
Laura,
insegnante di
Spagnolo
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QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO
The Language Laboratory è molto attento alla
qualità dell’insegnamento, che è fondamentale. Scegliamo con accuratezza i nostri docenti
che, una volta selezionati partecipano ad una
serie di incontri per interiorizzare la filosofia
e il metodo.
I docenti sono i primi biglietti da visita di The
Language Laboratory, e non sono facilmente
intercambiabili.
Non è sufficiente essere madre lingua o bilingue: ci vogliono qualità precise perché da noi
il team docenti è in prima linea.
I nostri docenti devono avere le cosiddette
“soft skills”, empatia, passione, energia e una
grande cultura generale, devono aver esperienza nell’insegnamento e conoscere approfonditamente la lingua che insegnano.
Oltre alla formazione individuale, durante le
prime lezioni gli insegnanti vengono direttamente seguiti e guidati dalla Dott.ssa Kruger
per avere la sicurezza che abbiano assimilato correttamente e a fondo il metodo PML,
ricevendo poi consigli, input e suggerimenti,
migliorando ogni giorno per rendere così la
lezione sempre unica e soddisfacente.
The Language Laboratory
di JCK Consulting S.a.s.
mail: [email protected]
P.IVA/C.F.: IT01507370052
tel: +39 3891782742
Via Maestra 22
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