Allegato - Comune di Narni

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Allegato - Comune di Narni
Città di Narni
Provincia di Terni
Nido d’Infanzia “L’Ape Maja”
Programmazione Educativa Annuale
Anno scolastico 2012 - 2013
INDICE
I FASE
Il rientro al Nido…………………………………………………pag. 2
L’inserimento…………………………………………………….pag. 3
L’ambientamento………………………………………………...pag. 4
Spazio per modifiche……………………………………………..pag. 6
Organizzazione degli spazi e dei materiali……………………...pag. 6
Metodologie educative…………………………………………....pag. 8
II FASE
Tema dell’anno: “Sapori diversi”………………………………..pag. 9
Le sezioni…………………………………………………………..pag. 10
Nido e famiglie…………………………………………………….pag. 21
Strumenti di osservazione e verifica…………………………......pag. 24
La documentazione………………………………………………..pag. 24
Spazio per modifiche……………………………………………....pag. 26
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IL RIENTRO AL NIDO
I primi quindici giorni del mese di Settembre sono dedicati al rientro dei bambini e
delle bambine, che hanno frequentato il servizio l’anno precedente. Il rientro è il
tempo dedicato al ritrovarsi, raccontarsi e scoprire cosa c’è di nuovo nell’altro e su
questo progettare attività educative future. E’ come ricominciare un viaggio, diversi e
molteplici sono i modi di organizzarlo a seconda dei viaggiatori. Le attività e i tempi
vengono modificati, rispetto agli altri periodi di frequenza, per consentire ai
bambini/e di riprendere sicurezze emotive e abitudini tipiche della loro vita al Nido.
Anche per noi educatrici, il periodo del rientro al Nido è un momento particolare.
Rappresenta ogni volta un rimettersi in gioco, in una situazione diversa rispetto a
quella lasciata prima delle vacanze, conoscere i cambiamenti e i progressi dei
bambini/e, accogliere nuovi bambini/e e nuove famiglie, ricostituire il gruppo.
Il percorso che proponiamo quest’anno prevede tre obiettivi:
 Accoglienza: le educatrici accolgono il bambino/a e la famiglia con un
atteggiamento di massima attenzione e disponibilità, al fine di instaurare una
relazione positiva, adattabile e flessibile nelle diverse situazioni.
Le educatrici di sezione dell’anno precedente, curano l’accoglienza e il commiato
quotidiano dei bambini/e e delle famiglie. Con i bambini/e inizia la conoscenza delle
nuove figure di riferimento, durante i momenti di gioco libero e nelle routine.
 Riscoprire ambienti, materiali lasciati l’anno precedente:
quest’anno abbiamo deciso di realizzare un contesto, nel quale la naturale curiosità
dei bambini/e potesse essere accolta, uno spazio dove sentirsi sicuri, potersi
esprimere, poter trovare risposta ai propri bisogni: sentirsi stimati nel proprio
‘’agire’’. Le attività verranno svolte senza dividere i bambini/e in sezioni, tutti
avranno la possibilità di aggregarsi spontaneamente ai coetanei. I bambini/e avranno
la possibilità di conoscere, esplorare, utilizzare materiali e spazi in modo libero. Nella
prima settimana, gli spazi e i materiali sono stati lasciati come erano organizzati
l’anno precedente. Nella seconda settimana e dopo aver osservato l’uso degli spazi e
dei materiali fatto dai bambini e dalle bambini, con loro riorganizziamo l’ambiente
durante il momento delle attività strutturate. Per noi educatrici l’agire dei bambini/e,
sarà lo stimolo per ripensare l’organizzazione dello spazio nel nostro Nido.
 Preparare l’incontro con i nuovi:
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questa è la fase dell’‘’andare verso’’, del farsi incontro, del correre da qualcuno
per accoglierlo, del condividere, del dividere con gli altri. Questa fase si realizzerà
negli ultimi giorni e prevede le seguenti attività:
1. preparare i contrassegni per gli armadietti di tutti i bambini/e vecchi e
nuovi, per ritrovare e trovare uno spazio individuale privato, che connota la
sua identità. In questa attività vengono coinvolte anche le famiglie, alle
quali si chiede di portare una foto del loro bambino/a;
2. allestimento della sezione piccoli. Noi educatrici predisponiamo gli arredi e
proponiamo ai bambini/e dei giocattoli adatti alla fascia d’età (3-12 mesi).
Conosceremo ed esploreremo questi oggetti, per conoscerli e trovargli uno
spazio insieme.
L’INSERIMENTO
L’inserimento è una fase delicata, che segna l’inizio di un rapporto a tre: bambino/a,
educatrice, genitore ed è articolato tra due sistemi: famiglia-Nido. La cura di questi
due sistemi avverrà in modi e tempi diversi. Prima dell’inserimento del bambino, è
previsto un colloquio tra la famiglia e la coordinatrice pedagogica, documentato
attraverso una scheda di inserimento che verrà allegata alla cartellina personale del
bambino/a. L’educatrice accoglie il bambino/a e la sua famiglia nel Nido, partendo
dal presupposto che l’inserimento coinvolge il bambino/a e il suo contesto culturale,
chiediamo all’adulto accompagnatore, di presentare il proprio bambino/a agli altri
bambini/e e agli adulti del Nido. Nel momento della colazione, quando tutti ci
troviamo seduti in cerchio, l’educatrice chiederà al familiare, attraverso delle
domande stimolo del tipo: come mi chiamo?, con cosa e con chi mi piace giocare?,
cosa mi piace mangiare?, ecc…, di raccontare suo figlio/a. Dopo la colazione, nel
momento dedicato al gioco non strutturato, l’educatrice, nella sua funzione di
mediatrice, accoglie la scelta del singolo bambino/a, che potrà essere spunto per
un’attività da condividere col resto del gruppo. Se il bambino/a nuovo arrivato/a, si
dirige verso l’angolo della cucina, giocheremo a fare i cuochi. Questo percorso è
documentato da una scheda di inserimento che le educatrici compilano durante i
primi quindici giorni di frequenza. Abbiamo pensato di dedicare un tempo dopo la
chiusura del servizio, all’incontro “con e tra” le famiglie, organizzando una merenda
dove sono coinvolte le famiglie dei bambini e delle bambine frequentanti, vecchi e
nuovi e quelle dei bambini e delle bambine, usciti l’anno scolastico precedente, al
fine di regalare un momento di scambio e di racconto dell’esperienza vissuta.
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L’AMBIENTAMENTO
Ambientamento = Inserimento + Accoglienza.
È un percorso che attraverso l’accoglienza e l’inserimento, consente a bambini/e –
genitori – educatrici, di strutturare un contesto cognitivo ed emotivo di appartenenza.
L’ambientamento deve essere preparato con attenzione e richiede la massima
disponibilità, pertanto il genitore e le educatrici, dovranno essere pronti a sostenere le
eventuali difficoltà, che via via si andranno a presentare. L’ambientamento dovrà
essere “inventato” in funzione dei reali bisogni e delle capacità del bambino e della
bambina. I tempi dell’ambientamento, dovranno essere adattati alle esigenze del
bambino e della bambina, quindi “personalizzati”. La funzione dell’educatrice, è
estremamente importante, in particolare perché:
 organizza, dopo un’attenta osservazione, del bambino/a e sentite le necessità
della famiglia, i tempi di permanenza al Nido;
 mantiene un contatto più intimo con il bambino e con la bambina, al momento
della separazione, preparandosi come supporto affettivo;
 sollecita il bambino/a alla scoperta dell’altro e dell’ambiente, al piacere del
gioco e segue direttamente i momenti di routine.
L’obiettivo dell’ambientamento è: creare una situazione di benessere per tutti i
soggetti coinvolti. Per verificare il raggiungimento di tale obiettivo abbiamo creato
una scheda individuale (vedi Allegato 1), che verrà compilata nel mese di Dicembre, i
cui risultati ci permetteranno di riorientare l’intervento qualora fosse necessario.
Durante l’ambientamento, che va dal mese di Ottobre al mese di Dicembre,
introduciamo il tema dell’anno attraverso la scoperta dei diversi tipi di carta
(materiale sempre e largamente presente nel nostro Nido). Ogni giorno presentiamo
ai bambini un tipo di carta: lunedì carta di quotidiani, martedì carta velina…
Le attività saranno così organizzate:
SEZIONE GRANDI
Obiettivo: conoscenza, manipolazione e trasformazione della carta
Attività: manipolo, strappo, arrotolo, soffio, lancio, calpesto, suono, diversi tipi di
carta
Tempi: tutti i giorni durante il momento del gioco strutturato
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SEZIONE MEDI:
Obiettivo: conoscenza e manipolazione della carta
Attività: manipolo, accartoccio, metto in bocca, lancio e raccolgo diversi tipi di carta
Tempi: ogni giorno durante il momento del gioco strutturato
SEZIONE PICCOLI
Obiettivo: esplorazione della carta
Attività: guardo, tocco, assaggio, mi ci tuffo
Tempi: ogni giorno prima o dopo il riposo della mattina
ALLEGATO 1
COMPORTAMENTI
SI NO A
VOLTE
Il bambino/a piange nel momento della separazione
L’accompagnatore/ice si ferma per molto tempo durante
l’accoglienza
Il bambino/a piange quando sta insieme agli altri bambini/e
Il bambino/a cerca l’educatrice di riferimento
L’adulto accompagnatore/ice affida il bambino/a all’educatrice
di riferimento
Il bambino/a esplora gli ambienti del Nido
Il bambino/a partecipa alle attività o ai giochi proposti
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SPAZIO PER MODIFICHE E RIORIENTAMENTO DELLA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA ANNUALE I FASE
Mese di Novembre 2012: emerge dal report dei diari di bordo, la difficoltà nel gestire
il gruppo dei bambini/e, dopo il momento del pranzo. Da questa analisi, è nata una
nuova organizzazione dei tempi delle routines del pomeriggio, che ci permette di
rispondere al meglio alle esigenze della vita e del clima del Nido. Dopo il momento
del pranzo, i bambini/e della sezione grandi insieme all’educatrice di sezione, si
recano nell’angolo della lettura dove l’educatrice racconta loro delle storie. La
sezione medi condivide lo spazio e i giochi con i piccoli, nella sezione di questi
ultimi. Questa nuova organizzazione, rende più brevi e più tranquilli, i tempi
dell’addormentamento.
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI E DEI MATERIALI
Il Nido d’Infanzia “L’Ape Maia”, è costituito da ampi spazi interni:
- un ingresso che ospita gli armadietti dei bambini e delle bambine e i tavoli usati per
il pranzo e la merenda;
- due saloni comunicanti usati da tutte le sezioni: il salone dei giochi “salone bianco”
e il “salone blu”.
Gli ambienti dedicati alla sezione dei piccoli sono:
- la “stanza Margherita”;
- la cameretta.
I bambini/e possono inoltre usufruire, del cortile interno e del giardino dello stabile
del Beata Lucia.
La modalità che abbiamo deciso di utilizzare per organizzare gli spazi del Nido è
quella dei cosiddetti “angoli strutturati”. Questi prevedono la distribuzione, in uno
stesso ambiente, di piccoli spazi caratterizzati da specifici materiali; con questa
metodologia, intendiamo offrire ai bambini/e, la possibilità di scegliere. Nel nostro
Nido, abbiamo scelto di allestire quattro angoli nel “salone bianco”:
- l’angolo del gioco simbolico;
- l’angolo della manipolazione e del colore;
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- l’angolo della cassettiera dei giocattoli;
- l’angolo del travestimento (in fase di allestimento, in quanto vogliamo coinvolgere
le famiglie nel realizzarlo).
Nell’angolo del gioco simbolico c’è: la cucina con relative stoviglie, tavolo e panche;
il mercato della frutta e della verdura; il fasciatoio con le bambole e i passeggini.
Abbiamo scelto questi materiali, perché per noi rappresentano la quotidianità di tutti i
bambini/e.
L’angolo del colore e della manipolazione è stato allestito con: il carrello dei colori,
pennelli e spugne; il carrello delle carte; il tavolo e le sedie; la parete con i fogli
grandi e vari materiali per la manipolazione (terra, sassi, foglie, didò, pasta di sale
ecc…), proposti a rotazione.
Alla lettura abbiamo dedicato uno spazio nel “salone blu”, dove i bambini e le
bambine, trovano un salottino con il mobile libreria e relativi libri.
La cassettiera dei giocattoli, è composta da un mobile, dove in ogni cassetto c’è un
gioco diverso: costruzioni di varie grandezze e forme, macchinine e aereoplanini,
animali, giochi morbidi, bulloni e dadi.
La classificazione dei giocattoli, secondo noi, stimola nel bambino e nella bambina,
la scoperta, in quanto deve aprire il cassetto per vedere il contenuto, inoltre facilita la
scelta del giocattolo e favorisce la sviluppo logico e cognitivo. Ogni bambino/a, nello
scegliere, nel combinare e nel riordinare, fa operazioni di discriminazione, confronto,
riconoscimento e categorizzazione.
Gli angoli strutturati, si trovano all’interno di un unico salone e sono disposti in modo
circolare nella stanza. La circolarità, secondo noi, favorisce le interazioni tra pari e
con l’adulto; facilita la possibilità di scelta, permettendo al bambino e alla bambina,
di passare da un angolo ad un altro.
Il “salone blu”, è uno spazio in cui abbiamo cercato di inserire meno stimoli possibili,
infatti c’è la colonna dei lettini, lo stereo e i cerchi di carta colorata attaccati su di una
parete e lo spazio dedicato alla lettura. In questo ambiente, si svolgono le attività di
movimento, le attività strutturate e il sonno. L’assenza di stimoli, permette ai bambini
e alle bambine, di sperimentare tempi di attenzione più lunghi durante le attività
strutturate. Questo ambiente, in altri momenti, viene utilizzato dai bambini/e, per
creare contesti diversi da quelli strutturati. Per esempio, diventa il luogo del viaggio
fantastico, del gioco con la palla, della contesa del passeggino…
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Nella sezione dei piccoli, la stanza dei giochi e delle attività, è caratterizzata da un
angolo morbido, con tappeti e cuscini, il mobile primi passi e varie cassettine
contenenti giochi idonei per la fascia di età. Uno spazio specifico della sezione sarà
dedicato al gioco euristico: “Cestino dei tesori” e “Gioco euristico”.
Quest’anno il nostro servizio intende individuare e allestire uno spazio, all’interno del
Nido, destinato alla visibilità dei diversi materiali, utilizzati nello svolgimento delle
attività strutturate, inerenti al tema dell’anno. “ Oggi giochiamo con…”.
METODOLOGIE EDUCATIVE
“Il gioco come strumento di relazione e conoscenza reciproca”
Osservando i bambini e le bambine, nei primi anni di vita, ci rendiamo conto che ogni
cosa che fanno, in realtà può essere definita come gioco. Pertanto, in questo caso, il
termine gioco può indicare, non solo uno strumento di conoscenza, ma si pone anche
come attività di comunicazione e trasformazione della realtà. Per questo è importante
averne cura, consapevoli della sua valenza. Il gioco è dunque, una delle metafore
pedagogiche del crescere, come costruzione e trasformazione del mondo. A questo
proposito Bateson, afferma che il gioco “non è il nome di un’azione, ma di una
cornice per l’azione” (Bateson, 1976). A suo avviso non vi saranno azioni precise
che denoteranno il fatto che si stia giocando o meno: il gioco nascerà quando i
giocatori stessi, comunicano attraverso il non verbale il segnale “attenzione questo è
un gioco”. Il gioco è quindi una meta-comunicazione, non un’attività precisa, (per
esempio non possiamo affermare che sia un gioco di per sé il saltare o il correre e
che, invece, non è un gioco lavarsi o mangiare, ma è il segnale stesso della
comunicazione a dirlo). Giocando i bambini e le bambine, imparano che ruoli, azioni
e regole si diversificano a seconda dello sfondo che si instaura, divengono capaci di
cambiare prospettiva, logica, di passare da un apprendimento di contenuto ad un
apprendimento di contesto, imparano ad incorniciare gli eventi e ad entrare e uscire
dai contesti. Inoltre, sempre secondo quanto affermato da Bateson, rispetto alla
comunicazione, “il gioco è il luogo in cui si realizzano in forma molto elaborata
scambi comunicativi di tipo non verbale”. Tra i bisogni fondamentali dell’individuo,
infatti, c’è il bisogno innato e primario di stabilire relazioni, la predisposizione
naturale ad apprendere e in particolare la “predisposizione naturale ad apprendere
quel che concerne la relazione”. Tutto ciò sta a significare, che il bisogno di relazione
interpersonale, è fine a se stesso ed emerge molto precocemente. Il piccolo nasce con
la necessità e tutte le funzioni atte a “mettersi in relazione con l’altro”, al fine ultimo
di esperire il vissuto di “stare con l’altro” e non in funzione del bisogno di nutrirsi.
Pertanto, il gioco, si presenta come creazione reciproca, come cioè un fenomeno che
coinvolge la dimensione del “noi”, o meglio, quella del rapporto “sé-altro”. Il gioco,
diventa per noi strumento di lavoro, per la costruzione di un percorso, che faciliti
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l’instaurarsi di relazioni significative, che nascono da una conoscenza reciproca.
TEMA DELL’ANNO: “SAPORI DIVERSI”
La storia della nostra programmazione educativa, nasce nel 2009 e si concretizza
nell’anno 2010, con la strutturazione di un percorso triennale. Nell’anno 2009, nel
servizio, erano presenti molti bambini/e stranieri e la nostra programmazione
educativa, aveva come obiettivo, la conoscenza del sé e dell’altro, attraverso i cinque
sensi. Nell’anno 2010, il gruppo di lavoro, si è confrontato sul significato della parola
intercultura, questa parola richiama ad un “tra”, ma prima di questo “tra” c’è un
“nel”, vale a dire, l’individuo inserito nel proprio contesto culturale. Il contesto
culturale, si caratterizza come l’eredità simbolica e comportamentale di ogni gruppo,
come l’insieme dei significati e le relazioni che guidano le azioni e le pratiche sociali,
facendole diventare scontate. Ogni contesto è diverso e ciò che lo rende diverso è la
cultura che lo organizza. L’adesione a diversi modelli culturali, anche all’interno
della stessa società, può segnare in modo diversificato, i compiti di sviluppo e le
attese di risposta adeguata da parte dei bambini e delle bambine, che operano
comunque attraverso le pratiche quotidiane, basate sulla costruzione di routines e di
abitudini. La prima sfera di realtà a cui i bambini e le bambine partecipano, è quindi
la sfera della quotidianità. La quotidianità è in parte privata, in quanto sfera
personale, ma soprattutto è una realtà condivisa con gli altri, continuamente negoziata
e co-costruita (Bruner 2000). La diversità, si colloca quindi come parte integrante del
fare quotidiano, pertanto educare alla diversità significa per noi, strutturare un
percorso didattico che ha come obiettivo la sperimentazione di questa. L’anno
2010/2011, apre il percorso di sperimentazione e conoscenza della diversità, tenendo
in considerazione i canali sensoriali che permettono ai bambini/e la conoscenza del
mondo. In questo anno, abbiamo scelto il tema, “Colori Diversi”, perché il colore,
rappresenta per noi uno strumento immediato e creativo. “Suoni diversi”, del
2011/2012, ci ha fatto scoprire che il mondo che ci circonda suona. I diversi sapori
degli alimenti, saranno le attività che caratterizzeranno questo anno scolastico. La
scoperta di “Sapori Diversi”, caratterizzerà la nostra programmazione, con il fine di
sperimentare e conoscere gli alimenti. Attraverso esperienze di analisi sensoriale,
legate alla manipolazione e al consumo di cibo, è possibile “allargare i confini della
curiosità gustativa” e sperimentare un approccio di educazione alimentare, non solo
di impostazione nutrizionista, ma anche di impatto sensoriale, che passa attraverso
l’uso dei sensi, legato ai piaceri della scoperta, del fare, del gioco e dello stare
insieme. La parola Diversi rappresenta il filo conduttore. I colori, i suoni e i sapori
sono per noi “il contesto‘’: ogni contesto è diverso e ciò che lo rende diverso, è la
cultura che lo organizza.
Obiettivo generale: sperimentare le differenze.
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LE SEZIONI
Sezione piccoli
Le attività programmate, non si configurano mai come "esercizi finalizzati a....", ma
come creazione di situazioni di apprendimento.
L'intervento educativo che intendiamo mettere in atto, tiene in considerazione le fasi
evolutive del bambino e della bambina in tutti i suoi aspetti: percettivo, motorio,
cognitivo, emotivo e comunicativo. Ogni bambino/a, segue un suo particolare
sviluppo, con tempi e modalità proprie. L'educatrice, da parte sua, deve sapere
osservare il bambino/a in tutti i suoi aspetti, per poter valutare e accompagnare la sua
crescita in modo adeguato e costante.
La sezione dei piccoli quest'anno, è costituita da bambini e bambine con età
differenti, pertanto si prevedono momenti di intersezione rivolti soprattutto ai
bambini/e più grandi, che condivideranno con i bambini/e della sezione medi, alcuni
momenti di gioco strutturato e non strutturato, in modo da rendere graduale
l’eventuale passaggio di sezione.
Il percorso educativo pensato per quest'anno, privilegia l'aspetto percettivosensoriale. Il bambino e la bambina nella prima fase della vita, conoscono il mondo
attraverso i cinque sensi, registrando una serie di informazioni che saranno alla base
di apprendimenti futuri.
La prima parte dell'anno sarà dedicata alla libera esplorazione degli ambienti, dei
materiali, dei giochi e alla costruzione del “cestino dei tesori”. Il “cestino dei tesori”
di Elinor Goldschmied, rappresenta una possibilità di gioco, scoperta, conoscenza del
mondo e di apprendimento per il bambino/a che sta seduto e non è ancora in grado di
spostarsi autonomamente. Esso stimola la coordinazione occhio-mano-bocca, offre
ricchezza di esperienze sensoriali attraverso la diversità degli oggetti, propone inoltre,
esperienze che catturano l'interesse del bambino/a, sviluppa la capacità di scoperta e
concentrazione, favorisce l'interazione tra bambini/e attraverso degli interscambi
attivi come sguardi, suoni e piccoli contatti. Nella realizzazione del “cestino dei
tesori”, verranno coinvolti direttamente i genitori, che saranno invitati a collaborare
nella ricerca del materiale.
Il “cestino dei tesori”, è un contenitore di materiale naturale, al suo interno ci sono i
Tesori. Non si tratta propriamente di giocattoli, piuttosto di oggetti di uso comune,
che si possono trovare con facilità nell’ambiente familiare:
 Oggetti di origine naturale: pigne, conchiglie, castagne, tappi di sughero e
piume grandi.
 Oggetti di materiale naturale: gomitoli di lana, pon-pon, pettini di legno,
spazzolini da denti e pennelli da barba.
 Oggetti di legno: sonagli, mollette da bucato, cucchiai, anelli delle tende,
rocchetti, porta-tovaglioli e portauova.
 Oggetti di metallo: mazzi di chiavi, catenelle, fruste da cucina, coperchi dei
vasetti di marmellata, formine di biscotti e fischietti.
 Oggetti in pelle, tessuto, gomma: piumino per la cipria, palle da tennis, tubi di
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gomma e manici di borsette in pelle.
Quando i bambini/e iniziano a muoversi, gattonare e strisciare, vicino al “cestino dei
tesori”, verranno messi a disposizione altri due contenitori di dimensioni diverse. I
bambini/e avranno modo di iniziare a sperimentare, spostando gli oggetti dal cestino
ai contenitori e viceversa. Questa combinazione sarà il primo passo, verso una nuova
fase di esplorazione delle cose.
Dall’esplorazione attraverso la bocca, si passerà alla manipolazione che si sviluppa
combinando un oggetto con un altro e lentamente si arriverà al “gioco euristico” (dal
greco “trovo, scopro”).
Con il “gioco euristico”, sperimentato da Elinor Goldschmied, l’apprendimento passa
attraverso l’esplorazione individuale, la scoperta e la sperimentazione non guidata,
favorendo così la costruzione del pensiero logico e di quello creativo.
Per il “gioco euristico” si proporranno ai bambini e alle bambine, tre sacche
contenenti categorie di oggetti combinabili tra loro (catene con anelli, cucchiai con
palline, nastri con anelli da tenda, ecc…) e dei contenitori vuoti.
Con il “gioco euristico”, si vuole favorire lo sviluppo della capacità di scegliere e di
discriminare, di sperimentare concetti spaziali e soprattutto si vuole rispondere al
naturale bisogno dei bambini/e di esplorare e di sperimentare.
Le attività seguiranno la seguente tabella settimanale, tenendo conto che i piccoli,
nella parte centrale della mattinata dormono, quindi sarà adottata una certa flessibilità
nel cogliere i momenti in cui realizzare le attività previste.
Lunedì
Martedì
Giochi psicomotori
Cestino dei tesori/gioco euristico
Mercoledì
Giochi di rilassamento
Giovedì
Ascolto di cd musicali, canzoncine
ritmate, filastrocche mimate
Venerdì
Cestino dei tesori/gioco euristico
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Mesi: da Settembre a Dicembre.
Obiettivo generale: “dall'inserimento all'ambientamento”.
Obiettivi specifici:
 costruire una relazione del bambino/a e della mamma con l’educatrice di
riferimento;
 favorire gli scambi tra bambini/e;
 favorire l’esplorazione dell’ambiente.
Attività:
 giochi di esplorazione tattile, visivo, sonoro (ascolto di rumori e suoni diversi,
osservazione di oggetti colorati in movimento, giochi davanti allo specchio,
ecc...);
 giochi di rilassamento e massaggio del corpo;
 realizzazione del “cestino dei tesori” e gioco.
Materiali: tappeto e cuscini, stoffe di diverso tipo, carte colorate, cd musicali e
oggetti sonori.
Mesi: da Gennaio a Luglio.
Obiettivo generale: sollecitare e favorire l’autonoma scoperta ed esplorazione
dell’ambiente.
Obiettivi specifici:
 favorire la scoperta e la conoscenza attraverso i sensi;
 favorire la coordinazione della percezione visiva con quella tattile,
 stimolare il movimento e lo spostamento.
Attività:
 giochi con il “mobile primi passi” (entrare ed uscire, appoggiarsi e
sperimentare il movimento in piedi, prendere oggetti nascosti all’interno).
 “gioco euristico”.
Materiali: mobile primi passi, tappeto, cuscini, cd musicali, materiali da recupero,
contenitori, sacche per il “gioco euristico”.
Sezione Medi
Il percorso didattico nella sezione medi, si articolerà in due fasi:
 I fase dal mese di Settembre al mese di Dicembre;
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 II fase dal mese di Gennaio al mese di Giugno.
I fase
Il periodo che va dal mese di Settembre al mese di Dicembre, è il tempo dedicato
all’inserimento, all’ambientamento e alla formazione del gruppo sezione.
Durante il periodo dell’inserimento ci proponiamo i seguenti obiettivi generali:
 superare le difficoltà del distacco;
 conoscere persone ed ambienti del Nido;
 vivere serenamente il momento del pranzo, del cambio e del sonno.
L’inserimento è una fase delicata sia per il bambino/a che per la famiglia: è un
percorso che si fa insieme. Il raggiungimento degli obiettivi, è possibile attraverso il
metodo dell’ascolto e dell’osservazione, sono questi gli strumenti che permettono la
conoscenza e lo scambio. La programmazione di questo periodo, si basa sulla
centralità del bambino/a considerato come soggetto attivo e competente. Ogni giorno
sarà diverso, le attività ruoteranno attorno alle scelte del ‘’nuovo’’ arrivato, questo
non significa improvvisazione, ma la scelta del bambino/a serve a noi educatrici, per
strutturare la proposta e modulare le modalità d’intervento.
Superata la fase dell’inserimento, inizia quella dell’ambientamento e della
formazione del gruppo sezione.
Gli obiettivi specifici sono:
 creare situazioni adeguate alla fase di crescita;
 creare contesti significativi e motivanti;
 creare contesti strutturati e non;
 creare attività di scoperta e sperimentazione;
 le routines come contesto di relazione tra adulto e bambino/a e tra pari.
Il compito di noi educatrici non è quello di insegnare o far acquisire al bambino/a
abilità o di fornirgli conoscenze, ma è quello di far scaturire i suoi bisogni e le sue
scoperte, da situazioni aperte, dove il bambino/a si muove liberamente in contesti
curiosi e motivanti, che stimolino le sue capacità cognitive, affettive e relazionali.
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Si predispongono situazioni e materiali che portano il bambino/a a nuove esperienze,
a provare, a sperimentare giocando e quindi a costruire le sue conoscenze.
Il bambino/a ha bisogno e voglia di fare, se il suo fare si attua in un clima di sicurezza
affettiva e relazioni significative. Non importa se giochiamo con la farina o con il
riso, se usiamo i colori o la carta, il ‘’cosa’’ si fa è di secondaria importanza, è il
‘’come’’si organizza l’attività, un laboratorio, un gioco. Le attività strutturate di
questa fase sono descritte nel paragrafo dell’ambientamento.
L’organizzazione dei tempi e degli spazi nel nostro Nido offre possibilità di contesti
aperti, dove il bambino/a fa scelte autonome e possibilità di contesti chiusi per attività
programmate e laboratori con gruppi predefiniti e omogenei.
Anche le routines rappresentano un contesto di conoscenza, dove vengono stimolate
le capacità cognitive, affettive e relazionali. Nei momenti di routines, si concretizza la
relazione educatrice-bambino/a, si sperimenta l’altro conoscendo e riconoscendo le
differenze. Il momento del cambio, per esempio, viene vissuto dall’intero gruppo
sezione con la presenza di entrambe le educatrici di riferimento, perché una
educatrice si dedica al cambio, mentre l’altra favorisce e media le interazioni tra
bambini/e.
II Fase
Durante il periodo che va dal mese di Gennaio al mese di Giugno, le attività
didattiche saranno rivolte al tema dell’anno ‘’Sapori diversi ‘’.
Ogni bambino/a, molto prima dello sviluppo del linguaggio sperimenta e padroneggia
il livello metaforico verbale attraverso l’utilizzo dei sensi (olfattivo, uditivo, visivo,
ecc…). L’utilizzo dei cibi, il gusto di impastare, schiacciare e stampare, sarà graduale
per tutto l’anno nel rispetto dei tempi dei bambini/e e delle loro sensazioni, sia
quando avranno bisogno di contenimento, di sicurezza, piuttosto che di stimolo e
guida. Le attività saranno concentrate non tanto sul risultato finale, sul prodotto del
bambino, quanto sull’esperienza, sul piacere di sperimentare in autonomia. Questa
esperienza ha una grossa valenza affettiva, il piacere è legato al gusto, al sapore,
all’odore, alla temperatura, alle dimensioni, alla consistenza e alla sensazione tattile.
Materiali: pane e latte, pane e acqua, acqua e semolino, carote lesse, mele cotte,
banane, patate lesse, miele, zucchero, sale, riso, grano, pasta, frutta, ortaggi, farina
bianca, farina gialla. I bambini/e sperimenteranno con le mani, i piedi, la bocca e con
tutto il corpo.
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Il progetto vuole favorire e raggiungere i seguenti obiettivi specifici:
 sperimentare cibi diversi;
 sviluppare la motricità;
 esercitare la coordinazione oculo-manuale;
 scoprire il piacere di manipolare, trasformare e assaggiare cibi;
 manipolare materiali informi in autonomia;
 sviluppare la creatività.
Le attività si articoleranno durante la settimana, seguendo questa tabella:
Lunedì
Scopriamo i sapori attraverso il gusto
(metto sul tavolo cibi diversi
lasciando i bambini/e liberi di
assaggiare)
Martedì
Manipoliamo con i cibi (propongo
consistenze diverse e stimolo la
manipolazione delle stesse)
Mercoledì
Pasticciamo con i cibi (viene data ai
bambini/e la possibilità di fare
combinazioni con i cibi)
Giovedì
Coloriamo con i cibi (faccio scoprire
ai bambini/e che il cibo lascia tracce
di colore)
Venerdì
Ascolto di filastrocche musicali e
lettura di storie legate al tema
dell’anno
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Sezione grandi
Il percorso didattico della sezione dei grandi, in questo anno, si articolerà in due fasi:
la prima fase va dal mese di Settembre al mese di Dicembre, mentre la seconda fase,
va dal mese di Gennaio al mese di Giugno.
I fase: è il periodo che va dal mese di Settembre al mese di Dicembre, è il tempo
dedicato all’inserimento, all’ambientamento, alla formazione del gruppo sezione. Nel
periodo dell’inserimento, ci siamo poste i seguenti obiettivi generali:
 superare il distacco dalla figura genitoriale;
 conoscere gli ambienti e gli spazi del servizio;
 instaurare una relazione significativa con le educatrici di riferimento.
L’inserimento è per noi un momento importante e delicato; è un conoscere e un
conoscersi, un entrare in contatto e in sintonia con l’altro, è un processo che richiede
tempo, attenzione e cura. Per questi motivi, il bambino/a nuovo arrivato, esplorerà
liberamente lo spazio, i giochi e i materiali, la scelta di un particolare giocattolo o
materiale, da parte sua, sarà lo spunto per l’educatrice e per il gruppo dei pari, per
giocare tutti insieme e per conoscersi.
Seguirà poi il periodo dell’ambientamento e della formazione del gruppo sezione,
dove ci proponiamo i seguenti obiettivi:
 conoscere e vivere con serenità i momenti della giornata al Nido;
 strutturare situazioni e spazi stimolanti;
 favorire la conoscenza reciproca, attraverso attività di gioco strutturato e non
strutturato, adeguati alla fascia di età.
Nel raggiungimento di questi obiettivi, si tiene conto dei diversi bisogni del
bambino/a e dei propri livelli di sviluppo. La nostra attenzione sarà indirizzata
soprattutto nel predisporre situazioni che favoriscano una conoscenza ed una
relazione serena e positiva sia tra i bambini/e che tra i bambini/e e le educatrici,
ponendo maggiore attenzione al “processo relazionale” più che al “fare”.
Le attività strutturate di questa fase sono descritte nel paragrafo dell’ambientamento.
II fase: è il periodo che va dal mese di Gennaio al mese di Giugno, dove le attività
strutturate, saranno incentrate intorno al tema dell’anno “Sapori diversi”. L’incontro
con il cibo, è un’esperienza globale, stimola sensazioni, comunica emozioni, evoca
memorie. L’alfabeto del gusto si apprende sin da piccoli, con le ricette di casa, i
sapori della tradizione e la semplicità dei piatti familiari. Il cibo è un materiale vivo,
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che si può esplorare con tutto il corpo, si può plasmare e trasformare, è esteticamente
accattivante e permette approcci coinvolgenti. Ci siamo proposte di stimolare nei
bambini/e, la conoscenza dei propri gusti e disgusti personali e di costruire un
itinerario sensoriale che li guidi a riconoscere gli alimenti, a percepire i diversi odori
e sapori, ad apprezzare i prodotti alimentari: tutto ciò attraverso la scoperta, la
curiosità, il divertimento e il gioco, da condividere insieme all’altro.
La
programmazione educativa della sezione dei grandi, dal mese di Gennaio al mese di
Giugno, verterà sulla scoperta e conoscenza di alcuni alimenti aventi sapori diversi:
dolce, amaro, aspro, salato e piccante. Tutti i giorni verrà proposta ai bambini/e, una
storia che verterà proprio sui sapori. Ogni mese verranno presentati ai bambini/e, uno
o più alimenti diversi, che verranno toccati, manipolati, odorati, assaggiati,
trasformati: la prima settimana ci sarà la conoscenza e la manipolazione
dell’alimento, la seconda settimana giochi psico-motori, la terza settimana giochi con
il colore e la quarta settimana la trasformazione dell’alimento. In alcuni giorni scelti,
secondo le offerte del territorio e il periodo, ci sarà l’uscita al mercato e ai negozi di
frutta, verdura e alimentari, per conoscere i luoghi in cui possiamo trovare i vari
alimenti, che potranno essere anche comprati. Attraverso il nostro percorso, ci
proponiamo i seguenti obiettivi specifici:
 stimolare il livello linguistico, attraverso l’ascolto e la comprensione di storie e
racconti come “Buon appetito Signor Coniglio”, che sarà il nostro filo
conduttore ed altri piccoli racconti come ad esempio “Giulio coniglio”,
“Filastrocche a bocca piena”, ecc.;
 sviluppare le competenze percettive e sensoriali;
 conoscere e sperimentare cibi diversi;
 scoprire il piacere di manipolare, trasformare e assaggiare cibi diversi;
 discriminare i diversi sapori e i propri gusti e disgusti personali.
Nel mese di Gennaio, conosciamo il sapore aspro: agrumi (arance e limoni).
Nel mese di Febbraio, conosciamo il sapore dolce: zucchero e carote.
Nel mese di Marzo, conosciamo il sapore amaro: cacao amaro e zucchine.
Nel mese di Aprile, conosciamo il sapore salato: sale grosso e fino e alimenti
preparati salati.
Nel mese di Maggio, conosciamo il sapore piccante: peperoncino.
Nel mese di Giugno, riproponiamo tutti i sapori che abbiamo sperimentato.
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Le attività si articoleranno seguendo la seguente tabella mensile:
Attività
Dal mese di Gennaio al mese
di Giugno
Prima settimana
Come lo facciamo
Conosciamo, assaggiamo e
manipoliamo l’alimento
Giochi psicomotori
Saltiamo, ci rotoliamo,
facciamo i tuffi e le capriole,
facciamo un percorso, come il
Signor Coniglio e i personaggi
della storia
Coloriamo con l’alimento o
l’alimento stesso
Utilizzando l’alimento,
scopriamo che lascia tracce di
colore e può diventare uno
strumento per colorare
Seconda settimana
Terza settimana
Tutti i giorni dopo il racconto
del Signor Coniglio, vengono
presentati ai bambini/e gli
alimenti, lasciandoli liberi di
assaggiarli e manipolarli
Trasformiamo l’alimento
Quarta settimana
Facciamo il succo, facciamo
una torta, ecc…
Progetti collaterali sezione grandi
Progetto continuità
Il progetto continuità ha come obiettivo la cura di un primo approccio in un ambiente
nuovo, dove si vuole offrire al bambino/a una occasione di conoscenza semplice e il
più possibile giocosa di nuovi spazi con persone diverse. Quest’anno noi educatrici
abbiamo pensato di realizzare insieme ai bambini/e, il libro “Buon appetito Signor
Coniglio!”, che è il nostro filo conduttore, con gli alimenti che i bambini/e hanno
conosciuto nel percorso didattico. Questo libro verrà donato alle Scuole dell’Infanzia
dove i bambini/e si iscriveranno e sarà l’oggetto che loro ritroveranno quando l’anno
prossimo saranno inseriti in queste scuole. Programmeremo insieme alle insegnanti
della continuità, alcuni incontri dove noi educatrici della sezione, accompagneremo i
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bambini/e a conoscere questo nuovo ambiente e le persone che lo vivono per avere
dei momenti di gioco e condivisione.
Sensibilizzazione alla sicurezza domestica
La sicurezza, può sembrare un tema lontano dal mondo della prima infanzia e invece
è un diritto che riguarda tutte le persone. Le ricerche statistiche ci dicono che
l’ambiente domestico è il luogo dove succedono maggiori incidenti e l’unica modalità
per evitarli è la prevenzione. Come adulti, educatrici e famiglie, abbiamo l’obbligo di
tutelare i diritti dei bambini e delle bambine e di proporre azioni di prevenzione, che
hanno l’obiettivo della sensibilizzazione.
La proposta di questo anno scolastico si articolerà in due azioni parallele:
 una rivolta ai bambini e alle bambine della sezione grandi: verrà raccontata
la storia della gatta Celestina e attaccati i disegni vicino agli oggetti
pericolosi;
 una rivolta alle famiglie: verrà sottoposto un questionario per rilevare il
grado di informazione e di interesse, rispetto al tema della sicurezza
domestica e dopo il risultato, proporre degli incontri con esperti in materia.
Mese di Luglio
Nel mese di Luglio le attività strutturate della sezione medi e della sezione grandi, si
svolgeranno tutti insieme all’aria aperta e saranno incentrate su giochi con l’acqua e
manipolazione della terra. Queste attività saranno legate al tema dell’anno, in quanto
i bambini/e continueranno a sperimentare la diversità, giocando con due elementi
diversi.
NIDO E FAMIGLIE
La relazione che si costruisce tra il servizio e le famiglie, rappresenta un aspetto
fondamentale nella programmazione educativa. E’ lo spazio dove si pratica la
condivisione e il senso di appartenenza ad un gruppo, che persegue uno stesso
obiettivo: costruire lo sviluppo armonico dei bambini/e e promuovere la cultura
dell’infanzia.
In base a questo principio, il nostro servizio, propone nuove azioni ed eventi, oltre a
quelli già previsti:
1. Facciamo merenda insieme
Nel mese di Ottobre, organizzeremo un incontro tra le famiglie dei bambini/e
inseriti/e, quelli già frequentanti e quelli usciti l’anno precedente. Insieme
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condivideremo la merenda e vedremo le foto di alcuni momenti del Nido
dell’anno scolastico 2011/2012, dove i bambini e le bambine usciti, potranno
riconoscersi e le famiglie incontrarsi.
2. ‘’Aspettando in vetrina……il 20 Novembre’’
Per il 20 Novembre 2012, abbiamo scelto l’art.2 della Convenzione internazionale
sui diritti del fanciullo e pensato ad un evento che vede coinvolti i Servizi della
Prima Infanzia, le Associazioni dei commercianti, il Comune, le famiglie che si
impegnano ‘’nel mettere in vetrina’’ le identità dei bambini/e, attraverso
l’esposizione nelle vetrine dei negozi della città, di opere artistiche realizzate dai
bambini/e. Nelle settimane precedenti al 20 Novembre, nel nostro servizio,
proporremo alle famiglie di partecipare attivamente, insieme ai bambini/e alle
attività di realizzazione delle opere.
Il giorno 20 Novembre, verrà organizzato un evento pubblico dove tutti i
partecipanti, avranno la possibilità di esprimere, in una dimensione laboratoriale,
la propria identità attraverso il linguaggio artistico.
3. ‘’La festa del dono’’
Le celebrazioni, le feste, i rituali occupano un luogo determinante nella vita delle
persone, sono per molte famiglie momenti e spazi di partecipazione e
riaffermazione collettiva. Nella nostra società, si stanno modificando le pratiche
festive tradizionali e si stanno attribuendo loro altri significati, mentre continuano
a svolgere diverse funzioni che, oltre a creare spazi ludici per i bambini/e, servono
per interiorizzare alcuni sentimenti di appartenenza. Noi educatrici ci siamo
chieste allora: come si può festeggiare il Natale in una dimensione interculturale?
Abbiamo iniziato a fare una ricerca, sugli aspetti comuni alle tante culture,
riguardo alla festività del Natale, scoprendo che in tutte si ritrova la consuetudine
di fare regali ai bambini/e. Dopo queste riflessioni abbiamo deciso di organizzare:
 due incontri laboratoriali dove i genitori, insieme alle educatrici, costruiranno
un piccolo libro da regalare ai bambini e alle bambine il giorno della festa;
 ‘’La festa del dono’’: un pomeriggio dove le famiglie daranno i regali,
costruiti nel laboratorio, a tutti i bambini/e, mentre noi educatrici regaleremo a
tutti la lettura di alcune storie.
4. ‘’Mi leggi un libro?’’
Tra i tanti bisogni che esprimono i bambini/e ed il piacere che provano nel
soddisfarli c’è quello di sentirsi raccontare storie e sfogliare un libro: tutti i giorni,
durante la giornata al Nido, c’è un momento in cui i bambini/e richiedono questo.
Riconosciamo il valore educativo e pedagogico di questa azione e di quanto
questa provochi piacere anche in noi adulti; questo aspetto lo ritroviamo anche
nei racconti e negli scambi quotidiani degli adulti accompagnatori/ici.
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Quest’anno abbiamo deciso, oltre che di accogliere le richieste spontanee dei
bambini/e, di strutturare un momento della giornata al Nido dedicato alla lettura,
inoltre vogliamo coinvolgere le famiglie in un percorso su questo tema così
articolato:
 i genitori e le educatrici fanno una raccolta di cataloghi di case editrici di libri
per bambini/e e stilano una lista per l’acquisto dei libri, che faranno parte della
biblioteca del Nido. In questa fase vogliamo coinvolgere il Comitato di
Gestione, in quanto è lo strumento dove tutte le figure sono rappresentate;
 creare uno spazio, all’interno del Nido, dove tutti gli adulti possono portare un
libro da casa per leggerlo ai bambini/e;
 programmare insieme ai genitori, un tempo, durante la giornata del Nido, in cui
un familiare potrà venire al servizio per leggere ai bambini/e, un libro a propria
scelta. Il giorno dell’assemblea con i genitori, organizzeremo insieme a loro
modi e tempi.
L’oggetto libro è anche l’elemento di continuità con la proposta n°3.
5. Nido aperto
Il Nido d’Infanzia, è un luogo dove si deve e si può esercitare, una educazione
partecipata. La parola ‘’aperto’’ indica per noi un atteggiamento attivo di apertura
verso di sé e verso gli altri.
A partire dal mese di Marzo fino al mese di Maggio 2013, un giorno alla
settimana, concordato insieme ai genitori all’interno dell’assemblea del mese di
Febbraio, il Nido accoglierà un genitore per sezione, durante il momento del
pranzo: la loro dovrà essere una partecipazione attiva, il genitore non è un ospite
ma un adulto che condivide e interagisce direttamente con le educatrici, la cuoca e
i bambini/e. Si vive così, all’interno di un contesto educativo, una esperienza dove
il cibo è il pretesto per dare la possibilità a tutti di essere se stessi e quindi
portatori di diversità.
6. ‘’La piazza de li sapori, de li colori e de li odori de ieri come de oggi’’
Questo è un evento che si svolge durante i festeggiamenti del patrono della città,
è divenuto nel tempo, un momento strutturato, di condivisione tra i bambini e le
bambine, le famiglie e la città in una dimensione a misura di bambino/a.
Si svolgeranno dei laboratori pomeridiani, insieme ai genitori, in cui verrà
realizzata parte dell’allestimento della piazza.
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7. La gita
La gita è un’uscita nel territorio di tutto il servizio e le famiglie, con l’obiettivo
dello scambio e della socializzazione. La scelta del luogo, sarà decisa insieme ai
genitori durante l’assemblea del mese di Febbraio, tenendo in considerazione che
questa scelta dovrà essere legata al tema dell’anno.
8. Assemblea dei genitori
Due incontri durante l’anno dove la coordinatrice e tutto il personale, presentano
il servizio, la sua organizzazione e il Programmazione educativa annuale.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE E VERIFICA
Diario di bordo: strumento di osservazione giornaliera della vita del servizio. Questo
strumento per noi educatrici, ha anche la funzione di verifica del percorso didattico
legato al tema dell’anno in quanto, all’interno di esso, la compilazione della voce che
riguarda la descrizione dell’attività proposta nella giornata, può essere confrontata
con le attività previste nella programmazione educativa annuale.
Diario di bordo del gruppo di lavoro: strumento utilizzato dal personale dei servizi
generali e della cucina, che registra le dinamiche relazionali del gruppo di lavoro.
Report mensile del diario di bordo e del diario di bordo del gruppo di lavoro:
strumento di verifica dell’andamento del servizio, delle criticità e dei punti forza del
gruppo di lavoro. In questo strumento deve emergere anche la verifica
dell’andamento delle attività strutturate legate al tema dell’anno.
Scheda di inserimento: strumento di osservazione della coppia genitore-bambino/a,
durante il periodo dell’inserimento.
Scheda di osservazione individuale del bambino e della bambina: strumento dove
vengono registrati i livelli di sviluppo, gli apprendimenti e le relazioni del singolo
bambino/a, compilata in due momenti dell’anno (Febbraio e Maggio).
Scheda di verifica dell’ambientamento: è uno strumento rivolto al singolo
bambino/a che permette di valutare il superamento della fase dell’ambientamento, da
compilare nel mese di Dicembre.
LA DOCUMENTAZIONE
Perché documentare
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“L’esigenza di documentare, si affaccia quando si è assunta piena coscienza del
valore di ciò che si fa e si avverte la necessità di trasmetterla e lasciarne
testimonianza.” (Chiappini 2006).
Il nostro gruppo di lavoro, nell’ultimo anno, ha riflettuto molto sul valore e
sull’importanza della documentazione nei processi educativi, avvertendone l’esigenza
e interrogandosi sui significati, sulle modalità da seguire e verso chi rivolgere la
documentazione. In questo anno scolastico vogliamo documentare per garantire il
diritto di adulti e bambini/e alla “memoria”, perché la documentazione consente a
genitori e bambini/e di “impadronirsi” dei propri percorsi, così diviene uno strumento
di condivisione di valori e di sviluppo del senso di appartenenza.
Per questo intendiamo dedicare due spazi espositivi in due diversi ambienti del
servizio: ingresso e salone degli angoli strutturati. Nell’ingresso verranno esposte
delle immagini fotografiche che raccontano le esperienze significative e quotidiane
della vita del Nido, tra bambini/e e tra adulti e bambini/e; nel salone allestiremo un
angolo espositivo/strutturato con i materiali che verranno utilizzati nelle attività
riguardanti il tema dell’anno.
Il materiale fotografico verrà raccolto in un “album” che rimarrà all’interno del
servizio per tutto l’anno scolastico e visibile a tutti e poi trasformato in un cd da
regalare a tutte le famiglie.
Altri strumenti di documentazione che intendiamo adottare sono: materiale
fotografico e materiale prodotto dai bambini e dalle bambine, “Benvenuto al Nido
d’Infanzia” (materiale informativo del servizio rivolto alle famiglie).
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SPAZIO PER MODIFICHE E RIORIENTAMENTO DELLA
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA ANNUALE II FASE
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