scheda stampa - manicomics teatro

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IBSEN ERA MIO MARITO
Spartito per Clown sola
Liberamente tratto da “Casa di Bambola” di Henrik Ibsen
di e con Graziella Rimondi
e Matteo Ghisalberti, Maria Spelta, Allegra Spernanzoni
in collaborazione con Manicomics Teatro
Tematica: l’emancipazione femminile ha un prezzo
Età: 3° media, Istituti Superiori, Licei, Università, pubblico serale
Sullo spettacolo
Bambola: adagiata sul letto, circondata di pizzi e amaretti, pensi proprio che la vita sia tutta lì.
Eppure no. C’è sempre qualcuno da attendere, c’è ancora qualcosa da desiderare. La Nora di
Ibsen apre la porta non solo della propria casa di bambola, ma anche quella delle donne
moderne che siamo ... noi che ci muoviamo sul filo teso delle nostre giornate a dir poco
frenetiche “con perfetta nonchalance”…ma potevi restartene a casa tua Nora, bella??
AL TERMINE: incontro con la protagonista e i suoi amaretti…
“Ibsen era mio marito” nasce da un lavoro di ricerca drammaturgica sulla figura femminile nella
letteratura contemporanea. Nora, la protagonista del romanzo di Henrik Ibsen, è un’eroina dei
nostri tempi, una guerriera che trasforma la propria vita con un gesto rivoluzionario: Nora apre
la porta di casa e se ne va, alla ricerca di un destino personale, non più tracciato e deciso dagli
altri. Per noi Nora è un po’ come Medea, che si priva dei figli ed un po’ anche Antigone, che
sovverte le leggi del potere costituito per affermare dei valori superiori. Entrambe esercitano il
proprio libero arbitrio.
Noi ci siamo chieste: che cosa ha portato a noi, oggi, il gesto di Nora? Lei per noi è simbolo di
un’emancipazione femminile ancora in atto; di tale emancipazione abbiamo ora bisogno di
comprendere a fondo quali siano le reali destinazioni a cui ci sta conducendo.
Quindi abbiamo messo a confronto le nostre giornate, scandite minuto per minuto da cose da
fare, obbiettivi da raggiungere, cose da non dimenticare, problematiche da risolvere, momenti
di quiete…no, quelli no, non ci sono venuti proprio in mente….con le giornate di Nora, reginetta
della casa borghese dell’ottocento, donna/bambina, coperta di merletti ed anche dolcetti, ma
solo se farà la brava “bambina cinguettante”. C’avrà reso proprio un bel servizio, la cara Nora,
aprendo quella porta? Certo, il personaggio è stato dipinto, pur magistralmente, da un uomo,
Ibsen, lui stesso in qualche modo perseguitato per lo scandalo che tale romanzo portò.
Poi una folgorazione: il grande personaggio “Nora” ha pur sempre fatto ciò che un uomo, il suo
scrittore, le ha fatto fare e, di conseguenza, anche noi abbiamo creduto di essere libere quando
ci ribellavamo ai nostri padri, ai mariti, mentre era stato Ibsen a istruire la nostra strada. Ribelli
alla cultura maschile seguendo le fantasie di un uomo. Veramente buffo.
Per questo “Ibsen era mio marito”: il vero pensiero maschile che ci governa è quello che ci parla
all’orecchio nel sonno, ce ci induce a fare cose seguendo sensi di colpa, istigando sensi di
inferiorità, volontà di rivalsa e senso di impotenza. E quante donne conosciamo che sanno molto
bene innescare tutto ciò…
A questo punto della nostra ricerca e riflessione, fatta nella sala teatrale, soprattutto nelle
pause, quando ci si siede a chiacchierare, a raccontarsi, a riflettere sottovoce, insieme, è
comparso un altro personaggio: Cesarina, solo casualmente parente di una di noi, certamente
rappresentante autorevole della nostra cultura post rurale, donna pratica e poco avvezza alle
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frivolezze, quasi l’opposto della bambola che Nora era stata.
Cesarina e Nora si sono messe una di fronte all’altra e si sono raccontate. Noi, in mezzo, quasi
senza fiatare, le abbiamo lasciate dialogare, discutere, l’una redarguire l’altra, l’altra ammiccare
all’una, finché ad un certo punto ci hanno guardate dritte in faccia, come chiedendo: “E voi?”…
Noi siamo clown, esseri impacciati che si sostengono a vicenda, in equilibrio poco stabile e poco
credibile sul filo di giornate frenetiche, tempestose, esilaranti. Tre clown in scena. Tre amiche
nella vita.
Tre esseri che si chiedono come un sorriso possa sostenersi senza aver il pensiero di dover
apparire perfetto…
Cesarina e Nora sono due facce della stessa medaglia, che vogliono entrambe compiacere gli
altri, stando dentro la perfezione. Per noi creature da palcoscenico, che ci prendiamo poco sul
serio, crediamo che la perfezione non esista, quindi è necessario saper vedere oltre la
superficie liscia delle cose. Come un caleidoscopio rotto: se lo muovi – e il movimento aiuta
sempre – si può vedere la bellezza dei mille colori anche tra i vetri rotti; gli incastri, anche se
diversi dal solito, sono interessanti, belli, affascinanti.
Questo crediamo che sia soprattutto la molla che ci ha spinte a lavorare partendo da un testo
come “Casa di Bambola”: ciò che si vuole perfetto, improvvisamente s’incrina. Questo
spettacolo per noi è un elogio all’imperfezione.
Al termine dell’azione scenica, l’incontro con l’artista è occasione conviviale per condividere le
idee, per confrontarsi, ridere assieme.
Magari è questa la strada dentro la quale tutti ci si può incontrare, o almeno incrociare anche
solo per una attimo. Che a volte è abbastanza.
(Graziella, Allegra e Maria)
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Gli autori e gli attori
Graziella Rimondi nasce a Cento (FE), il paese del Carnevale, il 6 Marzo 1961.
Cresce artisticamente nel Bolognese, terra ricca di gusto e valori, dove matura
la passione per i saponi naturali e la medicina Ayurveda, cioè il raggiungimento
dello spirito pulito naturalmente. Si marita e prolifica (2 volte) nel piacentino,
dove tuttora risiede. Cucina molto bene. E’ attrice e performer, scrittrice e
collaboratrice di Manicomics Teatro dal 2007. Si forma proprio con
Manicomics Teatro negli anni 2008/2009 partecipando alla Scuola di Arti
Teatrali della Compagnia. Prosegue la formazione partecipand a vari stage e
laboratori con Andres del Bosque (attore e clown), Carlo Ottolini (Commedia dell’arte), Abbondanza e Bertoni
(teatro e danza), Daniele Finzi Pasca (Teatro della carezza), Pippo del Bono (lab. Finalizzaro alla realizzazione
dello spettacolo ENRICO IV), Emma Dante, Massimo Munaro (Teatro del Lemming), Tam TeatroMusica, Leo
Muscato, Nicole Kerberger, Paola Chiama, Stefania Trivellin, Francesco manetti (scherma teatrale), Renato
Gabrielle (scrittura drammaturgica), Salvo Pitruzzella (teatro sociale), Ferruccio Cartacci (teatro e terapia),
Jole Morresi (dizione). Partecipa a diversi spettacoli teatrali e di performance di strada con Officina M con
Allegra Spernanzoni tra cui Eschilo e Viciniori (2002), Nulla è servito (2004), Rumori fuori scena (2009), La
ballata del Sig. Scrooge (2011). Partecipa ai seguenti spettacoli curati da Marina de Juli: Ho visto un re
(2004), La giullarata (2004), Carpe Diem (2004). Insieme al gruppo di teatro nei luoghi del disagio del SERT di
PIACENZA creato da Allegra Spernanzoni ed Elena Uber partecipa agli spettacoli Nave con Imbroglio di sotto
(2004), Avio e Maria (2009), Creatura di creature (2011). Prende parte ai seguenti video e cortometraggi:
Singolare Femminile (2003) Manicarotti (2003), PodiPo (2004), FADE-A/P (2005), UNA SCUOLA FELICE
(2007), Un cattivo scolaro (2008), Una Goccia (2009), Il mio funerale (2009), Principessa (2009)
Allegra Spernanzoni (Macerata, Italia) - Autrice, attrice e regista, Socia
della Compagnia Manicomics Teatro. Allegra Spernanzoni si forma
studiando teatro nella scuola di recitazione Enrico Cecchetti, fondata dalla
madre, Jole, a Civitanova Marche. Incontra quindi, in giovanissima età, il
mondo della pedagogia teatrale e del laboratorio. Prosegue la formazione
seguendo
alcuni
maestri
contemporanei
come
Saverio
Marconi
(Compagnia della Rancia), Cecilia Mancia (allieva di Jacques Lecoq),
Orietta Tavani (Teatro Danza), Angela Aguadè (Classica Spagnola), Mauro
D'Ignazio (attore e regia), Fabio Sgammini (Teatro Stabile di Bologna).
E’ laureata in Letteratura Moderna con indirizzo in Letteratura Moderna e Contemporanea all’università di
Macerata. Pratica e insegna il Teatro Educazione e la pedagogia teatrale presso le scuole e presso centri di
formazione teatrale. Dal 2003 coordina il progetto di diffusione del teatro nel mondo della scuola Mediascuola
in collaborazione con Manicomics Teatro e il progetto Rifiutando in collaborazione con IREN SpA. Come autrice
e attrice, produce, con la compagnia Manicomics Teatro, dal 1985, spettacoli teatrali e percorsi formativi di
pedagogia teatrale e prende parte a numerosi festival in Italia e all'estero (Francia, Portogallo, Spagna, Olanda,
Unione Sovietica, Polonia, Germania, Svizzera, Belgio, Argentina, Brasile). Dal 1999 è parte dello Staff direttivo
della Associazione Teatro Giovani di Serra San Quirico con il ruolo di operatrice teatrale e coordinatrice delle
attività della associazione. Dal 2005 è socia di Manicomics Teatro con cui opera e lavora come attrice, autrice
e regista. Per Manicomics Teatro è co-direttrice del festival di Teatro Lultimaprovincia. Dal 2013 collabora con
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la Compagnia Finzi Pasca con il ruolo di Stage-Manager nello spettacolo “La Verità”
Matteo Ghisalberti. Nel 2003 si iscrive ai corsi della Scuola per Attori
di Manicomics Teatro di Piacenza. Dal 2005 al 2008 frequenta la
Scuola di Teatro di Quelli di Grock seguendo i percorsi di recitazione e
mimo. Nel 2009 frequenta il Corso di formazione in “Educazione alla
teatralità ” presso l'università Cattolica di Brescia. Nel corso degli anni
ha partecipato a stage e seminari tenuti da vari professionisti tra i
quali: Ferruccio Soleri (Piccolo teatro di Milano - Commedia dell'Arte) ,.
Pierre Byland (Compagnie Les Fusains- Clown), Flavio Albanese (Piccolo Teatro di Milano- Attore),
Stefano De Luca (Commedia dell'Arte), Jango Edwards (clown). Nel cinema ha interpretato vari ruoli in
cortometraggi e videoclip musicali. Attualmente prosegue il suo percorso formativo e lavorativo come
attore e docente teatrale. Lavora come attore e operatore teatrale presso Manicomics Teatro pscrl
Maria Spelta TBI
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La compagnia
Manicomics Teatro è una compagnia indipendente che si muove nell’ambito teatrale per la
produzione di prodotti artistici nell’area dello spettacolo dal vivo. In particolare Manicomics:
produce e distribuisce creazioni teatrali originali, organizza eventi nell’ambito dello spettacolo
dal vivo, progetta e gestisce attività nell’ambito formativo e pedagogico e progetta e conduce
laboratori teatrali per giovani ed adulti.
La linea artistica della compagnia mantiene le direzioni storicamente delineate nel corso degli
anni evidenziando come tematiche predominanti la critica sociale, un certo uso della comicità,
della satira e del linguaggio poetico e grottesco e la scelta di indirizzare i propri prodotti
artistici ad un pubblico eterogeneo.
Manicomics Teatro è localizzata sul territorio regionale emiliano e precisamente nella città di
Piacenza che rimane il punto di riferimento e la sede del gruppo.
Oggi Manicomics Teatro è appoggiata e collabora continuativamente con le seguenti realtà:
•
Regione Emilia Romagna;
•
Provincia di Piacenza;
•
Ministero del'Istruzione del'Universitê e della Ricerca (M.I.U.R.);
•
Comune di Piacenza;
•
Associazione Teatro Giovani (Ancona, Italia),
•
Compagnia Finzi Pasca (Lugano, Svizzera).
La compagnia, nelle figure dei loro soci Mauro Mozzani, Allegra Spernanzoni e Rolando Tarquini ha
creato e dirige nella città di Piacenza la Scuola di Teatro e Circo Teatro Officina M affiancando alle
attività di spettacolo e organizzazione, un intenso programma formativo sull’arte dell’attore.
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Rassegna stampa
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MANICOMICS TEATRO
Via Scalabrini 19
29121 PIACENZA (Italy)
Contatti:
Rolando Tarquini [email protected] - mobile +39 333 9343615 - skype: skype-rtarquini
Mauro Mozzani [email protected] - mobile + 39 349 3542866 – skype: mauromozzani
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