PSICOLOGIA DELLA SALUTE

Transcript

PSICOLOGIA DELLA SALUTE
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
Il ruolo del supporto sociale, del genere e della scolarità nel benessere sociale in età anziana
Manuela Zanbianchi, Pio Enrico Ricci Bitti
N.1(2013), p. 111-123
Lo studio ha valutato le correlazioni tra benessere sociale, sostegno sociale percepito, salute
fisica e psicologica percepita, genere e livello di scolarità in un gruppo di 69 anziani (età media
73 anni), reclutati presso centri sociali per anziani. Al campione sono stati sottoposti il
questionario sul benessere sociale, il questionario sul supporto sociale percepito e due single
item relativi alla salute fisica e psicologica percepite. In conclusione gli anziani presentano un
livello medio de benessere sociale globale. Il sostegno più elevato giunge loro dalla famiglia e
dal partner. Il benessere sociale è positivamente predetto dal supporto sociale, dal genere e dal
livello di scolarità. Le donne percepiscono un minor livello di benessere sociale rispetto agli
uomini; inoltre la presenza di maggiori risorse culturali incide positivamente sul livello di
benessere sociale. I risultati emersi indicano la necessità di approfondire, nelle ricerche future, i
fattori in grado di promuovere il benessere sociale in questa fase della vita.
Anziani – Psicologia | Senilità | Senescenza | Invecchiamento - Aspetti psicologici
Benessere sociale
Verso una dimensione inclusiva degli alunni diversamente abili nella scuola: presentazione di
un percorso formativo orientato al modello delle life skills
Valeria Grillo, Maria Pia Gagliardi
N.3(2012), p. 93-114
1/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
L’articolo riporta l’intervento formativo effettuato nel Piano Formativo Ministeriale “I CARA”
previsto per gli anni 2007/2008 – 2008/2009 mirato all’inclusione degli alunni diversamente abili
e finalizzato a realizzare un’effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana. L’intervento
parte dalla richiesta di consulenza proposta da alcuni docenti. Hanno partecipato al percorso di
formazione circa 60 insegnanti di scuola primaria e secondaria di primo grado. La metodologia
insiste sullo sviluppo di competenze psicosociali, sul coinvolgimento sistemico di tutte e
componenti della scuola, sull’importanza dell’andamento processuale e ricorsivo delle varie
iniziative che vengono promosse. L’articolo si propone le seguenti finalità: documentare il
percorso formativo, evidenziando fasi e passaggi peculiari; comprovare efficacia e adattabilità
del modello skills for life al complesso e mutevole contesto educativo scolastico; verificare,
attraverso la sperimentazione.
Fanciulli disabili
Metodologia Life Skills
371.9046 (21.) EDUCAZIONE SPECIALE
La rappresentazione sociale del rischio: un’analisi quali-quantitativa delle sue dimensioni e della
sua struttura
Veronica Velasco, Luca Vecchio
N.2(2012), p. 59-82
L’articolo presenta due studi volti ad indagare la rappresentazione sociale del rischio fra i
giovani adulti. Nel primo studio, di tipo qualitativo, sono stati realizzati tre focus group che
hanno coinvolto 20 adulti (età media 22) Ai partecipanti è stato chiesto di 1) realizzare un
collage che raffigurasse il concetto di rischio 2) proporre una classifica delle diverse tipologie di
rischio. Il secondo studio, cui hanno partecipato 200 giovani adulti (età media 21.65), si è
basato sulla sollecitazione di associazioni libere in risposta alla parola “rischio”. Le associazioni
sono state analizzate con il programma EVOC. Dall’esame dei risultati dei due studi si è potuto
osservare come la rappresentazione sociale del rischio sia caratterizzata dalla contemporanea
presenza di una dimensione valutativa negativa, per la quale il rischio è associato all’idea di
pericolo, accanto ad una valutazione positiva, per cui il rischio appare essenziale per la crescita
personale oltre ad essere associato al divertimento ed alla vitalità. Inoltre è emersa una certa
problematicità rispetto al controllo del rischio, la quale porta le persone ad un senso di
frustrazione, negazione e fatalismo. Infine, tale rappresentazione è risultata articolarsi
2/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
differentemente in base all’appartenenza di genere dei partecipanti.
Percezione del rischio
Giovani
Educare alla sessualità e all’affettività in preadolescenza: le fonti di informazione e le domande
dei ragazzi e delle ragazze.
Federica Graziano, Maria Antonietta Pertosa, Augusto Consoli
N.2(2012), p. 103-118
L’articolo presenta lo studio derivante dai bisogni in-formativi emersi nell’ambito di un intervento
di educazione alla sessualità e all’affettività attuato nel contesto scolastico da operatori
socio-sanitari dell’ASL TO2 di Torino. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario
anonimo compilato da 156 studenti (75 femmine) della terza media. Gli obiettivi dello studio
sono: 1) rilevare le fonti di informazione dei preadolescenti in tema di sessualità ed affettività
indagando eventuali differenze di genere 2) enucleare la domanda in tema di sessualità ed
affettività di ragazzi e ragazze preadolescenti. I dati sono stati analizzati in termini di frequenza
percentuali e le differenze di genere verificate mediante il test del Chi quadrato. Sul testo delle
domande è stata condotta un’analisi di contenuto e sono state calcolate le occorrenze di
domande per ciascuna delle categorie individuate. Amici e genitori sono le fonti più citate,
seguite dai libri e da internet; le ragazze parlano delle emozioni con gli amici e di questioni
relative allo sviluppo puberale con i genitori in misura maggiore rispetto ai ragazzi, mentre
questi ultimi tendono a non parlare di questi argomenti con nessuno e ad usare internet più
delle ragazze. La maggior parte delle domande dei ragazzi/e riguardano lo sviluppo puberale e i
rapporti sessuali. Menio frequenti le domande relative alla gravidanza, alla contraccezione e
alle malattie a trasmissione sessuale. I risultati sono discussi in relazione alle loro implicazioni
per la prevenzione.
Preadolescenza
Adolescenti . Sessualità
Educazione sessuale – Educazione Affettiva
Differenze di genere
3/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
Umorismo e salute: una sinergia possibile
Donata Francescano, Maura Benedetti
N.1(2012), p. 111-131
L’articolo riporta una ricerca che ha esplorato le relazioni tra l’umorismo e la qualità della vita,
intesa come benessere psicofisico degli individui. Lo scopo della ricerca è stato quello di
esaminare la relazione tra inclinazione generale all’umorismo nelle sue componenti di
apprezzamento e creatività umoristica e la salute e l’empowerment individuale, nonché le
relazioni tra questi e la tendenza ad utilizzare l’umorismo come strategia di coping. I soggetti
coinvolti nella ricerca sono stati in totale 333, di cui 160 maschi e 173 femmine. Ai partecipanti
sono state somministrate le seguenti scale: Test di Ziv sull’Umorismo; Coping Umor Scale;
Scala dell’Empowerment. Le correlazioni tra le scale mostrano che ad una maggiore
inclinazione all’umorismo corrisponde un migliore stato di salute. In particolare un elevato
apprezzamento umoristico è maggiormente correlato con la presenza di minori sintomi di
malattie psicosomatiche. Ed a punteggi più alti di empowerment, specialmente per quello che
riguarda la sottoscala della leadership e perseguimento degli obiettivi. Coloro che hanno alti
punteggi alla Coping Humor Scale hanno bassi punteggi alla scala delle malattie
psicosomatiche ed un empowerment in tutte le sue dimensioni.
Umorismo
Empowerment
Coping
Stili di Assunzione e motivazioni all’uso dei alcol in un gruppo di studenti universitari italiani.
Uno studio qualitativo
Eleonora Vivo [et al.]
N.1(gennaio-aprile 2012), p. 133-155
L’abuso di alcol espone i giovani a numerosi rischi di natura sociale e psicofisica. L’obiettivo
della presente ricerca è quello di approfondire le motivazioni alla base dell’assunzione di alcol e
i profili di consumo in un gruppo di studenti universitari italiani. Sono state condotte 34 interviste
4/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
con studenti e studentesse di età compresa tra i 19 e i 25 anni. Sul materiale testuale è stata
effettuata l’analisi qualitativa ispirata alla grounded theory. I risultati evidenziano la presenza di
molteplici motivazioni (gestire emozioni negative, ricercare sensazioni, motivazioni sociali,
ricerca del gusto, richiamo culturale/identitario, rimedio rispetto ad altre sostanze) e di diversi
pattern di consumo che variano in base alle condizioni residenziali (fuorisede, residente,
pendolare), dell’anno di corso, del genere, della rappresentazione del divertimento (convivialità,
sregolatezza) costruita all’interno del gruppo di amici e dei significati che l’alcol assume nel
contesto specifico. Alla luce della letteratura psicosociale, questi risultati sottolineano il ruolo
giocato dal contesto universitario nel modulare il consumo di alcolici tra gli studenti.
Alcol
Studenti universitari – Italia
Immigrati e salute : cause di malattia, comportamenti di cura e accesso ai servizi sanitari in
soggetti sudamericani, cinesi e filippini : uno studio pilota sul territorio milanese
Chiara A. Ripamonti ... [et al
N. 3 (2011), p. 29-51
Questa ricerca indaga il rapporto delle minoranze etniche, presenti sul territorio di Milano e
provincia, con la salute e con i servizi sanitari. Sono analizzati e confrontati tre gruppi etnici:
latinoamericani, cinesi e filippini. Si ipotizza che la cultura e la tradizione popolare di queste
minoranze etniche influenzino le modalità con cui esse affrontano i problemi di salute e di cura.
E stata efetuata un'intervista con la metodologia free list a 114 soggetti appartenenti alle tre
minoranze etniche considerate ed un'intervista semistrutturata a 10 medici di medicina generale
e 15 medici volontari di alcuni centri di prima assistenza presenti a Milano. I risultati
sottolineano la necessità di comprendere sia le credenze che le esigenze nell'ambito della
salute di persone appartenenti a culture differenti dalla nostra, cosi da poter implementare
risposte da parte del sistema sanitario che siano realmente funzionali e efficaci.
Soggetti: Immigrati - Assistenza sanitaria - Italia
Classificazione: 362.108691
5/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
L'efficacia di un intervento educativo-promozionale per la prevenzione della guida in stato
alterato
Veronica Velasco, Luca Vecchio
N. 2 (2011), p. 139-156
Viene qui illustrato un intervento educativo-promozionale volto a prevenire la guida in stato
alterato tra i giovani adulti. l'intervento è stato sviluppato facendo riferimento a un modello
teorico che integra i modelli socio-cognitivi della psicologia della salute con la teoria delle Life
Skills. Esso si propone di rendere le persone consapevoli per propri comportamenti e di
accrescere le loro risorse personali, al fine di aumentare il controllo sulle proprie decisioni e
condotte. L'efficacia dell'intervento è stata verificata confrontando i cambiamenti nei
comportamenti verso la guida in stato alterato dei partecipanti.
Soggetti: Educazione stradale | Giovani - Atteggiamento verso la circolazione stradale Inchieste
Classificazione: 363.1257
L'ospedale va a scuola. Un'esperienza di promozione della salute proposta dalla Scuola
Ospedaliera e rivolta ai bambini della Scuola Primaria
Federica Resca... [et al.].
N. 2 (2011), p. 157-171
Il presente contributo mostra un'esperienza che ha avuto l'obiettivo di promuovere l'incontro tra
bambini della scuola primaria e ospedale come occasione per favorire l'attivazione di risorse e
di strategie di coping funzionali alla costruzione di un percorso di salute all'interno della propria
storia di vita. La scuola ospedaliera è entrata nelle classi nelle quali sono state proposte attività
didattiche sull'utilità sociale dell'ospedale in quanto garante del diritto alla salute.
Successivamente ogni classe ha visitato l'ospedale, ha preso contatto con i bambini ricoverati,
ha effettuato un incontro con il personale infermieristico, ha partecipato ad un incontro con un
chirurga pediatra, con una neuropsichiatra e una psicologa, incontri finalizzati a sensibilizzare i
bambini rispetto all'attività ospedaliera e alla disabilità.
6/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
Soggetti: Fanciulli - Assistenza ospedaliera | Scuola in ospedale - Italia
Classificazione: 371.9
Il tempo virtuale nello sviluppo degli adolescenti: opportunità o rifugio?
Emanuela Rabaglietti, Maria Fernanda Vacirca, Silvia Ciairano
N. 1 (2011), p. 67-81
I giovani trascorrono parte del loro tempo quotidiano esplorando lo spazio virtuale offerto dalle
nuove tecnologie, sopratutto il computer, utilizzandolo sia per lo studio che per lo svago.
Attraverso questo studio condotto su 189 adolescenti di ambo sessi, con un età media di 16
anni e frequentanti la scuola media di secondo grado, ci proponiamo di descrivere il tempo
quotidiano da essi dedicato all'uso del computer per studio e per svago e indagare nella
relazione dei due generi: il senso di alienazione e percezione di sè, soddisfazione per
l'esperienza scolastica e autoefficacia scolastica, autoefficacia sociale e regolatoria, popolarità
nel contesto scolastico. I risultati evidenziano che per gli adolescenti, sopratutto maschi e
studenti di istituti tecnici e professionali che il computer è un compagno con cui trascorrono
parte del tempo quotidiano, che le due attività studio-svago sono molto legate ed infine, nei
maschi emergono relazioni tra bassa popolarita e maggiore uso di computer per studio, tra
bassa percezione di sè e maggiore uso di computer per svago; nelle ragazze la bassa
soddisfazione per i risultati scolastici si associa ad una maggiore uso del computer per studio.
Soggetti: Adolescenti - Tempo libero - Inchieste | Adolescenti e microelaboratori elettronici |
Microelaboratori elettronici
Classificazione: 371.334
Le funzioni del consumo di tabaco e alcolici percepite dagli adolescenti: una ricerca con il focus
group
Federica Graziano, Manuela Bina, Silvia Ciairano
7/8
PSICOLOGIA DELLA SALUTE - spoglio articoli
N. 3 (2010), p. 9-30
Il fumo di sigarette ed il consumo di alcolici, come altri comportamenti a rischio, rappresentano
per gli adolescenti condotte dotate di significato e dirette ad uno scopo: esse svolgono infatti
delle specifiche funzioni in rapporto agli obietivi di crescita. Il presente studio si è proposto di
indagare quali sono tali funzioni nella percezione degli adolescenti attraverso sei focus group
che hanno coinvolto 46 adolescenti delle scuole medie superiori. I risultati hanno evidenziato
che le principali funzioni attribuite al fumo di sigarette possono essere ricondotte alla
trasgressione, alla sperimentazione, all'emulazione e alla visibilità, mentre le principali funzioni
del consumo di alcolici si riferiscono alla comunicazione e al coping. Una motivazione che
accomuna entrambi i comportamenti è riconducibile al piacere. I risultati, altre a confermare
quanto evidenziato dalla letteratura, offrono rilevanti spunti per la prevenzione.
Soggetti: Adolescenti - Comportamento sociale - Inchieste | Alcool - Consumo - Prevenzione |
Tabacco - Consumo - Prevenzione
Classificazione: 362.29
8/8