1 POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA (PAC) ex art.39 Trattato di

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1 POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA (PAC) ex art.39 Trattato di
POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA (PAC)
ex art.39 Trattato di Roma - 1958
Incremento della produttività
agricola
Tenore di vita equo
Stabilizzazione dei mercati
Progresso
tecnico
Sviluppo fattori
di produzione
Miglioramento reddito
operatori agricoli
Organizzazioni
Comuni di
Mercato
Sicurezza degli approvvigionamenti
Prezzi ragionevoli ai consumatori
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La storia della PAC
FASE “STORICA” (1958 – Primi anni ’80)
sostegno del reddito agricolo basato sul sostegno dei prezzi
FASE DI “CRISI” (Primi anni ’80 – Primi anni ’90)
Eccedenze produttive, contenimento delle produzioni
(quote)
Problemi di ordine ambientale
FASE “RIFORMATRICE” (Primi anni ’90 - Oggi)
Cambia il modo di sostenere i redditi agricoli
Contenimento e contrazione della spesa agricola
Avvio di una politica di Sviluppo Rurale
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La politica dei prezzi
• È lo strumento utilizzato nei primi 30 anni della PAC
• I prezzi dei principali prodotti (latte, carne, cereali) venivano
mantenuti ad un livello considerato sufficiente per assicurare
un equo reddito agli agricoltori
• Il sostegno del reddito agricolo era basato
sul sostegno del prezzo dei prodotti agricoli
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La politica dei prezzi
Per ogni tipologia di prodotto (OCM) veniva stabilito un prezzo
indicativo che avrebbe dovuto assicurare un equo reddito agricolo
Il prezzo indicativo rappresentava l’obiettivo da raggiungere:
occorreva far tendere il prezzo di mercato al prezzo indicativo
Se il prezzo di mercato si abbassava al di sotto del prezzo indicativo
l’UE interveniva acquistando il prodotto agricolo (prezzo di intervento
90% dell’indicativo) per farne rialzare il prezzo di mercato fino a che
questo non raggiungeva di nuovo il prezzo indicativo
L’UE acquistava il prodotto agricolo ad un prezzo di intervento (90% del
prezzo indicativo), poi lo stoccava o lo trasformava in attesa di
rivenderlo una volta rialzati i prezzi di mercato
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Le protezioni doganali
Nel 1963-64 il prezzo del grano negli USA era di 6 dollari/q.le;
il prezzo soglia nella CEE era di 10,5 dollari
Quando si importava grano dagli USA, l’importatore doveva versare
alla CEE una tassa di prelievo sulle importazioni pari alla differenza fra
i due prezzi, cioè 4,5 dollari/q. le
Quando il grano veniva esportato negli USA, all’esportatore veniva
dato un premio all’esportazione (restituzione) pari a 4,5 dollari/q. le
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Pianura Padana - 2006
La coltivazione intensiva del riso su 230.000 ettari ha ridotto la qualità del paesaggio
e la biodiversità al minimo storico.
Il paesaggio che ne risulta viene da alcuni chiamato “deserto agricolo”
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Le fasi del periodo di riforma
1993-1999
2000-2004
2005-2009
Riforma Mac Sharry
Agenda 2000
Riforma Fischler
2009-2013
Health check
2014-2020
Europa 2020?
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Riforma Mac Sharry
La riforma Mac sharry del 1992 è la prima grande riforma della PAC:
• abbandono del sistema di sostegno dei prezzi
• introduzione di un regime di aiuti compensativi (premio
accoppiato) su alcune coltivazioni e sulle produzioni zootecniche
• Introduzione del set-aside
• Introduzione dei premi regolamenti agroambientali
• (Reg. 2078/92 – Reg. 2080/92)
Prima di tale riforma l’agricoltore non percepiva aiuti diretti
(sostegno al prezzo); erano le strutture a valle della filiera (ad es.
consorzi agrari) che venivano finanziate per lo stoccaggio dei
cereali o per la distruzione dei prodotti deperibili
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Agenda 2000 – Nuova politica di sviluppo rurale
• Introduzione del secondo pilastro della PAC
• Modulazione: spostamento delle risorse dalla PAC dei
mercati (I pilastro) allo sviluppo rurale (II pilastro)
• Eco-condizionalità: requisiti minimi di natura ambientale
che diventano una condizione vincolante per ottenimento
degli aiuti diretti (facoltativo per singolo stato)
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2003 - Riforma Fischler
Nel 2003 il commissario Fischler introduce modifiche importanti
Dando luogo alla seconda grande riforma della PAC
Occorre giustificare spese per 45 miliardi di euro (45% del bilancio)
A favore di un settore che copre il 2% del PIL
Dall’aiuto alla produzione (aiuto accoppiato)
all’aiuto diretto ai produttori (aiuto disaccoppiato)
Pagamento unico aziendale (PUA)
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RIFORMA FISCHLER
1° Pilastro
Organizzazioni
Comuni di
Mercato
Aiuti Diretti
2° Pilastro
Sviluppo
Rurale
Norme comuni
Norme Finanziarie
Commercio
Gli Aiuti PAC assorbono ogni anno circa
55 miliardi di euro
75 % destinati alla Politica dei Mercati
25 % destinati allo Sviluppo Rurale
Concorrenza
Informazione
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Riforma Fischler
• L’aiuto (regime di pagamento diretto) diminuisce nel tempo.
• E’ prevista una riduzione dei pagamenti diretti ("modulazione")
allo scopo di finanziare la nuova politica di sviluppo rurale
(secondo pilastro della Politica agricola comunitaria)
• Il pagamento viene condizionato al rispetto delle norme in materia di
salvaguardia ambientale, sicurezza alimentare, sanità animale e
vegetale e protezione degli animali (Criteri di Gestione Obbligatori)
• Il pagamento viene condizionato all'obbligo di mantenere la terra in
buone condizioni agronomiche ed ecologiche
(Buone condizioni Agronomiche Ambientali)
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Il 26 giugno 2003 il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura
dell’Unione europea raggiunge un accordo su una riforma
fondamentale della politica agricola comune (PAC)
Regolamento 1782/2003
I nuovi programmi agricoli comunitari indirizzano in maniera
consistente il settore agricolo verso l’uso della terra a scopi ambientali
ed hanno effetti potenzialmente rivoluzionari nella gestione del
territorio, riconoscendo alla categoria veri e propri “pagamenti” per la
produzione di servizi ambientali o territoriali resi a favore della
collettività
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CHE COSA SI PUÒ FARE
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Conversione dei seminativi in prato permanente
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Conservazione delle marcite
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Formazione di siepi campestri
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Formazione di boschi
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Rimodellamento delle rive di corsi d'acqua
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Formazione di prati umidi
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Formazione di zone umide
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Nel 2008, in seguito all’innalzamento del mercato dei cereali, non era
conveniente produrre paesaggio ed ambiente nella pianura lombarda, in
quanto produzioni con redditività più bassa rispetto alla redditività delle
produzioni agricole
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Nel 2009, in seguito al calo del prezzo dei cereali, la produzione di
paesaggio e di ambiente offre redditività simile a quella delle produzioni
cerealicole, con l’esclusione del riso che beneficia di sussidi accoppiati
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CHE COSA E’ CAMBIATO
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1 - La produzione di paesaggio e di ambiente su terreni arabili è una
produzione agricola, è reversibile e viene adottata con facilità dagli
agricoltori se redditizia e richiesta dai cittadini.
2 - La scelta degli agricoltori di impegnare le loro aziende in produzioni
miste (agricole ed ambientali) dipende solamente da considerazioni
economiche; come tutti gli imprenditori seri, infatti, anche gli agricoltori si
indirizzeranno verso le produzioni per le quali vi è una concreta domanda
economica, ossia se sono pagate e se il loro reddito è migliore di quello
derivante da altre produzioni.
3 - La produzione di ambiente e di paesaggio sul 10% della superficie può
riportare velocemente l’ambiente a condizioni di grande qualità.
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NIDIFICANTI ALLA CASSINAZZA
61 specie,
50 specie presenti ad ogni stagione riproduttiva
Cavaliere d’Italia
Sterna comune
Lodolaio
Picchio verde
Picchio rosso minore
Picchio rosso maggiore
Gabbiano reale
Airone rosso
Falco di palude
Tarabuso
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SVERNANTI
Le popolazioni di Germano reale (11% nel 2008) e Alzavola (8%nel 2008)
sono una frazione significativa delle intere popolazioni svernanti in Lombardia
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Alla Cassinazza, le popolazioni di uccelli evolvono in
concomitanza con lo sviluppo dell’ambiente
Es: Uccelli legati ai sistemi boschivi
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PAC 2014 - 2020
La politica agricola comune verso il 2020
Rispondere alle sfide future dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio
Sfida Alimentare
Sicurezza alimentare
Sfida Ambientale
Risorse naturali
Clima
Sfida Territoriale
Vitalità zone rurali
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80%
75%
60%
55%
50%
9851
1986
1987
198
198
190
19
192
193
194
195
196
197
198
19
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201
20
203
204
205
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207
208
209
201
201
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2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
20
Peso % della PAC nel bilancio UE
74%
70%
65%
41%
33%
45%
40%
35%
30%
40
LA PAC ATTUALE
Poli
ti
ca A
Com grico
une la
1° pilastro:
pagamenti
diretti e
interventi di
mercato
(x Anno)
46 Mrd Eur
= 78%
13 Mrd Eur
= 22%
(5,1 Mrd Eur
per l’Italia)
(1,2 Mrd Eur
per l’Italia)
2°
pilastro:
sviluppo
rurale
(x Anno)
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COMUNICAZIONE COMMISSIONE EUROPEA 18/11/2010
La politica agricola comune verso il 2020
Rispondere alle sfide future dell'alimentazione, delle risorse naturali e del territorio
Aiuti diretti
Pagamento di base
Pagamenti verdi
Pagamenti in zone specifiche
Sviluppo Rurale
Competitività e innovazione
Servizi agli ecosistemi
Contrasto cambiamenti climatici
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Il balance della PAC
PAC 2007 – 2013
421,1 miliardi di euro
(60,16 miliardi di euro/anno)
di cui 322 miliardi di euro per Pagamenti diretti e mercati = 76,46%
99,1 miliardi di euro per Sviluppo Rurale
= 23,54 %
PAC 2014 – 2020
378,9 miliardi di euro ( - 10% circa)
(54,13 miliardi di euro/anno)
di cui 277,4 miliardi di euro per Pagamenti diretti e mercati = 73,21%
101,5 miliardi di euro per Sviluppo Rurale
= 26,79 %
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Novità per la PAC
Pagamento di base disaccoppiato omogeneo per ciascuno Stato
membro, eventualmente differenziato per aree e basato su titoli
disaccoppiati;
Pagamento (greening) per tre impegni aggiuntivi a favore dell’ambiente
e del clima (1. obbligo di diversificazione dei seminativi, 2. obbligo di
non conversione foraggere, 3. mantenimento di “aree a focus ecologico”
per almeno il 7% della superficie aziendale: set-aside, elementi
paesaggistici, fasce tampone etc.
Pagamento per le aree con svantaggi naturali definite dagli Stati membri
(sino al 5% del plafond)
Pagamento aggiuntivo per i giovani agricoltori al di sotto dei 40 anni
(sino al 2% del plafond)
Pagamento “accoppiato” a particolari regioni/prodotti (sino al 5-10% ed
oltre del plafond).
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GREENING
Per il rispetto di alcune pratiche agricole a vantaggio del clima e
dell'ambiente, oltre al pagamento di base, ogni azienda riceverà
un pagamento per ettaro.
Sono previste 3 misure:
• mantenimento del pascolo permanente
• diversificazione delle colture (sulle superfici a seminativo
bisogna coltivare almeno 3 colture (max 70% della superficie
ciascuna, mentre la terza deve interessare almeno il 5% dei
seminativi),
• mantenimento di un'area di interesse ecologico pari su almeno
il 7% dei terreni agricoli (esclusi i prati permanenti).
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Sviluppo Rurale: Priorità
1.
PROMUOVERE IL TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE E L’INNOVAZIONE
NEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE
2.
POTENZIARE LA COMPETITIVITA’ DELL’AGRICOLTURA E LA REDDITIVITA’
DELLE AZIENDE AGRICOLE
1.
PROMUOVERE L’ORGANIZZAZIONE DI FILIERE AGROALIMENTARI
E LA GESTIONE DEI RISCHI NEL SETTORE AGRICOLO
1.
PRESERVARE, RIPRISTINARE E VALORIZZARE GLI ECOSISTEMI
DIPENDENTI DALL’AGRICOLTURA E DALLE FORESTE
1.
INCENTIVARE L’USO EFFICIENTE DELLE RISORSE E IL PASSAGGIO
A UN’ECONOMIA A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO
1.
ADOPERARSI PER L’INCLUSIONE SOCIALE, LA RIDUZIONE
DELLA POVERTA’ E LO SVILUPPO ECONOMICO NELLE ZONE RURALI
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E ACQUE
Produzione di sistemi di depurazione fine delle acque
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E PARCHI E RISERVE NATURALI
Produzione di habitat
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E DIFESA IDROGEOLOGICA
Produzione di sistemi per la regolazione idrica
e la stabilizzazione idrogeologica
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E TRASPORTI
Produzione di servizi di mitigazione visiva delle infrastrutture
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E URBANISTICA
Produzione di paesaggio di frangia urbana
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E TURISMO
Produzione di servizi per il turismo rurale
ed il tempo libero
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA E TERRITORIO
Produzione e mantenimento del paesaggio
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INTEGRAZIONE TRA AGRICOLTURA ED ENERGIA
Produzione di risorse energetiche
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