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Atti del Convegno handyTED 2005 Software Libero per la Didattica Collaborativa: una proposta viva F. Di Gregorio1, P. Di Nunzio1, L. Ottone1, G. Mancini2, F. Varano2, F. Ridolfo2 A. R. Meo2 1 Centro di Competenza sul Software Libero, Torino 2 Politecnico di Torino {fog,gg,luca}@initd.org {giampaolo.mancini,francesco.varano,federico.ridolfo,raffaele.meo}@polito.it Sommario Una delle problematiche fondamentali da affrontare nella realizzazione di un sistema di didattica collaborativa ed insegnamento a distanza che non si basi soltanto su strumenti web è la realizzazione di una piattaforma comune utilizzabile da tutti gli studenti a prescindere dal software installato sugli elaboratori di ciascuno. Tale problema è strettamente legato alla problematica dell'accessibilità dei programmi da parte di persone disabili. Una risposta alle due problematiche potrebbe essere la realizzazione di una suite di programmi per l'elearning fruibili da CD-ROM auto-avviante e basati sui toolkit Gtk+/GNOME che supportano nativamente svariati metodi per migliorare l'accessibilità dei programmi. 1. Introduzione Il Centro di Competenza sul Software Libero e l’Open Media Streaming Project/Internet Media Group del Dipartimento di Automatica ed Informatica del Politecnico di Torino hanno sviluppato un CD-ROM auto-avviante destinato alla didattica multimediale collaborativa. La caratteristica fondamentale di un CD-ROM auto-avviante è quella di fornire un ambiente di lavoro coerente, all'interno del quale tutti i programmi necessari sono immediatamente disponibili senza installazione e, possibilmente, preconfigurati. Qualora il sistema operativo e gli applicativi installati siano liberamente redistribuibili sotto una qualsiasi licenza "open source" (come definita nelle Debian Free Software Guidelines) si avrà l'ulteriore vantaggio di poterlo distribuire senza alcun costo di licenza. Il LiveCD proposto in questo progetto si differenzia dagli altri disponibili sul Web per l’attenzione particolare riservata a tematiche quali l’accessibilità e la multimedialità in rete. 2. Accessibilità Il progetto GNOME[1] ed il toolkit per interfacce grafiche Gtk+[2] forniscono un supporto di base per l'accessibilità, basato su AT-SPI (Assistive Technology-Service Provider Interface) una serie di librerie standard rilasciate da SUN e dedicate all'ingrazione di hardware dedicato all'accessibilitò nel desktop. Un primo livello di aiuto è disponibile direttamente a livello del desktop è basato sull'utilizzo di temi particolari e sulla possibilità di filtrare in modo opportuno l'input dell'utente qualora esso provenga di dispositivi standard (mouse e tastiera). In particolare sono disponibili: 87 Atti del Convegno handyTED 2005 • Un tema “large” che aumenta in modo coerente le dimensioni di testi, icone e puntatore. • Un tema “high contrast” che regola automaticamente le tinte di tutti i programmi in modo da aumentare il contrasto di testi, icone e puntatore. • La possibilità filtrare ed ignorare eventi di input spuri quali click troppo ravvicinati, pressione contemporanea di più tasti e di facilitare l'immissione di input complessi quale, per esempio, la pressione di un tasto contemporaneamente ad alcuni modificatori (shift, control). Aiuti di questo tipo sono in genere validi per lievi disfunzioni visive e di controllo motorio e muscolare. Il desktop GNOME, scelto come base per il CD Live, dispone però di strumenti decisamente più sofisticati, che permettono l'integrazione di tecnologie assistive ben più complesse (tastiere e schermi braille, sintetizzatori vocali e sistemi di input semplificati) in qualsiasi programma in grado di supportare l'interfaccia AT-SPI. In particolare, tale interfaccia è supportata automaticamente da qualsiasi programma che utilizzi il toolkit Gtk+, ovvero dal 99% del software scelto per il progetto. 2.1 GOK Gnome Onscreen Keyboard[3] permette l'integrazione di tastiere virtuali semplificate e svariati dispositivi di input per permettere l'interazione uomo-macchina anche a persone con forti limitazioni di movimento e coordinazione muscolare. Al desktop e ad ogni “stato” di un programma è possibile associare una o più tastiere virtuali formate da un numero ridotto di tasti di facilmente riconoscibili attraverso l'uso di testo, simboli, dimensioni e colori. Ogni tastiera risponde in modo predefinito alle azioni dell'utente quali azionare un interruttore, muovere un puntatore con lo sguardo utilizzando dispositivi di eye-tracking e così via. Le tastiere dispongono inoltre di competamento automatico e di vari metodi di scorrimento: continuo, al click, per righe e/o per colonne. Il sistema delle tastiere virtuali permette di unificare le indicazioni provenienti da qualsiasi dispositivo di input utilizzato dall'utente in istruzioni facilmente comprensibili da applicativi standard, non espressamente progettatti per l'interazione con persone disabili. 2.2 Gnopernicus Gnopernicus[4] è un sistema che permette l'utilizzo del dekstop GNOME e di tutte le applicazioni Gtk+ alle persone affette da ipovisione o non vedenti. Al cuore del sistema vi è lo “screen reader”, in grado di interpretare le informazioni proveniente da mouse, tastiera e schermo e di presentare all'utente utilizzando sistemi di feedback differenti da quelli usuali quali il movimento del puntatore o l'apparizione di testo sullo schermo. Gnopernicus è in grado di fornire informazioni all'utente utilizzando tre metodi differenti: il “magnifier” (lente), i sintetizzatori vocali e gli “screen reader” braille. Il magnifier è in grado di seguire i movimenti dell'utente e di ingrandire dinamicamente le parti dello schermo direttamente interessate dall'interazione. Vari algoritmi vengono utilizzati per evitare effetti di aliasing delle immagini e fornire all'utente il miglior riscontro visuale possibile. Gnopernicus è inoltre in grado di utilizzare vari sintetizzatori vocali, software ed hardware, per leggere all'utente il testo contenuto nell'area di schermo interessata e dare un riscontro dell'input eseguito. Sono supportati vari metodi di interazione ed il sistema è in grado di passare autonomamente dall'uno all'altro a seconda delle azioni dell'utente (per esempio dalla lettura delle voci di un menu alla lettura del testo sul quale l'azione selezionata ha avuto effetto). 88 Atti del Convegno handyTED 2005 Infine Gnopernicus è in grado di pilotare “screen reader” braille che utilizzino la codifica BML (Braille Markup Language) o il protocollo brltty. Di nuovo è importante notare come il supporto per Gnopernicus sia pervasivo nel desktop e disponibile senza alcuna modifica alle applicazioni già scritte purché esse siano basate sul toolkit Gtk+. 2. Il CD Live Il Centro di Competenza sul Software Libero ha fra i suoi obiettivi primari la realizzazione ed il popolamento di un repository del software open source disponibile per le scuole, le piccole e medie imprese e le pubbliche amministrazioni. Il popolamento di tale archivio avviene scegliendo il software in base a criteri di valutazione definiti per misurare il grado di aderenza del software a determinati requisiti. Una volta scelto quali programmi siano più indicati ad un uso da parte di scuole, pubbliche amministrazioni e PMI è possibile creare distribuzioni custom del sistema operativo GNU/Linux contenenti questi programmi. In questo caso specifico è stato scelto di partire dalla realizzazione di una distribuzione Live (Live CD) del sistema operativo Debian GNU/Linux orientata in particolare al mondo scolastico. Il Live CD è stato derivato da MediaInLinux, una distribuzione live dotata di un sistema di personalizzazione semplice ed efficace. Il risultato finale è un prodotto radicalmente diverso da quello di partenza sia per quanto riguarda la personalizzazione dell'ambiente desktop sia per le profonde modfiche all'elenco dei pacchetti software inclusi. Per quanto riguarda le funzionalità fondamentali l'elenco dei pacchetti comprende l'ambiente desktop integrato Gnome, il browser Firefox, il programma per la posta Evolution, gli strumenti per l'ufficio OpenOffice.org. Nel campo multimediale i principali pacchetti sono lettore multimediale Totem, Gimp per il fotoritocco, Inkscape per la grafica vettoriale, Blender per animazione e rendering 3D. Per lo streaming sono stati inclusi i programmi Nemesi e Fenice rilasciati dall'Open Media Streaming project ai quali è dedicata la sezione successiva di questo documento; per la videoconferenza è presente GnomeMeeting; per la didattica collaborativa l'ambiente integrato Fle3 basato sull'application server Zope. In particolare è da notare come tutti i programmi siano stati scelti non solo in base alle funzionalità specifiche ma anche per l'utilizzo del toolkit Gtk+ e di conseguenza di AT-SPI come descritto nella sezione precedente. Il passo successivo al Live CD sarà la realizzazione di una versione installabile della distribuzione custom. Sempre nell'ambito del Centro di Competenza è stato avviato il progetto DebianOven che ha come scopo la realizzazione di un sistema automatico per la creazione di distribuzioni custom basate sul sistema operativo Debian GNU/Linux. Attualmente è stato sviluppato un prototipo funzionante. 2.1 Gli strumenti per la multimedialità: videoconferenza Gli strumenti per la multimedialità disponibili all’interno del Live CD permettono di realizzare delle sessioni di videoconferenza o di streaming audio/video. La gestione della videoconferenza è affidata al software GnomeMeeting che mette a disposizione dell’utente una interfaccia semplice da utilizzare. GnomeMeeting è basato sulle librerie OpenH323 che implementano i servizi standardizzati da ITU-T[5] per la realizzazione interoperabile di tele-videoconferenze. Utilizzando una webcam ed un microfono collegato ad una comune scheda audio, attraverso GnomeMeeting è possibile collegarsi ad uno o più utenti (fino a 4) che utilizzino GnomeMeeting o un altro software di videoconferenza compatibile con il protocollo H.323. Quando viene è possibile utilizzare solo la parte audio, GnomeMeeting è in grado di essere utilizzato come un “telefono su Internet” creando delle connessioni vocali via Internet. 89 Atti del Convegno handyTED 2005 2.1 Gli strumenti per la multimedialità: streaming Il LiveCD viene fornito con un server ed un client di streaming pre-installati. I tool pre lo streaming sono parte del progetto (LS)³ – Libre Streaming, Libre Software, Libre Standards[6] Il progetto (LS)³ è una iniziativa dell'Internet Media Group[7] del Politecnico di Torino per lo sviluppo di una piattaforma di libre/free software per lo streaming di contenuti multimediali. La piattaforma, composta da un server e da una client di streaming e da una serie di strumenti sussidiari, è basata sul supporto completo degli standard di IETF per il trasporto di dati con caratteristiche real-time su reti IP. L'obiettivo del progetto è quello di fornire una soluzione aperta, libera ed interoperabile con le maggiori soluzioni di streaming proprietarie che dominano il mercato. Tutto il software sviluppato dal progetto (LS)³ è disponibile con licenza GNU GPL. Nello stato attuale, il progetto (LS)³ può essere utilizzato per realizzare delle sessioni di streaming basate su codifiche video MPEG-1/2/4 e codifiche audio MP3 utilizzando gli standard di RTSP/RTP/RTCP per l’accesso alle sessioni e per il trasporto dei dati multimediali in tempo-reale. La conformità agli standard audio/video e ai protocolli di rete garantisce la facilità di utilizzo del server e del client anche con sistemi operativi diversi e con client di streaming generici. 3. Riferimenti [1] http://www.gnome.org/ [2] http://www.gtk.org/ [3] http://www.gok.ca/ [4] http://www.baum.ro/gnopernicus.html [5] http://www.itu.int [6] http://streaming.polito.it [7] http://media.polito.it 90