IL MERCATO DEL NOLEGGIO IN ITALIA

Transcript

IL MERCATO DEL NOLEGGIO IN ITALIA
IL MERCATO DEL
NOLEGGIO IN ITALIA
Primi risultati dell’indagine 2016
Federico Della Puppa
LA STRUTTURA
DEL SETTORE
analisi strutturale del settore su dati camerali
Premessa
• Dallo scorso anno è iniziato un percorso di rinnovo
dell’Osservatorio sul mercato del noleggio con un percorso
sperimentale che quest’anno diventa strutturale con una
strategia basata su:
• raccolta di dati da fonti qualificate
• analisi economiche sui dati di bilancio (sistema camerale)
• analisi annuale
Imprese attive ed addetti nel settore del noleggio
•
Nel noleggio sono attive secondo i dati camerali oltre 4.700 imprese, oltre la
metà nel comparto del noleggio senza operatore di attrezzature di sollevamento
e movimentazione ed altre macchine. Circa 1.500 aziende noleggiano
macchine e attrezzature agricole ed edili, più marginale il noleggio di gru con
operatore (800 aziende).
•
Il comparto, almeno a livello di numerosità, non sembra avere risentito della
crisi, con un incremento di oltre 1.200 aziende (+35%) dal 2009.
•
Lombardia, Lazio e Campania insieme rappresentano oltre un terzo delle
localizzazioni di imprese, e sono anche le regioni con aumenti assoluti di
imprese più rilevanti.
•
Sono oltre 16 mila gli addetti impiegati nel settore, quasi 6 mila in più del 2009.
Il comparto a maggiore assorbimento resta quello del noleggio senza operatore
di attrezzature di sollevamento e movimentazione (8.200 addetti), 4.600
lavorano nel noleggio di macchine e attrezzature edili e 3.400 nel noleggio di
gru con operatore.
Dinamica delle imprese attive nel settore del noleggio
1 Cod.
Ateco 43.99.02 (noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la costruzione e la demolizione)
Cod. Ateco 77.31 (noleggio di macchine e attrezzature agricole) e 77.32 (noleggio di macchine e attrezzature per lavori
edili e di genio civile
3 Cod. Ateco 77.39.91 (noleggio di container adibiti ad alloggi ed uffici), 77.39.93 (noleggio senza operatore di attrezzature di
sollevamento e movimentazione merci) e 77.39.99 (noleggio senza operatore di altre macchine ed attrezzature n.c.a.)
Elaborazioni su dati camerali
2
Distribuzione regionale delle imprese attive
VARIAZIONI ASSOLUTE SU 2009
2° SEMESTRE 2016
Regione
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI V.G.
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO A.A.
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO
ITALIA
TOTALE
NOLEGGIO
V.a.
Inc. %
163
57
141
502
385
59
582
125
696
123
35
331
225
100
368
359
72
68
6
356
4.753
3,4
1,2
3,0
10,6
8,1
1,2
12,2
2,6
14,6
2,6
0,7
7,0
4,7
2,1
7,7
7,6
1,5
1,4
0,1
7,5
100,0
Elaborazioni su dati camerali
Gru e
Gru e
Attrezzature
Attrezzature
Container
Container
TOTALE attrezzature agricole,
attrezzature agricole,
alloggio,
alloggio,
con
con
lavori edili, sollevamento,
lavori edili, sollevamento, NOLEGGIO
operatore genio civile movimentazione
operatore genio civile movimentazione
31
14
24
73
101
9
88
15
79
23
8
50
56
27
64
63
18
12
0
43
798
60
22
41
185
103
15
171
41
229
34
13
100
63
26
138
111
20
17
4
98
1.491
72
21
76
244
181
35
323
69
388
66
14
181
106
47
166
185
34
39
2
215
2.464
+54
+18
+65
+182
+85
0
+180
+25
+161
+22
+17
+84
+49
+29
+103
+61
+12
+21
-4
+80
+1.244
+4
-4
+5
-3
+11
-2
-5
-2
-21
-3
+4
-5
+5
-5
+13
+2
+7
-3
0
-2
-4
+13
+6
+8
+53
+12
-3
+42
-4
+22
0
+6
+18
+4
+9
+3
+17
-3
+1
-2
-1
+201
+37
+16
+52
+132
+62
+5
+143
+31
+160
+25
+7
+71
+40
+25
+87
+42
+8
+23
-2
+83
+1.047
Dinamica degli addetti* nel settore del noleggio
* Si tratta degli addetti in imprese attive
Elaborazioni su dati camerali
Distribuzione regionale degli addetti*
2° SEMESTRE 2016
Regione
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI V.G.
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO A.A.
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO
ITALIA
TOTALE
NOLEGGIO
V.a.
Inc. %
395
189
408
1.913
1.420
83
1.810
351
3.482
224
126
940
601
283
1.012
1.186
363
247
7
1.239
16.279
2,4
1,2
2,5
11,8
8,7
0,5
11,1
2,2
21,4
1,4
0,8
5,8
3,7
1,7
6,2
7,3
2,2
1,5
0,0
7,6
100,0
VARIAZIONI ASSOLUTE SU 2009
Container
Attrezzature
Attrezzature
Gru e
Gru e
Container
TOTALE attrezzature agricole,
alloggio,
attrezzature agricole,
alloggio,
lavori edili, sollevamento, NOLEGGIO
lavori edili, sollevamento,
con
con
operatore genio civile movimentazione
operatore genio civile movimentazione
76
36
45
202
290
20
318
155
978
63
31
252
119
43
157
283
140
56
0
153
3.417
* Si tratta degli addetti in imprese attive
Elaborazioni su dati camerali
169
104
63
470
341
23
516
84
848
41
39
237
202
66
341
309
158
70
4
524
4.609
150
49
300
1.241
789
40
976
112
1.656
120
56
451
280
174
514
594
65
121
3
562
8.253
+139
+91
+161
+1.083
+579
-25
+808
+110
+1.804
-3
+96
-9
+102
+101
+267
+322
+51
+70
-4
+193
+5.936
-7
+4
-29
-178
+4
+5
+88
+75
+589
+15
+27
-109
-1
-43
-36
+71
+82
+18
0
-30
+545
+27
+42
-8
+258
+82
-3
+225
-8
+98
-63
+33
-82
+22
+27
-48
+48
-25
+42
-4
-90
+573
+119
+45
+198
+1.003
+493
-27
+495
+43
+1.117
+45
+36
+182
+81
+117
+351
+203
-6
+10
0
+313
+4.818
Unità locali attive ed addetti nel settore del noleggio
•
L'analisi per unità locali attive nel settore del noleggio porta a rilevare
oltre 6.400 localizzazioni aziendali, amplificando la concentrazione in
Lombardia (oltre mille unità locali, pari al 16% del totale). L'aumento di
sedi operative (+40%) dal 2009 è stato anche più ampio di quello delle
sedi legali.
•
Qualche segno di sofferenza traspare, in alcune regione, per le unità
locali nel comparto del noleggio con operatore; in forte aumento
abbastanza generalizzato in tutte le realtà regionali invece le unità locali
nel comparto del noleggio senza operatore di attrezzature di
sollevamento e movimentazione ed altre macchine.
Dinamica delle unità locali attive nel settore del noleggio
Elaborazioni su dati camerali
Distribuzione regionale delle unità locali attive
2° SEMESTRE 2016
Regione
ABRUZZO
BASILICATA
CALABRIA
CAMPANIA
EMILIA ROMAGNA
FRIULI V.G.
LAZIO
LIGURIA
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE
PIEMONTE
PUGLIA
SARDEGNA
SICILIA
TOSCANA
TRENTINO A.A.
UMBRIA
VALLE D'AOSTA
VENETO
ITALIA
TOTALE
NOLEGGIO
V.a.
Inc. %
227
70
179
654
535
84
717
197
1.029
152
43
482
278
127
457
478
99
89
11
516
6.424
3,5
1,1
2,8
10,2
8,3
1,3
11,2
3,1
16,0
2,4
0,7
7,5
4,3
2,0
7,1
7,4
1,5
1,4
0,2
8,0
100,0
Elaborazioni su dati camerali
VARIAZIONI ASSOLUTE SU 2009
Container
Attrezzature
Attrezzature
Gru e
Gru e
Container
TOTALE attrezzature agricole,
alloggio,
attrezzature agricole,
alloggio,
lavori edili, sollevamento, NOLEGGIO
lavori edili, sollevamento,
con
con
operatore genio civile movimentazione
operatore genio civile movimentazione
42
17
27
96
128
10
101
22
119
26
9
66
64
28
75
78
21
13
1
53
996
89
25
47
232
160
24
219
64
365
42
16
157
77
31
164
160
36
23
7
168
2.106
96
28
105
326
247
50
397
111
545
84
18
259
137
68
218
240
42
53
3
295
3.322
+86
+27
+91
+269
+143
+2
+231
+38
+252
+23
+20
+128
+79
+43
+145
+90
+17
+33
-2
+130
+1.845
+10
-3
+5
+13
+20
-3
+1
-6
-11
-3
+3
-8
+9
-6
+15
+7
+8
-2
+1
+3
+53
+23
+8
+11
+73
+21
-1
+49
-12
+27
-9
+7
+31
+7
+9
+11
+18
-5
+2
-2
+8
+276
+53
+22
+75
+183
+102
+6
+181
+56
+236
+35
+10
+105
+63
+40
+119
+65
+14
+33
-1
+119
+1.516
Struttura delle imprese attive per classe di addetti
Le imprese del noleggio hanno
una struttura media abbastanza
contenuta in termini di addetti,
con oltre 6 aziende su 10 con
un solo addetto ed una su
quattro con al massimo 5
addetti.
1 addetto
Da 2 a 5
Da 6 a 9
Da 10 a 19
Da 20 a 49
50 ed oltre
66%
60%
56%
29%
7% 5%
26%
7% 5%
2%
Gru e attrezzature con
operatore
23%
2%
Attrezzature agricole, lavori
edili, genio civile
Elaborazioni su dati camerali
5% 4%
2%
Container alloggio,
sollevamento,
movimentazione
La
struttura
occupazionale
appare maggiormente rarefatta
nel noleggio senza operatore di
attrezzature di sollevamento e
movimentazione (due terzi con
un solo addetto), mentre il
noleggio di gru con operatore
ha
proporzionalmente
una
struttura più consistente.
Struttura delle imprese attive per natura giuridica
S.R.L.
S.R.L. unipers.
S.P.A.
S.A.S. 10%
S.N.C. 5%
Soc. di capitale
Soc. di persone
Imprese individuali
56%
Altre forme
31%
28%
15%
14%
13%
2%
2%
Gru e attrezzature con
operatore
Attrezzature agricole,
lavori edili, genio civile
Elaborazioni su dati camerali
La
forma
prevalente è
società
di
particolare la
circa un terzo
individuali.
giuridica
quella della
capitali,
in
s.r.l. (43%),
sono imprese
52%
44%
41%
43%
8%
1%
1%
Container alloggio,
sollevamento,
movimentazione
La struttura è abbastanza
simile a livello di comparti,
con l'eccezione del noleggio
di gru con operatore in cui le
imprese individuali superano
le società di capitali.
Struttura delle imprese attive per anno di iscrizione
A conferma del trend di
sviluppo
registrato
dalle
aziende del settore, oltre il 40%
delle imprese si è iscritta in
c.c.i.a.a. dopo il 2009. Le
aziende "storiche", con quasi
vent'anni di attività o più, sono
appena il 20%.
Prima del 1990
39%
Dal 1990 al 1999
41%
Dal 2000 al 2009
Dal 2010 al 2016
42%
40%
36%
31%
18%
13%
12%
7%
Gru e attrezzature con
operatore
Attrezzature agricole,
lavori edili, genio civile
Elaborazioni su dati camerali
13%
9%
Container alloggio,
sollevamento,
movimentazione
Le aziende relativamente più
giovani sono quelle di noleggio
gru con operatore (41% iscritte
dopo il 2009), le più mature
quelle
del
noleggio
di
attrezzature
e
macchine
agricole edili (30% iscritte
prima del 2000).
Struttura delle imprese attive per valore della produzione*
In linea con la struttura occupazionale
piuttosto contenuta, la metà delle società
di capitali del settore ha un valore della
produzione fino a 250 mila euro, e due
terzi al massimo fino a 500 mila euro.
Oltre il milione di euro sono circa due
aziende su dieci in ogni comparto.
Fino a 250 mila €
250 - 500 mila €
1 - 2,5 mln €
Oltre 2,5 mln. €
500 mila -
51%
1 mln €
51%
44%
19%
16%14%
7%
* Dato presente per il 77% delle società di capitale
Elaborazioni su dati camerali
16%14%
15%14%14%
Gru e attrezzature con
operatore
6%
Attrezzature agricole,
lavori edili, genio civile
9% 10%
Container alloggio,
sollevamento,
movimentazione
ANALISI DEI BILANCI 2015
primi risultati relativi a 499 bilanci del settore
Il campione: 499 bilanci disponibili al 30 settembre 2016 ***
•
175 aziende di noleggio di gru ed altre attrezzature con operatore per la
costruzione e la demolizione  54% delle società di capitali del comparto
•
324 noleggio di macchine e attrezzature per lavori edili e di genio civile  41%
delle società di capitali del comparto
•
Tasso di copertura dell’universo per area geografica:
Area
Gru e
Attrezzature
attrezzature con agricole, lavori
operatore
edili, genio civile
TOTALE
Nordovest
83%
50%
57%
Nordest
72%
55%
61%
Centro
52%
38%
42%
Sud e Isole
27%
29%
28%
TOTALE
54%
41%
45%
*** i dati sono in corso di aggiornamento in quanto il sistema camerale non ha
ancora concluso il caricamento dei bilanci di tutte le società di capitali
Imprese del noleggio: il fatturato 2015 è in calo per 4 imprese su
10 imprese, il 23% chiude in perdita
La situazione è leggermente peggiore per le imprese di noleggio
di macchine ed attrezzature edili
Noleggio di gru
ed altre attrezzature
con operatore
Noleggio di macchine
e attrezzature
per lavori edili
Nel complesso delle imprese del noleggio, sono le imprese a
maggiore giro d'affari ad avere registrato gli andamenti economici
migliori, con crescita del fatturato attorno al 15%. I "piccoli"
crescono circa ad un quarto della velocità dei "grandi".
DISTRIBUZIONE % IMPRESE
VARIAZIONE % FATTURATO 2015/2014
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
15,1%
14,8%
7,2%
10%
3,3%
0%
oltre 10 mln
da 5 a 10 mln
da 1 a 5 mln
FATTURATO
meno di 1 mln
Dinamica del fatturato e classi dimensionali di fatturato per
categoria di noleggio (milioni di euro)
DISTRIBUZIONE % IMPRESE
VARIAZIONE % FATTURATO 2015/2014
80%
70%
60%
Noleggio di gru
ed altre attrezzature
con operatore
50%
40%
30%
20%
11,9%
16,4%
11,1%
10%
1,0%
0%
oltre 10 mln
da 5 a 10 mln
DISTRIBUZIONE % IMPRESE
da 1 a 5 mln
meno di 1 mln
VARIAZIONE % FATTURATO 2015/2014
80%
70%
60%
Noleggio di macchine
e attrezzature
per lavori edili
50%
40%
30%
20%
18,6%
14,3%
10%
5,0%
4,9%
da 1 a 5 mln
meno di 1 mln
0%
oltre 10 mln
da 5 a 10 mln
Nel noleggio di gru con
operatore
la
crescita
è
abbastanza omogenea per le
imprese sopra al milione di euro
di fatturato, mentre le imprese
al di sotto hanno mantenuto
quasi invariato il fatturato
Le imprese di noleggio di
macchine ed attrezzature edili,
dal punto di vista della dinamica
del fatturato, si dividono in due
gruppi: quelle sopra ai 5 milioni,
con crescita a doppia cifra, e
quelle sotto ai 5 milioni, ad un
ritmo 3 volte inferiore
Dinamica del fatturato e redditività industriale delle imprese di
noleggio
Noleggio di gru
ed altre attrezzature con operatore
70
70
27,0% PERDE FATTURATO,
MANTIENE REDDITIVITÀ
60
50
% utile netto sul fatturato 2015
50,1% IN CRESCITA
40
22,9%
60
56,0%
50
40
30
20
10
0
‐10
30
‐20
‐30
20
‐40
‐50
10
‐60
14,3% 6,9%
‐70
0
‐70
‐60
‐10
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
30
40
50
60
70
Noleggio di macchine e
attrezzature per lavori edili
‐20
70
‐30
29,2%
60
46,9%
50
‐40
40
30
‐50
20
‐60
9,9% PERDE REDDITIVITÀ 13,1% IN CRISI
10
0
‐10
‐70
‐20
‐70
‐60
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
30
40
50
60
70
‐30
‐40
Variazione % del fatturato 2015/2014
‐50
‐60
12,4% 11,5%
‐70
‐70
‐60
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
30
40
50
60
70
ROS % e redditività industriale delle imprese di noleggio
Noleggio di gru
ed altre attrezzature con operatore
2,2% PRODUZIONE IN PERDITA E UTILE FINANZIARIO
70
60
50
74,9% PRODUZIONE IN CRESCITA E UTILE FINANZIARIO
% utile netto sul fatturato 2015
40
70
4,0%
60
74,9%
50
40
30
20
10
0
‐10
30
‐20
‐30
20
‐40
‐50
10
16,6% 4,6%
‐60
0
‐70
‐70
‐60
‐10
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
30
40
50
60
70
Noleggio di macchine e
attrezzature per lavori edili
‐20
70
‐30
1,2%
60
75,0%
50
‐40
40
‐50
‐60
‐70
‐70
17,2% PRODUZIONE IN PERDITA E PERDITE FINANZIARIE
‐60
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
5,6%
PRODUZIONE IN CRESCITA E PERDITE 10
20
30 FINANZIARIE
40
50
60
70
30
20
10
0
‐10
‐20
‐30
‐40
ROS 2015 (Valori %)
‐50
17,6% 6,2%
‐60
‐70
‐70
‐60
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
30
40
50
60
70
Dimensione aziendale e redditività delle imprese di noleggio
70
60
50
40
% utile netto sul fatturato 2015
30
20
10
0
‐10
‐20
‐30
‐40
‐50
‐60
‐70
0
5000
10000
15000
20000
25000
30000
35000
40000
Fatturato 2015 (migliaia di euro)
45000
50000
La dinamica biennale dell'utile
70
13,6%
IN RIPRESA
60
63,5%
IN CRESCITA
% utile netto sul fatturato 2015
50
40
30
20
10
0
‐10
‐20
‐30
‐40
‐50
IN DIFFICOLTÀ
11,6%
IN CRISI
11,2%
‐60
‐70
‐70
‐60
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
30
% utile netto sul fatturato 2014
40
50
60
70
La dinamica biennale della redditività
70
13,1%
IN RIPRESA
60
50
66,4%
IN CRESCITA
40
ROE 2015 (valori %)
30
20
10
0
‐10
‐20
‐30
‐40
‐50
IN DIFFICOLTÀ
10,7%
IN CRISI
9,9%
‐60
‐70
‐70
‐60
‐50
‐40
‐30
‐20
‐10
0
10
20
ROE 2014 (valori %)
30
40
50
60
70
Le prime della classe ***
% di
fatturato
sul totale
Var. %
fatturato
2014 / 2015
Var. %
MOL
2014 / 2015
TOP 10
29,5%
16,1
38,4
TOP 50
55,1%
10,6
19,7
TOP 100
72,3%
10,8
30,7
*** dati parziali al 30 settembre 2016 in aggiornamento
RIFLESSIONI GENERALI
CONSIDERAZIONI GENERALI SUL MERCATO
Avanti adagio, quasi fermi
Fonte: Istat (settembre 2016)
Costruzioni: la ripresa non c'è, ma la fiducia sì
Italia. Indice di produzione nelle costruzioni e
permessi di costruire (indici 2010=100, valori in
migliaia di mq)
Dopo il recupero di aprile, l’indice della produzione delle costruzioni
arretra a maggio del 3,6% su base congiunturale. Segnali contrastanti
giungono dai dati sui permessi di costruire, che solitamente anticipano
la produzione: i nuovi fabbricati residenziali sono in costante
contrazione mentre aumenta la superficie della nuova edilizia non
residenziale. A luglio il clima di fiducia delle imprese di costruzione, ha
riportato un deciso miglioramento alimentato dai giudizi positivi su
ordini e/o piani di costruzione.
Italia. Clima di fiducia
delle imprese
(indici base 2010=100)
Fonte: Istat (luglio 2016)
Lo scenario produttivo rimane comunque instabile
Indice della produzione nelle costruzioni.
2010 – maggio 2016 (base 2010 = 100)
A maggio 2016, dopo il significativo aumento del mese
precedente, l’indice destagionalizzato della produzione nelle
costruzioni mostra una diminuzione del 3,6% rispetto ad
aprile, dello 0,9% nella media trimestrale marzo-maggio e
del 2,6% su base annua, confermando un quadro evolutivo
settoriale ancora fragile e caratterizzato da una notevole
variabilità.
Produzione nelle costruzioni. Maggio 2015 – maggio 2016,
variazioni % tendenziali, dati corretti per gli effetti di calendario
Fonte: elaborazione su dati Istat
Clima di fiducia delle imprese di costruzione totale e per settore
Marzo-luglio 2016, indici destagionalizzati (base 2010=100) e saldi destagionalizzati
=
Fonte: Istat (luglio 2016)
Pessimismo
nella
costruzione di
edifici
mentre
i lavori
specializzati
spingono la
fiducia
Costruzioni soltanto sfiorate dalla “ripresina” economica
Italia. Dinamica tendenziale del valore aggiunto
settoriale (valori concatenati all'anno di riferimento
2010). 1° trim 2011-1° trim 2016
Solo nell'ultimo trimestre del 2015 compare il segno "più" nelle
costruzioni, già indebolito però in avvio del 2016. Le
costruzioni sono il settore produttivo che più ha risentito della
crisi. In dieci anni l'apporto al valore aggiunto prodotto
dall’economia nazionale è diminuito di 1,7 punti percentuali,
scendendo sotto al 5%.
Italia. Composizione settoriale del valore aggiunto nazionale
nel 2005 e nel 2015 (valori percentuali)
Fonte: elaborazioni Centro Studi You Trade su dati Istat
(agosto 2015)
Il paradiso può attendere
Italia. Valore aggiunto dei macrosettori di attività. Anni 2008-2018 (variazioni % su
anno precedente)
Il 2016 per le
costruzioni è ancora
un anno transitorio.
Per una inversione
del trend si deve
attendere il 2017 ed
il 2018.
Fonte: elaborazioni Centro Studi You Trade su dati Prometeia (rilascio agosto 2016)
Ma attenzione: le
prospettive inserite
nel DEF del
Governo sono
troppo ottimiste!
Nel credito per investimenti costruzioni sempre indietro
Andamento dei finanziamenti oltre il breve termine in Italia
Elaborazione Ance su dati Banca d'Italia
Se nel 2007 venivano
destinati al settore delle
costruzioni circa il 30% dei
finanziamenti erogati dalle
banche
(12%
per
investimenti in costruzioni e
18%
per
acquisto
di
immobili), nel 2015 la quota
destinata al settore è stata
solo pari al 18% (5% per
investimenti in costruzioni e
13%
per
acquisto
di
immobili).
Credito alle imprese di costruzioni sempre più rarefatto
In sei anni gli impieghi bancari si sono ridotti del 17% (30 miliardi in meno). Le sofferenze nel 2016 sono quasi a quota 42
miliardi, tre volte e mezzo rispetto al 2011. Anche se in trend di diminuzione, quasi 4 imprese su 10 hanno riscontrato un
aumento nella difficoltà di accesso al credito negli ultimi mesi.
Negli ultimi tre mesi ha sperimentato
maggiori difficoltà di accesso al credito?
(Valori %)
Italia. Impieghi e sofferenze bancarie nelle costruzioni
(importi in essere al 31 marzo, in milioni di euro).
Anni 2011-2016
174.605
-17,4%
12.550
144.230
41.971
circa 3,5 volte
Fonte: elaborazione Centro Studi You Trade su dati Banca
d'Italia
Fonte: Ance – Indagini rapide
Nella riqualificazione certezze (e speranze)
Gli investimenti in riqualificazione del patrimonio abitativo, che rappresentano nel 2016 il 37% del valore degli investimenti in
costruzioni, solo l’unico comparto che continua a mostrare una tenuta dei livelli produttivi. Gli investimenti privati in costruzioni
non residenziali, segnano nel 2016 un lieve aumento dello 0,2% in termini reali.
Investimenti in abitazioni (n.i. 2010=100)
Investimenti in costruzioni non residenziali private (n.i. 2010=100)
Fonte: Ance (luglio 2016)
Eppur si muove
Investimenti fissi lordi nelle costruzioni. Variazioni percentuali dal 2008 al 2'015
(valori concatenati con anno di riferimento 2010)
Dopo il crollo del 2012 il trend di riduzione
degli investimenti in costruzione è andato
via via riducendosi, con il 2015 finalmente
positivo grazie al residenziale ed il 2016 che
dovrebbe chiudersi anche un po' meglio. Ma
per il 2017 i segnali non sono buoni, sia per
il rallentamento economico generale che sul
fronte delle opere pubbliche, con la
riduzione dei bandi osservata nella prima
parte del 2016.
Fonte: elaborazione Centro Studi You Trade su dati Istat
GLI ORIZZONTI
Segnali positivi dal mercato immobiliare residenziale
Compravendite di unità immobiliari ad uso abitativo in Italia (migliaia)
Il 2015 ha
confermato le
aspettative di
ripresa delle
compravendite, che
si sono attestate a
circa 445mila
abitazioni (+6,5%
rispetto all’anno
precedente).
* Previsioni
Elaborazione Ance su dati Agenzia dell'Entrate
Anche i dati relativi
al primo trimestre
2016 confermano
tale dinamica, con
un aumento del
20,6% e una
previsione a fine
anno a 500mila
unità.
Le banche sembrano un po’ più “disponibili”
Flusso di nuovi mutui erogati per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie
(milioni di euro)
Il 2014 è stato l’anno del
cambio di rotta: i mutui
per l’acquisto di abitazioni
sono tornati a crescere
(+13% rispetto al 2013),
apertura
confermata
anche nel 2015 (+70,6%
rispetto
all’anno
precedente. Anche nel
primo trimestre 2016 i
mutui per l'acquisto di
case sono in aumento,
con +55% rispetto allo
stesso periodo dell'anno
precedente.
Elaborazione Ance su dati Banca d'Italia
Un nuovo corso atteso per gli investimenti pubblici
• Smart Cities, 110 milioni dall'Europa: in autunno i bandi
• Una «cura del ferro» da 12,6 miliardi di euro
• Manutenzione scuole, al via altri 550 interventi per 290
milioni di euro
• Lavori pubblici e condomìni per spingere la ripresa
• L’annunciato piano “Casa Italia”
Il piano “Casa Italia”:
rilancio degli investimenti pubblici
PREVENZIONE
SCUOLE
DISSESTO
PERIFERIE
CASE POPOLARI
STRADE E FERROVIE
Stanziamento di 2 miliardi all'anno per vent'anni (attualmente, appena 965
milioni messi a disposizione dal 2009).
Provvedimenti per 4 miliardi
L'ultimo stralcio avviato dalla struttura per l'attuazione del piano contro il
rischio idrogeologico conta progetti per 1,3 miliardi con termine 2020
Il fronte dell'intervento sulle periferie vede, per ora, due piani per 700 milioni
di euro in fase attuativa. Il primo, di 200 milioni, è alla selezione delle
proposte. Il secondo è a bando.
Il governo ha avviato e finanziato un programma, per rendere agibili circa
25mila alloggi popolari entro il 2020 (di cui oltre 5mila entro il 2016), con
oltre 500 milioni.
Sia Anas sia Ferrovie hanno piani pluriennali per la sicurezza. Fs ha un
piano da 2 miliardi per eliminare potenziali rischi naturali e interferenze sulla
rete.
La fine di un’epoca
• Il mercato delle costruzioni rimane un comparto
importante per l’economia italiana ma non è più un
settore strategico sul quale contare per la dinamica
del PIL e del valore aggiunto
• E’ finita l’epoca nella quale le costruzioni trainavano
l’economia. Oggi è esattamente il contrario
• Stiamo passando dall’economia lineare all’economia
circolare, dal possesso all’uso, dal modo di
produzione industriale al modo di produzione digitale
C’è del marcio in Danimarca?
A Kalundborg se lo chiedono dagli anni ‘70
• L’esperienza del parco di Kalundborg
nacque come un esperimento nei
primi anni ’60 – ancora non colpiti
dalle crisi petrolifere – in cui il
risparmio di materie prime era
un’idea del tutto residuale
all’entusiasmo del boom economico,
alla crescita del dopoguerra e alla
creazione del complesso, profondo
sistema di welfare dei paesi
scandinavi.
• Gli accordi iniziali tra imprese
pubbliche e private prevedevano lo
scambio dei flussi in uscita tra
imprese cui tali materie erano di
rifiuto (ad es. le industrie
manifatturiere) e imprese cui gli
stessi flussi, potevano portare
materia prima (ad es.le imprese
agricole o di depurazione delle
acque).
Simbiosi produttiva: si può fare
• La centrale energetica della città
scambia acqua di superficie con il
comune, rifornendolo in cambio di
calore. A sua volta, fornisce acqua di
mare alla raffineria petrolifera, assieme
al vapore generato per produrre calore.
• La raffineria, a sua volta, fornisce la
centrale di acqua di raffreddamento, gas,
e acqua ”sporca” da depurare in un
apposito bacino accessorio.
• La raffineria fornisce inoltre alle imprese
materie prime come gas e fertilizzanti, la
centrale fornisce le ceneri recuperate
alle industrie, il comune fornisce acqua
depurata alle fattorie e così via.
• Ogni anello serve ad avvicinarsi allo
zero, nella voce di bilancio dei rifiuti.
• Ogni materia prima non deve diventar
rifiuto ma ritrasformarsi per poter
essere riutilizzata più e più volte.
Usare il marcio per fare business
la sfida è rendere
circolare l’economia
Serve un cambiamento di sistema ovvero un
cambiamento culturale
applicare
il modello
circolare è
conveniente
perché fa
recuperare
competitività
e ottimizza
processi e
prodotti
MATERIE PRIME DESIGN
bisogna
cambiare
approccio
PRODUZIONE DISTRIBUZIONE
CONSUMO
RIFIUTI
da lineare
a circolare
Sfide
• Da prodotto a processo
• Puntare al digitale come nuovo paesaggio
• Rendere circolare anche l’immateriale, rendendo
circolari i processi
• Passare da una logica di singoli prodotti e/o
processi a una di logica di sistema
• Il noleggio è uno degli ingranaggi strategici di
questo sistema
Insomma…
DA OGGI
LA SFIDA
CIRCOLARE
È APERTA!!!
e il noleggio
non può non
posizionarsi
in questa sfida
Grazie per l’attenzione!
Federico Della Puppa